Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 4 giugno 2010

GRILLO? CHE VERGOGNA!

Cari amici ed amiche.

Leggete il link http://beppegrillo.it/2010/05/il_trio_degli_esteri.html.
Prima di dire quello che penso, voglio ringraziare gli amici del Minzolini Fan's Club di Facebook che fa sempre un buon compito di informazione.
Questo link si commenta da solo.
E' ora di finirla di sputare su questo Governo!
Qui si è disposti a danneggiare l'immagine dell'Italia, pur di delegittimare il presidente Berlusconi ed il centro-destra.
Questo Governo è stato democraticamente eletto. Questo centro-destra continua ad essere votato a larga maggioranza.
Ma è mai possibile che ci sia chi non accetta ciò?
Questa è una mancanza di rispetto verso noi italiani!
E' come dire che la maggioranza del popolo italiano sia costituita da scriteriati.
Invito il signor Grillo a riflettere.
E poi, basta a dipingere gli israeliani come i cattivi!
E' ora di finirla!
Quei signori della nave turca avrebbero potuto farsi ispezionare dagli israeliani, anziché cercare di forzare il blocco!
A casa mia si dice "male non fare paura non avere".
Cordiali saluti.

ROTONDA DI SAN LORENZO, PUO' ESSERE UN EDIFICIO TEMPLARE




Cari amici ed amiche.




Mantova è una città ricca di storia e di cultura.
Durante il periodo dei Gonzaga fu un vivace centro culturale.
Pensiamo alla fiorente comunità ebraica che costituì una parte fondamentale dell'intelligentia mantovana. Pensiamo ai vari studi come quelli sulla medicina e la Qabbalah.
Pensiamo agli artisti che vi lavorarono (come Andrea Mantegna, Leon Battista Alberti e Giulio Romano).
Pensiamo anche al fatto che Mantova era (ed è tuttora) un importante centro di culto, ospitando il Preziosissimo Sangue di Cristo, nella Basilica di Sant'Andrea.
Vicino alla Basilica di Sant'Andrea, in Piazza delle Erbe, vi è un'altra chiesa che può essere molto importante per capire la storia di Mantova.
Si tratta della Rotonda di San Lorenzo.
Questa è una chiesa romanica di pianta circolare. Fu voluta da Matilde di Canossa (1046-24 luglio 1115). Fu realizzata sulle rovine di un precedente edificio romano, come testimoniano alcune pietre con cui è stata costruita.
Essa si sviluppa su due livelli. In quello superiore vi è il matroneo.
Fu decorata con affreschi bizantineggianti, dei quali oggi restano alcune parti.
Fu completata con un abside semicircolare.
Durante il Rinascimento, ci furono dei progetti di trasformazione, di Leon Battista Alberti prima e di Giulio Romano dopo, che però non vennero mai attuati.
Nel 1579, questa chiesa fu dismessa su disposizione del duca Guglielmo Gonzaga, perché nella vicina Piazza delle Erbe (che in origine era chiamata Piazzetta dell'Aglio) vi furono i mercati.
Una volta scoperchiata, la chiesa venne trasformata in un cortile del ghetto ebraico e fu inglobata in altri edifici.
Solo nel 1908, la Rotonda di San Lorenzo fu riscoperta, espropriata e restaurata. Nel 1926 venne riaperta al culto cattolico.
Ora, questa chiesa può essere la testimonianza della presenza dei Cavalieri Templari a Mantova.
Infatti, già altre chiese a pianta circolare ( simile) sono riconducibili a questi monaci-cavalieri.
Esempi, sono la Rotonda di Montesiepi (in provincia di Siena), la chiesa di Tomar (in Portogallo) e la Temple Church di Londra.
Perché questo?
Per alcuni pare che questo modo di costruire le chiese si rifacesse al mito della "Tavola Rotonda" del ciclo bretone (re Artù).
Secondo altri, pare che indicasse il Santo Graal.
Effettivamente, la Rotonda di San Lorenzo si trova vicino alla Basilica di Sant'Andrea, che fu costruita sul luogo in cui fu trovato il Preziosissimo Sangue di Cristo (che fu portato lì da Longino, il centurione che colpì Gesù crocifisso con la lancia e che poi diventò primo vescovo di Mantova) e che tuttora ospita questa reliquia.
Quindi, non è casuale.
Secondo altri ancora, la pianta della chiesa doveva richiamare l'Anastasis, l'edicola che protegge il Santo Sepolcro a Gerusalemme, o la moschea della Cupola della Roccia, che si trova sempre a Gerusalemme, che fu costruita ove si trovava il Tempio di re Salomone e che durante il periodo delle Crociate fu trasformata in chiesa con il nome "Templum domini".
Fu anche il quartier generale dei Cavalieri Templari.
Inoltre, bisogna tenere conto del fatto che in varie zone del Mantovano ci furono movimenti ereticali come quello dei catari.
Pensiamo alle zone di Roncoferraro e Bagnolo San Vito.
Quindi, è possibile che i Cavalieri Templari fossero lì per proteggere il Preziosissimo Sangue di Cristo e che lì avessero avuto una precettoria.
Sarebbe una teoria affascinante che farebbe conoscere meglio Mantova.
Tra l'altro, sotto Piazza Mantegna, ove si trova la Basilica di Sant'Andrea, vi sono delle gallerie sotterranee.
Una di queste sbuca nei gradini della succitata basilica.
Inoltre, la Rotonda di San Lorenzo è posta più in basso rispetto il piano del resto della Piazza delle Erbe.
Ciò testimonia che Mantova è uno scrigno di storia.
Cordiali saluti.





giovedì 3 giugno 2010

UN'ULTIMA CONSIDERAZIONE.

Cari amici ed amiche.



Leggete i commenti dati ai precendenti post.
Leggete in particolare i commenti sul post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/caso-nave-turca-due-parole.html.
Veramente, queste i commenti si commentano da soli. Scusate il bisticcio di parole.
Da quello che ho sentito io i "pacifisti" sparavano dai boccaporti.
Leggete il link http://www.ilgiornale.it/interni/macche_disarmati_sparavano_dai_boccaporti/02-06-2010/articolo-id=44978-page=0-comments=1.
Perché, anziché cercare di scardinare il blocco, i "pacifisti" non si sono fatti identificare, non si sono fatti controllare e né hanno fatto ispezionare la nave dall'esercito israeliano?
Avevano qualcosa da nascondere?
Io potrei dire che se fosse stata una missione umanitaria, i "pacifisti" non avrebbero avuto nulla da nascondere.
Invece, i "pacifisti" hanno cercato di scardinare il blocco.
Riflettiamoci.
Cordiali saluti.

VESCOVO UCCISO, E ADESSO CHE DICONO I "PACIFISTI"?

Cari amici ed amiche.

Oggi, giovedì 03 giugno monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia è stato ucciso a coltellate. L'omicidio è avvenuto ad Iskenderun, un porto sul Mediterranaeo. Il presunto assassino è una persona che lavorava per un altro prelato è stato indentificato dalla polizia con il nome Murat A.
Dopo don Andrea Santoro (parroco di Trebisonda ucciso da un giovane fanatico nel 2006), la Chiesa cattolica turca piange un altro pastore.
Tra l'altro, monsignor Padovese avrebbe fatto parte della delegazione aspostolica che avrebbe dovuto ricevere il Santo Padre Benedetto XVI in visita a Cipro.
La Chiesa cattolica in Turchia rappresenta lo 0,05% della popolazione. Comprende l'arcidiocesi latina di Smirne, ed i vicariati (sempre latini) di Istanbul e dell'Anatolia.
Inoltre, di un'archieparchia di rito armeno (archieparchia di Costantinopoli), di un'altra archieparchia di rito caldeo (archieparchia di Amida), di un esarcato greco-bizantino (Esarcato di Costantinopoli) e di un esarcato siro-cattolico (Esarcato patriarcale di Turchia).
E' una Chiesa vitale nel campo sociale ma molto limitata.
Ad esempio, secondo una legge dell'Impero ottomano, non si possono costruire le chiese in vista, sulla pubblica via.
Inoltre, in Turchia vi è la città di Tarso, ove nacque San Paolo.
Qui la chiesa viene usata più come un museo.
Ora, anche nella laica Turchia vi sono i fermenti del fondamentalismo.
Il 05 febbraio del 2006, venne ucciso don Andrea Santoro.
Il 22 novembre dello stesso anno, alla vigilia del viaggio di Papa Benedetto XVI in Turchia, un gruppo di fanatici occupò l'ex-chiesa bizantina di Hagia Sophia.
Ora è stato ucciso monsignor Padovese.
Questi sono solo alcuni degli episodi che devono farci preoccupare.
Sono vicino ai cari del prelato.
Preghiamo per i cristiani in Turchia.
Adesso cosa diranno i "pacifisti" che hanno gettato fango su Israele?
Cordiali saluti.

CRISTIANI IN TERRA SANTA.

Cari amici ed amiche.

Leggete i commenti al post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/caso-nave-turca-due-parole.html.
All'indecenza non c'è limite. All'autore del commento dico che farebbe bene a scrivere il proprio nome.
E' facile insultare con un commento anonimo!
Inoltre, per avere espresso la mia posizione (che è nota a tutti) sono stato accusato di essere un guerrafondaio.
Respingo categoricamente e con forza queste accuse. Non le accetto!
Le rispedisco al mittente. Io sono il primo a volere la pace in Medio Oriente e spero che ciò avvenga.
Però, volere la pace non significa mettersi contro Israele, l'unico Stato mediorientale che ha un vero ordine laico e in cui c'è libertà di culto, anche per i cristiani.
Proprio la questione dei cristiani in Medio Oriente è l'argomento che voglio sollevare.
Com'è noto, quella terra è santa anche per noi cristiani. In città come Gerusalemme e Betlemme, ci sono comunità cristiane cattoliche (di rito latino, maronita e greco-bizantino), ortodosse, copte etiopiche e protestanti.
Ora, queste comunità, costituite in gran parte da arabi stanno facendo le spese di questo conflitto.
In Israele vi sono anche delle comunità cattoliche di rito ebraico.
Qui esprimo il mio parere.
Innanzitutto, non è vero che vi è ostiltà tra ebrei e cristiani.
Anzi, ci sono state anche forme di cooperazione.
Anche l'esercito israeliano, si è più volte incontrato con i frati francescani (che sono Custodi di Terra Santa) per conoscere meglio e capire la realtà dei cristiani.
Inoltre, le forze che vogliono distruggere i cristiani sono rappresentate dai movimenti fondamentalisti islamici che noi tutti conosciamo.
Questi considerano "Dar-al-harb" (ossia "zona di guerra") tutto ciò che non è musulmano, compresi i cristiani arabi.
Quindi i cristiani vanno tutelati.
Non si tutelano i cristiani criminalizzando Israele ma si rischia di dare manforte a quei movimenti che vogliono li distruggere.
Qui non ci si rende conto che la minaccia non riguarda solo Israele ma anche l'Occidente.
Ieri, ho letto delle cose orrende.
Addirittura, letto scritte con cui gli ebrei vengono paragonati a nazisti.
Agli autori di queste scritte dico che farebbero bene a vergognarsi e a riflettere.
Leggete anche l''articolo sull'ottimo giornale "Italia chiama Italia" (http://www.italiachiamaitalia.net/news/123/ARTICLE/12901/2009-01-06.html).
Spero che tutti riflettiate.
Cordiali saluti.

mercoledì 2 giugno 2010

DALLA ROMAGNA ALL'ABRUZZO, UN PICCOLO ITINERARIO






















Cari amici ed amiche.


Vorrei proporvi un piccolo itinerario per l'estate.
E' un intinerario ricco di arte di storia e di leggende.
Esso parte dalla Romagna e finisce in Abruzzo.
Incominciamo subito il viaggio, partendo da Sarsina, in provincia di Forlì-Cesena.
In questo borgo nacque il commediografo latino Tito Maccio Plauto (l'autore dell'opera Menecmi).
Qui vi sono resti di catacombe romane (raccolte in un museo) e la Concattedrale in stile pre-romanico.
In questa chiesa dedicata a San Vicinio, si può ricevere una particolare benedizione.
Essa viene fatta con il "Collare di San Vicinio" e si dice che essa abbia fatto anche degli esorcismi.
Anch'io, che andai a Sarsina nel 1996, ricevetti questa benedizione.
Sulla Valle del Marecchia, in territorio sempre romagnolo (ma vicino al confine con le Marche), adagiato su un blocco di roccia, vi è il il borgo di San Leo, con il forte.
Costruito nel Medioevo, sui resti di un fortilizio romano, il forte di San Leo fu simbolo della signoria dei Montefeltro. Nel 1441, Federico da Montefeltro migliorò la rocca costruendo possenti mura e quattro torrioni, dei quali oggi ne restano due. Tali opere furono dell'architetto Francesco di Giorgio Martini, lo stesso che fece la cittadella di Torino.
Con il passaggio allo Stato Pontificio (XVII secolo) la rocca servì da prigione.
Qui vi fu imprigionato anche l'avventuriero settecentesco Cagliostro.
Altre cose da vedere a San Leo sono il duomo, la pieve ed il convento di Sant'Igne, tutti capolavori di arte romanica e gotica primitiva.
Da San Leo si può raggiungere Rimini con il suo famoso Tempio Malatestiano o cattedrale di Santa Colomba.
In origine fu una chiesa gotica dedicata a San Francesco e retta dai francescani che per volere di Sigismondo Malatesta venne modificata e resa simile ad un tempio romano nel 1447.
A fare ciò contribuì un fior d'architetto come Leon Battista Alberti, lo stesso che realizzò la basilica di Sant'Andrea a Mantova.
L'opera rimase incompiuta ma ha il suo fascino nelle sculture al suo interno.
In esso sono sepolti Sigismondo e sua moglie ed anche il filosofo bizantino Giorgio Gemisto Pletone.
Andando più a sud e andando nelle Marche, troviamo il Castello di Gradara.
Esso fu erettto tra il XIII ed il XIV secolo.
Fu dei Malatesta e fu teatro di una grande tragedia, quella di Paolo e Francesca.
La vicenda risalì alla fine del XIII secolo e fu la storia di un amore finito in tragedia.
Francesca, della signoria dei Da Polenta, dovette sposare Gianciotto Malatesta.
Questi, però, era deforme e brutto e allora mandò da lei suo fratello Paolo.
Ci fu il matrimonio che fu per procura ed il procuratore fu proprio Paolo.
Qui avvenne la tragedia. Francesca si innamorò di Paolo (che la ricambiò) e tradì Gianciotto.
Quest'ultimo scoprì il tradimento e fece uccidere i due amanti.
La leggenda vuole che durante le notti di plenilunio nel castello compaiano il fantasma di Paolo e Francesca.
La tragedia è citata anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri, Canto V dell'Inferno.
Da lì si può andare a Frasassi (in provincia di Ancona) e visitare le celebri grotte.
Andando più a sud troviamo Ancona, con la sua "Fontana dalle Tredici Cannelle" ed il duomo di San Ciriaco. Suggestivo è anche il promontorio del Conèro.
Da lì si può andare a Loreto ove vi è la celebre basilica mariana, con una Madonna nera e che ospita la Casa di Maria.
Pare che essa fosse stata portata proprio dalla Terra Santa dai Cavalieri Templari.
Le piccole croci rosse di stoffa che sono state trovate lì sembrano confermare ciò.
Dalle Marche andiamo in Abruzzo, nella Provincia di Teramo.
Non può mancare una visita al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata.
Posto sulle pendici del Gran Sasso d'Italia, esso fu costruito su un precedente convento francescano a partire dal XIX secolo.
All'interno della Chiesa antica vi sono la Tomba di San Gabriele (ove avvennero molti miracoli) ed una cappella in stile gotico-vittoriano che ospitava l'urna con le spoglie del Santo, oggi ospitate nella cripta della Chiesa nuova, un costruzione in cemento armato del XX secolo. Non lontano dal santuario vi è il borgo di Castelli con le sue ceramiche che lo decorano.
Scusate se la carrellata è stata breve ma se avessi detto tutto non sarebbe bastato questo blog per spiegare.
E poi, è meglio vedere le cose di persona.
Cordiali saluti.








FESTA DELLA REPUBBLICA


Cari amici ed amiche.
Oggi è il 02 giugno e si festeggia la nascita della nostra Repubblica.
Con un referendum, essa fu votata il 02 giugno 1946 e nacque di fatto il 18 giugno dello stesso anno.
Vorrei esprimere alcune considerazioni a riguardo.
Re Umberto II lasciò il Paese poiché esso risultava diviso.
Lasciò il Paese dicendo:
"Non posso regnare in un Paese in cui la metà della popolazione non riconosce la monarchia".
Effettivamente, è vero.
Il referendum che portò alla nascita della Repubblica diede il responso di un Paese spaccato a metà, in cui il consenso verso la Repubblica fu di poco maggioritario.
Il re,quindi preferì lasciare l'Italia ed evitare una guerra civile in cui tutti sarebbero stati coninvolti.
Inoltre, l'esercito ebbe parte integrante in questa situazione. Al Nord (ove prevalse il consenso verso la Repubblica) i militari combatterono contro il nazi-fascismo con i partigiani mentre al Sud (prevalentemente monarchico) lo fecero con le truppe alleate anglo-americane.
Quindi, il rischio di una nuova guerra civile fu alto.
Ora voglio porre una riflessione.
Questa riconciliazione nazionale non si completò e certe situazioni che si verificano ancora oggi lo dimostrano.
Tra le forze politiche e le idee non ci fu mai veramente un comune ideale, cosa che ci fu ad esempio, nella Spagna post-franchista.
Mi spiego meglio. Alla morte del dittatore Franco (1975), in Spagna le forze politiche di destra (ex-franchiste) e di sinistra si misero d'accordo nel chiudere con il passato e nel ricostruire il Paese.
Qui in Italia, questo non avvenne e gli scontri che ci furono in seguito lo dimostrano, come lo dimostrano certi atteggiamenti sia dei politici che delle persone attuali.
Oggi, ad esempio, si è divisi in "berlusconiani" ed in "anti-berlusconiani", quasi come fosse un fatto etnico.
Ad esempio, a me è capitato di essere apostrofato con l'espressioni come "fascista di m...a", "mafioso", "maiale" o quant'altro.
Sono solo alcune espressioni "gentili" che mi vengono rivolte.
Sul forum di "Affari Italiani" una persona (che si disse comunista e filo-palestinese) scrisse che "qualcuno dovrebbe appendermi per le p...e in Piazzale Loreto".
Per le mie idee ho anche perso degli amici.
Premetto, io non sono un fascista. Ideologicamente, a me piacciono partiti come Tories inglesi, i Repubblicani americani o il Likud israeliano e sono cattolico praticante.
Non sono il solo a subire certi attacchi ma voglio fare capire che c'è chi ancora non ha capito che quella situazione, grazie a Dio, è finita.
Questo dimostra che all'epoca dei fatti mancò quel processo di pacificazione che ci fu in Spagna.
Per il futuro, io ritengo che si debbano fare delle serie riforme, a cominciare dal federalismo.
Se queste riforme non vengono fatte, il rischio è quello di rimanere indietro (nella migliore delle ipotesi) o peggio ancora di avere delle tensioni. Spero che ci sia l'occasione di riflettere.
Buona festa a tutti!
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.