The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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sabato 12 novembre 2011
IL PRESIDENTE BERLUSCONI? CHI HA ESULTATO IERI...POTREBBE RIMPIANGERLO!
Ieri si è dimesso il presidente Berlusconi e, di fatto, Mario Monti è stato investito della carica di Presidente del Consiglio.
Vorrei fare alcune considerazioni riguardo a tutta questa vicenda.
Ieri, al Tg 4, ha parlato l'onorevole Francesco Paolo Sisto che ha definito "anomala" una tale vicenda.
Effettivamente, la vicenda stessa è "anomala".
Infatti, contro il presidente Berlusconi sono stati lanciati attacchi senza precedenti.
Prima, contro di lui è stata usata l'arma giudiziaria, con i soliti processi.
Poi, è stato fatto un attacco mediatico molto forte, sui presunti gossip.
Per finire, è stato fatto un attacco speculativo contro l'Italia, attacco speculativo che ha portato il Governo alla crisi.
A ciò, si è unita la "nomina lampo" di Mario Monti da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e si completa il quadro.
Sarà esagerato quello che sto per scrivere, ma mi sembra quasi che qualcuno abbia voluto distruggere il presidente Berlusconi.
Comunque, questo Governo ha fatto tanto per il Paese.
Per esempio, nella manovra del 2011, sono state prese delle misure serie contro l'evasione fiscale, come la chiusura delle partite IVA inattive da tre anni, l'istituzione del reato di "caporalato", la riscossione delle somme non pagate relative al condono 2002 o il carcere per i maxi-evasori che evadono oltre i 3.000.000 di Euro.
Un altro esempio è rappresentato dalle infrastrutture. Prendiamo, ad esempio, i grandi miglioramenti dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Lì i lavori procedono, nonostante la minaccia costante delle criminalità organizzata. Tutto il resto delle cose fatte può essere letto sul sito del Popolo della Libertà, nel libro delle principali realizzazioni.
Per questo, al presidente Berlusconi va detta una sola cosa:
"Grazie!"
Oltre a ciò, vorrei ringraziare personalmente il presidente per una cosa che mi ha colpito positivamente.
Il 22 ottobre scorso avevo inviato una lettera a Palazzo Chigi e ho avuto risposta.
Il tutto è documentato nell'articolo del 10 novembre .
Questo dimostra che il presidente Berlusconi ha sempre avuto attenzione verso la gente.
Ieri, di fronte al Quirinale, ci sono stati assembramenti di persone che intonavano slogan, parlavano di "liberazione dell'Italia" e che esultavano per le dimissioni del presidente Berlusconi.
Scommetto che, in seguito, molte di queste stesse persone saranno le prime a rimpiangerlo, quando il nuovo Governo di Mario Monti inizierà a fare certe misure che potrebbero essere impopolari.
Inoltre, va detta un'altra cosa.
Il PdL ha fatto l'unica scelta percorribile riguardo quello che si dovrà fare.
Darà l'appoggio a Monti solo per le cose che sono state proposte dal presidente Berlusconi nella sua lettera all'Unione Europea.
Con un'altra chiave di lettura, possiamo dire che il Governo Monti potrebbe non avere l'appoggio nel PdL, qualora non faccia quanto detto prima.
A prescindere da tutto ciò, il centro destra dovrà ricompattarsi, ricostituendo l'alleanza con la Lega Nord e, possibilmente, allargando la coalizione alle altre forze moderate, in vista delle elezioni che si dovranno fare.
Di fatto, la politica è stata commissariata.
Si deve iniziare a lavorare subito per fare ciò, per non fare regali alla sinistra.
Cordiali saluti.
I TALENTI
Leggete il seguente brano del libro dei Proverbi (capitolo 31, versetti 10-13.19-20.30-31):
"[10] Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
[11] In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
[12] Essa gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
[13] Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
[19] Stende la sua mano alla conocchia
e mena il fuso con le dita.
[20] Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
[30] Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
[31] Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città. ".
Della I lettera di San Paolo ai Tessalonicesi (capitolo 5, versetti 1-6):
"[1] Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva;
[2] infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore.
[3] E quando si dirà: "Pace e sicurezza", allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà.
[4] Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro:
[5] voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre.
[6] Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii. "
e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 25, versetti 14-30):
"[14] Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.
[15] A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì.
[16] Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque.
[17] Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
[18] Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
[19] Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro.
[20] Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque.
[21] Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
[22] Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due.
[23] Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
[24] Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;
[25] per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo.
[26] Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
[27] avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse.
[28] Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti.
[29] Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
[30] E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. ".
Oltre a questi, leggete il Salmo 127 (128).
Questi sono i brani che sono stati letti nelle Messe di ieri sera e saranno letti in quelle di oggi.
Con queste parole, il Signore ci insegna a sfruttare al meglio i doni che egli ci ha dato.
La parabola dei talenti (che si trova nel brano del Vangelo) dice questo.
Qual è il talento che Dio ci diede?
La risposta è facile.
Il talento è Gesù Cristo stesso.
Il migliore modo di usare questo talento è testimoniarlo nelle parole e nelle opere.
Gesù è la Parola di Dio fatta carne.
Quindi, ognuno di noi è tenuto a fare fruttificare la Parola, il talento.
Ogni uomo deve fare fruttificare questo talento.
Il primo passo per fare ciò è quello di riconoscere sé stessi come persone fragili e di riconoscere Gesù come il "Dio che salva".
A tale proposito, vi invito a leggere questo brano che mi è stato inviato dall'amico Arild Kare Edvardsen, che mostra un pezzo del catechismo luterano del XVI secolo:
"Prepared by Dr. Martin Luther for those who intend to go to the Sacrament
[The "Christian Questions with Their Answers," designating Luther as the author, first appeared in an edition of the Small Catechism in 1551, five years after Luther's death].
After confession and instruction in the Ten Commandments, the Creed, the Lord's Prayer, and the Sacraments of Baptism and the Lord's Supper, the pastor may ask, or Christians may ask themselves these questions:
1. Do you believe that you are a sinner?
Yes, I believe it. I am a sinner.
2. How do you know this?
From the Ten Commandments, which I have not kept.
3. Are you sorry for your sins?
Yes, I am sorry that I have sinned against God.
4. What have you deserved from God because of your sins?
His wrath and displeasure, temporal death, and eternal damnation. See Romans 6:21,23.
5. Do you hope to be saved?
Yes, that is my hope.
6. In whom then do you trust?
In my dear Lord Jesus Christ.
7. Who is Christ?
The Son of God, true God and man.
8. How many Gods are there?
Only one, but there are three persons: Father, Son, and Holy Spirit.
9. What has Christ done for you that you trust in Him?
He died for me and shed His blood for me on the cross for the forgiveness of sins.
10. Did the Father also die for you?
He did not. The Father is God only, as is the Holy Spirit; but the Son is both true God and true man. He died for me and shed his blood for me.
11. How do you know this?
From the holy Gospel, from the words instituting the Sacrament, and by His body and blood given me as a pledge in the Sacrament.
12. What are the Words of Institution?
Our Lord Jesus Christ, on the night when He was betrayed, took bread and when He had given thanks, He broke it and gave it to the disciples and said: "Take eat; this is My body, which is given for you. This do in remembrance of Me." In the same way also He took the cup after supper, and when He had given thanks, He gave it to them, saying: "Drink of it, all of you; this cup is the new testament in My blood, which is shed for you for the forgiveness of sins. This do, as often as you drink it, in remembrance of Me."
13. Do you believe, then, that the true body and blood of Christ are in the Sacrament?
Yes, I believe it.
14. What convinces you to believe this?
The word of Christ: Take, eat, this is My body; drink of it, all of you, this is My blood.
15. What should we do when we eat His body and drink His blood, and in this way receive His pledge?
We should remember and proclaim His death and the shedding of His blood, as He taught us: This do, as often as you drink it, in remembrance of Me.
16. Why should we remember and proclaim His death?
First, so that we may learn to believe that no creature could make satisfaction for our sins. Only Christ, true God and man, could do that. Second, so we may learn to be horrified by our sins, and to regard them as very serious. Third, so we may find joy and comfort in Christ alone, and through faith in Him be saved.
17. What motivated Christ to die and make full payment for your sins?
His great love for His Father and for me and other sinners, as it is written in John 14; Romans 5; Galatians 2 and Ephesians 5.
18. Finally, why do you wish to go to the Sacrament?
That I may learn to believe that Christ, out of great love, died for my sin, and also learn from Him to love God and my neighbor.
19. What should admonish and encourage a Christian to receive the Sacrament frequently?
First, both the command and the promise of Christ the Lord. Second, his own pressing need, because of which the command, encouragement, and promise are given.
20. But what should you do if you are not aware of this need and have no hunger and thirst for the Sacrament?
To such a person no better advice can be given than this: first, he should touch his body to see if he still has flesh and blood. Then he should believe what the Scriptures say of it in Galatians 5 and Romans 7. Second, he should look around to see whether he is still in the world, and remember that there will be no lack of sin and trouble, as the Scriptures say in John 15-16 and in 1 John 2 and 5. Third, he will certainly have the devil also around him, who with his lying and murdering day and night will let him have no peace, within or without, as the Scriptures picture him in John 8 and 16; 1 Peter 5; Ephesians 6; and 2 Timothy 2.".
Va detto, infatti, che Cristo pagò per le nostre colpe.
Riconoscere è come avere il talento di cui ho parlato prima.
Molto spesso, noi ci comportiamo come quel servo che ebbe un solo talento e che, anziché investirlo e farlo fruttificare, preferì metterlo sotto terra ed il padrone si arrabbiò, mettendolo fuori dalla porta e togliendoli il denaro.
Ad esempio, durante una conversazione, può succedere che si tocchi l'argomento religioso ma che noi non diciamo niente per "evitare di offendere chi la pensa diversamente".
Un altro esempio può essere il silenzio di chi si professa cattolico di fronte a cose gravi come l'aborto o l'eutanasia.
Un altro esempio ancora è l'atteggiamento di chi si professa cattolico ma poi appoggia idee che sono contro il cattolicesimo, come il comunismo.
Per il cattolico che fa queste cose deliberatamente e non riconosce l'errore diventa inutile persino ogni sacramento. E' questa la vera vanità che ci impedisce di riconoscere Gesù come il Cristo, il Figlio di dio.
Così, noi disconosciamo Cristo di fronte agli altri e, quando noi dovremo incontrarlo, egli disconoscerà noi, come il padrone disconobbe il servo infedele.
Se facciamo il contrario, allora, il Signore ci inviterà ad essere partecipi della sua gioia, come il padrone invitò ad unirsi a lui nella sua gioia gli altri due servi che fecero fruttificare i talenti che diede loro.
E' questo il significato della parabola dei talenti.
Cordiali saluti.
NASSIRIYA, IO NON DIMENTICO!
Cari amici ed amiche.
Non dimentichiamoci di coloro che morirono in quel 12 novembre del 2003, in quei vili fatti da persone senza scrupoli e senza rispetto per la vita.
Queste persone che morirono a Nassiriya (Iraq) in quel tristissimo giorno furono dei veri servitori dello Stato a cui noi dobbiamo molto.
Ricordo questi eroi con questa mia poesia:
LI NNUCENTI
(GLI INNOCENTI)
“Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli...
e non vuole essere consolata,
perché non sono più.”
Sì! Come scrive fici Diu ntô Vancelu...
a lo pio Apostulu, Santu Matteu, in largasìa,
forse...per la Chjave purtà pure de lo Celu,
et russu lo sangue, poscia chì disse Geremia,
in Bethlehem...chì Santa si fici...la terra...
come lo vinu...lo beon a bì...ebbe ntâ guerra!
Ùn contra li nimici surdati, di malo chì fubbenu,
per de lo forastiero rè Erode...commendare, l’ armi...
ma contra li zitelli, li Nnucenti, ebbenu...
et stolide et stolte...quella lorda a movere et trista...
per more fari...chì miraron li Magi co’ la Stidda...
co’ lo Figghiu di Diu...Santa questa Famidda!
Ma ntô tempu a vena...chianciri fubbe novo questu...
come niuru ntô celu un acellu...
da Fotheringay ntô mese di ferraghju ntô castellu,
sì ntô ghjornu ottavu, de l’annu millecinquecentottantasette,
da Lodainn an lar chì a vena ebbe, a la riggina...
lo capu ci tagghiarunu l’òmini...co’ torti...
per Diu, chì elli dissero, et come lo torchio per la racina...
a la città di Lunden, ibi ntô seculu, fubbe...et di morti!
Sì! Rammentino l’òmini...lo Tudor rè Arricu...
chì more fici lo ministru Tomasu et so’ amicu...
com’ in vindetta Maria riggina, so’ figghia Romana,
chì ntô focu...di Dorwitceaster l’arcivescovo mittiu...
et Carlu lo rè et li romani...chì lo sangue versaron et bercio:
“Chì àutru ùn sii scheleru ntô Nome di Diu...Nostru Diu!”.
In cantà pio...chì ancor movono! Come sì Illibata hè la Matri!
Questi...come li zitelli in Bethlehem et li primi cristiani...
et come ntô seculu nostru li giudii ntâ Germania...
et li taliani ntâ Dalmazia et li istriani...
sì come...chì in Novum Eboracum periron le genti...
in ghjornu ondeci di sittembri...et in Nassiriya...
come ntâ Bactriana et Cristu in Cina...sò novi li Nnucenti!
Sì...a rimembrar in risma, di certu...
tale per l’ empi...contra in ischerzo chì sò...Diu...
et tristi, chì ficiru pesto lo cor et apertu...
d’onne victima...de lo dileggiar lo Cridu, in Imitatio...pia,
et in penare l’ òmo...per d’àutri questa iattura...
chì abbia lo ghjustu...in cunniscenza...sanza pavura!
Chi non è credente rifletta!
Cordiali saluti.
RONCOFERRARO, PROPOSTA CULTURALE
Cari amici ed amiche.
Questa mattina, ho portato presso il Comune di Roncoferraro la seguente istanza culturale:
"
PROPOSTA CULTURALE
Alla cortese attenzione del signor Sindaco, Candido Roveda, dell'Assessore alle Politiche Culturali, professoressa Livia Calciolari, dei signori membri della Giunta e del Consiglio Comunale di Roncoferraro (Mantova).
Oggetto: Proposta di realizzazione di un evento culturale dedicato ai catari e ai Cavalieri Templari e alle tracce loro e dell'esoterismo medioevale che sono presenti qui sul nostro territorio.
ISTANZA
Egregio signor Sindaco, egregi Assessori e Consiglieri comunali.
Il mio nome è Antonio Gabriele Fucilone e, ai sensi dello Statuto di questo Comune, vorrei proporre la realizzazione di un evento culturale dedicato alla storia medioevale del nostro territorio.
A differenza di quanto dice la storiografia ufficiale, il nostro territorio ha una storia più ricca di quanto si possa immaginare.
Ad esempio, la Rotonda di San Lorenzo, che si trova a Mantova, potrebbe essere una chiesa templare.
Infatti, ci sono altre chiese simili. Cito, ad esempio, la Rotonda di Montesiepi, che si trova in provincia di Siena, la Temple Church, che si trova a Londra, o la Holy Sepulchre Church, che si trova Cambridge, sempre in Regno Unito, o la chiesa che si trova a Tomar, in Portogallo.
Queste furono tutte chiese templari.
Anche Roncoferraro ha cose abbastanza singolari.
Ad esempio, la figura marmorea che è murata nel muro del campanile della pieve dei Santi Cosma e Damiano (che si trova nella frazione di Barbassolo) potrebbe non essere un semplice pezzo preso come materiale di recupero ma potrebbe essere una sorta di “mascherone” usato per tenere lontano il male, come i gargoyles delle cattedrali gotiche.
Inoltre, Roncoferraro potrebbe essere stata anche terra dei catari, una setta ereticale che discese dai quella dei bogomili, in cui gli uomini erano divisi in “perfetti” e “credenti”.
I primi supponevano che il mondo visibile fosse stato creato dal demonio mentre le anime fossero state create da Dio.
Tutti questi argomenti sono stati da me trattati sul mio blog, “Italia e mondo”, negli articoli del 04 febbraio 2011, del 24 marzo 2011, del 27 maggio 2011, del 17 ottobre 2011, del 25 ottobre 2011, del 06 novembre 2011 e del 12 novembre 2011.
Sono stato anche citato sul blog del circolo “Nuove Prospettive per Roncoferraro”, un circolo culturale.
Ho tanto materiale e credo che si possa dedicare un evento culturale a questo tema.
Ringraziando dell'attenzione, porgo i miei cordiali saluti."
COMMENTO:
Nell'articolo in cui sono stato citato ha parlato del fatto che io faccia ricerche anche sui siti massonici e quant'altro.
Come disse anche un grande bibliofilo qual è il senatore Marcello Dell'Utri (nella foto in alto), del quale visiterei volentieri la biblioteca, la storia va studiata senza pregiudizi.
Certo nella nostra storia ci furono personaggi che sono indifendibili.
Cito, ad esempio, Hitler, Stalin, Pol Pot, Ceausescu e Bin Laden.
Questi personaggi furono dei criminali.
Ce ne furono altri che, invece, furono grandi e portarono idee nobili.
Tra questi non posso non citare Gesù Cristo.
Però, per quanto riguarda il resto, la storia va studiata senza pregiudizi, anche sentendo "l'altra campana", ossia quell'insieme di studi che non sono riconosciuti dalla storiografia ufficiale.
Solo così si può acquisire quell'acume e quel senso critico con cui si può leggere la storia.
Cordiali saluti.
venerdì 11 novembre 2011
DANTE MISTERIOSO
Cari amici ed amiche.
Guardate questo video che ho preso da Youtube e che mostra uno spezzone della trasmissione "Atlantide", che va in onda su L7.
Esso parla di presunti misteri di Dante Alighieri. Anch'io voglio fare altrettanto.
Di Dante è stato detto molto e su di lui tanto si è scritto.
Si sa che nacque a Firenze tra il 22 maggio ed il 13 giugno del 1265 e che morì in esilio a Ravenna il 14 settembre del 1321.
Già il fatto che non si sappia la data certa della sua nascita può essere di per sé un mistero.
Si sa che scrisse la Divina Commedia e si sa anche che viaggiò anche in giro per l'Italia e conobbe grandi signorie, come quella di Cangrande della Scala, a Verona.
Si sa anche che appoggiò i guelfi bianchi, ossia quei guelfi che, pur sostenendo il Papa, erano vicini all'imperatore, dopo lo scontro con i guelfi neri, sostenitori intransigenti del Papa, che ci furono tra il 1294 ed il 1296.
Tuttavia, vi è anche un "Dante Alighieri nascosto".
Infatti, il video già dice molto ma anch'io ho del materiale, che attingo dal libro della Selezione della Reader's Digest "Europa Misteriosa".
I versi della Divina Commedia nascondono più di quanto si possa immaginare.
In primo luogo, continua a comparire sempre il numero tre.
Il tre, si sa, indica la Trinità.
Il tre fu molto ricorrente anche presso i Cavalieri Templari.
Inoltre, nei testi vi è un forte accento manicheo e zoroastriano , per via della visione dualistica tra bene e male, dualismo che fu tipico dei manichei, dei bogomili e dei catari.
Ad esempio, pare che molte metafore si ricolleghino alla sapienza (Sophia) della Persia preislamica. Ciò fu osservato anche dall'erudito zoroastriano Jvani Jamshedi Modi all'inizio del secolo.
Inoltre, la Commedia dà un grande spazio alle figure muliebri, Beatrice in primis.
Beatrice rappresenta la Vergine di luce, secondo la tradizione di Mani.
Nel Purgatorio , canto III, versi 119-128, si parla di "morti in vita" e "viventi" che pur ottenebrati dal male anelano la luce.
Da qui nasce la descrizione di una cosmologia in cui compaiono due "Trinità".
Infatti, vi è una "trinità di luce", che è composta da Dio, la Vergine Madre e Gesù, e da una "trinità di tenebre", che è composta da Satana, il Serpente e la Brama.
Nella "trinità di luce", manca lo Spirito Santo che è stato sostituito dalla Vergine Madre.
Forse, Dante avrà voluto farci capire che lo Spirito Santo sta sia Dio (poiché è Dio stesso) che nella Vergine Madre ed ovviamente in Gesù Cristo.
Un passo del Credo che noi recitiamo nelle nostre Messe dice:
"E per opera dello Spirito Santo, si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo."
Inoltre, qui vi è un altro particolare.
Leggete questo brano che ho tratto dal sito della trasmissione televisiva del professor Roberto Giacobbo, "Voyager", trasmissione che va in onda su Rai 2.
Questo brano dice:
"Ci sono luoghi "estremi" per chi, come noi, segue i confini della conoscenza. Luoghi che compaiono nelle leggende in tempi diversi e in popoli distanti. Luoghi come quello in cui ci troviamo oggi: l'Islanda. Per alcuni, la mitica "Ultima Thule".
Il primo a parlare di Thule, come abbiamo appena sentito, fu il poeta Virgilio, circa trenta anni prima della nascita di Cristo.
Una curiosa coincidenza, perché il viaggio che stiamo per affrontare insieme, segue le tracce di un altro e ben più famoso viaggio: quello descritto da Dante nella Divina Commedia. È solo un caso, ma come tutti sanno, la guida scelta dal sommo poeta fu proprio Virgilio.
Virgilo, Dante, l'Ultima Thule: 3 nomi che hanno molto in comune.
"Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;
tu se' solo colui da cu' io tolsi
lo bello stilo che m'ha fatto onore".
INFERNO I
Il viaggio che stiamo per iniziare può sembrare molto complicato. Ma non è così. Vi chiediamo di seguirci con attenzione perché stiamo per seguire una pista mai battuta finora.
Tutto parte da un libro pubblicato quest'anno da una casa editrice e da una spedizione condotta sul campo da un'equipe internazionale. Dunque un'idea semplice e al tempo stesso sconvolgente: il viaggio di Dante nella Divina Commedia non sarebbe solo un viaggio di fantasia, pieno di metafore e allegorie, ma potrebbe forse essere il racconto cifrato di un viaggio reale, che avrebbe fatto fin qui, in Islanda, nella leggendaria terra di ghiaccio e di fuoco.
Secondo i ricercatori, che stiamo seguendo in Islanda e di cui avremo le immagini in esclusiva del loro lavoro sul campo, al centro di tutto potrebbe esserci un tesoro nascosto.
Qualcosa di cui Dante avrebbe lasciato traccia per chi fosse stato in grado di decifrare il codice segreto delle sue terzine.
"O voi ch'avete li 'nteletti sani,
mirate la dottrina che s'asconde
sotto 'l velame de li versi strani"
INFERNO IX
Il segreto di Dante non sarebbe celato solo nei versi della commedia, ma anche in alcuni quadri di artisti altrettanto famosi. Maestri del calibro di Botticelli e Leonardo Da Vinci. D'altronde questa Terra esercita il suo fascino magico per diversi motivi.
Il primo è che molti studiosi, come abbiamo detto all'inizio di questo viaggio, la identificano con l'Ultima Thule.
Anche Giulio Verne, grande scrittore molto legato ai circoli esoterici, individua in uno dei vulcani sepolti dal ghiaccio l'entrata per il suo "Viaggio al centro della Terra".
Conoscenze antiche quelle a cui avrebbe attinto Verne. Le stesse che forse permisero a Leif Erikson, il grande eroe vichingo di raggiungere l'America ben 500 anni prima di Cristoforo Colombo, intorno all'Anno Mille.
Forse perché il leggendario Leif non fu il primo a compiere tale avventura.
Secondo i testi cinesi, Shan Hai Ching T'Sang-Chu e Shan Hai Jing avrebbero raggiunto le coste americane passando lo stretto di Bering già nel 2640 avanti Cristo, durante una missione voluta dall'imperatore Huang Ti.
Le leggende Indù raccontano invece di viaggi verso il Messico tra l'800 e il 400 avanti Cristo. Lo scopritore, che avrebbe poi vissuto tra gli Atzechi si chiamava vixepecocha.
Il primo europeo, sempre secondo leggende non accertate, sarebbe stato il monaco irlandese San Brendano vissuto a cavallo tra il 400 e il 500 dopo Cristo. Ben 5 secoli prima dell'impresa dell'islandese Leif Erikson, narrata nella saga di Erik il Rosso nel dodicesimo secolo.
C'è chi sostiene che prima di Colombo, a raggiungere l'America, sarebbero stati anche uomini affiliati all'ordine dei Templari: alcuni cavalieri sarebbero stati spediti in messico all'inizio del XII secolo a recuperare oro con cui finanziare la costruzione delle imponenti cattedrali gotiche, mentre nel 1398 Harry Saint Clair, guidato dal navigatore veneziano Antonio Zeno avrebbe affrontato l’atlantico per nascondere un tesoro templare nella lontana Oak Island. Storia, questa, che troverebbe conferma nelle decorazioni della misteriosa cappella di Roslyn in Scozia.
E non è tutto. Lo stesso Cristoforo Colombo avrebbe ottenuto informazioni vitali per la sua scoperta proprio durante un viaggio in Islanda del 1477, solo 15 anni prima della grande impresa...
Ci troviamo sulla Faglia MedioAtlantica. Questo è uno dei luoghi più magici del pianeta ed era sacro anche agli antichi Islandesi, che qui si riunivano per decidere il loro futuro. Ma in questo che forse è il primo parlamento d'Europa, successe qualcosa di molto strano. Qualcosa che, inaspettatamente – ancora una volta – ha a che fare con i Cavalieri Templari.
Ma ora è tempo di partire. Ripercorreremo quello che viene ritenuto il vero viaggio di Dante. Un'avventura che ci porterà ai confini della conoscenza. Intanto c'è ancora qualcosa che vogliamo raccontarvi su questa terra così magica. È la storia di un monte sacro, di un popolo invisibile e di un cancello che porterebbe al centro della terra.
Hvannadalshnukur è la montagna più alta d'Islanda. Per gli islandesi è una montagna magica.
L'aspetto suggerisce antiche forze magiche in grado di plasmare 8.500 chilometri quadrati di ghiaccio che avvolgono il massiccio, e seppelliscono i vulcani che dormono – vivi – sotto di esso.
La chiamano "La Porta dell'Inferno". Ma quale è il segreto che lo pone nel novero dei luoghi leggendari della Terra? Le tradizioni locali assicurano che la montagna è la sede dell'"Huldulfolk", non un essere bensì un popolo, anzi una progenie: quella degli Elfi.
Il viaggio continua. Siamo sulla Kjelo Route, la più antica strada d'Islanda, una strada che forse venne percorsa da Dante molti secoli fa. Questi boschi e queste montagne sembrano irradiare storie e magia da ogni angolo. Ma noi siamo qui per un motivo più preciso. Ricordiamoci, infatti, che stiamo seguendo le tracce di Dante Alighieri, in quello che sarebbe un incredibile viaggio compiuto in gran segreto su questi stessi sentieri circa 700 anni fa.
"Perché 'l turbar che sotto da sé fanno
l'essalazion de l'acqua e de la terra,
che quanto posson dietro al calor vanno"
PURGATORIO XXVIII
Qui si esce dal Purgatorio, di là Dante va verso il Paradiso. Eccoci al centro di tutta questa storia. Se l'ipotesi del ricercatore italiano fosse corretta, quello sarebbe il trono di Beatrice e questa la Candida Rosa dei Beati.
Ma c'è di più: un immenso tesoro sarebbe nascosto al centro delle coordinate "inviateci" da grandi artisti nel corso dei secoli. Qui infatti Dante incontra Dio. Cosa c'è nascosto sotto l'anfiteatro?
Gli studiosi stanno lavorando: se ci sono novità vi aggiorneremo.".
Secondo questa teoria, pare che Dante fosse andato in Islanda e che quel territorio gli potesse avere ispirato la Divina Commedia.Ora sorgono delle domande.
Perché fece questo viaggio, ammesso che lo abbia fatto?
Con chi potrebbe avere fatto questo viaggio?
Anche qui ci sono delle coincidenze particolari che riguardano la città di Mantova.
Nella città esiste una piazza dedicata a Dante Alighieri, la cosiddetta "Piazza Broletto".
Sapete dove si trova questa piazza?
Questa piazza si trova non lontano dalla Rotonda di San Lorenzo, un edificio di chiara impronta templare, e dalla Basilica di Sant'Andrea.
La cosa non vi dice niente?
Non vi dice niente di un presunto viaggio di cui ho parlato di recente e del Santo Graal.
Inoltre, chi è il compagno di viaggio di Dante Alighieri nella Divina Commedia?
Non è mica un certo Virgilio, il poeta mantovano per antonomasia?
Inoltre, nella Divina Commedia, Dante stesso disse di avere parenti mantovani.
Leggete questo brano del I Canto dell'Inferno che recita:
"Rispuosemi: "Non omo, omo già fui,
e li parenti miei furon lombardi,
mantovani per patrïa ambedui.
Nacqui sub Julio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto
al tempo delli dei falsi e bugiardi.".
Nel canto, queste parole erano attribuite a Virgilio.
Però, e lo dico da poeta per hobby (che non può né osa compararsi al quel genio quale fu Dante), io so che quando una poesia parla di un personaggio, quest'ultimo dice quello che vuole che l'autore dica.
A volte, dietro al personaggio si cela l'autore stesso.
Io lo faccio nelle mie poesie.
Leggete questa mia poesia intitolata "Memoriale de l'apprendista di Rosslyn", in cui faccio parlare l'apprendista scalpellino che scolpì la "Colonna dell'apprendista" che si trova nella Rosslyn Chapel e che fu ucciso dal suo maestro che fu invidioso.
La poesia recita:
"MEMORIALE DE L’APPRENDISTA DI ROSSLYN
Com’ eiu nsunnai...eiu ntô travagghiu fici!
Fubbe Diu...lo Babbu Nostru...questu a dare a me nsunnari...
per de l’occhi fare maraviglia et lo core ntamari?
Si fussi...sì ntâ ghjesgia di Rosslyn...de lo Signuri...
chì Unu hè et Trino...et mio ùn sarìa questa culonna!
Sì...sò scunvintu...chì vole Ellu cunnosce a nuatri piccaturi...
so’ la putenza fare et l’arti com’ a li Santi et a la Madonna!
Chì sii...com’ eiu nicu a l’occhi di Diu...l’ òmo...
pio...a pruvà Ellu a cercare per sé et so’ cari...
in questa petra, pagana in parere, come lo mari...
sì ntâ cianta...intra lo tortile...com’ un filare...pria...
per lo vinu fare ntô Misteriu! Com’ in Mantua Sant’Andria!
Sì...ibi pure hè...chì ntâ morti...per nuatri salvà...
sì ntâ nostra mano, chì lorda hè tanto, portò so’ Figghiu...
et per Pascha poscia...chì a cantà...
per primu lo Santu Apostulu Matteu...ebbe...megghiu...
si sò, di tortile questu, a manghjà et la verzura ntô pedano...
pure li draghi...chì sò contra...invero Ellu, chì ùn hè vano,
com’ intra li gigli, lo maiz...d’oru lo granu...et l’astri!
Si scrive questu miran li mortali...chì sì sacrali...
lo zitellu, lo vechju et li me’ sodali...
o fratelli...per mio l’anima ntô Rusariu...sìanu...
et per la mio ghjuventù invero...intra sego et incensi...
ché mondo questu lassari puonno...et me’ martoriu...
come sò sicuru eiu...sarà ntâ nvidia!
Sì...peggiu...de lo Nfernu...chì faci nimicu...
hè questu piccatu et tristo assai...pure ntô core...
et per vezzo invero...cangiando onne amicu!"
Non ho certamente fatto una seduta spiritica, cosa per altro aborro, poiché sono un cattolico praticante, pur con tutti i miei limiti. Inoltre, cita il Mantovano più volte e cita anche Governolo, una frazione del Comune di Roncoferraro, che, guarda caso, potrebbe essere stata anche la terra dei catari.
Chi non me lo dice che il poeta fiorentino potesse avere viaggiato con i Cavalieri Templari ed il Santo Graal e potesse essere passato in Scozia, fino ad arrivare in Islanda?
Certo, la cosa merita indagini più approfondite.
Intanto, vi invito a leggere questa mia poesia che avevo già pubblicato su "Italia chiama Italia" e che recita:
"U MISTERIU D’U VIAGHJU DI DANTI ALIGHIERI
“Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore;
tu se’ solo colui da cu’ tolsi...
lo bello stilo che m’ha fatto onore.”
De ‘l pio Alighieri, cantor et omo, sì...un’ombrìa,
ntâ vita, chì Celu et Purgatoriu fici...poscia lo Nfernu,
ntô tempu a vena...o mentre o pria,
ché andà poté...induve hè longu tantu l’invernu...
forse...ntô misteriu...come so’ fubbe onne palora!
“O voi ch’avete li ‘ntelletti sani,
mirate la dottrina che s’asconde...
sotto il velame de li versi strani.”
So’ cumpari et so’ maestru et amicu...de la mio terra...Virgiliu,
com’ellu cantò...ntâ so’ fiera mantoana anima...come sò eiu,
forse ntê banni...ntô Nordu...su l’Isula d’Islanda...
et ntâ muntagna di Hvannadalshnkur...Odisseo forse et Ruggieri...
seco ntâ Xhiamma et Paulu et Francesca mirò...et per la landa...
in secutare la Kjelo Route, di fornu la via et di ghjacciu,
affin a Beatrice, so’ l’amata, parve ellu andà, chì parlà fici...
uniti...un fiurintinu, un lummardu, un sicilianu et un bastiacciu!
“Perché ‘l turbar che sotto da sé fanno...
l’essalazion de l’acqua e de la terra,
che quanto posson dietro al calor vanno...”
Come de’ Maya le messi et l’aloe...ntâ ghjesgia di Cunniscenza,
di Cristofuru Culommu pria, Brendano et i Normanni,
per d’omo voluntati o de ‘l Creator Putenza...
et ntâ Scozia, Vieta et Nova, i Templari et poscia in anni,
per d’Ispagna i conversos...chì missio scorse Wiesenthal,
per il mondo scopre, ellu, Danti Alighieri...dette la parte,
forse, sì ellu sulu, oltre Diu, de la Divina Cummèdia sape!
Dì, chì scrissi, contar puonno...come reflettere...
et per Thule, l’Ultima, pruvà la via,
di me et di scientia nova...l’omo et la fimmina,
tandu...ellu, Saint Clair et i Sancti...megghiu in questa puesia?
ANTONIO GABRIELE FUCILONE
RONCOFERRARO (MANTOVA)".
GRAZIE PRESIDENTE BERLUSCONI!
Cari amici ed amiche.
L'amica Maria Teresa Bargelli, dalla pagina di Facebook del "Minzolini Fan Club", ha condiviso con me questa fotografia, con la didascalia che recita:
"Purtroppo gli italiani si sono dimostrati ingovernabili e penso che quello che sta accadendo in questo momento è quello che meritano.
Perchè gli italiani non sono scesi in piazza a protestare per i privilegi dei politici?
Per l'aumento delle tasse?
Per l'iva?...
Erano tutti interessati alle escorts!
Napolitano, la magistratura, la stampa nazionale, il centro sinistra, i traditori e gli astensionisti hanno fatto il resto. Non gli hanno consentito di governare e di attuare le riforme .
Questo senza pensare alle priorità dell'Italia; hanno provveduto a farla a pezzi e con Essa anche Silvio Berlusconi che è stato perseguitato giudizialmente, diffamato e hanno anche attentato alla sua vita ed ora lo hanno costretto a dimettersi...
L'unico problema dell'Italia pareva Berlusconi sì! Berlusconi no!
Con la nomina di Monti la democrazia è stata calpestata e i cittadini sono stati privati dal loro diritto di scegliere il governo che vuole.
Personalmente ringrazio Silvio Berlusconi per tutto quello che ha fatto per l'Italia e gli sono grata per aver fatto sognare gli idealisti del nostro Paese !".
Non posso fare altro che essere d'accordo con Maria Teresa ed aggiungere che quanto successo dimostra solo che l'Italia è tutto meno che un Paese serio.
In un Paese serio, i governi non vengono decisi da una stretta cerchia di parlamentari, in spregio alla volontà popolare.
Quanto successo è stato molto grave.
Da un punto di vista politico, vi è stata l'abdicazione della politica a pannaggio dei tecnocrati.
Da un punto di vista umano vi è stata una cosa altrettanto brutta.
Tante persone dovrebbero la loro fortuna politica al presidente Berlusconi.
Il primo dovrebbero essere, ad esempio, Gianfranco Fini ed i suoi, poiché grazie al presidente Berlusconi, la destra poté salire al potere.
Invece, le tante delle persone che gli dovrebbero baciare i piedi, perché le ha aiutate politicamente, hanno preferito voltare le spalle al presidente Berlusconi.
Se ci sono due cose che mi fanno arrabbiare sono l'ipocrisia e l'ingratitudine.
Chi un tempo era alleato del presidente Berlusconi ed oggi lo attacca è un ipocrita, perché (prima di parlare male degli altri) farebbe bene a guardare in casa propria, ed è anche un ingrato perché ha morso la mano che prima l'aiutava.
Di sicuro, da questo marasma la politica non esce bene.
Seccome, tutti su di me si può dire, meno che sia un ingrato ed un ipocrita, al presidente Berlusconi dico:
"GRAZIE DI CUORE!".
Infatti, questi suoi diciassette anni di impegno politico per il nostro Paese dimostrano la caratura morale di quest'uomo che, ricco per com'è, avrebbe potuto godersi la vita e invece ha preferito profondere le sue energie nella politica, per cercare di migliorare questo Paese, esponendosi ad insulti dei suoi beceri avversari, violenza fisica e quant'altro.
Termino, invitandovi a leggere il mio articolo su "Italia chiama Italia".
Il presidente merita rispetto!
Cordiali saluti.
LOTTA AL MALE? BISOGNA ESSERE FORTI!
Cari amici ed amiche.
Vi segnalo questo articolo che mi è stato segnalato dall'amico Angelo Fazio. Questo articolo è intitolato "L'esorcista don Tomaselli e il Purgatorio" che si trova sul sito "Pontifex. Roma"
Questo articolo è un omaggio all'esorcista salesiano don Tomaselli che trattò la questione della vita dopo la morte e del Purgatorio, di cui parlarono anche persone non cattoliche, come l'ebreo dottor Ruppin che scrisse:
"Dato che la morte e la venerazione degli spiriti dei morti, ad essa legata, è la base fondamentale di tutte le religioni, ancor oggi nel sentimento religioso degli Ebrei dell’est essa ha una notevole importanza.
E’ dimostrativo a questo proposito il fatto che per i figli di un morto è un dovere sacro pronunciare nel tempio ogni giorno per un anno, dopo la morte del padre, ed in seguito ogni anno nel giorno commemorativo, la preghiera del Kaddisch, una preghiera che è una lode di Dio e che deve portare tranquillità e pace all’anima del defunto”. Il filosofo Schopenhauer, libero pensatore, scrive nella sua opera: “Esperimento sulla possibilità di vedere gli spiriti”: “La negazione della possibilità di una vera apparizione dopo la morte, dunque in certo senso della presenza reale e personale di un defunto, non può basarsi su nient’altro che sulla persuasione che la morte sia l’assoluto annullamento dell’uomo. Finché manca questa persuasione non si può escludere che un essere che esiste ancora in un qualche luogo, non si possa in qualche modo manifestare e non possa influire su un altro, che pur si trovi in un altro stato”.".
Pregare per i morti e le anime del Purgatorio non è solo un modo per pulirsi la coscienza ma anche un modo per proteggere quell'anima dal male.Infatti, la lotta tra bene e male va oltre ciò che è visibile.
Se così non fosse, non vi sarebbero l'Inferno ed il Purgatorio.
Il fatto che vi sia l'Inferno, significa che vi sono delle anime che si sono corrotte irrimediabilmente.
Il fatto che vi sia anche il Purgatorio significa che vi sono delle anime che, pur potendosi salvare, hanno conosciuto il male e da esso si sono fatte "infettare".
Ora, da ciò, possiamo capire quello che è veramente il male.
Il male è tutto ciò che si oppone a Dio e che porta l'uomo alla distruzione di sé stesso e degli altri.
Il male è, prima di tutto, inganno.
Per farvi capire ciò, vi cito un fatto che riguarda San Martino di Tours, che giusto oggi si festeggia.
San Martino, infatti, non fu famoso solo per avere dato metà del mantello a un mendicante ma anche per essere stato tentato da Satana.
Questi gli si presentò spacciandosi per Gesù Cristo risorto chiedendogli di inginocchiarsi davanti a lui.
San Martino, però, scoprì l'inganno e non si fece corrompere.
Infatti, Gesù predicava la semplicità.
Satana, invece, si presentò come un re pieno di sfarzi, alludendo al fatto che Gesù risorto fosse davvero un re, come dice anche la Bibbia.
Quindi, il maligno usò le Sacre Scritture per compiere il male.
Però, molto spesso, il male agisce sulle nostre debolezze.
Noi uomini, purtroppo, abbiamo brama di potere, di denaro e di tutto ciò che è materiale.
Intendiamoci, il denaro in sé non è cattivo, come non è cattivo il potere.
E' cattiva la brama dell'uomo che punta a divinizzare questi come tutte le altre cose materiali.
Quindi, per affrontare il male serve quindi una grande forza interiore e mettere da parte ogni sentimento che contrasta con il bene, quali sono l'egoismo, la vendetta e la rabbia.
Come scrisse San Paolo nella sua lettera agli Efesini (capitolo 5, versetti 10-12) bisogna indossare l'armatura di Dio per contrastare le ingegnose macchinazioni del diavolo.
Oggi, le ingegnose macchinazioni demoniache non sono solo la brama di potere o l'attaccamento alle cose materiali ma anche le idee che parlano di eguaglianza per tutti, senza tenere conto delle peculiarità di ogni singolo uomo, e di libertà intesa come "fare ciò che si vuole sempre" come anche l'indifferenza verso gli altri.
Queste idee, infatti, puntano a rendere l'uomo prigioniero di sé stesso.
Un uomo prigioniero di sé stesso è già preda del diavolo.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.