Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia", seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/137/ARTICLE/22981/2010-10-11.html.
Io penso che sia ora di fare della vera chiarezza sulla politica.
In questo guazzabuglio fatto di insulti e stupide baruffe, credo che sia ora di fare chiarezza sulla politica italiana.
In verità sono state fatte delle buone cose e qualcuna l'ho citata nel succitato articolo.
Posso citarne altre.
Una di questa riguarda la missione in Afghanistan.
Infatti, i nostri soldati sono lì per cercare di aiutare il Paese a risollevarsi.
Giusto oggi, durante la puntata dedicata ai nostri soldati morti in Afghanistan della trasmissione "Uno Mattina" (che va in onda su RAI 1) si è parlato di un progetto di cooperazione per fare sì che le coltivazioni di oppio con altre di zafferano.
Facendo ciò, verrebbe tolta la fonte di sostentamento ai Talebani, che si arricchiscono e comprano armi proprio con il traffico di oppio.
Ora, il nostro governo ha la sua parte in questo progetto nobilissimo che ridarebbe un po' di fiato all'Afghanistan.
Inoltre, qui in Italia, si stanno facendo le riforme (federalismo) e tante altre cose.
Vi sono nuovi progetti di nuove infrastrutture e politiche a favore delle donne e non solo.
Purtroppo, qualcuno preferisce gettare fango sia sugli avversari politici che su chi si riconosce nelle posizioni di questi ultimi.
Infatti, in questo marasma non ci sono solo i politici ma anche coloro che parlano di politica, come me, ad esempio.
Leggete questo mio articolo, seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/tunnel-sotto-il-lago-di-mantova-si-puo.html.
I commenti a questo mio articolo hanno un che di inquietante.
Uno di questi dice:
"Credo che possa essere molto più interessante che tu scriva articoli di storia e quant'altro.
Lascia stare la politica che non fa per te. Rischi di farti inimicizie che non meriti.".
Questo commento (ovviamente "anonimo") mi sembra inquietante, soprattutto nell'ultima parte. Sembra una minaccia!
Quel "Rischi di farti inimicizie che non meriti" non mi sembra molto rassicurante.
Questo è un clima di astio e di intolleranza. E' anche un clima quasi di guerra e la prima vittima della guerra è la verità.
Oggi vi è una grave disinformazione che è dovuta a questo scontro politico così esasperato.
Così, si rischia di allontanare la politica dai cittadini che vogliono solo un po' di chiarezza.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
martedì 12 ottobre 2010
lunedì 11 ottobre 2010
ALPINI MORTI, BASTA CON LE STRUMENTALIZZAZIONI!
Cari amici ed amiche.
Oggi è un giorno di lutto.
Infatti, si terranno i funerali dei quattro alpini che sabato erano morti in Afghanista, nella zona di Herat. essi sono i primi caporal-maggiori Giamarco Manca (32 anni) di Alghero, Francesco Vannozzi (26 anni) di Pisa e Sebastiano Ville (27 anni) di Francofonte, in provincia di Siracusa, e del caporal maggiore Marco Pedone (23 anni) di Gagliano del Capo, in provincia di Lecce.
Ieri le quattro salme sono state riportate qui in Italia ed oggi vi sono i funerali, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.
Ora, oltre il dolore, vi è il solito corollario di polemiche e di strumentalizzazioni.
Ci sono partiti, come l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e quelli della sinistra estrema, che chiedono il ritiro dei nostri solodati dall'Afghanistan.
Io spero che gli esponenti di questi partiti si rendano conto della irresponsabilità di questa richiesta.
Se ci ritirassimo ora, daremmo "partita vinta ai terroristi" che rialzerebbero la cresta.
Quindi, il martirio di questi nostri EROI (quali sono i nostri soldati impiegati in missioni di pace) sarebbe inutile.
A me, queste richieste dell'Italia dei Valori e della sinistra estrema sembrano più il frutto della demagogia di chi vuole utilizzare l'emozione di tutti per avere consenso.
Mi sembra una scelta cinica.
Invece, servirà una modifica dell'armamento dei nostri soldati in missione e credo che l'uso delle bombe possa essere, quantomeno, un buon deterrente per i terroristi.
Inoltre, condanno coloro che a Torino hanno scritto delle frasi ingiuriose (con cui si innegiava alla "Resistenza Afghana" e che avevano tanto di stella a cinque punte e falce e martello) contro i nostri soldati morti in Afghanistan come condanno quelli che negli stadi fischiano durante il minuto di silenzio dedicato a questi eroi.
In nome della loro ideologia politica, questi "signori" hanno gettato del fango su delle persone che sono morte durante una missione di pace, una missione fatta per aiutare un Paese.
Come possono definirsi italiani questi "signori" che hanno fatto queste opere ingiuriose?
Io credo che queste cose vadano condannate.
Termino, chiedendo a chi crede di pregare e a chi non crede di riflettere.
Tra l'altro, verrà portata a Castel d'Ario (in provincia di Mantova) la statua della Madonna di Fatima. Essa resterà lì dal 12 al 17 ottobre.
Venite in tanti a Castel d'Ario.
Di fronte alla Madre di Dio, pregate anche per questi nostri eroi!
Cordiali saluti.
Oggi è un giorno di lutto.
Infatti, si terranno i funerali dei quattro alpini che sabato erano morti in Afghanista, nella zona di Herat. essi sono i primi caporal-maggiori Giamarco Manca (32 anni) di Alghero, Francesco Vannozzi (26 anni) di Pisa e Sebastiano Ville (27 anni) di Francofonte, in provincia di Siracusa, e del caporal maggiore Marco Pedone (23 anni) di Gagliano del Capo, in provincia di Lecce.
Ieri le quattro salme sono state riportate qui in Italia ed oggi vi sono i funerali, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.
Ora, oltre il dolore, vi è il solito corollario di polemiche e di strumentalizzazioni.
Ci sono partiti, come l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e quelli della sinistra estrema, che chiedono il ritiro dei nostri solodati dall'Afghanistan.
Io spero che gli esponenti di questi partiti si rendano conto della irresponsabilità di questa richiesta.
Se ci ritirassimo ora, daremmo "partita vinta ai terroristi" che rialzerebbero la cresta.
Quindi, il martirio di questi nostri EROI (quali sono i nostri soldati impiegati in missioni di pace) sarebbe inutile.
A me, queste richieste dell'Italia dei Valori e della sinistra estrema sembrano più il frutto della demagogia di chi vuole utilizzare l'emozione di tutti per avere consenso.
Mi sembra una scelta cinica.
Invece, servirà una modifica dell'armamento dei nostri soldati in missione e credo che l'uso delle bombe possa essere, quantomeno, un buon deterrente per i terroristi.
Inoltre, condanno coloro che a Torino hanno scritto delle frasi ingiuriose (con cui si innegiava alla "Resistenza Afghana" e che avevano tanto di stella a cinque punte e falce e martello) contro i nostri soldati morti in Afghanistan come condanno quelli che negli stadi fischiano durante il minuto di silenzio dedicato a questi eroi.
In nome della loro ideologia politica, questi "signori" hanno gettato del fango su delle persone che sono morte durante una missione di pace, una missione fatta per aiutare un Paese.
Come possono definirsi italiani questi "signori" che hanno fatto queste opere ingiuriose?
Io credo che queste cose vadano condannate.
Termino, chiedendo a chi crede di pregare e a chi non crede di riflettere.
Tra l'altro, verrà portata a Castel d'Ario (in provincia di Mantova) la statua della Madonna di Fatima. Essa resterà lì dal 12 al 17 ottobre.
Venite in tanti a Castel d'Ario.
Di fronte alla Madre di Dio, pregate anche per questi nostri eroi!
Cordiali saluti.
NOTRE DAME DI MONTREAL, UNA BASILICA DEGLI ITALIANI
Cari amici ed amiche.
Vi voglio parlare della Basilica di Notre Dame di Montréal, nel Quebec, regione francofona del Canada.
Questa chiesa è più ricca di significati di quanto si possa immaginare.
La sua storia è particolare ed è legata a tante nazioni.
La sua origine, ovviamente, è legata alla Francia, direttamente a Parigi.
Precisamente è legata alla Compagnia dei Sacerdoti di Saint Sulpice, ordine religioso che ha sede a Parigi, ove vi è la chiesa di Saint Sulpice che arrivò a Ville-Marie, l'attuale Montréal.
Il nucleo dell'attuale città sorge su un'isola, ove vi era il villaggio irochese di Hochelaga.
Sei anni dopo, l'ordine comprò la terra. Nel 1672, venne fondata la parrocchia del Santissimo Nome di Maria e la chiesa venne chiamata chiesa di Notre Dame, forse anche per ricordare il legame con la madrepatria, la Francia. Nel 1824 venne eretta l'attuale chiesa, in stile neogotico.
Infatti, la chiesa preesistente non era più in grado di contenere il crescente numero di fedeli e così si decise di fare un nuovo edificio.
L'architetto fu un tale James O'Donnell.
La sua particolarità sta nel fatto che egli fosse stato un americano di origini irlandesi e di fede protestante.
Cinque anni dopo, la chiesa fu consacrata.
La chiesa venne terminata nel 1830 e nello stesso anno l'architetto morì a causa di un edema polmonare. In punto di morte si fece cattolico.
Egli venne sepolto nella cripta della sua chiesa.
La prima torre campanaria fu terminata tredici anni dopo. Nel 1858 Samuel Russell Warren realizzò l'organo che venne sostituito nel 1886 da un altro costituito da una pedaliera, quattro tastiere, novantasette registri e novemila canne.
Quest'ultimo organo fu fatto da Casevant Frères.
Victor Bourgeau fece l'interno della basilica.
Dietro di essa fu fatta la Chapelle du Sacré-Coeur che venne finita nel 1888.
Il 07 dicembre 1978, questa cappella fu devastata da un incendio doloso.
Venne ricostruita usando i primi due piani riprodotti e con un'enorme pala d'altare dell'architetto Charles Daudelan.
Nel 1982, la chiesa fu eretta al rango di basilica dal Venerabile Papa Giovanni Paolo II.
Nel 2000 vi si fece il funerale di Maurice Richard, il grande hockeista detto "Rocket".
Nel 2000, vi fu tenuto l'elogio funebre di Justin Trudeau, durante il funerale di suo padre Pierre, che fu il 15 Primo Ministro canadese. Nel 1994, vi si sposò la cantante Celine Dion con il marito René Angélil.
Caratteristiche sono gli intagli in legno, le statue religiose e, soprattutto, le vetrate.
Esse raccontano la storia religiosa di Montréal.
Questo grande "libro fatto di legno e di pietra" è legato alla Francia, all'Irlanda, agli USA ed anche all'Italia.
Infatti, anche tanti italiani emigrati in Canada lavorarono in quella chiesa e collaborarono con le maestranze, oltre ad avere fatto la chiesa neoromanica della Madonna della Difesa che si trova proprio nel quartiere di Petit Italie.
Quindi, c'è anche un po' di Italia in quel sacro edificio che, in certo senso, è la memoria storica di Montréal, la terza città francofona, dopo Parigi e Kinshasa.
Agli italiani di Montréal e di tutto il Canada, dedico questa mia poesia:
LI TALIANI IN MONTREAL
Lu lummardu s'hà a sente...comu lu calabbrisi...
comu lu sicilianu et quellu di lu Munti di la Sibbilla...
cusì antichi chì sò comu lu francisi...
et quelli funu...pè lu serviziu fà a di lu Signuri l'Ancilla...
cù una gran casa...cù d'Abbramu li steddi nto celu...
in Montréal...su lu ciumi di San Lurenzu...
chì pè ghjustu travaddu èrani andati...cuntru puru la buriana...
cusì comu fratelli...chì ibi da nuautri mai ùn funu...
et questu ad arricurdari...di la Vergini sempri hà una campana!
Cordiali saluti.
domenica 10 ottobre 2010
UN PERICOLO PER I CRISTIANI IN MEDIO ORIENTE!
Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo del network "Focus on Israel". Il suo link http://www.focusonisrael.org/2007/12/11/cisgiordania-e-gaza-la-comunita-cristiana-e-in-via-di-estinzione/.
Questo articolo mi è stato inviato dall'amico Morris Sonnino che è sempre molto attento alle notizie.
Proprio questo sarà il tema che verrà trattato da questo articolo, tenendo conto del fatto che in questi giorni è in corso i Vaticano il Sinodo deu vescovi del Medio Oriente.
Oggi, le comunità cristiane di quella zona sono in pericolo.
Di fronte ad un fondamentalismo islamico sempre crescente e sempre più violento, molti cristiani (cattolici di vari riti, assiri, copti, armeni, ortodossi e protestanti) sono costretti a scappare dai Paesi in cui vissero per secoli.
Ogni giorno, numerosi cristiani scappano dall'Iraq, dall'Iran, dall'Egitto, da Cipro Nord, dalla Cisgiordania, dalla Striscia di Gaza e perfino dal Libano, che ha nella Chiesa maronita uno dei suoi riferimenti.
La stessa situazione si verifica anche nel Nord-Africa.
Ne ho parlato anche in altre situazioni, come l'articolo intitolato "Eurabia, un incubo che potrebbe divenire realtà", il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/eurabia-un-incubo-che-potrebbe-divenire.html.
Solo in Israele, l'unica democrazia stabile del Medio Oriente, i cristiani godono di piena sicurezza e di libertà di culto. Anche in Giordania vi è una relativa sicurezza, soprattutto grazie alla lungimiranza del monarca che ha reso il Natale giorno festivo e che ha autorizzato la costruzione di nuove chiese.
In molti altri Paesi, però, i cristiani subiscono restrizioni sempre crescenti.
Nella Strscia di Gaza, ove vi è Hamas, vi sono 3.000 cristiani, di cui la maggioranza sono ortodossi.
Lì, il lo sceicco Abu Saqer, leader del movimento Jihadia Salafiya ha detto che i cristiani possono stare tranquilli ma che devono adottare la sharia, la legge islamica.
Quindi, non devono bere alcolici e le donne devono indossare il velo.
Questa è una limitazione di un diritto naturale qual è la libertà di espressione.
In Libano, vi è un precario equilibrio tra le confessioni religiose.
Qui vi sono musulmani (divisi in sunniti, sciiti, drusi, alawiti ed ismailiti) e cristiani, che sono divisi in cattolici (maroniti, latini e greco-bizantini), ortodossi e protestanti.
Qui vi è una situazione particolare in cui il Presidente della Repubblica è un cristiano maronita, Parlamento è presieduto da uno sciita ed il governo è presieduto da un sunnita.
Oltre questa situazione precaria vi è la crescita di movimenti, come quello degli Hezbollah, che sono fondamentalisti.
Anche dalla Cisgiordania, ove vi è le città di Betlemme, ove nacque nostro Signore Gesù Cristo, i cristiani scappano.
In Egitto, terra in cui andò Giacobbe e che vide Gesù rifugiarvisi, vi è un governo laico ma vi sono anche dei movimenti fondamentalisti che stanno crescendo e che minacciano i cristiani ivi residenti.
Vi sono stati episodi di violenza contro i cristiani copti.
In Iran, i cristiani sono perseguitati, come anche gli ebrei. Anzi, rischiano l'estinzione!
In quel Paese basta alzare il telefono e si sente la voce dell'imam e le autorità pretendono che la Messa venga celebrata in lingua farsi.
Leggete al'articolo http://www.zenit.org/article-22861?I=italian.
Così si rischia grosso!
Infatti, il rischio è che non vi siano più cristiani nelle aree in cui il Cristianesimo nacque.
Ciò sarebbe molto grave perché verrebbero tagliate le nostre radici.
Come tutti i cristiani, io spero che si faccia qualcosa.
Cordiali saluti.
TUNNEL SOTTO IL LAGO DI MANTOVA? SI PUO' FARE!
Cari amici ed amiche.
C'è aria di cambiamento a Mantova!
La giunta di centro destra del sindaco Nicola Sodano ha detto sì alla costruzione del tunnel sotto il Lago Superiore.
Leggete il link della "Gazzetta di Mantova che è http:/gazzettadimantova.gelocal.it/argomenti/tunnel.
Finalmente, è finito l'immobilismo!
Infatti, verrà fatto un tunnel sotto il Lago Superiore.
Quest'opera servirà a snellire il traffico vicino alla città.
Infatti, spesso le vie d'accesso alla città sono spesso congestionate.
Il tunnel sotto il lago permetterebbe quindi di migliorare la situazione del traffico nelle vie di comunicazione tra la città di Mantova e la periferia,
Non sarebbe il primo tunnel di questo tipo.
Già nel 1825 fu fatta a Londra una galleria sotto il Tamigi.
Ne parlai nell'articolo intitolato "Londra sott'acqua? Possibile", il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/londra-sottacqua-possibile.html.
Se lo fecero i londinesi del XIX secolo perché non possiamo farlo noi mantovani del XXI?
Chi è contro il tunnel non fa un buon servizio alla città perché tutte le vie d'accesso ad essa, come il ponte di San Giorgio o quello che la mette in comunicazione con il centro abitato di Cittadella e con il Comune di Porto Mantovano, sono spesso intasati dal traffico.
E poi, rendiamoci conto che la Provincia di Mantova è carente, in fatto di infrastrutture della viabilità.
Inoltre, il progetto contempla anche nuovi parcheggi.
Pertanto, al sindaco Sodano dico che fa molto bene e gli auguro un buon lavoro!
E' un progetto giusto.
Cordiali saluti.
COMMENTO AL DISCORSO DI SAINT VINCENT
Cari amici ed amiche.
Condivido in toto il discorso fatto dal presidente Silvio Berlusconi in quel del Saint Vincent (Aosta), durante l'evento organizzato dalla ex-DC per l'Autonomie, il partito che faceva capo a Gianfranco Rotondi, che è confluito nel Popolo della Libertà.
Il presidente Berlusconi ha detto una cosa importantissima e che è pienamente condivisibile.
Egli ha detto che il governo sta lavorando bene ma che a volte il Popolo della Libertà ha commesso degli errori.
Questa è una verità sacrosanta.
Infatti, il governo sta lavorando molto bene.
Basti pensare al fatto che l'Italia stia reggendo nonostante la crisi gravissima, ai progressi per ciò che riguarda le infrastrutture, alla riforma federale che si sta facendo, alla gestione delle emergenze (come quelle dei rifiuti in Campania e del terremoto in Abruzzo) e ad alcuni provvedimenti che stanno migliorando la vita dei cittadini.
Tra questi ultimi, cito la possibilità degli agricoltori di produrre e vendere il pane.
Questo provvedimento crea maggiori opportunità perché spezza certi meccanismi corporativi che tengono il Paese in uno stato di immobilismo e crea un regime di maggiore concorrenza, con il conseguente abbassamento dei prezzi del pane.
Quindi, questo governo lavora molto bene.
Il problema è rappresentato dal fatto che il partito non sia sempre riuscito ad esporre bene ai cittadini quanto fatto dal governo.
Questo è un problema da risolvere, iniziando ad organizzare bene sul territorio il partito.
Proprio da qui deve partire il rilancio del Popolo della Libertà.
Troppo spesso, il Popolo della Libertà non riesce ad esprimere tutte le sue potenzialità sul territorio.
Ciò è dovuto in parte ad una scarsa organizzazione sul territorio ed in parte ai personalismi dei "baroni" locali che vogliono avere solola propria visibilità, anche a scapito del partito stesso, e che litigano tra loro come "delle comari al mercato di Livorno".
E' ora di scardinare questa logica.
E' ora di dire basta a chi dice sul territorio che "Se Berlusconi mi chiedesse di fare delle cose a me sgradite, io non le farei" o che in Consiglio comunale vota a favore del programma del sindaco di centro sinistra, cosa che non si deve fare.
E' ora che i vari circoli locali del partito informino i cittadini sia sulle attività negli enti locali che su quelle del governo.
Io sono perfettamente d'accordo con il presidente Berlusconi, verso il quale mostro la massima fiducia.
Il PdL è nato come forza che aspira ad essere maggioritaria e che vuole realmente riformare il Paese.
Tutti noi, sia gli iscritti che i semplici sostenitori del partito, dobbiamo impegnarci a fare ciò.
Cordiali saluti.
sabato 9 ottobre 2010
PRIONI, COSA SONO?
Cari amici ed amiche.
Tra gli agenti patogeni non esistono solo i batteri, i virus ed i viroidi.
Infatti, esistono degli agenti che sono più piccoli, i prioni.
Il loro nome deriva dall'acronimo inglese "Proteinaceus Infective Only particule" , ossia "particella infettiva solo proteica".
Infatti, i prioni sono proteine e non hanno genomi.
Essi furono isolati dal biologo americano Stanley Prusiner, che ebbe Premio Nobel della Medicina nel 1997, proprio per avere scoperto l'agente dell' encefalopatia spongiforme bovina (BSE o Morbo della mucca pazza) e la sua variante umana, il Morbo di Creutzfeld-Jakob, malattie che sono causate dai prioni.
All'inizio, alcuni sostenevano che i prioni avessero un piccolo genoma.
Prusiner disse il contrario.
Essi sono costituiti da una sola glicoproteina (Prp, Proteina prionica) ed hanno un peso molecolare inferiore rispetti ai virus e ai viroidi.
Ciò dimostra l'assenza di acidi nucleici (DNA ed RNA) che hanno un peso molecolare grosso. Inoltre resistono a tutto quello che può inattivare gli acidi nucleici.
E' leggermente sensibile agli agenti denaturanti, come l'idrossido di sodio (NaOH, detto anche "soda caustica"). Resiste alla proteasi, l'enzima capace di distruggere le proteine. Pertanto l'organismo infetto non riesce a combatterli.
Il "meccanismo d'azione" dei prioni può essere vacuolizzante, ossia mandano la cellula in autodigestione, o creando delle placche per un loro accumulo.
Il primo meccanismo è quello dell'encefalopatia spongiforme bovina e del Morbo di Creutzfeld-Jakob mentre è il secondo è quello del Morbo di Alzheimer e di quello di Parkinson, di cui si è scoperta un'origine prionica.
Come si è già potuto capire, i prioni colpiscono le cellule nervose, i neuroni.
Come si possono curare malattie come il morbo Alzheimer e quello di Parkinson?
L'unica soluzione potrebbe essere rappresentata dalle cellule staminali.
Negli USA, è stata provata in via sperimentale una cura con cellule staminali su un uomo ammalato di Morbo di Parkinson.
Gli sono state messe nel cervello cellule staminali suine ed i risultati sono stati sorprendenti.
L'uomo ha ripreso anche a guidare l'auto.
Anche qui in Italia si lavora in questo senso.
A Terni vi è la "Cell Factory e Biobanca" che giusto qualche giorno fa ha ricevuto dall'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), l'autorizzazione alla produzione di cellule staminali nel cervello.
In questo progetto hanno collaborato il professor Angelo Vescovi, direttore scientifico della Fondazione delle Cellule staminali di Terni, ed il vescovo di Terni, Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Paglia.
Questo dimostra anche che scienza e fede possono andare d'accordo.
Lavori simili si fanno anche in altri Paesi, come Israele.
Quindi, si lavora anche per combattere i prioni, sui vanno approfonditi gli studi.
Resta un engima e riguarda il passato.
L'estinzione dell' uomo di Neanderthal poté essere stata causata dai prioni?
Gli ultimi esemplari ritrovati dell' Homo neanderthalensis risalgono a circa 29. 000 anni fa. Uno studio nella grotta di Gorham, a Gibilterra, suggerisce che vi furono uomini di Neaderthal tra i 28.000 ed i 24.000 anni fa.
Si sa che l'uomo di Neanderthal ebbe un periodo di convivenza con l'Homo sapiens sapiens , il nostro progenitore che iniziò a comparire in Europa circa 40.000 anni fa. Questo fu l'uomo di Cro -Magnon che apparve intorno al 30.000 BC.
Pare che anche che vi fosse stata anche un' ibridazione tra queste due specie e pare che essa avesse portato ad un genocidio degli uomini di Neanderthal.
Tuttavia, è possibile che l'uomo di Neanderthal potesse essersi ammalato di qualche forma di encefalopatia prionica.
Esso, infatti, era un predatore e praticamente mangiava solo carne.
Può darsi che alcune proteine fossero degenerate ed avessero portato alla formazione di prioni.
Questa è un'ipotesi che non va esclusa.
Forse, anche noi dovremmo stare un attimino attenti.
Bisogna mangiare di tutto, cercando il giusto apporto di proteine, grassi, vitamine e glucidi.
Cordiali saluti.
Tra gli agenti patogeni non esistono solo i batteri, i virus ed i viroidi.
Infatti, esistono degli agenti che sono più piccoli, i prioni.
Il loro nome deriva dall'acronimo inglese "Proteinaceus Infective Only particule" , ossia "particella infettiva solo proteica".
Infatti, i prioni sono proteine e non hanno genomi.
Essi furono isolati dal biologo americano Stanley Prusiner, che ebbe Premio Nobel della Medicina nel 1997, proprio per avere scoperto l'agente dell' encefalopatia spongiforme bovina (BSE o Morbo della mucca pazza) e la sua variante umana, il Morbo di Creutzfeld-Jakob, malattie che sono causate dai prioni.
All'inizio, alcuni sostenevano che i prioni avessero un piccolo genoma.
Prusiner disse il contrario.
Essi sono costituiti da una sola glicoproteina (Prp, Proteina prionica) ed hanno un peso molecolare inferiore rispetti ai virus e ai viroidi.
Ciò dimostra l'assenza di acidi nucleici (DNA ed RNA) che hanno un peso molecolare grosso. Inoltre resistono a tutto quello che può inattivare gli acidi nucleici.
E' leggermente sensibile agli agenti denaturanti, come l'idrossido di sodio (NaOH, detto anche "soda caustica"). Resiste alla proteasi, l'enzima capace di distruggere le proteine. Pertanto l'organismo infetto non riesce a combatterli.
Il "meccanismo d'azione" dei prioni può essere vacuolizzante, ossia mandano la cellula in autodigestione, o creando delle placche per un loro accumulo.
Il primo meccanismo è quello dell'encefalopatia spongiforme bovina e del Morbo di Creutzfeld-Jakob mentre è il secondo è quello del Morbo di Alzheimer e di quello di Parkinson, di cui si è scoperta un'origine prionica.
Come si è già potuto capire, i prioni colpiscono le cellule nervose, i neuroni.
Come si possono curare malattie come il morbo Alzheimer e quello di Parkinson?
L'unica soluzione potrebbe essere rappresentata dalle cellule staminali.
Negli USA, è stata provata in via sperimentale una cura con cellule staminali su un uomo ammalato di Morbo di Parkinson.
Gli sono state messe nel cervello cellule staminali suine ed i risultati sono stati sorprendenti.
L'uomo ha ripreso anche a guidare l'auto.
Anche qui in Italia si lavora in questo senso.
A Terni vi è la "Cell Factory e Biobanca" che giusto qualche giorno fa ha ricevuto dall'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), l'autorizzazione alla produzione di cellule staminali nel cervello.
In questo progetto hanno collaborato il professor Angelo Vescovi, direttore scientifico della Fondazione delle Cellule staminali di Terni, ed il vescovo di Terni, Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Paglia.
Questo dimostra anche che scienza e fede possono andare d'accordo.
Lavori simili si fanno anche in altri Paesi, come Israele.
Quindi, si lavora anche per combattere i prioni, sui vanno approfonditi gli studi.
Resta un engima e riguarda il passato.
L'estinzione dell' uomo di Neanderthal poté essere stata causata dai prioni?
Gli ultimi esemplari ritrovati dell' Homo neanderthalensis risalgono a circa 29. 000 anni fa. Uno studio nella grotta di Gorham, a Gibilterra, suggerisce che vi furono uomini di Neaderthal tra i 28.000 ed i 24.000 anni fa.
Si sa che l'uomo di Neanderthal ebbe un periodo di convivenza con l'Homo sapiens sapiens , il nostro progenitore che iniziò a comparire in Europa circa 40.000 anni fa. Questo fu l'uomo di Cro -Magnon che apparve intorno al 30.000 BC.
Pare che anche che vi fosse stata anche un' ibridazione tra queste due specie e pare che essa avesse portato ad un genocidio degli uomini di Neanderthal.
Tuttavia, è possibile che l'uomo di Neanderthal potesse essersi ammalato di qualche forma di encefalopatia prionica.
Esso, infatti, era un predatore e praticamente mangiava solo carne.
Può darsi che alcune proteine fossero degenerate ed avessero portato alla formazione di prioni.
Questa è un'ipotesi che non va esclusa.
Forse, anche noi dovremmo stare un attimino attenti.
Bisogna mangiare di tutto, cercando il giusto apporto di proteine, grassi, vitamine e glucidi.
Cordiali saluti.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.