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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 29 marzo 2012

LE STORIE SUL TEMPIO DI GERUSALEMME

Cari amici ed amiche.

Qui sopra c'è un video che mostra Gerusalemme e ciò che rimane del suo Tempio.
Qui sotto c'è un suo modellino. Leggete anche l'articolo intitolato "Il destino del Tempio di Gerusalemme"  del sito "Ritorno alla Torah".



Ora, la storia del Tempio di Gerusalemme mi ha sempre affascinato.
Questo fu il luogo frequentato anche da Gesù.
Esso fu il luogo centrale della città.
Qui ci fu l'Arca dell'Alleanza, la cassa che conteneva le due Tavole della Legge.
Fu costruito da re Salomone nel X secolo BC, fu distrutto dale re babilonese Nabucodonosor nel 586 B e fu ricostruito da Erode il Grande nel 19 BC.
Fu nuovamente distrutto dalle truppe romane di Tito, nel 70 AD.
Il Tempio ebbe, quindi un ruolo importante nella vita degli Ebrei e non solo.
Infatti, esso ebbe tre due cortili.
Il primo era esterno ed era detto "Cortile dei gentili".
In esso potevano venire anche i non ebrei che volevano conoscere Dio.
Forse, la realizzazione di questo "Cortile dei gentili" potrebbe avere preannunciato l'opera che avrebbe compiuto Gesù potrebbe e smentì l'idea in cui il popolo ebraico veniva visto (e tuttora viene visto) come "chiuso" verso gli altri.
All'interno, vi era un altro cortile.
In questo cortile potevano stare solo gli ebrei.
La parte più interna era una costruzione, il Sancta Sanctorum, in ebraico Qodesh ha-Qodashim.
Qui vi era l'Arca dell'Alleanza e vi poteva entrare solo il Sommo Sacerdote una volta all'anno.
Sul Tempio vi sono varie leggende.
Ad esempio, su re Salomone, vi è la leggenda che dice che con un anello egli abbia comandato dei demoni di costruire il Tempio.
Inoltre, vi è anche la storia che parla dell'architetto Hiram Abif . Di questo personaggio avevo parlato nel mio articolo intitolato "Hiram Abif, chi era? Era mai esistito?".
Questa storia fu usata dalla massoneria, per attribuirsi legami con la Bibbia.
In realtà, la massoneria non ebbe nulla a che fare  con la Bibbia né con Israele e gli ebrei, cosa che qualcuno vuole fare credere.
La massoneria altro non fece che della speculazione culturale.
Tra l'altro, passando di fronte al cimitero di Roncoferraro ( il mio Comune, in Provincia di Mantova) ho notato che una delle sue cappelle monumentali somiglia ad uno dei modellini del Tempio di Gerusalemme.
Evidentemente, la famiglia che commissionò l'opera potrebbe essere stata legata alla massoneria.
In realtà, la storia che dice che gli ebrei siano legati alla massoneria e a presunti poteri occulti è pura speculazione.
Purtroppo, c'è chi crede in ciò e bisogna fare di tutto per fare capire che la realtà è ben diversa.
Cordiali saluti.







I lombardi: diventiamo svizzeri. Ma Lugano dice no."Siete falliti", da "Affaritaliani.it"


Cari amici ed amiche.

Su "Affaritaliani.it" è comparsa questa notizia che ha dell'incredibile.
Secondo questa notizia, pare che la Lombardia voglia passare alla Svizzera.
Ora, da lombardo, vorrei esprimere un'opinione.
Il presidente della Lega Ticinese, Giuliano Binasca, ha affermato di essere contrario ad un passaggio della Lombardia alla Svizzera.
Io gli rispondo dicendo che storicamente il Canton Ticino fece parte del Ducato di Milano (quindi, della Lombardia)  fino al 1515, anno in cui i mercenari svizzeri lo annetterono al loro Paese.
Quindi, farebbe bene a studiare la storia.
Ora, io credo che questa notizia sia eccessiva (anzi, secondo me, è una boutade) ma faccio una considerazione.
Fare impresa qui in Italia è diventato molto difficile.
Tra un fisco oppressivo ed una burocrazia "obesa", fare impresa è diventato difficile.
Oggi, noi lombardi stiamo pagando uno scotto troppo alto.
Le nostre aziende chiudono e ci sono tanti disoccupati, me compreso.
Quindi, la tentazione di lasciare l'Italia e passare alla Svizzera c'è.
Tra l'altro, il contrasto si vede.
In Svizzera c'è maggiore libertà d'impresa e ci sono meno lacci fiscali.
E poi, la Svizzera è uno Stato federale. Molti soldi restano nei Cantoni.
Bisogna riflettere sul sistema italiano.
Serve una riforma federale seria.
L'Italia, così come,  è destinata a fallire.
Cordiali saluti. 




TRIPOLI, SINAGOGA SLAT DAR BISHI, LA SITUAZIONE E' PEGGIO DI QUANTO SI POSSA IMMAGINARE

Cari amici ed amiche.

Prendendo spunto dal sito di Paolo Cason, avevo scritto che la vecchia sinagoga Slat Dar Bishi di Tripoli (in Libia) era stata trasformata in moschea.
La realtà è peggio di quanto si possa immaginare.
Una signora che legge questo blog, ha fatto avere uno dei miei articoli che tratta la questione dei luoghi di culto tripolini a David Gerbi.
Questi ha risposto dicendo che la sinagoga non è stata trasformata in moschea ma oggi è una discarica.
Al peggio non c'è mai fine.
Questa è la situazione dei principale luoghi di culto non musulmani in Libia:


  1. Cattedrale del Sacro Cuore (Tripoli). Costruita tra il 1923 ed il 1928 in stile neoromanico, nel 1970 fu sconsacrata e trasformata in moschea.
  2. Chiesa della Madonna della Guardia (Tripoli). Costruita in stile neoromanico, oggi la chiesa è chiusa al culto ed è stata trasformata in un centro sportivo.
  3. Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Tripoli). Questa chiesa è la più antica di Tripoli. Oggi, per fortuna, la chiesa ha ancora funzioni di culto, anche se è stata assegnata alla Chiesa anglicana.
  4. Chiesa di San Francesco in Dhara (Tripoli). Costruita in epoca fascista, la chiesa di San Francesco è l'unica chiesa cattolica rimasta a Tripoli.
  5. Sinagoga Slat Dar Bishi (Tripoli). Realizzata da Umberto Di Segrè, oggi questo luogo di culto è in stato di abbandono.
  6. Cimitero cristiano di Hammanji (Tripoli). Oggi, questo luogo è in grave stato di abbandono. 
  7. Chiesa di Tobruk. Di questa chiesa non si sa più nulla ma, a quanto pare, essa non è più aperta al culto cristiano. 
  8. Chiesetta di Tagiura. Oggi, questa chiesa è andata distrutta.
  9. Chiesa di Giordani. Questa chiesa è oggi una moschea.
  10. Cattedrale di Bengasi. Costruita in epoca fascista (1929-1939)  dagli architetti Ottavio Cabiati e Guido Ferrazzi è oggi chiusa al culto. Durante la rivoluzione portata avanti da Gheddafi fu usata come quartier generale dell'Unione socialista araba. La chiesa è oggi in disuso.
  11. Chiesa di San Francesco di Bengasi. Questa è l'unica chiesa cattolica aperta al culto della città della Cirenaica.
Qui è a rischio un intero patrimonio.
Secondo il sito, "Vatican Insider"  (nell'articolo intitolato "Gli ebrei libici sostengono i leader del Consiglio di Transizione a Bengasi") vi sarebbero ben quarantaquattro sinagoghe chiuse al culto.
Inoltre, bisogna pensare anche ai monumenti di epoca romana e bizantina.
Io credo che sia ora di fare qualcosa.
La comunità internazionale faccia qualcosa. 
Cordiali saluti. 

mercoledì 28 marzo 2012

Il Papa a Cuba per portare speranza

Cari amici ed amiche.

Il video qui sopra mostra la Messa celebrata ieri a Cuba dal Santo Padre Benedetto XVI.
La visita del Papa in quel Paese comunista è un passaggio storico importante.
Infatti, essa dimostra la debolezza dell'ideologia marxista di fronte a Dio.
Anche Fidel Castro si è reso conto di ciò.
Come il Beato Giovanni Paolo II aveva chiesto a Castro di ripristinare il Natale, così, quattordici anni dopo, l'attuale Successore di Pietro ha chiesi di fare diventare festivo il Venerdì Santo.
Forse qualcuno dei comunisti cubani avrà pensato di farsi pubblicità, facendo venire il Papa.
In realtà, è la Chiesa ad uscire vincitrice.
Anzi, è Cristo ad uscire vincitore.
La coscienza cattolica dei cubani (che già è molto forte) è stata risvegliata.
Il comunismo non è mai stato capace di affondare la Chiesa, il vero collante della società cubana.
I comunisti lo sanno avrebbero potuto scegliere due strade, combattere la Chiesa o accettarla.
In entrambi i casi avrebbe perso.
Questo deve servire di lezione a noi Europei.
I Cubani, che sanno cosa significhi la dittatura ateistica, hanno sete di Dio e l'hanno dimostrato.
Noi Europei, che siamo liberi, abbiamo scelto di non seguire più Dio.
Dovremmo vergognarci!
Il Papa è andato a Cuba per portare un messaggio di speranza.
I Cubani hanno risposto con calore.
Cordiali saluti.

Hitler: "Un tedesco non può seguire il Dio dei semiti!"


Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo sul sito dell'Anti-UAAR che è intitolato "Finita la guerra Hitler avrebbe distrutto la Chiesa cattolica".
Vi invito anche a guardare il filmato che mostra il cardinale Clemens August Von Galen, uno dei più grandi oppositori del nazismo.
Di lui, il gerarca nazista Martin Bormann, l'"anima nera" del regime di Adolf Hitler,  disse:

"Se si procedesse ora contro il vescovo, tutta la Westfalia andrebbe persa per l'impegno bellico".

Lo stesso gerarca disse anche che i conti sarebbero stati pareggiati dopo la guerra.
In effetti, sarebbe stato cosi, se la Germania non avesse perso la guerra.
Infatti, il piano di Hitler non fu solo l'eliminazione fisica e spirituale degli ebrei ma anche la distruzione del Cristianesimo e dei cristiani.
Per fare ciò, la Germania avrebbe dovuto vincere la guerra.
C'era già il piano di rapimento del Papa e di distruzione della Chiesa, che sarebbe stata sostituita con una "Chiesa nazista".
Questa "Chiesa nazista" aveva come dottrina il Cristianesimo positivo, una sorta di Cristianesimo eretico che disconosceva il valore dei testi del Vecchio Testamento, il Tanakh ebraico.
Quindi, esso negava anche l'appartenenza al popolo ebraico di Gesù Cristo.
Per Hitler ed i suoi, un tedesco non poteva essere cristiano.
Nella perversa visione nazista, un tedesco non poteva seguire il Dio degli ebrei.
Però, i nazisti sapevano che il Cristianesimo era presente nella vita delle persone e quindi, non avrebbero potuto trattare i cristiani come gli ebrei,  semplicemente facendoli morire nei lager.
Prima, essi avrebbero dovuto "fare il lavaggio del cervello" alla gente, distruggendo ogni retaggio ebraico del Cristianesimo.
Per fare ciò, Hitler ed i suoi puntarono prima di tutto a distruggere gli ebrei, in quanto portatori della Legge mosaica, legge in cui credeva anche Gesù e da cui parte anche il Nuovo Testamento.
Poi, una volta distrutti gli ebrei e vinta la guerra, essi avrebbero portato avanti il loro truce progetto contro la Chiesa ed il Cristianesimo e chi non si sarebbe piegato sarebbe morto.
Quindi, possiamo capire che la Shoah non sarebbe stata un punto di arrivo di un percorso di distruzione della società civile ma il punto di partenza di un progetto ancora più oscuro.
Grazie a Dio, Hitler perse.
Cordiali saluti.







ta la guerra Hitler avrebbe distrutto la Chiesa cattolica

NO TAV ED INFRASTRUTTURE

Cari amici ed amiche.

Guardate questo video de "Il Fatto Quotidiano" che mostra i NO TAV che ieri hanno occupato la sede di Milano, durante una conferenza con il Procuratore di Torino Gian Carlo Caselli.
Ora, io trovo che ci sia una cosa vergognosa.
Se io fossi stato il sindaco di Milano, avrei fatto in modo che il corteo non si avvicinasse nemmeno a Palazzo Marino.
Invece, i "No TAV" sono addirittura entrati nel palazzo.
Questo è un fatto grave.
Questo dimostra che l'Italia è un Paese veramente strano, un Paese in cui si permette ad una marmaglia di facinorosi (che vuole bloccare la realizzazione di un'importante opera come la ferrovia ad Alta Velocità Lione-Torino) di entrare in una sede istituzionale e in cui si spendono soldi per la burocrazia mentre importanti infrastrutture, come la Galleria della Guinza, restano incompiute.
Riguardo alla Galleria della Guinza, leggete l'articolo "Galleria della Guinza, a quando la fine dei lavori? - di Antonio Gabriele Fucilone".
Cordiali saluti.

Paolo Pastori, "Tradizione e tradizionalismi. Primi saggi"

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, l'ottimo Filippo Giorgianni mi ha inoltrato questo testo di Paolo Pastori:

«Nel radicalismo rivoluzionario c’è un’astrattezza, un insostenibile abbassamento della concreta dimensione storica e politica al livello dei vaneggiamenti individualistici, un’arcaica confusione fra sogno, immaginazione e realtà. Nell’esperienza storica e politica sussiste invece una continuità di ogni interesse particolare con quello generale, una continuità temporale degli accadimenti, una connessione fra sfera spirituale e sfera pratica, fra sfera sovrannaturale e sfera umana. Appunto questa molteplicità dell’ordine umano sancisce la relatività, l’incapacità del particolare, del soggettivo, del contingente, i quali non possono in alcun modo esaurire in se stessi la complessa struttura della dimensione storica e politica.»




Nell'ideologia rivoluzionaria ci sono delle contraddizioni.
Prendiamo ad esempio, il soprannaturale.
Per i rivoluzionari, ciò che è soprannaturale viene visto come retrogrado.
Tuttavia, ricordo che, ad esempio, durante la Rivoluzione Francese del 1789 venne creato un culto dedicato alla dea Ragione.
La ragione, che fu usata dai rivoluzionari contro Dio in nome della laicità umana, venne a sua volta divinizzata e, quindi, resa soprannaturale.
Questo è uno dei tanti paradossi dell'ideologia rivoluzionaria.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.