Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 31 ottobre 2011

INGROIA, ORA E' TUTTO CHIARO!



Cari amici ed amiche.

Le frasi dette ieri dal Sostituto Procuratore di Palermo, Antonio Ingroia, chiariscono la sua posizione.
Infatti, durante il congresso del Partito dei Comunisti Italiani che si è svolto a Rimini, il noto magistrato ha fatto certe affermazioni di natura politica.
Potete vedere il video che ho preso da Youtube.
Io trovo che queste frasi dimostrino una volta per tutte che una parte della magistratura sia effettivamente politicizzata e che non abbia un ruolo di terzietà rispetto al dibattito politico.
Già il solo fatto che un magistrato faccia un comizio in un congresso di politico dimostra ciò
Ciò grave perché squalifica la giustizia.
Inoltre, è molto grave fare della lotta ad una brutta piaga (qual è la mafia) una lotta politica in cui l'avversario politico viene identificato con la stessa "Cosa Nostra".
Se ci si divide su un tema importante come la lotta alla mafia, quest'ultima vince e, a buon diritto, può festeggiare.
Cordiali saluti.

domenica 30 ottobre 2011

COMMENTO AL DISCORSO DEL PRESIDENTE OBAMA AL GALA DEL 36° ANNO DELLA N.I.A.F.






Cari amici ed amiche.

Ieri, al Gala del 36° anno della N.I.A.F., National Italian American Foundation, ha parlato il presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Hussein Obama.
Politicamente parlando, non sono un sostenitore di Obama, essendo di destra, un filo-repubblicano.
Però, devo riconoscere che Obama ha fatto un di alta caratura politica, etica e culturale, riconoscendo il grandissimo contributo dato agli Stati Uniti d'America dagli italiani che tanti anni fa emigrarono lì per cercare fortuna.
Inoltre, il presidente americano ha ribadito la "sacralità" dell'amicizia tra USA ed Italia.
A mio giudizio, questa amicizia deve essere mantenuta, a prescindere dai colori politici delle amministrazioni dei due Paesi, visti anche i legami di sangue che ci sono tra noi italiani e molti americani.
Il discorso vale anche per me, visto che ho parenti negli USA.
Inoltre, Obama ha annunciato che darà un contributo alle iniziative per aiutare gli alluvionati in Liguria e in Lunigiana che la N.I.A.F ha deciso di implementare.
Questo molto nobile e, pensando di potere parlare a nome di tutti noi italiani, ringrazio il presidente USA per la sua vicinanza.
L'amicizia tra USA ed Italia è più forte e proficua che mai.
Cordiali saluti.

AIUTIAMO GLI ALLUVIONATI IN LIGURIA!

Cari amici ed amiche.

L'amica Maria Teresa Bargelli, su Facebook, mi ha segnalato un'iniziativa lodevole.
Il giornale "Libero" ha aperto una sottoscrizione per aiutare gli alluvionati in Liguria e in Lunigiana.
Andate all'articolo intitolato "Si aggrava il bilancio in Liguria. Ritrovato l'ottavo corpo".
Lì troverete anche un conto aperto dal giornale.
Per donare, versate i soldi in questo conto intestanto a Editoriale Libero Srl Libero pro alluvionati delle Cinque Terre - Via dei Valeri, 1 - 00184 RM. Il codice Iban è il seguente: IT59 Z030 6909 4511 0000 0000 584.
Anche il presidente Berlusconi ha versato dei soldi in questa iniziativa lodevole.
Di fronte a queste disgrazie non devono estere destra e sinistra.
Cordiali saluti.

sabato 29 ottobre 2011

HALLOWEEN, WHY NOT?


Cari amici ed amiche.

Ho trovato giusto parlare della storia della festa di Halloween.
Questa festa si celebra alla vigilia di quella di Ognissanti, il 31 ottobre.
Il suo nome deriva dalla contrazione della denominazione dell'inglese medioevale "All Hallows Even", in cui Even significa "sera".
Infatti, alla sera si celebra il vespro.
I luoghi di origine di questa festa sono le Isole Britanniche.
Nel 610 AD, Papa Bonifacio IV fece celebrare la festa di Ognissanti il 13 maggio, come festa di tutti i martiri.
Successivamente, Papa Gregorio III la spostò al 1 novembre, sovrapponendola a quella di un culto pagano molto radicato, il culto di Samhain.
Secondo un'altra fonte, fu Sant'Odilone di Cluny a spostare la festa al 1 novembre (proprio per sradicare il culto di Samhain) nel 1048 .
Del resto, la Chiesa cristianizzò tutte le feste pagane.
Pensiamo al Natale di nostro Signore, che sostituì il "Dies Natalis Solis Invicti" che fu istituito dall'imperatore romano Aureliano, oppure al culto di San Cornelio, che sostituì quello di una divinità di origine gallica, il dio mostruoso e cornuto Cornennus.
Inoltre, la festa di Ognissanti fu spostata al 1 novembre per dare ai cristiani l'occasione di celebrare la festa e commemorare i defunti nel giorno successivo.
Nel XVII secolo, in Inghilterra, ci fu il puritanesimo che fece sopprimere tutte le feste cattoliche che erano viste come retaggi del paganesimo.
Effettivamente, la festa di Halloween ha una sottocultura proveniente dal druidismo celtico ed anche da certe tradizioni romane.
Per commemorare i morti, gli antichi Romani suonavano delle campane di bronzo e cantilenavano: "Spiriti dei miei padri, andatevene via".
I Celti, invece, non temevano i morti e lasciavano che le loro anime venissero tra i vivi e lasciavano a loro del cibo.
Inoltre, non credevano nei demoni ma nelle fate e negli elfi.
Durante la notta di Samhain, però, si temeva che questi ultimi facessero degli scherzi pericolosi agli uomini.
Da qui nacquero le storie terrificanti e la tradizione del "Trick or Treath", "dolcetto o scherzetto", in cui i bambini travestiti da demoni, fantasmi e mostri vanno in giro casa per casa a chiedere i dolcetti e chi non li dà subisce degli scherzi.
Tra gli Irlandesi si sviluppò poi una leggenda, quella di "Jack O' Lantern".
Jack fu un fabbro dissoluto che vendette l'anima al Diavolo per pagare i debiti di gioco.
Quando il diavolo venne a riscuotere, Jack lo fece bere al bar.
Jack sfidò il Diavolo dicendogli che non sarebbe stato in grado di trasformarsi in ogni cosa.
Il Diavolo (che tradizionalmente è superbo) accettò la sfida e si trasformò in una moneta con cui avrebbe pagato la bevuta.
In realtà, Jack prese la moneta e la mise in tasca con una croce d'argento.
Allora, si accordò con il Diavolo che l'avrebbe lasciato in pace per un anno, per fare sì che si potesse redimere.
Non fu così.
Jack rimase un dissoluto e trascurò la moglie e gli impegni religiosi.
Allora, il Maligno tornò per riscuotere l'anima ma Jack lo gabbò ancora, stringendo con lui un patto che prevedeva che l'avrebbe lasciato in pace per dieci anni.
Jack morì. In Paradiso non fu voluto e non poté andare nemmeno all'Inferno, per via di quel patto con il Diavolo.
Arrivato alla porta dell'Inferno, il Demonio gli scagliò un tizzone ardente.
Jack lo prese e lo mise dentro una rapa cava per farsi luce e trovare una dimora.
Da qui nacque la tradizione della zucca intagliata con dentro la candela.
Questa festa si radicò negli USA, ove confluirono tradizioni inglesi, irlandesi, scozzesi, tedesche, italiane ed altre.
Ora, va posta questa domanda:
Perché la Chiesa cattolica non gradisce la festa di Halloween?
Che, in un certo senso, la festa di Halloween potesse essere stata in passato una sorta di "reazione" al puritanesimo spesso ipocrita della tradizione inglese del XVI e del XVII secolo è cosa vera.
Tuttavia, il problema della festa di Halloween sta proprio nella sua connotazione esoterica, per non dire neopagana.
In poche parole, si passa da un eccesso ad un altro e l'eccesso non va mai bene.
Gesù Cristo condannò ogni forma di eccesso.
Condannò gli eccessi di zelo dei farisei come la dissolutezza.
Per questo Halloween non va bene poiché, specialmente in questo periodo buio, porta la mente dell'uomo a dissacrare ciò
D'altra parte, però, non trovo giusto "usare" questa festa per condannare gli Stati Uniti d'America come fonte di ogni male.
Ricordo che in un'altra festività americana, il "Thanksgiving Day" , si ringrazia Dio.
Quindi, negli USA, Dio ha una dignità pubblica anche nelle feste civili.
Tenete conto del fatto che l'81 % degli Americani si professi cristiano e che in questo 81%, i cattolici siano oggi il gruppo più forte e rappresentano il 23, 9 % della popolazione.
Quindi, le feste civili negli USA hanno una forte connotazione cristiana, visto che Dio ha una dignità pubblica.
Provate a mettere Dio nelle feste civili europee ed italiane.
Arriverebbero i comunisti ed i vari gruppi laicisti che inizierebbero a parlare di "fondamentalismo cristiano".
Quindi, diciamo "NO" ad Halloween ma con il giusto criterio nell'approcciarsi verso le cose.
Termino, facendo notare che si può chiedere l'Indulgenza plenaria per i defunti.
Per averla, basta andare al cimitero in religioso silenzio o pregando ed essere confessati e comunicati nella settimana antecedente e in quella successiva al 1 novembre.
Sicuramente, la preghiera è meglio delle carnevalate.
Cordiali saluti.

OGNUNO E' RESPONSABILE DEL PROSSIMO!


Cari amici ed amiche.

Nelle Sante Messe di questa sera e di domani mattina, saranno letti i brani del libro del profeta Malachìa (capitolo 1, versetto 14b-capitolo 2b, versetti 8-10), del Salmo 130 (131), della I Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi (capitolo 2, versetti 7b-9, 13) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 23, versetti 1-12).
Questo è il testo del Vangelo:

"[1] Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:

[2] "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.

[3] Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.

[4] Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.

[5] Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange;

[6] amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe

[7] e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì" dalla gente.

[8] Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli.

[9] E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.

[10] E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.

[11] Il più grande tra voi sia vostro servo;

[12] chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato. ".

In questo brano, Gesù fece delle osservazione sulla sua gente nel suo tempo.
Lui fece notare che chi ebbe la responsabilità di custodire e portare la parola e gli insegnamenti di Dio ( come i sacerdoti, gli scribi ed i farisei) spesso dava consigli agli altri ma non guardava sé stesso né i suoi difetti.
Lui suggerì agli apostoli di non comportarsi così ma di essere servi gli uni degli altri.
Questo insegnamento deve valere oggi.
E' molto facile farsi belli di fronte agli altri, dare loro consigli e giudicarli.
E' molto facile farsi chiamare con appellativi come "maestro".
Purtroppo, spesso e volentieri ci sono dei cattivi maestri.
Magari danno dei buoni consigli ma si limitano a comandare e a lasciare le incombenze agli altri.
Gesù, però, ci insegnò una cosa molto importante.
Lo fece prima della sua morte in croce, quando si tolse la veste, si cinse un grembiule ed iniziò a lavare i piedi agli apostoli.
Perciò, se lui (che è il Figlio di Dio) fece questo, perché noi (che siamo comuni mortali) non facciamo altrettanto.
Perciò va bene dare dei buoni consigli ma bisogna fare di più.
Se una persona dà un buon consiglio bisogna accettarlo.
Però non bisogna imitare quella persona, specie nei difetti.
Inoltre, va detto che il bene più autentico è quello fatto senza secondi fini.
Ogni uomo è responsabile degli altri.
Cordiali saluti.

LETTERA DEL PRESIDENTE BERLUSCONI SU "IL FOGLIO"

Cari amici ed amiche.

Leggete questa lettera che è stata fatta pubblicare dal presidente Berlusconi su "Il Foglio". A me è giunta attraverso il sito "Forzasilvio.it "
Questo è il testo:

"Gentile direttore, bisogna stare attenti alle parole, come sapete voi del Foglio.

“Austerità” non fa parte del mio vocabolario. Responsabilità sì, autonomia sì, libertà sì, ma austerità no. La polemica sui “licenziamenti facili” è figlia di una cultura ottocentesca che ignora i cambiamenti del mercato mondiale ed è oltraggiosa per l’intelligenza degli italiani: già ora nelle aziende con meno di 15 dipendenti, dove lavora circa la metà degli occupati, non vige la giusta causa.

E se ora il governo si propone di intervenire sui contratti di lavoro, seguendo la strada indicata dal disegno di legge presentato dal senatore dell’opposizione Pietro Ichino, è solo per aumentare la competitività del Paese, aprire nuovi spazi occupazionali per le donne e per i giovani, e garantire a chi perde il lavoro l’aiuto della cassa integrazione per trovare una nuova occupazione. Di fronte al compimento di una fase critica e turbolenta, e dopo che in Europa il nostro e altri governi hanno chiesto e ottenuto impegni finanziari a difesa dell’euro, dando assicurazioni sulle riforme e un calendario impegnativo per la loro realizzazione, si va purtroppo dipanando una campagna fatta di ipocrisie e falsità, che tende a rovesciare come un guanto il senso delle cose.

Ci siamo impegnati per la crescita, per lo sviluppo, per più efficaci regole di concorrenza, di competitività, di mobilità sociale, non per deprimere l’economia e rilanciare la lotta di classe, che come ho detto in Parlamento è finita da un pezzo. La rete di protezione sociale, in specie sul tema del lavoro, è tutto sommato abbastanza solida in Italia, e nessuno vuole sfilacciarla. Il problema è di ridurre le cattive abitudini, scongiurare un’estensione abnorme del lavoro precario, offrire un futuro qualificato ai giovani e alle donne rimuovendo solo e soltanto le rigidità improprie che impediscono l’allargamento della base occupazionale e produttiva, per avvicinarci agli obiettivi del Trattato di Lisbona sulla partecipazione al mercato del lavoro, purtroppo ancora lontani.

Gli imprenditori del XXI secolo non sono i padroni delle ferriere dell’Ottocento, non si svegliano al mattino con l’impulso di liberarsi di manodopera per gonfiare profitti. E i lavoratori sono titolari di forza contrattuale e di diritti, non schiavi sociali. Non dobbiamo sottometterci alla caricatura di noi stessi. Il lavoro è cambiato. Sono cambiati i bisogni e le aspettative sociali. Il lavoro socialmente tutelato ha le sue ragioni, ma gli investimenti in ricerca e in sviluppo, il rischio d’impresa e il ruolo delle politiche pubbliche si misurano con la capacità di competere produttivamente in una dimensione infinitamente più grande e varia che nel passato, di rendere il lavoro un’utilità sociale di cui andare orgogliosi, una scala da salire per vedere meglio l’orizzonte, non un buco in cui ripararsi.

Sono cose che anche la migliore cultura riformista di una grande filiera di tecnici del diritto del lavoro, al di là delle diverse appartenenze, ha sempre coerentemente sostenuto.
Siamo tutti chiamati a un grande senso di responsabilità nell’interesse dell’Italia e dell’Europa. Mi affido al senso della realtà dei sindacati, a una resipiscenza di senso comune nelle opposizioni, e soprattutto all’intelligenza paziente, tendenzialmente infinita, del nostro popolo. Abbiamo un orizzonte stretto e ravvicinato per varare alcuni provvedimenti in favore del lavoro e dello sviluppo, capaci di rimettere in moto la produzione di ricchezza nel manifatturiero e nei servizi, in particolare capace di restituire orgoglio e fiducia al Mezzogiorno italiano, e diciotto mesi di serio e responsabile lavoro prima del compimento della legislatura.

Avvilire il tutto in manovre di concertazione corporativa, in giochi di palazzo e di vecchia politica, non è la soluzione auspicata dalla maggioranza degli italiani.
Possiamo e dobbiamo fare di meglio. Siamo europei e liberi cittadini di un’Unione cha ha battuto un colpo sonoro nell’ultimo vertice di Bruxelles, l’Italia ha dei vincoli ma anche dei vantaggi da sfruttare. Rimettere in moto la macchina demagogica del catastrofismo e del pessimismo può essere l’istinto politicista di pochi, ma non deve essere la pratica dei molti, nella maggioranza e perfino nell’opposizione, che si rendono conto della necessità di crescere. Stimolata a dovere, in un nuovo clima di cooperazione che non ha alternative, l’economia italiana, che dipende dal funzionamento del sistema politico e dal comportamento della società civile, può vincere anche questa sfida. Io ci scommetto fiducioso. Altro che austerità.

Cordiali saluti,
Silvio Berlusconi".

Non posso che essere d'accordo con il presidente Berlusconi.
Ha chiarito la sua posizione che trovo condivisibile.
Purtroppo, c'è una certa stampa che, anziché informare, crea della confusione, spesso per screditare una determinata parte politica.
Il presidente Berlusconi vuole rilanciare questo Paese che da troppo tempo è bloccato da certi consociativismi che hanno costituito delle vere e proprie lobbies.
Cordiali saluti.

venerdì 28 ottobre 2011

LE RELIGIONI GNOSTICHE


Cari amici ed amiche.

Nel mondo non ci furono (né ci sono tuttora) solo le tre grandi religioni monoteistiche, ossia Giudaismo, Cristianesimo ed Islam.
Infatti, ci furono (e tuttora ci sono) anche altre religioni che riconoscono un unico dio ma che sono minoritarie. Esse vengono definite "gnostiche", ossia religioni frutto di particolari conoscenze di pochi iniziati.
Di queste, ne cito alcune:

  1. Zoroastrismo. Lo Zoroastrismo fu fondato da un certo Zarathustra (Zoroastro). Di questo culto parlò Erodoto (484 BC-425 BC). Questa religione è presente tuttora nell'attuale Iran e si fonda su un principo dualistico del Bene e del Male. Il Bene è rappresentato dal Dio supremo Ahura Mazda mentre il Male è rappresentato da Angra Mainyu o Ahriman. Esso si diffuse tra le popolazioni di stirpe iranica ed influenzò anche i culti romani. Non si sa se questa religione potesse avere avuto dei legami con il Giudaismo. Secondo gli storici, pare che gli ebrei fossero stati influenzati dallo Zoroastrismo, durante la cattività babilonese nel VI secolo BC. Pare che, ad esempio, l'Ahriman dello lo Zoroastrismo avesse ispirato agli ebrei la figura di Satana, Satan, l'avversario. Le ipotesi sono comunque tante. Può darsi, ad esempio, che lo Zorastrismo potesse essere una "costola gnostica" dell'antico Ebraismo. Come nell'Ebraismo, esistono nello Zoroastrismo un Dio buono, i suoi angeli, una figura malvagia e la lotta tra Bene e Male. Tra l'altro, nello Zorastrismo si usa un "fuoco sacro". Anche nell'Ebraismo antico si usava il fuoco, ad esempio, per fare i sacrifici a Dio, come anche nell'Antica Roma (nel tempio di Vesta) e nel Cristianesimo, durante le liturgie pasquali, come segno di luce. Il libro sacro dello Zoroastrismo è l'Avesta. Per finire, pare che i Re Magi fossero stati zoroastriani. Sarebbe interessante fare degli studi.
  2. Mithraismo. Il Mithraismo nacque intorno al II-I secolo BC. Esso fu una religione monoteistica ed esoterica, ossia per pochi inziati. Esso fu influenzato dallo Zoroastrismo e vedeva un dio unico, Mitrha. Questa divinità fu di origine persiana e in epoca romana fu identificata con il Sol Invictus, la cui festa fu istituita dall'imperatore Aureliano (214 AD-275 AD) nel giorno 25 dicembre. Con l'imperatore Costantino I e l'istituzionalizzazione del Cristianesimo, la figura di Mithra venne sostituita da Gesù Cristo. Per tanto tempo, Mithra fu visto come il "rivale di Gesù". Infatti, la religione mithraica ebbe anologie con il Cristianesimo come il battesimo tramite abluzione, che però era più simile a quello ebraico, ossia un battesimo di purificazione. Vi ricordate quando scrissi del battesimo di Cristo? Inoltre, tra i suoi rituali contempla i banchetti sacri. Nei suoi rituali venivano escluse le donne. I riti si sviluppavano nel mitreo, una caverna. Un esempio di mitreo si trova sotto la Basilica di San Clemente, a Roma. Il Mithraismo si estinse con l'editto dell'imperatore Teodosio nel 391 AD.
  3. Manicheismo. Questa religione fu fondata da un certo Mani. Questi nacque nel 216 o nel 217 AD e fu figlio di Patik, un patrizio di nazionalità partica e di Maryam, una donna di origine giudaica. La leggenda vuole che un sogno preannunciasse alla madre la salita del figlio in cielo. Ad un certo punto, Patik lasciò gli affari e divenne adepto di una setta gnostica di "battezzatori" e vi portò il figlio che a 12 anni ebbe una visione di un "gemello celeste" inviatogli dal Signore. Quando ebbe 24 anni, il suo "alter ego" celeste gli disse che avrebbe dovuto iniziare a predicare. Sotto il re persiano Shaipur I, Mani potè predicare ma nel 274 AD salì al trono Bahram I che ascoltò i suoi accusatori, la casta dei Magi e lo fece imprigionare e mettere a morte. Il Manicheismo si fondava sul dualismo del Bene e del Male. Anzi, ebbe una doppia morale, tollerante per i laici ed intransigente per i religiosi. I pilastri del Manicheismo furono l'universalismo, il pacifismo, la vita povera, le Scritture (redatte dal Mani stesso) ed il "Sigillo dei Profeti". Infatti, il Manicheismo si basava sulle profezie redentrici come quelle di Buddha e di Gesù. Nel Manicheismo vi fu un sincretismo tra tradizione giudaico-cristiana, culti orientali e buddhismo. Questa fu la religione di Sant'Agostino d'Ippona, prima che si convertisse al Cristianesimo. In seguito, pur essendosi estinto, il Manicheismo influenzò altre dottrine gnostiche come i Patari, il Bogomilismo ed il Catarismo.
  4. Mandeismo. Il Mandeismo fu una religione gnostica in cui la figura di San Giovanni Battista venne vista come redentrice, al posto di quella di Gesù Cristo. Ancora oggi, vi sono piccole comunità di mandei in Iran. Erroneamente, essi vengono definiti i "Cristiani di San Giovanni". In realtà, essi furono diffidenti (se non ostili) verso i cristiani.
  5. Islam. Pur non essendo una religione di pochi, l'Islam ha un'origine gnostica. Rileggete questo articolo da me scritto il 29 marzo scorso che è intitolato "Islam vero discendente del giudeo-cristianesimo? Ho qualche dubbio!". Infatti, pare che Maometto fosse stato influenzato da una setta gnostica. L'Islam non può essere la continuazione della tradizione giudaico-cristiana. Infatti, se Cristo è il Figlio di Dio, l'Alfa e l'Omega, non può esserci null'altro dopo di lui.
Ora, questi sono solo alcuni dei movimenti gnostici. Oggi, possiamo dire che ve ne siano altri ed i Testimoni di Geova possono essere un esempio di ciò.
Comunque, la verità sta nella coerenza.
Chi è capace di capire...capisca.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.