Cari amici ed amiche.
Forse, sarà stato uno scherzo del destino. Ieri avevo fatto un post sulle divisioni tra cristiani ed oggi c'è stata la notizia di una riconciliazione tra la Chiesa anglicana tradizionalista e la Santa Sede.
La notizia è stata data dal prefetto della Congregazione della Fede, il Cardinale William Joseph Levada.
E' una notizia storica perché, almeno in parte, si ricuce uno strappo che risale al 1534 e che (salvo la parentesi del regno della regina Maria Tudor tra il 1553 ed il 1558) dura ancora oggi tra la Chiesa d'Inghilterra e quella romana.
Infatti, durante il regno di re Enrico VIII Tudor ci fu una vertenza tra questi e la Curia romana. Infatti, il re inglese voleva annullare le nozze con Caterina d'Aragona, per potersi risposare con Anna Bolena, anche per ragioni dinastiche.
Papa Clemente VII fu contrario.
Ci fu un processo e nel 1534 si arrivò allo scisma.
Da quel momento la Chiesa inglese non fu più sotto il controllo papale. A capo di essa si mise il re che soppresse i monasteri ed incarcerò e mise a morte i sostenitori del Papa.
Tra questi ci furono vittime illustri come il vescovo di Rochester Giovanni Fisher e Tommaso Moro (cancelliere del regno, umanista ed amico del re) che furono martirizzati nel 1535 e che sono stati canonizzati.
Alla morte di re Enrico VIII (gennaio 1547), la corona passò al figlio di terzo letto Edoardo VI, un re bambino di soli nove anni.
Poiché era un minore egli ebbe bisogno di un reggente che fu lo zio materno Edoardo Seymour.
Durante il regno di Edoardo VI ci fu la riforma protestante, sotto l'influsso dell'arcivescovo di Canterbury Tommaso Cranmer che nel 1549 redasse il Book of Common Prayer (o Prayer Book) che fu il libro liturgico della Chiesa anglicana e che, nelle intenzioni del suo redattore, fu una semplificazione delle tradizioni medioevali, riviste in senso luterano nella prima edizione e calvinista e zwingliano in quella 1552 .
Venne fatta una legge che permetteva ai preti di sposarsi, vennero ridotti a due i Sacramenti e la Messa veniva detta in inglese.
Venne anche fatto un nuovo ordinamento liturgico che privava i preti di ogni carattere sacrale e li riduceva a semplici ministri di culto, ossia pastori protestanti.
Furono aboliti il culto mariano e quello dei santi e ci fu un'ondata di iconoclastia nelle chiese.
Nel 1553 re Edoardo VI morì e diventò regina la sua sorellastra Maria I che ripristinò il cattolicesimo e perseguitò i protestanti.
Maria I non ebbe figli e morì nel 1558. Il trono passò quindi alla sorellastra Elisabetta I che ripristinò le riforme di Edoardo VI, se pur in forma più moderata con i Trentanove articoli.
In pratica, fu un compromesso tra cattolicesimo e protestantesimo.
Elisabetta perseguitò i cattolici ed anche il puritanesimo, l'ala più estrema del protestantesimo inglese, di tradizione calvinista che rifiutò ogni compromesso tra cattolicesimo e protestantesimo e volle una Chiesa non più sotto il controllo della Corona.
Questa situazione sfociò in una disputa che portò alla Guerra Civile che costò la vita a re Carlo I Stuart.
Durante il XVIII secolo ci fu un forte radicamento protestante ma in quello successivo nacque una corrente che recuperò molti aspetti del cattolicesimo.
Essa fu fondata dal "Movimento di Oxford" e in esso vi fu anche un prete anglicano che si fece cattolico e diventò cardinale, John Henry Newmann e prese il nome di "anglo-cattolicesimo".
Oggi, la Chiesa anglicana vive un periodo di crisi, dovuto anche alla secolarizzazione.
A questo si aggiunge la spaccatura interna dovuta alle recenti decisioni di permettere l'ordinazioni delle donne e dei gay al sacerdozio.
La parte più tradizionalista (dicendente dall'anglo-cattolicesimo) , si è allontanata da Canterbury ed oggi è in comunione con Roma.
Termino levandomi un "sassolino dalla scarpa".
Quando io dissi che prestavo culto a San Carlo I Stuart, a Roncoferraro qualcuno iniziò a storcere il naso o sorrise, come se avessi detto un'eresia.
Adesso che la Chiesa anglicana tradizionale è tornata in comunione con Roma, queste persone che dicono?
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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