Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 29 ottobre 2009

A LITTERA DI MASTRU CHRISTOPHER

Caru amicu. Londinium A.D. MDCCVIII, Die XXI, Mensis Octobris.

Chì cù lu Re...più cù San Paulu et cù Diu...
unu pattu fici...puru cuntru lu Parlamentu...
chì cuntru di mia...a scummette s'ebbe datu...
quasi...su unu me' tradimentu!

Visti certu un' Arabba Finici...
chì da lu focu a risorghje ebbe et da la cinniri...
ma cusì fù lu Signuri pè questa cosa...
chì desi a mia...pè fà di petra questa rosa!

Fù certu...mai cusì furastera...
questa vulintà ch'ebbi cusì forti...
et mancu lu diavuru nenti poti in fà manghjà...
da la tarra...questu santu locu...pè fà di morti...
quellu...comu l'autri avarianu vulsutu feghjà!

Ma vincìu...cuntru onne penseru lordu...
et di Cristu funu l'anni...et lu Calvariu...
ma ora pè mia hè Pasqua...comu questu ricordu...
di questi palori chì dissi lu parrinu...sanza duluri...
cuntru onne penseru lariu...de la Palora de lu Signuri:

"Laetatus sum in eo, quod dixerunt mihi:
"In domum Domini ibimus.""

Questu fù heri...et Diu arringrazziu...
eiu, Christopher mastru Wren, comu tutti l'animi...
et lu santu chì lu diavuru vincìu...quandu lu farru ci mittìu...
a li so' pedi...da lu sittintriuni...
et cù onne bisbigliu...chì sente pò Diu...
comu San Ghjorghju...et l'Anghjulu de lu Garganu da miridiuni!

A l'ochji di Diu...quandu hè nvidiusu...
l'omu in fronte al fà cuntentu de l'autri...
pè una bona cosa...hè cusì virgugnusu!

Questu ebbi a capisce...
quandu fici questa casa pè nosciu Signuri...
da la prima petra...a lu finisce.

Salutu.

martedì 27 ottobre 2009

No alla blasfemia!

Cari amici ed amiche.

Credo che si sia arrivati al limite della barbarie.
Si può credere o non credere in Dio o nella Chiesa ma trovo molto grave (ed incivile) che si arrivi a toni che rasentano la bestemmia.
Giusto ora, mi è stato segnalato che sulla Community di Libero c'è un utente che nel suo blog (il numero 27) ha messo una poesia blasfema contro Gesù Cristo.
Questo utente ha per nickname bisius_87.
Anch'io ho già diramato la segnalazione.
Personalmente, se c'è una cosa che non tollero è proprio la blasfemia.
Una situazione analoga si riscontra anche in altri network.
Sui forum di "Affari italiani", ci sono alcuni utenti che usano espressioni incivili contro la religione e tutto ciò che ha anche fare con essa.
Su quei forum, io ho citato re Carlo I Stuart e qualcuno ha fatto un commento che qui non ripeto.
C'è una vera e propria situazione di irrisione verso la religione.
Si può essere credenti o meno ma il rispetto è d'obbligo.
Bestemmiare non è segno di laicità ma di inciviltà e di stupidità.
Cordiali saluti.

Evento giovani italiani in Argentina.

Cari amici ed amiche.

Segnalo una bella iniziativa dei giovani italiani in Argentina.
Essa è intitolata "Tertulia literaria en el Tortoni màs visita guiata al Palacio Barolo".
E' un evento che si terrà al Cafè Tortoni y Palacio Barolo,-Av de Mayo -Buenos Aires, dalle ore 16;20 alle 19;20 nel giorno di sabato 07 novembre 2009.
Si tratterà il tema di Dante e della Divina Commedia.
Per informazioni, chiedere alla signora Sabrina Isabel Visconti Ongaro, presidentessa dell'Associazione dei Giovani Italiani nel mondo-Argentina, scrivendo all'indirizzo e-mail infoargentina@giovaninelmondo.com.
Cordiali saluti.

lunedì 26 ottobre 2009

Proposta al Comune di Roncoferraro

Cari amici e care amiche.

Vi illustro la mia proposta di istanza culturale fatta al Comune di Roncoferraro:

ISTANZA DI PROPOSTA CULTURALE
All'attenzione del signor Sindaco, dei signori membri della Giunta e del Consiglio comunale di Roncoferraro.
Oggetto: Proposta di un incontro culturale sul tema della civilità bizantina e sul suo rapporto con il territorio mantovano e roncoferrarese.
DESCRIZIONE
Egregio signor sindaco, egregi signori assessori e consiglieri.
Ai sensi dell'articolo 9 della Costituzione, del comma I dell'articolo 8 e del comma II dell'articolo 13 dello Statuto comunale, vorrei proporre e promuovere un evento culturale incentrato sulla storia bizantina.
Come tutti noi già sappiamo, anche il nostro territorio ebbe a che fare con essa. Basta pensare ai Gonzaga che furono imparentati con i Paleologi. Sullo stemma di Mantova è raffigurata un'aquila bicipite che nulla ha a che fare con gli Asburgo.
Sarebbe buona cosa fare un evento simile per fare conoscere ai cittadini questa civiltà in ogni suo aspetto, dall'arte alla cultura e dalla scienza alla religione.
Basta pensare che a Costantinopoli vi fu una biblioteca ricca di testi importanti, molti dei quali andarono perduti prima a causa dei Veneziani e dei Crociati, che nel 1204 saccheggiarono la città, e poi per mano dei Turchi Ottomani che la conquistarono il 29/05/1453.
In tale senso si potrebbe fare un progetto ad ampio respiro, collaborando con altri enti, come la Consulta comunale della cultura, la Pro Loco, i comitati delle manifestazioni, le associazioni culturali che si interessano di questo tema e la parrocchia che, ad esempio, potrebbe ospitare un incontro con un esponente religioso di rito greco-bizantino che magari potrebbe celebrare una liturgia, cosa che avvenne anni fa a Revere.
Quella bizantina fu una civiltà più vicina a noi di quanto si possa immaginare e credo che sia giusto farla conoscere alla cittadinanza.
Inoltre, si potrebbe completare il tutto con declamazioni di poesie (in lingua italiana, vernacolari o in altro codice) il cui tema è inerente alla civiltà bizantina. Si potrebbe anche fare una mostra (o un concorso) di pittura che faccia riferimento allo stesso tema, magari con un mercatino in cui gli autori possano vendere i loro quadri.
Il tutto potrebbe essere organizzato nell'evento "Ben venga maggio", che si tiene annualmente, o nell'ambito delle feste popolari, come la "Festa del Pesce".
Cordiali saluti.
Antonio Gabriele Fucilone
La mia istanza è stata depositata e protocollata nel Municipio di Roncoferraro il 22/10/2009.
Speriamo che l'amministrazione ne tenga conto.
Cordiali saluti.

martedì 20 ottobre 2009

Anglicani di nuovo con Roma.

Cari amici ed amiche.

Forse, sarà stato uno scherzo del destino. Ieri avevo fatto un post sulle divisioni tra cristiani ed oggi c'è stata la notizia di una riconciliazione tra la Chiesa anglicana tradizionalista e la Santa Sede.
La notizia è stata data dal prefetto della Congregazione della Fede, il Cardinale William Joseph Levada.
E' una notizia storica perché, almeno in parte, si ricuce uno strappo che risale al 1534 e che (salvo la parentesi del regno della regina Maria Tudor tra il 1553 ed il 1558) dura ancora oggi tra la Chiesa d'Inghilterra e quella romana.
Infatti, durante il regno di re Enrico VIII Tudor ci fu una vertenza tra questi e la Curia romana. Infatti, il re inglese voleva annullare le nozze con Caterina d'Aragona, per potersi risposare con Anna Bolena, anche per ragioni dinastiche.
Papa Clemente VII fu contrario.
Ci fu un processo e nel 1534 si arrivò allo scisma.
Da quel momento la Chiesa inglese non fu più sotto il controllo papale. A capo di essa si mise il re che soppresse i monasteri ed incarcerò e mise a morte i sostenitori del Papa.
Tra questi ci furono vittime illustri come il vescovo di Rochester Giovanni Fisher e Tommaso Moro (cancelliere del regno, umanista ed amico del re) che furono martirizzati nel 1535 e che sono stati canonizzati.
Alla morte di re Enrico VIII (gennaio 1547), la corona passò al figlio di terzo letto Edoardo VI, un re bambino di soli nove anni.
Poiché era un minore egli ebbe bisogno di un reggente che fu lo zio materno Edoardo Seymour.
Durante il regno di Edoardo VI ci fu la riforma protestante, sotto l'influsso dell'arcivescovo di Canterbury Tommaso Cranmer che nel 1549 redasse il Book of Common Prayer (o Prayer Book) che fu il libro liturgico della Chiesa anglicana e che, nelle intenzioni del suo redattore, fu una semplificazione delle tradizioni medioevali, riviste in senso luterano nella prima edizione e calvinista e zwingliano in quella 1552 .
Venne fatta una legge che permetteva ai preti di sposarsi, vennero ridotti a due i Sacramenti e la Messa veniva detta in inglese.
Venne anche fatto un nuovo ordinamento liturgico che privava i preti di ogni carattere sacrale e li riduceva a semplici ministri di culto, ossia pastori protestanti.
Furono aboliti il culto mariano e quello dei santi e ci fu un'ondata di iconoclastia nelle chiese.
Nel 1553 re Edoardo VI morì e diventò regina la sua sorellastra Maria I che ripristinò il cattolicesimo e perseguitò i protestanti.
Maria I non ebbe figli e morì nel 1558. Il trono passò quindi alla sorellastra Elisabetta I che ripristinò le riforme di Edoardo VI, se pur in forma più moderata con i Trentanove articoli.
In pratica, fu un compromesso tra cattolicesimo e protestantesimo.
Elisabetta perseguitò i cattolici ed anche il puritanesimo, l'ala più estrema del protestantesimo inglese, di tradizione calvinista che rifiutò ogni compromesso tra cattolicesimo e protestantesimo e volle una Chiesa non più sotto il controllo della Corona.
Questa situazione sfociò in una disputa che portò alla Guerra Civile che costò la vita a re Carlo I Stuart.
Durante il XVIII secolo ci fu un forte radicamento protestante ma in quello successivo nacque una corrente che recuperò molti aspetti del cattolicesimo.
Essa fu fondata dal "Movimento di Oxford" e in esso vi fu anche un prete anglicano che si fece cattolico e diventò cardinale, John Henry Newmann e prese il nome di "anglo-cattolicesimo".
Oggi, la Chiesa anglicana vive un periodo di crisi, dovuto anche alla secolarizzazione.
A questo si aggiunge la spaccatura interna dovuta alle recenti decisioni di permettere l'ordinazioni delle donne e dei gay al sacerdozio.
La parte più tradizionalista (dicendente dall'anglo-cattolicesimo) , si è allontanata da Canterbury ed oggi è in comunione con Roma.
Termino levandomi un "sassolino dalla scarpa".
Quando io dissi che prestavo culto a San Carlo I Stuart, a Roncoferraro qualcuno iniziò a storcere il naso o sorrise, come se avessi detto un'eresia.
Adesso che la Chiesa anglicana tradizionale è tornata in comunione con Roma, queste persone che dicono?
Cordiali saluti.

lunedì 19 ottobre 2009

Cristianità divisa, un male!

Cari amici e care amiche.

Vorrei parlarvi della questione della cristianità divisa e dell'ecumenismo.
Io trovo che il Concilio Vaticano II abbia posto bene una questione molto antica.
Come tutti noi sappiamo, oggi la nostra religione cristiana è divisa in varie confessioni come la cattolico-romana (facente capo al Papa e alla Santa Sede a Roma), quella greco-ortodossa (facente capo ai Patriarcati orientali), quelle protestanti e quella anglicana, che fa capo alla monarchia inglese.
Queste divisioni (a volte dovute a motivi teologici ed altre a motivi politici) hanno portato anche a situazioni gravi.
Mi viene in mente (ad esempio) il fatto che l'Impero bizantino sia caduto anche a causa della divisione religiosa tra cattolici-romani e greco-ortodossi. Ad esempio, nel 1444 a Varna (nell'attuale Bulgaria) i cristiani furono sconfitti dai Turchi anche per questa divisione.
Infatti, tra i timori del popolo turco fu una possibile riconciliazione tra cattolici ed ortodossi.
Anche in seguito le divisioni tra cristiani non portarono bene.
Nel 1526 ci fu la battaglia di Mohàcz (in Ungheria) tra i Turchi ed i cristiani.
In questa battaglia l'esercito dell'Impero ottomano distrusse quello cristiano. Questa sconfitta fu dovuta anche alla lacerazione che si creò nella cristianità con la Riforma protestante.
Oggi, per la cristianità ci sono due grosse sfide.
Da una parte c'è un secolarismo molto forte (che mette in discussione valori fondanti come la vita e la famiglia) e dall'altra ci sono i fondamentalismi islamici.
Io penso che la cristianità possa vincere queste sfide solo con una maggiore coesione interna.
Le divisioni rischiano di offuscare il messaggio cristiano proprio perché contrastano il messaggio evangelico.
Il Cardinale Walter Kasper definisce la divisione tra cristiani "uno dei peggiori mali".
Ha ragione, perché queste divisioni rischiano di rendere difficile non solo il dialogo tra cristiani ma anche quello tra questi e gli esponenti delle altre fedi.
Dobbiamo metterci in testa questo.
Io, per esempio, sono cattolico praticante ma non ho difficoltà a prestare culto a San Costantino XI Paleologo, ultimo imperatore bizantino e santo ortodosso, o a San Carlo I Stuart, re d'Inghilterra e santo anglicano.
In fondo vale la frase del Vangelo di Luca che dice: "Chi non è contro di voi è con voi".
Di sicuro questi personaggi non sono contro di noi.
Termino dicendo che qui non sono a rischio solo la fede e la dimensione religiosa ma anche i valori e la cultura.
Questi ultimi non appartengono solo a noi cristiani.
Cordiali saluti.

venerdì 16 ottobre 2009

Giovani e social network? Analizziamo il problema!

Cari amici e care amiche.

Prima di tutto, leggete l'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/133/ARTICLE/17014/2009-08-16.html.
Vorrei parlare della questione dei social network (Facebook, Libero Community, Twitter ecc) e e dei giovani.
Infatti, c'è chi lancia gridi dall'allarme sul pericolo che i social network possono creare ai giovani.
Questi gridi d''allarme sono fondati ma solo in parte.
Infatti, il social network offre un mondo virtuale in cui non c'è nulla di vero.
Questo rischia di creare situazioni (anche gravi) a livello psicologico.
Il problema, però, non è il social network ma l'uso che si fa di esso.
Se si crede che fare amicizia voglia dire semplicemente fare un click con il mouse e scrivere su una tastiera ci si sbaglia di grosso.
L'amicizia è prima di tutto un valore che si nutre con la condivisione di esperienze autentiche e che si vive sul "campo".
Oggi noi abbiamo tanta tecnologia e tanto sapere ma abbiamo perso molti valori. I segnali di ciò ci sono tutti. Basta pensare all'aumento del bullismo nelle scuole, tema di cui vorrei parlare anche su "Italia chiama Italia", o alla crisi della famiglia.
Credo che si ora di recuperarli. Oggi sembra che si abbia paura dei valori come l'amicizia.
Ciò rischia di rovinare la società intera.
Secondo me, se i giovani riescono a recuperare questi valori, io credo che i social network possano diventare un "valore aggiunto".
Anch'io sono iscritto a dei social network, come Facebook, ma prima di tutto considero le persone con cui ho un rapporto diretto.
Certo, se qualcuno dei miei "amici" di Facebook o della Community di Libero dovesse diventare stringere un'amicizia nella realtà la cosa non mi dispiacerebbe.
Anzi...ne sarei ben contento.
Però un valore come l'amicizia non lo si può coltivare via internet.
Cordiali saluti.

giovedì 15 ottobre 2009

La caduta di Costantinopoli? Si sarebbe potuta evitare!

Cari amici e care amiche.

Voglio parlarvi di un argomento storico e di come certe scelte possano influenzare in un verso o nell'altro il corso della storia.
Leggete anche l'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/11473/2008-10-21.html.
Vorrei parlarvi della caduta di Costantinopoli e del fatto che anche l'Europa abbia favorito questo triste evento avvenuto martedì 29 maggio 1453 ad opera dei Turchi ottomani.
Il primo grosso errore fu quanto avvenne nel 1204 con la Quarta Crociata. argomento evocato nel mio succitato articolo scritto su "Italia chiama Italia".
Bandita per liberare la Terra Santa dai Turchi, la Quarta Crociata fu deviata a Costantinopoli per ridare il trono all'imperatore Isacco II Angelo, che fu usurpato da suo fratello Alessio III.
Ci fu un accordo stipulato a Venezia tra i Crociati, la Repubblica di Venezia ed il principe Alessio Angelo, figlio dell'imperatore Isacco II. L'accordo prevedeva che il legittimo sovrano fosse rimesso sul suo trono ed in cambio egli avrebbe fornito appoggio e mezzi per la Crociata in Terra Santa. La spedizione partì l'08 novembre 1202, capeggiata dal doge Enrico Dandolo. Il 24 giugno 1203 arrivò a Costantinopoli e l'imperatore fu rimesso sul trono.
Le cose andarono storte perché l'imperatore non fu in grado di mantenere le promesse. Le casse dell'impero erano vuote e ci fu una sommossa popolare. Il 12 aprile 1204 Crociati ed i Veneziani occuparono e saccheggiarono Costantinopoli. Al posto dell'Impero bizantino venne creato uno Stato fantoccio, l'Impero latino d'Oriente, assoggettato a Venezia. Questo impero fu anche un campo di battaglia tra Venezia e Genova che aiutò l'imperatore Michele VIII Paleologo a tornare da Nicea a Costantinopoli e a restaurare l'Impero bizantino nel 1261.
L'imperatore trovò una città disastrata. Ci fu un periodo di rinascita ma quandò regnò suo figlio e successore Andronico II e in seguito, le cose peggiorarono. Infatti scoppiò una guerra civile che distrusse l'impero. Nel 1301, in Anatolia, una tribù turca formò il nucleo di quello che divenne l'Impero ottomano che si estese, togliendo all'Impero bizantino molte terre in Asia e in Europa.
All'inizio del XV secolo l'Impero bizantino fu ridotto alle sole Costantinopoli e parte della Morea.
Il resto fu conquistato dai Turchi che portarono la capitale del loro impero ad Adrianopoli. Il 17 febbraio 1391 diventò imperatore uno dei miei eroi preferiti, Manuele II. con lui ci fu l'ultimo grande successo bizantino poiché l'impero riebbe Tessalonica e garantì anni di pace. Il 21 luglio 1425 suo figlio diventò imperatore con il nome di Giovanni VIII. Egli lavorò al Concilio di Ferrara-Firenze per ricomporre i rapporti tra la Chiesa ortodossa e quella cattolica.
Con il fallimento della Battaglia di Varna (10 novembre 1444), l'imperatore fu costretto a tornare in patria e a dare un alto tributo ai Turchi vincitori.
Il 31 ottobre 1448 Giovanni morì e il 06 gennaio 1449 diventò imperatore suo fratello Costantino XI, despota di Morea.
Fu l'ultimo imperatore bizantino e il 12 dicembre 1452 proclamò la riunficazione tra le Chiese cattolica ed ortodossa. Ci furono tensioni perché i molta parte della popolazione fu contraria.
Lunedì 02 aprile 1453 il sultano turco Mehmet II iniziò l'assedio a Costantinopoli che si conclese martedì 29 maggio 1543 con la conquista della città e la fine dell'Impero bizantino.
Ora traiamo delle conclusioni.
L'Impero bizantino si sarebbe potuto salvare. Infatti, si sarebbe dovuto intervenire con più determinazione contro la Quarta Crociata, anche con un interdetto contro Venezia che ebbe maggiori profitti.
Inoltre, l'Europa dovuto contrastare l'espansionismo turco dalla radice, da quando iniziò con l'Assedio di Nicea, all'inizio del XIV secolo.
Inoltre, avrebbe potuto aiutare i bizantini, armandoli ed appoggiandoli politicamente.
Inoltre, i Turchi temevano una riunificazione delle Chiese che si sarebbe dovuta fare subito.
La dimostrazione fu il fatto che dopo la conquista del 1453, il sultano Mehmet II designò come Patriarca di Costantinopoli Ghennadios Scolario, un anti-unionista che avversò quello che fece Costantino XI.
L'Europa fece poco e quello che fece fu tardivo.
E così finì un grande e glorioso impero e ci fu il rischio che i Turchi arrivassero anche a Roma.
Cordiali saluti.

lunedì 12 ottobre 2009

Io e la politica.

Cari amici ed amiche.



Voglio esprimere la mia idea su ciò che significa l'espressione "impegno politico" e lo farò in base alla mia esperienza personale. Per me questa espressione significa passione, operosità, idee e servizio verso gli altri. Io mi ricordo del 1994 e dei discorsi del presidente Silvio Berlusconi che scelse di entrare in politica. Ha reso la politica (fino a quel momento cristallizzata sui vecchi schemi oramai saltati e in decomposizione a causa dell'ondata giustizialista di "Tangentopoli") un'idea più vicina ai cittadini. Da lì mi avvicinai veramente alla politica ed intrapresi questo cammino che mi portò al tesseramento in Forza Italia nel 2007.
Le mie prime "azioni" furono nelle Scuole Superiori (1994-1999), quando mi rifiutai più volte di partecipare alle autogestioni e agli scioperi studenteschi. I miei colleghi di classe si ricorderanno di ciò così come ricorderanno le assemblee d'istituto sistematicamente monopolizzate dalle discussioni tra me ed il rappresentante d'istituto, un comunista della Sinistra giovanile.
Le discussioni furono belle e combattute ma tra me ed il mio avversario non ci furono mai offese personali. Questo va apprezzato. Anzi, lui mi chiedeva il perché del mio sostegno alla politiche di centro-destra nonostante io fossi figlio di un operaio, cosa di cui vado fiero. La mia risposta era: "Perché sono un uomo libero".
Dopo le Scuole Superiori, iniziai a fare politica a livello territoriale a Roncoferraro, nel 2006 feci un'istanza al Comune con cui facevo delle proposte sulla cultura, e nel 2007 ne feci un'altra (sempre al Comune) per l'illuminazione pubblica.
Nel febbraio 2007 "formalizzai" la mia adesione al centro-destra con l'iscrizione a Forza Italia.
Fino a quel momento non feci una politica di grosso impatto ma l'anno successivo ci fu un grosso cambiamento.
Da molto tempo, mi interesso degli italiani nel mondo (avendo anch'io dei parenti emigrati all'estero) e nel febbrario 2008, sul sito dell'Associazione dei Mantovani nel Mondo onlus, lessi una denuncia fatta dalla signora Marta Rosa Martinez Ambrosini, segretaria del Circolo italiano di Tacuarembò, in Uruguay.
In questa denuncia si cercò di portare all'attenzione lo stato di abbandono in cui versava la comunità italiana residente in quella cittadina uruguaiana. La cosa mi toccò profondamente.
Io iniziai a fare una grossa campagna di sensibilizzazione, sia a Roncoferraro, informando il centro-destra ossia il neonato Popolo della Libertà (Forza Italia ed Alleanza Nazionale), la Lega Nord e l'Udc, e sia fuori. In quel periodo ci furono le elezioni politiche, per via della caduta del governo presieduto da Romano Prodi.
Scrissi a parlamentari, a politici di altri livelli istituzionali, a giornali e perfino al Ministero degli Affari Esteri, dopo l'insediamento del nuovo ministro Franco Frattini.
Scrissi anche al consolato di Montevideo.
Fu un'azione ad ampio raggio che, quantomeno, portò a maggiore evidenza la questione degli italiani all'estero, anche in realtà locali, come Roncoferraro.
Inoltre, mi impegnai anche per le elezioni amministrative del Comune di Roncoferraro che si sono tenute quest'anno.
In questo livello feci delle proposte che misero in seria difficoltà l'amministrazione di centro-sinistra. Tra queste, cito quella delle "case dell'acqua", di cui scrissi un articolo su "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net/. Questo articolo mi valse un'intervista su Telemantova e in quella occasione proposi di realizzare le "case dell'acqua" a Roncoferraro.
Purtroppo, Roncoferraro è una realtà difficile per la quale servirebbe "una cura che dia una bella scossa a tutto il corpo", per dirla come l'avrebbe detta il re Cristiano II di Danimarca.
Non si fece nulla a riguardo e tra l'altro, il centro-destra perse le elezioni municipali.
Io mi prendo comunque il merito di essere stato il primo ad avere parlato di "case dell'acqua" nel Mantovano.
Inoltre, quest'anno ho fatto altre istanze al Comune, come quella con cui chiedevo un'analisi del materiale bruciato nell'impianto di teleriscaldamento "Fossil Free" (per via della questione del pellet con il cesio 137), quella con cui proponevo un interscambio culturale con Tacuarembò e quella con cui proponevo l'uso dei diodi LED per la pubblica illuminazione. Spero di essere ascoltato.
Da tutte queste esperienze e vicende che ho visto (specie quella di Tacuarembò che è un "punto di svolta") ho capito che fare politica significa prima di tutto fare un servizio alla gente e portare avanti l'interesse anche di chi non si conosce.
Bisogna riflettere.
Termino, con una poesia-preghiera scritta da me con una dedica alle vittime dell'alluvione di Messina.
E' rivolta a San Costantino XI Paleologo, l'ultimo imperatore bizantino che per me è anche un riferimento per la concezione politica.
Per la sua gente, lui arrivò anche ad essere ucciso dai Turchi. Per me, lui è un esempio. Intendiamoci, con questo non voglio dire che per fare una buona politica bisogna arrivare a farsi uccidere ma semplicemente voglio fare capire che chi fa veramente politica mette in secondo piano il proprio interesse. Cordiali saluti e buona lettura.
Ecco la preghiera:

PRIGHERA A SAN CUSTANTINU XI

"O SANTO MARTIRE, BENEDETTO COSTANTINO XI,
INTERCEDI CON CRISTO DIO AFFINCHE' EGLI SALVI LE NOSTRE ANIME!"

In cumbatte ché fuste...com'in amà la Ghjesgia di Diu...
Una, Santa, Cattolica et Apostolica...chì avariate vulsutu...
O voi, Custantinu...ultimu rumanu mpiraturi, cusì santu et piu,
ora faciti...pè Ellu...quellu chì fà ùn aveste pussutu!

Mi ricordu eiu...di quellu ghjovi di sangue...
in fà di prufeta...chì purtau la Luna...in Custantinopuli tutta...
et quandu la Virgini cascau su la strata...
chì turrente si fici cù li toni et li lampi...
Trinacria et l'Italia tutta...chì sìate...comu tuttu lu mondu...
comu li morti pè la natura...in proteghje...comu la cità et li campi!

Et pè mia...a diri chì àbbiate unu Verbu...
a Cristu, Vera Acacia et Vera Vite, cusì forti...
chì sii nto me' cori unu ghjustu nerbu...
et mai ùn sii tinta la morti!

Amen.

venerdì 9 ottobre 2009

Cordoglio per Messina.

Cari amici ed amiche.

A nome mio e dei miei collaboratori Altair 89, Francesco Scarpari, Silvia Beatriz Quadranti e Pablo Miroli, esprimo la più totale vicinanza ai messinesi colpiti dall'alluvione ed il massimo cordoglio per le vittime di questo triste evento. Tra l'altro, anch'io sono di origine messinese, per parte di madre.
In questo momento, sarebbe giusto evitare le polemiche politiche.
Sarebbe cosa buona una riflessione.
Bisogna iniziare a lavorare sul territorio perché certe cose non succedano.
Cordiali saluti.

domenica 4 ottobre 2009

Case dell'acqua, Londra le fa e Roncoferraro...

Cari amici e care amiche.

Londra metterà le "case dell'acqua" distributori pubblici di acqua potabile.
Le metterà nelle stazioni degli autobus di Hammersmith e di Tower Bridge Museum.
L'installazione sarà fatta dalla società Thames water. Questa sarà una soluzione economica ed ecologica. Infatti, essa ridurrà l'inquinamento, poiché non si dovranno più utilizzare le bottigliette, ed i costi per i cittadini londinesi.
L'acqua costerà circa 20 penny, circa 0,21 Euro.
E così, la città amministrata dal tory Boris Johnson ha deciso di dare una svolta ambientalista.
E' una cosa di curiosa.
Di norma, quella dell'ambientalismo è sempre stata una prerogativa vantata dagli esponenti di centrosinistra.
La decisione di Londra smentisce questa "teoria", da un lato, e mi rende felice, dall'altro.
Infatti, nel febbraio di quest'anno avevo scritto su "Italia chiama Italia" un articolo che parlava delle "case dell'acque".
L'articolo piacque talmente tanto che venni intervistato da una troupe del telegiornale di Telemantova.
Lì lanciai un'idea di realizzare queste strutture anche a Roncoferraro, in provincia di Mantova.
La mia idea non venne ascoltata e definita "aleatoria" da qualcuno.
Ora i fatti smentiscono chi ha detto ciò.
Bisogna tenere conto del fatto che le "case dell'acqua" avrebbero permesso ai cittadini di risparmiare 300 Euro all'anno e ridotto l'inquinamento.
E così, un comune amministrato dai "paladini dell'ambientalismo" del centrosinistra, non ha colto un'idea ecologica lanciata da me che nella loro visione dovrei essere "l'inquinatore di centrodestra", in quanto non contrario al Ponte sullo Stretto di Messina, alla TAV o al nucleare, da essi avversati.
Qualcuno a Roncoferraro ha sicuramente perso il diritto di giudicarmi.
Leggete anche gli articoli http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/13422/2009-02-04.html e http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/16492/2009-07-08.html.
Cordiali saluti.

sabato 3 ottobre 2009

Giovani, un valore!

Cari amici e care amiche.

Io penso che i giovani italiani non siano affatto superficiali, menefreghisti e privi di valori.
Al contrario, io penso che tanta parte dei giovani italiani sia ricca di valori e volenterosa.
Anzi, in molti giovani ci sono la freschezza di nuove idee e la volontà di esprimerle e metterle in pratica.
Posso citare degli esempi. Uno è Ricky Filosa, direttore di "Italia chiama Italia" , un giovane che ha fondato un network serio e che tiene informati i nostri connazionali nel mondo.
Un altro esempio è Sabrina Isabel Ongaro Visconti, che è la presidentessa della sezione argentina dell'Associazione dei Giovani Italiani nel mondo.
Questa associazione fa in modo che i giovani italiani residenti all'estero siano vicini alla loro patria d'origine.
A tale proposito, come altri, esprimo la mia solidarietà al dottor Dario Signorini, per "l'incidente" con il Cavalier Turtora che l'ha definito "membro cooptato del Com.It. es." e "non italiano" perché nato in Argentina.
Avrei voluto esprimere un parere ad hoc su "Italia chiama Italia" (ove sono venuto a conoscenza di questo fatto) ma non ho avuto il tempo di farlo.
Un altro esempio di giovane con valori è il blogger modenese di Libero che si fa chiamare Antares 89 e che collabora anche in questo blog con il nome utente "Altair 89".
Nonostante i suoi vent'anni, devo dire che esprime dei concetti molto seri.
Inoltre, è appassionato di storia e di arte.
Ci sono altri giovani ricchi di buona volontà come i miei ex colleghi di classe dell'IPSS "don Primo Mazzolari" che ricordo sempre con stima ed amicizia vera.
Inoltre, in molti eventi i giovani sono presenti e fanno cose buone.
Un evento di questo tipo è la "Tendopoli di San Gabriele", un incontro tra giovani di tutte le parti presso il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, in provincia di Teramo.
In questo evento (che si tiene nel mese d'agosto) i giovani tirano fuori il loro meglio come lo stare insieme, il confronto e la ricerca.
Anche nel lavoro, in un ambiente meritocratico, i giovani riescono ad esprimere i loro talenti e a creare innovazione, dalla ricerca scientifica alla politica.
In questo frangente, devo dire che qui in Italia manca una logica meritocratica e spesso non sono i migliori ad esprimersi.
Una realtà con dei giovani seri e capaci è una realtà viva.
Credo che sia ora di cambiare mentalità.
I giovani rappresentano un valore.
Molti giovani hanno dei veri e propri talenti.
Chissà quale sarà il mio?
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.