Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 26 febbraio 2011

I GIOVANI, SAN GABRIELE, DIO E MAMMONA


Cari amici ed amiche.
Oggi, domenica 27 febbraio, nelle nostre chiese (durante le Sante Messe) vengono letti i brani del libro di Isaia (capitolo 49, versetti 14-15), del Salmo 61, della I Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (capitolo 4, versetti 1-5) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 6, versetti 24-34).
Vorrei focalizzare l'attenzione sul brano del Vangelo che recita:
"In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Nesuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionrà all'uno e disprezzerà l'altro.
Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e né mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro che è nei cieli li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che nenche Salomone, con tutta la sua gloria vestiva come loro. Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: "Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?". Di tutte queste cose vanno in cerca anche i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte le cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.".
Questo brano riassume al meglio sia il brano del libro del profeta Isaia, che il Salmo 61 ed il brano della I Lettera di San Paolo ai Corinzi.
Qui vale un passaggio di una vecchia omelia di don Alberto Ferrari, parroco di Roncoferraro fino al novembre 2005 ed oggi parroco di Moglia che dice:
"Il denaro sa essere un ottimo servo ma può diventare un padrone".
Infatti, in questo brano, Gesù parla proprio del rapporto che deve essere tra l'uomo ed il mondo materiale.
In realtà, Gesù non condanna la ricchezza ed il mondo materiale in quanto tali.
Essi, infatti, furono creati da Dio prima dell'uomo.
Di creò l'uomo a Sua immagine e somiglianza per amministrare il mondo materiale.
Quindi, la ricchezza in sé non è cattiva. Lo steso si può dire anche del potere.
Cattivo, però, può essere il rapporto tra l'uomo e la ricchezza ed il potere.
A causa del peccato originale nell'uomo alberga la concupuscenza, ossia il desiderio sfrenato di avere sempre più ricchezza e potere, anche facendo del male al prossimo o arrivando a compromessi con forze oscure.
In tale caso, l'uomo non è più libero ma schiavo della sua concupiscenza, concupiscenza che lo porta alla rovina.
Mi viene in mente, ad esempio, Lex Luthor personaggio della serie TV americana "Smallville" ,che è interpretato dall'attore Micheal Rosenbaum, l'antagonista di Clark Kent.
Questo è il classico personaggio che si lasciò prendere dalla propria concupiscenza e pur di sapere il segreto del giovane Clark Kent arrivò a fare delitti efferati.
La sua rovina fu assicurata.
Nessuno è immune dalla concupiscenza.
Mi ricordo che, parlando di politica con alcuni miei interlocutori (che non la pensavano come me) sentii dire da loro:
"Nella nostra associazione siamo tutti onesti e non faremo certe cose ce accadono nei partiti come il tuo!".
La realtà è ben diversa. Non metto in dubbio la buona volontà e la buona fede dei miei interlocutori ma voglio dire che nessuno è immune dalla concupiscenza. Siamo tutti simili al già citato Lex Luthor. Abbiamo tutti un lato oscuro.
Quando si acquisisce il potere, non sempre c'è chi fa un buon uso di esso.
La storia ce lo insegna e lo dimostra.
Però, se è vero ciò, è vera anche l'idea opposta, ossia che la ricchezza ed il potere non sono cattivi.
Certe forme di pauperismo sono, in realtà, forme di fanatismo e di ipocrisia.
Non è detto che un uomo ricco sia malvagio.
Se la ricchezza è frutto di onesto lavoro e se chi ce l'ha ne fa un buon uso, non è una cosa negativa ma una risorsa.
Nella visione protestante, ad esempio, essa viene vista come una risorsa che crea lavoro. Se si crea lavoro vi è benessere per tutti.
Forse, noi cattolici dovremmo recuperar questo concetto che i nostri fratelli protestanti fecero loro a che, in realtà, è antecedente alla Riforma.
Vi invito a leggere questo brano del Manuale di confessione di Thomas di Cobham, vescovo inglese del XIII secolo che recita:
"Vi sarebbe na grande mancanza in molti paesi se i mercanti non portassero ciò che abbonda in un luogo in altro dove queste stesse cose mancano. Perciò possono a buon diritto ricevere il prezzo del loro lavoro.".
Non molto diverso è il brano di San Tommaso d'Aquino che recita:
"Se ci si dedica al commercio per il bene comune, se si vuole che le cose necessarie alla vita non manchino al paese, il guadagno, invece di essere considerato come un fine , è solo richiesto come ricompensa del lavoro.".
I protestanti fecero loro questo concetto.
Certamente, oltre all'industria e al commercio, esistono anche la carità e la sussidiarietà, di cui parlai nell'articolo "Sussidiarietà sì! Assistenzialismo no!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/sussidiarieta-si-assistenizialismo-no.html.
Certamente, oggi questo discorso va fatto soprattutto ai giovani che sono spesso abbagliati dal falso mito della ricchezza facile e non posta come mezzo ma come fine.
Proprio oggi, domenica 27 febbraio, viene commemorato San Gabriele dell'Addolorata, il Santo protettore d'Abruzzo e Patrono di noi giovani.
Questo Santo mi è particolarmente caro. E' l'unico "elemento abruzzese" che mi è rimasto. Infatti, mio padre è di Tossicia (o meglio della frazione di Azzinano), Provincia di Teramo.
Tutta la mia famiglia è devota a questo Santo.
Tra l'altro, quando nacqui (il 03 gennaio 1980) avrebbero dovuto battezzarmi con il nome Gabriele, proprio perché mia madre fece un voto a quel Santo.
Poi, però, mio padre mi appioppò il nome Antonio Gabriele perché suo padre (mio nonno) si lamentava del fatto che nessuno dei suoi nipoti avesse il suo nome, per l'appunto Antonio.
In compenso, mia madre riuscì a dare il nome Gabriele a mio fratello, che nacque nel 1985.
Pertanto, faccio gli auguri di buon onomastico a lui, a un mio cugino di Novara (che si chiama anche lui Gabriele e a cui voglio bene come se fosse mio fratello) e a tutti coloro che si chiamano Gabriele o Gabriella. Di San Gabriele, parlai in vari articoli, come quello intitolato "Lourdes", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/lourdes.html.
Chi oggi va al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, che si trova ad Isola del Gran Sasso (in Provincia di Teramo), per favore, reciti una preghiera anche per me.
Di certo, la vita di San Gabriele dell'Addolorata fu esemplare.
Egli capì che le cose importanti non erano il vestire bene o il mangiare cose ricercate (cose che lui, che al secolo si chiamava Francesco Possenti, poteva permettersi, vista la ricchezza della sua famiglia) ma la vita e Colui che la dona a tuttti, ossia Dio.
Lui divenne veramente ricco quando si fece povero.
Mi viene in mente di concludere con questa mia piccola poesia , una piccola preghiera rivolta proprio a San Gabriele.
GABRIEL, ORA PRO NOBIS!
Povuru vinistu...ma questa puvertà vi fici riccu...
o Gabriel...pè questa ghjuventù priati...et sempri nta Viritati...
chì sii quella...cuntru lu diavule et questu mondu liccu...
et chì pirdunu sii di nuautri tutti li piccati!
Amen.
Termino, dedicando un piccolo pensiero a Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra (in Provinci a di Bergamo) che scomparve tre mesi fa e che ieri è stata trovata morta in un campo.
Io spero che si faccia giustizia e che chi si macchiò del suo omicidio abbia una pena commisurata al reato.
Che San Gabriele protegga anche la sua famiglia, che oggi vive un dolore immenso.
Cordiali saluti e, di nuovo, auguri a tutti coloro che si chiamano Gabriele.


DECRETO "MILLEPROROGHE"

Cari amici ed amiche.

Il decreto "Milleproroghe" è stato approvato.
In esso vi sono importanti misure chiave come l'abolizione dello stop alle demolizioni delle costruzioni abusive in Campania, la proroga della riscossione dei contributi per i terrmotati d'Abruzzo, la proroga di un anno per i pagamenti delle more per le famiglie disagiate che sono sotto sfratto, la proroga delle multe causate dalle "Quote latte", investimenti di 100.000.000 di Euro per le zone colpite dalle alluvioni, gli aiuti alle imprese (tramite voucher) e la modifica della norma che regola l'anatocismo, ossia l'interesse sull'interesse bancario.
Questo decreto serve ad aiutare famiglie ed imprese e dimostra che questo Governo è operoso.
Cordiali saluti.

venerdì 25 febbraio 2011

CATTOLICESIMO, MARTIN LUTHER E RIFORMA, PASSATO E FUTURO




Cari amici ed amiche.

Prendo spunto da un articolo dell'Unione Cristiani Cattolici Razionali (UCCR), il cui link è http://www.uccronline.it/2011/02/24/chiesa-anglo-luterana-%C2%ABannulliamo-la-riforma-e-torniamo-nella-chiesa-cattolica%c2%BB/.
In questo articolo si parla della Chiesa anglo-luterana americana che ha deciso di tornare in Comunione con Roma. La massima autorità di questa confessione religiosa, il reverendo A. Glad Felter, metropolita della Chiesa anglo-luterana, ha scritto al vescovo anglo-cattolico della Florida, monsignor Edward J. Steele, una lettera con cui affermava di volere annullare la Riforma e gli errori di Martin Luther e di tornare in piena e visibile comunione con Roma.
Da qui, ho avuto l'idea di fare questo articolo, anche riprendendo un mio scritto precedente, un articolo in cui trattai proprio il discorso inerente a Martin Luther (o Lutero, come dir si voglia).
Vi invito a leggere l'articolo intitolato "Lutero, chi era e che cosa ha lasciato?", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/04/lutero-chi-era-e-che-cosa-ha-lasciato.html.
A mio modesto parere, Martin Luther ebbe ragione nel merito ma commise degli errori nel metodo.
Era fuori discussione il fatto che la Chiesa cattolica dei suoi tempi avesse dei problemi.
Ad esempio, certi vescovi (ed anche certi Papi) di allora erano signori ricchi e facevano fare grandi opere monumentali (e ciò fu anche una cosa positiva perché fu dato un impulso all'arte) ma trascuravano completamente la comunità cristiana a loro affidata.
Inoltre, i vescovi di allora non furono obbligati a risiedere nelle loro diocesi e potevano controllare anche più vescovati ed avere più rendite.
Questo li rendeva spesso latitanti e lontani dai bisogni della comunità.
Inoltre, la simonia (vendita di cariche ecclesiastiche) era una regola, come la corruzione del clero.
Già nel Medio Evo ci fu questa pratica e un esempio fu Papa Benedetto IX (1012-1055) che vendette la sua carica per due volte e che per altrettante volte la rivolle.
Oltre a ciò, molti sacerdoti non erano istruiti.
Questo era noto anche a Roma, come dimostra questo brano del 1513 che fa parte del "Programma di governo della Chiesa", opera scritta dai monaci veneziani Giustiniani e Qurini, su incarico di Papa Leone X.
Il brano recita:
"Di questi mali che abbiamo elencato nessuno può dubitare che l'ignoranza sia il più grande e il principio e la causa di tutti.
Troverai molte migliaia di religiosi i quali non sanno leggere ne scrivere mediocremente. Ancora, in tutta la numerosissima moltitudine di religiosi a stento troverai due su cento o dieci su mille che abbiano imparato quel po' di latino necessario per capire ciò che leggono nelle chiese ogni giorno.".
Questo fu molto grave, specialmente se tiene conto del fatto che in quegli anni si diffuse la stampa e che, quindi, inziarono ad esserci più persone istruite che potevano leggere anche la Bibbia.
Inoltre, vi erano anche preti che vivevano con donne e che violavano il voto di castità. Essi vivevano in concubinato.
Raccontano certe cronache che quando Roma venne saccheggiata nel 1527, i lanzichenecchi (mercenari tedeschi) entrarono in una stanza di uno dei palazzi e trovarono un prete che giaceva "in lectum" con una donna, forse una delle tante cortigiane, che oggi potremmo definire "escort".
Forse, qualcuno, nei giorni nostri, farebbe una figura decente, se non facesse il moralista.
Tutto ciò creò malcontento e la Chiesa era molto criticata.
Lutero capì questo fece una sua proposta di Riforma.
Certamente, egli agì in buona fede ma, a mio giudizio, commise due errori fondamentali.
Il primo fu di ordine culturale.
Lui puntò molto sul nazionalismo tedesco.
Questo errore fu grave perché portò alla nascita di quella corrente di pensiero che (unita alla secolarizzazione) nel XX secolo causò delle tragedie.
Certo, quanto detto da Lutero va contestualizzato e, di sicuro, lui non ebbe nulla a che fare con il nazismo ma le sue parole vennero prese come spunto dai nazionalisti tedeschi dei secoli XIX e XX.
Lutero avrebbe dovuto fare un discorso in chiave universale.
Il secondo errore di Lutero fu di ordine religioso.
Egli non tenne suffcientemente conto della Tradizione della Chiesa.
Egli, infatti, avrebbe dovuto fare un progetto di riforma che confermasse il Primato del Papa, la funzione dei vescovi e della gerarchia ecclasiastica (con il celibato degli uomini di Chiesa) e la Successione apostolica, i Sacramenti, la Transustaziazione, i culti della Vergine e dei Santi e la Solennità della Liturgia, senza togliere innovazioni, come un maggiore rigore, la possibilità da parte di ogni fedele di leggere la Bibbia e, magari, la traduzione di alcuni canti liturgici e delle omelie in lingua, mentre le letture e le celebrazioni dei Sacramenti sarebbero rimaste in latino, vista la loro solennità e vista anche l'universalità della Chiesa cattolica.
Purtroppo, quei due errori generarono situazioni non belle.
Se del nazionalismo ho già detto tutto, della mancanza di attenzione verso la Tradizione si deve dire molto.
Essa generò la frantumazione della cristianità.
Si formarono Chiese separate che spesso erano in guerra anche tra loro.
Inoltre, essa fece sponda anche ai sovrani e principi che usavano le dottrine protestanti per separarsi dalla Chiesa cattolica e controllare i beni ecclesiastici.
Oggi, i rapporti tra protestanti e cattolici devono forti.
Noi cristiani non possiamo permetterci di essere divisi di fronte a questa secolarizzazione.
Dobbiamo valorizzare ciò che ci unisce.
Del resto, anche nel protestantesimo vi è una rinascita di certi valori.
Pensiamo anche alla devozione mariana.
Vi invito a consultare il sito http://www.kanaan.org/.
Questo sito mi è stato segnalato dall'amico Arild Kare Edvardsen su Facebook, che ringrazio.
Inoltre, alcune Chiese protestanti, come la Chiesa luterana svedese (su cui dovrò documentarmi), hanno una gerarchia episcopale.
Termino con una mia poesia, una preghiera rivolta a Santa Brigida di Svezia, poesia che porterò all'VIII edizione del "Pranzo dei Poeti Mantovani" il 06 marzo prossimo. Una copia di questo articolo, con la poesia, sarà regalata al signor Sergio Aldrighi presidente del cenacolo di poeti dialettali mantovani "Al Fogolèr", che mi ha invitato come ospite.
Del resto, la terra di Santa Brigida, la Svezia, è una terra di grande tradizione cristiana ma, dal 1527 (sotto il regno di re Gustavo I Vasa, 1496-1560, nell'immagine in basso), la sua Chiesa è separata da noi.
Nel testo è raccontata la storia della cristianità svedese e sono citati personaggi comi Giovanni Magno (1488-1544), l'ultimo arcivescovo cattolico di Uppsala.
E' anche una preghiera per tutti coloro che caddero vittima delle guerre di religione di quegli
anni ed è anche un modo per riavvicinare a noi un Paese come la Svezia. E' anche una preghiera per voi che leggete, cattolici, ortodossi, protestanti, vecchi cattolici o non cristiani che siate.

A SANCTA BRIGIDA DI SVEZIA

Comu fù nti li tempi antiqui...cusì vinni pè a vena l'anni...
cusì fattu 'n "rustica lingua romana a thiotisca" la cantu...
a Diu...chì stesi fin'a l'ultimu vescu Ghjuvanni...
et a cantà voi, o pia Brigida, cusì da Valdstena...
et certu 'n tutta l'Europa vinni...com'ancu 'n Roma...
ma su la tarra voscia fù cusì un autru Calvariu...
quandu di sangue lu Malaren si fici...pè vulè di lu rè...
chì fù strangeru...et poscia vinni un autru lariu...
cù da lu mari venuti li dui fratelli...dui curati...
chì tedescu ficiru lu Cridu...et sangue fù ancora...
et ché cusì visti la tarra voscia...pè li nosci martiri priati!
Amen.

Cordiali saluti.











TRIPOLI, SINAGOGHE E CHIESE, UN PATRIMONIO IN PERICOLO






Cari amici ed amiche.
Vi invito a visionare questo video preso da Youtube che mostra la città di Tripoli, capitale della Libia, negli anni '60.
Vi invito anche a visitare il sito di Paolo Cason, http://www.paolocason.it, uno degli esuli italo-libici.
Le foto che sono qui sopra provengono dal suo sito, il cui link figura nella voce "Link preferiti di questo blog.
Cason è uno dei tanti esuli italiani che furono costretti a lasciare la Libia, con il colpo di Stato del 1970, golpe che portò Mu'ammar Gheddafi al potere e che stravolse il Paese.
Da persona a cui piacciono la storia e l'arte (specialmente quella sacra) non potevo non parlare di quello che successe nella Libia di quegli anni e di quello che potrebbe accadere, alla luce di quanto sta accadendo.
Prima del 1970, Tripoli era una città in cui gli italiani coesistevano con gli arabi.
Anzi, la comunità italo-libica era bene integrata nella società ed era vitale.
Accanto alle moschee,vi erano chiese e altri edifici di pregevole fattura.
Oltre alle chiese, vi era anche una bella sinagoga, per la comunità ebraica.
Purtroppo, quanto successe nel 1970 stravolse la situazione.
Mandati via gli italiani, il numero di ebrei e di cristiani presenti in Libia si ridusse drasticamente.
Prima del 1970, la Chiesa libica era costituita da due diocesi (Tripoli e Bengasi), dal Vicariato apostolico di Derna e dalla Prefettura apostolica di Misurata.
Dal 1970, la Chiesa venne ridotta ad un massimo di 10 sacerdoti e a due chiese, una a Tripoli ed una a Bengasi.
Oggi, vi sono il Vicariato aspostolico di Tripoli ed il Vicariato apostolico di Bengasi che sono retti, rispettivamente, dal vescovo veronese, quasi mio conterraneo, monsignor Giovanni Martinelli, e dal vescovo argentino, monsignor Sylvester Carmel Magro.
Purtroppo, tanta parte del patrimonio cristiano in Libia è andata perduta.
Ne è un esempio la Cattedrale del Sacro Cuore.
Essa era una bella chiesa di stile neoromanico che fu fatta negli anni '30 dall'architetto Saffo Panteri.
Le forme ricordavano un po' il duomo di Modena ed aveva una cupola di 43 metri.
Gli interni erano solenni.
Pregevole era una scultura che rappresentava la Pietà, in cui vi era raffigurata la Vergine Maria che teneva in braccio suo figlio Gesù morto.
Nel coro, la chiesa aveva un grandioso organo a canne.
Purtroppo, di tutto ciò resta ben poco.
La Chiesa fu trasformata in moschea.
Tutti gli arredi che aveva all'interno furono tolti come fu demolita la guglia del campanile (che fu sostituita dal minareto) e la cupola fu riadattata in forme islamiche.
La sua facciata, decorata con logge ed un'elegante trifora romanica, fu completamente cambiata ed oggi reca iscritti i versi del Corano.
Purtroppo, non fu l'unica chiesa a venire tolta ai cristiani.
Anche la Chiesa della Madonna della Guardia non è più dedicata al culto cristiano.
Anch'essa di stile neoromanico e con un grandioso rosone al centro, oggi è utilizzata come palestra di judo.
Nella "città vecchia", vi è la Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Questa chiesa fungeva da cattedrale, prima ce venisse realizzata la Cattedrale del Sacro Cuore.
Oggi, grazie alla mediazione di monsignor Martinelli, la chiesa è ancora aperta al culto cristiano. Essa, infatti, fu affidata alla Chiesa anglicana, che, comunque, concede ai cattolici di celebrarvi le liturgie per la festa della Madonna.
Potete leggere l'intervista a monsignor Martinelli, seguendo il link http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/interviste/2008/131q07a1.html.
Vi è anche la Chiesa di San Francesco in Dahra.
Questa è l'unica chiesa cattolica rimasta a Tripoli.
Pregevol è la pala (nella foto in alto) che fu dipinta dal pittore napoletano Mancinelli e donata da Ferdinando II, re delle Due Sicilie nel 1857.
Oltre alle chiese, vi è il Cimitero cristiano di Hammanji.
In esso riposano molti italiani ma è in stato di degrado.
Vi è anche una sinagoga.
La Sinagoga di Slat Bar Bishj fu ricostruita dall'architetto fu ricostruita dall'architetto Umberto di Segrè ed era il luogo di culto della nutrita comunità ebraica presente a Tripoli.
Oggi, essa è in cattive condizioni e pare che la si stia trasformando in moschea.
Anche il Cimitero ebraico rischia di scomparire.
Purtroppo, quanto sta succedendo ora, rischia di spazzare via quel poco che resta della comunità ebraica di quella cristiana presenti a Tripoli.
Noi italiani, che tanto demmo sia alla comunità cristiana che a quella ebraica della Libia e che in esse fummo protagonisti, non possiamo non fare nulla.
Quel patrimonio che si trova a Tripoli è anche nostro, così com'è anche nostro il patrimonio rappresentato dalla vicina città romana di Leptis Magna, che fu la città natale dell'imperatore Settimio Severo (146 AD-211 AD).
Tutto questo patrimonio è a rischio.
Vorrei fare una proposta.
Mi rivolgo ad eventuali lettori italo-libici di questo blog.
Se hanno delle foto, dei documenti storici, delle monete o quant'altro sugli italiani in Libia, li passino pure sullo scanner e mi inviino le copie.
Così, farò un articolo (con una piccola photogallery) su questo blog.
A me piace parlare di storia.
Se si conserva e trasmette la memoria degli errori passati, si evitano quelli futuri.
Cordiali salut.

giovedì 24 febbraio 2011

L'ARMA DEI CARABINIERI, UN VALORE!

Car amici ed amiche.

Io credo che si debba dare attenzione ad un'istituzione antica qual è l'Arma dei Carabinieri.
Fondata nel 1814 dal re di Sardegna Vittorio Emanuele di Savoia, essa rappresenta un pezzo di storia del nostro Paese.
Durante il fascismo, essa si trovò a dovere applicare le infami leggi razziali.
Circa 2700 carabinieri vennero deportati per essersi rifiutati di accettarle.
Essi parteciparono a molte delle nostre guerre, cosa che fanno tuttora, oltre a garantire l'ordine pubblico.
Essi si trovano a dovere lavorare anche i contesti difficili, come le zone in cui vi sono la criminalità organizzata e il degrado (qui in Italia) e in zone di guerra, all'estero.
Essi fanno ciò con grande spirito di sacrificio e spesso mettono a repentaglio la propria vita.
Pertanto, io trovo ingiusto che vi siano delle persone che urlano slogan beceri ed indegni come "10, 100, 1000 Nassiriya", scherzando su quanto successe in Iraq il 12 novembre 2003, in cui morirono 19 italiani che erano lì in missione, tra cui dei Carabinieri.
Trovo ingiusto anche che fosse stata intitolata un'aula di Palazzo Madama (la sede del Senato) a Carlo Giuliani, il giovane No-Global che venne ucciso da un colpo di pistola durante gli scontri avvenuti il 20 luglio 2001 al G8 di Genova.
L'accusa di avere sparato fu lanciata contro il carabiniere Mario Placanica.
Ora, vorrei ricordare che fu un gruppo di No-Global ad attaccare la camionetta con dentro i Carabinieri, tra i quali vi era Placanica.
Vorrei ricordare anche che Giuliani (che era in quel gruppo di Non Global) aveva in mano un estintore e stava per scagliarlo contro Placanica.
Quest'ultimo aveva puntato la pistola per proteggersi.
Secondo alcune versioni il colpo era partito accidentalmente e secondo altre il colpo di pistola potrebbe non essere partito da Placanica.
Quindi, è ora di finirla di attaccare i Carabinieri. Chi intitolò quell'aula di Palazzo Madama a Giuliani non ebbe senso dello Stato.
Essi portano all'attenzione di tutto il mondo i nostri valori di solidarietà e di rispetto per la persona. Questi sono valori fondanti della nostra cultura.
Forse, i Carabinieri unirono (e tuttora uniscono) l'Italia più di quanto fece Garibaldi.
Nell'Arma dei Carabinieri, il lombardo coopera con il campano, il veneto con l'abruzzese, il toscano con il calabrese, il piemontese con il siciliano e così via.
Nell'Arma, infatti vi sono i valori che accomunano tutti gli italiani, dalle Alpi a Lampedusa.
Io penso che i Carabinieri meritino di essere festeggiati più di tante altre cose (forse anche più di Garibaldi) nelle commemorazioni del 150° anno dell'Unità d'Italia.
Vale la pena di leggere la loro preghiera che dice:
Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra,
noi Carabinieri d'Italia,
a Te eleviamo reverente il pensiero,
fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!
Tu che le nostre legioni invocano confortatrice e protettrice
con il titolo di "VIRGO FIDELS".
Tu accogli ogni nostro proposito di bene
e fanne vigore e luce per la Patria nostra.
Tu accompgna la nostra vigilanza,
Tu consiglia il nostro dire,
Tu anima la nostra azione,
Tu sostenta il nostro sacrificio,
Tu infiamma la devozione nostra!
E da un capo all'altro d'Italia
suscita in ognuno di noi
l'entusiasmo di testimoniare,
con la fedeltà fino alla morte,
l'amore a Dio e ai fratelli italiani.
Amen!
Cordiali saluti.

LIBIA E NORD AFRICA, NON CI SI RENDE CONTO DEL PERICOLO!


Cari amici ed amiche.


E' un bel caos ma qualcuno non si rende conto di ciò.
In primo luogo, c'è il rischio di una deriva verso il fondamentalismo islamico.
Secondo alcune notizie, pare che in Libia (ove ci sono grossi problemi) si sia formato un emirato retto da Al Qaida.
Se questa notizia dovesse essere vera, sarebbe molto grave!
Ci sarebbe il rischio di un'ondata fondamentalista su tutta la sponda sud del Mare Mediterraneo.
Sarebbe la rischio la nostra sicurezza, come quella dello Stato di Israele e dei cristiani residenti nei Paesi nordafricani.
Già, questi ultimi persero chiese ed averi in passato.
Proprio nella Libia del 1970 (con il colpo di Stato che portò Gheddafi al potere) gli italiani che erano residenti lì furono espulsi e videro le loro chiese trasformate in moschee (come la cattedrale del Sacro Cuore di Tripoli, nella foto qui sopra) e riutilizzate per altri scopi.
Ad esempio, la cattedrale di Bengasi è oggi in disuso.
Oltre al pericolo dovuto al fondamentalismo islamico, vi è quello per la nostra economia.
Infatti, tante aziende italiane hanno attività in quei Paesi e da lì l'Italia prende il gas naturale.
Se dovesse esserci un Nord Africa puramente islamico, di tipo talebano, potremmo avere problemi per il rifornimento di energia o alle nostre attività industriali lì presente.
E' ora che noi italiani capiamo la situazione.
In primo luogo, riguardo l'energia, dobbiamo vagliare altre opportunità, come quella delle fonti rinnovabili e dell'energia atomica, di cui scrisi nell'articolo intitolato "Il nucleare conviene", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/il-nucleare-conviene.html.
Inoltre, dovremo stare attenti alle nostre attività.
Io spero che ci si renda conto del pericolo e che, qui in Italia, non ci siano le divisioni e le stupide baruffe politiche.
Anzi, spero che questa sinistra prenda una posizione più responsabile di quella che ha attualmente e che insieme al centro destra e al Governo e contribuisca a fare sì che l'Italia non resti sola a gestire la situazione grave che potrebbe scaturire da questi flussi migratori provenienti dal Nord Africa.
Sostenga il Governo, nel fare pressione sull'Unione Europea per fare sì che l'Italia non sia sola ad affrontare questa emergenza, invece di fare i sit-in ed insultare il presidente Berlusconi.
Farebbe una bella cosa.
Cordiali saluti.





mercoledì 23 febbraio 2011

PROTESTANTI E CATTOLICI, UNA "SANTA ALLEANZA" AMERICANA









Cari amici ed amiche.
Negli USA certi temi sono sensibili ed uniscono persone di vario tipo.
L'esempio è nel "Grand Old Party", che noi conosciamo come Partito Republicano (http://www.gop.com/).
Il Partito Repubblicano di oggi non è più quello delle orgini.
In origine, infatti, fu un partito che si rifaceva al protestantesimo e traeva forza da quei ceti provenienti dalla tradizione anglo-sassone, di etnia bianca e di religione protestante (anglicano, presbiteriano e congregazionalista).
Oggi, non è più così!
Nelle fila del Partito Repubblicano americano di oggi vi è sempre di più una presenza di religione cattolica.
Un esempio è rappresentato dallo speaker della Camera dei Rappresentanti John Boenher, un cattolico che si è fatto promotore di una legge che vieta il finanziamento all'aborto, legge che è stata approvata. Vi invito a leggere l'articolo dell'Unione Cristiani Cattolici Razionali (UCCR), seguendo il link http://www.uccronline.it/2011/02/23/usa-legge-che-vieta-il-finanziamento-allaborto-e-approvata-dalla-camera/.
Questa contribuisce anche a smentire certe tesi "cospirazioniste" che vedono negli USA il Male, un Male rappresentato da certe lobbies che puntano a scardinare gli attuali poteri costituiti ed anche la Chiesa cattolica ed il Cristianesimo, per potere poi controllare il mondo.
L'approvazione di questa legge smentisce queste tesi, che sono volte più a creare un livore anti-americano, sia di stampo nazi-fascista che comunista.
Tra l'altro, negli USA, la Chiesa cattolica è in crescita ed è oggi la confessione cristiana con il maggiore numero di fedeli.
I "complottisti" si spieghino questo.
Molti esponenti cattolici sono oggi nel "Gran Old Party".
Quindi, il Partito Repubblicano USA rappresenta una vera e propria "Santa Alleanza" tra protestanti e cattolici , uniti dalla difesa dei valori della famiglia (come cellula fondante della società) e della vita.
Mi ricordo del presidente George Walter Bush (nella foto, 2000-2008) che prese una posizione contraria all'eutanasia, riguardo al caso di Terry Schiavo.
Mi ricordo che lo stesso presidente fece na legge che vietava il finanziamento alla ricerca sulle cellule staminali embionali, legge che è stata abrogata dall'attuale presidente democratico Barack Hussein Obama.
Su temi simili c'è una larga convergenza tra questi protestanti e questi cattolici americani che, guarda caso, oggi militano nel "Grand Old Party" che si sta proponendo di difendere le radici giudaico-cristiane degli USA.
Del resto, tra protestanti e cattolici ci furono delle alleanze.
Mi viene in mente quanto successe nel 1534 AD a Munster (in Germania), in cui gli anabattisti causarono una rivolta e fecero una vera e propria opera di disobbedienza civile.
Istituirono la poligamia e fecero un regime di terrore nella città tedesca.
I principi tedeschi luterani e quelli cattolici si unirono per riprendere il controllo della città.
Mi ricordo anche la "Santa Alleanza" che ci fu tra la Prussia, l'Impero Russo e l'Impero Austriaco, dopo il Congresso di Vienna (1814-1815).
Essa fu ispirata da veri principi cristiani ed unì la Prussia luterana, l'Impero Russo ortodosso e l'Impero Austriaco cattolico.
Del resto, c'è un "nuovo ordine mondiale".
Uso questo termine che è tanto caro ai "complottisti" che lo usano per accusare gli USA di fare il complotto prima descritto e per gettare fango su di loro.
Io, però, uso il termine "nuovo ordine mondiale" per indicare una rivoluzione che avvenne 2011 anni fa (nel territorio dell'attuale Stato di Israele) e che fu causata da Colui che tutti videro come il figlio di un semplice falegname ebreo (ed ebreo Lui stesso) che iniziò a predicare e che morì sulla croce e risorse.
Il nome di Colui che fece questo è Gesù, il Figlio di Dio.
La Sua fu una grande rivoluzione che creò il "nuovo ordine mondale".
Infatti, fece conoscere a tutti quel Dio che fu di un popolo, il popolo di Israele, a tutti gli uomini perché tutti gli uomini sono Suoi figli.
Che razza di cristiani saremmo se noi non facessimo capire ciò poiché ci scontriamo, anche su temi importanti, come la vita e la famiglia?
I repubblicani USA l'hanno capito e nel loro partito vi sono protestanti e cattolici che, pur con le loro differenze (che ci sono), sui temi importanti convergono.
Questa è una visione corretta poiché quando i cristiani impegnati in politica sono divisi (sia per ragioni confessionali che ideologiche) si perde sempre.
Questo è anche lo spirito della vera destra, una compagine politica unita da valori più profondi ed autentici di un popolo.
Qualcuno, qui da noi, impari!
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.