Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

lunedì 22 novembre 2010

USO DEL CONDOM? UNA SCELTA EPOCALE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI!


Cari amici ed amiche.
Nel libro intervista "Luce del mondo", il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto un'apertura che può essere rivoluzionaria.
Infatti, il Papa ha annunciato che in alcuni casi l'uso del preservativo può essere lecito.
Questa è una scelta epocale che risolve una questione che crea molti problemi anche dentro la Chiesa.
Basti pensare ai vari missionari in Africa che danno i preservativi, per combattere il fenomeno della diffusione dell'AIDS.
In questi casi, l'uso del condom può essere un modo per arginare una malattia che ogni giorno fa vittime.
Infatti, il virus HIV si diffonde tramite rapporti omo ed eterosessuali non protetti e per via transplacentare.
Quindi, un sieropositivo che ha rapporti non protetti rischia di infettare il partner e di fare nascere un bambino che potrebbe non vivere a lungo.
Per questo motivo, in questo caso, l'uso del condom non contrasta con la nozione di sacralità del diritto alla vita.
Anzi, in questo caso, l'uso del condom può salvare molte vite.
Cordiali saluti.

domenica 21 novembre 2010

RONCOFERRARO ED IL SUPERMERCATO DELLA DISCORDIA



Cari amici ed amiche.


Tramite il sito dell'Associazione Civica Mantovana (ACM) ho letto questo interessante articolo scritto sullla "Gazzetta di Mantova".
Questo articolo parla di un supermercato che si dovrebbe fare a Roncoferraro, in provincia di Mantova.
A tale riguardo, vorrei esprimere un mio parere.
Il problema non è lo store in sé ma la sua ubicazione. Infatti, secondo questa notizia, questa nuova attività sorgerà su un'area che si trova ad ovest del centro abitato di Roncoferraro, in cui vi è la conurbazione con la frazione di Barbassolo.
Su quest'area sorge il cimitero.
In base a ciò, esprimo le mie considerazioni.
In primo luogo, e parlo anche da cattolico praticante, io trovo che fare un supermercato in un'area adiacente al cimitero non sia proprio una buona idea.
Vi lascio immaginare cosa potrebbe succedere, quando l'attività commerciale sarà sorta e funzionerà a pieno regime.
Infatti, una cosa simile potrebbe determinare un aumento di traffico veicolare nella Via Livelli, tramite la quale si accede al cimitero.
Questo, ad esempio, potrebbe creare disturbo quando vi saranno le processioni con i feretri dai luoghi in cui vengono celebrati i funerali allo stesso camposanto.
Inoltre, un luogo come un supermercato attira gente e, di conseguenza, quello stesso clima di raccoglimento e di rispetto che deve esserci in un cimitero potrebbe essere inficiato da schiamazzi, movimenti di veicoli ed altri rumori.
Inoltre, trovo condivisibili anche le perplessità dei commercianti.
Effettivamente, l'area su cui dovrebbe sorgere questo nuovo store è troppo vicina alle attività dei commercianti.
Intandiamoci, io non ho nulla contro questo supermercato che, anzi, potrebbe contribuire ai creare nuove opportunità di lavoro.
Mi permetto di lanciare un'idea.
Perché non fare il supermercato nella zona est di Roncoferraro, quella afferente a Via Frassinara?
E' una zona in cui non vi sono costruzioni e su cui si può edificare agevolmente.
Inoltre, quest'area è adiacente al centro abitato di Roncoferraro ed un eventuale supermercato avrebbe libero accesso direttamente dalla Strada Provinciale 30, la strada principale che attraversa Roncoferraro da ovest ed est ed unisce il paese a Mantova, ai Comuni di Villimpenta e Sustinente e alle frazioni di Nosedole, Casale e Governolo.
Anzi, un supermercato in quella zona diventerebbe anche un punto di aggregazione in quella parte di paese che, francamente, è un po' povera di strutture di questo tipo.
E' una zona raggiungibile dal paese, essendo ad esso adiacente.
Inoltre, un supermercato in quella zona avrebbe più clienti.
Infatti, potrebbe avere clienti da Nosedole e Casale, che sono due piccoli centri abitati, e da Villimpenta.
Bisogna tenere conto anche del fatto che nella zona ovest di Roncoferraro c'è già un altro supermercato.
Se se ne facesse uno anche nella zona est, le attività commerciali sarebbero meglio distribuite sul territorio.
Questo eviterebbe lo spostamento dell'asse commerciale, cosa che preoccupa i commercianti che si trovano a Barbassolo e nel centro di Roncoferraro.
Inoltre, vorrei fare una proposta e mi rivolgo a chi vuole fare l'esercizio commerciale.
Com'è noto, Roncoferraro è un centro agricolo.
Perché non fare un accordo con i piccoli produttori di prodotti agroalimentari della zona?
Ad esempio, i piccoli produttori potrebbero vendere i loro prodotti al supermercato che potrebbe avere degli stand al suo interno.
In pratica, si potrebbero creare nel supermercato degli stand simili alle "Bottegacce" delle aree di servizio autostradali.
Questo permetterebbe di valorizzare il prodotto locale e di favorire anche l'idea del prodotto a "chilometri zero".
Quindi, il supermercato potrebbe diventare un polo economico per Roncoferraro, senza intaccare le altre attività commerciali e senza disturbare l'eterno riposo.
Cordiali saluti.

CONCISTORO E CRISTIANI PERSEGUITATI

Cari amici ed amiche.

Nel recente Concistoro tenuto dal Santo Padre Benedetto XVI, in cui sono stati creati ben 24 nuovi cardinali, uno dei temi centrali è proprio quello dei cristiani che sono perseguitati in varie parti del mondo.
Oggi, in tante parti del nostro mondo, molti cristiani non riescono a celebrare la Messa e spesso subiscono vessazioni o vengono uccisi.
Di questo tema, ho parlato molto spesso.
Ad esempio, leggete questo articolo su "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/10828/2008-09-18.html.
In molti Paesi a maggioranza islamica, ad esempio, i cristiani subiscono restrizioni nella libertà religiosa. Ad esempio non possono esprimere pubblicamente la loro opinione.
Di solito, si parla degli atti eclatanti, come quanto successe in Iraq, il 01 novembre scorso, e di cui parlai nell'articolo intitolato "Cristiani in Iraq, si faccia qualcosa", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/11/cristiani-iraq-si-faccia-qualcosa.html.
Purtroppo, vi sono situazioni di discriminazione dei cristiani.
Questa situazione non vale solo per molti Paesi islamici ma anche per altre realtà.
Per esempio, in Corea del Nord la Chiesa non può esprimersi ed i preti sono incarcerati.
Ne parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/corea-del-nord-un-dramma-per-i.html.
In Cina, i cattolici vengono incasellati nell' "Associazione patriottica cattolica", che è una divisione dell'Ufficio degli Affari Religiosi delle Repubblica Popolare Cinese e che di fatto è una "Chiesa di Stato, che elegge i propri vescovi, senza l'approvazione del Papa.
Chi non aderisce a questa associazione fa parte della "Chiesa clandestina" e viene perseguitato.
Anche in Europa vi sono problemi.
E' vero che la Chiesa ed i cristiani possono parlare.
Però, si sta diffondendo una mentalità laicista che tenta di relegare la dimensione religiosa all'ambito privato.
A volte la fede viene anche irrisa.
Ne parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/bravo-mourinho-sei-un-campione.html.
Inoltre, vi sono anche casi di vandalismo contro le chiese.
Ad esempio, anni fa, il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata (in provincia di Teramo) subì atti di vandalismo. Il portale del vecchio santuario venne incendiato mentre su un muro della nuova chiesa ci fu una scritta ingiuriosa contro i preti.
Inoltre, anche il caso dei preti pedofili è stato usato per attaccare la Chiesa.
E' vero che ci sono dei preti che si sono macchiati di pedofilia.
Questi preti indegni devono essere puniti severamente!
E' altrettanto vero, però, che i preti pedofili sono solo una minoranza e che la stragrande maggioranza dei sacerdoti sono, invece, degli uomini santi che (a volte) rischiano anche la vita per il loro ministero e che la maggior parte dei casi di pedofilia è causata da persone che non fanno parte del clero.
Inoltre, mi chiedo il perché si parli poco dei matrimoni combinati tra uomini di quarant'anni e bambine di dieci.
Non è pedofilia anche questa?
Invece, si parla tanto della Chiesa e non di tutto il resto.
Sembra che si voglia screditare la Chiesa!
Inoltre, ogni giorno vi sono trasmissioni che sembra che inneggino all'aborto o all'eutanasia, non ultima la trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano "Vieni via con me".
Tra l'altro, la questione tocca anche le altre confessioni cristiane, come dimostra la nota dell'amico Arild Kare Edvardsen.
Il link è http://www.facebook.com/#!/notes/arild-kare-edvardsen/an-ecumenical-confession-for-life-an-example-of-true-ecumenism/179611958719520.
Forse, l'ecumenismo potrebbe essere il mezzo per riaffermare certi valori come la difesa della vita, in quanto bene sacro donato da Dio.
Forse, il Cristianesimo è più debole perché è diviso e le varie Chiese sono spesso in polemica tra loro.
Un Cristianesimo più unito è un Cristianesimo più forte di fronte alle sfide di questo tempo che vede persecuzioni ed attacchi a valori fondamentali ed anche una recrudescenza dell'antisemitismo, che, con la cristianofobia, rischia di creare molti problemi.
Cordiali saluti.

sabato 20 novembre 2010

CRISTO RE


Cari amici ed amiche.
Oggi è la fine dell'Anno Liturgico ed è la ricorrenza del Cristo Re.
Dalla domenica prossima, fino a Natale, vi sarà il periodo dell'Avvento.
Cosa significa "Cristo Re"?
Prima di tutto, bisogna capire cosa si intenda per "regalità" nel caso di Gesù Cristo.
I "profani" possono chiedere cosa ci sia di regale nel farsi crocifiggere.
Il concetto di regalità nella visione dell'antico Israele è un concetto di sacralità.
Basti leggere il II Libro di Samuele, nel capitolo 5 e versetti 1-3. Questo brano verrà letto oggi in tutte le chiese, come I Lettura delle Messe.
Il re è la figura scelta da Dio e le Tribù di Israele dissero a Davide:
"Ecco noi siamo tue ossa e tua carne.
Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele.
Il Signore ti ha detto: "Tu pascerai il mio popolo, Israele, tu sarai capo di Israele"".
Dopo questo rito unsero il capo di Davide con olio.
Questo deve fare capire che la regalità di Davide non ebbe bisogno solo della "sanzione divina" ma anche di quella "del popolo".
Un re che ha solo la "sanzione divina" è un re "subito" dal popolo.
Un re che ha anche la "sanzione del popolo" (assieme a quella "divina") è a tutti gli effetti un re.
Molto forte ed eloquente è l'espressione "Ecco noi siamo tua carne e tue ossa".
E' un'espressione che indica quasi un'appartenenza fisica del re al popolo e del popolo al re.
La regalità di Gesù funziona allo stesso ma con una differenza.
Davide, infatti, era pur sempre un re che viveva come un principe secolare e che aveva un regno secolare.
Gesù, invece, è un re "diverso".
Il Suo Regno, infatti, non ha le regole di questo mondo.
Nel Suo Regno vince chi si fa piccolo e Lui stesso si fece umiliare sulla croce.
E' molto facile innalzarsi ed essere presuntuosi ma è molto difficile essere umili.
Specialmente in questi tempi, in cui l'apparire vale di più dell'essere, la vera vittoria dell'uomo sta nel non mostrarsi più grandi di quello che si è realmente.
Basti leggere il brano del Vangelo secondo Luca, capitolo 23 e versetti 35-43.
Questo brano parla della crocifissione di Gesù Cristo.
Il brano parla della scena che vede un popolo ebraico che rimase ammutolito, dei suoi discepoli che lo abbandonarono e dei sacerdoti ebrei e dei soldato romani che lo schernivano.
Tra l'altro, in qualche capitolo precedente, lo stesso popolo fu quello che festeggiò Gesù, quando entrò in Gerusalemme.
Ora, quel popolo stette muto.
Lui fu crocifisso insieme ad altri due malfattori, uno alla destra e l'altro alla sinistra.
Uno dei due malfattori lo insultò dicendogli:
"Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!".
L'altro, però, riprese il compagno dicendogli:
"Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male."
Poi si rivolse a Gesù con questa frase:
"Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno".
Gesù gli rispose dicendogli:
"In verità ti dico: oggi con me sarai in paradiso".
Quel "malfattore" aveva capito tutto.
Fu l'unico ad avere capito realmente tutto in quel momento.
Infatti, quando una persona appare sconfitta, viene abbandonata da tutti, anche dagli amici.
E' molto facile "salire sul carro dei vincitori". E' molto facile essere amici di una persona, quando tutto gli va bene. E' difficile, invece, essere amici di quella stessa persona quando questa cade in disgrazia.
Molti di noi avranno sperimentato ciò. Io posso parlare anche per esperienza personale.
In effetti, agli occhi del mondo, in quel momento, Gesù apparve sconfitto.
In realtà, non fu così!
In quel momento, Gesù poté guardare tutti dall'alto in basso e nel contempo si vide la sua regalità e le sue parole ebbero la conferma.
Quindi, Gesù vinse.
Quel "malfattore" capì questo e non chiese perdono ma si mise completamente nelle mani di Gesù.
Questo fu un gesto di grande nobiltà perché quel "malfattore" capì il vero senso della regalità di Gesù Cristo e Gesù Cristo lo ricompensò "canonizzandolo".
Quella di Gesù Cristo è una gran bella lezione.
Termino con una mia poesia.
U RE' CRUCIFISSU
"Gesù arricurdativi di mia quannu a trasiri avirriti nto vostru regnu".
Questu ci dissi...quandu funu su la cruci...
di li dui piccaturi...quellu chì stesi a dritta...
pè lu nzurtu di quellu chì fù a manca...
chì ci fici cusì cundanna...
ché visti comu Rè di li rè...a Ellu, Ghjesù Cristu,
et d'oru a fà s' avarà cusì quellu lignu...
comu d'etimasìa...poscia lu sangue...
ché com' a li so' ochji fù...pè li ghjusti sarà lu Regnu!
Cordiali saluti.

MEDVEDEV ED OBAMA SMENTISCONO LA SINISTRA E GLI ANTIBERLUSCONIANI!







Cari amici ed amiche.
I due "grandi" della Terra smentiscono la sinistra e tutti gli antiberlusconiani.
A Lisbona, ove si tiene il vertice della NATO, ia il presidente della Federazione Russa Dmitry Medvedev che quello degli Stati Uniti d'America Barack Hussein Obama si sono congratulati con il nostro presidente del Consiglio, onorevole Silvio Berlusconi, per l'impegno profuso nella politica internazionale, una politica con dei delicati equilibri.
Il presidente russo ha ringraziato il presidente Berlusconi per l'amicizia tra Italia e Russia che porterà benefici a tutti.
Il presidente americano ha ringraziato il nostro premier per l'impegno in Afghanistan, ove, tra l'altro, non vi è solo la difesa da parte dei soldati ma vi sono anche progetti seri come quello che prevede la sostituzione delle coltivazioni di oppio (da cui le organizzazioni terroristiche traggono profitti) con altre di zafferano che verrà venduto nei mercati regolari e che permetterà ai contadini afghani di guadagnarsi il pane, togliendo i fondi ai terroristi.
Questa è la dimostrazione che tutti gli antiberlusconiani mentono quando dicono che l'Italia non ha autorevolezza, da quando vi è il presidente Berlusconi.
La sinistra mente!
Con il presidente Berlusconi, l'Italia ha acquisito autorevolezza e prestigio.
I fatti dicono questo!
Cosa diranno, ora, i vari antiberlusconiani?
Cordiali saluti.

UN BRUTTO CLIMA!


Cari amici ed amiche.
L'ho già fatto notare nell'articolo intitolato "Scontro Saviano-Maroni? Ha ragione Maroni!", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/11/scontro-saviano-maroni-ha-ragione.html, e lo ripeto ora.
C'è un grave clima di odio.
Vi sono manifestazioni in cui si insultano e si delegittimano i propri avversari politici.
Un esempio è proprio il fatto che queste manifestazioni siano intitolate con nomi come "No B day", "No Berlusconi day", "No Cav day" e quant'altro.
Questo è becero odio allo stato puro!
Mentre dal centro destra non ho sentito nessun commento fuori posto, dal centro sinistra, spesso escono espressioni che non sono affatto concilianti.
Ad esempio, il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha detto delle cose offensive contro il presidente Berlusconi, durante la dichiarazione di voto della fiducia che si è tenuto a settembre.
Anche dal Partito Democratico escono frasi che non sono concilianti.
Io trovo sbagliate certe espressioni perché così si instilla l'odio tra le persone.
Instilla odio chi si arroga il diritto di dare lezioni di moralità.
Perfino Gesù Cristo li criticava.
C'è un brutto clima che è peggiorato anche da certe trasmissioni ed articoli di giornali.
Io credo che chi vuole instillare l'odio non voglia fare altro che distrarre la gente dal fatto che questo governo stia operando molto bene. Basti pensare ai conti pubblici in ordine e alla lotta alle mafie.
Se la gente si rende conto di ciò, chi è oggi all'opposizione dovrà scordarsi di vincere le elezioni.
Chi oggi è all'opposizione non ha un progetto politico e perciò ricorre alla demagogia e, a volte, a un certo gossip di bassa lega e all'insulto.
Qui non si attaccano più le idee ma le persone.
E' ora di dire basta con questi toni da guerra civile.
Questo è molto grave.
Il presidente Berlusconi ha la mia stima e la mia solidarietà.
Cordiali saluti.

venerdì 19 novembre 2010

LA FINE DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE


Cari amici ed amiche.

Nel V secolo AD, l'Impero romano d'Occidente fu invaso da orde di barbari.
Queste invasioni iniziarono già da prima del 395 AD, quando l'Impero romano era ancora unito, e numerosi uomini e donne delle tribù barbari si insediarono nei territori imperiali che erano diventati indifendibili. Un esempio fu la Dacia, l'attuale Romania, che fu abbandonata ai Goti nel III secolo AD.
Nel 378 i Goti sfondarono il confine ed entrarono in Mesia, nell'attuale Bulgaria, con la battagli di Adrianopoli.
Purtroppo, l'esercito romano non era più la "macchina efficiente" dei secoli precedenti.
Non aveva più uomini.
I barbari presenti sul territorio come "foederati" furono arruolati come soldati nell'esercito imperiale.
Queti poi avanzarono di grado e divennero potenti generali.
Nel 395 AD l'imperatore Teodosio morì e l'Impero romano si divise in Impero romano d'Occidente (con capitale Milano e poi Ravenna) e Impero romano d'Oriente, con capitale Costantinopoli.
Gli imperatori furono i due figli di Teodosio, Arcadio, per l'Oriente, ed Onorio, per l'Occidente.
L'Impero romano d'Occidente, più debole, iniziò a disgregarsi.
Spinti ad Occidente dagli Unni e, in parte, dirottati dall'Impero d'Oriente, i barbari iniziarono a premere sui confini dell'Impero romano d'Occidente.
Nel 406 AD, popoli barbarici come Vandali, Burgundi, Franchi, Alamanni, Alani, Svevi (o Suebi) ed altri attraversarono il Reno gelato e si stanziarono nei territori imperiali.
Inoltre, ci furono ribellioni di barbari già presenti nell'Impero. Fu il caso dei Visigoti di Alarico che erano "foederati" e che dopo l'uccisione del Magister Militum Stilicone (Flavius Stilicho che era di origine vandala) si ribellarono e nel 410 AD saccheggiarono Roma, per poi andare in Spagna e fondare un regno a Toledo.
Nel 449 AD, la Britannia andò perduta.
Infatti, molte delle legioni romane ivi presenti dovettero abbandonare l'isola per difendere Roma.
Abbandonata a sé stessa, la Britannia con il re britannico-romano Vortigern si affidò agli Angli e ai Sassoni, delle tribù germaniche dello Jutland, nell'attuale Danimarca.
Angli e Sassoni furono assunti come mercenari ma poi si ribellarono a Vortigern e conquistarono tutte le terre orientali dell'isola. Fu l'origine dell'Inghilterra.
Nel 454, il Magister Militum Flavio Ezio (Flavius Aetius) sconfisse gli Unni ma nel 455 ci furono altre disgrazie per l'Impero.
Ezio venne fatto uccidere dall'Imperatore Valentiniano III che a sua volta venne eliminato da una congiura di senatori. Il suo posto venne preso dal senatore Petronio Massimo.
Questi sposò la moglie del suo predecessore Licinia Eudossia.
Fu, in realtà, un matrimonio forzato.
Licinia si vendicò chiedendo aiuto a Genserico re dei Vandali, che con il suo popolo si stanziò nel province del Nord Africa, ove fondò un regno.
Nel 455 AD, Genserico entrò in Roma e la saccheggiò nuovamente. In seguito, Genserico si prese la Sicilia, la Sardegna e la Corsica.
Petronio fu ucciso ed il suo posto fu preso da Avito, un gallo-romano appoggiato dai Visigoti.
Avito regnò dal 455 al 456 e venne deposto da una congiura ordita dai generali Maggioriano e Ricimero.
Maggioriano divenne nuovo imperatore ed il Magister Militum Ricimero venne nominato "patricius" dall'imperatore d'Oriente Leone I il Trace.
Maggioriano si mostrò un imperatore capace e questo spiacque al suo ex commilitone Ricimero.
Quest'ultimo generale, di origine barbara, la tradì e nel 461 lo fece uccidere.
Ci fu un grande tumulto che portò Ricimero a mettere sul trono Libio Severo.
Questi fu, di fatto una marionetta, nelle mani del Magister Militum.
Libio Severo non fu accettato da alcune province come la Gallia (ove vi era il generale Egidio) e l'Illiria.
Nel 465, Severo morì e per otto mesi Ricimero governò l'impero. Sulla morte dell'imperatore, vi sono verrsioni contrastanti. Alcuni dicono che fosse morto per cause naturali ma altri ritengono che fosse stato fatto uccidere proprio da Ricimero.
L'imperatore d'Oriente Leone I mandò allora Antemio. Ricimero lo dovette accettare come imperatore e sposò sua figlia Alipia.
Questi fu imperatore dal 467 al 472.
Ci furono guerre con i Visigoti e con i Vandali che finirono con delle sconfitte.
Inoltre, ebbe contro Ricimero. Nel 472 si riaccese lo scontro tra i due.
L'imperatore d'Oriente Leone I mandò Anicio Olibrio per mettere pace tra Antemio e Ricimero e per mediare con i Vandali. Infatti, la sorella di Olibrio era sposata con il figlio di Genserico.
In realtà Leone puntava ad uccidere Ricimero ed Olibrio.
La lettera destinata ad Antemio e che parlava di questo piano cadde nelle mani di Ricimero che la mostrò ad Olibrio.
Ricimero proclamò Olibrio imperatore.
Antemio si rifugiò nella Basilica di San Pietro in Vaticano ma venne fatto uccidere da Ricimero che a sua volta morì, pare per una febbre emorragica.
Di fatto, Olibrio non governò.
Il governo fu di Ricimero e di suo nipote Gundobado, che gli subentrò.
Inoltre, morì di malattia pochi mesi dopo.
Il suo posto venne preso da Glicerio, che fu messo da Gundobado. Quest'ultimo, però, divenne re dei Burgundi e lasciò Glicerio da solo.
L'imperatore d'Oriente Leone I non lo riconobbe e mandò suo nipote Giulio Nepote che lo depose nel 474 e divenne imperatore.
Glicerio divenne vescovo di Salona, in Dalmazia.
Questi regnòdal 474 al 475.Infatti ebbe contro sia Odoacre, capo degli Eruli, un popolo barbaro che si stanziò in Italia, e sia dal generale Flavio Oreste.
Nel 475 venne costretto ad abidicare e si rifugiò in Dalmazia, proprio a Salona, ove morì nel 480.
Nel 475 divenne imperatore Romolo Augustolo, il figlio di Flavio Oreste.
Oramai, divenne una questione tra Flavio Oreste ed Odoacre.
Quest'ultimo si ribellò perché i suoi soldati non ebbero le paghe.
Il 28 agosto 476, Odoacre prese Oreste e lo uccise.
Tre giorni dopo uccise anche suo fratello Paolo.
Andò, poi, a Ravenna e prese Romolo Augustolo, che era un bambino.
Qui, Odoacre, fece un gesto nobile.
Non uccise Romolo Augustolo ma lo depose.
Consegnò le insegne imperiali a Zenone, l'imperatore d'Oriente.
Questo gesto causò la FINE DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE.
Ora facciamo delle considerazioni.
Chi dice che fu il Cristianesimo a fare cadere l'impero dice una cosa non vera.
Il declino dell'impero era antecedente all'affermazione del Cristianesimo.
Già nel III secolo, l'impero iniziò a sfarinarsi.
Dire che il Cristianesimo fece cadere l'impero è puro pregiudizio non supportato dai fatti.
Semmai furono le guerre interne al Cristianesimo (ad esempio tra cristiani ariani e cattolici) a creare dei problemi.
Il Cristianesimo in sé non fece cadere l'impero ma, anzi, contribuì a ricostruire un'identità dell'Europa, dopo la caduta dell'impero.
Se non ci fosse stata la Chiesa, l'Europa sarebbe stata un'accozzaglia di popoli.
La Chiesa gettò le basi della nuova Europa che non fu più romana ma cristiana.
A fare cadere l'impero fu, innanzitutto, il potere dell'esercito.
Finché l'esercito era forte l'impero era forte. Quando questo si indebolì ci furono dei problemi. Di fatto, l'esercito divenne un partito politico, soprattutto quando finirono le guerre di espansione con la "Pax romana" promossa da Adriano (76-138). la "Pax romana" venne fatta perché l'impero era diventato troppo vasto ed ingovernabile da un'unica autorità centrale, che di fatto si stava indebolendo di fronte all'esercito che, come ho già detto, era diventato un partito, se non una lobby. Tra l'esercito aveva anche un costo esorbitante.
Le varie legioni avevano il potere anche di deporre gli imperatori.
Quando ciascuna legione puntava a nominare imperatore il suo capo vi erano tumulti e guerre.
Inoltre, tra i giovani romani iniziava ad esserci la diffusione della cultura del piacere e del lusso e molti di loro preferirono l'ozio. Pertanto, facevano di tutto pur di disertare il servizio militare.
Inoltre, Roma perse ogni autonomia e divenne una bocca che tolse risorse alle province, per fare sì che i suoi cittadini e la sua aristocrazia potessero mantenere il tenore di vita alto. La corruzione era diffusa.
Inoltre, si diffusero delle malattie.
Le opere pubbliche non vennero più curate e molte aree divennero paludose.
Si sviluppò quindi la malaria. Visitate il link http://www.racine.ra.it/montanari/malattie/malaria.htm.
Inoltre, c'è anche un'altra teoria.
Pare che si fosse diffuso l'avvelenamento di piombo, di cui parlai nell'articolo "L'impero che (forse) morì col piombo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/limpero-che-forse-mori-col-piombo.html.
Quindi, la caduta dell'Impero romano d'Occidente fu il risultato di un processo molto lungo e complesso.
Cordiali saluti.





Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.