Cari amici ed amiche.
Riallacciandomi all'articolo intitolato "Come sarebbe stata l'Italia senza il presidente Berlusconi'" (
http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/come-sarebbe-stata-litalia-senza-il.html) vorrei porre all'attenzione un'altra domanda.
Perché il presidente Silvio Berlusconi dà così tanto fastidio?Infatti, si può proprio dire che il presidente Berlusconi dà fastidio a molti.
Infatti, prima del 1994, anno in cui entrò in politica, il presidente Berlusconi era un imprenditore di successo e non ebbe processi di nessun tipo.
Da quando entrò in politica, le cose per lui cambiarono.
Ogni giorno viene attaccato anche sul piano personale, spesso con attacchi
molto beceri, e gli vengono fatti processi di ogni tipo.
E' evidente che lui dia fastidio!
A chi può dare fastidio e
perché?
Il presidente Berlusconi
non è un politico di professione ma un uomo proveniente dal mondo del lavoro e prestato alla politica.Prima di lui, la politica italiana era caratterizzata da
politici di professione, ossia da
persone che nella loro vita altro non facevano che politica.
Mi viene in mente, ad esempio, il
Partito Comunista Italiano che, addirittura, aveva le "frattocchie", delle vere e proprie scuole in cui i militanti venivano formati per fare i politici (ovviamente comunisti) e l'unico lavoro che questi facevano era la politica.
Anche la Democrazia Cristiana aveva politici di professione.
Quindi, si creò una vera e propria "consuetudine" che prevedeva che la politica fosse fatta da persone che nella loro vita non avessero fatto altro che politica.
Questo, alla lunga, bloccò la democrazia perché la politica non era più partecipata dai cittadini dati che i politici di allora non li rappresentavano più.
Quindi, con la sua "discesa in campo" del 1994, il presidente Berlusconi ruppe questa consuetudine perché finalmente nell'agone politico venne una persona che nella sua vita faceva cose diverse dalla politica.
In un certo senso, egli avvicinò l'Italia alla grandi democrazia, come quella degli Stati Uniti d'America, un Paese in cui nel 1981 un attore venne eletto Presidente della Repubblica e contribuì a fare la storia.
Sto parlando di Ronald Reagan.
Quindi, la gente apprezzò il presidente Berlusconi anche come politico.
Questa fu una sconfitta pesante per i politici di professione che ovviamente reagirono.
E così, il presidente Berlusconi iniziò a subire attacchi di ogni tipo, sia sul piano politico che personale.
Iniziò ad essere attaccato con ferocia dai suoi avversari e a subire una caterva di processi da parte di molti di quei magistrati.
Infatti, lo scandalo di "Tangentopoli" dell'inizio degli anni '90 segnò la rottura dell'equilibrio tra potere politico e giustizia e portò allo scontro attuale tra questi due poteri.
Inoltre, da lì si fece evidente il fatto che anche parte della magistratura fosse politicizzata.
Lo dimostra il fatto che quei processi siano tutti finiti con il
proscioglimento dalle accuse e l'assoluzione del presidente.
Quindi, da lì in poi, il presidente Berlusconi venne demonizzato e vilipeso sotto ogni aspetto.
Infatti, in un ambiente cristallizzato da decenni di immobilismo (come la politica italiana antecedente al 1994) chi si presenta in modo diverso e fa cose diverse deve essere demolito perché porta novità e per un ceto così vecchio la novità e pericolosa.
Inoltre, il presidente Berlusconi
portò la destra al governo e finalmente creò un grande partito cattolico, liberale e conservatore che oggi ha la sua massima espressione nel Popolo della Libertà.
Inoltre, iniziò ad essere attaccato e vilipeso anche da molti giornalisti che arrivarono al punto di gettare fango sull'Italia anche all'estero.
E' evidente che molti di questi giornalisti non fossero proprio neutrali.
Basti pensare al fatto che la maggioranza delle grandi testate gionalistiche italiane
NON SIANO AFFERENTI AL CENTRO DESTRA E CON IL PRESIDENTE BERLUSCONI come anche molti giornalisti televisivi.
Anzi, molto spesso essi gettano fango contro il centro destra ed il presidente Berlusconi.
Come ultimi esempi di ciò, vi sono la trasmissione
"Annozero", la trasmissione condotta da Michele Santoro, e
"Report" , di cui parlai nell'articolo intitolato "Che facce toste!",
http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/che-facce-toste.html.
In questo senso, mi fa sorridere la diffida fatta contro il
TG1, il telegiornale di RAI 1 che è diretto da
Augusto Minzolini, in quanto visto come "privo di equlibrio".
Sono solidale con il TG1 e con Minzolini.
Il presidente Berlusconi è così inviso ad alcuni perché fece finire un sistema di vecchia politica.
Cordiali saluti.