The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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domenica 6 febbraio 2011
IL FEDERALISMO NON E' CONTRO IL SUD!
RONCOFERRARO, BUFERA SUL SUPERMERCATO
Vi invito a leggere l'articolo, seguendo il link http://www.leganordmantova.org/TEMPL_docs_vis_public.asp?IDLivello1=120&IDLivello2=520&IDInfo=988.
Questo articolo è stato preso dal sito della Lega Nord di Mantova (che, a sua volta, l'ha preso dal quotidiano "La Voce di Mantova") e tocca un tema che io ho già toccato, la questione del supermercato a Roncoferraro.
Leggete l'articolo intitolato "Una poposta costruttiva per Roncoferraro", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/una-proposta-costruttiva-per.html. Sono d'accordo sia con quanto espresso da Davide Balzanelli, consigliere comunale dell'Associazione Civica Mantovana (ACM, http://www.associazionecivicamantovana.it/acmprovinciale/), e sia con Franco Carreri, segretario del circolo della Lega Nord di Roncoferraro.
Conosco entrambi personalmente e con entrambi dialogo.
Vi posso dire che sono entrambi molto seri.
Certo, con Balzanelli ci sono maggiori distanze maggiori (essendo io afferente al centro destra e al Popolo della Libertà) ma, su questo tema, come su altri a livello locale, non posso non pensarla come lui. Inoltre, è un ragazzo molto intelligente, serio e volenteroso.
Con Carreri, ovviamente, i rapporti sono ottimi e vi posso dire che lui è uno che lavora bene ed è uno con cui si lavora bene sul territorio. E' molto saggio.
Mi ha sempre dato dei buoni consigli.
Qui il problema sta nel fatto che l'Amministrazione comunale di Roncoferraro (che è di centro sinistra) non dialoghi con gli stakeholders, ossia i commercianti e gli abitanti della zona circostante a quella in cui si dovrebbe fare il supermercato.
E poi, c'è la questione del cimitero.
In pratica, quest'opera verrebbe fatta davanti al cimitero.
Da cattolico, non condivido questa scelta.
Del resto, parlai di ciò anche nell'articolo intitolato "Fede e società, è ora di trovare un accordo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/01/fede-e-societa-e-ora-di-trovare-un.html.
Qui nessuno è contrario alla realizzazione del supermercato.
Il problema è l'ubicazione di questa nuova opera.
Per questo, sarebbe giusto che l'Amministrazione comunale parlasse con i cittadini.
Cordiali saluti.
TUTTI DEVOTI TUTTI!!!
Cari amici ed amiche.
Vi invito a visionare il video della festa di Sant'Agata, festa che si tiene il 05 febbario. Sant'Agata è la Patrona della città di Catania. Ringrazio l'interlocutore di Catania che lo ha messo sul social-network Facebook, dandomi l'idea di trattare l'argomento in questione. A lui e ai suoi concittadini, faccio i miei auguri di una buona festa di Sant'Agata, anche se in ritardo. L'argomento che voglio trattare riguarda proprio le feste dei Santi. Esse sono molto sentite nel Sud Italia. Al contrario, esse sono in declino al Nord. Ciò è un peccato!
Infatti, queste manifestazioni non hanno solo una valenza religiosa ma sono importanti sia sul piano culturale che sociale. Esse sono manifestazioni che provengono dall'anima più profonda di una determinata comunità. In esse si concentrano la fede e la cultura della comunità stessa. Anzi, manifestazioni come quelle che riguardano i Santi Patroni rappresentano le radici stesse di una comunità. E così, le manifestazioni inerenti a Sant'Agata rappresentano le radici di Catania, quelle inerenti a San Gennaro rappresentano le radici di Napoli, quelle inerenti a San Giacomo Maggiore Apostolo rappresentano le radici di varie comunità, tra cui quella di Galati Mamertino, quelle di Sant'Ambrogio rappresentano la città di Milano, quelle di Sant'Anselmo la città di Mantova e così via. Togliere simili manifestazioni dalla vita pubblica significa dimenticare la storia della stessa comunità. Una comunità senza storia è come un albero senza radici. E' destinata a scomparire! Anzi, di fatto, già non esiste più come comunità perché il Santo Patrono è spesso un "symballein", un simbolo, qualcosa che unisce. Proprio perché unisce, la festa del Santo Patrono ha anche una funzione sociale. Le feste dei Santi Patroni sono momenti di aggregazione della cittadini di una determinata comunità. Esse diventano vere e proprie opere di "educazione collettiva" ai valori di una comunità. In esse, vi sono grandi opere che sono frutto della creatività, anche dei giovani. Molti dicono che noi giovani non siamo religiosi. Io dico che ai giovani vanno dati dei simboli. Guarda caso, le feste come quelle di Catania o di Galati Mamertino, hanno una grande partecipazione dei giovani. Ad esampio, mi fa specie il fatto che nel mio Comune, Roncoferraro (in Provincia di Mantova), vi sia una "Festa del Pesce", una grande festa di paese che si tiene a maggio, mentre il Santo Patrono, che è San Giovanni Battista, non sia così festeggiato. Se io fossi il presidente del Comitato delle Manifestazioni di Roncoferraro, toglierei la "Festa del Pesce" e farei una grande festa in occasione della commemorazione del Santo Patrono. Farei un festa in cui la manifestazione religiosa (con tanto di processione della statua del Santo) sia accompagnata da manifestazioni culturali (che trattino temi di cultura locale), giochi, mercatini e stand gastronomici, con degustazioni di "Risotto alla Pilota","Risotto con la psina", tortelli di zucca, pesce, grigliate di carni suine, bovine ed avicole e polenta e dolci tipici, come la famosa "Torta sbrisolona". Inoltre, chiederei all'Amministrazione comunale perché siano fatte delle strutture atte per fare la festa. A mio modo di vedere, un'iniziativa simile potrebbe dare guadagni all'intera comunità roncoferrarese. Concludo, dicendo che si fanno le "Feste dell'Unità", le "Feste dello struzzo" e quant'altro mentre ci si dimentica dei Santi. Chi dice la devozione verso il Santo è superstizione ha solo una visione limitata. Invito tutti a leggere l'articolo intitolato "Culto dei Santi", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/culto-dei-santi.html. Forse, si potrebbe capire meglio che le feste dedicate ai Santi fanno parte della nostra storia. Quando una comunità dimentica la sua storia è destinata a morire.
Cordiali saluti.
sabato 5 febbraio 2011
LUCE DEL MONDO
Questa è la V domenica del Tempo Ordinario ed è la Giornata dedicata alla vita.
Nelle nostre chiese, durante le Sante Messe, vengono letti i brano del Libro di Isaia (capitolo 58, versetti 7-10), del Salmo 111, della I Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (capitolo 2, versetti 1-5) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 5, versetti 13-16).
Voglio soffermarmi, in particolare, sul brano del Vangelo che dice:
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
"Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il suo sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti angli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.".
Questo brano riassume sia quello del Libro di Isaia, sia il Salmo e sia quello della I Lettera di San Paolo ai Corinzi.
Cosa significa "essere luce del mondo"?
Essere "luce del mondo" significa, ad esempio, essere amici a prescindere dalla condizione della persona a cui si è legati.
Per farvi capire meglio, vi cito qualcosa di concreto.
Nella mia zona, c'era una signore che era benestante ed era conosciuto.
Aveva molti amici e lui faceva cene e quant'altro.
Poi, quest persona cadde in disgrazia e tutti i suoi amici, a pagava cene e quant'altro, lo abbandonarono.
Questi suoi "amici",in realtà, non furono la "luce nel mondo".
Vale il detto, che recita così:
"Il vero amico si vede nel momento del bisogno.".
E' molto facile essere amici di una persona facoltosa e che sta bene.
E' difficile, invece, essere amici della stessa persona quando cade questa cade in disgrazia. Allora sì che si vedrà quali sono coloro che saranno veramente amici. Questi ultimi sono la "luce del mondo".
Per questo, vale di più una visita ad una persona che soffre e che è in difficoltà.
A chi i nonni al ricovero, ad esempio, di dico che farebbe ad andarli a visitare.
Lo stesso si può dire a chi ha parenti malati e quant'altro.
Dica loro una parola buona.
Anche questo, significa "essere luce del mondo".
Essere "luce del mondo" significa anche condannare le ingiustizie ed il Male stesso.
Ad esempio, vi segnalo una notizia che è comparsa sul sito di "Tgcom".
Il link è http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo502303.shtml.
In questo articolo si parla di presunte Messe nere che avvennero nel 1963 nella Cappella Paolina in Vaticano.
Se ciò dovesse essere vero sarebbe molto grave!
Condannare il Male non significa solo condannare fatti eclatanti (come quello succitato, anche se non vi sono prove che esso fosse avvenuto) ma anche condannare cose che accadono tutti i giorni, anche gli atteggiamenti di moralismo.
Infatti, spesso chi è moralista è depositario di immoralità.
Essere "luce del mondo" significa anche difendere la vita e la dignità umana, dal concepimento fino alla morte.
Quindi, l'eutanasia non è un diritto o un modo per "dare la morte dignitosa" ad un malato terminale ma un modo egoistico di chi sta intorno ad egli che lo vede come un peso per sé e per la società.
Allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.
GARIBALDI, ISTANZA UFFICIALE DEPOSITATA NEL COMUNE DI RONCOFERRARO
venerdì 4 febbraio 2011
DA RENNES LE CHATEAU A RONCOFERRARO, UN VIAGGIO NELLE TERRE DEI CATARI
IL PRESIDENTE BERLUSCONI E LA DESTRA
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.