The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
sabato 22 ottobre 2011
AMARE DIO E IL PROSSIMO
Cari amici ed amiche.
Nelle Messe di oggi e di domani sarà letto il seguente brano del Vangelo secondo Matteo (capitolo 22, versetti 34-40):
"[34] Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme
[35] e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova:
[36] "Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?".
[37] Gli rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
[38] Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.
[39] E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
[40] Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti". "
Essere cristiani non significa solo andare a Messa alla domenica e alle feste comandate e fare del bene.
A fare ciò sono bravi tutti.
Essere cristiani significa amare Dio ed il prossimo come sé stessi.
Infatti, Dio è amore. La stessa prima lettera enciclica del del Santo Padre Benedetto XVI (di cui ho una copia) è intitolata "Deus Caritas Est".
Dio è amore.
Se non ci si rende conto di ciò, andare a Messa alla domenica e alle feste comandate e fare del bene perde di valore.
La legge di Dio si fonda su quei due comandamenti di cui Gesù parlò.
Oggi, si tende a volere ripagare il male con altro male.
Oggi è molto facile "peccare senza peccare".
Ad esempio, una persona può usare le leggi tramite gli avvocati ma spesso non si rende conto che essa può nuocere sia alla persona che, a suo dire, le ha fatto il torto e sia a sé stessa, perché potrebbe avere commesso un errore. Si abusa di "legittima difesa".
Il male fatto si ritorce sempre contro chi lo fa, indipendentemente dal fatto che sia un'azione o una reazione.
Questa non è "caritas" come non sono esempi di "caritas" l'egoismo verso il prossimo che viene presentato come "diritto di tutelarsi" e il non ascolto dell'altro.
Un cristiano non deve fare ciò.
Allora, queste sante parole di Gesù devono farci riflettere.
Cordiali saluti.
A TUTTI GLI IPOCRITI!
Molti si sono stracciati le vesti quando hanno visto il baciamano fatto dal presidente Berlusconi al defunto leader libico Mu 'ammar Gheddafi.
Però, gli stessi signori non hanno detto una parola quando a stringere la mano allo stesso Gheddafi erano altre persone, alcune delle quali qui raffigurate.
Gheddafi non poteva essere cattivo quando stringeva la mano al presidente Berlusconi e buono quando la stringeva ad altri.
Questa è ipocrisia.
Cordiali saluti.
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE BERLUSCONI
Egregio signor presidente.
Il mio nome è Antonio Gabriele Fucilone. Scrivo da Roncoferraro, in provincia di Mantova. Le scrivo per dirle che noi giovani non siamo rappresentati da coloro che in quel 15 ottobre scorso fecero danni a Roma. Quelli sono solo facinorosi, per non dire criminali.Come giovane, prendo le distanze da loro.Noi giovani vogliamo fare tante cose buone per noi stessi e per chi ci sta intorno.
Il miglior modo per mostrarsi “indignati” non è andare in piazza e spaccare le vetrine, bruciare le automobili e profanare le chiese.
Il miglior modo per mostrarsi “indignati” non è insultare la sua persona ed il Governo che lei rappresenta e che, tra l'altro, sta facendo molto.
Il miglior modo per mostrarsi “indignati” è mostrarsi propositivi e fare circolare delle idee positive.
Il miglior modo per mostrarsi “indignati” è essere costruttivi nei toni e non contestare sempre.
Io lo sto facendo, con il mio blog “Italia e mondo” (http://italiaemondo.blogspot.com).
Di giovani come me ce ne sono tanti. Mi permetto di citare, ad esempio, un ragazzo modenese di 22 anni che ha realizzato un suo blog, “La Croce e la Spada” (http://lacroceelaspada.blogspot.com) o un altro ragazzo di 28 che risiede a Roseto degli Abruzzi (Teramo) che si chiama Riccardo Di Giuseppe e che ha realizzato il proprio blog, il “Blog di Riccardo Di Giuseppe” (http://riccardodigiuseppe.blogspot.com) oppure altri tre ragazzi che hanno realizzato un loro blog, il “Symposioum: Somnium Scipionis” (http://symposium-somniumscipionis.blogspot.com).
Ci sono tanti altri esempi di giovani positivi. Cito il giornale di Ricky Filosa “Italia chiama Italia” (http://www.italiachiamaitalia.it).
Questi siti e blog sono esempi di idee pulite senza offese verso chi la pensa nel modo diverso. C'è chi vuole cercare di creare un'alternativa culturale a chi (con una certa arroganza) vuole imporre la sua cultura, delegittimando gli altri.
Tra l'altro, sul mio blog, cerco anche di parlare dell'operato del suo Governo.
Il momento non è facile. C'è una grave crisi e tanti di noi sono disoccupati, me compreso.
Però, bisogna mantenere sempre un atteggiamento positivo e costruttivo. Anche per questo io ritengo che l'opera del suo Governo vada sostenuta.
Il suo Governo si è posto degli obiettivi nobili di riformare il Paese. Va sostenuto. Termino, porgendole i miei cordiali saluti ed i miei auguri di buon Natale e di felice anno nuovo.
Cordiali saluti.
Antonio Gabriele Fucilone
venerdì 21 ottobre 2011
ABORTO? UN CRIMINE! FAMIGLIA? VA DIFESA!
Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo del blog "La Croce e la Spada" che è intitolato "Aborto: crimine contro l'Umanità" .
Leggete anche questa nota che è stata scritta da Chiara Scala su Facebook è che intitolata "Citazioni aberranti del Dr Pierre Simon":
"Citazioni aberranti del Dr. Pierre Simon (medico e Gran Maestro della Gran Loggia di Francia) tratte dal suo libro "De la vie avant toute chose"
“Le soluzioni che ci può fornire la morale tradizionale non possono [..] più accontentarci. Esse ripongono su di una sacralizzazione del principio della vita la cui essenza è superstiziosa e la cui pratica è feticista.”
“La vita non è più un dono di Dio ma un materiale che si gestisce.”
“Il parto indolore, la contraccezione, l’aborto e le nuove strade della ricerca cambiano sia gli esseri che la natura dei loro rapporti; queste innovazioni sono state dunque accompagnate dallo sconvolgimento dei valori, delle culture e di intere società.”
“La regolazione delle nascite, istituzionalizzata, condurrà ad una mutazione della morale e [alla creazione] di un nuovo codice etico. È certamente la definizione possibile di una nuova sessualità, la creazione – al limite – di una nuova natura umana e di un nuovo concetto della vita. In questo modo scopriremo che la natura e la vita sono più che mai una creazione umana.”
“Orientandosi attorno alla critica del feticcio-lavoro, la riorganizzazione della società contemporanea necessariamente comporterà una riduzione massiccia dell’orario di lavoro. La sessualità e l’erotismo esigono tempo libero; questo tempo verrà devoluto a ciascuno. La felicità sarà senza Marx e senza Gesù Cristo. Il matrimonio diverrà una comodità sociale. Il suo unico problema: non deve interferire sulla vita sessuale. Al genitore succederà l’amante.”
“Con la pillola si dispone di una vita sessuale normale senza procreazione; con l’inseminazione artificiale, la procreazione avverrà senza l’atto sessuale.
Da una parte [ci sarà] la coppia affettiva e sessuale – la femmina procreatrice e l’uomo non genitore; dall’altra, la società mediatizzata dal medico, che vaglia la domanda di un bambino e la disponibilità di seme anonimo, controllata e governata dalla “banca dello sperma”. In un certo senso, è la società tutt’intera che feconda la coppia.
[Risultato:]La sessualità sarà dissociata dalla procreazione e la procreazione dalla paternità. È l’intero concetto di famiglia che sta per essere capovolto: il padre non è più il genitore, ma colui che alleva il bambino.”."
Che oggi ci sia un attacco alla famiglia è cosa com'è cosa vera che oggi ci sia un attacco alla vita.
Purtroppo, nel nostro mondo vi sono tanti crimini.
Uno di questi però è spesso impunito ed è l'aborto.
I sostenitori della "pillola del giorno dopo", ad esempio, dicono che un ovulo fecondato è solo una cellula.
Come si fa a sostenere una simile idiozia?
Un ovulo fecondato è a tutti gli effetti un potenziale individuo.
Infatti, se non ci sono incidenti in corso, in 9 mesi, quella cellula diventa un bellissimo bambino o una bellissima bambina.
Evidentemente chi ritiene che un ovulo fecondato sia solo una cellula come le cellule di un occhio o di un braccio non ha la minima idea del valore della vita umana.
Inoltre, mi fa ridere quando si parla di "aborto terapeutico".
Vorrei capire meglio la cosa.
Per chi sarebbe "terapeutico" l'aborto?
Sarebbe "terapeutico" per il bambino?
Non credo, visto che viene ucciso!
Sarebbe "terapeutico" per la potenziale madre?
Ma fatemi il piacere! Quella poveretta subisce un trauma pazzesco!
Siamo nel ridicolo!
Oltre a ciò, si vuole scardinare anche la famiglia!
Per fare contente certe lobbies (come la lobby gay) si stanno facendo cose assurde.
Ad esempio, nella Spagna di Zapatero è stato istituito il matrimonio gay e sono state tolte dal vocabolario istituzionale le parole come "padre" e "madre".
Veramente, si sta cadendo molto in basso.
In nome di un certo tipo di scienza si sta distruggendo la nostra società.
Purtroppo, qui è a rischio la nostra società.
Forse, dovremmo dare retta a padre Gabriele Amorth. Leggete questo articolo del sito "Pontifex.Roma-La Verità e nella Tradizione" che è intitolato "Il mondo sta perdendo la fede, molti vivono come se Dio non ci fosse. Scienza arrogante, ubbidisca a Dio" . Ringrazio l'amico Angelo Fazio che mi ha segnalato l'articolo.
Qui è rischio il futuro della nostra società.
Cordiali saluti.
IL GIROTONDO
“Una ghirlanda di rose,
un mazzolin di fiori.
Eccì, ecciù…
Tutti caschiam e restiam giù”
D’infanti et in innocentia…
sì somma fatta et in allegrezza…
che parve in onne verso la danza…
de la litanìa secreto celò;
et in Londinium quelli in essa…
in regnum Karoli, in secolo…
Decimosettimo et Sessantacinque…
in Anno del Signore, ubi dura…
madama Yersinia pria Pasteurella…
ad onne homo serrò gli occhi…
tristi sue cantarono le gesta;
sì, di farsa, mortale codesto…
si ego di dato tale contare…
dessi et di riso saprebbe…
ché in desperare fuit et certo…
de la Morte ballo in tempo…
quel che ludo hodie sta.
ANTONIO GABRIELE FUCILONE
RONCOFERRARO (MN)
UN PRESIDENTE AGGREDITO
Voglio commentare le parole dette dal presidente Berlusconi durante il congresso del Movimento di Responsabilità Nazionale dell'onorevole Domenico Scilipoti.
Che il presidente Berlusconi abbia subito aggressioni è cosa nota e purtroppo vera.
Nel 2004, mentre il presidente era ad un comizio a Roma, un tale Roberto Dal Bosco, che è originario di Marmirolo (in provincia di Mantova), gli tirò un treppiede della macchina fotografica, lo colpì alla nuca e rischiò di ucciderlo.
Nell'inverno del 2009, mentre il presidente era Milano, un tale Massimo Tartaglia gli scagliò una statuetta del duomo di Milano e rischiò di ucciderl. Infatti, l'oggetto lo colpì all'altezza della bocca. Se l'avesse colpito più in alto sarebbe morto.
Nella storia del nostro Paese non è mai successo che un Presidente del Consiglio subisse attacchi fisici.
Inoltre, da quando è in politica, il presidente Berlusconi ha subito ogni accusa possibile ed immaginabile.
Mi rifiuto di credere (e lo dico onestamente) che il presidente Berlusconi sia responsabile di ogni male possibile ed immaginabile.
Scommetto che se dovesse eruttare il Vesuvio, qualche esaltato darebbe la colpa al presidente Berlusconi.
Quando non si riesce a battere l'avversario con le elezioni, lo si cerca di distruggere screditandolo in ogni modo.
Guardate questo video in cui qualcuno sostiene che l'attentato subito da Tartaglia fosse stato fatto ad arte.
Scusatemi se posso sembrare ineducato ma io dico che chi crede a questo video farebbe bene a farsi ricoverare.
Come si fa a dire che l'attentato contro il presidente Berlusconi fosse stato una montatura?
Non penso che il presidente sia così autolesionista da rischiare di farsi ammazzare per avere un po' di visibilità.
Scommetto anche che i processi contro il presidente Berlusconi cadrebbero, qualora egli lasciasse la politica.
Il presidente Berlusconi è scomodo perché vuole cambiare questo sistema malato.
Questa è la vera "macchina del fango".
Questo dimostra che il nostro non è un Paese normale.
Cordiali saluti.
Ottone d’Asburgo, "The Divine Right of Minorities", in 'Modern Age. A Quarterly Review' n. 3/1958, pag. 280-IL COMMENTO
Cari amici ed amiche.
L'amico Filippo Giorgianni mi ha segnalato questo brano su Facebook.
Come sempre, Filippo mi dà degli ottimi spunti. Merita i miei ringraziamenti.
Questo brano è dell'arciduca ereditario Ottone d'Asburgo (20 novembre 1912-04 luglio 2011) e parla della funzione del re.
Leggetelo. Esso recita:
"«L’idea stessa del legislatore come fonte del diritto è interamente anticristiana e la teoria del re onnipotente, il legislatore assoluto, che divenne corrente in Europa con il Rinascimento, è derivata dalle idee romane sulla divinità dell’imperatore. Per quanto fosse grande il danno procurato dalle monarchie assolute del diciassettesimo secolo al concetto di regalità cristiana, a conti fatti nessuna di esse fu assoluta, e il tessuto perennemente cristiano della società permaneva sempre nel costume delle loro regole assolutistiche, così che il legislatore illimitato e arbitrario è divenuto una realtà solo ai nostri giorni, dove dittatori auto-designatisi o eletti violano ripetutamente la legge di Dio in nome della volontà popolare. La più alta funzione del monarca è quella giudiziale, e il giudice non crea la legge, la amministra. La teoria della monarchia ereditaria è quella secondo cui la persona che occupa la posizione più alta dello stato e che succede ad essa, per così dire, nel corso naturale degli eventi, è probabilmente più di tutte le altre quella ad essere imparziale e a godere della libertà da pressioni, necessaria per amministrare la Giustizia. La sua posizione unica gli permette di essere indipendente dai partiti e dalle fazioni, di stare fuori da qualunque gruppo di interesse specifico e di rifiutare tutte le misure a breve termine che siano utili semplicemente a soddisfare la popolarità. Al medesimo tempo, il disinteresse non è lontano dalle preoccupazioni comuni; il re non è il freddo oracolo della legge, ma è lì a provvedere che le leggi particolari siano fatte per gli uomini così essi come sono; e questa parte del suo ruolo è espressa nella semplice risposta che l’Imperatore Francesco Giuseppe diede a Theodore Roosevelt quando l’americano gli chiese come vedeva il suo posto nei tempi moderni: “Proteggere il mio popolo dal suo governo”.» "
Diciamo che nei tempi passati i sovrani tendevano a volere avere anche degli attributi divini, per legittimare il loro potere agli occhi della gente.
Nel testo di Ottone d'Asburgo (arciduca ereditario) si cita l'Impero Romano.
Nell'Impero Romano, l'imperatore aveva attributi divini.
Anzi, vi fu chi, come Caligola (31 agosto 12-24 gennaio 41) pretese di essere venerato come un dio, sul modello dei faraoni egizi che si ritenevano le reincarnazioni di Horo, figlio del dio Osiride.
Molto spesso, gli imperatori si attribuivano un ruolo divino per acquisire potere sugli altri.
Con l'avvento del Cristianesimo (380 AD) e la separazione dell'Impero Romano in Impero Romano d'Occidente ed Impero Romano d'Oriente (395 AD), le cose cambiarono.
Infatti, nell'Impero Romano d'Oriente ci fu una coincidenza tra potere civile e potere religioso.
Si fece strada la concezione del sacerdozio secondo il principio del re-sacerdote Melchisedek.
L'imperatore d'Oriente presiedeva i concili, era nelle teste delle processioni e decideva in materia di fede e religione.
Nell'Impero Romano d'Occidente, invece, si fece strada la il principio del sacerdozio di Aronne.
Qui la religione era cosa del Papa mentre l'imperatore era solo il capo di Stato.
Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e la formazione dei regni romano-barbarici (476 AD) la Chiesa di trovò di fronte dei capi di Stato che, in quanto ariani o pagani, erano in conflitto con essa.
Solo con la conversione al cattolicesimo del re dei Franchi Clodoveo I (496 AD) e la nascita del Sacro Romano Impero sotto Carlo Magno (800 AD), le cose mutarono.
Qui ci fu un sovrano cristiano che si pose come protettore della cristianità.
La celeberrima Cappella Palatina di Aquisgrana dice tutto ciò.
Con le colonne di stile romano (che furono prese dall'Italia) ed il suo trono fatto con i marmi del Santo Sepolcro di Gerusalemme il sovrano del Sacro Romano Impero volle dimostrare l'alleanza tra trono e altare.
Questa alleanza fu in realtà una convivenza forzata.
Sa l'imperatore Carlo Magno riuscì ad avere un certo equilibrio, con i suoi successori la situazione fu ben diversa.
Ci furono infatti, le lotte per le investiture (secoli XI e XIII).
Gli imperatori pretesero di nominare i vescovi ed i Papi. I Papi vollero fare valere il loro magistero universale anche sugli imperatori.
Tuttavia, senza l'imperatore il Papa non poteva esercitare il suo magistero universale e così l'imperatore non aveva poteri senza il Papa
Il declino dell'impero e quello del papato (XIV secolo) coincisero con la nascita delle monarchie nazionali (Regni di Francia, Spagna ed Inghilterra).
Queste monarchie si legittimarono usando il nome di Dio.
Qui ci fu quella concezione che vedeva il re come capo di Stato e legislatore assoluto di cui parla il brano di Ottone d'Asburgo.
La concezione si rafforzò con la Riforma protestante (1517).
I protestanti vinsero ove si allearono con il monarca (Principati tedeschi del nord, Paesi scandinavi, Paesi Bassi, Cantoni svizzeri ed Inghilterra) e le Chiese protestanti furono di fatto assoggettate ai governi secolari e ai monarchi.
Nei Paesi rimasti cattolici, invece, si svilupparono le dottrine come il giuseppinismo, gallicanesimo e giansenismo.
Le strutture ecclasiastiche degli Stati rimasero cattoliche, così come la dottrina, ed i monarchi si ritennero protettori della Chiesa e formalmente obbedivano al Papa.
Di fatto, erano contro il Papa e puntavano al loro potere.
A ciò si unì anche l'Illuminismo che contribuì a rompere il rapporto tra l'uomo e Dio.
Con la Rivoluzione francese (1789) nacque lo Stato che si erse a dio.
Lo Stato non ammise altro dio all'infuori di sé.
Fu lo Stato il dio dei cittadini ed il Dio della Chiesa non ebbe più cittadinanza.
La stessa logica fu anche nei Paesi comunisti.
Forse, noi dovremmo tornare a quella logica che vede la politica come servizio verso gli altri e non come mezzo per avere potere.
Historia magistra vitae est.
Cordiali saluti.
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.