Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 18 marzo 2011

IL PRESIDENTE BERLUSCONI FISCHIATO? E' UNA VERGOGNA!

Cari amici ed amiche.

Il discorso fatto nell'articolo intitolato "Unità d'Italia, non ci sia retorica", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/unita-ditalia-non-ci-sia-retorica.html, debba valere anche per i giorni nostri?
Ieri, vi è stato l'episodio spiacevole a Roma.
Sia al Gianicolo e sia nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato contestato ed insultato da alcuni squadristi.
E' stata una contestazione becera, soprattutto, quella nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, vista la sacralità del luogo.
E' questo il "senso patriottico" della sinistra?
Per esempio, qui a Roncoferraro il sindaco Candido Roveda è di sinistra.
La sua politica non mi piace come non piace a molti roncoferraresi.
Eppure, contro di lui, non c'è stata nessuna contestazione né da parte mia e né da parte degli altri.
Questo è senso civico.
L'essere italiani si vede anche dal senso civico.
Quelli che ieri hanno contestato il presidente Berlusconi non hanno avuto senso civico.
E poi, mi risulta che la sinistra non sia mai stata molto patriottica.
Leggete questo discorso di Palmiro Togliatti:
"E' motivo di particolare orgoglio per me l'avere abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica. Io non mi sento legato all'Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, quel mondo che noi vogliamo vedere unito intorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin.
E' motivo di particolare orgoglio per me l'avere rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più.
Come cittadino sovietico mi sento di valere diecimila volte di più del migliore cittadino italiano.".
Ieri, coloro che erano nel vecchio Partito Comunista Italiano (e che oggi sono nel Partito Democatico) vanno all'Altare della Patria a deporre fiori.
Negli anni passati, quelli della loro scuola ritenevano il patriottismo come una cosa "borghese" o "fascista".
Oggi, le stesse persone dicono di essere i migliori patrioti.
E' logico che il loro atteggiamento sia dettato dalla loro viscerale avversione verso il presidente Berlusconi ed il centrodestra.
Questo non mi sembra patriottismo ma ipocrisia.
Non basta deporre delle ghirlande per essere patrioti.
Il vero patriota cerca sempre il confronto civile con la sua parte avversa e non mostra spocchia contro di essa ma si mette sul suo stesso piano, perché agisce per il bene del Paese (o della comunità) in cui vive.
Riflettiamo!
Cordiali saluti.

giovedì 17 marzo 2011

UNITA' D'ITALIA, NON CI SIA RETORICA!






Cari amici ed amiche.

Ieri ci sono stati festeggiamenti e giubilo per le celebrazioni del 150° anno dell'unità d'Italia. La cosa è stata certamente sentita anche dagli italiani all'estero, come dimostra il seguente articolo su "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net/news/150/ARTICLE/25147/2011-02-27.html. Anche qui nel mio Comune, Roncoferraro, in Provincia di Mantova, la festa è stata molto sentita. Infatti, Roncoferraro è Comune risorgimentale. Durante la I Guerra d'Indipendenza (1848), Roncoferraro era dentro il famoso "Quadrilatero" compreso tra Mantova, Peschiera, Verona e Legnago e fu la patria di uno dei più importanti soldati di Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Nuvolari (1820-1897). Egli finanziò la "Spedizione dei Mille" ed ospitò Garibaldi ed i suoi nella sua villa di famiglia, villa che esiste ancora, anche se da parecchi anni è proprietà della famiglia di imprenditori tessili Corneliani. Il video da me girato ed esposto qui sopra la mostra e mostra anche la targa dedicata a Nuvolari. Mi scuso da subito per la cattiva qualità del video. Ho avuto problemi tecnici. Ora, voglio fare una considerazione. Amare l'Italia non significa non avere una visione critica (ma sempre costruttiva) del processo che portò alla sua unificazione. E' evidente che nel processo che portò all'unificazione del nostro Paese ci furono parecchie luci ma anche altrettente ombre. Negare ciò significa non avere una visione obiettiva e complessiva della storia. Ricordo sempre le parole del senatore Marcello Dell'Utri, un grande bibliofilo, che dice che la storia va letta senza alcun pregiudizio. Io, ad esempio, sono in contatto con un gruppo di giovani meridionalisti. Ciò è strano a dirsi, vista anche la mia posizione ideologica, che è"border line" tra Popolo della Libertà e Lega Nord. Loro, propongono documenti storici che propongono una visione altenativa del Risorgimento. Vi invito a consultare il blog "Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie" , seguendo il link http://istitutoduesicilie.blogspot.com. Coloro che gestiscono questa attività sono dei giovani molto bravi, visto il loro impegno. E' raro trovare dei giovani che lavorano così alacremente sul campo della cultura. Ora, voglio porre una domanda a tutti e voi e spero che capiate il senso delle mie parole. Chi si pose contro Garibaldi potrebbe avere avuto delle ragioni valde come potrebbero averle coloro che oggi lo contestano? La risposta è sì. Non tutto quello che fu fatto da Garibaldi e dai suoi fu positivo. Tra l'altro, anche lo stesso Giuseppe Nuvolari staccò da Garibaldi e da suo fedelissimo amico e luogotenente (al quale lo stesso Garibaldi offrì il suo letto per dormirvici e per un certo tempo affidò le sue proprietà) divenne suo contestatore. Leggete l'articolo, seguendo il link http://ilfaroligure.altervista.org/nuvolari.htm. Dunque, cerchiamo di guardare negli occhi la realtà. Anzi, il migliore modo per amare l'Italia e creare della discussione (ovviamente, costruttiva) sulla storia. Solo così, si potrà celebrare bene l'unità del nostro Paese. In caso contrario, si rischia di cadere in ampollose celebrazioni di un qualcosa che non esiste e in una retorica partigiana, che nulla ha a cha fare con una sana manifestazione di vero e genuino patriottismo. Tenendo conto del fatto che per fare queste celebrazioni si siano usati dei soldi pubblici, ci deve essere una riflessione. Perciò, mi dispiace che il Comune di Roncoferraro non abbia preso in considerazione la mia proposta di fare, nell'ambito delle celebrazioni, una "tavola rotonda" per discutere il Risorgimento, sia con fonti pro-Garibaldi e sia con fonti contro. Mi dispiace non per me, perché non mi sarebbe venuto niente in tasca, ma perché si è persa un'occasione di confronto. Allora sì, che vi sarebbe stata una "vera celebrazione dell'unità d'Italia", una "festa della riconciliazione" perché anche quelle idee di "controcultura" sul Risorgimento avrebbero avuto una cittadinanza. Vale il detto latino "In medio stat veritas", ossia "La verità sta nel mezzo". Del resto, l'essere italiano era un concetto preesistente rispetto a Garibaldi. La foto che mostra la statua che decora la concattedrale di La Valletta (Malta) e che ritrae un angelo che regge uno scudo con la scritta "Italia", lo dimostra. Tra l'altro, pubblicai questa foto anche in un precedente articolo che potrete leggere seguendo il link http://thecandelabra.blogspot.com/2011/02/i-simboli-dellitalia-unita.html. Dunque, celebrare l'unità d'Italia, senza un'ottica storica completa, rischia solo di dare una visione distorta della realtà. Ciò sarebbe un grave danno.
Cordiali saluti.

mercoledì 16 marzo 2011

SPEDIZIONE DEI MILLE? UN'OPERAZIONE DI INTELLIGENCE!

Cari amici ed amiche.

Oggi, giovedì 17 marzo cade il 150° anno dell' unità d'Italia.
Oggi è anche il giorno di San Patrizio, grande "Apostolo d'Irlanda" e simbolo delle genti di quel Paese.
Intorno alla figura di San Patrizio, tutti gli irlandesi, cattolici o anglicani che siano, si uniscono.
San Patrizio è un simbolo di un popolo anche perché sta al di sopra delle differenze confessionali che, nei secoli passati, insanguinarono l'Irlanda.
Lo stesso non si può dire per Giuseppe Garibaldi e vi spiego il perché.
La "Spedizione dei Mille", infatti, fu un pretesto per muovere guerra al Regno delle Due Sicilie e poterlo annettere al Regno di Sardegna.
Il Regno di Sardegna aveva il progetto di creare uno Stato italiano sotto la guida dei Savoia.
Per farlo, però, avrebbe dovuto muovere guerra agli altri Stati italiani, come lo Stato Pontificio ed il Regno delle Due Sicilie.
Allora, iniziò una serie di contatti, grazie a Cavour, ed il pretesto fu fornito proprio da Garibaldi che il 5 maggio 1860 partì da Quarto (Genova), insieme a più di 1000 uomini. Questo gruppo fu molto eterogeneo e tra le cose che lo tennero insieme ci fu l'anticlericalismo.
Pensiamo anche ad alcuni preti, come Alessandro Gavazzi, sacerdote giansenista, che divenne protestante.
L'11 maggio 1860 arrivò a Marsala e qui sfruttò il malcontento del popolo verso il governo napoletano, che fu figlio anche della fiera volontà di indipendenza siciliana, provocando, di fatto, la fine del Regno delle Due Sicilie.
Fu questo il pretesto che cercava il Regno di Sardegna che, così, poté annettersi il Regno delle De Sicilie.
La "Spedizione dei Mille" fu, di fatto, un'operazione di intelligence atta a destabilizzare il Regno delle Due Sicilie, che, in quanto Stato sovrano, non poteva essere attaccato. Con la scusa di rimettere l'ordine, il Regno di Sardegna ebbe la "benedizione" di tutti e poté annettersi il Regno delle Due Sicilie.
Oggi, una cosa del genere sarebbe inaccettabile.
Sarebbe come se noi italiani, oggi, facessimo una spedizione simile in Svizzera, per creare disordine e, con la scusa di rimettere le cose a posto, ci annettessimo il Paese elvetico.
E' solo un esempio, per farvi capire meglio.
Garibaldi è, quindi, una figura che ancora oggi divide. Chi lo ammira lo ritiene un esempio e chi lo osteggia.
Io penso che l'Italia esistesse da molto tempo prima di Garibaldi.
La storia lo dimostra, come scrissi nell'articolo intitolato "I simboli dell'Italia unita", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/i-simboli-dellitalia-unita.html.
Forse, i regnanti e le genti del tempo non lo capirono. Se lo avessero capito, non ci sarebbe stato bisogno di Garibaldi.
Cordiali saluti.

CON LA CULTURA SI PUO' MANGIARE MA...







Cari amici ed amiche.

Qualcuno fu scandalizzato dalle parole del Ministro dell'Economia, l'onorevole Giulio Tremonti, che fece una battuta di spirito con cui diceva:
"Di cultura non si vive, vado alla buvette a farmi un panino alla cultura, e comincio dalla Divina Commedia.".
Prima di tutto, io penso che quella del ministro sia solo una battuta e che come tale vada presa e contestualizzata.
Detto questo, vorrei fare notare una cosa.
La cultura non è certamente il problema. Il vero problema è il fatto che per troppi anni il tutto sia stato delegato allo Stato.
Anche la cultura è stata, di fatto, messa nelle mani dello Stato, molto spesso con pessimi risultati.
Infatti, si sono creati dei veri e propri "carrozzoni" che non producevano servizi di buona qualità.
Intorno a musei e ad eventi culturali, sono stati creati tanti uffici, atti a mantenere dei ceti burocratici, magari legati a logiche clientelari.
Anche un bambino capirebbe che così la cultura non produce ricchezza ma ne toglie!
In questo senso, il ministro Tremonti ha perfettamente ragione.
In tempi di crisi non ci si può permettere di sperperare soldi in inutili "carrozzoni".
Però, se qualcuno mi chiedesse se la con la cultura si possa vivere o meno, io risponderei di sì ma si deve abbandonare questa politica statalista e dare un larghissimo spazio all'iniziativa privata.
Mi viene in mente quanto successe nel 2004 a Santo Stefano di Sessanio.
Questo borgo che si trova in Abruzzo (in Provincia de L'Aquila) era semi-abbandonato e diroccato.
Nel 2004, un imprenditore di origini svedesi, Daniele Elow Khilgren, acquisì una parte del borgo, la fece ristrutturare e la trasformò in un albergo diffuso, con attività commerciali.
Un borgo medioevale che rischiava di andare in malora è oggi vivo e produce ricchezza.
Tra l'altro, il terremoto del 2009 fece crollare solo la torre mentre il resto del borgo è intatto.
Vi invito a consultare il sito http://www.sextantio.it/.
Questo è un modo per "vivere di cultura".
Ci sono tanti borghi storici, ex conventi, castelli e ville che sono abbandonati ma che potrebbero essere utilizzati e valorizzati.
E' logico che le istituzioni pubbliche non possano fare tutto.
Bisogna fare sì che siano i privati a cominciare ad investire nella cultura.
Ad esempio, un privato (o una fondazione) potrebbe acquistare un borgo ristrutturarlo e renderlo produttivo o potrebbe ristrutturare una chiesa oppure potrebbe sovvenzionare un'università o un museo.
Ci sono chiese ed altri edifici che potrebbero essere valorizzati.
Pensiamo, ad esempio, alla Villa Montedomini, una villa storica che si trova a Falconara Marittima, in Provincia di Ancona.
Questa villa, nella foto al centro, è in gravi condizioni di abbandono. Essa potrebbe essere ristrutturata e trasformata in un museo.
Se io avessi tanti soldi, comprerei un edificio e, lo ristrutturerei e lo renderei fruibile.
Quindi, con la cultura si può mangiare.
Bisogna solo renderla più produttiva.
Cordiali saluti.








martedì 15 marzo 2011

LA TERRA E L'ENERGIA NUCLEARE



Cari amici ed amiche.
Vi invito a visionare il filmato preso da Youtube.
In questo filmato, vi è un uomo, il cui pseudonimo è Adam Kadmon, che ha parlato durante la puntata di ieri trasmissione in onda su Mediaset "Mistero", che va in onda su Italia 1.
Kadmon, parla del disastro che c'è stato in Giappone e che ha provocato la morte di migliaia di persone e causato danni incalcolabili.
Kadmon ha parlato di una teoria che dice che questo aumento di terremoti e fenomeni di vulcanesimo sono dovuti a seperimentazioni militari di bombe al neutrone.
Queste bombe, servono a colpire i nemici che si trovano nei bunker sotterranei . Esse usano i neutroni, le particelle subatomiche che si trovano nei nuclei degli atomi, che hanno carica neutra e che determinano il peso atomico.
I neutroni passano attraverso la roccia e tutti i materiali. Le persone che vengono colpite da esse muoiono perché vengono distrutti gli acidi nucleici delle cellule, il DNA e l'RNA.
Ora, i neutroni passano qualasiasi materiale, anche la roccia e possono arrivare in profondità, nel cuore della Terra, il nucleo.
Ora, capire meglio la cosa, vi do una spiegazione della struttura del nostro pianeta.
La Terra è come una "grossa cipolla" che è costituita da strati materiali.
In superficie, vi è un strato di roccia solida, la crosta, su cui vi sono gli oceani, i mari ed i continenti. Il suo spessore varia dai 5 Km della crosta oceanica ai 35 Km di quella continentale.
Essa è costituita da ossido di silicio (SiO2), ossido di alluminio (Al2O3), ossido di calcio (CaO), ossido di magnesio (MgO), ossido di sodio (Na2O), ossido di potassio (K2O), ossido di ferro III o ferrico (Fe2O3), acqua (H2O) , ossido di titanio (TiO2) e pentossido di difosforo o andride fosforica (P2O5).
Sotto la crosta, vi è il mantello. Esso ha uno spessore di circa 2790 Km ed è un fluido molto compresso e viscoso costituita da silicati di ferro e di magnesio.
Fino a circa 750 Km è rigido.
Sotto il mantello vi è il nucleo esterno.
Esso è costituito da da una massa incandescente di ferro e nichel fusi a una pressone di circa 1,5 milioni di atmosfere.
Dentro il nucleo esterno vi è il nucleo interno, una massa solida ed incandescente di ferro e nichel che è avvolta da sulfuri ed ossidi.
Come spiega il filmato, questa situazione è dovuta a un processo di fissione nucleare, in cui vi sono dei neutroni liberi che bombardano gli isotopi radioattivi dentro la terra.
In pratica, il nostro pianeta è un enorme reattore nucleare.
Questa reazione è esotermica ed esoergonica. Quindi, provoca la formazione di calore, un energia, da non confondere con la temperatura che è il livello energetico in cui il calore è disponibile.
Il calore fonde la roccia e fà si che la crosta terrestre galleggi sul mantello. La crosta non è costituita da un unico pesso ma da tente parti chiamate "placche" o "zolle".
Esse galleggiano come tante zattere sul mantello e quando si scontrano e si allontanano causano i terremoti, le manifestazioni valcaniche e la deriva dei continenti.
I terremoti ed i vulcani servono a raffreddare la Terra.
Secondo Kadmon, l'uso di bombe al neutrone, avrebbe compromesso determinati equilibri, immettendo nuovi neutroni e rendendo più forti le reazioni nel nucleo della Terra.
Viene prodotto più calore.
La Terra non pò più raffreddarsi in modo naturale ed i terremoti e tutti gli altri fenomeni diventano più violenti e frequenti.
SEcondo Kadmon, se non cessano questi esperimenti, la Terra potrebbe anche esplodere.
Ora, se la teoria di Kadmon che parla degli esperimenti militari è tutta da dimostrare e va presa con le dovute precauzioni, è vero quanto ha detto sulle dinamiche naturali del nostro pianeta.
Praticamente, noi viviamo grazie all'energia nucleare del nostro pianeta.
Se non ci fossero queste dinamiche, la Terra non avrebbe il campo magnetico e l'atmosfera verrebbe spazzata via dale radiazioni solari e la Terra diventerebbe un pianeta simile a Mercurio o come il suo satellite, la Luna.
Quindi, chi dice che l'energia nucleare è contro la natura dice una cosa inesatta e difforme dalla verità.
Ad avere capito ciò fu anche uno scienziato serbo-americano di nome Nikola Tesla (nella foto, 1856-1943).
Tesla fu colui che scoprì la corrente alternata che noi tutti usiamo.
Tesla fu anche colui che capì che nella Terra vi è l'energia e arrivò anche a teorizzare che tale energia potrebbe essere usata per produrre corrente.
Arrivò anche ad inventare una bobina che avrebbe dovuto trasmettere tale elettricità, anche senza fili.
Sarebbe stata una rivoluzione, se Tesla non fosse andato in bancarotta ( anche perché le sue idee erano, forse, troppo audaci per le conoscenze di quegli anni e pochi avrebbero investito in esse) e se non fosse morto misteriosamente.
Noi, praticamente, viviamo su un grosso reattore nucleare.
Chi oggi contesta l'uso dell'energia nucleare mostra solo un pregiudizio ideologico.
Del resto, se l'uso dell'atomo per le azioni belliche è mortale, quello civile potrebbe essere una risorsa. Anzi, è una risorsa.
Oggi c'è chi contesta il progetto nucleare italiano, anche adducendo a quanto sta succedendo in Giappone, con la centrale di Fukushima danneggiata dal sisma.
Ora, queste persone hanno una veduta limitata. Quanto sta accadendo in Giappone deve farci riflettere sulle modalità di applicazione dell'energia nucleare ma l'energia nucleare in sé è una risorsa!
Quindi, è ora di dire basta a questi "intellettuali" che non vogliono l'energia nucleare!
Il popolo farebbe bene a non ascoltarli. Se vogliono dare aria ai denti, aprano la bocca e non dicano niente. Essi ci rovinarono, con quello scellerato referendum del 1987. Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Il nucleare? Conviene!", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/il-nucleare-conviene.html.
Del resto, la natura stessa smentisce questi signori.
Noi viviamo grazie all'energia nucleare.
E poi, vista la situazione geopolitica del Medio Oriente e del Nord Africa e la questione del metano e del petrolio, noi faremmo bene a prendere in considerazione tutte le alternative, nucleare compreso.
Termino con una mia preghiera per il popolo giapponese e per tutte le vittime di catastrofi simili.
A SANT' AITA
"Tu che splendi in Paradiso,
coronata di vittoria,
Oh Sant'Agata la gloria,
per noi prega, prega di lassù."
Chì bona seti...comu vosciu dici lu nomu...
o Sant'Aita...priati lu Signuri..
chì di suffriri a dari ùn abbia la Tarra...
comu 'n Urienti...cusì induve cala lu Suli...
cusì a nuautri...a fari chì ùn abbia la guerra!
Amen.
Cordiali saluti.

LASCIATE STARE IL CROCIFISSO...E GLI EBREI!

Cari amici ed amiche.

Ieri, una sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la rimozione dall'ordine giudiziario del giudice di Pace di Camerino Luigi Tosti.
Il giudice Tosti era stato rimosso perché si rifiutava di tenere le udienze nelle aule, a causa della presenza del Crocifisso, non facendo così il proprio dovere.
Il giudice, quindi, ha chiesto la rimozione dei crocifissi, unendosi all'"Unione Atei, Agnostici e Razionalisti" (UAAR) che chiede la rimozione dei crocifissi dalle scuole, dai tribunali e da tutti gli uffici pubblici.
Ora, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di rimozione del giudice.
Quindi, il giudice Luigi Tosti resterà fuori dall'ordine giudiziario.
Ora, io esprimo il mio parere.
La maggioranza degli italiani (anche molti di coloro che non professano religione cattolica) non ha problemi con il crocifisso.
A volere rimuovere questo simbolo è solo una minoranza.
In democrazia comandano le maggioranze.
Se fosse passata la tesi di Tosti e dell'UAAR, sarebbe stata la fine di ogni logica democratica.
Sarebbe stata una dittatura della minoranza.
E poi, il crocifisso è un simbolo della cultura del nostro Paese.
Sarebbe stato inaccettabile così come sono inaccettabili certe frasi ed espressioni antisemite.
E' proprio così! Su Facebook, mi sono giunte delle voci di persone che hanno espresso frasi antisemite, adducendo al fatto che nelle aule il giudice Tosti avesse voluto la menorah, il candelabro a sette bracci, che è il simbolo della religione ebraica.
Sarò franco e spero di non sembrare volgare.
Chi dice frasi antisemite è un idiota!
L'antisemitismo è spazzatura ideologica ed è segno di idiozia!
Luigi Tosti non rappresenta gli ebrei (ammesso che egli sia ebreo) così come non rappresentano noi cristiani questi signori che insultano gli ebrei. Gli ebrei sono nostri fratelli maggiori.
Perfino il Santo Padre Benedetto XVI ha condannato l'antisemitismo, sia che esso provenga da preti o fedeli cattolici e sia che provenga da preti o fedeli di altre Chiese cristiane non in comunione con Roma, come la Chiesa ortodossa, le Chiese protestanti, la Chiesa anglicana e la Chiesa vetero-cattolica.
Penso di parlare anche a nome di tutti i cattolici ed anche degli altri cristiani.
Sono vicino ai vari amici ebrei che sono miei interlocutori su Facebook, come Morris Sonnino e Sara Astrologo.
Cordiali saluti.




PROVINCIA DI MANTOVA, IL CENTRODESTRA E' INNOVAZIONE





Cari amici ed amiche.
Prima di parlare dell'argomento, vi segnalo l'evento politico-culturale che si terrà a Roma lunedì 21 marzo. Esso è intitolato "Il PdL nel PPE: storie ed evoluzione del Partito Popolare Europeo". Vi parteciperanno anche l'onorevole Beatrice Lorenzin ed il commissario europeo Antonio Tajani.
L'evento si terrà a Roma, lunedì 21 marzo, dalle ore 17:00 alle 19:30, presso la Sala delle Conferenze, in Via del Pozzetto 58.
Per saperne di più, seguite il link http://www.facebook.com/update_security_info.php?wizard=1#!event.php?eid=170503132998513, chiamate al numero 06 6760 6722 o scrivete all'indirizzo di posta elettronica scuoladiformazionepdl@email.it.
Detto questo, voglio parlare di nuovo della Provincia di Mantova che sarà interessata dalle elezioni nei giorni 15 e 16 maggio di qest'anno.
Io penso che sia arrivata l'ora di cambiare.
L'attuale amministrazione di centrosinistra non ha prodotto nulla di buono.
Umanamente, rispetto l'attuale presidente, il dottor Maurizio Fontanili, anche perché una volta mi prestò soccorso. Infatti, fui colpito da un malore. Quindi, umanamente, lo ringrazio. La sua azione politica, però, è bocciata.
La mia valutazione negativa non è solo frutto del mio orientamento politico dichiaratamente di centrodestra ma è dovuta anche a dati di fatto.
La Provincia di Mantova ha tante risorse ma non le esprime a dovere, proprio per carenze di questa amministrazione provinciale che è retta da una coalizione che ha delle lacerazioni interne e che, di fatto, ha generato immobilismo.
Ad esempio, alla Provincia di Mantova servono nuove strade, di cui scrissi nell'articolo intitolato "Provincia di Mantova, servono strade nuove", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/provincia-di-mantova-servono-strade.html.
Nella Provincia di Mantova, servono strade più sicure, sia per le industrie e sia per la valenza turistica del territorio.
E proprio sul turismo, la Provincia dovrà puntare parecchio.
La Provincia di Mantova ha un patrimonio storico enorme. Non mi riferisco solo alla città di Mantova, al centro abitato di Sabbioneta (che sono riconosciuti come patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO), al Santuario della Beata Vergine Maria a Grazie di Curtatone o all'Abbazia di San Benedetto in Polirone ma vi sono anche altre realtà più piccole che vanno valorizzate.
Mi riferisco, ad esempio, alla Chiesa di Pille, che si trova a Monzambano, alla Pila del "Galeotto" , una delle più antiche riserie ad acqua che risale al periodo deell' imperatrice Maria Teresa d'Asburgo e che si trova nel territorio comunale di Bigarello, all'ex-Chiesa di Santa Maria in Castello, il Palazzo Foglia, la Chiesa parrocchiale dell'Assunta, il Santuario della Beata Vergine della Comuna e l'Isola Boschina di Ostiglia.
Oltre a questi, vi sono anche altri tesori di storia, di architettura e natura.
Tutti questi tesori vanno valorizzati per fini turistici.
Perché ciò avvenga, si devono creare moderne infrastrutture di accesso.
L'ammdernamento delle strade deve puntare. Inoltre, vanno create delle vie alternative come la "greenway".
Io avevo lanciato un'idea simile. Vi invito a rileggere l'articolo inititolato "Una nuova via per Ostiglia, una greenway da Mantova a Governolo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/una-nuova-via-per-ostiglia-una-greenway.html.
Tra l'altro, in questa mia idea, è contemplata la possibilità di usfruire del porto fluviale di Governolo, che oggi risulta inattivo e che rischia di diventare una "cattedrale nel deserto".
Inoltre, si dovrà puntare sull'agricoltura.
Si sa, la Provincia di Mantova ha una larga vocazione agricola.
Vi snono prodotti agroalimentari che sono rinomati, come il Grana Padano, il Parmigiano-Reggiano, la Zucca mantovana, il Melone di Rodigo, o il vino Lambrusco.
Vi sono altri prodotti che devono essere riconosciuti come la Mela "Campanina", che è l'ingrediente principale della Mostarda Mantovana (che è diversa da quella di Cremona), il Salame mantovano o lo Spallotto, insaccato simile al Culatello che, però, viene prodotto con la spalla di maiale e non con la coscia.
Questi prodotti vanno valorizzati e riconosciuti, per la loro salvaguardia.
Servirà una politica più energica che vada in questa direzione.
Inoltre, sia per quanto riguarda l'agricoltura che l'industria, si dovrà puntare sull'innovazione tecnologica.
Oggi, i giovani non fanno più certi lavori perché in passato non si puntò sulle innovazioni della tecnologia.
Quindi, le aziende agricole e varie industrie puntarono sull'immigrazione e sulla manodopera da questa prodotta.
Questo fu un grosso errore perché oggi noi giovani (uso la prima persona, visto che anch'io sono giovane e in cerca di lavoro) siamo in concorrenza con gli immigrati, che sono avvantaggiati.
E' ora di invertire questo trend, altrimenti ci saranno problemi, sia di natura demografica che di produttività.
Quindi, bisogna incentivare le imprese a ricorrere di più alle tecnologie.
Inoltre, ci dovrà essere l'innovazione anche per quanto riguarda il settore dell'ambiente.
Ieri ero alla seduta del Consiglio comunale di Roncoferraro.
Ho ascoltato le varie discussioni.
Di queste, vorrei portarne alla vostra una.
Essa ha trattato il tema della raccolta dei rifiuti.
In questo ambito, il consigliere comunale della Lega Nord Alessandro Alessi ha proposto l'utilizzo di tessere elettroniche con cui verranno rilevati gli svuotamenti dei bidoni dei rifiuti.
Una soluzione simile è stata adottata in Trentino-Alto Adige, in Comuni del Veneto, come Montagnana (in Provincia di Padova), e in altre zone del nostro Paese.
Sarebbe già un modo per migliorare la raccolta dei rifiuti.
Io penso che il centrodestra abbia un'occasione d'oro per migliorare la nostra Provincia e farla diventare (finalmente) una Provincia realmente lombarda.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.