Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo che l'amico Angelo Fazio ha messo su Facebook.
Esso è intitolato "La conversione dei figli di Dio" ed il suo link è
http://www.opusdei.it/art.php?p=25078.
In esso vi è anche una versione audio di San José Maria Escrival de Balaguer, fondatore dell'Opus Dei.
Essa fa il paio con il brano del Vangelo secondo Marco che sarà letto durante le Sante Messe di questa sera e di domani (capitolo 1, versetti 12-15) :
"[12] Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto [13] e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. [14] Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: [15] "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo". ".
Gli altri brani saranno del libro della Genesi (capitolo 9, versetti 8,15), del Salmo 24 (25) e della I Lettera di Pietro (capitolo 3, versetti 18-22).
Gesù fu tentato dal demonio e vinse.
Il cristiano deve essere per antonomasia un "piccolo Cristo".
Egli, infatti, deve farsi come Cristo.
Non deve piegarsi alla logica del bisogno materiale (quella che fu sfruttata da Satana quando chiese a Gesù di trasformare una pietra in pane), né a quella della fede legata al miracolo (quella che fu sfruttata da Satana che chiese a Gesù di buttarsi dal pinnacolo più alto del Tempio di Gerusalemme) e neppure alla logica del potere personale visto come fine (quella che fu sfruttata da Satana che chiese a Gesù di prostrarsi ai suopi piedi, in cambio del possesso dei regni della Terra).
Satana è forte ma si può (anzi si deve) battere.
Gesù ci dimostrò ciò.
Allora, convertirsi significa prima di tutto portare il proprio cuore verso la causa di Dio.
Solo così si può battere Satana.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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sabato 25 febbraio 2012
venerdì 24 febbraio 2012
DIBATTITO SUL REGNO DELLE DUE SICILIE
Sul blog dell'Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie, ho letto questo articolo initolato "Le condizioni economiche del Regno delle Due Sicilie nel 1860, partecipa anche tu al dibattito. Frascani replica a Saltarelli".
L'ho trovato interessante e ho ritenuto giusto commentarlo.
Innanzitutto, va sfatato il mito della mafia come ente legato ai Borboni.
La mafia fu anti-borbonica.
Guarda caso, essa fu molto forte nella Sicilia occidentale, proprio in quella parte dell'isola in cui le forze anti-borboniche furono forti.
Al contrario, la mafia si fece sentire meno nella Sicilia orientale, le attuali Province di Messina e di Catania, dove c'era una borghesia legata ai Borboni.
Tra l'altro, lo stesso discorso vale per la camorra napoletana.
In quegli anni fu in voga un detto napoletano che recita:
"Nui nun simmo cravunare/ Nui nun simmo realiste/ Nui facimmu 'e camurriste/ Iammo 'n culo a chillu e a chiste".
In italiano, questo detto recita:
"Noi non siamo carbonari/ Noi non siamo realisti/Noi facciamo i camorristi...".
Ho omesso di tradurre l'ultima parte per rispetto vostro.
Penso che abbiate già capito il suo significato.
In seguito, le varie forme associazioni criminali divenero il fulcro delle spedizioni garibaldine del 1860 e del 1861.
Inoltre, durante il Regno delle Due Sicilie a Palermo si formò una discreta colonia inglese che portò ricchezza.
Anche a Napoli non si stava così male come vuole fare credere la storiografia ufficiale.
Del resto, tanto non Nord quanto nel Sud dell'Italia, le spedizioni garibaldine non furono condotte dal popolo da ma da gruppi di intellettuali, massoni e gruppi finanziari ad essi legati.
Il brigantaggio (di cui parla il libro di Fernando Riccardi "Brigantaggio postunitario. Una storia tutta da scrivere") iniziò dopo il 1861, quando le popolazioni del Sud iniziarono a ribellarsi al fatto che il nuovo governo italiano avesse imposto delle misure che mortificarono l'economia meridionale.
Per questo, io penso che la storia italiana debba essere riscritta.
Cordiali saluti.
UN CHIARIMENTO
Dai miei articoli intitolati "L'arte, la pornografia ed i giusti valori" (http://thecandelabra.blogspot.com/2012/02/larte-la-pornografia-ed-i-giusti-valori.html) e "Il farisaismo" (http://thecandelabra.blogspot.com/2012/02/il-farisaismo.html) sono sorte alcune discussioni accese su Facebook. Dato che io ho stima per tutte le persone che sono in qualche modo coinvolte in codesta discussione, voglio chiarire la questione e lo voglio fare con equilibrio. Io penso che l'immagine in questione, che si trova sul profilo dell'amica Irene Bertoglio, non sia pornografica.
Certo, non sarà teologica ma, onestamente, io non vedo in essa niente di pornografico.
Ci sono immagini realmente pornografiche.
Vi invito a guardare l'immagine in alto, l'immagine che mostra una pubblicità fatta in Spagna da una nota azienda di moda italiana.
Quest'ultima immagine è realmente pornografica ed è anche violenta, tanto che a suo tempo la stessa azienda dovette ritirarla.
Purtroppo, ci sono altri casi in cui certe immagini violente e pornografiche passano.
Basti pensare a certi cartoni animati controversi, come "I Griffin" (The Family Guy), di cui potete vedere uno spezzone, seguendo il link http://youtu.be/3D71Pjpxiz8.Di certo, non lo farei vedere a mio figlio e se in casa avete dei bambini piccoli non fate vedere il filmato.
Inoltre, da quello che so, Irene Bertoglio è una ragazza impegnata nel sociale.
So che lavora con i bambini e che si impegna nelle campagne pro life.
Vi invito a guardare un video che ho trovato su Youtube e che mostra Irene che parla di nichilismo. Il link del video è http://youtu.be/J23MvEW1bAg.
A tempo stesso, però, voglio parlare anche del farisaismo.
Io penso che quello del farisaismo sia un problema più profondo della questione della foto di Irene, foto che avevo usato come punto di partenza per arrivare ad un discorso più ampio.
Io penso che i veri "farisei" non siano coloro che criticano.
Quindi, nei vari commenti ho visto solo una forte divergenza di opinioni e non farisaismo.
Il farisaismo è qualcosa di più profondo, di peggiore e di veramente meschino.
Ricordo che i farisei furono tra coloro che vollero la morte di Cristo.
Il vero "fariseo" di oggi è colui che cerca di distruggere l'altro, denigrandolo ed isolandolo.
Io, purtroppo, ho avuto esperienze dirette e ne ho tuttora.
Leggete l'articolo scritto su "Italia chiama Italia" nel 2009, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/16473/2009-07-08.html.
Questo articolo fu scritto contro di me e fu atto a screditare la mia persona, dopo che io denunciai pubblicamente delle situazioni che non andavano.
Notate da subito che esso non ha firma, anche se io so chi furono gli autori di ciò.
Queste persone vanno in chiesa di domenica e pregano.
Eppure, ebbero il coraggio (o la viltà, a seconda dei punti di vista) di fare contro di me questo articolo pieno di menzogne.
Tutto questo fu fatto perché gli autori volevano farsi belli di fronte alla gente.
Un altro caso di cui posso parlare, è quello di alcune persone con cui ho avuto qualche divergenza e che oggi non mi stringono nemmeno la mano durante la Messa, nel momento in cui il prete invita tutti a scambiarsi il segno di pace.
Io ho sempre cercato di lasciarmi alle spalle la cosa e di "non portarla nella casa di Dio".
L'altra parte, invece, ha mantenuto il tutto.
Anche questo è farisaismo.
Infatti, queste persone vanno in chiesa, pregano e prendono l'ostia consacrata.
Tuttavia, mantengono il rancore, nonostante Gesù avesse detto di perdonare.
Tra l'altro, faccio notare che la questione non era nemmeno partita da me.
Quindi, dovrei essere io a perdonare e sarei anche disposto a farlo.
Inoltre, qualcuno ha diffuso delle voci sul mio conto secondo le quali avrei qualche problema mentale e, addirittura, sarei incline all'omosessualità.
Questo è il punto in cui la cosa è arrivata, tanto da indurmi in tentazione, ad esempio, di lasciare Facebook!
Di fronte a quest'ultima voce, direi una battuta ma preferisco non pubblicarla, per educazione.
Per me, quindi, il vero farisaismo è il volere farsi belli di fronte agli altri, anche danneggiando il prossimo.
Non mi sembra il caso di quello sta succedendo su Facebook.
C'è una forte divergenza ma non vedo una manifestazione di farisaismo.
Questo è un momento di crisi per tutti. Io penso che sia arrivata l'ora in cui tutti noi dovremmo riflettere.
Cordiali saluti.
I GIOVANI E LA SOCIETA'
Cari amici ed amiche.
Tra tre giorni sarà festeggiato San Gabriele dell'Addolorata, un santo a cui sono legato.
Questo santo è il Patrono dei giovani.
Ora, i giovani di oggi sono visti come edonisti, egoisti, amanti dei social network, dei reality show, del sesso e del divertimento senza freni, consumatori di droghe e di alcol, poco avvezzi ai temi importanti e superficiali.
Spesso si parla dei giovani quando ci sono cose negative, come gli atti di bullismo nelle scuole o quando spaccano le vetrine durante certe manifestazioni.
In realtà, i giovani che fanno queste cose sono una minoranza.
La maggior parte dei giovani vuole fare qualcosa di utile per sé stessa e per gli altri.
Alcuni giovani sono impegnati nello scoutismo, altri nel lavoro, altri nella ricerca scientifica, altri nella Chiesa ed altri nella politica.
Lo fanno senza fare cose clamorose.
Ad esempio, qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) è stato fondato un circolo di giovani.
Il circolo si chiama "Roncoferraro Giovani e Futuro.
Dietro la mia adesione a questo circolo c'è un retroscena che non ho mai raccontato a nessuno.
Quando mi è stato proposto di aderire a questo circolo stavo per chiudere il profilo di Facebook.
Non riuscivo più a fare niente qui sul territorio (infatti, io mi ero iscritto a Facebook per portare avanti progetti politici e culturali qui a Roncoferraro) e sentivo che il mio compito si era esaurito e che era inutile la mia presenza sul social network.
Io ho accettato di aderire al circolo, sono stato nominato segretario e mi è stato chiesto di fare la pagina proprio su Facebook, il cui link è http://www.facebook.com/pages/Roncoferraro-Giovani-e-Futuro/272144802859148.
Così, non me ne sono andato da Facebook.
I giovani di questo circolo si vogliono impegnare seriamente per portare avanti dei progetti utili ai loro coetanei, per aiutarli a destreggiarsi in certi contesti, come il mondo del lavoro o la cultura, ed anche per favorirne l'aggregazione sociale.
Ora, questo circolo è un esempio di giovani che vogliono fare qualcosa per i loro coetanei.
Ho citato questo circolo ma ne posso citare altri, come per esempio il "Comitato 10 febbraio" di Catania.
Questi giovani organizzano eventi per commemorare i martiri delle foibe.
Posso citare i giovani dell'associazionismo cattolico, come il Circolo "Plinio Correa de Oliveira" , o i volontari che fanno il servizio civile, piuttosto che quei giovani che scelgono di servire la patria, facendo politica o nell'esercito.
Non dimentichiamoci di quei giovani che scelgono di servire Dio.
Quindi, la maggior parte dei giovani fa queste cose e non si va ad ubriacare nelle discoteche e nei pubs.
Le classi dirigenti ed altre istituzioni, come la famiglia, la scuola e la Chiesa, hanno il dovere di fare sì che i giovani possano dare il meglio, per aiutare questa società a migliorarsi.
Cordiali saluti.
Tra tre giorni sarà festeggiato San Gabriele dell'Addolorata, un santo a cui sono legato.
Questo santo è il Patrono dei giovani.
Ora, i giovani di oggi sono visti come edonisti, egoisti, amanti dei social network, dei reality show, del sesso e del divertimento senza freni, consumatori di droghe e di alcol, poco avvezzi ai temi importanti e superficiali.
Spesso si parla dei giovani quando ci sono cose negative, come gli atti di bullismo nelle scuole o quando spaccano le vetrine durante certe manifestazioni.
In realtà, i giovani che fanno queste cose sono una minoranza.
La maggior parte dei giovani vuole fare qualcosa di utile per sé stessa e per gli altri.
Alcuni giovani sono impegnati nello scoutismo, altri nel lavoro, altri nella ricerca scientifica, altri nella Chiesa ed altri nella politica.
Lo fanno senza fare cose clamorose.
Ad esempio, qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) è stato fondato un circolo di giovani.
Il circolo si chiama "Roncoferraro Giovani e Futuro.
Dietro la mia adesione a questo circolo c'è un retroscena che non ho mai raccontato a nessuno.
Quando mi è stato proposto di aderire a questo circolo stavo per chiudere il profilo di Facebook.
Non riuscivo più a fare niente qui sul territorio (infatti, io mi ero iscritto a Facebook per portare avanti progetti politici e culturali qui a Roncoferraro) e sentivo che il mio compito si era esaurito e che era inutile la mia presenza sul social network.
Io ho accettato di aderire al circolo, sono stato nominato segretario e mi è stato chiesto di fare la pagina proprio su Facebook, il cui link è http://www.facebook.com/pages/Roncoferraro-Giovani-e-Futuro/272144802859148.
Così, non me ne sono andato da Facebook.
I giovani di questo circolo si vogliono impegnare seriamente per portare avanti dei progetti utili ai loro coetanei, per aiutarli a destreggiarsi in certi contesti, come il mondo del lavoro o la cultura, ed anche per favorirne l'aggregazione sociale.
Ora, questo circolo è un esempio di giovani che vogliono fare qualcosa per i loro coetanei.
Ho citato questo circolo ma ne posso citare altri, come per esempio il "Comitato 10 febbraio" di Catania.
Questi giovani organizzano eventi per commemorare i martiri delle foibe.
Posso citare i giovani dell'associazionismo cattolico, come il Circolo "Plinio Correa de Oliveira" , o i volontari che fanno il servizio civile, piuttosto che quei giovani che scelgono di servire la patria, facendo politica o nell'esercito.
Non dimentichiamoci di quei giovani che scelgono di servire Dio.
Quindi, la maggior parte dei giovani fa queste cose e non si va ad ubriacare nelle discoteche e nei pubs.
Le classi dirigenti ed altre istituzioni, come la famiglia, la scuola e la Chiesa, hanno il dovere di fare sì che i giovani possano dare il meglio, per aiutare questa società a migliorarsi.
Cordiali saluti.
ITALIA, UNA CONDANNA INGIUSTA!
Cari amici ed amiche.
Voglio trattare la questione della condanna dell'Italia da parte dell'Unione Europea riguardo alla vicenda dei respingimenti degli immigrati provenienti dalla Libia.
Leggete l'articolo, seguendo il link http://www.newspedia.it/ue-condanna-litalia-respinse-immigrati-della-libia/.
Questa vicenda creerà delle polemiche.
Prima di giudicare la questione, desidero esprimere un parere su una polemica che è scoppiata su questo blog.
Il solito interlocutore "coraggioso" che si fa chiamare Pasquale ha fatto dei commenti pesanti all'articolo intitolato "Marx e Satana" (http://italiaemondo.blogspot.com/2012/02/marx-e-satana.html). Leggete anche quello initolato "Antonio Ciarripico 'Le origini del declino italiano" in Nuova storia contemporanea' n.6 /2011 pagg 10-11", il cui link http://italiaemondo.blogspot.com/2012/02/antonio-ciarrapico-le-origini-del.html?showComment=1330094842402#c4372444391078572627.
Tra l'altro, sospetto che la stessa persona si firmi anche con il nome del Maligno.
Di questo, però, non sono sicuro e perciò non posso fare delle accuse.
Tuttavia ritengo vergognosi gli attacchi lanciati da questa persona contro Filippo Giorgianni.
Posso tollerare un attacco diretto a me.
Non posso tollerare, però, che, per attaccare me, si attacchi una persona che in qualche modo abbia un collegamento con me.
A Filippo rivolgo le mie scuse se, senza volerlo, l'ho coinvolto in questa polemica.
E' un ragazzo che io rispetto e stimo.
Tra l'altro abbiamo entrambi radici siciliane (anzi, Filippo è siciliano) e spero di potere scambiare con lui qualche opinione dal vivo, qualora dovessi andare in Sicilia.
Pasquale continua ad attaccare me e chi è collegato con me, dicendo, ad esempio, che quello che scrivo sul mio blog non possa essere chiamato "articolo" perché non sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti.
Vorrei ricordare a Pasquale che nessuno degli addetti ai lavori mi ha mai ripreso per questo.
Se lui ha dei problemi, faccia un dossier contro di me e, se ha il coraggio, lo metta in rete.
Però, dovrà mettere anche nome e cognome.
E' facile insultare gli altri usando l'anonimato!
Tra l'altro, la polemica di Pasquale si è estesa anche ai respingimenti degli immigrati, respingimenti che sono stati condannati dall'Unione Europea.
Su questo tema, vorrei dire una cosa.
Io penso che questa condanna sia ingiusta.
Infatti, di fronte ad una vera e propria invasione di immigrati provenienti dalla Libia, l'Italia è stata lasciata sola dall'Unione Europea.
Gli altri Stati europei non hanno collaborato.
Quindi, io trovo che la pretesa dell'Unione Europea sia assurda.
L'Italia non può accogliere tutti e non può aggiungere altra povertà a quella esistente.
Ci sono giovani italiani disoccupati (come il sottoscritto) ed aziende che, a causa della crisi, chiudono.
Come si sarebbe potuta accettare una simile pretesa dall'Unione Europea?
Cordiali saluti.
FESTA DELL' UVA A CAIXIAS DO SUL
Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo dell'amico Marco Stella che è intitolato "Festa dell’Uva di Caixias do Sul" ed il cui link è http://portale.lombardinelmondo.org/nazioni/brasile/articoli/storiaemigrazione/cocho#.T0a9PBhBtq4.facebook.
Esso parla di un importante evento che si è svolto a Caixias do Sul, una cittadina brasiliana.
Com'è noto, in Brasile vi sono molti italiani.
Vi sono tanti veneti, lombardi e siciliani.
La coltivazione dell'uva è senz'altro una peculiarità della tradizione italiana.
Pensiamo alle coltivazioni di vitigni con cui si fanno i grandi vini italiani, come il Barbera piemontese, l'Amarone veronese, l'Enantio veneto e trentino, il Traminer altoatesino, il Prosecco trevigiano, il Taj friulano, il Lambrusco mantovano ed emiliano, il Verdicchio marchigiano, il Chianti toscano, l'Est est est laziale, il Montepulciano d'Abruzzo, il Negramaro salentino ed il Nero d'Avola siciliano.
Ora, tanta parte della coltivazione della vite in Brasile è un'eredità degli italiani.
Bisogna mantenere vivo ciò che unisce noi che stiamo qui in Italia e gli italiani nel mondo.
Possiamo dire che la cultura del vino sia uno di questi legami tra noi che stiamo qui in Italia ed i nostri connazionali emigrati in tutto il mondo.
Cordiali saluti.
giovedì 23 febbraio 2012
STORIA E CONTRO-STORIA
Cari amici ed amiche.
Leggere la storia è importante, per non ripetere gli errori delle epoche passate.
Tuttavia, una lettura della storia non è facile.
Questo avviene perché spesso e volentieri la storiografia non è completa ma risente di omissioni e di storture spesso causate da fattori di vario tipo.
Un esempio di questi fattori è rappresentato dall'opportunismo politico.
Ad esempio, nella Mantova del XIV secolo sarebbe stato difficile dare una spiegazione del caso di Agnese Visconti (1363-7 febbraio 1391) diversa da quella ufficiale, senza incorrere in sanzioni gravi.
Com'è noto, infatti, Agnese fu la moglie di Francesco I Gonzaga, il capitano del popolo di Mantova.
Secondo la storiografia ufficiale dell'epoca, quest'ultimo fece condannare a morte Agnese perché fu accusata di adulterio.
In realtà, fu un delitto politico.
Francesco I, infatti, ruppe i rapporti con i Visconti, i signori di Milano, per allearsi con Galeotto Malatesta, signore di Pesaro, di cui sposò in seconde nozze la figlia Margherita.
Ci fu una vera e propria damnatio memoriae verso i Visconti. Ad esempio, dai muri della città virgiliana vennero tolti tutti gli stemmi dei Gonzaga che erano inquartati con quelli della nota famiglia nobile milanese. Gonzaga e Visconti si scontrarono con i Gonzaga in una guerra a Governolo, frazione del Comune di Roncoferraro (il mio Comune) nel 1397.
In seguito, però, le tesi che andavano contro la storiografia ufficiale trovarono delle conferme.
Un altro caso che riguarda Mantova è quello di James Crichton (1560-1582).
Secondo la storiografia ufficiale, Crichton fu ucciso nella notte tra il 2 ed il 3 luglio del 1582 da Vincenzo Gonzaga, a causa delle gelosie che egli fomentò.
La realtà potrebbe essere ben diversa.
Infatti, l'uccisione di Crichton potrebbe essere stata frutto di un complotto.
Ne parlai nell'articolo initolato "L'assassinio di James Crichton, fu davvero gelosia?" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/lassassinio-di-james-crichton-fu.html).
Intorno a questo complotto potrebbero esserci stati anche la corona inglese (che all'epoca era sulla testa della regina Elisabetta I) ed i protestanti scozzesi, oltre a vari potenti.
Questa cosa fu trattata anche nella trasmissione "Manto", una trasmissione che va in onda su "Telemantova".
Un discorso analogo si può fare per Giuseppe Garibaldi.
Non tutti sanno che, in Sicilia, egli ed i suoi Mille furono appoggiati dalla mafia.
Anzi, forse Garibaldi potrebbe essere stato connivente con la mafia stessa.
Quest'ultima era anti-borbonica.
Ancora oggi, dire una cosa del genere comporta insulti ed attacchi personali a chi fa queste affermazioni e le sostiene.
Eppure, le prove che dicono che Garibaldi sia stato appoggiato dalla mafia ci sono.
Lo stesso discorso può valere per un fatto più recente, come le vittime delle foibe.
Nel secolo scorso, infatti, dire qualcosa riguardo alle foibe, agli infoibati e ai profughi istriani e criticare la Resistenza significava esporsi al rischio di essere derisi, tacciati di fascismo e subire anche minacce fisiche.
Io posso parlare per esperienza personale.
Quindi, la storia va letta sia tenendo conto di quello che dice la storiografia ufficiale e sia di quella non ufficiale.
Infatti, non tutto quello che dice la storiografia ufficiale è veritiero così come non tutto quello che affermano le varie storiografie "alternative" può essere bollato come falso.
La cosa è ampiamente dimostrata.
Ad esempio, se è vero che la Shoah ci fu e fu un crimine grave ed efferato, e ciò dà perfettamente ragione alla storiografia ufficiale (poiché le prove che dicono che ciò sia avvenuto ci sono tutte), possiamo dire che sia altrettanto vero il fatto che in Ucraina gli ebrei siano stati uccisi dai comunisti e non dai nazisti, dando così ragione alla storiografia alternativa.
Un altro caso, ad esempio, riguarda la nota vicenda di re Carlo I Stuart (1600-1649), caso che da molti anni tratto.
La storiografia ufficiale lo bolla come un tiranno mentre, in realtà, egli cercò di proteggere i cattolici dagli attacchi dei puritani.
Un altro esempio è il caso che riguarda il mio Comune, Roncoferraro.
Su Roncoferraro c'è una ricca storiografia non ufficiale che riguarda la presenza dei catari e l'esoterismo.
Ad esempio, vi invito a leggere gli articoli intitolati "Roncoferraro, alcuni misteri" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/10/roncoferraro-alcuni-misteri.html) e "Roncoferraro, i nazisti ed i Bosgnacchi" (http://italiaemondo.blogspot.com/2012/01/i-bosgnacchi-i-nazisti-e-roncoferraro.html).
Eppure, in pochi si interessano di ciò.
Tutto questo si scontra con certe questioni politiche.
Chi fa ricerca storica, però, deve andare oltre certe questioni e deve avvalersi di ogni fonte possibile.
Molto spesso, la verità sta nel mezzo.
Essa sta tra ciò che la storiografia ufficiale dice e quello che essa non dice.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.