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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 16 dicembre 2011

CRISI GRECA, PARLA L'OCCIDENTALE


Cari amici ed amiche.

L'amico Angelo Fazio, su Facebook, ha portato alla mia attenzione questo articolo scritto sul giornale "L'Occidentale", il cui titolo è "I guai della Grecia stanno prima di tutto nella struttura economica del paese".
Ringrazio Angelo Fazio, una persona che stimo per la sua grande attenzione verso i problemi. Ha grande passione per la storia e la geopolitica. Deve essere valorizzato. Se lo merita, tenendo conto anche del fatto che ha solo venticinque anni. Gli auguro ogni bene.
Ora, commento l'articolo.
Io penso che l'economia greca sia come la Fonthill Abbey, l'abbazia inglese che fu realizzata da Sir William Beckford e che finì male perché realizzata sulle fondamenta di una piccola casa.
L'economia greca è così.
La Grecia non ha grandi risorse.
La sua vera fonte di ricchezza è il turismo, per la sua ricchezza culturale, ma per il resto è povera. Non ha un tessuto industriale forte e l'agricoltura (pur producendo prodotti di ottima qualità) è estensiva.
Eppure, la sua economia crebbe in modo vertinginoso, anche per le Olimpiadi del 2004.
Però, questa economia crebbe creando debito e non ricchezza.
Fece enormi infrastrutture ed investimenti degni dell'economia americana o europea dei tempi migliori.
Quindi, lo Stato greco è come un uomo che, per vivere da nababbo, si è messo in mano agli usurai.
Gli speculatori ebbero molto agio a fare crescere l'economia greca fino a che faceva comodo a loro.
Quando l'economia greca non fece può comodo a loro, gli speculatori la fecero crollare.
Il problema è che la Grecia è nell'Eurozona e l'Euro è un po' come una catena.
La sua forza è rapportata all'anello più debole, che nel caso specifico è la Grecia.
Comunque, il problema dell'Europa sta nel fatto che essa viva in virtù del solo Euro.
Legare una realtà politica solo ad una cosa o ad una persona non porta ad un progetto a lungo termine.
Pensiamo all'Impero di Alessandro Magno, un impero che si estendeva dai Balcani fino alla Bactriana, l'attuale Afghanistan.
Morto Alessandro Magno (323 BC), l'impero si sgretolò.
Lo stesso accadde all'Impero di Napoleone.
Caduto Napoleone Bonaparte, ci fu la Restaurazione (814 AD).
L'Europa deve nascere su valori condivisi.
Solo così può durare.
Cordiali saluti.

giovedì 15 dicembre 2011

ITALIA CHIAMA ITALIA, LE CONFESSIONI DI UN IMPRESENTABILE, COLLOQUIO TRA IL DIRETTORE RICKY FILOSA ED ANDREA VERDE. IL COMMENTO

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, l'amico Andrea Verde mi ha inoltrato questo articolo che ha riportato anche su "Italia chiama Italia", il giornale fondato e diretto da Ricky Filosa.
L'articolo è un colloquio tra Verde ed il direttore:

"Andrea Verde sa di essere un personaggio scomodo ed ingombrante: i politici lo evitano come la peste, lo ignorano, non gli rivolgono la parola, storcono il naso quando si pronuncia il suo nome, ma i portali ospitano volentieri i suoi interventi perché fanno «audience». Irriverente e dissacrante fino all’eccesso, poco incline ai formalismi, ama provocare ed innervosire i suoi interlocutori. Nonostante il grande bagaglio culturale e l’intelligenza critica, nessun partito oserebbe, oggi come oggi, proporgli una candidatura. Troppo «politicamente scorretto». La solitudine non lo spaventa, anzi…

Nel 2008 balzo’ agli onori della cronaca per il suo passato professionale nel mondo dell’hard; questo bocconiano, emigrato a Parigi vent’anni fa, nella vita ha fatto proprio di tutto.

La visita del direttore di ItaliaChiamaItalia, Ricky Filosa, a Parigi, é un’occasione troppa ghiotta per non fare una chiacchierata a tutto campo. Sulla collina di Montmartre sorge il famoso quartiere degli artisti, celebre durante la Belle Epoque per essere stato il centro della vita bohémienne.

Che effetto fa essere considerato un impresentabile?

«Stupendo! Vedere l’imbarazzo con cui certi politici mi guardano nel corso delle cerimonie ufficiali mi fa capire che la politica italiana é una cosa da operetta. Un ex sottosegretario agli Esteri di cui non faro’ il nome, l’ultima volta che venne a Parigi, in compagnia del Presidente della Repubblica, mi strinse la mano voltando la faccia dall’altra parte, come se si trovasse in presenza di un appestato. C’é poi chi trova imbarazzante farsi fotografare in mia compagnia, ma non in quella di Lavitola!! Ai ricevimenti dell’ambasciata italiana di Parigi, di solito non vengo invitato e francamente non me ne frega nulla. Il tradizionale ricevimento del 2 giugno si é oramai trasformato in una sagra strapaesana con signore ingioiellate ed incipriate fino al cattivo gusto e cummenda incravattati con fare da cafoni arricchiti, capaci solo di fare l’assalto ai buffet.»

Il tuo disinteresse per le forme e le convenzioni e i tuoi mutevoli umori fanno pensare che tu sia un bohémien della politica

«Lo voglio prendere per un complimento, anche se alcuni detrattori mi hanno accusato di trasformismo. La realtà é che faccio sempre piu’ fatica a riconoscermi in questa politica fatta di mediocrità, specie tra gli italiani all’estero.»

Spiegati meglio

«Il grande sogno di Mirko Tremaglia era quello di dare voce e dignità a quei milioni di connazionali che, pur vivendo e lavorando all’estero, volevano tenere un legame con la madrepatria. Tremaglia sognava servizi efficienti ed organismi realmente impegnati nella promozione del Made in Italy: sognava un’altra Italia virtuosa e fiera delle proprie radici e non certo l’indegno suk che è sotto gli occhi di tutti. Mi riferisco a deputati come Razzi che dichiarano di volersi fare ‘i cazzi propri’ e a tutta quella gente in cerca di medagliette.»

Ma pure i deputati del Pdl non brillano certo per autorevolezza…

«Preferirei stendere un velo pietoso su questo argomento. Anche perché parlarne é semplicemente inutile. Quando rivolgi una critica al deputato Picchi questi reagisce sdegnato accusandoti di fare campagne di odio e ti snocciola tutte le missioni che ha fatto in seno all’Ocse; come se il turismo potesse compensare il vuoto politico. Su Fantetti preferirei non esprimermi. Eleggerlo in Senato é stato un tragico errore e speriamo che gli elettori vi pongano rimedio alle prossime elezioni. Privo di una propria personalità si accontenta di fare il numero due sempre e comunque. E’ uno che arriverebbe secondo anche se corresse da solo. I deputati eletti in Nord e Sud America fanno fatica ad esprimersi in italiano; figurati cosa possono capire dei provvedimenti che si stanno votando in Parlamento».

Cosa ne pensi del ruolo di Caselli come coordinatore del Pdl nel mondo?

"Dico che aspettiamo ancora i famosi dieci milioni di euro promessi da Berlusconi non si sa bene per farne cosa. Oppure ci vogliamo ricordare della fu Fondazione degli Italiani nel mondo capeggiata dal sen. De Gregorio, di cui il sen. Caselli faceva parte, protagonista dell'organizzazione di uno show ridicolo trasmesso dalla Rai due anni fa? Con tanto di medagliette e targhe ad amici ed amici di amici? O preferiamo parlare di colui che doveva candidarsi alla presidenza dell'Argentina? Che minacciava di lasciare il Pdl? Meglio che tu mi faccia un'altra domanda".

Una escort con una lettera chiede di regolarizzare la prostituzione e di poter pagare le tasse, che ne pensi?

"Suggestioni a parte penso che al di là delle buone intenzioni, sia difficile regolamentare il settore. Te lo immagini un cliente che va a trovare una escort, che paga con la carta di credito e chiede la fattura da scaricare dalle tasse? Con quale dicitura? Prestazione sessuale occasionale? Con l'aggiunta dei dettagli intimi o meno? Con quale tasso di Iva? Quello normale o quello per i beni di lusso? Insomma non mi sembra una cosa facile, comunque parliamone pure senza tabù".

Picchi ha attaccato Massimo Romagnoli dicendo che il suo Mdl é fuori dal Pdl…

«Dichiarazione ridicola degna di un vetero-comunista. Da quando in un partito che si definisce liberale si criminalizzano i movimenti di opinione? Romagnoli comunque per dare forza al suo progetto dovrebbe rompere con Picchi e Fantetti e denunciare la farsa di quel coordinamento Europa del Pdl che altro non é che il comitato elettorale di Picchi e Fantetti. Piu’ forte sarà la rottura, piu’ forte sarà la credibilità del suo progetto politico».

Romagnoli ha chiesto che la Chiesa paghi l’Ici

«Finalmente una dichiarazione di buon senso! Chiedere agli Enti ecclesiastici di pagare l’Ici sugli immobili che svolgono attività commerciali é un atto dovuto. Anche i valdesi pagano l’Ici, perché non dovrebbe pagarla la Chiesa cattolica? Un plauso a Romagnoli specie davanti al silenzio dei vari Picchi e Fantetti che non si capisce bene cosa ci stiano a fare in Parlamento».

Anticlericalismo di stampo radicale?

«Non direi. Io sono per la laicità positiva come in Francia. Rispetto di ogni credenza religiosa ma neutralità dello Stato. Negli spazi comuni a tutti i cittadini deve prevalere la laicità; sono contro l’ostentazione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici. Niente crocifissi, niente velo islamico, niente burqa, niente kippa; esattamente come in Francia»

E magari sei anche favorevole al riconoscimento delle coppie di fatto…

"Ovviamente! Sono anche favorevole ai matrimoni gay se é per questo. Sono per la ricerca sulle staminali, per la fecondazione assistita, per la depenalizzazione della cannabis e per tutte le grandi battaglie radicali di Marco Pannella. Col Pdl non c’era possibilità di ascolto su questi temi; invece Gianfranco Fini ha fatto aperture molto significative dimostrando che puo’ esistere un’altra destra laica, illuminata, illuminista ed europea. Non sopporto la destra reazionaria che vuole negare i diritti e le libertà degli altri, dei diversi! Seguo il progetto di Fini con interesse ed auspico un tavolo comune con i radicali. Non dimentichiamoci che il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova, proviene dal movimento radicale".

Parliamo di costi della politica. In particolare, di ciò che riguarda i collaboratori dei parlamentari. In Italia i soldi che deputati e senatori ricevono per i 'portaborse' spesso non servono a pagare degli assistenti, ma a pagare la rata del mutuo... In Francia come funziona?

"Ogni deputato riceve 3.690 euro mensili come rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletti ed elettori. In queste spese dovrebbero rientrare anche quelle per i portaborse, ma alla fine questi soldi finiscono, in gran parte, nelle tasche del parlamentare di turno. Nel 2007 le Iene scoprirono che in Parlamento, su 683 portaborse accreditati, solo 54 avevano regolare contratto. Tutti gli altri entravano a Montecitorio o a Palazzo Madama come ospiti o, volontari 'a titolo non oneroso'. Oggi la situazione è migliorata, ma il lavoro nero ed il precariato non sono stati ancora estirpati. In Francia i deputati dispongono di un 'credito collaboratori' fino a 9.093 euro al mese, per remunerare sino a cinque assistenti. I collaboratori sono pagati direttamente dal Parlamento, secondo un tariffario chiaro e puntuale. Perché questo non avviene anche in Italia?"

Ti candiderai alle prossime elezioni e con chi?

«Sarà molto difficile; non che mi manchi la voglia ma non vedo una grande volontà politica di coinvolgermi. Ho la sensazione di essere di troppo. Comunque col Pdl ho chiuso, il Terzo Polo non mi convince del tutto. Vorrei che ci fosse una lista radicale, a cui aderirei ad occhi chiusi ma so che Pannella non crede molto negli italiani nel mondo. Peccato!»

E chi appoggeresti?

«Vorrei un candidato forte ed autorevole. Competente sui problemi degli italiani all’estero e sui temi della politica italiana. Colto con un bel curriculum alle spalle. L’unico che mi sembra rispondere a questi requisiti é Gian Luigi Ferretti, ma non so se il Terzo Polo avrà il coraggio di impegnarsi per una candidatura così impegnativa e prestigiosa. Per quanto riguarda il Pdl auguro a Massimo Romagnoli di sbaragliare il duo Picchi e Fantetti.»

Toglici una curiosità; cosa é successo realmente tra te e Picchi? Perché avevi aderito al coordinamento Pdl in Europa salvo dimetterti dieci giorno dopo?

«Vi avevo aderito nell’illusione che si potesse fare politica a tutto campo; prima di aderire spiegai a Picchi che sarei stato intransingente sui temi etici e sulla laicità e cominciai ad attaccare l’ex ministro Sacconi per via della legge sul fine vita. A Picchi non interessava fare politica: interessava solo costituire il suo comitato elettorale. Poi non sopportavo la sua aria di servetto petulante con i potenti e la sua arroganza con gli elettori: non si costruisce nulla con le maldicenze e seminando zizzania. Io di certo non ero disposto a fare il galoppino di Picchi e del suo vuoto politico e cosi’ me ne sono andato del tutto dal Pdl, complice anche il fatto che non condividevo piu’ nulla di cio’ che faceva Berlusconi. Da allora il deputato Picchi ha smesso di rivolgermi la parola ma io vivo bene lo stesso! Faccio volentieri a meno di questo Don Abbondio della politica!»".

Premetto, non condivido molte idee di Verde, specie per ciò che riguarda i temi inerente alla laicità, ma ne riconosco l'onestà intellettuale nel dire le cose.
In politica, come nella vita, dire le cose in faccia è spesso sconveniente.
Verde ha avuto la questione con l'onorevole e a causa di ciò ha lasciato il Popolo della Libertà.
Parlando per espererienza personale, anch'io (ad esempio qui a Roncoferraro) ho avuto qualche questione con qualcuno del PdL locale ma, a differenza di Verde, io non me ne sono andato dal partito.
La questione era sorta in seguito ad un articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" ed intitolato "PdL sul territorio? C'è ancora molto da lavorare! - di Antonio Gabriele Fucilone".
Ad alcuni, qui a Roncoferraro, questa cosa non piacque ed alcune persone mi fecero un articolo contro. Potete leggere l'articolo che è intitolato "Il PdL di Roncoferraro: "Smentiamo con forza il Sig. Fucilone"".
In quell'articolo (anonimo) mi furono attribuite cose che non erano nemmeno nei miei pensieri.
Io replicai con un altro articolo intitolato "PdL di Roncoferraro, qualcuno si scusi! - di Antonio Gabriele Fucilone" .
Nella querelle intervenne anche la Lega Nord che, tramite il segretario di Roncoferraro Franco Carreri, si espresse con quest'altro articolo intitolato "PdL Roncoferraro, Franco Carreri (Lega Nord): "Le riflessioni di Antonio Gabriele Fucilone? Corrette ed accurate"".
Ho raccontato questa vicenda personale per fare capire due cose.
La prima è il fatto che dire le cose direttamente dia sempre fastidio.
Le persone sincere sono sempre scomode a qualcuno.
Persino Gesù Cristo fu scomodo a qualcuno. Infatti, fu crocifisso.
Non oso paragonarmi a Gesù Cristo, intendiamoci.
La seconda è il fatto che se si è consci di della propria ragione e del fatto di avere ragione, alla fine si vince.
Così accadde a me.
Infatti, coloro che mi attaccarono, oggi, non hanno più alcuna credibilità a livello politico, specie dopo alcune loro scelte che danneggiarono il centro destra.
Ciò conferma quanto scrissi.
Per questo, non me ne sono andato dal Popolo della Libertà, partito in cui credo più di quanto avessero creduto coloro che mi fecero quell'articolo contro.
Anzi, oggi anche tra di loro c'è chi mi dà ragione.
Nel mio caso ci fu solo una questione personale. In quello di Verde, forse, ci fu anche una questione di diversa ideologia.
La politica deve liberarsi da certi personalismi che la danneggiano.
Io penso, comunque, che in politica si debba anche sul lungo periodo.
Ergo, il fatto di non avere ragione oggi non significa che non lo si avrà in futuro.
Cordiali saluti.

UNA RICETTA PER IL NATALE, LONZA DI MAIALE CON PURE' DI CIPOLLA BIANCA


Cari amici ed amiche.

Vi do una ricetta per il pranzo di Natale, la lonza di maiale arrosto con purè di cipolla bianca.

Ingredienti (per 6 persone):

1 Kg di lonza di maiale, 3oo g di bacon grasso o di lardo a fette, 2 spicchi d'aglio, 1 rametto di rosmarino, 2 0 3 chiodi di garofano, sale e pepe macinato.
Per il sugo: brodo di carne*, 2 porri, 2 costole di sedano.
Per il purè: 8 cipolle bianche grosse, 3 bicchieri di latte abbondanti, burro, sale e noce moscata.

Preparazione.

Stecchettate la carne con gli spicchi d'aglio tagliati a metà, le foglioline di rosmarino ed i chiodi di garofano tritati. Avvolgetela nel bacon. Verrà fuori un bell'arrosto che condirete all'esterno con sale e pepe e legherete con dello spago.
Mettete la carne in una teglia e cuocetela in forno moderato per un'ora, voltandola di tanto in tanto.
Quando la tirate fuori dal forno, togliete la carne dalla teglia e mettetela in un'altra.
Preparate il sugo di accompagnamento facendo mettendo i porri, le carote ed il sedano tagliati a dadini nella teglia in cui è stata cotta la carne.
Mettete la teglia sul fornello e fatela scaldare su fuoco moderato.
Una volta fatte soffriggere le verdure, copritele con 5 o 6 mestoli di brodo di carne.
Fate bollire il tutto.
Una volta fatti bollire il brodo e le verdure, passateli al setaccio.
Otterrete così il sugo.
Per fare il purè, prendete le cipolle, pelatele, tagliatele a metà e mettetele a bollire in acqua salata.
Una volta fatte bollire, togliete le cipolle dall'acqua e passatele nel passatutto.
Mettete la purea ottenuta in un tegame, aggiungetevi il latte, due o tre fiocchi di burro e ed una spruzzata di noce moscata grattugiata.
Mescolate il tutto, scaldandolo a fuoco vivo e fatelo addensare.
Servite la carne calda e tagliata a fette. Accompagnatela con il sugo ed il purè.
Potete mettere il sugo in una salsiera, così che ogni commensale possa versarlo sulla carne.
L'idea del sugo e del purè mi è venuta guardando le trasmissioni dello chef Gordon Ramsay.
Infatti, Ramsay mostrato il purè ed il sugo, rispettivamente, in una puntata della VI edizione di Hell's Kitchen e nella puntata di "Cucine da incubo UK", quando aveva visitato il ristorante Fenwick Arms .
Il sapore dolce della cipolla bilancia quello forte della carne e del suo sugo.

NB (*): per fare il brodo di carne servono 100 g di punta di petto di manzo, mezza gallina (o mezzo cappone) ed un bel pezzo (circa 100 g) di ossa di manzo o di vitello con midollo (come il ginocchio, lo stinco o la coda) che devono essere fatti bollire in una bella pentola d'acqua per tre o quattro ore con una cipolla intera, due costole di sedano intere, due carote intere, un porro intero, qualche spicchio d'aglio ed erbe, come qualche foglia di timo, uno o due chiodi di garofano ed una o due foglie di alloro.
Cordiali saluti...e buon appetito.


COM'ERA CASTEL D'ARIO NEL MEDIO EVO?

Cari amici ed amiche.

La storia del Comune di Castel d'Ario è appassionante.
Questo Comune mantovano, che non lontano da Roncoferraro (ove abito io) ha una storia molto antica.
Il nome "Castel d'Ario" deriva dal castello che si trova lì e che pare che fosse stato eretto su un forte che fu di un signore romano di nome Ario.
Però, il nome può ricondurre agli ariani, i seguaci di un'eresia cristologica che fu fondata da Ario (256 AD-336 AD), un prete originario di Alessandria d'Egitto che negò la divinità di Gesù.
In pratica, per gli ariani, Gesù fu il primogenito delle creature, il Salvatore ed intermediario tra uomo e Dio ma non fu Figlio di Dio.
Gli ariani erano presenti nell'Italia del nord.
Si racconta, ad esempio, che il vescovo di Milano Sant'Ambrogio non concesse l'uso di una chiesa agli ariani.
Inoltre, quando vennero in Italia, gli Ostrogoti di Teodorico (489 AD) si stabilirono nel nord dell'Italia.
Gli Ostrogoti erano ariani.
Ora, però, c'è da chiedersi come fosse stato il paese in epoca medioevale.
Questa riflessione mi è venuta entrando nella sua chiesa parrocchiale, la chiesa dell'Assunzione della Vergine Maria. L'interno di essa è mostrato nella foto in alto.
Questa chiesa è in stile neoclassico e risale al XVIII secolo.
Essa fu progettata e costruita dal nobile architetto (e forse massone) veronese Girolamo Dal Pozzo (1718-1800).
L'interno della chiesa è sfarzoso.
Mi hanno colpito molto le sue statue, le sue raffigurazioni dei Santi Tommaso, Simone, Filippo, Andrea, Giacomo e Bartolomeo, i dipinti del pittore veronese Gian Domenico Cignaroli (che risalgono al 1765) ed i suoi stucchi.
Mi hanno colpito di più il bassorilevo policromo che raffigura la Madonna della Cintura ed il fonte battesimale che risale al 1420 e ha un'iscrizione che recita "Egregius prelatus erat sub tempore cuius hoc Baptisma fecit Ludovicus stirpe libarda MCCCXXVIII".
Ora, quest'ultimo mi ha incuriosito
La chiesa risale al XVIII secolo ma il fonte battesimale è anteriore.
Questo significa che esso appartenne ad un'altra chiesa, magari la chiesa precedente a quella che noi oggi vediamo.
La chiesa di Castel d'Ario ha l'abside rivolta ad occidente.
Le chiese medioevali e quelle della prima parte del XV secolo hanno l'abside rivolta ad est, dalla parte opposta.
Infatti, l'oriente è la direzione di Gerusalemme.
Quindi, se prima della chiesa attuale ce ne fosse stata una preesistente sullo stesso punto, quest'ultima avrebbe avuto l'abside rivolta ad est.
In pratica, ove c'è l'abside della chiesa attuale, prima potrebbe esserci stato l'ingresso e viceversa.
Nel Medio Evo, le chiese erano il fulcro di un centro abitato.
Se al posto della chiesa attuale ce ne fosse stata un'altra, la piazza di Castel d'Ario potrebbe essere stata ove oggi c'è Via Grigolli, la via che passa dietro il luogo di culto.
Quindi, l'impianto urbanistico del paese sarebbe cambiato di molto dal Medio Evo ad oggi.
Se l'attuale chiesa non fosse stata costruita in luogo di una precedente, il discorso cambierebbe e allora ci sarebbe da chiedersi dove potrebbe essersi trovato il vecchio luogo di culto.
Inoltre, nel chiesa parrocchiale di Villagaribaldi, frazione del Comune di Roncoferraro, vi è un bassorilievo che fu trovato vicino a Bazza, frazione del Comune di Bigarello, la cui parrocchia fa capo al parroco di Villagaribaldi.
Quel bassorilevo, che potrebbe essere stato una decorazione di un portale di una chiesa risale al XV secolo ed è di stile tardogotico, proprio come il fonte battesimale di Castel d'Ario.
Quindi, il bassorilievo di Villagaribaldi ed il fonte battesimale di Castel d'Ario potrebbero avere fatto parte dello stesso stesso edificio.
C'è da chiedersi quale sia il luogo in cui questo potrebbe essere stato.
Mi ha incuriosito anche il bassorilevo che raffigura la Madonna della Cintura.
Esso risale al XVII, lo stesso periodo in cui fu fondata la chiesa di Susano.
Guarda caso, il convento di Susano venne soppresso nel XVIII secolo, secolo in cui sorse la chiesa di Castel d'Ario.
Inoltre, la chiesa di Susano era una chiesa mariana, dedicata, manco a dirlo, a Santa Maria Assunta.
Il bassorilievo di Castel d'Ario potrebbe provenire da Susano?
Io credo che si debba indagare su ciò.
Cordiali saluti.

POLITICA, SERVE COERENZA!

Cari amici ed amiche.

Questa foto mi è stata inoltrata dall'amico Franco Carreri (segretario della Lega Nord di Roncoferraro) mostra dei sindaci del Mantovano che oggi manifestano a Mantova (in piazza Mantegna) con la CGIL, CISL e UIL contro la manovra del governo Monti.
La didascalia recita:

"COERENZA:

In piazza a Mantova la rabbia
contro la manovra dei professori
La manovra finanziaria di Monti che taglia le pensioni, reintroduce l’Ici e mette in atto una drastica politica di tagli non piace ai lavoratori. A Mantova Cgil,Cisl e Uil hanno protestato insieme per reclamare un cambiamento
MANTOVA. Centinaia di lavoratori hanno manifestato insieme a Cgil, Cisl e Uil, contro la manovra economica del Governo. La pioggia non ha fermato il presidio, allestito in piazza Mantenga. La rabbia dei lavoratori si è fatta sentire. Tra gli striscioni delle organizzazioni sindacali, sventolavano anche quelli delle Rsu di Levoni, Cartiera Burgo, Mec Carni, Corneliani, insieme al comitato “Se non ora Quando”. Tra la folla i sindaci Candido Roveda di Roncoferraro con il vice Armando Trazzi e Dimitri Melli di Pegognaga.

Esigua la rappresentanza dei 70 Comuni mantovani. Alcuni hanno portato fotomontaggi che ritraevano il Papa mentre baciava Monti e ringraziava per non avere applicato l'Ici sui beni della Chiesa. Una signora di Goito ha esposto a chiare lettere il suo malcontento scrivendo: “A.A.A. posto di lavoro offresi in cambio di pensione. Rivolgersi a ragazza privilegiata del'53. Per fare cassa la casta sta svendendo le figlie, le madri e perfino le nonne."".

Ora, faccio un mio commento.
In un momento di crisi della politica (come quello attuale) chi fa politica deve atteggiarsi mostrando coerenza.
Questa foto mostra alcuni sindaci che manifestano contro la manovra del governo Monti.
Il sindaco che sta al centro, quello con la barba, è Candido Roveda, il sindaco di Roncoferraro, il mio Comune.
Ora, io mi ricordo che nelle passate sedute del Consiglio comunale, il sindaco Roveda attaccava il governo del presidente Berlusconi, per via dei suoi provvedimenti.
Mi ricordo che il suo partito, il Partito Democratico, con in testa il suo segretario, l'onorevole Pierluigi Bersani, chiedeva le dimissioni del presidente Berlusconi.
Mi ricordo del Partito Democratico che parlava di una necessità di coesione.
Mi ricordo del Partito Democratico che apprezzava Monti.
Ora, non mi sembra che questa manifestazione sia coerente con quanto detto prima.
Il Partito Democratico parlava di coesione ma i suoi membri non vanno d'accordo tra loro stessi.
Basti pensare alla posizione del suo responsabile economico, Stefano Fassina.
Il Partito Democratico diceva di apprezzare Monti e diceva che il presidente Berlusconi era la causa di tutti i mali italiani ed ora i suoi stessi esponenti manifestano contro quello stesso governo che è sostenuto dai senatori e dai deputati che li rappresentano
Ciò non sembra un atteggiamento coerente.
Cordiali saluti.



STORIA DELL'HANUKKAH


Cari amici ed amiche.

Vi parlo della storia di una festa ebraica, l'Hanukkah.
Per farlo mi avvalgo di un testo de "Il Giornale di Trani" che è stato ripreso su Facebook dall'amica Donatella Cosco:

"Accensione dei lumi di Chanukkà nella sinagoga Scolanova di Trani

La comunità ebraica di Trani celebrerà la festa di Chanukkà dell'anno ebraico 5772 che quest'anno cade dalla sera del 21 alla sera del 28 dicembre.
Al tramonto di giovedi 22 dicembre anche parte degli ebrei della comunità madre di Napoli saranno alla Sinagoga Scolanova di Trani per accendere i lumi di Chanukkà.
Il rabbino capo di Napoli e Italia meridionale Rav Shalom Bahbout presiederà l'accensione dei lumi e terrà una lezione sulla festa.
La festa di Chanukkà (termine ebraico che significa "inaugurazione") è chiamata altresì Chàg Haurim (festa dei lumi) e dura otto giorni.
Era l'anno 165 prima dell'era volgare allorquando gli Israeliti guidati da Giuda Maccabeo, figlio del sacerdote Mattatià, affrontarono e sconfissero gli occupanti siriani, entrando a pieno diritto in Gerusalemme.
Giuda Maccabeo riconsacrò il Bet Hamikdash (Santuario) abbattendo gli idoli fatti installare dal re Antioco IV Epifane di Siria (sotto il cui governo era caduto Israele) e ripristinando la sovranità della Torà e dei Suoi precetti sul popolo ebraico.
Il Talmud racconta che nel Tempio appena riconsacrato fu trovata una piccola ampolla di olio puro con il sigillo del Sommo Sacerdote.
L'olio poteva bastare per un solo giorno ma avvenne un grande miracolo: l'olio bruciò per otto giorni, diffondendo una bellissima luce e dando così la possibilità ai sacerdoti di preparare l'olio nuovo.
Fu così che i Maestri proclamarono che il 25 del mese ebraico di Kislèv gli Ebrei celebrassero l'avvenimento del miracolo dell'olio che non si consumò.
Per otto sere viene accesa una fiammella in più sulla Channukkia, un candelabro a 9 braccia (otto fiamme oltre allo shammash, il lume che serve ad accendere gli altri lumi); in tale occasione è d'uso gustare tipici dolci ebraici.
Channukkà è una festa molto sentita e vissuta; persino nel Campo di concentramento di Buchenwald centinaia di deportati, pur isolati dalla vita fuori dai Lager, riuscirono non solo a tenere il giusto conteggio del calendario ebraico ma anche ad accendere le fiammelle della Channukkia bruciando pezzi interi di margarina sul fuoco della lampada a nafta che illuminava la camerata.
La sera del 22 dicembre gli Ebrei di Trani e di Napoli celebreranno la Channukkà accendendo un enorme candelabro forgiato da un fabbro barlettano nella Sinagoga Scolanova.
A prescindere dai suoi significati religiosi, Chanukkà è l'esempio storico della salvaguardia dell'identità e dei valori ebraici, gelosamente custoditi e difesi in ogni epoca dal popolo d'Israele; ma è grazie all'universalità dei propri valori (monoteismo, riposo del Sabato, superiorità di una Legge divina e morale su ogni aspetto della vita quotidiana) che anche chi non è Ebreo ha piacere a partecipare a questa bellissima festa ebraica.
L'Ebraismo è elemento fondamentale della cultura e della storia di Trani; sarà anche per questo che, in base ad una usanza consolidata, le Autorità comunali (invitate la sera del 22 dicembre alla Sinagoga Scolanova) accendono il primo lume della Channukkia (lo shammash) in segno di condivisione di valori inestinguibili come la libertà e la multiculturalità della quale la Festa dell'olio che non si consumò è uno dei simboli più riusciti.".

L'articolo in questione parla della comunità ebraica di Trani, che festeggia nella sinagoga Scolanova, noto luogo di culto ebraico che si trova a Trani, in Puglia.
In realtà, l'Ebraismo fu un elemento forte in molte città.
Cito, per esempio, Roma, Livorno, Bologna e Mantova.
A Mantova, la mia città, l'Ebraismo lasciò un'impronta molto forte.
Pensate, ad esempio, che nel periodo dei Gonzaga, l'8% della produzione culturale mantovana proveniva dagli ebrei e c'erano ben cinque sinagoghe, di cui una di rito askenazita.
Anche l'archiatra (il medico di corte) era ebreo, nonostante (all'epoca) ai medici ebrei non fosse consentito curare i cristiani.
Gli ebrei erano presenti anche al sud.
Oltre a Trani, ad esempio, una forte comunità ebraica era presente anche a Messina.
Pensate, nel paese natale di mia madre, Galati Mamertino (in Provincia di Messina) molte persone portano il cognome "Emanuele" .
Questo cognome è di chiare origini ebraiche e, molto probabilmente, le persone che portano il cognome "Emanuele" sono discendenti dei "conversos", ossia degli ebrei convertiti al cattolicesimo durante il periodo spagnolo.
Un'altra comunità ebraica molto forte era quella di Siracusa.
Qui vi è un quartiere che si chiama Giudecca.
Nei seminterrati dei palazzi della Giudecca sono state trovate le vasce usate per i bagni rituali.
Quindi, l'Ebraismo è sempre stato presente nella vita culturale italiana.
Come cristiani, anche noi abbiamo un elemento giudaico nella nostra cultura.
Infatti, nella nostra Bibbia vi sono i quarantasei libri del Vecchio Testamento, libri che risalgono alla tradizione ebraica e trentanove dei quali sono in comune con la Bibbia ebraica.
Inoltre, Gesù stesso era un ebreo come lo erano la Vergine Maria, San Giuseppe e gli Apostoli.
Tra l'altro, l'Hanukkah ebraico coincide proprio con il nostro Santo Natale.
Questo dimostra che le vie del Signore sono infinite e che noi e gli ebrei siamo fratelli, pur con le differenze.
Cordiali saluti.

mercoledì 14 dicembre 2011

LAVORO E RIFORME, HA RAGIONE L'ONOREVOLE ALFANO

Cari amici ed amiche.

Ieri, nella trasmissione condotta da Bruno Vespa "Porta a Porta", il segretario del Popolo della Libertà, onorevole Angelino Alfano, ha detto delle cose interessanti e condivisibili.
Infatti, ha affermato che il mondo del lavoro e l'imprenditoria sono rimasti indietro di trent'anni.
Infatti, ha affermato che molti imprenditori italiani delocalizzano le loro aziende e vanno ad operare all'estero perché qui in Italia c'è una burocrazia pesante ed il lavoro costa di più.
L'onorevole Alfano ha pienamente ragione.
Noi siamo rimasti indietro di trent'anni.
Infatti, mentre il resto del mondo cambiava, qui in Italia non si riusciva a fare nessuna riforma che serviva.
Questo avvenne perché il sistema italiano era malato.
Infatti, la politica ristagnava perché si fondava su un sistema di consociativismo, un "grande compromesso" , tra certe forze cattoliche e quelle della sinistra comunista.
Queste forze erano un po' come i "due ladri che di giorno litigavano e di notte si spartivano la refurtiva".
Questo sistema faceva comodo a chi sosteneva questo "asse".
Per questo, si pensò a mantenere lo status quo, status quo di cui beneficiarono in pochi.
Tra questi pochi, cito, ad esempio, i sindacati che ebbero un forte potere di ricatto.
Infatti, ogni volta che la classe politica faceva una proposta di riforma, i sindacati protestavano e facevano scioperi.
Anche le cooperative ebbero (ed hanno tuttora) dei benefici, come alcuni vantaggi fiscali, a scapito delle aziende private.
Oggi, noi paghiamo il prezzo di tutto ciò.
Questo prezzo è pagato da noi giovani che, ad esempio, non riusciamo a trovare lavoro (ed io ne so qualcosa, poiché sono disoccupato) e lo paga anche l'imprenditoria italiana.
Noi italiani abbiamo passione, cultura e creatività.
Il prodotto "Made in Italy" è apprezzato in ogni parte del mondo.
Se, però, le aziende italiane continuano a produrre in Romania o in Bulgaria (piuttosto che in Cina) non si può più parlare di "Made in Italy".
Questo toglie anche posti di lavoro a noi giovani.
Bisogna fare delle riforme serie che abbattano il costo del lavoro e che favoriscano la produzione delle aziende italiane qui in Italia.
Anzi, bisogna favorire anche la nascita di nuove aziende, incominciando a tagliare la burocrazia.
In questo, il federalismo può fare la sua parte, riducendo la burocrazia.
Bisogna favorire la libertà d'impresa.
Steve Jobs divenne quello che divenne incominciando a lavorare in un garage.
Se Jobs fosse stato italiano e se il garage fosse stato qui in Italia, la Guardia di Finanza sarebbe venuta a sanzionarlo e l'avrebbe trattato da criminale.
La "Apple" non sarebbe mai esistita.
Inoltre, credete anche che Gordon Ramsay sarebbe diventato il noto chef che è, se fosse stato italiano e se avesse vissuto qui in Italia?
Sicuramente, se avesse tentato di aprire il suo primo ristorante qui in Italia, Ramsay si sarebbe trovato con un mare di carte bollate e pratiche da sbrigare.
Questo è un sistema che scoraggia noi giovani dal fare ogni cosa.
Per questo, molti talenti italiani lasciano il nostro Paese e portano l'eccellenza all'estero
Bisogna portare il nostro Paese al XXI secolo, altrimenti rischiamo di avere tanti disoccupati e dissipare il nostro patrimonio culturale e di talenti.
Purtroppo, non mi sembra che la manovra del governo Monti vada in questa direzione.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.