Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 6 ottobre 2010

PER LA VERITA', PER ISRAELE


Cari amici ed amiche.
Vorrei dare visibilità alla bella iniziativa promossa dall'onorevole Fiamma Nirenstein, parlamentare del Popolo della Libertà.
Tra l'altro, vi invito a leggere il suo bellissimo sito che è http://www.fiammanirenstein.com/.
Questa iniziativa ha l'appoggio bipartisan ed è una manifestazione per dire la verità sullo Stato di Israele, uno Stato troppo spesso attaccato e demonizzato.
Espongo qui un allucinante sondaggio del 2003 che fu voluto dalla Commissione Europea (allora presieduta da Romano Prodi) e che diceva che il 59% degli Europei vedeva nello Stato di Israele un pericolo. Questo sondaggio vergognoso può essere trovato seguendo questo link che è http://digilander.libero.it/risvegliopopolare/41-03-2.html.
Purtroppo, su Israele si è fatta troppa disinformazione che io vorrei smentire.
Prima di tutto, chi dice che in Israele regnano la paura ed il terrore mente!
Di ciò porto le testimonianze dell'amico Morris Sonnino di Facebook che in Israele ci è andato.
Lui mi ha detto testualmente che la vita lì è tranquilla, che ci sono ragazzi che si divertono e famiglie che girano, fanno shopping, lavorano e vivono come in ogni altra parte del mondo.
Quindi, Israele è un Paese sicuro e democratico.
Infatti, Israele è l'unico Stato ad avere una democrazia stabile in tutto il Medio Oriente.
Non solo questo, ma va detto anche che Israele è anche l'unico Stato in cui non vi è solo la tolleranza religiosa ma anche la libertà di culto.
In Israele, ebrei, cristiani, musulmani, persone di altra religione ed agnostici ed atei, possono esprimere liberamente e pubblicamente le proprie opinioni.
Chi attacca Israele provi ad andare in altri Paesi del Medio Oriente e vedrà la differenza.
Ad esempio, in Iran, vi è la ben nota Repubblica islamica che è un regime teocratico che limita molto la libertà di culto a chi è di una confessione diversa da quella musulmana.
Nella parte settentrionale di Cipro, i cristiani non sono in una bella situazione. Ne parlai in altri articoli, tra cui quello intitolato "Eurabia, un incubo che potrebbe divenire realtà!", il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/eurabia-un-incubo-che-potrebbe-divenire.html.
In Arabia Saudita, ad esempio, non ci sono chiese.
Un vescovo chiese al principe saudita del perché di ciò.
Questi gli rispose chiedendo se fosse possibile fare una moschea in Vaticano ed il prelato replicò che ciò non sarebbe stato possibile.
Allora, il principe saudita rispose dicendo che non sarà possibile fare le chiese in Arabia Saudita perché quel Paese è il "Vaticano dell'Islam".
E poi, Israele è uno Stato che fa scienza.
Lo scrissi anche nell'articolo intitolato "Caso nave turca, due parole", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/caso-nave-turca-due-parole.html.
Israele ha sempre dato un grosso contributo alla ricerca scientifica.
Inoltre, molti israeliani hanno origini italiane.
Infatti, vi sono sia gli ebrei italiani che emigrarono in Israele e sia i Levantini, i discendenti di quei mercanti, per lo più genovesi e veneziani, che si stabilirono in Medio Oriente durante le Crociate e che mantennero ( e tuttora mantengono) gli usi ed i costumi originali, tra cui la religione cattolica.
Molto spesso vi è chi diffonde l'ignoranza e dall'ignoranza non nasce nulla di buono.
Quindi, Dio benedica Israele!
Gli Israeliani sono nostri fratelli.
Cordiali saluti.

PDL, UNICA DESTRA!

Cari amici ed amiche.

Prendo spunto da una nota degli amici del "Minzolini Fan Club" di Facebook.
Il link è http://www.facebook.com/note.php?note_id=441267336586.
Vorrei dire che l'unica destra occidentale e democratica è rappresentata proprio dal Popolo della Libertà.
In essa, vi sono i valori laico-liberali, quelli cattolici e quelli della tradizione conservatrice-liberale. Esso si rifà alle tradizioni del Partito Conservatore inglese, a quelle dell'UMP francese o a quelle Partito Repubblicano americano.
Quindi, con il dovuto rispetto, non posso condividere le affermazioni del presidente della Camera Gianfranco Fini che dice che il suo nuovo partito, "Futuro e Libertà.Per l'Italia", rappresenta la destra occidentale.
Ad esempio, per quanto concerne l'immigrazione, Fini non la pensa come Sarkozy.
Fini, vorrebbe facilitare l'acquisizione della cittadinanza da parte degli immigrati.
Una destra vera vuole che vi sia prima l'integrazione degli immigrati.
Inoltre, una destra vera dà uno spazio pubblico a Dio, pur nella sua laicità!
Ad esempio, il premier britannico David Cameron, a cui Fini dice di ispirarsi, ha promosso una politica di difesa delle radici cristiane del suo Paese.
Fini ha affermato cose che contrastano con la dottrina cattolica, a cominciare dalla questione della Pillola RU486 o sul biotestamento.
Lo stesso Fini disse:
"Non voglio fare nessuna crociata contro i cattolici, per i quali ho il massimo rispetto, ma chi dice che su queste questioni decide la Chiesa e non il Parlamento è un clericale".
Ora, la vera laicità non esclude i valori cristiani e religiosi in genere.
Quindi, quello di Fini non è un principio di laicità ma di laicismo.
Ciò mal si accorda con un vero principio della destra.
Il Partito Repubblicano americano insegna.
Cordiali saluti.

INCREDIBILE! SI STA VERIFICANDO UNA SITUAZIONE CHE HO PREVISTO!




Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo intitolato "Mantova, Provincia a rischio di disgregazione", il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/mantova-provincia-rischio-di.html.
In quell'articolo avevo parlato anche del Comune di Roncoferraro e dei campanilismi tra le sue frazioni.
Ebbene, secondo certi rumors, pare che gli abitanti della frazione di Castelletto Borgo voglia fare un referendum per passare al Comune di Mantova.
In pratica, se queste voci dovessero rispondere a verità, il Comune Roncoferraro perderebbe una frazione (e parte dei suoi territori e dei suoi abitanti) a vantaggio del vicino Comune di Mantova.
Ciò è stato accennato anche nella puntata andata in onda ieri del telegiornale di "Telemantova".
Per la verità, una parte di questo centro abitato è già nel Comune di Mantova.
Ora, i suoi abitanti hanno la volontà di unire il paese sotto un unico Comune, per l'appunto, quello di Mantova.
Ai vari roncoferraresi che mi davano del "visionario" e del "pazzo" e che mi dicevano che in Provincia di Mantova non ci sarebbero state situazioni come quella della provincia di Pesaro-Urbino (link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/cosa-sta-succedendo-in-provincia-di.html) vorrei dire "ve l'avevo detto".
Il motivo della scelta degli abitanti di Castelletto Borgo è facile da intuire.
Il Comune di Roncoferraro ha delle grosse potenzialità che, però, sono inespresse.
Questo perché sul territorio mancano delle infrastrutture adeguate e, soprattutto, manca una progettualità radicale che possa rilanciare il Comune di Roncoferraro.
Il centro abitato di Castelletto Borgo è periferico ed è vicino a Mantova e alla sua zona industriale, il cui accesso è stato migliorato, proprio nella sua parte che si trova nel Comune di quest'ultima.
Di conseguenza gli abitanti di Castelletto Borgo trovano più facile l'accesso ai servizi del Comune di Mantova, Comune che con la nuova Giunta di centro destra sta facendo enormi progressi.
Ad esempio, la Giunta del sindaco Nicola Sodano sta facendo opere di primissimo livello.
Una di queste riguarda il servizio di noleggio delle bici, che viene fatto tramite una tessera.
Un altro, riguarda la sicurezza. Infatti, la Giunta comunale di Mantova ha stabilito che vi saranno le pattuglie dei Vigili Urbani con tre agenti.
Tutto ciò, nel Comune di Roncoferraro non c'è.
Anzi, sotto tanti aspetti, la Giunta comunale di Roncoferraro (che è di centro sinistra) è molto indietro.
Non ha una progettualità che possa rilanciare il territorio comunale che, come ho detto ha tante potenzialità.
Posso dire, quindi, di averci visto lungo.
Termino facendo i migliori e più sinceri auguri di buon compleanno all'amico Riccardo Di Giuseppe,un ragazzo serio e volenteroso!
Cordiali saluti.

martedì 5 ottobre 2010

CHI UCCISE REALMENTE CRISTO?

Cari amici ed amiche.

Correva l'anno 33 AD e in una città del Medio Oriente si stava consumando il "Sacrificio dei sacrifici".
Un uomo nativo di Betlemme venne flagellato e crocifisso.
Quest'uomo altri non fu che Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio e la città in questione fu Gerusalemme.
Ora, proviamo a capire meglio le dinamiche di quanto successe in quel giorno.
Per capire bene gli avvenimenti, dobbiamo fare un "viaggio a ritroso" e provare ad avere una visione del luogo in quell'epoca.
Gerusalemme faceva parte della Palestina, una terra che fu abitata da un popolo che credeva in un Unico Dio, gli Ebrei e che dal 130 BC fu sotto il dominio dei Romani.
Ora, essa era retta da un governatore romano che all'epoca di Gesù era un tale Ponzio Pilato.
Questa provincia, però, aveva anche una grande autonomia nella gestione.
Infatti, al governo concorrevano anche il tetrarca Erode Antipa ed il Sinedrio.
Erode, in realtà, pare che non fosse stato di origini ebraiche ma nabatee.
I Nabatei erano un popolo che si stabilì nell'attuale Giordania. Una loro testimonianza si trova proprio lì ed è la città di Petra.
Il Sinedrio era un organo che aveva funzioni di tribunale e faceva sì che la Torah (il nostro Vecchio Testamento) venisse rispettata. Inoltre, poteva infliggere la pena capitale. Esso si trovava presso il Tempio di Gerusalemme e governava la città stessa.
Esso era presieduto dal Sommo sacerdote, che all'epoca di Cristo era un tale Caifa.
Ora si possono capire meglio gli avvenimenti.
Da qui si può dedurre che a volere la morte del Cristo non fu il popolo ebraico.
Anzi, stando anche al Vangelo di Giovanni, il popolo ebraico rispettava il Cristo.
Addirittura, Egli veniva chiamato "rabbì", ossia "maestro".
Allora, chi volle la morte di Cristo?
Se il popolo ebraico va escluso, allora potrebbero essere stati o i Romani o Erode ed il Sinedrio.
In fondo, erano loro potevano avere l'interesse di ciò.
Effettivamente, Erode ed il Sinedrio vedevano in Cristo un pericolo per la autorità.
Infatti, da una parte, loro temevano di perdere il controllo sul popolo e dall'altra temevano i Romani, a cui comunque giurarono fedeltà ed il sovrano di questi ultimi, l'allora imperatore Tiberio, era riconosciuto da essi.
Inoltre, vi fu un'altra questione.
La casta sacerdotale ebraica discendeva tutta dalla tribù di Levi.
Gesù discendeva invece da quella di Giuda. Tra l'altro, anche lo stesso Giacobbe (Israele) quando parlò di suo figlio Giuda disse che dalla sua casata sarebbe venuto fuori il Messia, il Cristo.
Ora, alla casta sacerdotale dell'epoca non piaceva che un laico parlasse di religione e cose delle Scritture.
Quanto ad Erode, va detto che questi fece arrestare e decapitare Giovanni Battista che lo accusava del fatto che egli avesse peccato contro le Scritture sposando la moglie di suo fratello.
Anche Erode temeva di perdere il proprio potere.
E così, prima della famosa "Ultima cena", che avrebbe dovuto aprire la Pasqua ebraica, uno degli apostoli di Gesù, un tale Giuda Iscariota, fece il tradimento.
Per 30 denari, egli vendette il Cristo al Sinedrio.
Nell'orto del Getsemani, i soldati e le guardie del Sinedrio catturarono Gesù lo portarono di fronte al Sommo sacerdote Caifa che lo processò. Andò anche da Erode e lo processò anche lui.
Era ovvio che questi processi fossero pieni di falsità.
Ad esempio, gli accusatori accusarono Gesù di istigare alla ribellione.
La realtà non fu questa. Infatti, Egli disse: "Dai a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.".
Il Vangelo riporta ciò.
In realtà, la "chiave rivoluzionaria" del messaggio di Cristo sta proprio nel fatto che quel Dio dei Giudei è il Dio di tutti!
Quindi, Gesù non puntò solo a salvare il "Popolo eletto" ma tutta l'umanità, riconducendola sotto l'Unico Dio.
In pratica, puntò a fare cadere il muro tra Giudei e Gentili.
Questo, però, non fu capito dai sacerdoti del Sinedrio che, oltretutto, vedevano nei miracoli che Egli operava un inganno, per turlupinare il popolo ebraico.
E così, lo portarono da Pilato che inizialmente non trovò nulla contro Gesù.
Poi, però, i membri del Sinedrio istigarono un gruppo di persone che, urlando, chiedevano la morte di Gesù per crocifissione e la liberazione di un altro prigioniero, Barabba.
Le voci si fecero sempre più forti ed inisistenti e, sentendosi minacciato e sentendo minacciato il proprio potere, Pilato accontentò il Sinderio. Alla fine Gesù fu condannato.
Sul colle del Gòlgota, Egli fu crocifisso e morì.
I Vangeli ne parlano in modo dettagliato. Poi vi fu la Sua Resurrezione.
Ma questa è un'altra storia.
Restano degli interrogativi.
Il primo di questi chiede chi effettivamente volle la morte di Gesù.
A volere la morte di Gesù furono i membri del Sinedrio (non tutti per la verità), che vedevano in lui una minaccia sia alla loro influenza religiosa che a quella politica.
Dal canto loro, anche i Romani vedevano in Cristo un avversario politico. Essi sapevano della storia del Messia che avrebbe dovuto liberare il popolo ebraico dal loro giogo.
Tra l'altro, a parlare Gesù non vi sono solo i Vangeli canonici ma anche altre fonti.
Vi sono, infatti, le fonti non cristiane ed i testi apocrifi.
Tra tutti questi testi testi vi sono delle analogie.
La prova?
Leggete la poesia da me scritta e fatta pubblicare sul sito dell'associazione "Agorà" di Sant'Agata di Militello (in provincia di Messina) e che parla del generale Giovanni Giustiniani Longo. Il link è http://santagatando.com/2009/10/21/u-ricordu-di-ghjuvanni-giustiniani-longo/.
E' introdotta da un testo del Vangelo apocrifo di Nicodemo.
Cordiali saluti.














IL POPOLO DELLA LIBERTA'? VUOLE UNIRE l'ITALIA!




Cari amici ed amiche.


La recente festa del Popolo della Libertà che si è tenuta a Milano ha dimostrato la vitalità della nostra politica.
Soprattutto, essa ha dimostrato che il popolo vuole che questo governo rimanga ed operi e che in caso di crisi l'unica soluzione possibile è il voto!
Da questo evento emerge anche un'altra cosa.
Infatti, emerge la volontà del Popolo della Libertà di unire l'Italia e non di dividerla.
Il Popolo della Libertà ripudia lo scontro di classe, che qualcuno sta fomentando.
Oggi, c'è un grosso pericolo, che ho già segnalato.
Oggi si rischia lo scontro tra poveri e ricchi, tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, tra cattolici e laici, tra Nord e Sud, tra giovani e vecchi e tra popolo e politici.
Il Popolo della Libertà vuole evitare tutto ciò.
Il vero "Partito della Nazione" è proprio il PdL. Lo dimostra l'alta partecipazione a tutti gli eventi che esso organizza.
E' proprio questo il partito che cerca di raccogliere tutte le energie migliori per rilanciare questo Paese.
Il PdL non ha mai fomentato certi scontri, come quelli elencati.
Quindi, questo partito sarà in grado di evitare quelle cose che ho citato nell'articolo intitolato "Tensioni interne, attenzione alla rete" (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/tensioni-interne-attenzione-alla-rete.html).
Io non ho mai sentito nessun esponente o elettore del Popolo della Libertà denigrare il proprio avversario.
Anzi, molto spesso siamo proprio noi elettori, militanti ed esponenti del partito ad essere attaccati.
Mi viene in mente l'amico Morris Sonnino di Facebook che di recente è stato gravemente offeso sul piano personale.
Mi vengono in mente anche gli amici Sveva Orlandini e Riccardo Di Giuseppe che vengono attaccati.
Del sottoscritto, non ne parliamo. Basta leggere alcuni commenti su questo blog.
E' ora che noi semplici elettori, insieme agli eletti e agli esponenti del PdL, ci impegnamo per mantenere unito il nostro Paese.
Gli altri urlino pure ma noi non dobbiamo né farci intimidire e né cadere in certe provocazioni.
Solo così, noi possiamo aiutare il presidente Berlusconi a migliorare l'Italia.
Cordiali saluti.

TENSIONI INTERNE, ATTENZIONE ALLA RETE!


Cari amici ed amiche.
Purtroppo, devo continuare a denunciare il fatto che vi sia una mentalità politica che vede nell'avversario un nemico da abbattere e da ingiuriare.
I commenti su questo mio link dimostrano proprio questo.
Sviscero il tema prendendo spunto dalla puntata della trasmissione "Matrix" che è andata in onda ieri notte su "Canale 5".
Nella puntata di quella trasmissione condotta da Alessio Vinci si è parlato del caso del direttore di "Libero" Maurizio Belpietro, dell'aggressione subita dal sindacalista Raffaele Bonanni e dalle varie tensioni in politica e nel caso FIAT.
C'è un clima di tensione che è preoccupante.
Qualcuno dice che non è paragonabile a quello della fine degli anni '60 e degli anni '70.
Io, invece, ritengo che sia peggiore a quello di quegli anni.
Infatti, a differenza del tempo delle Brigate Rosse, oggi vi è la rete, Internet.
Questo strumento rappresenta un "Mare Magnum", in cui circolano tante informazioni con una velocità impressionante.
Mentre il brigatista degli anni '70 aveva bisogno di organizzarsi sul territorio, oggi, con la rete, l'"aspirante brigatista" non ha bisogno di tutto ciò!
Gli basta fare un "click" con il mouse e riesce ad accedere ovunque.
Gli basta premere un tasto e può muovere informazioni fino in capo al mondo.
In poco tempo, può comunicare con gli Stati Uniti come con il Giappone e tutto il resto del mondo, restando a casa e senza esporsi fisicamente.
Questo è il pericolo!
Inoltre, il pericolo è ancora più gravi sui social-network (come ad esempio Libero Community, Facebook, Twitter ed altri).
Qui, infatti, chiunque può chiedere l'"amicizia" ad una persona ed accedere ai suoi dati. Ad esempio, vi sono i troll che sono utenti della rete che interagiscono nelle comunità virtuali come blog, mailing list, chatroom, social-network, newsgroup e forum con messaggi stupidi, provocatori ed inappropriati, atti ad interferire con il normale scambio di opinioni.
Vi sono anche i fake, che sono utenti della rete che hanno false identità.
Vi sono pure gli hackers che possono mettere virus nei computers.
I social-network (come Libero Community, Facebook, Twitter ed altri) sono particolarmente esposti a tutti questi rischi.
Quindi, sui social-network si possono creare delle "cyber-Brigate Rosse" o si possono creare dei gruppi che possono proporre anche l'eliminazione fisica di un politico ad essi sgradito.
Inoltre, in questa situazioni, chiunque può essere istigato a colpire il politico odiato, divenendo così colui che traduce queste tensioni in atti concreti.
Per questo, pur avendo un profilo su Facebook, preferisco fare amicizia conoscendo di persona i miei potenziali amici.
Questo clima così teso favorisce le possibili situazioni descritte e ciò è molto pericoloso.
Questo non è clima costruttivo ma distruttivo perché chi è di un'opinione diversa viene insultato e visto come il nemico di abbattere.
Io dico che si deve stare molto attenti a quello che si dice o, nel caso della rete, a quello che si scrive.
Le parole possono essere molto pericolose.
Esse, infatti, possono essere sentite anche da chi può avere certe inclinazioni alla violenza ed essere tradotte in fatti.
Bisogna stare attenti ed assumere un atteggiamento più responsabile sulla rete.
Se sul social-network vi sono gruppi che istigano alla violenza, il navigatore serio ha il dovere di segnalarli alla Polizia Postale.
Bisogna isolare chi predica la violenza.
Leggete anche l'articolo da me scritto nel 2008 su "Italia chiama Italia" . Il link è http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/11307/2008-10-10.html.
Se non si riuscisse a cambiare rotta, creando un clima più costruttivo, potrebbero esserci dei grossi problemi.
E' ora di tornare a parlare seriamente di politica e di finirla di esasperare i toni.
Cordiali saluti.

lunedì 4 ottobre 2010

L'OTTIMO LAVORO DEL MINISTRO CARFAGNA

Cari amici ed amiche.

Leggete i commenti all'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/di-pietro-e-inquietante.html.
Si commentano da soli.
Il Ministro delle Pari Opportunità, l'onorevole Maria Rosaria Carfagna, merita pienamente i miei complimenti.
Giusto ieri, ella ha annunciato che parteciperà come parte civile al processo che vedrà coinvolto il pakistano residente a Novi (in provincia di Modena) che ha lapidato la moglie perché "colpevole" di avere protetto la figlia che non voleva sposarsi con un matrimonio combinato.
Sulla vicenda, io penso che ci sia qualcosa di inquietante.
Io credo che quello di Novi non sia l'unico caso di matrimonio combinato, un matrimonio senza amore in cui la famiglia d'origine impone ad una ragazza l'uomo da sposare.
Anzi, di casi del genere, in cui vengono fatte valere certe leggi tribali, ce ne sono tanti.
La sola differenza è che molti di questi non vengono denunciati e le donne hanno paura di opporsi.
Io credo che vi siano anche dei casi di poligamia.
Quindi, da una parte, dovrà esserci una maggiore severità sull'immigrazione (come l'applicazione di sanzioni più dure contro gli immigrati che commettono dei reati) e, dall'altra, dovrà esserci una "campagna di educazione" degli immigrati stessi che devono capire che qui ci sono leggi diverse e che se non le rispettano possono accomodarsi alla porta.
Tra l'altro, io ammiro molte battaglie del ministro Carfagna, a cominciare da quelle contro lo stalking.
Ho letto il suo blog (il cui link è http://www.maracarfagna.net/) e vi ho trovato dei contenuti interessanti.
Metterò il suo link nella voce "Link preferiti" di questo blog.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.