Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 27 settembre 2010

PREGI AMERICANI, DIFETTI ITALIANI

Cari amici ed amiche.

Gli Stati Uniti d'America sono un grande Paese e, soprattutto, sono un Paese federale.
Il federalismo, infatti, è un grande valore ed oggi anche qui in Italia questo si sta capendo.
Gli USA sono un Paese molto composito poiché costituito da tante realtà diverse tra loro.
Ad esempio, un abitante del Texas è diverso da uno residente in California, in Kansas o in Florida.
Eppure, quando suona l'inno nazionale "The Star spangled Banner" tutti gli americani si mettono la mano sul cuore e quando ci sono le tragedie che colpiscono una parte del Paese, tutti i cittadini statunitensi si stringono intorno alla città (o alla realtà) locale colpita.
Eppure sono un Paese federale, in cui un abitante del Kentucky si sente prima di tutto parte del Kentucky e lo stesso vale per gli abitanti del Kansas e degli altri Stati.
Vi sono tante realtà che sono parte di una. Ecco cosa sono gli USA!
Molto probabilmente, se gli USA fossero centralisti come l'Italia, le cose per loro andrebbero peggio e gli americani non avrebbero questo amore di patria.
L'Italia è proprio la dimostrazione di ciò.
Infatti, il nostro Paese nacque con "un processo contro natura" che fu innescato da un'aggressione da parte di uno Stato (il Regno di Sardegna) verso gli altri.
Inoltre, il Paese che si formò nel 1861 fu il frutto di questa campagna di aggressione che ebbe in Giuseppe Garibaldi l'esponente peggiore.
Leggete il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/vittorio-emanuele-ii-non-poteva-essere.html.
Il Paese che nacque dopo il 1861 è figlio di quella campagna aggressiva operata dal Piemonte.
Inoltre, questo Paese venne gestito in modo centralizzato, in un modo che calpestava tutte le peculiarità culturali degli ex-Stati d'origine.
Oggi, noi paghiamo gli errori del 1861 e quelli successivi.
Non ci fu uno "Zollverein" come nella Germania 1834.
Ci fu un'aggressione operata dal Piemonte contro gli altri Stati Italiani.
Un processo "più naturale" di unificazione sarebbe stato un processo più graduale, con mediazioni tra i vari Stati e la Chiesa per trovare un compromesso che avrebbe portato ad uno "Zollverein italiano".
Oggi, il federalismo può sanare i mali storici dell'Italia e questo è stato quello che volevo fare capire al consigliere Zaniboni (di cui parlai nel link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/provincia-di-mantova-mosse-dei-civici-e.html), in quella discussione un po' tirata di mercoledì scorso.
Paradossalmente, il federalismo ci farebbe sentire tutti "più italiani".
Un altro pregio degli USA, è il valore che i suoi abitanti danno alle proprie radici religiose.
Gli USA sono un Paese laico ma questa laicità non è contro la religione.
Anche qui, noi italiani avremmo molto da imparare.
Qui da noi, la "laicità" è intesa come un rifiuto verso la religione.
Già dopo il 1861, ci furono episodi contro la Chiesa.
Il mio interlocutore di Facebook Andrea Casiere di Napoli, mi ha riferito di avere trovato nell'archivio di Stato di Napoli ben cinque decreti anticattolici.
Tra questi vanno citati l'espulsione dei gesuiti, l'incameramento dei loro beni, la nazionalizzazione delle mense episcopali, secolarizzazione di enti di beneficenza, chiusura di certe scuole cattoliche, carcere e multe per ecclesiastici che non accettavano il nuovo regime ed esilio.
Altro che la politica di "libera Chiesa in libero Stato" che fu promossa da Cavour.
Ancora oggi, c'è questa idea sbagliata di laicità.
Negli USA vi è il motto "In God We Trust". Compare sulle banconote (ed io che colleziono monete lo so) e, soprattutto, compare nei cuori degli americani.
Forse, saranno loro a doverci ricordare dele nostre radici.
Cordiali saluti.

SOLIDARIETA' AD "ITALIA CHIAMA ITALIA"


Cari amici ed amiche.
Esprimo la mia vicinanza ad "Italia chiama Italia" , il giornale diretto dall'ottimo Ricky Filosa.
Da qualche tempo a questa parte, il suo profilo su Facebook è sparito e non si sa il perché.
"Italia chiama Italia" è un quotidiano online degli italiani all'estero.
E' il quotidiano degli italiani nel mondo che ha il maggiore numero di lettori.
E' un giornale molto attento alle varie problematiche.
E' attento sia alle problematiche inerenti agli italiani all'estero che a quelle di noi che risiediamo qui in Italia.
E' uno di quei giornali che fa vera informazione.
Infatti, fare "vera informazione" significa TUTELARE IL CITTADINO DALLE INGIUSTIZIE CHE POTREBBERO CAPITARGLI E DARGLI UNA COSCIENZA CIVICA.
"Italia chiama Italia" riesce in ciò e per questo merita rispetto.
Inoltre, questo network è un'attività fatta da giovani.
Lo stesso direttore Ricky Filosa è quasi un mio coetaneo.
Io incominciai a scrivere su di esso (e a diventare suo lettore) dal 2008, quando iniziai a trattare il tema degli italiani di Tacuarembò, in Uruguay.
Visto che questo network mi ha sempre dato dello spazio, come ne ha dato a molti altri lettori, io ho ritenuto giusto dire qualcosa sul fatto che esso sia scomparso da Facebook.
In poche parole ricambio (con gratidune) la cortesia.
Per questo motivo, invito tutti a leggere "Italia chiama Italia", seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/.
Inoltre, invito vari gruppi di Facebook a mettere gli articoli di questo grande network sulle loro bacheche.
Questo invito è rivolto in particolare modo agli amici del "MINZOLINI FAN CLUB" , il cui link è nella voce "Link preferiti" di questo blog.
Gli amici di questa pagina di Facebook sono sempre molto attenti alla realtà che li circonda e alla buona informazione.
Senza dubbio, "Italia chiama Italia" fa della buona informazione.
Anzi, fa dell'ottima informazione.
"Italia chiama Italia", è un ponte tra l'Italia ed i suoi cittadini all'estero.
Cordiali saluti.

domenica 26 settembre 2010

GALLERIA DELLA GUINZA DUE PAROLE




Cari amici ed amiche.


Vi voglio parlare di quello che sta accadendo a Mercatello sul Metauro, comune della provincia di Pesaro-Urbino (nella foto).
Qui, infatti, dovrà passare la Superstrada E78, che dovrà passare attraverso l'Appennino Umbro-Marchigiano e che dovrà collegare Fano (Pesaro-Urbino) a Grosseto.
Quest'opera è rimasta purtroppo incompiuta.
Proprio all'altezza di Mercatello sul Metauro i lavori si interruppero. Qui, infatti, vi è l'infrastruttura portante di questa via di comunicazione, la Galleria della Guinza.
Qui, infatti, l'opera si è interrotta nel 2004 ed i lavori non sono stati più ripresi.
Ad oggi, la Galleria della Guinza è inutilizzabile e per passare dal Mare Adriatico al Mar Tirreno (e viceversa) si devono usare le vecche vie di comunicazione che passa attraverso il Valico di Bocca Trabaria che si trova ad un piano altimetrico di 1.049 metri, con tutte le problematiche che ne possono derivare, a causa di innevamento o quant'altro.
Negli ultimi mesi del 2009, il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Altero Matteoli ha assicurato che i lavori saranno ripresi.
Intanto gli amministratori locali delle zone interessate sono presso la Galleria della Guinza a manifestare.
Adesso, vorrei esprimere la mia opinione.
Io penso che sia proprio ora di collaborare. Gli amministratori locali DEVONO collaborare con il Governo perché i lavori si facciano.
Ad esempio, essi devono impedire l'insorgere di fenomeni di "NIMBY", di cui, ad esempio, parlai nell'articolo "Woodstock di Grillo" (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/woodstock-di-grillo-due-parole.html).
Inoltre, devono anche aiutare il Governo a trovare i siti in cui deporre i materiali di risulta e quelli in cui fare passare la strada stessa.
A mio modo di vedere, non servono a nulla certe manifestazioni che, nei fatti, sono fini a sé stesse.
Ci deve essere collaborazione tra Governo, enti locali e vari stakeholders.
Solo così, si potrà risolvere questo problema. Vale la pena di leggere il link http://unponteperurbania.blogspot.com/2009/10/e-il-1-novembre-tutti-alla-galleria.html.
Il completamento di quest'opera è interesse di tutti.
Cordiali saluti.


U BASTIMENTU DI VASA

Certu avaria vulsutu pè tuttu lu mondu...
pè fà teme...comu pè mustrà putenza...
et maraviglia in vulintà ebbe...Gustav rè secondu...
chì putente si fici ntra li putenti di Svezia...
et una stedda purtau su lu mari...
cù l'oru...et cù li Mille Santi...
ma comu Diu ùn vuliti...ellu puru certu ùn vulitini...
et di ventu fù punizioni...cuntru quellu bastimentu...
et di lu nemicu di Diu...si affucau lu piccatu...
in quellu mari di pici...et pè la so' ghjenti...faci lu voceru lu ventu.

WOODSTOCK DI GRILLO, DUE PAROLE

Cari amici ed amiche.

Ieri, a Cesena, vi è stato l'evento "Woodstock 5 stelle", evento promosso dal "MoVimento 5 stelle di Beppe Grillo".
Onestamente, io non condivido nulla di tutto ciò.
La politica non si fa solo facendo urlare le piazze.
La politica si fa anche con progetti seri che siano nell'interesse di tutti.
Ad esempio, quando Beppe Grillo dice no alla "TAV Lione-Torino" e non propone un serio progetto che possa alternativo non fa un buon servizio. Forse, lui non sa che un'opera come quella ferrovia ridurrebbe il traffico su gomma, con conseguente minore impatto ambientale. Leggete questo "botta e risposta " che ebbi nel 2008 su "Italia chiama Italia" con un lettore.
Il link è http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/10524/2008-08-14.html.
Lo stesso discorso vale anche per tante altre idee esposte da Grillo. La sua azione politica non ha un costrutto e né sembra rispondente alle attuali esigenze.
Sembra più una contestazione alla politica (che certamente non è perfetta) che non una seria proposta di miglioramento di tutto il sistema.
Mi sembra che Grillo faccia del populismo, il che non va bene.
E poi, nei partiti vi è il bene come vi è il male.
Non è giusto che Grillo continui a definire i partiti tradizionali come una "mafia" ed il "male assoluto" mentre coloro che fanno parte del suo movimento come "santi e puliti".
Nei partiti ci sono tanti giovani che si impegnano. Ne ho parlato nell'articolo "POLITICA E TERRITORIO, UN RAPPORTO COMPLESSO" , il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/politica-e-territorio-un-rapporto.html.
Mi sembra un atteggiamento populista ed ipocrita.
Io dico che quello che ha fatto Grillo è solo una manifestazione di populismo e di localismo (NIMBY) che sono tutte cose da evitare.
Cordiali saluti.

sabato 25 settembre 2010

PAOLO E FRANCESCA, FU DELITTO PASSIONALE O POLITICO?


Cari amici ed amiche.
Nel XIV secolo (precisamente tra il 1307 ed il 1321) Dante Alighieri scrisse la sua più celebre opera, la "Divina commedia".
Quest'opera era divisa in tre cantiche, l'Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso e vi era una rappresentazione dell'Oltretomba cristiano, unito ad una visione critica della società in cui visse il grande poeta fiorentino.
Nella cantica dell'Inferno, si parla anche di due amanti vissuti nel XIII secolo.
I loro nomi furono Paolo e Francesca.
Entrambi riminesi (anche se lei nacque a Ravenna), questi due giovani furono protagonisti di una storia atroce.
Lui, era il figlio cadetto della famiglia di Malatesta da Verucchio, famiglia nobile originaria di Verucchio (Rimini) che divenne la signoria di una vasta area che comprendeva le attuali Province di Rimini e di Pesaro e parte di quelle di Forlì e di Ancona.
Lei era la figlia del signore di Ravenna Guido III da Polenta.
Queste due famiglie dovettero stabilire un'alleanza ed il modo per fare ciò fu il matrimonio dei loro figli.
Francesca venne data in sposa a Giovanni Malatesta, detto anche "Gianne lo Sciancato" o "Gianciotto" (tra il 1204 ed al 1244-1304).
Fisicamente deforme e zoppo, Gianciotto sposò Francesca per procura e colui che "surrogò" il marito non fu niente meno che Paolo, detto il "Malatestino" e fratello minore di Gianciotto.
A differenza del padre e del fratello, Paolo non fu incline al potere ma amava la vita e la cultura. Inoltre, era di bell'aspetto.
Fu anche Capitano del Popolo nel 1282 e forse lì potrebbe avere conosciuto anche Dante Alighieri.
Il matrimonio si fece a Francesca diede al marito la figlia Concordia e forse il figlio Francesco.
Uso il termine "forse" perché qui successe l'avvenimento che scatenò la tragedia che ci fu.
Infatti, Francesca si innamorò di Paolo e lui la ricambiò.
Ebbero quindi una relazione extra-coniugale.
Gianciotto seppe tutto e decise di vendicarsi.
Nel 1285, Gianciotto venne a sapere da un suo sottoposto che Paolo e Francesca erano nella rocca di Gradara (Pesaro).
Nonostante la sua deformità fisica, lui salì alla camera di lei in gran fretta e trovati i due amanti, lui si mosse per uccidere Paolo.
Questi scappò verso una botola che conduce verso i locali dove si trovano le guardie, ove si sarebbe salvato.
Invece, egli rimase impigliato in un chiodo e Gianciotto sguainò la spada per colpirlo.
Francesca si frappose fra i due e la spada di Gianciotto infilzò sia lei che lui.
Un'altra versione dice che, in preda al raptus, Gianciotto volle fare pagare a Paolo l'omicidio della moglie.
Lo fece precipitare in uno dei "pozzi rasoi" (pozzi dalle cui pareti sporgono della lame) del castello.
Detta così, questa tragedia potrebbe sembrare "un delitto passionale" di un marito tradito, in realtà questo fattaccio potrebbe avere avuto altri risvolti.
Infatti, com'è stato detto, Gianciotto era un politico.
Secondo le cronache, lui fu una persona cinica, vendicativa e sanguinaria. Quindi, viste queste sue caratteristiche, pur di avere potere, egli sarebbe stato capace di fare qualsiasi cosa.
Ora, va detto che in Romagna la situazione politica cambiò e che Gianciotto vide l'opportunità di cambiare le proprie alleanze.
Infatti, lui puntò ad allearsi con la signoria di Faenza e a rompere con i da Polenta.
Come avrebbe potuto fare ciò?
Sposandosi con Ginevrina Zambrasi, figlia del signore di Faenza.
Quindi, per fare ciò avrebbe dovuto liberarsi di Francesca.
Quale fu, quindi, un pretesto migliore della relazione adulterina?
Quindi, l'uxoricidio, potrebbe non essere stato colposo o preterintenzionale ma doloso, se non premeditato. Quindi, il fratricidio potrebbe essere stato solo un modo per coprire il vero scopo dell'omicidio di Francesca.
Certo, solo i protagonisti conobbero la verità e seppero come andarono realmente le cose.
Oggi, su questa vicenda vi è tanta letteratura ma della storia vera si sa poco.
Vi è anche una storia soprannaturale.
Infatti, durante le notti di plenilunio, nel castello di Gradara compare il fantasma di una donna piangente che si presume essere quello di Francesca.
Io visitai il castello e spero di poterlo visitare di nuovo, perché mi piacque molto.
Vidi la Sala del Tribunale (con i suoi bassorilievi che raffigurano la giustizia), la camera della tortura (di cui ricordo con perfezione le "forchette" con cui si accecavano le persone) , la camera di Francesca, i "pozzi rasoi" e la bellissima cappella.
Del fantasma di Francesca non vidi nemmeno l'ombra, ma andai nel castello di giorno.
Certo, questa storia è densa di significati e di misteri e possono contribuire a rendere affascinante quel luogo in cui avvenne la tragedia.
Il fascino di ciò fa parte della natura umana.
Visitate il castello di Gradara.
Basta prendere l'autostrada A14 Bologna-Taranto ed uscire allo svincolo di Cattolica-Gabicce Mare-San Giovanni.
E' un luogo di arte e di storia.
Cordiali saluti.


FESTA DEL PDL, DUE CONSIDERAZIONI


Cari amici ed amiche.
Dal oggi, 25 settembre 2009, al 03 ottobre vi sarà a Milano la Festa del Popolo della Libertà.
Questo è il momento di dimostrare che questo non è un "partito di celluloide" ma un partito, anzi un "popolo", vero che vuole cambiare questo Paese che per troppo tempo è stato fermo a causa di cattive politiche. Riguardo il termine "partito di celluloide", leggete l'articolo "Politica e territorio, un rapporto complesso", il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/politica-e-territorio-un-rapporto.html.
La vera politica nuova non è rappresentata da Beppe Grillo e dai suoi ma dal Popolo della Libertà, un partito laico ma non laicista, cattolico ma non confessionale e liberale ma attento anche all'ambito sociale.
In questo partito vi sono tutte le migliori ed antiche tradizioni europee ed occidentali, unite alla voglia di modernità.
Pur non potendo pertecipare personalmente, sono idealmente vicino a tutti coloro che parteciperanno e continuerò a sentirmi onorato di fare parte di questo popolo.
Oltre ad essere un motivo di aggregazione, questo evento dovrà dare spazio alla riflessione sulla politica attuale ed essere una "fucina di idee" , dove, con tutte le esperienze attuali, si forgerà la politica del futuro.
Cordiali saluti ed auguri a tutti gli amici che parteciperanno a questo evento.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.