Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

domenica 2 ottobre 2011

MILAN, NON SI POSSONO FARE CERTI REGALI!

Cari amici ed amiche.

La Juventus ha vinto con il risultato di 2 reti a 0 contro il Milan.
Io penso che più che il merito della Juventus vi sia il demerito del Milan che, a mio avviso, ha fatto un grosso regalo agli avversari.
Io credo che il regalo sia stato fatto dalla società rossonera la scorsa stagione.
Non si può lasciare andare Andrea Pirlo a parametro zero proprio alla Juventus, una diretta concorrente.
La Juventus voleva Pirlo?
Bene, se io fossi stato nella società rossonera avrei chiesto alla Juventus parecchi soldi o una valida contropartita tecnica.
Con i soldi che sarebbero stati presi, si sarebbe potuto comprare un giocatore in grado di rimpiazzare il bresciano.
Non si devono rafforzare gratuitamente i diretti concorrenti.
Riguardo alla squadra in capo a Torino, era troppo molle.
Certo, il Milan ha tanti infortunati e quelli che sono rientrati non sono al 100%.
Però, non mi è piaciuto il clima.
L'allenatore della Juventus, Antonio Conte, ha detto che per lui questa partita era fondamentale.
Quindi, la Juventus era bella carica.
Purtroppo, nel Milan non c'era lo stesso clima. Non sembrava motivato.
Bisogna giocare ogni partita con la stessa motivazione.
Bisogna provare a battere ogni avversario, che sia la Juventus o una squadra "provinciale".
Certo, se ci fosse stato il Milan più motivato e al completo, avrebbe vinto.
Il Milan con l'organico al completo e con ogni motivazione può battere tutti.
Questa partita serva da lezione.
Cordiali saluti.

IL "CONVENTINO"? SPERIAMO CHE NON CHIUDA!



Cari amici ed amiche.

Questa mattina, sono passato per Susano, una frazione del Comune di Castel D'Ario, in provincia di Mantova.
Mi ero fermato presso il ristorante il "Coventino" .
C'era il proprietario che mi ha detto che oggi l'esercizio era chiuso.
La crisi si è fatta sentire anche lì.
Mi è dispiaciuto e perciò, voglio aiutare in qualche questo ristorante che, in un certo senso, ebbe a che fare con la mia storia.
Infatti, qui, nel 2000, per la prima volta assistetti dal vivo a un dibattito politico.
Infatti, fui invitato ad una cena del circolo di Alleanza Nazionale di Roncoferraro, Mantova.
Mi ricordo ancora l'ottimo "Risotto alla pilota", piatto tipico di Castel d'Ario, di Roncoferraro (il mio Comune), di Villimpenta e di tutti i Comuni della sinistra-Mincio, che mangiai.
Mi è dispiaciuto vedere questo ristorante chiuso. Di norma, la domenica è un giorno favorevole a chi fa ristorazione.
Un ristorante che non apre di domenica non è un buon segno per sé stesso e per la realtà circostante.
Inoltre, questo ristorante avrebbe tutte le carte in regola per avere successo.
Infatti, esso si trova in un ex-convento domenicano con annessa chiesa, oggi sconsacrata e trasformata in un auditorium e in ecomuseo.
Inoltre, questo ristorante si trova sulla ex Strada Statale "Padana Inferiore" , la strda principale.
Ora, voglio fare un po' il "Gordon Ramsay" della situazione. Com'è noto, Gordon Ramsay conduce una trasmissione chiamata "Kitchen Nightmares", in cui visita dei ristoranti in cattive acque e fa delle proposte ai loro proprietari per migliorarli e salvarli.
Intendiamoci, non oso paragonarmi a Gordon Ramsay né sono un critico.
Con il grande chef di Glasgow ho in comune solo il fatto di essere convintamente antivegetariano.
Bisogna mangiare tutto, carne compresa.
Io non mangio carne solo durante i periodi di Quaresima. Per il resto dell'anno , dico: "Viva il buon salame mantovano o il buon crastu (montone castrato) siciliano.".
Sono solo un uomo che ha girato e ha visto varie situazioni e che ha tanta passione per la cultura.
Io credo che il "Conventino" debba cambiare.
Ad esempio, l'edificio in cui si trova il ristorante risale al XVII secolo ed è un ex convento domenicano.
Ora, so che questo edificio è ricchissimo di storia.
Esso ebbe a che fare con famiglie importanti, come i Gonzaga, i vescovi principi di Trento, i Cybo d'Este e persino la famiglia di banchieri dei Rotschild.
La storia dell'edificio potrebbe essere un punto di forza.
Ad esempio, l'edificio era un convento.
La chiesa, che è sconsacrata, è oggi un auditorium.
Essa è un'opera Antonio Maria Viani.
Se fossi il proprietario, io parlerei con il Comune di Castel d'Ario, la Parrocchia e varie associazioni per ospitare degli eventi culturali che includano la cucina.
Gli eventi si potrebbero fare nella ex-chiesa e si potrebbe fare un menù a tema.
Ad esempio, il ristorante si trova in un ex-convento.
Si potrebbe fare un evento dedicato al monachesimo (con tanto di conferenza nell'auditorium) ed organizzare un pranzo con un menù che si rifaccia alla cucina monastica.
Un altro esempio, potrebbe riguardare i Rotschild.
Com'è noto questa famiglia è di origine ebraica.
Si potrebbe fare un evento culturale dedicato all'Ebraismo e fare un pranzo con un menù che abbia portate tipiche della tradizione ebraica, a cominciare dai cibi kosher.
Un altro esempio ancora, potrebbe essere la dominazione austriaca.
Il territorio mantovano fece parte dell'Impero Austro-Ungarico.
Si potrebbe fare una giornata dedicata alla cultura mitteleuropea, con un menù a tema.
Io penso che il ristorante debba essere legato alla storia del luogo.
Con questo, non voglio dire che il "Risotto alla Pilota" , i "Tortelli di zucca" o lo "Stracotto d'asino" debbano essere aboliti.
Anzi, vanno valorizzati. Tra l'altro, il "Risotto alla pilota" e lo "Stracotto d'asino" (che mangiai) sono veramente ottimi!
Bisogna dare al ristorante anche una connotazione culturale.
In pratica, il ristorante non servirebbe solo a riempire lo stomaco ma anche la mente.
Infatti, proprio come insegna il grande Gordon Ramsay, il cibo è cultura.
Forse, questa crisi potrebbe essere "salutare". Paradossalmente, potrebbe aiutare molti imprenditori a rinnovarsi.
Cordiali saluti.

PROSSIMA APERTURA DEL CENTRO BENESSERE "HALOS BENESSERE"



Cari amici ed amiche.

Sabato 08 ottobre (alle ore 14; 30) sarà inaugurato il nuovo centro benessero "Halos Benessere", la "grotta di sale".
La "grotta di sale" è un trattamento naurale con un microclima marino che è basato sulla respirazione di particelle di cloruro di sodio, la componente prevalente del sale marino.
E' un trattamento adatto ad adulti e bambini ed è indicato per chi soffre di malattie all'apparato respiratorio, di ansia, di instabilità nervosa e di stress.
Questo trattamento rafforza il sistema immunitario. E' indicato per le infezioni virali e batteriche come tosse e raffreddore.
Esso non sostituisce la medicina tradizionale ma contribuisce a migliorare lo stato di salute di una persona.
Questo nuovo centro benessere sarà ubicato a Barbassolo di Roncoferraro (Mantova, Italia), in via Giacomo Puccini n°9.
Per maggiori informazioni, telefonare al numero di telefono 0376/663502 o al numero di cellulare 345.9832622.
Per raggiungere il centro benessere, appena siete arrivati a Barbassolo imboccate Via Giuseppe Verdi (per Castel D'Ario) la prima via che si apre sulla destra è Via Giacomo Puccini.
Cordiali saluti.

sabato 1 ottobre 2011

HELL'S KITCHEN (U.S. Season 8)- LA RECENSIONE





Cari amici ed amiche.

In attesa che qui in Italia si possa vedere la sua IX stagione, faccio una recensione sull'VIII stagione di Hell's Kitchen, che ha visto come vincitrice Nona Sivley, la cuoca originaria di Atlanta, città dello Stato americano della Georgia.
Mi ha fatto piacere il fatto che abbia vinto lei perché era stata bistrattata per il fatto che facesse il pollo fritto, che non è un piatto di alta cucina. E' la vittoria della semplicità.
In realtà, questa edizione del noto reality show condotto dall'altrettanto noto chef Gordon Ramsay ha avuto più di un vincitore.
Infatti, oltre alla vincitrice effettiva, Nona, vi sono stati dei "vincitori morali".
Il primo tra tutti è Trevor "Trev" McGrath (nella foto), un barman-cuoco di Chicago.
Tutti lo facevano passare per "scarso" perché non era uno chef ma è un barista. Eppure, per poco Trev non è arrivato alla finale e sono convinto che avrebbe potuto vincerla.
Vi riporto qui una sua intervista sul sito "The Trevor Adventures".
Trev merita un ringraziamento da parte di noi italiani. In un episodio ha proposto la pasta con pomodoro e salsiccia.
E' stato un un "ambasciatore" della nostra cucina.
Anche Jilian Flathers, sous chef di Pagosa Springs (Colorado), e Gail Novenario, l'executive chef di Wantagh (dello Stato di New York), hanno ottenuto una vittoria morale.
Come Trev, poco ci mancava che arrivasse in finale.
Piuttosto simpatico è stato l'eccentrico chef Raj Brandston. Ha fatto arrabbiare lo chef Ramsay a tal punto che l'ha eliminato nonostante la vittoria della sua squadra.
Sicuramente è un personaggio.
Qui in Italia avrebbe avuto un grande successo, come personaggio televisivo.
Ho notato che ci sono stati tre chef di origine italiana. Cito, infatti, Vinni Accardi jr, Lisa LaFranca e Louis Repucci.
Peccato che nei quindici episodi del reality show non siano andati lontano.
Lisa è stata eliminata al primo episodio, dopo una prestazione disastrosa della sua squadra, Luois è uscito al quarto e Vinny al decimo.
Sinceramente, critico molto il comportamento del secondo classificato, Russell Kook, il sous chef di Madison, in Colorado.
Sarà forse il doppiaggio in italiano ma ho notato nel suo atteggiamento una certa presunzione.
Parlo per esperienza personale, certi atteggiamenti sul posto di lavoro, si pagano.
Russell si è mostrato un ottimo chef ma il suo atteggiamento l'ha penalizzato.
Lo stesso discorso vale per Sabrina Brimhall, la prep chef di Moreno Valley, in California.
Va bene essere sicuri di sé stessi ma non si deve esagerare.
Ha attaccato tutti e tutto, a cominciare dai colleghi come Nona e Melissa Doney, l'executive chef di Albany, nello Stato di New York.
Mi è stato simpatico Rob McCue, lo chef di uno studio legale di Massapequa, dello Stato di New York.
Questo chef ha fatto della mole imponente un punto di forza.
In un mondo in cui si pretende che tutti siano "omologati" in un certo modo Rob ha rappresentato un po' un tipo di persona che va controcorrente.
Mi ricorda un mio ex collega di classe delle Scuole Superiori che aveva lo stesso "problema" di Rob e che diceva sempre: "Grassezza è bellezza!".
La cuoca di Chicago Antonia Boregman si è fatta ricordare per avere fatto vomitare lo chef Ramsay all'inizio della serie TV, dopo che gli ha propinato la sua "Zuppa del Martedì grasso".
Purtroppo, Antonia ha lasciato anzitempo il programma perché si è sentita male.
Sinceramente, non mi è piaciuto il trattamento riservato a Boris Poleshuk, lo chef di catering russo-americano di Manalapan, New Jersey.
Io credo che lui non abbia saputo reggere la pressione. Per questo, forse, sudava molto durante i servizi e faceva degli errori.
Ma certe espressioni di qualche suo compagno che ha fatto riferimento alle sue origini sono molto discutibili.
Io penso che non si debba mai arrivare a questo punto.
Non si sono visti i cuochi Lewis Curtis, l'executive chef di Beebe (Arkansas) ed Emily Kutchins, l'executive chef di una casa di riposo di Chicago.
Non mi hanno fatto una grande impressione. Forse, ciò è dovuto alle loro prestazioni non proprio impeccabili.
Lo chef Ramsay è stato come al solito, vulcanico.
Le sue arrabbiature sono state proverbiali.
In fondo, Hell's Kitchen mostra quello che è uno spaccato del mondo del lavoro.
Che sia una cucina, una fabbrica o un ufficio, il mondo del lavoro è una giungla. C'è sempre un capo che insulta o un collega che parla male degli altri.
Forse, Hell's Kitchen è forse il più "educativo" dei reality show.
E' promosso a pieni voti il nuovo maitre James Lukanik , che ha sostituito Jean Philippe Susilovic. Un buon manager di sala in di un ristorante deve sapere reggere ogni pressione.
Quest'ultimo ha lasciato il programma per dirigere un ristorante di Gordon Ramsay negli USA.
Merita un ringraziamento Gordon Ramsay che in un episodio del reality show ha organizzato una serata italiana.
Questa è un un'ottima pubblicità per il nostro Paese che è apprezzato in tutto il mondo.
Cordiali saluti.









LA MISSIONE DIVINA


Cari amici ed amiche.

Nelle Messe di questa sera e di domani mattina, verrà letto il seguente brano del Vangelo secondo Matteo (capitolo 21, versetti 33-45), che recita:

"[33] Ascoltate un'altra parabola: C'era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l'affidò a dei vignaioli e se ne andò.

[34] Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto.

[35] Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l'altro lo uccisero, l'altro lo lapidarono.

[36] Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.

[37] Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio!

[38] Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l'eredità.

[39] E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero.

[40] Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?".

[41] Gli rispondono: "Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo".

[42] E Gesù disse loro: "Non avete mai letto nelle Scritture:
La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d'angolo;
dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri?

[43] Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.

[44] Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà".

[45] Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro e cercavano di catturarlo; ma avevano paura della folla che lo considerava un profeta. ".

Questo brano si ricollega all'Antico Testamento.
La vigna altro non è che l'opera di Dio. I vignaioli sono gli uomini.
Ora, questa parabola era rivolta all'Antico Israele.
Dio aveva dato la Legge al popolo eletto perché portasse a compimento la missione che gli diede, ossia fare conoscere la sua Parola (ed egli stesso) a tutti i popoli della Terra.
In effetti, il fatto che nell'antico Tempio di Gerusalemme vi fosse stato un "Cortile dei gentili" dimostrò ciò.
Guardate il video che tratta il tema, nel sito dell'Unione Cristiani Cattolici e Razionali. Gli antichi Ebrei furono scelti da Dio come missionari.
Purtroppo, molti di loro si appropriarono della Legge e ne fecero un uso personale, contravvenendo al progetto di Dio.
L'uomo, infatti, fu creato libero da Dio.
Egli può anche rifiutare il progetto che Dio ha in serbo per lui.
Però, quando l'uomo rifiuta il progetto di Dio, rifiuta Dio stesso ed erge sé medesimo come idolo.
Questa è la legge di alcune dottrine perverse, come il comunismo ed il nazismo.
Noi tutti dobbiamo stare attenti a non sostituirci a Dio e non dobbiamo fare come quei vignaioli.
Invece, dobbiamo essere missionari perdonando gli altri ed essendo perdonati dagli altri.
Anzi, questo mese, ottobre, è un mese mariano.
Chi crede dica il Santo Rosario in famiglia.
Magari, inviti anche degli amici e dei vicini.
Anche questo è segno della presenza di Dio tra noi.
Chi è quella persona il cui nome significa "Dio con noi"?
Avete indovinato...è Gesù Cristo, l'Emmanuele.
Cordiali saluti.

SECESSIONE? NO, GRAZIE MA... (Commento alle parole del presidente Giorgio Napolitano)




Cari amici ed amiche.

Rispondendo alle domande di studenti e docenti, durante un suo discorso presso l'Università "Federico II di Napoli", il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dice no ad ogni idea di secessione del Paese. Ha definito ciò fuori dalla storia e ha detto che nella Costituzione non c'è spazio per una via democratica alla secessione.
Ora, voglio fare un breve commento.
Io penso che nessuno voglia veramente la secessione. Forse, nemmeno la gran parte dei leghisti vuole realmente la secessione.
Tuttavia, l'attuale sistema statuale ha dei problemi che sono molto vecchi e che non possono più essere ignorati.
La nostra storia, purtroppo, è piena di errori ed uno di questi fu fatto nel XIX, nel Risorgimento.
Il Risorgimento fu il più grave errore della Storia italiana.
Il processo di unificazione fu, di fatto, un'annessione operata dal Regno di Sardegna ai danni degli altri Stati Italiani.
E' storicamente appurato e documentato, ad esempio, che, qui nel Mantovano, la "Guerra d' indipendenza" del 1848 fosse stata condotta non dalla popolazione locale ma da ceti intellettuali, massoneria e quant'altro che non erano nemmeno mantovani. Per lo più, erano piemontesi e toscani, con la collaborazione dei Francesi.
Ai contadini e al resto della popolazione mantovana non interessava nulla.
Dunque, da qui parte una riflessione.
Inoltre, va ricordato che il Regno delle Due Sicilie era ricco e prospero.
Garibaldi, per controllare la Sicilia, ebbe l'aiuto della mafia. Questo è storicamente appurato. Ad esempio, la storia parla di un ex-garibaldino, un tale Gaspare Mosca che, per sbarcare il lunario, si aggregò alla compagnia di guitti di Pepé Rizzotto.
La fonte da cui ho preso questa informazione è il libro della Selezione Reader's Digest "Europa Misteriosa".
Il declino del Sud Italia iniziò dal 1861 e si protrasse con le politiche di Giolitti (che favorì le varie forme di criminalità organizzata) e nel fascismo fino alle politiche assistenzialiste del XX che, di fatto, fecero ingrassare certi ceti politici corrotti.
Mussolini tentò di combattere la mafia e nel 1924 nominò Cesare Mori come di Trapani. Mori lavorò alacremente contro la criminaltà organizzata ed ebbe successo. Peccato, però, che cinque anni dopo Mussolini rimosse Mori perché questi era diventato molto popolare ed il duce aveva paura di essere offuscato. Il Sud fu di nuovo lasciato a sé stesso, di fronte alla criminalità che parassitava questa parte del nostro Paese.
Il fascismo fu anche un peccato di superbia.
Oggi stiamo pagando il prezzo di tutto ciò.
Abbiamo un Sud che non più in grado di produrre ricchezza ed un Nord oberato dal fisco.
E' logico che così non si possa più andare avanti e che vi sia un fragile equilibrio che potrebbe spezzarsi, con conseguenze imprevidibili.
E' ora di cambiare rotta!
Serve il federalismo e sono contento del fatto che il presidente Napolitano abbia visto di buon occhio tale situazione.
Con il federalismo, ogni ente locale e lo Stato centrale saranno responsabilizzati e saranno tagliati gli sprechi.
Io penso che solo il federalismo possa unire realmente l'Italia.
Allora, si lavori perché ci sia, finalmente, un'Italia federale.
Solo così si potrà salvare anche il Sud.
Cordiali saluti.

OMAGHJU PÈ A SCOLA SICILIANA


Oi deo d'amore, a te faccio preghera

ca mi 'ntendiate s'io chero razone:

cad io son tutto fatto a tua manera,

aggio cavelli e barba a tua fazzone,

ad ogni parte aio, viso e cera,

e seggio in quattro serpi ogni stagione;

per l'ali gran giornata m'è leggera,

son ben [e] nato per tua isperagione.”


D'unu mondu novu...questi funu palori et verbu...

pè un'epuca nova fà...comu di nova staghjone lu ventu...

ché l'omu mittìu...la Maravigghia de lu Mondu...su lu carrughju...

pè d'oghje cunnosce...et pè lu Rinascimentu!


Di nenti vinni lu nummuru...p'accuminzari...

chì ci purtau cù l'autru cuntu, quellu d'oru,

chì oghje l'omu ùn faci...ma ntô so' tiempu fici quellu ntamari...

Liunardu di Pisa...comu di Missina Stefanu et lu logotheta...

Pier de la Vigna, Ciullu d'Àlcumu et Enzu di Sardegna...

et forti cusì nascìu onne pueta!


Fù cusì di Lintini, chù lu nutaru Ghjacumu,

da Trinacria a vene di luci tanta cusì la lampana...

chì fù certu pè lu bughju livari da lu mondu tuttu...

et cusì fici...questa Scola Siciliana!


Cusì a l'Abate di Tivoli...quandu rispunnìu...

di sapè, di scientia, d'arti et palori...questa vintera...

et l'omu puru fù cù Diu vrazzatu...et ùn fù solu preghera!


Di quest'opera...chì fici lu mpiraturi Fidiricu...

d'omu manu ùn fù, né l'anni et né la guerra...pè finiscia...

ma lu cori nvidiusu fù periculu et nemicu!


Murìu! Ellu di nvidia cusì ebbe a sé spenghje...

et poscia so' figghiu Manfredi puru pigghiau lu destinu...

ma cusì hè oghje ancora quella in vive...

et si cusì ùn fussi..Danti et Manzoni ùn sarìanu...comu lu fulminente...

et lu focu...nanzu a lu me' vede...comu lu me' scrive...

et comu Viale, bastiacciu pueta, ché tantu ci desi de lu nosciu sente!


ANTONIO GABRIELE FUCILONE

RONCOFERRARO (MANTOVA)




Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.