Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 9 settembre 2010

LONDRA SOTT'ACQUA? POSSIBILE!

Cari amici ed amiche.

Londra è una città ricca di storia e leggende.
Essa è una città che nei secoli passati seppe dimostrarsi degna di altre città gloriose come Atene, Alessandria d'Egitto, Roma e Costantinopoli.
Io la chiamo anche "Quarta Roma" .
Proprio i Romani la fondarono (intorno al 60 AD) e le dettero il nome di Londinium.
Nel VI vi arrivarono gli Angli ed i Sassoni che la chiamarono Lunden.
Sul colle di Ludgate, nel periodo tardo-romano, venne fondata (forse da Mellitus, missionario e terzo arcivescovo di Canterbury) la Cattedrale di San Paolo.
Essa ebbe anche dei momenti tragici, come la "Grande Peste del 1665, l'incendio del 1666 ed i bombardamenti della II Guerra Mondiale.
Da tutto ciò si seppe rialzare, come tutte le città gloriose.
Però, oggi, potrebbe correre un grave pericolo e potrebbe venire da ciò che in passato fu la sua forza, l'acqua.
Infatti, vi sono dei grossi mutamenti nel terreno della Gran Bretagna.
Metà isola si starebbe alzando mentre l'altra metà si starebbe abbassando.
La parte che si starebbe alzando sarebbe quella sud-occidentale.
La prova sarebbe nella zona di Harlech Castle, in Galles.
Questo maniero (costruito nel 1238 da re Edoardo I 1239-1307) al momento della sua realizzazione si trovava in riva al mare.
Oggi si trova a più di 800 m dalla costa.
Se una parte dell'isola sta salendo, un'altra sta scendendo e purtroppo è proprio la porzione sud-orientale, compresa la zona dell'estuario del Tamigi.
Secondo certi calcoli, al tempo dei Romani, il riflusso della marea nel fiume arrivava al London Bridge di Londra, che all'epoca si chiamava Londinium.
Oggi, esso supera la capitale britannica di 30 Km.
Si calcola che dal periodo romano agli anni '80 il suolo londinese si fosse abbassato di ben 4,5 metri.
La cosa preoccupò molto i cittadini ed i governanti e tra il 1972 ed il 1984 furono fatte delle barriere che sono ben illustrate sul sito http://www.londra.ws/barriere_tamigi.htm.
Il pericolo, però, non viene solo dal Tamigi.
Infatti, la città è solcata anche da altri fiumi che confluiscono in esso.
Molti di questi fiumi furono tombinati dal XIX secolo, a causa della diffusione del tifo e del colera.
Quindi, in futuro, se il terreno dovesse scendere ancora e se dovesse esserci una perturbazione molto violenta potrebbero esserci dei problemi.
Infatti, le barriere potrebbero non essere efficaci ed il riflusso della marea farebbe gonfiare il Tamigi che verrebbe ingrossato ulteriormente dalle piogge.
Nel contempo, si ingrosserebbero anche i fiumi sotterranei e le fogne potrebbero non reggere più quelle portate.
La tragedia potrebbe essere dietro l'angolo.
Pensiamo alla celeberrima metropolitana che è storica.
Pensate, nel 1825 venne fatta una galleria sotto il Tamigi.
Dopo tanti anni di fatiche per molti uomini (che si ammalarono a causa del contatto con le acque sporche del fiume), nel 1843 fu terminata e destinata ai veicoli ippotrainati.
In seguito la galleria fu ricovertita ad uso ferroviario ed oggi fa parte della linea della metropolitana.
Ogni giorno, in quella metropolitana passano migliaia di persone.
Immaginate la portata della tragedia se dovesse verificarsi un simile evento naturale.
Sarebbe un'ecatombe.
Quindi, anche la politica dovrebbe riflettere su certe cose.
Questa riflessione non vale solo per Londra ma anche per altre realtà, come Venezia.
Con la natura non si scherza.
Cordiali saluti.

mercoledì 8 settembre 2010

SOLIDARIETA' AL DIRETTORE AUGUSTO MINZOLINI


Cari amici ed amiche.
Esprimo la mia solidarietà al direttore del Tg1 (telegiornale di RAI 1) Augusto Minzolini che è sotto attacco.
Infatti, i partiti di sinistra ed il gruppo "Futuro e Libertà. Per l'Italia" del presidente della Camera Gianfranco Fini ne chiedono le dimissioni.
Io trovo vergognoso tutto ciò.
Il direttore Minzolini ha sempre fatto un servizio di informazione di ottima qualità e sempre nel segno del pluralismo.
Quindi, quanto stanno dicendo i partiti di sinistra ed il gruppo di Fini è solo frutto dell'avversione verso il presidente Berlusconi ed il centro destra.
Trovo veramente "pittoresco" il fatto che il gruppo di Fini si sia unito alla sinistra in questo atto che ritengo vergognoso.
Come possono Fini ed i suoi definirsi ancora di centro destra?
Ne insultano la linea politica un giorno sì e l'altro pure.
E poi, come si fa a dire che qui in Italia c'è un regime?
E poi, ricordo che la maggioranza dei giornali e dei telegiornali non è di certo tenera verso il presidente Berlusconi.
Pensiamo a Famiglia Cristiana (di cui parlai nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/famiglia-cristiana-sta-sbagliando.html), a "La Gazzetta di Mantova", al "Corriere della Sera", all'"Unità" e a tanti altri giornali.
Di sicuro, non sono giornali pro-presidente Berlusconi.
In qualche caso, vi sono veri e propri insulti contro il presidente.
Quindi, la sinistra la smetta di parlare di "regime".
Cordiali saluti.

VITTORIO EMANUELE II NON POTEVA ESSERE RE D'ITALIA!

Cari amici ed amiche.


Se vi dicessi che re Vittorio Emanuele II (1820-1878) non poteva essere il re d'Italia, voi cosa rispondereste?
Prima del 1861, il Regno d'Italia non esisteva. Se non c'era un Regno d'Italia non poteva esserci nemmeno un Re d'Italia.
Quindi, Vittorio Emanuele II si sarebbe dovuto chiamare Vittorio Emanuele I, una volta divenuto Re d'Italia.
Quindi, il primo sovrano del Regno d'Italia deve essere il primo anche nella numerazione.
Come prova di ciò, vi voglio portare un esempio.
Nell'Inghilterra del 1603 la regina Elisabetta I morì e le successe il re di Scozia Giacomo VI Stuart (1566-1625).
Con l'avvento di re Giacomo VI, di fatto, ci furono le basi per la nascita del Regno Unito perché dal regno di questo re in poi un unico sovrano governava l'Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda.
Il 25 giugno 1603 re Giacomo VI venne incoronato re d'Inghilterra con il nome di re Giacomo I che da calvinista si fece anglicano.
Quindi, re Vittorio Emanuele II avrebbe dovuto farsi incoronare di nuovo, magari dal Papa, e prendere il nome di Vittorio Emanuele I.
I reali inglesi si fecero sempre incoronare (e tuttora si fanno incoronare) dall'arcivescovo di Canterbury.
Se i re d'Italia si fossero fatti incoronare dal Papa la monarchia sarebbe stata realmente italiana.
Questo avrebbe facilitato anche i rapporti con la Chiesa. L'arcivescovo di Canterbury merita ogni rispetto perché è importante, in quanto occupa la cattedra di Sant'Agostino ed è suo successore, ma il Papa è pur sempre il Successore di San Pietro, l'apostolo a cui Gesù affidò la Chiesa che fondò e che quindi fece Suo Vicario.
Quindi, il Papa è Vicario di Cristo.
Perfino l'anticlericale Napoleone volle il Papa alla sua incoronazione nel 1804.
A maggiore ragione, il re d'Italia avrebbe fatto bene a farsi incoronare dal Papa, tenendo conto del fatto che nel Regno d'Italia ci sarebbe stata anche Roma, il centro della cristianità.
Tutto ciò dimostra che, in un certo senso, è veritiero quanto esposto da chi sostiene che l'unità d'Italia fu un'annessione (anzi un'aggressione) dei vari regni italiani preesistenti da parte del Regno di Sardegna e non un vero processo di unificazione.
E così, si formò uno Stato con l'espansione del Regno di Sardegna ai danni degli altri e contro la Chiesa. Lo stesso Garibaldi definì il Papa "un metro cubo di letame".
Certe cose andrebbero riviste.
Cordiali saluti.

FINI NON E' DI CENTRO DESTRA!


Cari amici ed amiche.
Vorrei parlare di quanto è successo dopo i fatti di Mirabello.
Lo faccio, citando una questione del mio Comune che è enunciata nel link http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/11759/2008-11-04.html.
E' un articolo del 2008 in cui parlai del problema delle nutrie e feci un attacco contro il modo in cui l'amministrazione del mio comune gestiva (e gestisce tuttora) la cosa.
Sono animali pericolosi per le colture e (come tali) vanno limitati, anche abbattendoli.
Purtroppo, esse non si trovano più solo in campagna ma anche nei centri abitati.
Il mio comune ne è un esempio ed io feci questo articolo, con cui criticai anche l'operato dell'amministrazione e dell'assessore, che oggi non c'è più e le cui deleghe sono nelle mani del sindaco, che amministrava anche all'epoca dell'articolo.
Qualcuno mi ha rimproverato il fatto che io abbia attaccato l'amministrazione.
Io rispondo dicendo che, in primis, la questione delle nutrie va trattata con attenzione perché questi animali possono essere anche vettori di malattie come la Leptospirosi.
E poi, io mi riconosco nello schieramento avverso a quello della succitata amministrazione comunale. L'importante è non offendere personalmente!
Io parlo da avversario dell' amministrazione. Qui arriviamo al discorso che voleva fare su Fini.
Le parole dette da Fini sul Popolo della Libertà a Mirabello mi sembrano quelle che dico io contro il centro sinistra.
Il presidente della Camera non parla più come uno del centro destra ma come una figura dello schieramento avverso.
Anche sulla legge elettorale, lui sembra più vicino alle posizioni del centro sinistra che non a quelle del centro destra.
Tra l'altro, anche Alleanza Nazionale, il suo partito d'origine, votò quella legge elettorale nel 21 dicembre del 2005.
Ora dice che non va bene!
E poi, tutti quegli insulti rivolti al PdL mi sembrano ingiusti ed ingenerosi.
Il governo centro destra sta lavorando bene e sarebbe un peccato se per colpa di certi personalismi il suo operato venisse offuscato.
Sembra che Fini ed i suoi non si riconoscano più nel centro destra.
Come si fa a dire "io sto nel centro destra" e poi attaccarlo ogni giorno, dicendo che ogni cosa che fa non va bene?
Così si fa solo del male all'azione del governo.
Forse, secondo la Costituzione, Fini non potrà essere dimissionato dal ruolo presidente della Camera ma eticamente sta sbagliando.
Infatti, una carica così importante deve essere occupato da una persona che abbia un ruolo di terzietà rispetto allo scontro politico.
Qui, noi ci troviamo di fronte ad un presidente della Camera che fu eletto con i voti del PdL ma che poi si è messo il contro il suo stesso partito e (cosa veramente grave) non ha più un ruolo di terzietà rispetto alle parti politiche.
Se fossi stato in lui, io mi sarei dimesso.
E poi, le parole dette a Mirabello erano piene di astio.
Cordiali saluti.

martedì 7 settembre 2010

PROFEZIE DI SAN MALACHIA, VERITA' O FINZIONE?

Cari amici ed amiche.

Una scritta in latino dice:
"In persecutione extrema Sanctae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septicollis diruetur, et Judex tremendus iudicabit populum suum.Finis".
La sua traduzione in italiano dice:
"Nell'ultima persecuzione di Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge tra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli crollerà ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Amen".
Questa scritta è una profezia ed è parte di un'opera redatta da un arcivescovo irlandese di Armagh (città che oggi fa parte dell'Ulster britannico e che è sede primaziale della Chiesa irlandese).
Questo prelato visse tra il 1094 ed il 1148 ed il suo nome fu Maelmhaedoc O'Morgair, ma noi lo conosciamo come Malachia.
Oggi, egli è anche venerato come Santo.
Tra il 1143 ed il 1144, egli scrisse un'opera chiamata Prophetia de Summis Pontificibus.
In quest'opera avrebbe descritto in modo figurato tutti i Papi, da Papa Celestino II (che venne eletto nel 1143 e morì nel 1144) fino all'ultimo, che dovrebbe chiamarsi Pietro II.
Malachia, fece ciò usando anche i motti.
Per descrivere Papa Celestino II, usò il motto "Ex castro Tiberis", che significa "da un castello del Tevere".
Questi, infatti, nacque a Città di Castello, borgo sul Tevere in provincia di Perugia.
Per descrivere Papa Lucio II il motto usato fu "Inimicus expulsus" che significa "il nemico cacciato" .
Il suo cognome secolare fu, infatti, Caccianemici.
Malachia descrisse anche Papa Pio IX, usando il motto "Crux de cruce". E' un motto che ha molti significati. Questo Papa ebbe un pontificato difficile. Infatti, fu costretto a scappare da Roma nel 1848 (ove si stabilì la Repubblica Romana, che fu voluta da Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi e che durò dal 09 febbraio 1849 al luglio dello stesso anno).
Tornato a Roma nel 1850, la perse nuovamente nel 1870, quando ci fu la "Breccia di Porta Pia" che decretò la fine dello Stato Pontificio ed il ruolo di Roma a nuova capitale del Regno d'Italia. Qui iniziarono ad esserci rapporti molto tesi tra lo Stato sabaudo e la Chiesa.
Ritiratosi in Vaticano, il Papa si dichiarò prigioniero.
In effetti, questa affermazione ha della verità.
Infatti, il rapporto (come è già stato detto) il rapporto tra Stato e Chiesa fu teso. Re Vittorio Emanuele II fu scomunicato.
A simboleggiare tutto ciò, fu la statua di Giordano Bruno che fu eretta in Piazza Campo dei Fiori dall'architetto massone Ettore Ferrari.
Originariamente, quella statua avrebbe dovuto avere il dito puntato verso il Vaticano.
Poi, per evitare altre tensioni, la si fece con i polsi legati.
Tre anni dopo la sua morte (avvenuta il 07 febbraio 1878) il suo corpo venne traslato nella Basilica di San Lorenzo al Verano ed il governo non diede sufficienti sicurezze per il viaggio della salma dal Vaticano alla chiesa.
Ci fu, quindi, una folla di anticlericali che insultò la figura di questo Papa.
Fu anche il Papa del Conclio Vaticano I (1860-1870) che vide lo scisma operato dal teologo tedesco Ignaz von Doellinger.
Oltre a tutto questo, nello stemma di questo Papa ci fu una croce.
Anche gli attuali Papi hanno i loro motti.
Per Papa Giovanni XXIII(1881-1963) fu usato il motto "Pastor et nauta" ("Pastore e marinaio"), forse per il fatto che fu Patriarca di Venezia, capitale di un'antica Repubblica marinara.
Per Papa Paolo VI (1897-1978), il motto "Flos florum" ("Fiore dei fiori"), per il fatto che il suo stemma avesse avuto i gigli, che simboleggiano Maria.
Per Papa Giovanni Paolo I (1912-1978), il motto fu "De media aetate Lunae" ("Il periodo medio della Luna") per il fatto che il suo pontificato durò circa un mese.
Per Papa Giovanni Paolo I, il motto usato fu "De Labore solibus" .
Forse, esso è dovuto al fatto che questo Papa avesse girato il mondo.
Per l'attuale Papa, Sua Santità Benedetto XVI, il motto è "De gloria olivae".
Il 26 aprile 2009, questo Papa canonizzò Bernardo Tolomei, fondatore dell'Ordine degli Olivetani.
Inoltre, questa frase può ricondursi anche al fatto che questo Papa fosse tedesco.
Il primo vescovo di Prussia fu un tale Cristiano di Oliva, che morì nel 1245.
Detto tutto questo, sorge una domanda.
Chi è Pietro II, detto Pietro il Romano?
Pietro il Romano, secondo la profezia, sarà l'ultimo Papa.
Così come sia il primo re di Roma e l'ultimo imperatore romano d'Occidente si chiamarono Romolo e sia il primo imperatore di Costantinopoli che l'ultimo si chiamarono Costantino, secondo la profezia, anche l'ultimo Papa porterà lo stesso nome del primo.
Per alcuni, questo Papa è lo stesso Benedetto XVI mentre per altri sarà il Papa che verrà dopo di lui.
Ora, tenendo conto del fatto che nella Storia della Chiesa vi fossero stati Papi il cui pontificato durò pochi mesi o pochi giorni, sorge un'altra domanda.
Pietro il Romano, sarà il successore di Papa Benedetto XVI nell'immediato o verrà dopo altri Papi?
Inoltre, c'è un'altra questione, quella del "Papa nero".
Alcuni, con il termine "Caput Nigrum", intendono la figura della "Testa di Moro", che è presento sullo stemma di Papa Benedetto XVI.
La "Testa di Moro" è il simbolo della Diocesi di Frisinga, di cui l'allora cardinale Joseph Alois Ratzinger fu vescovo.
Secondo altri, con il termine "Papa nero" si può indicare che il prossimo Papa possa venire dall'Africa o dal Sud America, ove una buona parte della popolazione è di colore.
Secondo altri ancora, il "Papa nero" potrebbe essere un gesuita.
Infatti, il Generale della Campagnia dei Gesuiti viene indicato con questo termine.
Vi sono, però, altre teorie che possono essere inquietanti.
Secondo alcuni, vi sarà un musulmano convertito al Cristianesimo che diventerà vescovo e che causerà uno Scisma e divisioni dentro la Chiesa e tra i cristiani.
Sarà forse questa la "Grande Apostasia" ?
Il "Papa nero" potrebbe essere il falso profeta che allontanerà molti fedeli da Cristo e li farà deviare dalla retta via e di cui parlano i tre Vangeli sinottici e l'Apocalisse?
Secondo alcuni pare che questa figura non sia nemmeno un ecclesiastico ma un regnante secolare, forse un capo di Stato.
Vi sono anche gruppi di cattolici tradizionalisti che non riconoscono i Papi che vennero dopo il Concilio Vaticano II.
Questi gruppi chiamati Sedevacantisti ritengono eretici gli attuali Papi e parlano di Rivelazioni private.
Certamente, ci sono molte congetture intorno alle profezie di San Malachia.
Tra l'altro, molte di esse sono risultate postume rispetto alla morte del Santo.
Queste potrebbero essere vere (e trascritte) o false?
Quindi, si deve stare molto attenti.
A volte, le parole possono essere più pericolose delle armi.
Cordiali saluti.

TERZO POLO? UNA POSSIBILE TRAPPOLA!




Cari amici ed amiche.

Scusate se ho risposto con qualche espressione di turpiloquio ma QUANDO CI ...VUOLE CI VUOLE!
Dopo i "fatti di Mirabello", la situazione politica si è fatta fluida e c'è odore di "Terzo Polo".
In questo "Terzo Polo" dovrebbero confluire "Alleanza per l'Italia" (il partito fondato da Francesco Rutelli) e l'Unione di Centro di Pier Ferdinando Casini.
Ora, vista la rottura con il Popolo della Libertà, potrebbe anche verficarsi l'approdo di "Futuro e Libertà. Per l'Italia", il movimento fondato da Gianfranco Fini.
Visto tutto quello che è successo, non è da escludere ciò.
Su questo "Terzo Polo", io esprimo qualche perplessità.
Secondo certi "rumors", in realtà, ci sarebbe un piano politico.
In questo "Terzo Polo" dovrebbero confluire molte forze deluse dal centro sinistra, ed altre costituite dalla "galassia" dei movimenti civici ed anche da altri partiti di centro e da fuoriusciti dal centro destra.
Ora, una volta diventato abbastanza forte, questo "Terzo Polo" andrà poi a dialogare con il centro sinistra e alla fine si alleerà con esso, ponendogli delle sue condizioni.
Quindi, nei fatti, questo "Terzo Polo" andrebbe a fare da "stampella" al centro sinistra poiché, di fatto, potrebbe togliere voti al centro destra (soprattutto dall'area di centro di questa coalizione) e (forse in funzione anti-berlusconiana) portarli al centro sinistra.
Io credo che gli eventi debbano essere seguiti con attenzione.
Cordiali saluti.



lunedì 6 settembre 2010

EURABIA, UN INCUBO CHE POTREBBE DIVENIRE REALTA'!




Cari amici ed amiche.
Forse, Gheddafi ci ha fatto un "favore", con quella "lectio magistralis" sull'Islam che (per lui) dovrebbe diventare la religione d'Europa.
Infatti, dopo quella sua provocazione si discute di questo e di tutte le problematiche che ne potrebbero derivare.
Infatti, oggi c'è uno scenario che in futuro potrebbe avere ripercussioni.
Ad oggi, infatti, ogni donna europea ha in media 1,5 figli mentre una donna musulmana ne ha il doppio.
Di questo passo, nel 2050 si rischia di avere più di un quarto della popolazione europea di religione islamica.
Se poi dovesse esservi l'ingresso della Turchia in Europa, la percentuale aumenterebbe vertiginosamente.
In importanti città europee, come quella inglese di Birmingham o quella svedese di Malmoe, l'Islam potrebbe diventare la fede della maggioranza della popolazione.
In Austria, addirittura, circa il 90% dei giovani al di sotto dei 18 anni potrebbe essere della religione di Maometto.
Questo potrebbe inficiare decisioni importanti, come l'appoggio o meno ad Israele o il rapporto con gli USA.
Inoltre, qui si rischia anche una perdita dell'identità culturale.
Forse, chi fece la Costituzione europea e non mise il riferimento alle radici giudaico-cristiane dell'Europa non si rese conto che anche la religione contribuisce a creare l'identità culturale di una realtà.
Pensate ad opere letterarie come i racconti del "Ciclo bretone", la "Divina Commedia", l'"Orlando furioso" ed altre.
Attingono tutte dalla tradizione giudaico-cristiana.
Pensate anche ad opere d'arte come la cattedrale di Notre Dame a Poitiers (città francese in cui il re franco Carlo Martello sconfisse gli Arabi nel 732), quella di York (in Gran Bretagna), il Santuario della Beata Vergine di Grazie (a Curtatone, Mantova), la Basilica di San Petronio a Bologna, la Basilica di San Francesco ad Assisi o il convento ortodosso di Tinos, in Grecia.
Pensate alle opere di Giotto, Cimabue, Leonardo da Vinci, Rubens e tanti altri.
Se dovesse cambiare la religione tutto questo scomparirebbe o verrebbe manomesso.
Un esempio, è la città cipriota di Famagosta, che fu presa dai Turchi nel 1571.
Qui, ora, molte chiese sono diventate moschee (come la cattedrale di San Nicola, nella foto) o sono in stato di abbandono (come la chiesa dei Nestoriani, nella foto).
Pensate anche ai diritti come la libertà religiosa (che oggi, grazie a Dio, c'è) o ai diritti delle donne.
Tutto questo potrebbe scomparire se dovesse esserci un'islamizzazione dell'Europa.
Qui sono in ballo i nostri valori e la nostra identità.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.