Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 1 luglio 2011

BUON LAVORO, ONOREVOLE ALFANO!




Cari amici ed amiche.

In questo video preso da Youtube, si può vedere l'investitura dell'onorevole Angelino Alfano (già Ministro di Grazia e Giustizia) a segretario del Popolo della Libertà.
Nato ad Agrigento, il 31 ottobre 1970 e laureato in legge (avvocato), Alfano inziò la sua esperienza politica nella Democrazia Cristiana. Nel 1994, aderì a Forza Italia.
Nel 1996 si candidò come deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana per il collegio di Agrigento.
Nel 2005 divenne coordinatore di Forza Italia in Sicilia.
Nel 2006 fu eletto deputato, nella circoscrizione XXIV della Sicilia.
Venne rieletto nel 2008, come deputato del Popolo della Libertà, e divenne Ministro di Grazia e Giustizia.
Alfano è sicuramente la persona giusta per guidare il Popolo della Libertà.
I punti salienti del suo discorso fatto oggi al Consiglio Nazionale del Popolo della Libertà (che lo ha visto insediato) sono la meritocrazia, il rapporto diretto con la società civile, la sussidiarietà ed i valori fondanti della società.
Riguardo alla meritocrazia, Alfano è stato molto chiaro.
Bisogna valorizzare il talento, le capacità e l'impegno, incominciando proprio dal partito che deve operare di più sul territorio e fare sì che tutte le sue dirigenze locali ed i suoi eletti siano scelti in base a quelle caratterische che prima descritto.
Forse, una simile politica potrebbe rimettere a posto le cose in certe aree in cui il partito è assente, come qui a da me, a Roncoferraro, in provincia di Mantova.
Per quanto riguarda il rapporto stretto con la società civile, Alfano ha rapportato la cosa anche riguardo alla corruzione.
Alfano ha parlato del primo progetto del PdL, un partito che deve essere con la gente e per la gente e non un "partito delle tessere".
Infatti, per esistere, un "partito delle tessere" ha bisogno di tanti soldi.
E' logico che esso si esponga alla corruzione.
Il PdL non sarà così.
Anzi, esso attingerà direttamente dalla società civile sia le persone e sia il bagaglio culturale.
Per quanto riguarda la sussidiarietà, va detto che la rovina dell'Italia è stata la politica di assistenzialismo, una politica che ha fatto sì che molti fondi venissero dispersi a destra e a manca e in progetti inutili.
Con la sussidiarietà, che è riconosciuta dalla dottrina sociale della Chiesa, non sarà così.
Essa punta a fare sì che l'istituzione agevoli solo i progetti migliori ed efficaci.
Riguardo ai valori fondanti, il PdL è un partito che ha di riferimento, come la famiglia, la sacralità della vita, la libertà di educazione e la concezione che vede lo Stato al servizio del cittadino e non il contrario.
Quindi, il Popolo della Libertà ha dei valori fondanti.
Non si può dire lo stesso dei nostri avversari, il centrosinistra.
Se qualcuno chiedesse a un militante del Partito Democratico quali siano i suoi valori, questo risponderebbe che il suo valore cardine è la Costituzione.
Mi sembra una risposta che non vale niente.
Infatti, anche il Popolo della Libertà si riconosce nella Costituzione.
Il problema è che il Partito Democratico è basato solo sul pregiudizio e sull'odio verso il presidente Berlusconi.
Dice di rifarsi alla Costituzione (usandola quasi come un "Moloch") ma in realtà non ha valori.
E' rimasto a quella vecchia concezione in cui lo Stato deve dettare l'etica al cittadino, tipica del modello comunista.
Oggi, il centrosinistra ha tre radicalismi. Ha il radicalismo etico, quello giudiziario (giustizialismo) e quello sociale.
Guarda caso, alle ultime elezioni non ha vinto la sinistra riformista e parlamentare ma quella extra-parlamentare e massimalista.
Il centrosinistra è basato solo sul pregiudizio e sull'odio verso il proprio avversario.
Io, ad esempio, avevo fatto delle proposte culturali al Comune di Roncoferraro, che è amministrato dal centrosinistra, in occasione dei 150 anni di Unità d'Italia.
Ebbene, queste proposte non sono state ascoltate.
Non avevo fatto nulla di male.
Avevo solo proposto tavole rotonde e discussioni pubbliche su Giuseppe Garibaldi e sul processo di unificazione.
Non sono stato ascoltato.
Noi del centrodestra non dobbiamo fare lo stesso.
Vi invito a leggere i commenti all'articolo intitolato "Una manovra di responsabilità".
Qui, infatti, vi sono commenti scritti da un "fantomatico" ingegnere di nome Pasquale che attacca il Governo, con toni spesso beceri.
Il fatto che io pubblichi i suoi commenti dimostra che io non ho paura del confronto e né ho pregiudizi.
Di certo il "fantomatico Pasquale" non sa che forse il prossimo Governo potrebbe essere di centrodestra e non di centrosinistra.
Forse, lui avrà qualche "rivelazione divina"?
Io credo, piuttosto, che sia come la "schiava indovina" che è citata negli Atti degli Apostoli.
Quella schiava non aveva nulla di divino. Semmai, aveva un demonio.
Inoltre, ricordo che questa manovra taglierà gli stipendi ai ministri e farà sì che gli impiegati pubblici non facciano i "finti malati".
Sia i pubblici impiegati che i ministri sono pagati da noi.
Quindi il "caro ingegnere" non faccia demagogia.
Del resto, Alfano ha annunciato che lascerà il Ministero di Grazia e Giustizia e non usufruirà più dei voli di Stato ma andrà con il treno, tra la gente.
Questo è molto positivo.
All'onorevole Alfano faccio i miei migliori auguri.
Cordiali saluti.

GLI EBREI, MONSIGNOR BERTOGLIO E PAPA PIO XII

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo scritto dall'"Anti UAAR-Unione Cristiani, Cattolici e Razionali".
L'articolo è intitolato "65 ebrei salvati da mons. Bertoglio grazie alle direttive di Pio XII".
Il Consigliere per gli Affari Pubblici dell'Ambasciata di Israele, Livia Link, ha consegnato a Milano la medaglia dei "Giusti tra le Nazioni" a monsignor Francesco Bertoglio. Questo riconoscimento va ai non-ebrei che salvano gli ebrei.
Durante la buia epoca nazista, monsignor Bertoglio salvò almeno 65 ebrei.
Lo fece anche sotto le direttive di Papa Pio XII, quel Papa accusato da alcuni di essere stato in silenzio durante la Shoah.
Ciò riabilita la figura di Papa Pio XII. A volte è meglio operare in silenzio che non mettersi ad urlare.
Se Papa Pio XII si fosse messo ad urlare, non solo sarebbero morti molti più ebrei ma Hitler avrebbe avuto il pretesto per attaccare il Vaticano e distruggere la Chiesa, cosa che, per altro, voleva fare.
Papa Pio XII operò in silenzio ma evitò un bagno di sangue e salvò molti più ebrei.
Papa Pio XII fu il Papa che scomunicò i comunisti e forse, visto che i ceti intellettuali erano (e sono tuttora) allineati sinistra, questi ultimi fecero sì che venisse gettata infamia su di lui, mettendolo in cattiva luce anche tra i cattolici.
Ora, la vera storia sta emergendo.
Ringrazio l'amica Irene Bertoglio che ha messo il link dell'articolo su Facebook.
Certi preti lefebvriani negazionisti e certi pseudo-cattolici dovrebbero imparare che l'antisemitismo non è compatibile con la Chiesa cattolica. Questo fu detto anche da Papi pre-Concilio Vaticano II, come Papa Pio XI.
Cordiali saluti.

giovedì 30 giugno 2011

CENTRALE A BIOGAS DI CASTELLETTO BORGO, DUE PAROLE

Cari amici ed amiche.

A Castelletto Borgo si vuole fare una centrale a biogas. Presso questo paese che si trova sul confine tra il comune di Mantova e quello di Roncoferraro, si vuole realizzare una centrale biogas ed i cittadini sono preoccupati.
Questa centrale verrà fatta nella parte che si trova sotto il comune di Mantova ma vi è preoccupazione anche nella parte roncoferrarese.
In pratica, la legge nazionale ha agevolato l'utilizzo di fonti rinnovabili per l'energia rinnovabile.
Questa è una cosa positiva.
Il problema è che nuove centrali a biogas continuano a sorgere come funghi.
E così, prima vi era la questione dei "parchi solari". Grazie alle agevolazioni, molti iniziarono a costruire "parchi solari" togliendo terre all'agricoltura.
Ora, a ciò è stato posto un freno ma è iniziata la "moda" delle centrali a biogas che crescono come funghi.
E così, molti agricoltori hanno iniziato a fare nuove centrali a biogas che vengono alimentate con insilato di mais, ossia con piante spezzettate di mais. Tramite un processo di fermentazione e di digestione (che avviene grazie ai microrganismi) si produce il biogas.
La centrale che si costituirà a Castelletto Borgo funzionerà a mais (80%) e liquami zootecnici (20%).
Ora, qui sorgono dei problemi.
Il primo è di natura economica.
Il Mantovano è terra di prodotti agro-alimentari d'eccellenza.
Basti pensare al riso o ai meloni della zona di Rodigo.
Ora, di centrali come quella di Castelletto Borgo richiedono grandi piantagioni di mais.
Quindi, per fare il mais che serve alla centrale si dovrà togliere terreno all'agricoltura.
Questo determinerà un cambiamento anche nell'economia del territorio.
Infatti, il prezzo del mais sarà destinato ad aumentare, vista la maggiore richiesta, e vi sarà il rischio di avere meno terre per coltivare quei prodotti di eccellenza.
Inoltre, vi sarà anche problemi di natura ambientale.
Com'è noto, ogni sistema ha un suo equilibrio.
Ora, fare piantagioni intensive di mais in monocoltura rischia di impoverire il terreno.
La Pianura Padana ha un terreno fertile.
Qui si rischia di impoverirlo perché una coltura intensiva come questa gli toglierà molte sostanze.
Per mantenere fertile il terreno, serviranno dei fertilizzanti che, spesso, contengono azoto (N2).
Essi entreranno per percolazione nelle falde acquifere (per leaching) e nei canali.
Così, sia le acque di falda che quelle superficiali saranno inquinate.
Vi sarà anche il problema dell'irrigazione. Infatti, queste colture richiedono tanta acqua.
Ora, in una terra come la nostra (in cui l'acqua serve per le risaie) ciò potrà diventare un problema.
Inoltre, vi sarà anche il problema delle emissioni, sia della centrale (che brucia il biogas) e sia dei materiali organici che saranno stoccati e che possono fermentare.
Questo problema è, forse, quello meno grave perché può essere limitato facilmente, come anche la questione dell'impatto a livello paesaggistico.
Inoltre, il territorio mantovano ha un'altra criticità, la viabilità.
La provincia di Mantova è quella con la strade peggiori in tutta la Lombardia.
Ora, in qualche modo, il mais va trasportato alla centrale.
Quindi, vi è il problema della circolazione dei mezzi che passano su strade inadeguate.
Inoltre, la centrale di Castelletto Borgo avrà un altro problema, la vicinanza al centro abitato.
Ora, faccio qualche altra considerazione.
La legge prevede che una centrale a biogas possa funzionare con il mais prodotto dall'azienda che lo gestisce e con altri prodotti.
Le proporzioni sono 51% (mais) a 49% (altri materiali).
Nel caso di Castelletto Borgo, come tanti altri analoghi, il mais costituirà l'80% mentre il 20% sarà costituito da deiezioni di animali.
Ora, mi faccio qualche domanda e la faccio anche a voi.
Non si potrebbe, ad esempio, ridurre il mais (fino al 51% previsto dalla legge) e ricavare il restante 49% da altri materiali?
Altri materiali ci sono.
Pensiamo ai rifiuti organici, agli scarti della produzione dello zucchero (melasso), agli scarti della trasformazione dei prodotti vegetali (come la produzione dei succhi di frutta), alle verdure marce, alle trebbie provenienti dalla produzione della birra o ai fanghi di supero dei depuratori civili, ossia ai fanghi che non vengono messi nel ricircolo nell'impianto di depurazione.
Così, si ridurrebbero le colture intensive di mais e non ci sarebbero i problemi che ho citato.
Ora, faccio un'altra considerazione, di natura politica.
Ieri, il sindaco di Roncoferraro, Candido Roveda (Partito Democratico), ha avuto un incontro pubblico con la cittadinanza di Castelletto Borgo. Io ero presente.
Ho trovato il suo discorso scialbo e pilatesco.
Se fossi stato al suo posto, alla Conferenza dei Servizi, io avrei iniziato a fare le osservazioni ho prima citato.
Tra l'altro, il sindaco di Roncoferraro non ha partecipato alla prima seduta della Conferenza dei Servizi e ciò è stato un errore.
Intendiamoci, una buona centrale a biogas, ben gestita e lontana dai centri abitati non è un problema.
Anzi, potrebbe contribuire, ad esempio, allo smaltimento dei rifiuti organici.
Del resto, qui vi è anche una questione di fondo.
Il sindaco Roveda ha detto che non si deve agire sull'onda delle emozioni.
Qui sono d'accordo con lui.
Peccato, però, che riguardo all'energia nucleare si sia agito sull'onda emotiva e lo stesso sindaco ha seguito ciò. Non mi sembra una posizione molto coerente.
Anche questo è il prezzo da pagare per la scelta di avere rifutato l'energia dell'atomo.
Di certo, la ricerca sulle energie da fonti rinnovabili deve andare avanti.
Nel suo ultimo incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato che ci sarà una collaborazione tra Italia ed Israele, proprio nel campo della ricerca sulle fonti rinnovabili.
Israele ha un ottimo livello, riguardo alla ricerca.
Comunque, certi errori si pagano.
Abbiamo già iniziato a pagare la scelta di non volere il nucleare.
Cordiali saluti.

AUGURI, SILVIA QUADRANTI!

Cari amici ed amiche.

Il Circolo Lombardo di San Nicolas (Argentina) ha un nuovo presidente...o meglio una nuova presidentessa.
La signora Silvia Beatriz Quadranti è la nuova presidentessa del circolo.
Nata il 06 agosto 1959 a San Nicolas (un sobborgo di Buenos Aires), Silvia lavora nel campo dei mobili e dell'arte ed è madre di tre figli.
Sono felice che lei sia diventata presidentessa del suo circolo. E' una persona piena di energie e che si impegna.
Tra l'altro, fu lei a darmi nel 2009 l'idea di fare questo blog.
Quindi, in un certo senso, questo blog è anche suo. Ricordatevi che io avevo iniziato a fare seriamente politica proprio riguardo agli italiani nel mondo.
Tra l'altro, mi ha sempre reso partecipe delle sue attività nel campo dell'arte e per questo, con tanta stima, la ringrazio.
Tra l'altro, come lei, sono appassionato di arte, se pur nella mia ignoranza. Ho un'altra formazione.
Saprà ricoprire ottimamente il ruolo di presidente del suo circolo.
Le faccio i miei migliori auguri!
Cordiali saluti.

UN CASO SVEDESE


Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere questo articolo intitolato "SVEZIA/Asilo per bambini senza sesso".
Io sono rimasto scioccato nel leggere questa notizia.
In pratica, in Svezia è stato creato un asilo chiamato "Egalia" (uguaglianza).
In questo asilo è vietato usare i pronomi maschili e femminili.
Per chiamare una persona, un bambino è tenuto ad usare il pronome neutro "hen", pronome che fu introdotto dai circoli omosessuali.
Per gli educatori, i bambini così formati non avranno pregiudizi sessuali.
Ora, esprimo una mia opinione.
Io penso che al peggio non ci sia mai fine.
Quell'asilo mi sembra più una "comune" ottocentesca o sessantottina.
Usare i pronomi maschili e femminili non è un pregiudizio sessuale.
In fondo, la natura (a cui gli omosessualisti dicono di rifarsi, per difendere le proprie tesi) ammette la presenza di due generi, quello maschile e quello femminile.
Anzi, in alcuni casi i due generi hanno nomi diversi.
Pensiamo, ad esempio, al maiale.
Il maschio si chiama verro e la femmina scrofa.
Ora, in un certo senso, io trovo quantomeno ridicola la posizione di questo asilo svedese.
L'uomo e la donna sono due cose differenti e complementari.
Come al solito, qui si sta facendo del "politically correct".
Del resto, la Svezia è uno dei Paesi più scristianizzati.
Sebbene il circa il 71% degli Svedesi si riconosca nella Chiesa di Svezia (luterana), solo il 2% ne frequenta le funzioni.
Del resto, anche la stessa Chiesa di Svezia si è adagiata a certe "tendenze", come l'istituzione del matrimonio gay.
Ora, essere cristiani non vuole dire seguire le mode.
Se un cristiano segue le "mode", in cosa si differenzia dagli altri, dai non cristiani?
Inoltre, mentre il Cristianesimo in Svezia arretra, l'Islam aumenta i suoi fedeli.
Città come Malmoe e Gotheborg hanno nuclei di musulmani sempre più consolidati.
Il pericolo di fondamentalismo islamico è dietro l'angolo.
Già, tramite certe emittenti radio musulmane svedesi si diffondono voci di negazionismo della Shoah. In altre parole, negano la Shoah!
E' una cosa che fa rabbrividire!
Quindi c'è da preoccuparsi.
Di questo passo, gli Svedesi dovranno togliere la croce dalla loro bandiera.
Noi Italiani dobbiamo imparare da tutto ciò...per non commettere gli stessi errori.
Cordiali saluti.

mercoledì 29 giugno 2011

UNA MANOVRA DI RESPONSABILITA'

Cari amici ed amiche.

Ieri, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva invitato tutti alla responsabilità.
Tra l'altro, colgo l'occasione per fare gli auguri al presidente Napolitano, che ieri ha compiuto gli anni.
Il Governo ha avuto un atteggiamento responsabile e questa manovra economica lo dimostra.
Sono stati introdotti aumenti di bolli per SUV ed auto superiori ai 123 chilowatt.
Sarà aumentata a 65 anni l'età pensionabile delle donne e saranno introdotte cinque imposte (IMU, IRPEF, IRAP, IRES ed IVA). Nel 2014, l'IRAP sarà tolta. La cosa più importante è il taglio dello stipendio ai ministeri, alle auto blu e ai voli di Stato.
Questo non è mai successo in passato.
Questa è davvero la manovra della responsabilità.
In questo momento di crisi serve del rigore.
Se c'è rigore ora, in futuro si potrà pensare allo sviluppo.
In caso contrario, si rischia di finire come la Grecia.
Il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti (nella foto) ha fatto un ottimo lavoro.
Cordiali saluti.

L'ARTE, LA SCIENZA E LA FEDE







Cari amici ed amiche.

Vi voglio parlare di arte, cosa di cui sono appassionato.
Ora, tra l'arte contemporanea e quella dei secoli passati, vi è una grossa differenza.
L'arte dei secoli passati ha un'anima.
Quella attuale no!
Nel Medio Evo, le chiese bizantine e le cattedrali romaniche e gotiche portavano con sé tutto l'amore per Dio e la spiritualità di un popolo.
Pensiamo agli ori e alle figure mistiche delle chiese bizantine, all'intimità della fede delle chiese romaniche e fino all'innalzamento verso il cielo delle cattedrali gotiche.
Tutto questo, nell'arte contempranea non c'è.
A tale proposito, ho messo qui sopra delle foto di chiese attuali scattate dall'amico Ivan Vassallo, che ringrazio per la cortesia.
Queste edifici non sembrano delle chiese.
Se non fosse per qualche croce messa lì come per caso, potrebbero sembrare una villetta di qualche eccentrico architetto o una fabbrica.
Quest'arte è senz'anima, perfino nei luoghi in cui l'anima di ciascuno di noi trova la cura, ossia la chiesa.
Se uno entra in una chiesa bizantina, coglie la solennità della liturgia. Se una persona entra in una chiesa romanica, coglie il rispetto verso Dio ed il timore tipici dell'Europa del IX, del X e dell'XI secolo.
Se una persona entra in una chiesa gotica, noterà l'elevazione spirituale verso Dio, nei suoi archi a sesto acuto e nelle sue volte.
Se una persona entra in una chiesa barocca, noterà il fasto della sovranità di Dio e la vera forza della Chiesa cattolica.
Se una persona entra in una chiesa di epoca contemporanea non riesce a sentire tutto questo.
Sembra quasi che la secolarizzazione sia entrata anche nelle nostre chiese.
Di norma, le pietre delle chiese antiche sono "pietre vive", pietre che raccontano, con le loro sculture, i loro affreschi, i loro dipinti e con le vetrate istoriate.
Quando, ad esempio, entro nel Santuario della Beata Vergine Maria di Grazie (Curtatone, in provincia di Mantova) percepisco la fatica e la fede di chi lo realizzò come la fede di tutti coloro che vennero a pregare lì prima di me.
Quando entro in una chiesa di epoca contemporanea non sento tutto questo.
Sento solo un freddo razionalismo di chi oggi ha paura di mostrare le proprie convinzioni e le proprie radici e vuole seguire le mode a scapito della fede.
In fondo, queste mie parole non sono molto diverse da quelle pronunciate in questo video, che ho preso da Youtube e che mostra uno spezzone della miniserie "Pilastri della Terra" (tratta dall'opera di Ken Follett), dal Priore Philip (interpretato dall'attore Matthew Mcfadyen).
Inoltre, non fu certamente vero che gli uomini del Medio Evo fossero meno razionali di quelli attuali.
Pensiamo alla chiesa di Haghia Sophia, a Costantinopoli.
Per costruirla furono fatti calcoli matematici e vari esperimenti.
Pensiamo alle cattedrali gotiche.
Per la loro costruzione, gli architetti si avvalsero di teorie matematiche importanti, come quelle di Euclide.
Basti pensare alla geniale idea dei contrafforti con archi rampanti, che evitavano le spinte degli archi a sesto acuto delle volte.
La differenza che c'è tra noi e loro è l'anima.
Loro, ci misero l'anima, nel costruire gli edifici legati a Dio.
Noi, confidiamo solo nella ragione e, pur avendo migliori tecnologie, siamo ridotti a fare edifici fatti più per mantenere un clima "politicamente corretto" che non per rendere realmente omaggio a Dio.
Anche questo è relativismo.
Anzi, sembra quasi che si voglia massificare tutto e che l'unicità che è tipica di ogni cosa sia un qualcosa da combattere.
E' il tipico atteggiamento di certe idee totalizzanti (e a volte totalitarie) come nazismo e comunismo.
Ora, voglio farvi leggere una mia poesia.
E' un po' diversa dalle altre, per la maggiore presenza di parole corse e per la forma diversa.
Questa è la poesia:

L'ABBAZIA DI JUMIEGES

Di more...il grido in questu nivellu,
co' so' canti...intra il musco et l'alastra...
come chì fubbenu in anni...in onne castellu...
nta bastiglia, ibi Jumieges, in Normandia,
nta ghjesgia...sente pò l'òmo...sì nta badia;

de' ministranti ibi vieti i canti et Missa,
de' cavalieri, chì nta Cicilia a vena...
ebbenu, et de' Francisi e a l'Inglesi...
come di loro, chì s'alzò la pena...
contan ora le mura...ibi et di so' mesi;

chì vote sò ora, di vuci divina...ancora...
nta ricchia sì di squille unu sonu move et fora...
nto celu poner paion le torri...in pavura...
di bufi lo stridor et di gufi lamentu...
chì d'infernu a piglià sò...nto ventu...
chì in so' tiempu...come fici un giacobino...
nta so' raggia, raggia di Dimoniu...com'ellu lorda,
chì mittìu l'orbe...tutta maladetta...contra il Divino,
nta nvidia...per Pascha, co' la so' orda!


Tutto quello che punta a togliere Dio dalla vita pubblica, distrugge ogni bellezza. Il caso di Jumieges e della Rivoluzione francese, che è citato in questa mia poesia, lo dimostra.
Ho scritto questo articolo anche per fare i miei omaggi al Santo Padre Benedetto XVI, che oggi vede il suo sessantesimo anno di sacerdozio. Il Santo Padre sa della pericolosità del relativismo. In fondo, l'arte è lo specchio della società. Del resto, hanno tolto ogni solennità alla liturgia. Le chiese che vengono costruite oggi vanno di pari passo con questa liturgia spesso opaca e priva di ogni solennità che ci deve essere nell'incontro con Cristo nel pane e nel vino.
Cordiali saluti.

Antonio Gabriele Fucilone



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.