The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 10 maggio 2011
SAVIANO E SOCI, IL COMMENTO DELL'ONOREVOLE STRACQUADANIO E DEL SENATORE QUAGLIARIELLO
Cari amici ed amiche.
Venerdì sera, avevo visto uno spezzone della trasmissione "Potere" di Lucia Annunziata.
Lo spezzone di questa trasmissione è visibile in questo video da me scaricato da Youtube.
In quella puntata di quella trasmissione si è parlato di populismo.
Trovo interessanti i commenti fatti dall'onorevole Giorgio Stracquadanio, parlamentare del Popolo della Libertà e direttore de "Il Predellino", e dal senatore del Popolo della Libertà Gaetano Quagliariello.
Concordo con l'onorevole Stracquadanio riguardo a Roberto Saviano (nella foto).
Per l'onorevole Stracquadanio, Saviano si pone come una persona che vede sé stesso e coloro che la pensano come lui come "puri ed onesti" mentre gli altri come criminali.
L'onorevole ha paragonato Saviano al gerarca nazista Jospeh Goebbels.
Io lo paragonerei a Julius Streicher, più che a Goebbels.
Come Streicher istigava all'odio razziale contro gli ebrei, evocando scenari demoniaci ed apocalittici, Saviano istiga alla divisione tra quelli che secondo lui sono "buoni", coloro che stanno dalla sua parte, ed i "cattivi", tutti gli altri. E' un atteggiamento manicheo.
Io trovo che questo sia un atteggiamento pericoloso.
Infatti, esso porta ad una contrapposizione dura, in cui chi è contro l'ideologia di Saviano è un mafioso o una persona vicina alla mafia, quindi da abbattere.
Anche su Michele Santoro, concordo con l'onorevole Stracquadanio.
L'onorevole ha paragonato Santoro ad un santone e la trasmissione "Annozero" ad una liturgia in cui vi è una "vittima sacrificale", una Messa cantata.
In quello che dice Santoro vi è il giacobinismo allo stato puro.
In effetti, nel giacobinismo vi è un'idea di giustizialismo, che va ben al di là di una sana voglia di legalità.
Durante, il "Terrore" instaurato in Francia nel 1793 da Robespierre, molti oppositori, visti come "criminali" e "nemici della Rivoluzione" vennero uccisi nei modi peggiori. Ad esempio, le persone vennero cannoneggiate o fatte annegare nella Loira con le "noyades". Santoro ha lo stesso atteggiamento. Lui si presenta come "angelo vendicatore".
Se qui in Italia ci fosse una rivoluzione simile, lui sarebbe come Robespierre ed il suo compare Marco Travaglio come Saint Just o Hebert.
Su Nanni Moretti, concordo con quanto detto dal senatore Quagliariello.
Moretti non può essere definito un "populista". Infatti, non si può urlare in piazza un giorno e dire: "non perdiamoci di vista.".
Se devo dare un mio parere, quella di Moretti sembra più una sceneggiata da film.
Concordo con il senatore Quagliariello anche quando afferma che Saviano, Santoro e Moretti non amano il popolo ma ritengono che esiste un "popolo bue" contro il quale si deve reagire. Molto spesso, però, essi escono dai canoni della democrazia.
Ciò è vero!
Infatti, la democrazia si fonda anche sul rispetto tra persone ed idee.
Quando l'altro, chi ha un'idea diversa, viene visto come un nemico di abbattere, non c'è più la democrazia.
Su Beppe Grillo, concordo l'onorevole Stracquadanio.
Da uomo di spettacolo qual è, Grillo riempie le piazze ed eccita le folle al momento ma poi si "spegne".
E' una sorta di "fuoco di paglia".
Intanto, nel momento in cui il comico genovese fa da oratore, c'è un un forte giro di business.
Ora faccio una mia considerazione.
Le analisi dell'onorevole Stracquadanio e del senatore Quagliariello sono condivisibili.
La sinistra è animata da queste persone, come da Nichi Vendola e da Antonio Di Pietro.
Purtroppo, queste persone sono ben lontane dal pensiero di una sinistra moderna ed occidentale, tipo il Labour britannico o il Partito Democratico USA.
Questo deve fare riflettere tutti.
Una sinistra di questo tipo non fa bene alla democrazia.
Come ho scritto prima, la democrazia si fonda anche sul rispetto tra persone.
Cordiali saluti.
IL CAPITALISMO? NON E' CONTRO IL CATTOLICESIMO!
Cari amici ed amiche.
Secondo lo storico Max Weber (1864-1920), il capitalismo è correlato al protestantesimo.
Anche certi pensatori cattolici, in chiave certamente polemica, ritengono che il capitalismo sia legato alla riforma.
Secondo Weber, il capitalismo si diffuse prima nei Paesi in cui si stabilì la Riforma, come la Svizzera, i Paesi Bassi, la Scozia e l'Inghilterra.
In realtà, le cose sono molto diverse.
Già Thomas di Chobahm, ecclesiastico inglese del XIII secolo, faceva discorsi inerenti al capitalismo.
Nel suo "Manuale di confessione", scrisse:
"Vi sarebbe una grande mancanza in molti Paesi se i mercanti non portassero ciò che abbonda in luogo in un altro dove queste stesse cose mancano. Perciò possono a buon diritto ricevere il prezzo del loro lavoro.".
Nel XIII secolo, l'Inghilterra era cattolica.
Anche la Lega Anseatica (che si formò nel tardo Medio Evo) fu un abbozzo di capitalismo. I mercanti dell'Europa centro-settentrionale iniziarono a formare società per potere commerciare nei Paesi stranieri.
Questi Paesi non erano cattolici?
Il protestantesimo risale al XVI secolo.
Inoltre, le grandi famiglie di banchieri, nacquero in ambito cattolico. I cavalieri dell'Ordine Templare furono dei banchieri. Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Papa Celestino V e la missione di Loreto".
Nel Basso Medio Evo vi erano anche le famiglie grandi banchieri come i Peruzzi ed i Bardi di Firenze.
Queste erano famiglie cattoliche.
Inoltre, proprio nel XVI, quando ci fu l'avvento della Riforma protestante, le famiglie di banchieri, come quella dei Fugger, rimasero cattoliche.
Quindi, non è vero che il capitalismo sia un prodotto del protestantesimo.
Esso rispecchia i canoni del Cristianesimo tout court, sia esso cattolico o protestante.
Il capitalismo non dipende dal protestantesimo.
Quindi, certi detrattori del capitalismo farebbero bene a studiare la storia.
Oltretutto, tra di loro vi sono coloro che, come i comunisti e i nazisti, non hanno nulla di cristiano.
Anzi, questi sono anticristiani, per non dire satanisti.
Sul piano ideologico, il comunismo è satanico come lo è il nazismo.
Tra l'altro, tra di loro vi è chi sostiene che il capitalismo è il mezzo con cui gli ebrei punterebbero a conquistare il mondo.
Sono i classici "teorici del complotto" che si ergono a difensori della cristianità ma che, in realtà e spesso per ignoranza, appoggiano idee che (come il nazismo) non hanno nulla di cristiano.
La storia dice che il capitalismo non è contro il cattolicesimo.
Del resto, la dedizione al lavoro fa parte della giusta morale umana.
Invito tutti a leggere alcuni scritti di San Paolo, come un passo della II lettera ai Tessalonicesi (capitolo 3, versetto 10) che è più che esplicito.
Cordiali saluti.
lunedì 9 maggio 2011
AMMINISTRATIVE, CONTINUIAMO LA NOSTRA OPERA!
www.forzasilvio.it
Cari amici ed amiche.
Domenica 15 e lunedì 16 maggio ci saranno le elezioni amministrative.
Ci saranno delle tornate interessanti.
Tra queste, cito, ovviamente, le elezioni comunali di Milano.
Qui, i due principali competitors saranno l'attuale sindaco, Letizia Moratti, e l'esponente di Sinistra, Ecologia e Libertà (che è retto anche dal Partito Democratico e da altre liste di centro sinistra) Giuliano Pisapia.
Ora, vorrei fare delle considerazioni a riguardo.
Io ritengo che l'attuale sindaco Moratti abbia governato bene la sua città.
Tra l'altro, insieme al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, contribuì a portare a Milano l'EXPO 2015.
Per una capitale economica, qual è Milano, questo è molto importante.
Avere l'EXPO significa avere prospettive di fare crescere l'impresa a Milano e nel resto d'Italia.
Pisapia cosa propone?
Immaginate cosa succederebbe se a Milano vincesse il centro sinistra.
Con Pisapia ci sarebbe una Giunta incapace di gestire la situazione.
Infatti, per sua natura, la sinistra massimalista (a cui fa riferimento Pisapia) non è avvezza a simili eventi che vede come "manifestazioni dell'imperialismo".
Anzi, ci sarebbe il rischio di trovarsi con una Giunta spaccata in cui potrebbero esserci dei suoi consiglieri ed assessori che, durante l'EXPO, si troverebbero a manifestare contro lo stesso evento.
Inoltre, non sarebbe capace di prendere decisioni strategiche, come quelle sulle infrastrutture, perché dentro di sé ha componenti che favoriscono il fenomemo del "NIMBY" che genera immobilismo.
Va tenuto conto anche di un'altra cosa.
A tale proposito, vi invito a visionare il video qui sopra, video che ho trovato nella newsletter del sito "Forzasilvio.it" e che ho qui riportato.
Infatti, la Giunta Moratti non ha alzato le tasse comunali.
Se dovesse vincere Pisapia, le tasse salirebbero.
Basti pensare che un'eventuale Giunta di Pisapia farebbe sicuramente uno "spoil system" in tutto il sistema burocratico del Comune.
Quindi, per mettere dipendenti vicini all'area di centro sinistra, il Comune di Milano (sotto la guida di Pisapia) sarebbe costretto a spendere soldi pubblici.
Inoltre, riguardo alla questione dell'immigrazione, il centro sinistra è sempre stato buonista.
In una città come Milano, che ha dei problemi dovuti al sovraffollamento di certe aree e all'aumento di criminalità causata da immigrati, una politica come quella proposta dal centro sinistra sarebbe deleteria.
Un'altra piazza importante è Napoli.
Riguardo alle elezioni che ci saranno a Napoli, voglio esprimere la mia solidarietà al candidato di centro destra Gianni Lettieri, che è stato aggredito da un branco di facinorosi dei centri sociali.
E' stato un fatto gravissimo!
Negli ultimi anni, il capoluogo partenopeo non è stato amministrato bene, specie per quello che riguarda la ben nota questione dei rifiuti.
L'attuale Giunta del sindaco Rosa Russo Jervolino ha dimostrato incapacità nel gestire la questione, anche per divisioni interne.
Una città come Napoli, che ha un potenziale enorme, merita un'altra amministrazione.
Tra l'altro, a sinistra vi è una bella confusione sul candidato che dovrà competere con Lettieri.
Nel centro destra, vi è la buona notizia dell'appoggio a Lettieri da parte di Enzo Rivellini, già coordinatore di Futuro e Libertà per l'Italia che, però, è in disaccordo con la linea del suo leader Gianfranco Fini e ha lasciato il partito.
In fine, non posso non parlare della Provincia di Mantova, soprattutto per quello che riguarda il mio Comune, Roncoferraro.
Il centro sinistra ha candidato nel collegio il sindaco di Roncoferraro Candido Roveda.
Ora, Roveda era stato candidato anche nel 2006 ed era stato eletto.
Aveva promesso che avrebbe rimesso a posto le strade e invece non ha fatto nulla.
Rileggete gli articoli intitolati "Provincia di Mantova, servono strade nuove", "Roncoferraro, ancora il problema della SP33" e "Roncoferraro, le strade vanno a pezzi".
Inoltre, il Comune di Roncoferraro (che ha un'importante posizione strategica) è oggi marginale. Nella frazione di Governolo ha un porto fluviale che è fermo, una "cattedrale nel deserto".
Nel 2010, lanciai un'idea di come utilizzare il porto di Governolo, nell'articolo intitolato
"Una nuova via per Ostiglia, una greenway da Mantova a Governolo".
Roveda non ha valorizzato il nostro Comune.
Questo è un motivo in più per non votare Alessandro Pastacci, il candidato del centro sinistra.
Queste sono solo alcune delle più importanti elezioni amministrative.
Da uomo di centro destra, spero che vinca la comapagine politica a cui io faccio riferimento.
Il centro sinistra non ha fatto bene a molte delle realtà che ha amministra o che tuttora amministra.
Cordiali saluti.
PRESIDENTE BERLUSCONI vs P.M., IL COMMENTO
Cari amici ed amiche.
Il presidente Berlusconi ha espresso una critica sulla Magistratura e subito si è sviluppato il solito vespaio di polemiche.
Vorrei fare un breve commento a riguardo.
Quando esprime commenti sulla Magistratura e, in particolare, sui Pubblici Ministeri (i P.M.), il presidente Berlusconi si riferisce solo a quei magistrati che tendono a sconfinare e che, anziché fare il mestiere che a loro compete, fanno politica e puntano a fare pressione sulla sfera politica.
Purtroppo, questo è un problema reale e va risolto con una buona riforma della giustizia.
Qui è rischio la stessa impalcatura democratica dello Stato.
Dopo quello che successe all'inizio degli anni '90, in cui il mondo politico fu travolto dallo scandalo di "Tangentopoli", la politica di oggi è più debole.
Ora, che il ceto politico di allora non fosse stato immacolato è vero ma è vero anche che oggi la politica è molto più debole e quella stessa magistratura che si eresse a "difensore della moralità" abbia acquistato un peso tale da inficiare l'azione della politica stessa che viene, di fatto, annientata da certe azioni giudiziare molto discutibili e fondate su prove farraginose ed inconistenti e che si concludono con l'assoluzione della persona colpita da esse, dopo un lungo ed umiliante processo (anche mediatico) a cui quest'ultima viene sottoposta.
E' saltato l'equilibrio tra politica e magistratura.
Questa situazione mette a rischio la democrazia.
Quindi, il presidente Berlusconi sta difendendo solo le prerogative della politica che è espressione della democrazia, in quanto formata da organi elettivi, come il Parlamento.
La Magistratura non è un organo elettivo.
Con questo, però, il presidente Berlusconi non ha attaccato la Magistratura tout court.
Infatti, ci sono tanti giudici che lavorano seriamente e che fanno il proprio dovere, senza troppe manie di protagonismo.
Quindi, smettiamola con le ipocrisie!
C'è un problema e va risolto.
Cordiali saluti.
Il presidente Berlusconi ha espresso una critica sulla Magistratura e subito si è sviluppato il solito vespaio di polemiche.
Vorrei fare un breve commento a riguardo.
Quando esprime commenti sulla Magistratura e, in particolare, sui Pubblici Ministeri (i P.M.), il presidente Berlusconi si riferisce solo a quei magistrati che tendono a sconfinare e che, anziché fare il mestiere che a loro compete, fanno politica e puntano a fare pressione sulla sfera politica.
Purtroppo, questo è un problema reale e va risolto con una buona riforma della giustizia.
Qui è rischio la stessa impalcatura democratica dello Stato.
Dopo quello che successe all'inizio degli anni '90, in cui il mondo politico fu travolto dallo scandalo di "Tangentopoli", la politica di oggi è più debole.
Ora, che il ceto politico di allora non fosse stato immacolato è vero ma è vero anche che oggi la politica è molto più debole e quella stessa magistratura che si eresse a "difensore della moralità" abbia acquistato un peso tale da inficiare l'azione della politica stessa che viene, di fatto, annientata da certe azioni giudiziare molto discutibili e fondate su prove farraginose ed inconistenti e che si concludono con l'assoluzione della persona colpita da esse, dopo un lungo ed umiliante processo (anche mediatico) a cui quest'ultima viene sottoposta.
E' saltato l'equilibrio tra politica e magistratura.
Questa situazione mette a rischio la democrazia.
Quindi, il presidente Berlusconi sta difendendo solo le prerogative della politica che è espressione della democrazia, in quanto formata da organi elettivi, come il Parlamento.
La Magistratura non è un organo elettivo.
Con questo, però, il presidente Berlusconi non ha attaccato la Magistratura tout court.
Infatti, ci sono tanti giudici che lavorano seriamente e che fanno il proprio dovere, senza troppe manie di protagonismo.
Quindi, smettiamola con le ipocrisie!
C'è un problema e va risolto.
Cordiali saluti.
domenica 8 maggio 2011
EXPO 2015, COSA FARA' MANTOVA?
Cari amici ed amiche.
Nel 2015, a Milano, ci sarà l'EXPO.
Prendo spunto da questo articolo dell'Associazione Civica Mantovana, che potete leggere, seguendo il link http://www.associaziocivicamantovana.it/acmprovinciale/attachments/180_GazzettaExpo.pdf per fare una considerazione riguardo alla questione della Provincia di Mantova.
Non concordo con tanta parte di quanto scritto nell'articolo.
Infatti, io penso che l'EXPO possa essere una grande opportunità di rilancio della nostra provincia.
Ora, sorge una domanda.
Ad oggi, la Provincia di Mantova è in grado di cogliere queste opportunità?
La risposta è no!
Rispetto alle altre province lombarde, quella di Mantova è molto indietro.
Non ha infrastrutture efficienti (e di ciò ho scritto parlato in altre occasioni, anche su questo blog) ed il suo stesso tessuto sociale non è ancora preparato a tale evento.
Tanta parte della colpa di ciò è di chi attualmente amministra e gestisce la provincia stessa, causando l'attuale situazione di immobilismo, favorendo localismi e situazioni di interessi particolari, a scapito dell'interesse generale.
La Provincia di Mantova merita, quindi, di essere amministrata in modo diverso.
Essa ha parecchie potenzialità che sono inespresse. Per fare emergere queste potenzialità, serve un cambio di passo.
Innanzitutto, va ridotto il gap infrastrutturale con le altre province.
Ad esempio, la realizzazione dell'asse autostradale Brennero-Tirreno va in questa direzione.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Tirreno-Brennero, un asse fandomantale per la Provincia di Mantova", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/tirreno-brennero-unasse-fondamentale.html.
Vanno fatte anche altre infrastrutture.
Nella Provincia di Mantova vi sono altre potenzialità.
Pensiamo, ad esempio, alla cultura.
Mantova è città d'arte e (con Sabbioneta) è stata dichiarata "Patrimonio mondiale dell'Umanità" dall'UNESCO.
Vi sono importanti testimonianze di arte (come, ad esempio, Palazzo Ducale, la Basilica di Sant'Andrea, la Casa del Cappellaio ed il Palazzo te), di fede (come il Duomo, la Basilica di Sant'Andrea, la Rotonda di San Lorenzo e tutte le altre chiese) e di cultura (come ad esempio tutti i manoscritti sulla Qabbalah ebraica che si trovano nella Biblioteca Teresiana).
Ad avere un patrimonio non è solo il capoluogo ma anche il territorio provinciale.
Pensate, ad esempio, a tutte le zone archeologiche della zona di Asola o di Roncoferraro.
Pensate anche alle numerose antiche cascine e corti, come anche alle varie chiese sconsacrate e non.
Qui c'è tutto un patrimonio che va valorizzato, rendendolo accessibile a tutti e rendendolo fruibile.
Ad esempio, le corti sparse per la provincia (come ad esempio la Corte Galvagnina, Corte Grande e Corte San Giovanni, che si trovano a Roncoferraro) potrebbero essere riconvertite in strutture ricettive (agriturismi) o in musei.
Qui servirà un'opera di incentivo che, però, dovrà essere funzionale al progetto di riqualificazione e di utilizzo.
Ergo, colui che chiederà l'incentivo (il proprietario della corte) dovrà avere un progetto e dovrà metterlo in pratica.
Quindi, l'incentivo dovrà essere vincolato al progetto e alla sua attuazione e non dato a casaccio, secondo il sano principio di sussidiarietà.
Inoltre, noi abbiamo chiese cadute in disuso, sconsacrate e disastrate.
Esse potrebbero essere ristrutturate e riaperte al culto cattolico o affidate ad altre comunità cristiane, che avrebbero così dei luoghi di culto e che comunque garantirebbero anche il mantenimento delle strutture, oppure potrebbero essere riconvertite in pinacoteche, sale civiche, teatri o musei.
Inoltre, bisogna valorizzare anche la nostra tradizione eno-gastronomica.
Avevo scritto l'articolo intitolato "Difendiamo la cultura, con il cibo!" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/05/difendiamo-la-cultura-con-il-cibo.html) per fare capire ciò.
Ad esempio, noi abbiamo già una "Strada del Riso", che tocca i Comuni di Castelbelforte, Bigarello, San Giorgio di Mantova, Castel d'Ario, Villimpenta, Roncoferraro, Sustinente e Serravalle Po.
In questi Comuni vi è la produzione del Riso "Vialone Nano".
L'EXPO di Milano potrebbe essere l'occasione per portare all'attenzione di tutti sia il prodotto che il territorio di origine. Lo stesso si può dire per il Grana Padano e per il Parmigiano Reggiano, che sono entrambi prodotti nella Provincia di Mantova, o per i salumi come il Salame mantovano o lo Spallotto. Ad esempio, bisogna fare pressione sull'Unione Europea perché venga riconosciuta da D.O.P (Denominazione di Origine Protetta) per il Salame mantovano. Servono quindi strategie nuove, per fare conoscere i prodotti agroalimentari. Io, se fossi il presidente della Provincia di Mantova, chiamerei personalità note (come ad esempio il più volte citato chef Gordon Ramsay) e le farei girare per i vari luoghi della provincia, lasciando a loro "carta bianca" sul marketing dei vari prodotti ed anche delle strutture ricettive, come i ristoranti. Darei loro anche la libertà di criticare. Una consulenza simile costerebbe molto ma gli incassi sarebbero enormi. Aiuterebbe molto sia l'agricoltura che la ristorazione.
Inoltre, valorizzata anche l'industria mantovana.
Nel Mantovano vi sono piccole industrie che producono prodotti di alta qualità.
Purtroppo, il fatto che siano piccole, non favorisce queste aziende.
Anche qui, secondo il principio di sussidiarietà, bisogna incentivare quelle aziende i cui proprietari hanno progetti che puntano sull'innovazione, sulla tecnologia e sulla volontà di fare.
Oggi, la nostra provincia è molto indietro.
Serve un cambio di rotta, anche per prepararla all'EXPO.
Se si fa così, noi potremmo cogliere quella che io chiamo "good globalization" , ossia quella "globalizzazione buona" che crea opportunità di conoscenza e di lavoro ed in cui ognuno possa dire la sua.
L'EXPO potrebbe quindi essere il mezzo per arrivare a questa "good globalization".
In caso contrario, rimarremmo fuori dall'EXPO e ci toccherebbe beccare quella che io chiamo "bad globalization", quella "cattiva globalizzazione" in cui saremmo alla mercé di tutti.
Cordiali saluti.
Nel 2015, a Milano, ci sarà l'EXPO.
Prendo spunto da questo articolo dell'Associazione Civica Mantovana, che potete leggere, seguendo il link http://www.associaziocivicamantovana.it/acmprovinciale/attachments/180_GazzettaExpo.pdf per fare una considerazione riguardo alla questione della Provincia di Mantova.
Non concordo con tanta parte di quanto scritto nell'articolo.
Infatti, io penso che l'EXPO possa essere una grande opportunità di rilancio della nostra provincia.
Ora, sorge una domanda.
Ad oggi, la Provincia di Mantova è in grado di cogliere queste opportunità?
La risposta è no!
Rispetto alle altre province lombarde, quella di Mantova è molto indietro.
Non ha infrastrutture efficienti (e di ciò ho scritto parlato in altre occasioni, anche su questo blog) ed il suo stesso tessuto sociale non è ancora preparato a tale evento.
Tanta parte della colpa di ciò è di chi attualmente amministra e gestisce la provincia stessa, causando l'attuale situazione di immobilismo, favorendo localismi e situazioni di interessi particolari, a scapito dell'interesse generale.
La Provincia di Mantova merita, quindi, di essere amministrata in modo diverso.
Essa ha parecchie potenzialità che sono inespresse. Per fare emergere queste potenzialità, serve un cambio di passo.
Innanzitutto, va ridotto il gap infrastrutturale con le altre province.
Ad esempio, la realizzazione dell'asse autostradale Brennero-Tirreno va in questa direzione.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Tirreno-Brennero, un asse fandomantale per la Provincia di Mantova", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/tirreno-brennero-unasse-fondamentale.html.
Vanno fatte anche altre infrastrutture.
Nella Provincia di Mantova vi sono altre potenzialità.
Pensiamo, ad esempio, alla cultura.
Mantova è città d'arte e (con Sabbioneta) è stata dichiarata "Patrimonio mondiale dell'Umanità" dall'UNESCO.
Vi sono importanti testimonianze di arte (come, ad esempio, Palazzo Ducale, la Basilica di Sant'Andrea, la Casa del Cappellaio ed il Palazzo te), di fede (come il Duomo, la Basilica di Sant'Andrea, la Rotonda di San Lorenzo e tutte le altre chiese) e di cultura (come ad esempio tutti i manoscritti sulla Qabbalah ebraica che si trovano nella Biblioteca Teresiana).
Ad avere un patrimonio non è solo il capoluogo ma anche il territorio provinciale.
Pensate, ad esempio, a tutte le zone archeologiche della zona di Asola o di Roncoferraro.
Pensate anche alle numerose antiche cascine e corti, come anche alle varie chiese sconsacrate e non.
Qui c'è tutto un patrimonio che va valorizzato, rendendolo accessibile a tutti e rendendolo fruibile.
Ad esempio, le corti sparse per la provincia (come ad esempio la Corte Galvagnina, Corte Grande e Corte San Giovanni, che si trovano a Roncoferraro) potrebbero essere riconvertite in strutture ricettive (agriturismi) o in musei.
Qui servirà un'opera di incentivo che, però, dovrà essere funzionale al progetto di riqualificazione e di utilizzo.
Ergo, colui che chiederà l'incentivo (il proprietario della corte) dovrà avere un progetto e dovrà metterlo in pratica.
Quindi, l'incentivo dovrà essere vincolato al progetto e alla sua attuazione e non dato a casaccio, secondo il sano principio di sussidiarietà.
Inoltre, noi abbiamo chiese cadute in disuso, sconsacrate e disastrate.
Esse potrebbero essere ristrutturate e riaperte al culto cattolico o affidate ad altre comunità cristiane, che avrebbero così dei luoghi di culto e che comunque garantirebbero anche il mantenimento delle strutture, oppure potrebbero essere riconvertite in pinacoteche, sale civiche, teatri o musei.
Inoltre, bisogna valorizzare anche la nostra tradizione eno-gastronomica.
Avevo scritto l'articolo intitolato "Difendiamo la cultura, con il cibo!" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/05/difendiamo-la-cultura-con-il-cibo.html) per fare capire ciò.
Ad esempio, noi abbiamo già una "Strada del Riso", che tocca i Comuni di Castelbelforte, Bigarello, San Giorgio di Mantova, Castel d'Ario, Villimpenta, Roncoferraro, Sustinente e Serravalle Po.
In questi Comuni vi è la produzione del Riso "Vialone Nano".
L'EXPO di Milano potrebbe essere l'occasione per portare all'attenzione di tutti sia il prodotto che il territorio di origine. Lo stesso si può dire per il Grana Padano e per il Parmigiano Reggiano, che sono entrambi prodotti nella Provincia di Mantova, o per i salumi come il Salame mantovano o lo Spallotto. Ad esempio, bisogna fare pressione sull'Unione Europea perché venga riconosciuta da D.O.P (Denominazione di Origine Protetta) per il Salame mantovano. Servono quindi strategie nuove, per fare conoscere i prodotti agroalimentari. Io, se fossi il presidente della Provincia di Mantova, chiamerei personalità note (come ad esempio il più volte citato chef Gordon Ramsay) e le farei girare per i vari luoghi della provincia, lasciando a loro "carta bianca" sul marketing dei vari prodotti ed anche delle strutture ricettive, come i ristoranti. Darei loro anche la libertà di criticare. Una consulenza simile costerebbe molto ma gli incassi sarebbero enormi. Aiuterebbe molto sia l'agricoltura che la ristorazione.
Inoltre, valorizzata anche l'industria mantovana.
Nel Mantovano vi sono piccole industrie che producono prodotti di alta qualità.
Purtroppo, il fatto che siano piccole, non favorisce queste aziende.
Anche qui, secondo il principio di sussidiarietà, bisogna incentivare quelle aziende i cui proprietari hanno progetti che puntano sull'innovazione, sulla tecnologia e sulla volontà di fare.
Oggi, la nostra provincia è molto indietro.
Serve un cambio di rotta, anche per prepararla all'EXPO.
Se si fa così, noi potremmo cogliere quella che io chiamo "good globalization" , ossia quella "globalizzazione buona" che crea opportunità di conoscenza e di lavoro ed in cui ognuno possa dire la sua.
L'EXPO potrebbe quindi essere il mezzo per arrivare a questa "good globalization".
In caso contrario, rimarremmo fuori dall'EXPO e ci toccherebbe beccare quella che io chiamo "bad globalization", quella "cattiva globalizzazione" in cui saremmo alla mercé di tutti.
Cordiali saluti.
COMMENTO ALL'ARTICOLO SUL BLOG "L'IDEA DIVERSA" SULL'ANTISEMITISMO
Cari amici ed amiche.
Vi invito a leggere questo articolo, seguendo il link http://ideadiversa.blogspot.com/2010/10/gandhi-sulla-questione-palestinese-un.html.
Questo articolo è stato scritto sul blog "L'idea diversa" di Basch Von Rosenburg.
L'ho trovato molto interessante e mi è piaciuto. Ho ritenuto giusto fare un piccolo commento.
Mahatma Gandi è un punto di riferimento per quei "pacifisti" che troppo spesso inneggiano contro lo Stato di Israele.
Quanto riportato sull'articolo motiva queste posizioni.
Troppo spesso queste persone hanno una posizione incoerente.
Esse, infatti, hanno compassione per l'ebreo perseguitato e hanno una visione positiva verso l'ebreo poeta o intellettuale.
Però, quando si tratta dell'ebreo che difende la propria casa ed i propri cari ecco che queste persone sono pronte a scendere in piazza, bruciando le bandiere israeliane e gridando slogan contro Israele.
Questa è una visione incoerente e che mostra anche una certa ipocrisia.
L'ebreo perseguitato, infatti, viene strumentalizzato per attaccare una parte politica avversa o un'istituzione sgradita, che può essere, ad esempio, la Chiesa.
Quindi, questa è ipocrisia ed ignoranza.
Queste persone, ad esempio, ignorano quanto successe con l'Holodomor, il genocidio ucraino che avvenne tra gli anni '20 e gli anni '30 del secolo scorso che fu causato da Stalin e in cui morirono parecchi ebrei. A causare ciò fu causato da Stalin, colui che certi "antifascisti" incensano come un eroe.
Quindi, questi stessi "antifascisti" non sono diversi da chi simpatizza per le idee naziste.
Bisogna, quindi, essere coerenti.
Riguardo alla Palestina, quella terra è una terra profondamente legata agli ebrei.
Pensate, ad esempio, anche alla Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Sotto di essa vi sono delle tombe ebraiche.
Del resto, anche nostro Signore Gesù Cristo era un ebreo (e non un arabo, un greco o uno di altra nazionalità) e fu Colui che fece crollare quel muro che divideva gli ebrei dai non ebrei.
Quindi, quei preti che indossano la kefiah farebbero bene a riflettere e a ripassare la storia, prima di esprimere certe idee e, magari, di dire Messa.
Sono d'accordo con Basch quando afferma che queste dichiarazioni di Gandhi furono fatte anche in funzione anti-britannica, forse per fare della propaganda. Infatti, quando gli ebrei emigrarono dall'Europa, la Palestina era un protettorato del Regno Unito.
Inoltre, concordo anche sul fatto che negli anni 20 e 30 del XX secolo gli ebrei non furono sicuri nei Paesi europei. Purtroppo, la realtà fu questa e la Shoah e l'Holodomor ne furono le tristi dimostrazioni.
Anche noi cristiani, oggi, dobbiamo capire ciò, visto anche quello che sta accadendo in certi Paesi contro le comunità cristiane. Ricordo che i cristiani sono il gruppo religioso più perseguitato.
Io credo che il tema debba essere approfondito.
Cordiali saluti.
Vi invito a leggere questo articolo, seguendo il link http://ideadiversa.blogspot.com/2010/10/gandhi-sulla-questione-palestinese-un.html.
Questo articolo è stato scritto sul blog "L'idea diversa" di Basch Von Rosenburg.
L'ho trovato molto interessante e mi è piaciuto. Ho ritenuto giusto fare un piccolo commento.
Mahatma Gandi è un punto di riferimento per quei "pacifisti" che troppo spesso inneggiano contro lo Stato di Israele.
Quanto riportato sull'articolo motiva queste posizioni.
Troppo spesso queste persone hanno una posizione incoerente.
Esse, infatti, hanno compassione per l'ebreo perseguitato e hanno una visione positiva verso l'ebreo poeta o intellettuale.
Però, quando si tratta dell'ebreo che difende la propria casa ed i propri cari ecco che queste persone sono pronte a scendere in piazza, bruciando le bandiere israeliane e gridando slogan contro Israele.
Questa è una visione incoerente e che mostra anche una certa ipocrisia.
L'ebreo perseguitato, infatti, viene strumentalizzato per attaccare una parte politica avversa o un'istituzione sgradita, che può essere, ad esempio, la Chiesa.
Quindi, questa è ipocrisia ed ignoranza.
Queste persone, ad esempio, ignorano quanto successe con l'Holodomor, il genocidio ucraino che avvenne tra gli anni '20 e gli anni '30 del secolo scorso che fu causato da Stalin e in cui morirono parecchi ebrei. A causare ciò fu causato da Stalin, colui che certi "antifascisti" incensano come un eroe.
Quindi, questi stessi "antifascisti" non sono diversi da chi simpatizza per le idee naziste.
Bisogna, quindi, essere coerenti.
Riguardo alla Palestina, quella terra è una terra profondamente legata agli ebrei.
Pensate, ad esempio, anche alla Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Sotto di essa vi sono delle tombe ebraiche.
Del resto, anche nostro Signore Gesù Cristo era un ebreo (e non un arabo, un greco o uno di altra nazionalità) e fu Colui che fece crollare quel muro che divideva gli ebrei dai non ebrei.
Quindi, quei preti che indossano la kefiah farebbero bene a riflettere e a ripassare la storia, prima di esprimere certe idee e, magari, di dire Messa.
Sono d'accordo con Basch quando afferma che queste dichiarazioni di Gandhi furono fatte anche in funzione anti-britannica, forse per fare della propaganda. Infatti, quando gli ebrei emigrarono dall'Europa, la Palestina era un protettorato del Regno Unito.
Inoltre, concordo anche sul fatto che negli anni 20 e 30 del XX secolo gli ebrei non furono sicuri nei Paesi europei. Purtroppo, la realtà fu questa e la Shoah e l'Holodomor ne furono le tristi dimostrazioni.
Anche noi cristiani, oggi, dobbiamo capire ciò, visto anche quello che sta accadendo in certi Paesi contro le comunità cristiane. Ricordo che i cristiani sono il gruppo religioso più perseguitato.
Io credo che il tema debba essere approfondito.
Cordiali saluti.
CAMPIONI D'ITALIA, CAMPIONI D'ITALIA, CAMPIONI D'ITALIA!
Cari amici ed amiche.
Finalmente!
Dopo, sette anni, lo scudetto torna sulle maglie rossonere.
Il Milan torna a dominare in Italia.
Ha vinto il campionato con due giornate d'anticipo, pareggiando sul campo della Roma.
E così, dominio dell'Inter si è interrotto e, fatemelo dire, il campionato italiano ha di nuovo un senso.
Questa è stata la vittoria di un gruppo che voleva vincere e riscattarsi dalle recenti delusioni.
A differenza dei campionati precedenti, specie l'ultimo, il Milan ha fatto un'ottima campagna. Inoltre, il nuovo allenatore Massimiliano Allegri ha saputo mettere in campo delle ottime formazioni e ha dato un equilibrio tattico alla squadra.
Merita un applauso.
Sicuramente, ci saranno quelli che incominceranno a dire che il Milan ha vinto perché ha per presidente ed azionista di maggioranza il presidente Berlusconi.
Io credo che non ci si debba curare di queste persone, anche perché negli anni precedenti il Milan non era certamente la prima squadra in classifica. Queste persone fanno solo confusione e seminano odio.
E poi, il Milan ha vinto con due giornate d'anticipo. La distanza dalla seconda in classifica è di nove punti. All'Inter (che è la seconda in classifica) va concesso "l'onore delle armi". Ha lottato fino alla fine.
Intanto, come tutti gli altri milanisti, festeggio alla faccia delle succitate persone.
Cordiali saluti.
Finalmente!
Dopo, sette anni, lo scudetto torna sulle maglie rossonere.
Il Milan torna a dominare in Italia.
Ha vinto il campionato con due giornate d'anticipo, pareggiando sul campo della Roma.
E così, dominio dell'Inter si è interrotto e, fatemelo dire, il campionato italiano ha di nuovo un senso.
Questa è stata la vittoria di un gruppo che voleva vincere e riscattarsi dalle recenti delusioni.
A differenza dei campionati precedenti, specie l'ultimo, il Milan ha fatto un'ottima campagna. Inoltre, il nuovo allenatore Massimiliano Allegri ha saputo mettere in campo delle ottime formazioni e ha dato un equilibrio tattico alla squadra.
Merita un applauso.
Sicuramente, ci saranno quelli che incominceranno a dire che il Milan ha vinto perché ha per presidente ed azionista di maggioranza il presidente Berlusconi.
Io credo che non ci si debba curare di queste persone, anche perché negli anni precedenti il Milan non era certamente la prima squadra in classifica. Queste persone fanno solo confusione e seminano odio.
E poi, il Milan ha vinto con due giornate d'anticipo. La distanza dalla seconda in classifica è di nove punti. All'Inter (che è la seconda in classifica) va concesso "l'onore delle armi". Ha lottato fino alla fine.
Intanto, come tutti gli altri milanisti, festeggio alla faccia delle succitate persone.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.