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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 20 ottobre 2011

RONCOFERRARO, IL CIRCOLO "NUOVE PROSPETTIVE" ED IL CENTRO DESTRA


Cari amici ed amiche.

Invitato dall'amico Ettore Alessi, ieri ho partecipato ad una riunione del Circolo "Nuove Prospettive per Roncoferraro".
In questa riunione si è parlato del "Manifesto del Circolo". Com'è noto qui nella provincia di Mantova, la nascita del circolo ha ora tutti i crismi dell'ufficialità. Infatti, la notizia della nascita di questo circolo è finita anche sui giornali locali, come la "Gazzetta di Mantova" .
Il dottor Gianni Gasapini, uno dei fondatori e segretario del circolo, ha parlato di tale manifesto e della natura del circolo stesso.
Egli ha affermato che tale circolo si pone come "collante" di tutte le forze contrarie all'attuale amministrazione comunale di centro sinistra.
Leggendo il "Manifesto del circolo", ha sottolineato il fatto che esso (il circolo) non sia legato ai partiti.
Inoltre, ha affermato che il circolo non ha preclusioni contro nessuno poiché, a suo dire, le ideologie sono morte.
Finita l'introduzione di Gasapini, sono intervenuto io che ho detto che condivido quanto detto dal segretario del circolo ma che su un punto egli mi trova in disaccordo.
Infatti, ho affermato che serve una base ideologica, una distinzione tra destra e sinistra.
I valori della destra sono noti, come la sussidiarietà. La sinistra, invece, è per l'assistenzialismo.
Ci sono stati altri interventi.
Uno di questi, lo dico sinceramente, non mi è piaciuto.
L'interlocutore, di cui per rispetto non faccio il nome, ha affermato che per lui il presidente Berlusconi dovrebbe andarsene via e ha fatto una critica che trovo non condivisibile verso la segreteria Lega Nord di Roncoferraro. Nel contempo ha detto anche che bisognerà lavorare sul territorio. Questa è l'unica parte del suo intervento che condivido.
Per il resto, io gli ho risposto affermando che se la destra è al governo il merito è del presidente Berlusconi.
E' facile criticare quando ci sono momenti di crisi.
Quanto alla Lega Nord di Roncoferraro, io trovo ingiusta la critica.
La Lega Nord roncoferrarese, nella figura del segretario Franco Carreri (che non era nemmeno presente alla riunione), ha sempre cercato di esporsi e di fare qualcosa.
Certo, oggi come oggi, capisco un po' la diffidenza della Lega Nord roncoferrarese. Quanto successe nelle elezioni amministrative del 2009 fu una cosa allucinante e la Lega Nord non fu trattata benissimo.
Certo, bisognerà mediare con la Lega Nord. Del resto la mission del circolo è anche questa.
Poi è intervenuto anche Claudio Monelli, ex-candidato consigliere comunale nel 2009, della lista "Libertà di cambiare, diritto di crescere-Poltronieri sindaco".
Del suo intervento trovo interessante la critica fatta al discorso del cardinale Bagnasco a Todi.
Infatti, il presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha affermato che serve un altro Governo.
Secondo monelli, questo discorso denota una certa volontà politica delle gerarchie cattoliche.
E' intervenuto Ettore Alessi che ha affermato che alla gerarchia cattolica interessa avere il controllo della "stanza dei bottoni" e quindi tende a "stare con chi vince". Intendiamoci, Alessi non voleva essere anticlericale.
Ha fatto un ragionamento politico e non contro la Chiesa cattolica in quanto tale.
Sono intervenuto di nuovo io e ho affermato che il vero problema non è il cattolicesimo o la Chiesa ma il democristianesimo.
A tale proposito, porto questa ottima nota di Filippo Giorgianni che prende spunto da questo brano di Ennio Innocenti:

"«IL CONCETTO CATTOLICO DELLO STATO È DIAMETRALMENTE OPPOSTO A QUELLO LIBERALE

[…]

Lo Stato nel concetto cattolico

1) è istituto necessario per natura

2) è organico: armonizza le società native degli uomini e le subordina al Bene Comune

3) è strumento che promuove i beni fondamentali delle persone in crescente solidarietà

4) riconosce la libertà come qualità della volontà spirituale della persona, ma sa che la volontà ha fini e doveri

5) è una potestà anzitutto morale che deriva la sua autorità da Dio, anche se la designazione di chi deve esercitarla può avvenire mediante il popolo

6) la sua autonomia non è assoluta: deve riconoscere la sua subordinazione a Dio (rifiuto del laicismo secolaristico)

7) la sua volontà legislativa non può contraddire il diritto naturale derivato da Dio

8) deve collaborare con la Chiesa Romana, in gerarchia di fini

9) anche nelle questioni economiche tiene conto delle esigenze etiche suggerite dal diritto naturale

Lo Stato nel concetto liberale

1) nasce per libero contratto

2) è individualistico: tutela gli interessi degli individui e dei loro gruppi

3) è il carabiniere che interviene a salvaguardare il contratto sociale

4) postula la libertà senza saperla giustificare nell’individuo e senza saperla finalizzare

5) è un potere che proviene dalla presunta volontà generale dei contraenti il patto sociale

6) la sua autonomia è assoluta quanto la volontà dei contraenti il patto sociale (agnosticismo, laicismo, relativismo)

7) la sua volontà legislativa non può contraddire la volontà della presunta maggioranza dei contraenti il patto sociale

8) deve separarsi da ogni Chiesa e ridurre l’attività religiosa nei limiti della “volontà generale”

9) nelle questioni economiche è guidato dal criterio del profitto e cede alle esigenze tecnocratiche.»".

Infatti, il democristianesimo portò forze non di sinistra a sinistra e spaccò e corruppe il mondo dall'interno. Un vero cattolico non può essere "democratico".
Ho fatto l'esempio di cattolici di sinistra come Rosy Bindi.
I cattolici di sinistra sono e saranno piegati a un certo pensiero che vede la fede solo come un fatto privato. Quando devono confrontarsi con chi non è cattolico, i cattolici di sinistra escono sempre perdenti.
Rileggete l'articolo di ieri.
Poi Alessi ha parlato del presidente Berlusconi, dandogli il merito di avere portato la destra al Governo e di averle dato cittadinanza nell'arco costituzionale.
Inoltre, sempre secondo Alessi il presidente Berlusconi evitò che l'Italia cadesse in mano alla sinistra giustizialista e massimalista.
Tuttavia, egli ha detto anche il presidente Berlusconi non è un politico ma un imprenditore. Pertanto ha affermato che non è uno statista.
Ha parlato anche della necessità di aprire il circolo anche a forze come l'Unione di centro e Futuro e Libertà per l'Italia.
Ha criticato l'attuale gestione del Popolo della Libertà ed ha auspicato i congressi.
Di congressi ha parlato anche il professor Roberto Archi.
Per quest'ultimo, serve prima di tutto un congresso del PdL a livello comunale, così da presentarsi a quello provinciale con una delegazione organizzata.
Tutti hanno poi precisato che l'entrata nel circolo non comporta quella automatica nel Popolo della Libertà.
Hanno detto che il tempo del tesseramento al partito scade nel 31 ottobre 2011.
Archi ed Alessi hanno parlato della necessità di nuovi tesseramenti del PdL a Roncoferraro, per potere fare il congresso.
Ho trovato la discussione molto interessante. La sua vivacità mi è piaciuta.
Si dovrà lavorare un bel po' per amalgamare le forze in campo.
A mio modo di vedere servirà una base ideologica comune. Non si possono fare le alleanze contro l'avversario. Si rischia di perdere.
Il circolo potrebbe avere la funzione importante di fare da "ponte" tra tutte le forze di opposizione.
Cordiali saluti.






LIBIA, ORA CHE SUCCEDERA'?

Cari amici ed amiche.

Guardate il video agghiacciante della messa in mostra del cadavere del dittatore libico Mu'ammar Gheddafi.
Ora, il mondo guarda al futuro. Anche il presidente Berlusconi ha detto: "Sic transit Gloria mundi".
La speranza è quella di un migliore avvenire.
Purtroppo, però, ci sono altre nubi si profilano.
Infatti, sull'avvenire ci sono delle incognite.
Come sarà la Libia del futuro?
Gheddafi fece delle cose non belle. Fece cadere una monarchia filo-occidentale e mise in piedi una dittatura caratterizzata da un miscuglio tra teorie islamiche e socialiste (come testimonia il suo "libro verde).
Fece andare via gli italiani che risiedevano in Libia con pieno diritto e trasformò molte chiese in moschee o in edifici di altro uso.
In seguito, per via del petrolio libico, Gheddafi fece accordi economici con molti Paesi e con l'Italia ebbe rapporti privilegiati, rapporti che portarono benefici al nostro Paese.
Certo, Gheddafi fu un dittatore feroce ed il mondo civile giustamente lo condannò.
Ora, però, se il passato fu con tante luci ed ombre (soprattutto ombre) come sarà il futuro?
Gheddafi fu un dittatore feroce ma tenne lontane associazione terroristiche, come Al Qaeda.
Ora, però, con questa confusione, le cose potrebbero cambiare.
Potrebbero farsi strada le associazioni fondamentaliste e terroristiche e potrebbero crearsi grossi problemi.
Bisognerà tenere sotto controllo la situazione.
Cordiali saluti.

NORD AFRICA, L'INCERTEZZA

Cari amici ed amiche.

Leggete questa notizia dell'ANSA.
Essa è intitolata "Al Jazira: Gheddafi ucciso, la conferma il Cnt".
Secondo questa notizia, il dittatore libico Mu' ammar Gheddafi sarebbe morto a Sirte.
Se questa notizia dovesse essere confermata, sarebbe certificata la fine di un altro regime dittatoriale.
Purtroppo, qui vi è un'incognita.
Dopo la caduta di Ben Ali in Tunisia, di Mubarak in Egitto ed ora di Gheddafi in Libia, quale sarà il futuro del Nord Africa?
Sono caduti dei regimi dittatoriali ma vi è il rischio di una deriva verso il fondamentalismo islamico.
Già, quanto sta accadendo in Egitto deve farci preoccupare.
Infatti, la comunità cristiano-copta è minacciata.
Inoltre, è stata assaltata anche l'Ambasciata israeliana.
Anche in Libia, le cose potrebbero peggiorare.
Non che con Gheddafi le cose fossero andate bene ma chi governa ora la Libia cosa vorrà fare?
Vorrà creare uno Stato laico o uno Stato fondamentalista, come l'Iran?
Devono fare preoccupare anche le situazioni nei Territori palestinesi e in Turchia.
L'amico Riccardo di Giuseppe mi ha segnalato questo articolo de "Il Sussidiario" che parla della situazione in Tunisia.
Il problema è che con questa confusione potrebbero farsi strada le organizzazioni fondamentaliste e terroristiche, come Al Qaeda o i Fratelli Musulmani.
Tenete conto della vicinanza di questi Paesi all'Italia e del rischio per la sicurezza di Israele.
Potrebbero esserci delle situazioni gravi ed incontrollabili.
Cordiali saluti.

LA PROVA DEL CUOCO, LA RECENSIONE


Cari amici ed amiche.

Faccio la recensione di una nota trasmissione televisiva di cucina che va in onda su RAI 1, "La prova del cuoco".
Questa trasmissione è visibile nelle nostre televisioni dal 2000. Salvo la parentesi degli anni 2008, 2009 e 2010, per via della sua maternità, la conduttrice di tale trasmissione è Antonella Clerici. Negli anni 2008, 2009, 2010, la conduttrice è stata Elisa Isoardi.
La co-conduttrice è la cuoca italiana e personaggio televisivo Anna Moroni,
Fino all'inverno 2009/2010, a tale trasmissione partecipava anche Beppe Bigazzi. Quest'ultimo fu cacciato per avere parlato dei gatti che venivano cucinati e del modo migliore per cucinare i suddetti animali. Gli animalisti protestarono e Bigazzi fu cacciato.
Personalmente, non cucinerei (né mangerei) mai un gatto, perché mi farebbe schifo e ritengo che i gatti siano animali da compagnia.
Però, credo che le parole vadano sempre contestualizzate.
Bigazzi sbagliò a "consigliare" i metodi di cottura da applicare per la carne di gatto ma ritengo anche che chi protestò esagerò a sua volta.
Il video su Youtube mostra.
Comunque, questa trasmissione è un connubio tra intrattenimento, giochi a premi e cultura della cucina.
Accanto alle varie gag e alle canzoni del coro dello Zecchino d'Oro, " La Prova del Cuoco" è un ottimo mezzo per fare conoscere la cucina italiana in tutto il mondo.
Accanto alla conduttrice, vi sono anche delle maestre di cucina, come Alessandra Spsni, Palma d'Onofrio e Maria Grazia Calò, dei pasticceri, come Salvatore De Riso, l'ex-chef (oggi pizzaiolo) Gabriele Bonci ed i cuochi, come Cristian Bertol, Gilberto Rossi, Natale Giunta e Marco Parizzi.
Questi ultimi, fanno delle gare tra di loro a chi cucina la pietanza migliore.
Vi sono anche delle gare tra concorrenti e chef, "Chi batterà lo chef", e la "Caccia al cuoco", una gara tra cuochi in cui chi vince diventerà cuoco nella trasmissione.
Sia le maestre che i cuochi e tutti gli altri mostrano le tecniche per cucinare una determinata pietanza.
Lo stesso fa Anna
Inoltre, con la prova del "Campanile Italiano", vengono messe a confronto le arti culinarie delle varie regioni ed i prodotti eno-gastronomici locali.
Vi è anche molta intelocuzione con il pubblico. Ad esempio, Anna Moroni, cucina delle pietanze prese da ricettari di famiglia e consigliate da persone che telefonano da casa.
Per questo, la trasmissione è molto seguita all'estero.
Infatti, la cucina fa parte della cultura di un popolo e "La Prova del Cuoco" è un mezzo atto a fare conoscere la nostra cucina nel mondo.
Termino la recensione con una ricetta, quella della Mostarda Mantovana.
Gli ingredienti sono:

  • Mele cotogne
  • Mele
  • Arance
  • Essenza di senape.
L'esecuzione si fa nel seguente modo:

Bisogna sbucciare le mele cotogne e le mele, a cui si devono togliere i torsoli.
Le mele e le mele cotogne vanno tagliate a fettine.
Anche le arance vanno tagliate a fettine e messe insieme all'altra frutta.
La frutta va poi macerata nello zucchero (NB) per 24 ore.
Passate le 24 ore, la frutta va scolata. Il succo va addensato per circa 10 minuti e rimesso insieme alla frutta.
L'operazione va ripetuta.
Passate altre 24 ore, la frutta ed il succo vanno fatti bollire per almeno 10 minuti.
Dopo la bollitura, si aggiungono circa 13 o 14 gocce di essenza di senape, si mescola il tutto e lo si mette in vasetti ermetici.

NB: per ogni Kg di fette di frutta serve 1/2 Kg di zucchero.

La mostarda può essere usata per accompagnare le carni bollite, i formaggi e come ingrediente per i Tortelli di zucca.
Cordiali saluti.

mercoledì 19 ottobre 2011

UNA PIETRUZZA NELLA SCARPA...

Cari amici ed amiche.

E' un clima orribile!
Non c'è solo la violenza fisica nelle piazze ma c'è soprattutto quella verbale.
Giusto questa mattina, ho trovato su questo blog del commenti che non mi sono piaciuti.
Un "signore", che ha scritto in forma ANONIMA, dei commenti gravemente offensivi sul sottoscritto che, a suo dire, lo avrebbe censurato.
Peccato, però, che quel "signore" abbia trascurato il fatto che io abbia avuto tutte le motivazioni giuste per censurarlo.
I suoi commenti erano pieni di volgarità. Leggete, ad esempio, l'articolo che parla del cimitero di Albinea.
Purtroppo, questa persona (o queste persone) ha fatto (o hanno fatto) commenti simili anche su altri articoli.
Non ho pubblicato certi commenti perché erano veramente volgari.
In un commento mi ha apostrofato con l'espressione (presumibilmente napoletana) "Omm'e merda". Questa espressione non ha bisogno di essere tradotta.
Qui c'è qualcuno che deve essere definito "omm'e merda", quel qualcuno è questo "signore" tanto raffinato.
Meno male che i meridionali non sono rappresentati da simili individui.
La maggioranza dei napoletani (e dei meridionali in genere) è costituita da brave persone.
Se la maggioranza dei meridionali la pensasse come certi individui, la secessione sarebbe stata cosa fatta ed io l'avrei promossa.
A quel "signore" vorrei dire una cosa.
Se è un UOMO metta il proprio nome ed il proprio cognome sui suoi commenti.
E' facile insultare gli altri in forma anonima!
Si assuma la responsabilità di quello che scrive...o ha paura di beccarsi una querela.
Se è un UOMO si faccia un suo blog ed esponga le sue idee, cosa che faccio io.
Comunque, avviso tutti che, da ora in poi, tutti i commenti anonimi NON SARANNO PIU' PUBBLICATI come non saranno più pubblicati tutti i commenti che contengono VOLGARITA' , INCITAZIONI ALL'ODIO ED INSULTI CONTRO IL SOTTOSCRITTO ED ALTRI!
LO STESSO DISCORSO VALE PER FACEBOOK, CHI SCRIVERA' COSE INACCETTABILI SUL MIO PROFILO O SULLA MIA PAGINA, SARA' CACCIATO (SE E' NELLA MIA "LISTA AMICI") E SEGNALATO!
E' ora di finirla!
Ognuno può esporre le proprie idee ma c'è un limite a tutto.
Dalla violenza verbale alla guerriglia urbana il salto è breve!
Quanto accaduto sabato a Roma è la dimostrazione di ciò.
Quel "signore" che ha scritto certi commenti non è diverso da coloro che il 15 ottobre scorso hanno fatto quello scempio a Roma, scempio di cui mostro questo video che ho preso da Youtube. Ho preso anche il video che mostra la chiesa profanata.
Cordiali saluti.

DEMOCRISTIANESIMO? UN ERRORE DELLA STORIA


Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo scritto su "Papalepapale.com" che è intitolato "Del perché non possiamo dirci democristiani". L'articolo è stato scritto da Filippo Giorgianni, un bravissimo ragazzo che stimo (sono onorato di averlo tra i miei interlocutori su Facebook) e che ritengo debba essere valorizzato. La riflessione di Giorgianni e culturale. Io la butto più sul piano politico.
Chiariamo subito una cosa. Non tutte le persone di formazione democristiana sono da vedere come negative.
Anche nell'ex-Democrazia Cristiana sono emerse figure di grande caratura politica e morale, come il presidente delle Regione Lombardia, Roberto Formigoni, o l'onorevole Maurizio Lupi.
E' vero, però, che la Democrazia Cristiana altro non fu che il "cavallo di Troia" della sinistra.
In primo luogo, dopo la caduta del fascismo, la Democrazia Cristiana non ricucì il nostro Paese ma fece un grande compromesso con un parte politica con cui non si devono mai fare dei compromessi, il Partito Comunista Italiano.
Questo compromesso fu un danno per la Democrazia Cristiana stessa e per il Paese.
In pratica, nacque quel consociativismo che ideologizzò ogni cosa.
Ci fu una vera e propria spartizione tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista.
Pensiamo ai sindacati.
Ci furono la CGIL, vicina al Partito Comunista, e la CISL, di ispirazione democristiana, che manifestavano insieme.
Questo consociativismo si estese anche all'economia, alla scuola e al mondo del lavoro.
Ad esempio, una persona era molto svantaggiata se non aderiva a un sindacato e l'istruzione era spesso condizionata da ciò. Pensiamo anche alle varie cooperative.
Pensiamo anche all'insegnamento della storia nelle scuole, che spesso tendeva (e tuttora tende) a dipingere positivamente una certa ideologia politica.
In questo compromesso, la Democrazia Cristiana è succube della sinistra, della tradizione marxista.
Una larga parte dei cattolici democratici, ad esempio, ha perso i concetti di sussidiarietà e di senso della fede.
Ad esempio, come dice anche l'articolo, vi è una parte che dice:

"Persino un esponente del progressismo cattolico come Pietro Scoppola ha preso atto, nel suo La «nuova cristianità» perduta, che le aperture del centro alle sinistre sia stato secolarizzante: «In definitiva, il centro-sinistra non solo non pone le premesse per frenarle, ma anzi accentua le spinte verso il processo di secolarizzazione della società». L’idea stessa di un centro che possa potenzialmente allearsi (e che quindi di fatto si allei) con la sinistra, come mostra la storia, ha prodotto solo secolarismo. Alla fine, l’unico giudizio pienamente cattolico sulla DC è quello del già citato Del Noce – che pure era suo teorico e suo parlamentare indipendente – nel suo carteggio con la filosofa Maria Adelaide Raschini (in Filosofia oggi n. 132/2010): «Abbiamo pensato che il partito democristiano intendesse infondere alla democrazia uno spirito cristiano, e che soltanto fosse incoerente, o che non disponesse di uomini a ciò adatti. Invece, dobbiamo riconoscere che è perfettamente coerente, rispetto a un reale programma che deve però essere formulato in altro senso; partito democristiano è il partito che vuole convertire i cristiani alla democrazia come morale. Quanto a dire alla morale che era già stata perfettamente definita dai sofisti: quel che piace ai più, quello è vero e giusto, è bello, è buono; e siccome l’opinione dei più può essere manipolata, e chi sa manipolare è il furbo, allora l’élite sarà dei furbi soltanto dei furbi. Si capisce così perché i democristiani non parlino mai di religione e di morale, ma sempre di sociologia, psicologia ecc.», concludendo altrove (Soffocare tra le verità impazzite, in Il Sabato, 19-09-1987) laconicamente che: «É quel che è accaduto in Italia nel quarantennio democristiano. Una secolarizzazione così piena non era riuscita né ai giacobini, né ai massoni, né ai comunisti e la ragione deve esserci».".

In pratica, tanta parte dei democristiani ha smesso di parlare di religione e di concetti cristiani.
Magari, questi "cattolici democratici" esaltano i dogmi della Chiesa e si irritano di fronte ai peccati altrui ma sono come "sepolcri imbiancati" perché essi hanno fatto (e fanno tuttora) compromessi con chi sostiene il divorzio, l'aborto, l'eutanasia o i matrimoni gay.
Fecero e fanno tutto ciò per avere il potere.
Sembra quasi un patto con il diavolo.
Questa situazione divise (e tuttora divide) noi cattolici.
Questa fu la vittoria della sinistra comunista.
Vale il detto latino che recita: "Divide et impera".
Con l'acquiescenza di una parte del mondo cattolico, la sinistra seppe creare un sistema politico-economico che oggi è difficile da scardinare.
Tanti problemi attuali sono dovuti a questo scellerato patto con il diavolo.
Chi è capace di intendere...intenda!
Cordiali saluti.

RONCOFERRARO, CIMITERO DANNEGGIATO, VANDALI O MESSE NERE?


Cari amici ed amiche.

Mi è giunta una notizia che, se dovesse essere confermata, sarebbe molto grave!
Lunedì ero venuto a sapere che è stato profanato il cimitero di Roncoferraro, in provincia di Mantova.
Pare che siano state trovate alcune tombe con le lapidi danneggiate e, addirittura, della droga, pare marijuana.
A questo punto c'è da chiedersi chi possa avere fatto una cosa simile. Potrebbe essere stato qualche drogato o, peggio ancora, qualche setta satanica.
A tale proposito, vi invito a leggere questa testimonianza del professor Massimo Introvigne, per farvi capire meglio la pericolosità delle suddette sette.
Io penso che sia ora di monitorare certe situazioni.
Roncoferraro è già teatro di fenomeni non belli.
Ad esempio, c'è stato un furto alle Scuole Medie. La notizia è finita anche sulla Gazzetta di Mantova. Leggete l'articolo, è intitolato "Nove denunce per il furto alle medie. Sono tutti studenti o ex della scuola".
Inoltre, vi sono stati danneggiamenti di panchine e graffiti sui muri.
Ora, c'è la questione del cimitero.
Sono d'accordo con il consigliere comunale della Lega Nord, Alessandro Alessi, che (in quella famosa seduta del Consiglio comunale del 03 ottobre scorso) ha proposto al sindaco, Candido Roveda, di interloquire con il proprietario del supermercato (che si sta costruendo proprio davanti al cimitero e che tante polemiche ha creato e sta creando) di posizonare una delle telecamere (che verrano messe per sorvegliare l'esercizio) in modo che guardino anche quel luogo sacro.
Bisognerà stare attenti che non sia vera l'altra ipotesi, quella delle sette sataniche.
In tal caso, bisognerà stare attenti ai nostri giovani, che non incappino in quelle trappole.
Servirà la collaborazione di tutti, isitituzioni, scuole, parrocchie e famiglie.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.