Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 20 giugno 2011

2012





Cari amici ed amiche.

Visione questo video che ho scaricato da Youtube e che mostra il trailer del film 2012.
Questo film mi sembra un po' troppo "politicamente corretto". Hanno fatto vedere la distruzione del Vaticano e della Casa Bianca e non quella di altri edifici, come, ad esempio, un minareto.
Una catastrofe generale colpisce tutti.
Vi invito anche a seguire il link http://www.melgigi.altervista.org/index_profezie.htm, nel blog dell'amico Luigi Melcarne.
Vorrei parlare di un tema che tormenta molti, la questione di quello che dovrebbe succedere nel il 21 dicembre 2012.
Sono stati fatti film, teoremi complottisti e tanta letteratura, intorno a questo evento.
Ora, provo a trattare il tema.
Secondo il calendario Maya, il 21 dicembre 2012 dovrebbe finire il XIII Baktun, ossia il periodo 144.000 giorni che rappresenta un ciclo.
Quindi, il 21 dicembre 2012, dovrebbe finire il XIII ciclo.
Ora, qui c'è una cosa singolare.
il 144.000 è un numero che compare nell'Apocalisse ed il 144 è numero 12 moltiplicato 12 volte.
Dodici furono i figli di Giacobbe, le tribù di Israele, gli apostoli e le porte della Gerusalemme celeste.
Quindi, c'è una coincidenza tra questa mitologia Maya e la tradizione giudaico-cristiana.
Qui nascono le molte congetture.
Per alcuni, il 21 dicembre 2012 rappresenta la fine del mondo.
Infatti, secondo certe persone, in questa data vi sarà la distruzione della civiltà che noi conosciamo.
Secondo i cultori di questa tesi, l'uomo ha cercato di domare la natura e quest'ultima gli si ribellerà.
Facendo leva sull'interpretazione di certe profezie (vere e presunte), come quelle di Nostradamus, i cultori delle teorie catastrofistiche credono che nel 2012 vi saranno grandi sconvolgimenti nella natura, qualcuno causato dall'uomo.
Ad esempio, c'è chi sostiene che i gravi terremoti attuali (come quello di Fukushima) siano opera di esplosioni nucleari testate nelle profondità della Terra, come dimostra questo video, che potrete visionare, seguendo il link http://youtu.be/hGBXreZAN4Y.
C'è chi sostiene che a causare la fine della nostra civiltà sarà una tempesta solare così forte che spazzerà via l'atmosfera terrestre, provocando la fine del genere umano.
C'è anche chi sostiene che vi saranno epidemie.
Ora, non vi è prova che tutte queste cose siano vere.
Ad esempio, sulle malattie, ho già detto molto "Batterio killer, non è necessariamente un complotto!". Anche se attualmente sono disoccupato, so di cosa parlo, poiché sono un tecnico di laboratorio chimico biologico e, come tale, so che vi sono ricombinazioni e mutazioni genetiche naturali.
Secondo altri, che dicono di rifarsi alle Sacre Scritture, il 21 dicembre 2012 sarebbe la data in cui si affermerà l'Anticristo.
Essi sostengono ciò in base al fatto che il 21 dicembre sia il giorno più corto (quindi, quello con il maggior numero di ore al buio) dell'anno solare. Infatti, vi è il solstizio d'inverno.
C'è, addirittura, chi sostiene che arriveranno gli alieni.
Accanto alle teorie catastrofiste, ve ne sono altre positive.
C'è chi dice che nel 21 dicembre 2012 dovrebbe iniziare una nuova era in cui l'uomo dovrebbe acquisire una nuova coscienza civile.
Qui, mi permetto di scomodare Gioacchino da Fiore, un mistico calabrese vissuto tra 1130 ed il 1202.
Gioacchino da Fiore affermò che gli anni in cui il mondo sarebbe vissuto erano divisi in tre ere, l'era del Padre, quella del Figlio e quella dello Spirito Santo.
L'era del Padre era l'era della Legge, quella dell'Antico Testamento, che iniziò con Adamo e finì con il re di Giuda Ozia (78a BC-746BC).
L'era del Figlio iniziò nell'era di re Ozia e finì nel 1260 AD. Essa fu l'era della grazia e fu incardinata nel Vangelo.
L'era dello Spirito Santo, invece, iniziò nel 1260 ed è estesa nel periodo che arriva fino alla fine di quel "millennio sabbatico", ossia un periodo in cui l'umanità sarebbe vissuta in un periodo di purezza e libertà. L'era dello Spirito Santo è l'era di una grazia maggiore per il genere umano.
Certo, come tutte le profezie (vere e presunte), anche quanto sostenuto da Gioacchino da Fiore va preso con le dovute precauzioni.
Di sicuro, Gioacchino da Fiore fu un grande personaggio che seppe vedere lontano poiché fu tra coloro che capirono che tra Vecchio e Nuovo Testamento, tra Ebraismo e Cristianesimo, c'è molto in comune.
Questo deve farci riflettere ed uno che si dice cristiano ma poi predica l'antisemitismo (magari di stampo nazista) farebbe bene a studiare Gioacchino da Fiore.
Detto ciò, io credo che l'unico modo per conoscere quello che ci sarà nel nel 2012 sia verificare di persona, ossia aspettare che arrivi quella data.
Spero che vi ci faccia arrivare voi e faccia arrivare anche il sottoscritto...magari non da disoccupato.
Cordiali saluti.

domenica 19 giugno 2011

GOVERNO, UNA CRISI NON CONVIENE A NESSUNO!






Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" ed intitolato "Governo, una crisi non conviene a nessuno". Ho scelto di intitolare allo stesso modo questo mio articolo per ribadire il concetto.
Se pur con qualche condizione, il Ministro delle Riforme e leader della Lega Nord, Umberto Bossi, ha dichiarato che il presidente Berlusconi ha la premiership.
Quindi, come ha detto l'onorevole Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Popolo della Libertà ala Camera dei Deputati, il ministro Bossi ha avuto toni costruttivi nei confronti del presidente Berlusconi.
Certo, ha posto delle condizioni.
Uno l'ho citata nell'articolo intitolato "Maroni vs Tremonti? Hanno ragione entrambi!".
L'unica delle condizioni poste dalla Lega Nord che, effettivamente, è difficile da mettere in pratica è quella del trasferimento dei ministeri al Nord.
Qui bisognerà trovare un compromesso.
Infatti, trasferire un intero ministero significa spostare tanti uffici, compreso il gabinetto e lo staff del ministro.
Ciò avrebbe anche dei costi.
Io penso che, semmai, possa essere più praticabile il decentramento di uffici chiave e dipartimenti dei vari ministeri.
Ad esempio, il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia e delle Finanze potrebbe essere trasferito a Milano. Milano è la capitale finanziaria.
Lo stesso discorso si può fare per gli uffici che trattano lo sviluppo rurale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che potrebbero essere trasferiti a Mantova, a Verona o a Modena, o per gli organismi che riguardano il mare del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare potrebbero essere spostati a Napoli o a Palermo. Io non mi scandalizzerei di una cosa del genere.
In altre parole, sarebbe possibile spostare determinati uffici dei ministeri ove la materia da questi trattata è più vicina e ciò renderebbe i ministeri più presenti sul territorio.
I ministri, però, dovrebbero restare a Roma.
Comunque, una crisi di Governo non giova a nessuno.
L'ho scritto su "Italia chiama Italia" e lo ribadisco qui.
Non giova all'Italia perché con la crisi economica che c'è a livello mondiale non c'è da scherzare.
L'Unione Europea ha il problema con la Grecia, un Paese tecnicamente fallito e sull'orlo di una guerra civile.
Ora, la crisi greca può contagiare altri Paesi, come il Portogallo, l'Irlanda, il Belgio e l'Italia.
Tra l'altro, il caso belga è proprio l'esempio di quello che può succedere in un Paese che da oltre un anno è senza Governo.
Ne parlai nell'articolo intitolato "Esisterà ancora il Belgio?".
Ora, se dovesse andare in crisi il nostro Governo, per il nostro Paese sarebbe una catastrofe.
Infatti, fare un Governo tecnico o di "larghe intese" sarebbe impossibile.
Non c'è concordia tra le forze politiche e, quindi, non avrebbe una maggioranza solida in Parlamento.
Inoltre, allontanerebbe i cittadini dalla politica che avrebbero di fronte un Governo non eletto da loro.
Quindi, l'unica soluzione possibile, in caso di crisi di Governo, sarebbe il voto.
Votare ora sarebbe un suicidio.
Infatti, durante il periodo pre-elettorale, il Governo in carica avrebbe competenze solo sull'ordinaria amministrazione e questo l'Italia non può permetterselo.
Finirebbe come il Belgio.
Infatti, la crisi greca è CONTAGIOSA. Ci sarebbe una speculazione fortissima nel nostro Paese ed i danni sarebbero irreparabili.
Quindi, in questo momento serve un Governo forte.
Inoltre, una crisi di Governo non conviene nemmeno alla Lega Nord.
Nella mia militanza politica, devo imparare molto. Una cosa, però, l'ho imparata.
Se si vogliono mettere in pratica le proprie idee, bisogna essere al Governo.
Bisogna avere il potere.
Se si è all'opposizione non è possibile portare le proprie idee.
La Lega Nord ha l'idea delle riforme e del federalismo che sono condivisbili.
Ora, se questo Governo dovesse andare in crisi e dovesse vincere la sinistra, la Lega Nord potrebbe prendere qualche voto in più ma finirebbe all'opposizione e tutto il lavoro fatto per portare il federalismo finirebbe in mare.
Io credo che sia arrivato il momento di riflettere.
Vi invito a visionare il video che ho preso da Youtube e che mostra quanto successo a Pontida.
Cordiali saluti.





MARONI VS TREMONTI? HANNO RAGIONE ENTRAMBI!



Cari amici ed amiche.

Da Pontida (Bergamo), tuona la Lega Nord e, tra le varie richieste, vi è quella di un taglio delle tasse.
L'ha detto il Ministro delle Riforme e leader del Carroccio, Umberto Bossi, che ha confermato la richiesta il presidente Berlusconi di cambiare il passo, cosa più volte richiesta anche dal Ministro degli Interni, Roberto Maroni.
Il riferimento è alla politica economica.
Qui, la Lega Nord chiede al Ministro dell'Economia Giulio Tremonti di ridurre le tasse.
Il ministro Tremonti, invece, vuole mantenere la linea del rigore.
Io penso che entrambi abbiano ragione.
Ha ragione il ministro Maroni. Infatti, serve una riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese.
L'Italia ha tante piccole imprese che non riescono ad assumere perché oberate dal fisco.
Questo alimenta la disoccupazione giovanile.
Schiacciate dal fisco, le famiglie fanno fatica a comperare e ciò blocca l'economia.
Ha ragione anche il ministro Tremonti perché con la situazione internazionale che c'è non c'è molto da scherzare.
Infatti, l'Italia ha il terzo debito pubblico più alto al mondo e vive in un contesto, quello dell'Unione Europea, che si trova in cattive acque, a causa della crisi in Grecia.
Infatti, la Grecia è oggi un Paese tecnicamente fallito, a causa della crisi economica e della speculazione.
Tra l'altro, il Paese ellenico è anche sull'orlo di una guerra civile.
Ora, la crisi greca potrebbe contagiare anche altri Paesi, come il Portogallo, l'Irlanda, il Belgio e l'Italia.
Per il nostro Paese sarebbe un autentico disastro, se le cose dovessero mettersi male.
Quindi, per evitare il peggio serve anche il rigore.
Servirà, quindi, una posizione di compromesso che faccia sì che, da un lato, sia ridotta la pressione fiscale e, dall'altro, che siano mantenuti i conti in ordine.
Si può già iniziare a fare ciò riducendo la spesa pubblica e facendo sì che i Comuni virtuosi possano spendere i loro soldi d'avanzo, che oggi non possono toccare, a causa del "Patto di stabilità".
Non c'è molto da scherzare.
Cordiali saluti.

sabato 18 giugno 2011

LA SANTISSIMA TRINITA'

Cari amici ed amiche.

Oggi è la solennità della Santissima Trinità. I brani che saranno letti nelle chiese sono quelli del libro dell'Esodo (capitolo 34, versetti 4b-6,8-9), del libro di Daniele (capitolo 3, versetti 52-56) della II lettera di San Paolo ai Corinzi (capitolo 13, versetti 11-13) e del Vangelo secondo Giovanni (capitolo 3, versetti 16-18).
Quello della Santissima Trinità è un dogma fondamentale della nostra religione.
Esso è riconosciuto dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa, da quelle protestanti storiche (luterani e calvinisti), da quella anglicana e da quella vetero-cattolica.
A qualcuno è difficile comprendere tutto ciò. Per i musulmani, noi siamo addirittura blasfemi, se non politeisti, quindi pagani. Quando diciamo il "Gloria" e il "Credo" e ci facciamo il segno della croce, per i musulmani, noi bestemmiamo.
La realtà non è così ed i musulmani dovrebbero spiegarci chi fu lo "spirito perfetto" che è citato nel Corano ebbe parte nel concepimento di Gesù, che per nella visione islamica è visto come un profeta. Forse, se capissero meglio il significato di ciò non ci accuserebbero più di blasfemia.
Noi riconosciamo Dio come Uno e Trino.
In realtà, non esistono tre divinità e non si può dire che le tre Persone in cui Dio opera siano semplicemente tre aspetti di Dio stesso.
In pratica, le tre Persone sono pienamente distinte ma consustanziali tra loro.
Sono fatte della stessa sostanza.
Le tre Persone della Trinità sono:
  1. Dio Padre, che è creatore del cielo e della Terra e di tutte le cose visibili ed invisbili.
  2. Il Figlio, che fu generato dal Padre prima di tutti i secoli e che si fece carne nella Vergine Maria e che salvò il mondo, morendo sulla croce e resuscitando.
  3. Spirito Santo, che è l'Amore perfetto e divino (agàpe) che il Padre ed il Figlio mandarono ai discepoli per renderli capaci di capire le Scritture.
Già nel Vecchio Testamento, la Bibbia ebraica, si poteva intendere questa natura di Dio che è Una e Trina.
Ad esempio, nel libro della Genesi (capitolo 1, versetto 26) Dio disse:

"Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza
...".

Quel "facciamo" può non essere identificato come un "plurale maiestatis".
Infatti, in altre occasione, Dio si rivolge ai patriarchi e ai profeti anche con la prima persona singolare.
Lo Sh'ma Yisrael è un esempio di ciò.
Un altro esempio è il primo comandamento. Dio si rivolse a Mosè, dicendogli:

"Non avrai un altro Dio all'infuori di me." e "Io sono il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione d'Egitto. Non avere altri dei di fronte a me. Non ti farai idolo, né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto terra."

In altri passi del Vecchio Testamento, Dio usò sia la prima persona singolare che quella plurale.
L'ipotesi del "plurale maiestatis" sarebbe accettabile, se Dio si rivolgesse sempre con il "noi", quando parla di sé nelle Scritture.
Nel Nuovo Testamento, si parla di Gesù ma le altre due Persone della Trinità sono presenti.
Nel Vangelo secondo Giovanni, ciò è particolarmente marcato.
Nel Vangelo secondo Giovanni (capitolo 14, versetti 15-18) vi è scritto:

" Gesù disse: "Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito, affinché sia sempre con voi, lo Spirito di verità, che il mondo non può accogliere, perché non lo vede né lo conosce."".

La Santissima Trinità è quindi la perfetta comunione tra Padre, Figlio e Spirito, tre Persone distinte che sono fatte della stessa sostanza e che vivono in perfetta comunione ed armonia tra loro. L'uomo, in quanto fatto ad immagine e somiglianza di Dio, ha il dovere di vivere in comunione ed armonia con Dio e con il suo prossimo.
Il cristiano ha ancora di più questo dovere, perché è chiamato ad imitare Cristo.
Ora, l'uomo è staccato da Dio. Nel brano del Vecchio Testamento che sarà letto oggi, Mosè si inchinò faccia a terra.
Ciò non fu un atto per sminuire l'uomo ma per dargli una maggiore dignità poiché un atto simile servì a rendere testimonianza a Dio, con il suo amore.
Una persona che fa un grande atto d'amore verso un'altra non ha forse maggiore dignità?
Questo ragionamento vale di più se l'altra persona è Dio.
Oggi, noi dovremmo ricordarci di più del principio della Santissima Trinità, un esempio di comunione vera.
In questo mondo sempre più votato all'individualismo, fare passare questo concetto è sempre più difficile. L'articolo di ieri che è intitolato "Malta, cosa sta succedendo?" è una denuncia di ciò.
Dobbiamo davvero affidarci a Dio e cercare di conoscerlo.
Termino con una mia poesia-preghiera.

VUCI A U SPIRITU SANTU

"O duci cunsulaturi

prisenti d'u Patri altissimu
acqua viva, focu, amuri
santui crisma d'anima."

O santu cunsulaturi...
ibi...cà mia...tu avi a stari...
comu cù chiddi chì stani nto duluri...
et onne omu...chì sìi tu a sarvari!

"O duci cunsulaturi
prisenti d'u Patri altissimu
acqua viva, focu, amuri
santu crisma d'anima."

O santu cunsulaturi...
xhiamma chì fusti...su l'apostuli.
Sapientia vera di lu Signuri..
Luci a nuautri porta...nti li sèculi!
Amen.

Cordiali saluti.



MALTA, COSA STA SUCCEDENDO?


Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere questo articolo scritto sul giornale "Papale Papale", seguendo il link http://www.papalepapale.com/sdt/2011/06/e-se-malta-diventa-la-nuova-isola-di-white/.
Alla redazione di questo articolo ha collaborato anche l'amico Ivan Vassallo, che mi segue su Facebook.
La vittoria dei sì al recente referendum sul divorzio che si è tenuto ha fatto molta impressione sia agli stessi maltesi che a noi italiani e al resto del mondo.
Coloro che sono a favore del divorzio vedono in tale risultato un vero trionfo, il trionfo della civiltà.
In realtà, non è così!
L'articolo di Vassallo, che è ben scritto, recita:

"Proprio la nazione dove la cattolica è la "religione di Stato", l'isola sulle cui coste naufragò San Paolo, il quale invitava a "combattere la buona battaglia" conservando la fede", proprio qui (come ampiamente previsto dai più smaliziati grandi Paesi occidentali, ormai vecchi in questi trucchi) si sta usando il divorzio come clava per farsi strada precipitosamente fra tutte le altre tappe della rivoluzione radicale appena iniziata.
E così la cattolicissima si avvia, come da copione, a concludere tutti i salmi...in orgia: infatti già qualcuno accenna alla questione delle coppie omosessuali, altri "all'ignominia" del cattolicesimo come "religione ufficiale". Se per San Paolo, quando disse le succitate parole, la "corsa" era giunta al termine, qui la "corsa" è appena iniziata: "Malta saprà "combattere la buona battaglia conservando la fede"?".

L'articolo di Vassallo è condivisibile.
Tra l'altro, nel resoconto della Messa (dedicata alla Trinità) che, a Dio piacendo, scriverò domani, avrei voluto trattare anche il tema della famiglia.
La famiglia è tutti gli effetti la cellula della società e "Chiesa domestica".
In essa, la persona non nasce solo fisicamente ma si forma anche sul piano culturale e spirituale.
Purtroppo, il valore della famiglia è seriamente a rischio.
I giovani di oggi sono sempre più individualisti e, di fronte ad una scuola che spesso (almeno qui in Italia) è poco meritocratica ed incapace di trasmettere dei valori, essi crescono senza apprezzare il valore della vita, come comunione con gli altri e con Dio.
E così, i giovani si rinchiudono nelle loro stanze e di fronte ad un computer si creano una "vita parallela" su social-network.
Diventano sempre più egoisti e spesso arrivano a fare anche cose gravi come bullismo nelle scuole e le violenze di vario tipo.
Molto spesso, un giovane che è figlio di coniugi separati o divorziati si trova con un solo genitore, che magari lavora, mentre l'altro (che non è contatto con il figlio) lo vizia, per "compensare" la sua assenza.
Che valore possono avere dei giovani che vivono in queste condizioni?
Ogni uomo è il prodotto dell'ambiente da cui proviene.
Io penso che spesso due genitori che divorziano lo fanno per loro personali egoismi e non si rendono conto del male che fanno ai loro figli.
Certo, fa specie che a Malta, una terra di grande e nobile tradizione cristiana, abbia vinto il sì al divorzio.
Tra l'altro, nell'isola di Gozo ha vinto il no. Quindi, il sì non è stato generalizzato e qui si rischia una spaccatura nella società maltese, qualora il Parlamento facesse una legge troppo spinta in favore del divorzio.
Del resto, il 46% dei Maltesi ha votato no e di questo non si può non tenere conto.
Inoltre, come ha scritto giustamente Vassallo, vi è il rischio di un'"escalation".
Ora, i laicisti hanno chiesto che si istituisse il divorzio.
Dopo cosa vorranno?
Vorranno togliere i crocifissi dalle pubbliche vie?
Vorranno istituire i matrimoni gay?
Vorranno impedire ai preti di indossare l'abito talare in pubblico?
Ci si rende conto della direzione che si sta prendendo?
Qui in Italia, il nuovo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, si è detto favorevole a patrocinare il Gay Pride.
Spero che i cattolici che l'hanno votato si rendano conto dell'errore commesso.
E allora, riflettiamo!
Termino, segnalandovi la rivista "L'Eco di San Gabriele", rivista collegata al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, santuario che si trova in provincia di Teramo, in Abruzzo.
Il link è http://www.sangabriele.org/leco_completo.asp.
A questo grande Santo, io sono molto legato.
Invito a leggere questa rivista che parla anche di queste questioni. Se volete, potete anche abbonarvi ad essa.
Cordiali saluti.








venerdì 17 giugno 2011

TERRONI, LA NOTA DI ALESSANDRA SPANO' E LA MIA RECENSIONE




Cari amici ed amiche.

Vi invito a seguire questo link, http://www.facebook.com/notes/alessandra-spano/terroni/10150224166691513.
L'amica Alessandra Spanò ha commentato il libro di Pino Aprile che è intitolato "Terroni".
Questo libro dà una visione critica di ciò che successe nell'Italia meridionale dall'unificazione (1861) ad oggi.
Vi faccio leggere l'inizio di un brano di questo libro che è stato riportato da Alesssandra e che dice:
"Io non sapevo che i piemontesi fecero al Sud quello che fecero i nazisti a Marzabotto. Ma tante volte per anni.
E cancellarono per sempre molti paesi, in "operazioni anti-terrorismo" , come i marines in Iraq.
Non sapevo che, nelle rappresaglie, si concessero la libertà di stupro delle donne meridionali, come nei Balcani, durante il conflitto etnico, o come i marocchini delle truppe francesi, in Ciociaria, nell'invasione da Sud, per redimere l'Italia dal fascismo (ogni volta che viene liberato, il Mezzogiorno ci rimette qualcosa).
Ignoravo che, in nome dell'unità nazionale, i fratelli d'Italia ebbero pure il diritto di saccheggio delle città meridionali, come i Lanzichenecchi a Roma." .
Ora, voglio fare una considerazione.
Effettivamente, a prescindere dai toni usati nel libro, in queste parole c'è un fondo di verità.
Non è possibile che città ricche come Napoli e Palermo e terre di grande cultura e storia come la Sicilia e la Campania Felix fossero diventate così povere.
Qualcosa successe.
Ora, provo ad analizzare le cause.
Di sicuro, fino al XVI secolo, l'Italia ebbe un ruolo centrale nell'Europa.
Roma venne vista come il cuore della cristianità (per la presenza del Papa) e città come Napoli, Bari e Palermo ebbero un ruolo fondamentale, accanto a Genova, a Venezia, a Pisa e a Firenze.
Tra l'altro, nel sud vi era una repubblica marinara, la Repubblica di Amalfi, che aveva fondachi anche a Costantinopoli e al Cairo.
Poi, ci furono eventi storici di grossa portata che rovesciarono la situazione.
La caduta di Costantinopoli (29 maggio 1453) indusse gli Europei a cercare altre vie per l'Oriente e da qui ci fu la scoperta dell'America (1492).
Questo spostò il baricentro di tutti i commerci dal Mare Mediterraneo all'oceano e la questione commerciale divenne sempre di più una questione tra Spagna ed Inghilterra, con la vittoria di quest'ultima nel 1588, nella sconfitta dell'Invencible Armada.
Oltre a ciò, ci furono in Italia sempre di più gli interessi dinastici delle corone europee (quella spagnola, in particolare). L'Italia era divisa in Stati e vulnerabile a guerre di vario tipo.
In pratica, l'Italia divenne il campo di battaglia delle potenze straniere.
A questo, si unì la questione religiosa.
Fino al XIV secolo, il Papato era al centro di tutta la cristianità.
Ad esempio, il Papa poteva scomunicare un sovrano e togliere ogni potere a quest'ultimo.
Con la "Cattività avignonese" (1309-1377), lo Scisma d'Occidente (1378-1417), il protestantesimo (1517) ed i realismi del XVIII secolo (come il giuseppinismo, il gallicanesimo ed il febronianesimo), le divisioni di pensiero (come il giansenismo), l'Illuminismo e la Rivoluzione francese, il Papato perse gran parte della sua influenza religiosa mentre quella politica si ridusse all'area italiana e non sempre fu forte.
Basti pensare a quello che successe nel Granducato di Toscana con il vescovo di Pistoia e Prato, Scipione de ' Ricci, ed il granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo nel XVIII secolo.
Lì si rischiò uno scisma da Roma perché il vescovo di Pistoia aderì al giansenismo e volle riformare la sua diocesi in quella direzione, contro il parere del Papa.
Anche le Leggi Siccardi che furono adottate nel Regno di Sardegna (Piemonte) nel 1855 furono anticlericali.
Quindi, l'Italia perse ogni influenza ed il meridione ne fece le spese.
Di certo, per il sud, il colpo di grazia avvenne nel 1861, quando i Piemontesi si annetterono il Regno delle Due Sicilie, con una sorta di "operazione di intelligence" in cui Giuseppe Garibaldi fu mandato in Sicilia per destabilizzare il regno e fare sì che, "in nome dell'ordine e della pace", i Piemontesi lo conquistassero.
Con un centralismo spinto e con una spoliazione copiosa, il sud fu così annichilito.
Quella che fu proposta come un'unificazione, in realtà fu un'annessione.
Vi invito a leggere la bellissima nota dell'amica Stefania Ragaglia, seguendo il link http://www.facebook.com/notes/stefania-ragaglia/unificazione-o-conquista/10150677976640721.
In questa nota vi sono delle considerazione dell'arcivescovo emerito di Bologna e cardinale Giacomo Biffi, uno degli ultimi veri esponenti della più nobile tradizione della Chiesa ambrosiana.
Il cardinal Biffi è stato chiaro.
Questo processo di unificazione fu una vera e propria annessione da parte del Piemonte dei vari Stati italiani e fu contro la Chiesa.
Ad esempio, alcuni gravi episodi li ho citati in un mio precedente articolo, quello intitolato "Magna Charta Libertatum? Anche noi Italiani avremmo dovuto averne una!", come il triste episodio della processione massonica in cui si inneggiava a Satana e di cui fu testimone un giovane polacco che divenne poi padre Massimiliano Kolbe, martirizzato da un altro regime satanico, il nazismo.
Tutti i grandi Stati si formarono intorno alle loro Chiese. L'Italia si fece contro la Chiesa.
Il sud pagò per tutti.
Il resto, è storia recente.
Dopo il fascismo e la devastazioni della II Guerra Mondiale, le classi politiche della I Repubblica fecero delle pessime politiche di assistenzialismo verso il sud, politiche che, in realtà, non crearo sviluppo ma favorirono il clientelismo e la criminalità organizzata.
Per il sud Italia sarebbe servita una politica di sussidiarietà che, ad esempio, avrebbe fatto sì che fossero stati finanziati solo i progetti sicuri ed utili.
Oggi, però, a pagare questi errori è anche il nord.
Con un sud non in grado di produrre, il nord è sotto una fortissima pressione.
Questo centralismo non aiuta.
Da qui, nasce l'esigenza del federalismo, che farebbe bene a tutti sia al nord che al sud.
Certamente, se qui al nord si conoscesse meglio la realtà del meridione, forse, certi stupidi pregiudizi nei confronti dei meridionali sarebbero smentiti.
Tra l'altro, in tal senso, se mi è permesso, voglio togliermi un "sassolino dalla scarpa".
Io sono mantovano (un lumbard, un mantuan o mantoan, a seconda delle zone) ma di origini sono meridionale. Mio padre è abruzzese di Tossicia (in provincia di Teramo) e mia madre è siciliana di Galati Mamertino (in provincia di Messina).
Con certe persone della mia zona ho avuto qualche problema.
Esse parlavano di me e dei miei come dei "terroni" ed usavano epiteti poco carini.
Paradossalmente, però, coloro che facevano così non erano quelli della Lega Nord, con cui, per altro, ho buonissimi rapporti sia politici che personali.
Molti di quelli che facevano certi commenti avevano anche la tessera dei sindacati. Quindi, facevano parte della sinistra.
Del resto, il Mantovano è terra di sinistra.
Quindi, mi veniva da ridere quando, qui a Roncoferraro (un Comune risorgimentale, perché patria di Giuseppe Nuvolari), c'erano i festeggiamenti dell'Unità d'Italia, con tanto di benedizione della bandiera.
Oggi, quelle stesse persone erano quelle che festeggiavano di più.
Non aggiungo altro. La cosa si commenta da sola.
E allora, sarebbe bene leggere il libro "Terroni" di Pino Aprile che è edito dalla Piemme Editori.
Cordiali saluti.

NO ALL'ABORTO, FIRMATE LA PETIZIONE


Cari amici ed amiche.

Seguite il link http://www.firmiamo.it/per-fermare-la-lobby-abortista-al-parlamento-europeo----.
Potete firmare la petizione anche tramite Facebook.
Da cattolico e da uomo che crede nella vita come bene prezioso ed inalienabile non posso dare un parere positivo sull'aborto.
Chi dice che l'aborto è un diritto conquistato sbaglia!
Chi abortisce non sente un peso sulla coscienza?
Se la donna che ha abortito ha un po' di umanità, la risposta non può essere che affermativa.
E allora, cosa aspettate a firmare?
Anche una sola delle vostre firme può salvare la vita.
Ringrazio l'amico Samuele Maniscalco che ha portato alla mia attenzione questa petizione che ho firmato senza e senza ma.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.