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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 14 dicembre 2011

DON GIORGIO, PARLA ANCORA?

Cari amici ed amiche.

Don Giorgio De Capitani, parroco di Rovagnate (Lecco) è tornato ancora a fare discutere.
Dopo avere augurato un ictus al presidente Berlusconi (per saperne di più, leggete l' articolo sul quotidiano "Libero") questo prelato torna a fare discutere.
Sul suo sito è comparso questo articolo intitolato "Lefebvriani, o vi convertite al Vangelo radicale di Cristo, o rimanete dove siete, nel vostro cimitero!".
Ringrazio l'amico Andrea Casiere che mi ha segnalato l'articolo su Facebook.
Con questo articolo, il prelato ha attaccato la Fraternità Sacerdotale di San Pio X, fraternità capeggiata dal vescovo Marcel Lefebvre che aveva rotto con la Santa Sede per non avere riconosciuto il Concilio Vaticano II.
Ora, io ho criticato i lefebvriani per il semplice fatto che un cattolico debba essere obbediente al Papa e per il fatto che alcuni esponenti della loro fraternità (come il vescovo Richard Williamson ed il prete don Abrahamowicz) abbiano avuto delle uscite quantomeno spiacevoli sulla Shoah, con delle frasi negazioniste.
Ora, però, io credo che volere la Messa in latino non sia un reato.
Se io voglio che sia celebrata una Messa secondo il rito tridentino, perché questa non mi deve essere concessa?
Anzi, purtroppo, va detto che il Concilio Vaticano II ebbe delle pecche.
La prima fu la non condanna delle idee marxiste.
Il marxismo è un'ideologia perniciosa perché è un inganno.
Infatti, con le parole come "pace" e "diritti", il marxismo allontana gli uomini da Dio.
Mi sembra che questo sfugga a don Giorgio, un parroco che, a mio giudizio, non sta facendo un buon servizio alla Chiesa.
Io che leggo quanto riportano i siti come Pontifex.roma, Messainlatino.it e ed il sito di Plinio Correa de Oliveira mi sento offeso da questo "signore" che dovrebbe parlare delle cose di Dio.
Per grazia di Dio, le chiese non sono "case del popolo" o centri sociali.
Cordiali saluti.

ITALIANI ALL'ESTERO E POLITICA, COMMENTO ALL'ARTICOLO DI ANDREA VERDE SU "IL FUTURISTA"


Cari amici ed amiche.

Su "Il Futurista" l'amico Andrea Verde (un nostro connazionale che risiede a Parigi) ha scritto questo articolo che è intitolato "Tremaglia, Razzi e il suk degli italiani all’estero".
In questo articolo si parla della questione dei deputati eletti all'estero.
In particolare, sono citati l'onorevole Mirko Tremaglia, l'esponente di Futuro e Libertà che (quando era ministro degli Italiani nel mondo) aprì al voto degli italiani all'estero, e l'onorevole Antonio Razzi (nella foto), l'ex-deputato dell'Italia dei Valori eletto all'estero che il 14 dicembre dell'anno scorso diede la fiducia al governo del presidente Berlusconi.
Io trovo sbagliato definire Razzi un "venduto" per il semplice fatto che fosse passato dal centro sinistra al centro destra (e che avesse dato la fiducia al governo del presidente Berlusconi) così come trovo sbagliato definire "onesti" o "intelligenti" quei parlamentari che fecero il percorso inverso, passando dal Popolo della Libertà all'Unione di Centro (piuttosto che ad Alleanza per l'Italia o al gruppo misto) o facendo altri partiti che (come Futuro e Libertà) passarono all'opposizione.
In verità, ciò che è veramente malato è il sistema.
Ad esempio, la nostra Costituzione non prevede il vincolo di mandato per i parlamentari, come per i consiglieri regionali, quelli provinciali e quelli comunali.
Ergo, una volta eletto, un parlamentare (o un consigliere regionale, piutto che quello provinciale o quello comunale) può fare quello che vuole, indipendentemente dal fatto che egli faccia ciò per un cambiamento di idea (che ci può stare) e per un interesse personale.
Inoltre, come ho già scritto in passato, finché c'è questa sistema centralista (che spreca soldi a destra e a manca) e non si fa il federalismo, ci saranno sempre queste situazioni che creano disagio.
A causa di queste situazioni, tutti noi, sia noi che risiediamo qui in Italia che i nostri connazionali che risiedono all'estero, continuiamo (e continueremo) a pagare.
I nostri connazionali all'estero pagheranno di più per il fatto che si vedranno ridotte tutte le strutture del nostro Paese che a loro servono.
Questo è molto grave.
Io penso che anche gli italiani all'estero debbano fare sentire la loro voce.
Anche per questo, ho scritto che il federalismo è una necessità.
Con il federalismo, i soldi potranno essere spesi meglio, anche per gli italiani all'estero.
Cordiali saluti.

IL FEDERALISMO? UNA NECESSITA'!




Cari amici ed amiche.

Questo video mostra un comizio del professor Gianfranco Miglio al congresso della Lega Nord del 1994.
Ringrazio l'amica Lorna Campari, esponente della Lega Nord di Mantova, che mi ha segnalato questo video su Facebook.
L'attuale sistema centralizzato favorisce qui in Italia il parassitismo.
Pensiamo al pubblico impiego.
Mancando un sistema di sussidiarietà (che premia le realtà virtuose) ed essendoci un sistema di assistenzialismo, i ceti burocratici sono "lievitati" sia nelle istituzioni centrali e sia in quelle locali, Regioni, Province e Comuni.
Questo è parassitismo.
La storia dell'Italia unita (dal 1861) è sempre stata costellata dal parassitismo.
Pensiamo, ad esempio, Garibaldi che poté prendere il Regno di Napoli facendo, di fatto, un compromesso con la mafia.
Questo distrusse il Sud.
Oggi, questo sistema malato fa comdo a molti ma rischia di distruggere il Paese.
Per questo, serve il federalismo.
Come ho scritto nel precedente articolo, intitolato "Federalismo o scessione?" vi è il rischio di una vera e propria secessione, qualora non si dovesse fare il federalismo.
A pagare sono sempre gli stessi e, alla lunga, la disaffezione verso lo Stato potrebbe crescere a tal punto da creare grossi problemi.
Io credo che quella del federalismo sia l'unica via che possa rilanciare il nostro Paese, dalle Alpi a Lampedusa.
Cordiali saluti.

martedì 13 dicembre 2011

CHRISTIANOPHOBIA




Cari amici ed amiche.

Da Youtube, ho preso questa scena del film horror del 2001 "Dagon, la mutazione del male", un film del 2001 che è stato diretto da Stuart Gordon e che è stato ispirato ai racconti del romanzo di Howard Philip Lovecraft "La maschera di Innsmouth".
Questo film parla di un naufragio di un gruppo di ragazzi presso la costa spagnola.
Ad un certo punto si sono imbattuti in un villaggio che si chiamava Inboca, un villaggio i cui abitanti facevano sacrifici umani e che avevano un aspetto strano ed invocavano un demone, Dagon, una divinità nota anche alla Bibbia. Infatti, Dagon era un dio dei Filistei, il popolo di Goliath e di Dalila.
La scena che ho preso mostra il racconto di Ezequiel, l'unico uomo rimasto ad Inboca, che parlava degli abitanti che abbracciarono il culto di Dagon e rinnegarono Cristo, distruggendo le immagini sacre della chiesa ed ammazzando il sacerdote.
Ho preso la scena di questo film come spunto per parlare di quanto sta accadendo ora.
La scena terribile della distruzione del crocifisso e delle immagini della Vergine Maria e dei Santi ricorda tanti accadimenti tristi della nostra storia, dalla distruzione del Tempio di Gerusalemme (nel 70 AD) alle trasformazioni delle chiese cipriote in moschee (nel 1571) alla scristianizzazione della Rivoluzione francese fino a quello che accadde nei Paesi comunisti, Unione Sovietica in testa. Anche in Occidente vi è una sempre maggiore intolleranza verso la crisitianità. Basta leggere l'articolo scritto su "La Bussola Quotidiana" ed intitolato " A Trento, come ai tempi di Erode" . Una ragazza è stata costretta ad abortire, nonostante ella avesse dato parere favorevole alla nascita del figlio.
Forse, il "nuovo Dagon" è l'egoismo umano, un'idea di società in cui viene prima l'io e in cui la dignità umana viene sacrificata sull'altare dell'ideologia politica e del successo personale.
Oggi vi è una sempre maggiore cristianofobia.
Questa cristianofobia, però, non agisce con le armi ma con la parola e con la cultura.
Questa cristianofobia agisce con l'insulto verso chi difende certi valori, come la vita, e con l'irrisione verso la pratica religiosa, che viene spesso bollata come "roba per vecchiette" o "superstizione".
Questa idea di società porterà l'uomo alla rovina.
Leggete questo testo che l'amico Angelo Fusco mi ha inoltrato su Facebook:

"A proposito della piaga dell'aborto vi segnalo una riflessione dello scrittore canadese Michael D. O'Brien tratta dal suo ultimo libro: “L'attesa. Storie per l'Avvento, riportato da La Bussola Quotidiana. Al link c'è anche il breve cartone della Disney ispirato al 'Canto di Natale' di Dickens, da cui parte la riflessione.
Vi auguro di continuare un buon cammino di Avvento.

Breve passo dell'articolo:

Nell’imminenza del Natale, Scrooge commisera il suo impiegato Bob Cratchit; pensa che abbia troppi bambini e che sia stata la sua (di Bob) sconsideratezza al riguardo ad averlo costretto a una vita da schiavo e in povertà assoluta.

Il figlio malato di Bob, Tiny Tim, è uno degli aspetti più disperati della vita dei Cratchit, pensa Scrooge senza un minimo di compassione. Nell’introduzione a una vecchia edizione del libro, G.K. Chesterton scrisse: «Per rispondere a chiunque parli di scarti della popolazione basta chiedere loro se si sentono degli scarti di popolazione e, se la risposta è negativa, come fanno a saperlo».

Molta gente moderna, ingannata dalla propaganda del “sovrappopolamento” e contagiata dalla paura e dalla solitudine, sarebbe d’accordo con Scrooge nel dire che Bob Cratchit e sua moglie hanno inquinato il pianeta con troppi piccoli Cratchit. Di certo, direbbe questa gente, Bob avrebbe dovuto fare affidamento su una forma più efficace di controllo delle nascite! Se non fosse stato così egoista, si sarebbe fatto una vasectomia molto tempo prima. O forse, sua moglie avrebbe dovuto farsi legare le tube. E un aborto o due prima dell’intervento avrebbero provveduto a una protezione a posteriori, così da assicurare una qualità di vita molto migliore alla loro famiglia. Vien da chiedersi, anche, cosa direbbe un genetista odierno riguardo a Tiny Tim. Sarebbe diventato il perfetto candidato per la selezione genetica, l’espulsione precoce, gli studi sugli organi o la sperimentazione fetale? E cosa ne sarebbe stato del povero vecchio Scrooge? È evidente che quest’uomo proviene da una famiglia problematica. Se la qualità della sua vita non è più tollerabile, non dovrebbe forse mettersi a pensare di programmare una “morte dignitosa”? E poi, se le sue condizioni non lo permettono e A proposito della piaga dell'aborto vi segnalo una riflessione dello scrittore canadese Michael D. O'Brien tratta dal suo ultimo libro: “L'attesa. Storie per l'Avvento, riportato da La Bussola Quotidiana. Al link c'è anche il breve cartone della Disney ispirato al 'Canto di Natale' di Dickens, da cui parte la riflessione.



Una strana società, la nostra. Leggi assolutamente bizzarre e leggi profondamente scellerate vengono attualmente discusse in molti circoli, come se fossero opinioni ragionevoli. Tutta questa retorica fa sì che l’uomo moderno cerchi dappertutto e affannosamente delle soluzioni per questioni umane basilari, cioè le cerca ovunque tranne che nell’unico posto dove la vera risposta può essere trovata. Si affida a facili rimedi per evitare il sacrosanto privilegio della vita, che al Signore sembrò perfetto rivestire della carne, e per evitare tutte le responsabilità che derivano da ciò. L’uomo è arrivato a credere, consciamente o meno, che la salute, la fertilità, la generosità siano problemi che occorre limitare, cambiare o controllare a ogni costo. Questa impostazione mentale, sia a livello personale sia come pensiero dominante del Paese, è la ricetta di un disastro. «Dove manca la Parola, il popolo sarà perduto», scrive l’autore dei Proverbi. «Chi cercherà di salvare la sua vita la perderà», ha detto Gesù.Vi auguro di continuare un buon cammino di Avvento.".


Fusco mi ha anche segnalato questo blog "A tempo di blog".
Purtoppo, Fusco dice la verità. Questa società sta rifiutando il valore fondamentale della vita che viene ritenuta un privilegio per pochi e non un diritto fondamentale, sacro ed inviolabile di ognuno.
Anche questo è un prodotto della cristianofobia.
Credo che noi tutti dobbiamo riflettere.








FEDERALISMO O SECESSIONE?

Cari amici ed amiche.

La Lega Nord ha organizzato un evento, qui in Provincia di Mantova.
Esso si terrà venerdì 16 dicembre alle ore 19:30, presso Villa Riva Berni, una villa storica che si trova in Via Gazzo n°4, a Bagnolo San Vito, in Provincia di Mantova.
L'evento ha per titolo "Federalismo o secessione?".
Tra i partecipanti vi saranno anche il senatore Roberto Calderoli, l'onorevole Gianni Fava, il consigliere regionale Claudio Bottari ed il capogruppo in Consiglio provinciale Cedrik Pasetti.
E' un titolo interessante e vorrei commentarlo.
Io penso che se non dovesse esserci una riforma in senso federale dello Stato, il rischio di una secessione potrebbe non essere tanto remoto.
Anzi , "de facto" c'è già una secessione.
Infatti, noi ci troviamo con un Nord che produce ricchezza ma che oggi è tartassato dal governo centrale e con un Sud che avrebbe tutte le potenzialità per produrre ricchezza ma che, a causa delle pessime politiche assistenzialiste della I Repubblica, non è più in grado di farlo.
Inoltre, le cinque Regioni a Statuto Speciale (Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia) hanno larga autonomia e possono tenersi i loro soldi.
Questo ha generato un grave squilibrio in cui a pagare, per mantenere in piedi questo Stato con una burocrazia pesante, a pagare sono solo i cittadini del Nord.
Questo sta creando nei cittadini del Nord una forte disaffezione verso lo Stato.
Anche nel Sud inizia ad esserci questa disaffezione poiché, in quella parte d'Italia, chi vuole fare qualcosa di buono viene disincentivato dal sistema.
Così, mentre qui a Nord, le aziende chiudono ed i disoccupati aumentano, specie tra noi giovani (io ne so qualcosa poiché sono disoccupato), al Sud, la gente è tornata ad emigrare verso il Nord o verso l'estero, per potere portare avanti dei progetti ed avere fortuna.
Soprattutt, dal Sud emigrano molti laureati.
Sia ne Nord che nel Sud cresce la disaffezione verso l'istituzione statuale, a dispetto delle manifestazioni (spesso ampollose) del 150° anno di unità d'Italia, il cui processo fu (per molti versi) la causa dei problemi attuali del Sud e del Nord.
Quindi, "de facto" c'è una secessione.
Manca solo la "secessione de jure", ossia quella formale.
L'unico modo per evitare la secessione vera e propria è l'istituzione del federalismo.
Con il federalismo, finalmente, l'istituzione centrale dello Stato sarebbe più snella.
Inoltre, vi sarebbe una maggiore responsabilizzazione delle istituzioni locali (Regioni, Province e Comuni) che spenderebbero i soldi con più oculatezza poiché non ci sarebbero più le pessime politiche assistenzialiste.
Per questi motivi, io credo che il federalismo sia cosa da fare, per il bene di tutti.
Termino, proponendo agli amici della Lega Nord di Roncoferraro (in Provincia di Mantova) di fare una serata dedicata al federalismo, qui a Roncoferraro.
Potremmo fare un evento simile insieme, magari anche con il resto del Popolo della Libertà.
Sarebbe una buona cosa fare capire alla gente cosa sia il federalismo.
Per fare capire certe cose alla gente bisogna spiegarle le cose per come si deve, sul territorio.
Questo l'ho imparato lavorando a stretto contatto con gli amici della Lega Nord, durante le recenti campagne elettorali.
Di questo, sarò sempre grato a loro.
Cordiali saluti.

ST LUCY'S FEAST IN ITALY....AND IN ALL PARTS OF THE WORLD





Dear friend.

I show you Saint Lucy's feast in all parts of the world and in Italy.
It's a very important feast.
It's a feast of light...and hope.


Cari amici ed amiche.

Oggi è il giorno di Santa Lucia, una santa molto importante nella nostra tradizione.
Nata a Siracusa nel III secolo AD, questa santa morì il 13 dicembre 304 AD, per mano di Pascasio, il prefetto romano, che le inflisse supplizi atroci, tra i quali il rogo.
Morì, invece, solo a filo di spada.
Il culto di Santa Lucia e la festa sono particolarmente sentiti qui in Italia.
Anche Dante Alighieri la citò nei canti dell'Inferno.
Leggete i versi 103-108 di tali canti che recitano:

" Beatrice, loda di Dio vera, / ché non soccorri quei che t'amò tanto, / ch'uscì per te de la volgare schiera? / Non odi tu pietà del suo pianto? / Non vedi tu la morte che 'l combatte / Su la fiumana ove 'l mar non ha vanto?".

Particolarmente forte è la devozione in Sicilia, terra natale di Santa Lucia.
Il corpo della santa fu prelevato dai Bizantini (che tra il VI ed il VII secolo AD occuparono la Sicilia) e fu portato a Costantinopoli.
Nel 1204, con la IV Crociata, il corpo fu trafugato e portato a Venezia dove ora sono venerate, presso la chiesa di San Geremia. Pare che la sua festa sia legata a quella ebraica dell' Hanukkah .
A Siracusa, la festa inizia il 12 dicembre, con la traslazione del suo simulacro argenteo dalla sua cappella all'altare maggiore in cattedrale.
Il 13 dicembre, dopo i vespri, viene distribuita la "cuccìa", un dolce siciliano tipico della festa.
Il simulacro argenteo viene poi portato dall'Isola di Ortigia (ove si trova il duomo) alla chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, la chiesa costruita sul luogo in cui la santa fu sepolta.
La processione fa delle soste, tra cui quella sul Porto Grande.
Qui i marinai e gli equipaggi delle navi omaggiano la santa suonando le sirene.
Il giorno 20, la processione fa il percorso inverso e rispetto al viaggio di andata, essa fa molte soste, tra cui quella presso il Santuario della Madonna delle Lacrime.
Questa processione è chiamata l'Ottava.
In serata, sul Ponte Umbertino, si fanno i giochi pirotecnici e musica.
Altri festeggiamenti simili si fanno a Carlentini (sempre in Provincia di Siracusa), a Belpasso e ad Aci Catena (in Provincia di Catania), a Savoca (in Provincia di Messina), a Castelbuono (in Provincia di Palermo), a Catenanuova (in Provincia di Enna) e ad Enna.
In Sicilia viene consumata anche una zuppa di legumi e cereali che viene chiamata "cuccìa" o "briciulìa".
La festa di Santa Lucia è molto sentita anche al di fuori della Sicilia, in centri come Rocca di Cambio (in Provincia de L'Aquila), Napoli, Massaquano (Comune della Provincia di Napoli), Palese (in Provincia di Bari) e Paola (in Provincia di Cosenza).
Anche qui ci sono processioni sontuose e festeggiamenti con giochi pirotecnici.
Qui nel nord Italia, invece, la santa non viene festeggiata con grandi processioni ma con doni.
A Verona, vi è una tradizione antica.
Infatti, nel XIII, a causa di un'epidemia che colpì gli occhi (forse tracoma o forse cheratomalacia), la gente fece un pellegrinaggio fino alla chiesa di Sant'Agnese, al posto della quale oggi vi è Palazzo Barbieri, la sede del Comune.
I bambini non vollero ed i loro genitori li convinsero ad andare a questo pellegrinaggio dicendo che la santa avrebbe lasciato loro dei dolci se avessero obbedito.
Dopo questo pellegrinaggio, l'epidemia sparì.
Da allora, nella festa di Santa Lucia si usa dare dei dolci ai bambini e fare a benedizione degli occhi in chiesa.
Inoltre, vi è l'usanza di fare il mercatino, i "Bancheti de Santa Lusia", in Piazza Bra.
Usanze simili sono presenti anche nelle Province di Bergamo, Cremona, Brescia, Trento, Verona, Udine, Mantova, Parma e Reggio Emilia.
La santa è festeggiata anche fuori dall'Italia, non solo in Argentina, negli USA e in Brasile, ove vi sono nuclei di emigrati siciliani ma anche nel nord Europa, in Svezia, in Danimarca e in Finlandia.
In Svezia la festa è molto sentita.
Il 12 dicembre, i bambini cucinano dolci biscotti.
Qui, infatti, alla mattina del 13 dicembre, la figlia maggiore di ogni famiglia si alza all'alba, indossa un vestito bianco e si mette sulla testa una corona di foglie e con sette candele.
Le sorelle indossano delle vesti bianche, che simboleggiano le stelle, ed i maschi indossano cappelli di paglia e portano bastoni con stelline.
La bambina vestita come Santa Lucia sveglia gli altri membri della famiglia ed offre loro i dolci fatti il giorno prima, cantando la canzone "Luciasången", la canzone napoletana riadattata in svedese. A Stoccolma, nella cattedrale reale si tiene un concerto di bambini che cantano intorno a Santa Lucia, rappresentata da una bambini con una corona di foglie e di candele.
Il video qui sopra mostra un concerto simile.
Ogni anno, in Svezia si elegge una "Santa Lucia di Svezia" che all'Ottava dei festeggiamenti di Santa Lucia che si tengono a Siracusa partecipa alla processione.
Santa Lucia è quindi una santa per tutti.
Unisce Oriente ed Occidente e cattolici, ortodossi e protestanti.
Cordiali saluti.

GENIO ITALIANO ED IPOCRISIA ITALIOTA, ALL'ARTICOLO DI GIUSEPPE SAGLIOCCO

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo scritto dall'amico Giuseppe Sagliocco (consigliere comunale del Popolo della Libertà a Lodi) sul suo blog "Liberalmind" che è intitolato "Tasse, tasse e ancora tasse...grazie Prof. Monti".
Effettivamente, non posso non condividere la riflessione fatta da Sagliocco.
A dall'estero legge questo mio blog, voglio fare capire una cosa.
Il nostro è un Paese che non ha mezze misure.
L'Italia, infatti, è terra di grandi geni, come Leonardo Fibonacci, San Tommaso d'Aquino, Leonardo da Vinci, Michelangelo ed Enrico Fermi, e di glorie.
Purtroppo, l'Italia è anche un Paese in c'è chi fa delle brutte figure e in cui vi è tanta ipocrisia.
Se i tagli e le tasse operati dall'attuale governo Monti fossero stati fatti da chi l'ha preceduto, il governo del presidente Berlusconi, ci sarebbe stata una rivolta.
Questa è ipocrisia allo stato puro.
Durante il periodo del governo del presidente Berlusconi, sindacati (CGIL in testa), le opposizioni, altre associazioni e persino i mass media non hanno fatto altro che attaccare e chiedere le dimissioni dei vari ministri e dello stesso presidente e siti e blog come questo erano sistematicamente bersagliati da commentatori che, spesso in forma anonima, scrivevano commenti offensivi.
Mi ricordo che, durante il periodo del governo del presidente Berlusconi, la presidentessa di Confindustria Emma Marcegaglia, un giorno sì e l'altro pure, continuava a dire che servirva una svolta. Leggete questo articolo su "La Stampa" che è intitolato "Marcegaglia: "Adesso basta, il tempo del governo è scaduto".
Adesso, tanta parte delle associazioni che ho citato e la stessa Confindustria tacciono.
Intanto, il governo Monti sta approntando una manovra che rischia di frenare l'economia.
In Italia, ad esempio, c'è il problema della disoccupazione giovanile, problema che io conosco, essendo disoccupato.
Quando c'era il governo del presidente Berlusconi, molti giovani manifestavano ed accusavano il governo di non fare nulla per loro e quelli come me venivano insultati e definiti "parassiti", poiché (a loro dire) difendevano quei politici che hanno creato questa situazione negativa.
Oggi, la manovra del governo rischia di aumentare la disoccupazione giovanile.
Il tessuto industriale italiano è formato da tante piccole e medie imprese. Queste saranno tartassate.
Basti pensare solo alla rimodulazione dell'ICI e all'aumento degli estimi catastali.
Faranno aumentare le tasse anche sugli immobili delle aziende.
Come potranno assumere delle aziende così oberate del fisco?
Inoltre, qui in Italia c'è chi critica questa Europa germanocentrica però sostiene il governo Monti e dice che servono sacrifici.
Ora, il governo Monti è un sostenitore di questa Europa germanocentrica.
Ricordo che la crisi che c'è qui in Europa è stata causata dal fatto che la Germania abbia sempre avuto un atteggiamento rigido, poiché ha pensato prima di tutto al suo interesse.
Inoltre, nel nostro mondo politico c'è chi parla cdi lavoro e non ha mai lavorato.
Se questa non è ipocrisia...non saprei cos'altro sia.
Se Leonardo Fibonacci, San Tommaso d'Aquino, Leonardo da Vinci, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Enrico Fermi e tanti altri personaggi che fecero la nostra storia tornassero in vita e vedessero il nostro Paese nel giorno d'oggi...si vergognerebbero di essere italiani!
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.