Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 6 febbraio 2011

IL FEDERALISMO NON E' CONTRO IL SUD!




Cari amici ed amiche.
Guardate questo video che mi è stato inviato dall'interlocutore su Facebook Andrea Casiere, che ringrazio.
Io penso che sia arrivata l'ora di smetterla di dire che il federalismo è contro il Sud Italia.
Chi dice questo, dice solo una grande bugia!
In realtà, il federalismo può aiutare il Sud Italia quanto il Nord.
Oggi, ci sono grossi problemi. C'è un Nord che produce ricchezza ma le cui aziende (che sono in stragrande maggioranza piccole) sono tartassate.
C'è un Sud che ha delle grosse potenzialità ma che non produce la ricchezza sufficiente a garantire il bene di tutto il sistema Paese.
Inoltre, tutte le politiche assistenzialiste degli anni precedenti fecero sì che si formassero nei livelli locali che si reggono con il clientelismo, a prescindere dal fatto che esse amministrino bene o meno.
Inoltre, le cinque Regioni a Statuto Speciale (Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige-Sud Tirol, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia) possono tenersi tanti introiti prodotti dalle loro tasse.
Il Sud non produce.
Di conseguenza, tutta l'impalcatura dello Stato si regge sul Piemonte, sulla Liguria, sulla Lombardia, sull Veneto, sull'Emilia-Romagna e sulla Toscana.
E' chiaro che così non va!
Il fatto che anche in Regioni di sinistra (come Emilia-Romagna e Toscana) vi sia stata una crescita di consensi della Lega Nord è la dimostrazione di una crescente (e giusta) insofferenza verso l'attuale sistema.
Con l'applicazione del federalismo, verrà abolita ogni politica di assistenzialismo e verrà messa in pratica una seria politica di rigore e di sussidiarietà. Vi invito a leggere l'articolo "Sussidiarietà sì, assistenzialismo no!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/sussidiarieta-si-assistenzialismo-no.html.
Ciò farà cadere tutte quelle classi politiche locali che si sono mostrate viziose e rette dal clientelismo perché ogni classe politica locale avrà maggiori responsabilità.
Così, il Nord sarà libero dalla "zavorra" ed il Sud potrà essere stimolato a produrre ricchezza.
Un Sud che produce ricchezza è un Sud che dà speranza ai suoi giovani, giovani che oggi sono costretti ad emigrare al Nord o all'estero.
Inoltre, libero da questa "zavorra", il Nord potrà riprendere a crescere e a creare nuovo lavoro.
Infatti, oggi la disoccupazione giovanile è una piaga che colpisce anche il Nord ed il fatto che, proprio qi al Nord, vi siano meno giovani che si sposano ne è un segnale.
Del resto, so di cosa parlo, essendo anch'io i cerca di lavoro.
Io penso che il federalismo sia la salvezza sia del Nord che del Sud.
Forse sarò catastrofista, ma credo che, se non si dovesse fare il federalismo, l'Italia potrebbe fare la fine del Belgio, Paese di cui parlai nell'articolo intitolato "Esisterà ancora il Belgio", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/esistera-ancora-il-belgio.html.
Qui è a rischio la convivenza civile.
Agli amici del Sud voglio dire che il federalismo non è contro di loro.
Cordiali saluti.






RONCOFERRARO, BUFERA SUL SUPERMERCATO

Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere l'articolo, seguendo il link http://www.leganordmantova.org/TEMPL_docs_vis_public.asp?IDLivello1=120&IDLivello2=520&IDInfo=988.
Questo articolo è stato preso dal sito della Lega Nord di Mantova (che, a sua volta, l'ha preso dal quotidiano "La Voce di Mantova") e tocca un tema che io ho già toccato, la questione del supermercato a Roncoferraro.
Leggete l'articolo intitolato "Una poposta costruttiva per Roncoferraro", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/una-proposta-costruttiva-per.html. Sono d'accordo sia con quanto espresso da Davide Balzanelli, consigliere comunale dell'Associazione Civica Mantovana (ACM, http://www.associazionecivicamantovana.it/acmprovinciale/), e sia con Franco Carreri, segretario del circolo della Lega Nord di Roncoferraro.
Conosco entrambi personalmente e con entrambi dialogo.
Vi posso dire che sono entrambi molto seri.
Certo, con Balzanelli ci sono maggiori distanze maggiori (essendo io afferente al centro destra e al Popolo della Libertà) ma, su questo tema, come su altri a livello locale, non posso non pensarla come lui. Inoltre, è un ragazzo molto intelligente, serio e volenteroso.
Con Carreri, ovviamente, i rapporti sono ottimi e vi posso dire che lui è uno che lavora bene ed è uno con cui si lavora bene sul territorio. E' molto saggio.
Mi ha sempre dato dei buoni consigli.
Qui il problema sta nel fatto che l'Amministrazione comunale di Roncoferraro (che è di centro sinistra) non dialoghi con gli stakeholders, ossia i commercianti e gli abitanti della zona circostante a quella in cui si dovrebbe fare il supermercato.
E poi, c'è la questione del cimitero.
In pratica, quest'opera verrebbe fatta davanti al cimitero.
Da cattolico, non condivido questa scelta.
Del resto, parlai di ciò anche nell'articolo intitolato "Fede e società, è ora di trovare un accordo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/01/fede-e-societa-e-ora-di-trovare-un.html.
Qui nessuno è contrario alla realizzazione del supermercato.
Il problema è l'ubicazione di questa nuova opera.
Per questo, sarebbe giusto che l'Amministrazione comunale parlasse con i cittadini.
Cordiali saluti.

TUTTI DEVOTI TUTTI!!!












Cari amici ed amiche.

Vi invito a visionare il video della festa di Sant'Agata, festa che si tiene il 05 febbario. Sant'Agata è la Patrona della città di Catania. Ringrazio l'interlocutore di Catania che lo ha messo sul social-network Facebook, dandomi l'idea di trattare l'argomento in questione. A lui e ai suoi concittadini, faccio i miei auguri di una buona festa di Sant'Agata, anche se in ritardo. L'argomento che voglio trattare riguarda proprio le feste dei Santi. Esse sono molto sentite nel Sud Italia. Al contrario, esse sono in declino al Nord. Ciò è un peccato!
Infatti, queste manifestazioni non hanno solo una valenza religiosa ma sono importanti sia sul piano culturale che sociale. Esse sono manifestazioni che provengono dall'anima più profonda di una determinata comunità. In esse si concentrano la fede e la cultura della comunità stessa. Anzi, manifestazioni come quelle che riguardano i Santi Patroni rappresentano le radici stesse di una comunità. E così, le manifestazioni inerenti a Sant'Agata rappresentano le radici di Catania, quelle inerenti a San Gennaro rappresentano le radici di Napoli, quelle inerenti a San Giacomo Maggiore Apostolo rappresentano le radici di varie comunità, tra cui quella di Galati Mamertino, quelle di Sant'Ambrogio rappresentano la città di Milano, quelle di Sant'Anselmo la città di Mantova e così via. Togliere simili manifestazioni dalla vita pubblica significa dimenticare la storia della stessa comunità. Una comunità senza storia è come un albero senza radici. E' destinata a scomparire! Anzi, di fatto, già non esiste più come comunità perché il Santo Patrono è spesso un "symballein", un simbolo, qualcosa che unisce. Proprio perché unisce, la festa del Santo Patrono ha anche una funzione sociale. Le feste dei Santi Patroni sono momenti di aggregazione della cittadini di una determinata comunità. Esse diventano vere e proprie opere di "educazione collettiva" ai valori di una comunità. In esse, vi sono grandi opere che sono frutto della creatività, anche dei giovani. Molti dicono che noi giovani non siamo religiosi. Io dico che ai giovani vanno dati dei simboli. Guarda caso, le feste come quelle di Catania o di Galati Mamertino, hanno una grande partecipazione dei giovani. Ad esampio, mi fa specie il fatto che nel mio Comune, Roncoferraro (in Provincia di Mantova), vi sia una "Festa del Pesce", una grande festa di paese che si tiene a maggio, mentre il Santo Patrono, che è San Giovanni Battista, non sia così festeggiato. Se io fossi il presidente del Comitato delle Manifestazioni di Roncoferraro, toglierei la "Festa del Pesce" e farei una grande festa in occasione della commemorazione del Santo Patrono. Farei un festa in cui la manifestazione religiosa (con tanto di processione della statua del Santo) sia accompagnata da manifestazioni culturali (che trattino temi di cultura locale), giochi, mercatini e stand gastronomici, con degustazioni di "Risotto alla Pilota","Risotto con la psina", tortelli di zucca, pesce, grigliate di carni suine, bovine ed avicole e polenta e dolci tipici, come la famosa "Torta sbrisolona". Inoltre, chiederei all'Amministrazione comunale perché siano fatte delle strutture atte per fare la festa. A mio modo di vedere, un'iniziativa simile potrebbe dare guadagni all'intera comunità roncoferrarese. Concludo, dicendo che si fanno le "Feste dell'Unità", le "Feste dello struzzo" e quant'altro mentre ci si dimentica dei Santi. Chi dice la devozione verso il Santo è superstizione ha solo una visione limitata. Invito tutti a leggere l'articolo intitolato "Culto dei Santi", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/culto-dei-santi.html. Forse, si potrebbe capire meglio che le feste dedicate ai Santi fanno parte della nostra storia. Quando una comunità dimentica la sua storia è destinata a morire.

Cordiali saluti.

sabato 5 febbraio 2011

LUCE DEL MONDO

Cari amici ed amiche.

Questa è la V domenica del Tempo Ordinario ed è la Giornata dedicata alla vita.
Nelle nostre chiese, durante le Sante Messe, vengono letti i brano del Libro di Isaia (capitolo 58, versetti 7-10), del Salmo 111, della I Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (capitolo 2, versetti 1-5) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 5, versetti 13-16).
Voglio soffermarmi, in particolare, sul brano del Vangelo che dice:
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
"Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il suo sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti angli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.".
Questo brano riassume sia quello del Libro di Isaia, sia il Salmo e sia quello della I Lettera di San Paolo ai Corinzi.
Cosa significa "essere luce del mondo"?
Essere "luce del mondo" significa, ad esempio, essere amici a prescindere dalla condizione della persona a cui si è legati.
Per farvi capire meglio, vi cito qualcosa di concreto.
Nella mia zona, c'era una signore che era benestante ed era conosciuto.
Aveva molti amici e lui faceva cene e quant'altro.
Poi, quest persona cadde in disgrazia e tutti i suoi amici, a pagava cene e quant'altro, lo abbandonarono.
Questi suoi "amici",in realtà, non furono la "luce nel mondo".
Vale il detto, che recita così:
"Il vero amico si vede nel momento del bisogno.".
E' molto facile essere amici di una persona facoltosa e che sta bene.
E' difficile, invece, essere amici della stessa persona quando cade questa cade in disgrazia. Allora sì che si vedrà quali sono coloro che saranno veramente amici. Questi ultimi sono la "luce del mondo".
Per questo, vale di più una visita ad una persona che soffre e che è in difficoltà.
A chi i nonni al ricovero, ad esempio, di dico che farebbe ad andarli a visitare.
Lo stesso si può dire a chi ha parenti malati e quant'altro.
Dica loro una parola buona.
Anche questo, significa "essere luce del mondo".
Essere "luce del mondo" significa anche condannare le ingiustizie ed il Male stesso.
Ad esempio, vi segnalo una notizia che è comparsa sul sito di "Tgcom".
Il link è http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo502303.shtml.
In questo articolo si parla di presunte Messe nere che avvennero nel 1963 nella Cappella Paolina in Vaticano.
Se ciò dovesse essere vero sarebbe molto grave!
Condannare il Male non significa solo condannare fatti eclatanti (come quello succitato, anche se non vi sono prove che esso fosse avvenuto) ma anche condannare cose che accadono tutti i giorni, anche gli atteggiamenti di moralismo.
Infatti, spesso chi è moralista è depositario di immoralità.
Essere "luce del mondo" significa anche difendere la vita e la dignità umana, dal concepimento fino alla morte.
Quindi, l'eutanasia non è un diritto o un modo per "dare la morte dignitosa" ad un malato terminale ma un modo egoistico di chi sta intorno ad egli che lo vede come un peso per sé e per la società.
Allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.










GARIBALDI, ISTANZA UFFICIALE DEPOSITATA NEL COMUNE DI RONCOFERRARO




Cari amici ed amiche.
Vi annuncio che questa mattina ho depositato un'istanza presso il Comune di Roncoferraro (Mantova).
In questa istanza, propongo di fare una discussione su Giuseppe Garibaldi, sia con fonti storiche che parlano in suo favore e sia con fonti storiche che parlano contro di lui.
Quindi, dagli "appelli" negli articoli su questo blog (l'ultimo dei quali può essere letto, seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/considerazione-sul-regno-delle-due.html) sono passato ad un atto formale ed ufficiale, qual è un'istanza.
L'istanza è già stata depositata e protocollata in Municipio.
Se fossi stato consigliere comunale, ovviamente, di centro destra, avrei fatto anche una mozione da presentare nella seduta del Consiglio comunale.
Io spero che chi di dovere accolga questa mia proposta.
In questa istanza, mi sono rivolto "Alla cortese attenzione del Sindaco, il signor Candido Roveda, dell'Assessore alla cultura, professoressa Livia Calciolari, della Giunta e del Consiglio comunale di Roncoferraro (Mantova).".
Sono parole testuali.
Io spero che ciò venga accolto perché potrebbe venire fuori una discussione molto costruttiva.
Come disse un grande bibliofilo qual è il senatore Marcello Dell'Utri, la storia va letta senza pregiudizi e preconcetti. Se così non si facesse, essa diventerebbe un "orpello dell'ideologia".
Troppi furono coloro che, come i nazisti ed i comunisti, si fecero una "storia a loro uso e consumo".
Questo è un uso sbagliato della storia, un uso atto a diffondere l'ignoranza.
In democrazia, la storia è di tutti e, pertanto, va letta con una mente libera dalle ideologie e dai pregiudizi.
Solo dopo che si sa abbastanza di un determinato fatto storico ci si può fare un'opinione.
Anche questa è democrazia.
Cordiali saluti.

venerdì 4 febbraio 2011

DA RENNES LE CHATEAU A RONCOFERRARO, UN VIAGGIO NELLE TERRE DEI CATARI





Cari amici ed amiche.

Voglio farvi fare un "viaggio" nella storia e nell'Europa.
Del resto, il nome della trasmissione da cui è stato preso il video è tutto un programma. Infatti la trasmissione si chiama "Voyager", http://www.voyager.rai.it/, ed è condotta dall'ottimo professor Roberto Giacobbo.
L'idea di fare questo articolo mi è venuta durante una delle discussioni con l'amico Franco Carreri, segretario della Lega Nord di Roncoferraro (Mantova), con cui non discuto solo di temi politici ma anche di temi culturali, condividendo con lui la passione per la storia.
Quindi, ringrazio Carreri per l'idea.
Ora, voglio parlarvi di un "enigma" oggi molto in voga.
L'"enigma" in questione è quello di Rennes le Chateau. In questo paese della Linguadoca-Rossiglione vi è il mistero che ruota intorno al parroco Bérenger Sauniere (nella foto, 1852-1917). Secondo quesa storia, pare che il parroco avesse trovato delle carte nella pietra dell'altare della chiesa che stava facendo ristrutturare. Secondo queste carte, pare che ci fosse un mistero legato a Maria Maddalena, santa a cui la chiesa di Rennes le Chateau è intitolata, e al suo rapporto con Gesù. In seguito, il curato divenne molto ricco e fece fare grossi lavori nella chiesa e non solo. Tutto ciò fu un mistero come ancora oggi pare che siano avvolte dal mistero le opere nella chiesa. Ad esempio, sul frontespizio, sopra la porta compare la scritta "Terribilis est locus iste".
Entrando in chiesa, si vede un'acquasantiera retta da una mostruosa figura demoniaca.
Le raffigurazioni della "Via crucis" sono disposte al contrario come anche la raffigurazione della statua di San Rocco, la cui ferita è posta sulla gamba destra e non sulla sinistra.
Inoltre, dietro alla statua di Santa Maria Maddalena, vi sono delle vetrate colorate che, a seconda della luce del Sole, proiettano un grappolo d mele.
Inoltre, le iniziali dei Santi che sono raffigurati dalle statue (Germana, Rocco, Antonio Abate, Antonio di Padova, e Luca Evangelista) danno il nome "Graal" .
Sul pulpito, sono raffigurati solo i tre Evangelisti Marco, Matteo e Luca mentre manca Giovanni.
Ora, io non voglio addentrarmi nell'enigmistica che stuzzicò tanto la fantasia dello scrittore Dan Brown che scrisse il "Codice da Vinci" , di cui parlai nell'articolo intitolato "Codice da Vinci, due parole, http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/codice-da-vinci-due-parole.html, e su cui la mia opinione non è positiva. Quel libro ha tante inesattezze. Tra l'altro, la presenza di San Rocco non dice nulla. Infatti, questo santo era originario di Montpellier e non ci sono prove che dicano che fosse stato ferito alla gamba sinistra o alla destra.
Io voglio tentare di fare un'analisi storica.
Ora, Rennes le Chateau si trova in una zona storicamente particolare.
Tra il XII ed XIV secolo, quella zona fu abitata da una setta ereticale molto conosciuta, i Catari.
Questa setta si contrappose alla Chiesa cattolica, che all'epoca dei fatti, era molto corrotta.
Come i valdesi, i catari nacquero come movimento di protesta.
Essa si radicò nel sud della Francia ed i suoi adepti furono divisi in "credenti" e "perfetti".
I "perfetti" sostenevano che il mondo materiale fosse stato creato dal diavolo e che l'opera di Dio fosse la creazione delle anime.
Quindi, essi erano contrari al matrimonio perché esso implicava la procreazione di figli e di conseguenza la continuazione dell'opera demoniaca.
Di questa setta, si disse molto.
Si disse che essa avesse un tesoro, tesoro che pare fosse appartenuto al Tempio di Gerusalemme, tempio che nel 70 AD fu saccheggiato e distrutto dai Romani.
Secondo questa leggenda, pare che, con il Sacco di Roma del 410 AD, i Visigoti l'avessero portato a Rhedae, Rennes le Chateau.
Non ci sono prove sulla veridicità della leggenda, su cui, evidentemente, Sauniere fece leva, forse per avere soldi. Del resto, questo curato controverso, profanò anche un cimitero e non fu visto di buon occhio dalla curia di Carcassonne.
La setta catara si diffuse più come protesta contro la Chiesa.
Essa, inoltre, disconosceva il valore del Vecchio Testamento, rifiutava il Battesimo e l'Eucaristia, era contraria alla proprietà privata ed aveva una gerarchia episcopale propria. Inoltre, aveva molti elementi esoterici e gnostici. Indossavano tuniche verdi o azzurre.
Per loro, Gesù era un angelo (un "eone", un angelo sotto le spoglie umane) e questo li rendeva simili alla setta dei Bogomili, che citai nell'articolo intitolato "Bogomil", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/01/bogomil.html, e quello intitolato "Ecumenismo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/ecumenismo.html, dalla cui dottrina pare che avessero preso spunto.
I catari vennero poi distrutti nel 1244, dopo una lunga crociata, quando cadde l'ultima roccaforte di Montsegur.
Ora, il caso di Rennes le Chateau, può denotare una cosa molto importante.
Sconfitti sul piano dogmatico e militare, i Catari potrebbero avere vinto sul piano culturale.
In pratica, potrebbe essere successo che elementi culturali catari potrebbero essere entrati nel cattolicesimo di quella zona in cui questa setta fu forte.
Il cattolicesimo vinse sul piano militare e dogmatico ma potrebbe avere assunto elementi culturali catari.
Per esempio, visti dall'alto, pare che Rennes le Chateau ed i paesi vicini raffigurino una stella a cinque punte, un pentacolo, simbolo esoterico e satanico.
Nel Medio Evo, però, il pentacolo era usato dai cristiani per scacciare il demonio.
I cristiani di allora disegnavano quel simbolo sugli stipiti delle porte per tenere lontano il male.
Le cinque punte, infatti, indicavano le cinque piaghe di Cristo.
Solo successivamente quel simbolo assunse i connotati che noi conosciamo.
Del resto, nel Medio Evo vi era una simbologia diversa dalla nostra.
Anche il demonio di Rennes le Chateau può avere questo significato.
Per alcuni, questa raffigurazione mostruosa dovrebbe rappresntare Asmodeo, il demone a guardia del tesoro di re Salomone.
La realtà potrebbe essere diversa.
Quando guardo quella raffigurazione continua a venirmi in mente un'omelia di don Alberto Ferrari, parroco di Roncoferraro fino al 2005, oggi a Moglia, che ricordo sempre con stima.
In questa omelia, don Alberto disse che il diavolo può essere sconfitto con l'Acqua Santa.
Ora, il fatto che questa figura si trovi sotto l'acquasantiera può significare esattamente questo.
Può essere una sorta di "mascherone" tipico dell'iconografia medioevale che ha la funzione di tenere lontano il Male. Quindi, Sauniere potrebbe non avere inventato nulla di nuovo ma, forse, sfruttò l'ingenuità e l'ignoranza degli altri per avere qualche profitto.
Se ciò dovesse essere vero, egli potrebbe essere stato un ciarlatano e truffatore.
Del resto, iconografie simili sono presenti in altre chiese.
Qui ci spostiamo nella Provincia di Mantova, precisamente al Santuario della Beata Vergine di Grazie. Di questa chiesa parlai nell'articolo intitolato "Santuario della Beata Vergine di Grazie, un patrimonio da salvare", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/santuario-della-beata-vergine-di-grazie.html.
Qui vi è un coccodrillo impagliato che potrebbe avere la stessa funzione del diavolo di Rennes le Chateau.
Pare che anche la Provincia di Mantova fosse stata interessata dai Catari.
Del resto, già parlai di Mantova e della possibilità che essa possa ospitare il Santo Graal.
Basta leggere l'articolo intitolato "Dove potrebbe essere il Santo Graal", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/11/dove-potrebbe-essere-il-santo-graal.html.
Però, pare anche che nel Mantovano potessero esserci stati anche i catari.
Infatti, nel nord dell'Italia si diffuse il movimento dei Patarini, un movimento di protesta contro la Chiesa.
Può darsi che questi si fossero uniti ai catari. Vi sono fonti certe che dicono che i catari si fossero stabiliti nell'attuale Comune di Bagnolo San Vito.
Però, vi sono altre fonti che dicono molto anche dell'attuale Comune di Roncoferraro.
Franco Carreri mi ha riportato una frase detta dal rabbino di Mantova, il dottor Fabio Norsa, un uomo che conosce la storia del Mantovano e di cui parlai nell'articolo intitolato "Le radici giudaiche del Cristianesimo", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/le-radici-giudaiche-del-cristianesimo.html.
Secondo il dottor Norsa, pare che il primo insediamento roncoferrarese fosse stato nella zona della Valle dei Signori, vicino al fiume Mincio e alla frazione di Barbasso.
Questa zona è vicina a Bagnolo San Vito e pare che gli insediamenti fossero contemporanei.
Quindi, i primi roncoferraresi potrebbero essere stati catari.
A prescindere da tutte le congetture, questa storia deve stimolare a studiare e a conoscere le vicende della storia della nostra civiltà.
Inoltre, a noi cristiani, deve fare capire che le divisioni attuali non sono nulla, se confrontate con le eresie, come quella catara, eresia che furono sradicate anche da grandi Santi, come Francesco d'Assisi, Sant'Antonio di Padova o San Domenico di Guzman.
Cordiali saluti.

IL PRESIDENTE BERLUSCONI E LA DESTRA





Cari amici ed amiche.
Consultando quel link, leggerete alcune considerazioni fatte da Filippo Rossi, esponente della fondazione "Fare Futuro", fondazione legata a "Futuro e Libertà per l'Italia", il partito di Gianfranco Fini.
Io penso che prima di tutto bisogna capire cosa significhi realmente essere di destra.
Prima di tutto, essere di destra non significa essere fascisti o nazisti.
Il Nazismo ed il Fascismo non erano idee di destra.
Essere di destra significa essere laici ma non laicisti.
Infatti, la vera destra riconosce la laicità dello Stato ma difende le sue radici religiose e culturali.
E' un esempio di politica di destra quanto proposto dal nuovo speaker della Camera dei Rappresentanti USA John Boehner. Egli ha proposto di tagliare i fondi all'aborto. Consultate il link http://antiuaar.wordpress.com/2011/02/04/usa-nuovo-speaker-camera-%c2%abtagliare-finanziamento-all%e2%80%99aborto-nostra-priorita%c2%bb/.
Essere significa non volere lo scontro di classe ma cercare sempre di fare in modo che le varie parti della società senza demonizzarne alcuna, cosa che fa la sinistra, quando mette i manifesti con slogan che dicono frasi come :"Anche i ricchi piangano!".
Essere di destra significa non essere ipocriti e non definirsi moralmente superiori.
Essere di destra significa essere legalitari ma non giustizialisti.
Essere di destra significa riconoscersi nel quadro dell'Occidente e nella storica amicizia con USA ed Israele.
Essere di destra significa volere uno Stato più leggero e che costi meno.
Essere di destra significa rifiutare l'assistenzialismo e volere la sussidiarietà.
Ora, non mi sembra che "Futuro e Libertà per l'Italia" si stia comportando da partito di destra.
Quel partito ha forti venature anticlericali, cosa che fu denunciata dal quotidiano dei vescovi "Avvenire" (seguite il link http://www.newnotizie.it/2010/11/09/avvenire-attacca-fini.html.
Inoltre, il partito di Fini rifiuta il federalismo. Tra l'altro, ieri l'ha fatto bocciare in Commissione bicamerale, cosa di cui ho parlato nell'articolo intitolato "Il federalismo? Deve passare! Il Parlamento? Non può essere scavalcato dai giudici!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/il-federalismo-deve-passare-il.html.
Il federalismo toglierebbe certe politiche di assistenzialismo.
Inoltre, "Futuro e Libertà per l'Italia", ha assunto idee giustizialiste, idee che possono essere tipiche della sinistra o del fascismo.
Quindi, "Futuro e Libertà per l'Italia" non rappresenta la destra!
Ad oggi, la destra è rappresentata solo ed esclusivamente dall'alleanza costituita da Popolo della Libertà, Lega Nord, la Destra ed altri.
Essa ha tutte le caratteristiche della vera destra.
A Fini e ai suoi voglio ricordare che se la destra (da cui loro si sono distaccati) è oggi una forza di Governo, il merito è del Presidente Berlusconi.
Se Fini è oggi presidente della Camera dei Deputati il merito è dell'opera fatta dal presidente Berlusconi.
Se non ci fosse stato il presidente Berlusconi, Fini ed i suoi sarebbero rimasti all'opposizione.
Quindi, la smettano di attaccare il presidente!
Quanto al federalismo, mi spiace che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia bocciato il decreto.
Comunque, questo provvedimento dovrà passare, per il bene del Paese.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.