Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 8 aprile 2011

PROVINCIA DI MANTOVA, NO ALLA DISGREGAZIONE!

Cari amici ed amiche. Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Cosa sta succedendo in Provincia di Pesaro-Urbino?", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/cosa-sta-succedendo-in-provincia-di.html. Infatti, in quell'articolo ho parlato della situazione della Provincia di Pesaro-Urbino, situazione che vede alcuni suoi Comuni passare alla vicina Provincia di Rimini e dalla Regione Marche alla Regione Emilia-Romagna. Ora, anche la Provincia di Mantova non è immune da questo rischio. Come la provincia marchigiana, anche quella di Mantova può andare incontro ad un rischio di disgregazione. Infatti, come quella di Pesaro-Urbino, la Provincia di Mantova è periferica rispetto alla Regione di appartenenza, la Lombardia. Ciò, unito al fatto che l'amministrazione locale abbia privilegiato solo alcune zone e trascurato altre, potrebbe indurre i Comuni confinanti con altre Province a fare quello che fecero i Comuni pesaresi come San Leo e Novafeltria, che oggi sono in Emilia-Romagna. Tra l'altro, anche certe situazioni culturali all'interno della Provincia possono favorire ciò. Per esempio, Villimpenta è un comune mantovano ma gli abitanti parlano un dialetto veneto, simile a quello della limitrofa Provincia di Verona. Io penso che serva una nuova politica che sappia tenere insieme una provincia così complessa, qual è la Provincia di Mantova. Serve un'amministrazione che, per esempio, valorizzi sia le realtà industriali del nord della provincia (ove ci sono industrie che fanno i filati dei famosi "collant") e sia quelle della sua parte meridionale. Inoltre, vanno valorizzate tutte le realtà agricole, che contemplano le zone risicole di San Giorgio, Castelbelforte, Bigarello, Castel d'Ario, Roncoferraro, Villimpenta, Sustinente, Serravalle Po ed Ostiglia, quelle di produzione vinicola dei Colli Morenici e del Lambrusco di Quistello e Gonzaga, oltre agli allevamenti. Inoltre, si deve pensare anche alla cultura e al turismo. La Provincia di Mantova non è solo il suo capoluogo, Sabbioneta, il borgo di Castellaro Lagusello, il Santuario della Beata Vergine Maria di Grazie di Curtatone o l'Abbazia di San Benedetto in Polirone ma anche altri tesori di storia come il castello scaligero di Villimpenta, il castello di Castel d'Ario o la Pieve romanica dei Santi Cosma e Damiano che si trova a Barbassolo, frazione del Comune di Roncoferraro. Bisogna valorizzare tutti i tesori storici di tutta la Provincia di Mantova. Per fare ciò, si dovranno ammodernare tutte le infrastrutture (come le strade) che percorrono la provincia. Prima di tutto, però, si dovrà fare sì che tutte le realtà del territorio provinciale sentano di operare in un unico sistema. Quindi, non si dovranno più privilegiare solo alcune aree ma si dovrà puntare sulle potenzialità (che ci sono) di tutte le realtà della provincia stessa. Inoltre, per la sua posizione, la Provincia di Mantova potrebbe avere un ruolo importante. In essa passano le vie che uniscono la Mitteleuropa al Mare Mediterraneo e la Francia alla Slovenia. Per fare ciò, la Provincia di Mantova dovrà essere agganciata al resto della Lombardia e "fare sistema" con le realtà vicine come le Province lombarde di Cremona e Brescia, le Province venete di Verona e Rovigo e quelle emiliane di Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara. Oggi, la Provincia di Mantova è staccata dal resto della Lombardia e, di conseguenza, non ha ancora una sua identità. C'è chi la assimila alle Province emiliane piuttoosto che a quelle venete. Di fatto è frammentata. Credo che sia ora di cambiare e l'onorevole Gianni Fava possa fare ciò. Cordiali saluti.

giovedì 7 aprile 2011

REFERENDUM SULL'ACQUA? UN ERRORE!


Cari amici ed amiche.


Due giorni fa, ero stato invitato dal portavoce del Comitato di Roncoferraro dell'Associazione Civica Mantovana Mario Rigoni a un incontro tenuto dalla sua formazione politica. Questo incontro aveva come tema il referendum che si terrà il 12 giugno prossimo e che prevede la possibilità di abrogare alcuni articoli della Legge n°133/2008, il famoso "Decreto Ronchi-Fitto".


Questa legge prevede la riforma di vari servizi pubblici, tra cui quello di erogazione dell'acqua.

Riguardo ciò, la nuova legge prevede che le aziende che gesticono il servizio succitato abbiano un socio privato entro il 31 dicembre 2011 e che questo socio abbia il controllo di almeno il 40% di esse, pena la decadenza dell'azienda stesasada tutti i bandi di gara in corso.

Coloro che hanno promosso codesto referendum vogliono abrogare questa parte della succitata legge e mantere una gestione puramente pubblica del servizio di erogazione dell'acqua.

Io penso che questa sia una posizione errata.

Ciò che deve importare è la qualità del servizio di erogazione dell'acqua e che ad essa sia rapportato il prezzo.

Quindi, che sia a gestione totalmente pubblica o parzialmente oppure totalmente a gestione privata, l'importante è l'azienda che eroga l'acqua dia al cittadino un buon servizio.

Se un'azienda che gestisce l'acquedotto eroga un buon servizio e a un giusto prezzo, conta qualcosa se la gestione sia pubblica o privata?

Assolutamente no!

L'importante è che l'acqua venga erogata ad un prezzo rapportato alla qualità del servizio. Poi, che la gestione sia pubblica o privata non conta.

Tra l'altro, dice una cosa non vera colui che afferma che ad essere privatizzata sia l'acqua!

Come tale, l'acqua non può essere privatizzata (perché è un bene primario) mentre può essere privatizzata l'azienda che gestisce il servizio idrico.

Del resto, anche il Ministro degli Affari Regionali, onorevole Raffaele Fitto, ha affermato che l'acqua (intesa come bene) non sarà privatizzata.

Quindi, chi dice il contrario dice una cosa non vera e rischia di fare del "terrorismo psicologico", poiché mette nelle persone paure che sono ingiustificate.

Caso mai, dovranno essere le istituzioni (come lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni) a controllare che il servizio sia efficiente e che la gestione sia trasparente, a prescindere dal fatto che essa sia pubblica o privata!

Chi dice che solo una gestione pubblica sia virtuosa e trasparente, dice una grande baggianata.

E poi, vi sono i Comuni che oggi piangono e dicono di essere nella miseria.

Quindi, una gestione delle aziende idriche con del capitale privato potrebbe aiutare i Comuni che potrebbero dirottare una parte dei fondi destinati alla gestione degli acquedotti verso altri ambiti, come la manutenzione delle strade.

Questo referndum è dettato più dall'ideologia che non da una seria riflessione.

Per questo voterò NO al referendum o non voterò.

Cordiali saluti.






CARTELLO DELL'ONOREVOLE ZAZZERA? UNA VERGOGNA!







Cari amici ed amiche.


Visionate il video della seduta di oggi alla Camera dei Deputati.

Il Ministro dell'Interno, onorevole Roberto Maroni, ha parlato degli immigrati a Lampedusa e del barcone che è naufragato ieri e su cui morirono parecchie dell 300 persone.

Ad un certo punto, un deputato dell'Italia dei Valori, un tale onorevole Pierluigi Zazzera, ha fatto una cosa ben poco "onorevole" .

Ha esposto un cartello con scritto "Maroni assassino" , scatenando le giuste ire del centro destra e della Lega Nord.

Sia il leader del suo partito Antonio Di Pietro e sia il Partito Democratico hanno mostrato il loro disappunto.

Ora, faccio una considerazione.

Io credo che l'opposizione continui con questa linea delle provocazioni perché non ha una proposta politica alternativa.

Il problema è che già ci sono delle tensioni dovute alle paure scaturite da questa immigrazione, paure che sono più che giustificate, viste la situazione di crisi economica ed il pericolo di terrorismo.

Se a queste tensioni aggiungiamo il clima di astio, il disastro potrebbe essere dietro l'angolo.

L'opposizione non si sta comportando in modo responsabile.

Cordiali saluti.

mercoledì 6 aprile 2011

COSA SIGNIFICA ESSERE DI DESTRA?









Cari amici ed amiche.


Vi invito a visionare questo video che ho scaricato da Youtube.

Esso mostra una scena del film girato nel 1976 da Bernardo Bertolucci "Novecento", nel cui cast sono menzionati attori come Gerard Depardieu, Donald Sutherland e Robert De Niro.

Questo video mostra la scena dell'adesione al fascismo, scena che fu girata nella cornice del Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Curtatone (in Provincia di Mantova).

Io penso che debbano essere riprese opere cinematografiche come queste sia per la valenza culturale e sia per quella "educativa".

Per quanto riguarda la valenza culturale, va ripetuto che la Provincia di Mantova ha tanti tesori, grandi e piccoli, che non sono valorizzati da coloro che gestiscono il territorio. Ad esempio, sotto il municipio di Roncoferraro vi sono delle strutture a volta. Infatti, nel Medio Evo, al posto dell'attuale municipio vi era un castello. Se io fossi il sindaco del Comune di Roncoferraro valorizzerei questi ambienti e cercherei di dare ad essi una fruibilità culturale. Chi amministrerà la Provincia (dopo le elezioni provinciali del 15 maggio) non potrà non tenere conto di ciò.

Inoltre, mi rende orgoglioso il fatto che un luogo così caro a noi mantovani fosse stato il teatro di una scena di un film nel cui cast erano contemplati anche grandi attori come Robert De Niro e Donald Sutherland.

Questa scena ha anche una valenza "educativa" .

Infatti, essa mostra l'adesione al fascismo della ricca borghesia che temeva i movimenti operai ed l comunismo.

Ora, voglio portare il discorso dal film alla realtà.

Perché il fascismo ebbe il consenso?

Il motivo è molto semplice.

Il fascismo ebbe successo perché, di fronte ad un comunismo che si stava rafforzando, mancava una destra capace di combatterlo.

Ora, dire fascismo e dire destra non è la stessa cosa.

Chi sa qualcosa di storia, sa che il fascismo non nacque come movimento di destra.

Infatti, il fascismo fu un movimento anticlericale mentre, storicamente, la destra non è mai stata anticlericale.

Prendiamo, ad esempio, i Tories inglesi, che rifecero alla "High Church" (Chiesa Alta), la corrente cattolicizzante della Chiesa anglicana.

Anche nel periodo della Rivoluzione francese del 1789, vi erano i foglianti, ossia la fazione che difendeva il re e la Chiesa.

Questi erano antichi movimenti di destra.

Il fascismo non poteva essere assimilato ad un movimento di destra, avendo un forte anticlericalismo.

Sul piano filosofico, il fascismo nacque come movimento che si ispirava all'Antica Roma e non tenne conto del tesoro che ci lasciò Medio Evo. Basti pensare all'arte.

Ad esempio,in epoca fascista non vennero fatti edifici di stile neobizantino o neogotico.

Ora, un vero movimento di destra tiene conto di tutto il cammino storico del proprio Paese e di tutti i valori che si stratificarono nei secoli.

Ad esempio, l'Italia non è solo l'Antica Roma. L'Italia è anche Medio Evo e Rinascimento.

Accanto a Giulio Cesare e ad Ottaviano Augusto e a Lucio Anneo Seneca vi sono anche Teodorico, Cassiodoro, Belisario, la regina Teodolinda, Carlo Magno, Matilde di Canossa, Cimabue, Giotto, i Papi, San Francesco d'Assisi, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, i Gonzaga, i Visconti, i Medici, i Della Rovere, San Carlo Borromeo, i Savoia, i Borbone, Alessandro Manzoni, Carlo Cattaneo e, ai giorni nostri, Berlusconi. Questi sono solo alcuni dei grandi personaggi della nostra storia.

Essere di destra significa tenere conto di tutto questo arco temporale.

Il fascismo ebbe una visione limitata all'Antica Roma.

Essere di destra significa attingere il meglio da ciascuna epoca storica del Paese in cui si vive per proporli sempre come valori nazionali.

Una nazione si forma in più epoche storiche.

Ad esempio, noi italiani non siamo solo i discendenti degli antichi Romani ma anche i figli della cultura cristiana.

Ad esempio, un uomo di destra sa che il tessuto connettivo della sua civiltà è il Cristianesimo e sa apprezzare chi vuole emergere.

Un uomo di sinistra, al contrario, rifiuta tutto ciò, in nome di un astratto egualitarismo, che spesso sfocia in un vero e proprio odio sociale verso chi cerca di emergere, e rifiuta la tradizione religiosa perché è vista da lui come un modo per creare odio e per favorire lo sfruttamento del'uomo sull'uomo.

Per l'uomo di sinistra, l'uomo deve fare quello che vuole sempre. Nel libro di Karl Marx "Il capitale" vi è questo princpio. Tra l'altro, questo principio fu anche di Aleister Crowley, il padre del satanismo moderno.

L'uomo di destra, invece pone la libertà in funzione della responsabilità. Ergo, l'uomo non è realmente libero se non è responsabile.

Non condivido la reazione di un lettore di questo blog che ha definito "divertente" l'articolo intitolato "Karl Marx era ateo? No, era un satanista!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/04/karl-marx-era-ateo-no-era-un-satanista.html.

Anche sul campo economico, essere di destra vuole dire anche dare responsabilità all'uomo.

Ad esempio, essere di destra vuole dire essere per la sussidiarietà, principio riconosciuto anche dalla dottrina sociale della Chiesa, e rifiutare l'assistenzialismo che è di sinistra.

Sono questi i principi che il Popolo della Libertà dovrà continuare a proporre. Finalmente, vi è stato una persona che, come il presidente Berlusconi, ha portato i valori della destra al governo!

Nella storia delle destre nel mondo, il presidente Berlusconi merita di essere paragonato a grandi personaggi come il Primo Ministro britannico Margaret Thatcher ed il presidente americano Ronald Reagan.

Anche "saper fare la destra" significa essere di destra.

Cordiali saluti.





L'AQUILA, NON DIMENTICHIAMO!






Cari amici ed amiche.


Vi invito a leggere questa mia poesia che avevo pubblicato sul sito dell'Associazione dei Giovani Italiani nel Mondo (AGM Argentina).

Se il link non si apre, andate su Google e digitate la query "Antonio Gabriele Fucilone, L'Aquila, Gridaro tucti insieme la città facciamo bella che nulla nello regame s'apparecchie ad ella" .
In questa poesia vi è una frase che recita "Nec recisa recedit" , il motto della Guardia di Finanza che significa "Nè spezzata retrocede".

Queste parole devono valere per L'Aquila, per l'Abruzzo, per gli aquilani e per gli abruzzesi che il 06 aprile di due anni fa vissero la tragedia del terremoto.

La poesia è dedicata proprio a quella città.

Tra l'altro, il sisma colpì anche altre zone, come la Provincia di Teramo, che è la terra di origine di mio padre che è nativo di Tossicia.

A Montorio al Vomano (Comune della Provincia di Teramo) ho zii e cugini che in quei giorni in cui la terra si muoveva vissero attimi di puro terrore.

Tra l'altro, anche la vecchia chiesa del complesso del Santuario di San Gabriele (http://www.sangabriele.org/) rimase lesionata.

Ma il vero incubo fu nel capoluogo abruzzese abruzzese, L'Aquila.

Qui morirono 309 persone e ci furono danni enormi ad edifici.

Anche le storiche chiese (come la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, che è visibile in questo video preso da Youtube) furono colpite.

Da allora, molto fu fatto.

Ad esempio, il nostro Governo si impegnò alacremente per dare delle case agli sfollati.

C'è ancora molto da fare ma se stiamo uniti e non ci lasciamo prendere dalle stupide divisioni politiche, L'Aquila potrà risorgere.

Cordiali saluti.

martedì 5 aprile 2011

CASO RUBY, LA CAMERA HA DETTO NO AI PM!


Cari amici ed amiche.


Ieri, la Camera dei Deputati ha approvato la mozione della maggioranza che prevede il conflitto di attribuzione riguardo il "Caso Ruby", il presunto caso di prostituzione in cui sarebbe coinvolto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

La maggioranza di centro destra ha retto e si è allargata.

Il parlamentare ex-Movimento per l'Autonomia ed oggi del Gruppo Misto, onorevole Aurelio Misiti, ed i parlamentari liberaldemocratici, onorevoli Daniela Melchiorre ed Italo Tanoni hanno votato con la maggioranza.

Infatti, la mozione è passata con 314 voti favorevoli contro i 302 contrari delle opposizioni.

Quindi, con questa mozione è stato ristabilito il diritto sancito dalla nostra Costituzione.

La nostra Costituzione, infatti, prevede il diritto di essere giudicati dal giudice naturale.

Nel caso di un presidente del Consiglio dei ministri (qual è il presidente Berlusconi), il giudice naturale è il Tribunale dei Ministri e non una qualsiasi procura.

Quindi, la Camera dei Deputati ha detto no ai Pubblici Ministeri (i PM) che, invece, volevano che il processo si svolga nella Procura di Milano.

Ora, esprimo una mia considerazione.

Mi fanno ridere certi atteggiamenti dell'opposizione e di certi giudici.

Essi dicono di essere fedeli alla Costituzione ma, in realtà, la loro è una fedeltà di comodo.

Infatti, essi usano la Costituzione per attaccare il presidente Berlusconi ed il centro destra o per dire no a giuste riforme (come il federalismo) ma quando la stessa Costituzione dice una cosa contraria a loro, essi non ne tengono conto.

Del resto, ora capisco il perché in passato ci fu l'immunità parlamentare.

I padri costituenti misero l'immunità parlamentare perché sapevano che ci sarebbe stato uno squilibrio di poteri, visto che la magistratura italiana gode di un'autonomia talmente forte da diventare un contropotere e ci sarebbe potuto essere uno sconfinamento della magistratura nella sfera politica.

Oggi sta succedendo esattamente questo.

Vi è una parte della magistratura che punta a fare ingerenza nella sfera politica.

Ciò mette a rischio l'equilibrio tra i tre poteri dello Stato e la stessa democrazia.

Questa decisione della Camera ha salvaguardato la democrazia.

Cordiali saluti.




PAPA SILVESTRO II, IL PAPA ALCHIMISTA


Cari amici ed amiche. Incomincio con questa mia poesia:




PICCOLO SALTERIO DI GERBERTO D'AURILLAC




"Ascoltate questo o popoli tutti,

udite voi tutti abitatori del mondo,

sia nobili che plebei,

voi ricchi e poveri insieme."



Feghja...o figghiu feghja! In vegghia...feghja!

Ché sulu ùn hè amor Diu!

Sì...Ellu, Babbu nostru...et nostru Signuri,

ghjustu, contra i piccati...et ùn invero i piccaturi,

né di vanagloria...et né di mammona,

coll'insignare ci dette la veritate:



" Detti sapienti parlerà la mia bocca,

cose intelligenti l'elaborazione del mio cuore."




Feghja...o figghiu! In vegghia...feghja!

Kataballo et khymeia...sò in questa regula pia una!

Da la racina...dolze...chì sé vinu fa l'anima...

et di Celu gli astri...et il quadrivio...

et vita et more et di carri et d'ossa gli umori,

per, Diu di Celu, donare puonno megghiu l'ochju!

Fiere sò, ùn si cunnosce anu questu, et in bughju...

i populi! To' fa...o figghiu questa parolla:



"Eppure l'uomo in onore non comprende...

d'essere simile alle bestie che vengono sterminate."



Feghja...o figghiu! In vegghia...feghja!

Ché de 'l Maligno isposa hè l'Ignorantia et druda,

com'il pensiero...cascà lo spiritu et cor scrozzu...

quella et pure faci a' vulturi la salma et ignuda!

Anghjuli in cor et l'immacolata et la Trinità...

chì abbii tu...co' Salmi, il servigio et la scientia!

O figghiu, ultimu a piddà...chì abbi questu verbu:



"Ma Dio ti abbatterà per sempre,

ti annienterà, ti farà buttar via dalla tenda,

ti sradicherà dalla terra dei viventi".



Feghja...o figghiu! In vegghia...feghja!

Questu chì come mirò Mosè...d'oru il giovenco,

de li falchi de' villici et de' ferrai fecero i mallei,

per d'Ignorantia dì fimmine et òmini,

come di malerba o voto, chì ùn garban la vite,

et tristi...et sanza frutti i tralci,

in focu il fato sarà di Nfernu, per elli,

com'ora, intra il bufo et l'alastra, come sì ribelli!

Eiu, d'Aurillac...pater Gerberto, in scientia,

a Petru poscia a vena Silvestro, d'onne testo...

per Logos et Caritas téco a mettere...o figghiu...

et per il mondo...questu attesto!













Vi voglio parlare di un grande personaggio storico, Gerberto d'Aurillac (950-1003), che nel 999 divenne Papa, con il nome di Silvestro II. Nato ad Aurillac (in Aquitania), Gerberto entrò nel monastero di San Gerardo, sito nella sua città. Nel 967, il conte di Barcellona II visitò il monastero e chiese all'abate di portare con sé Gerberto. Gerberò si trasferì così al monastero di Ripoll, in Catalogna. Barcellona era controllata da cristiani ma era vicina anche a El Andaluz, la Spagna musulmana. Lì venne a contatto con studiosi ebrei ed islamici e non imparò solo imparò l'astronomia e la matematica ma anche la chimica. Ora, in quel tempo, non si poteva parlare di chimica. Infatti, la chimica per come la conosciamo risale al XVII secolo, con le scoperte di Robert Boyle. Nel Medio Evo vi era l'alchimia. Sull'alchimia scrissi già un articolo intitolato "Alchimia, la radice della chimica", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/alchimia-la-radice-della-chimica.html. Conosceva il trivio (in latino "trivium", l'insieme di discipline costituito da grammatica, dialettica e retorica) ed il "quadrivio" (in latino "quadrivium", l'insieme di discipline costituito da aritmetica, musica, geometria ed astronomia). La sua cultura si diffuse in tutto il mondo ed incominciarono a fiorire leggende sul suo conto. Alcune di queste lo dipingevano come un mago che era in contatto anche con il demonio. Nel 969, il conte Borrell lo portò con sé a Roma. Papa Giovanni XIII, che lo incontrò, persuase Gerberto a fare da tutore al figlio dell'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I di Sassonia. Divenuto imperatore, Ottone II, mandò Gerberto all'abbazia di Bobbio, che era in rovina. Divenuto abate, Gerberto ricostituì l'abbazia e fece l'inventario dello scriptorium. Per conoscere meglio l'Abbazia di Bobbio, visitate il sito http://www.piacenzamusei.it/s.php?i=0003. Lì egli fece n grande centro culturale e pare che i monaci di Bobbio fossero stati tra i pochi che leggevano i testi di Aristotele e Demostene in lingua greca. Egli era a contatto anche con il mondo bizantino. Infatti, dopo lotte politiche, Gerberto divenne vescovo di Reims nel 991, grazie alla protezione della dinastia imperiale del Sacro Romano Impero. Oltre a diventare arcivescovo, Gerberto fu nominato anche precettore del futuro imperatore Ottone III, il figlio di Ottone II e di Teofano, nipote dell'imperatore bizantino Giovanni I Zimisce. Quindi, con ogni probabilità, Gerberto fu in contatto anche con la cultura bizantina. A Costantinopoli vi era una biblioteca ben fornita, anche di testi alchemici. Nel 982, Ottone II morì e Teofano assunse la reggenza per il figlio che nel 996 diventò imperatore con il nome di Ottone III. Nel 997, Gerberto divenne arcivescovo di Ravenna . In quegli anni turbolenti, la Chiesa era sottoposta alla tutela dell'imperatore dell'imperatore del Sacro Romano Impero. Ottone III volle rinnovare i fasti dell'Impero Romano e nel 999 nominò Papa proprio Gerberto che assunse il nome il nome Silvestro II. La scelta del nome non fu casuale. Papa Silvestro I fu colui che affiancò e battezzò l'imperatore romano Costantino I. Quindi, Ottone III si propose come un "nuovo Costantino". Silvestro II fu un Papa che combatté la simonia (vendita di cariche ecclesiastiche), i movimenti settari (come il nicolaismo), la pornocrazia ed il concubinaggio dei sacerdoti e fu di grande umanità, confortando i fedeli Infatti, proprio alla fine del 999 la gente temette la fine del mondo. Egli disse messa proprio di notte e quando disse "Ite Missa est" e suonò la campana non successe nulla. Purtroppo, la cosa non durò. Nel 1001 fu costretto a scappare da Roma e nel 1003 morì. Lui, grande uomo di cultura, introdusse l'orologio a bilanciere, fece ricerche chimiche e creò una testa di bronzo meccanica che era capace di dare risposte e che non era niente poco di meno che l'antenata dei robot. Questa invenzione, però, gli costò la triste di fama di mago. Su di lui vennero inventate leggende sinistre. Una di queste parla di lui che rubò un libro di magia ad un filosofo arabo e che si fosse nascosto sotto un ponte sospeso tra cielo e terra. Un'altra leggenda parla di un patto stipulato tra lui ed il demone femmina Meridiana. Secondo questa leggenda, Meridiana disse a Papa Silvestro che se avesse celebrato messa a Gerusalemme, il diavolo lo avrebbe preso. Lui cancellò il pellegrinaggio a Gerusalemme ma celebrò la Messa nella chiesa di Santa Croce di Gerusalemme in Roma e ad un certo punto vide Meridiana e si sentì male e, moribondo, chiese ai cardinali di fare a pezzi il suo corpo, per fargli espiare i peccati. Un'altra leggenda narra che nel 1684 Papa Innocenzo XI fece aprire la sua tomba. Trovò il corpo di Papa Silvestro II incorrotto ma contatto con l'aria esso divenne polvere e rimase solo l'anello con scritto"Sic transit gloria mundi". Altre leggende su questo papa possono essere trovate seguendo il link http://www.storiain.net/arret/num84/artic7.asp. A prescindere da tutte queste leggende, la storia di Papa Silvestro II smentisce la tesi di chi parla di una Chiesa contro la scienza. Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.