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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 9 giugno 2011

SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA, UN ESEMPIO PER I GIOVANI

Cari amici ed amiche.

Poiché si stanno avvicinando l'estate e (di conseguenza) il tempo delle vacanze, un suggerimento che vi posso dare è quello di andare in Abruzzo e visitare la provincia di Teramo, con il Gran Sasso ed i suoi borghi, come Castelli.
In particolare, vi consiglio di recarvi al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata.
Proprio presso a quel luogo di culto vi sarà la tendopoli, evento di aggregazione culturale e religiosa.
Chi vuole avere maggiori informazioni, si rivolga al sito che è http://www.tendopoli.it.
Tra l'altro evento decorrerà dal 23 al 27 agosto.
Io ho ritenuto giusto dare risalto a questo evento in cui molti giovani si aggregano ed imparano a stare insieme.
Io penso che sia molto importante e vorrei fare una considerazione a riguardo.
La faccio, partendo da un bellissimo articolo scritto da Valentina Ragaglia sul blog "SYMPOSIUM: SOMNIUM SCIPIONIS" .
L'articolo è intitolato "La discoteca: il tempio del profano dei tempi di oggi".
Io penso che i giovani abbiano ancora il senso dello stare insieme e, di conseguenza, il valore dell'amicizia.
Quindi, io credo che di per sé il giovane non sia individualista.
Il problema è che a renderlo individualista sono l'ambiente e la cultura che lo circondano.
Ora, se un giovane va in discoteca significa che in lui vi è ancora il senso dell'amicizia e dello stare insieme.
Purtroppo, la discoteca non propone questo valore ma il ballo ed il divertimento che, però, alla lunga non appagano quel senso di vuoto interiore.
Molto spesso si è soli anche quando si sta in mezzo agli altri.
Un giovane che va in discoteca si trova in mezzo a musica assordante, luci stroboscopiche e a coetanei e non che ballano come degli esagitati.
In mezzo a tutto ciò, come si può coltivare il valore dello stare insieme e del reciproco rispetto e dell'amicizia?
Non parliamo poi della questione della droga e quant'altro.
Ora, di certo, il problema non è solo la discoteca.
Il problema è ben più profondo.
Su Facebook, ho trovato una nota interessante scritta da Filippo Giorgianni.
Essa può essere letta, seguendo il link http://www.facebook.com/notes/filippo-giorgianni/piero-vassallo-nuovi-orientamenti/10150327007098327, e può essere uno spunto utile per fare capire le cose.
La cultura di oggi poggia sua una concezione in cui solo il progresso viene visto come la "panacea", la cura di tutti mali.
La realtà non è così.
Oggi vengono fatti passare come "valori" l'aborto, il disconoscimento del valore della famiglia (che viene fatto premiando altre forme di convivenza), l'eutanasia, l'eugenetica e del "fare quello che si vuole sempre".
Questo concetto sbagliato di libertà (che tra l'altro di libertà non ha nulla perché rende l'uomo schiavo dei propri istinti) è pericoloso.
I giovani sono particolarmente esposti, a causa della crisi della famiglia e di una scuola che ha perso ogni capacità di trasmettere valori, a causa di una sottocultura sessantottina di stampo marxista, di cui molti degli insegnanti di oggi sono esponenti.
Quindi, i giovani sono soli e tutti i drammi attuali lo dimostrano.
Pertanto, a questi giovani servono delle esperienze di vera condivisione e credo che la "tendopoli" di San Gabriele possa essere funzionale a fare capire ciò.
Del resto, lo stesso San Gabriele dell'Addolorata fu un esempio.
Francesco Possenti (il nome da laico di San Gabriele) fu un giovane umbro di buona famiglia e che ebbe tutto. Egli nacque nel 1838.
In seguito, nel 1856, egli si sentì chiamato a fare altro e a dedicare la sua vita a scopi ben più nobili.
Egli prese i voti, entrando nell'Ordine Passionista. Si impegnò a diffondere la devozione verso la Madonna ed il Crocifisso.
Trascorse sei anni nella congragazione passionista ma verso gli ultimi due anni egli si ammalò di turbercolosi ossea.
Pur ammalato, egli mantenne la serenità e non mancò ai suoi doveri di assistenza e di fede.
Negli ultimi due mesi, la malattia peggiorò e non poté seguire la liturgia.
Prima che potesse venire ordinato sacerdote, per motivi di salute e politici (dato che l'Abruzzo era passato al Regno d'Italia), Gabriele morì a soli 24 anni, nel 1862.
San Gabriele fu un esempio proprio perché non si piegò di fronte ad un mondo che era sempre più intriso di relativismo (infatti, in quegli anni la massoneria anticlericale fu forte) ma scelse di allontanarsi da esso e dalle sue idee più caratterizzanti.
Io credo che una figura simile sia da valorizzare perché d'esempio per tutti i giovani.
Egli si sentì chiamato a fare quello che fece e nessuno lo fermò e né ebbe titubanze.
Io penso che un giovane che vuole impegnarsi verso gli altri debba ascoltare la propria chiamata.
Ci possono essere tante "chiamate" da quella religiosa a quella al volontariato fino quella all'impegno politico.
Io penso che un giovane che vuole fare una di queste cose abbia tutto il diritto di portare avanti un progetto a tale riguardo. San Gabriele fu un esempio di ciò. Il padre si oppose alla sua vocazione religiosa ma egli continuò a volere ciò e la ebbe vinta. Per capire meglio le cose, consultate il sito http://www.sangabriele.org.
Io penso che si debba riflettere su ciò.
Cordiali saluti.

mercoledì 8 giugno 2011

QUESTO REFERENDUM? E' POPULISMO!






Cari amici ed amiche.

Guardate il video preso da Youtube.
Questo video mostra il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, che viene intervistato nella trasmissione di LA7 "Le invasioni barbariche".
Ora, faccio delle considerazioni.
Quando era ministro, nel Governo Prodi, Bersano fu il fautore delle liberalizzazioni.
Peccato che queste sue "liberalizzazioni" avevano qualche pecca.
Leggete questo articolo, seguendo il link http://www.mascellaro.it/node/6073.
I provvedimenti presi da Bersani furono incompleti.
Inoltre, appoggiando i referedum sull'acqua, la posizione di Bersani è antitetica rispetto ad un regolare processo di liberalizzazione.
Il "decreto Ronchi", i cui articoli inerenti all'acqua e ai servizi pubblici sono quelli che i promotori del referendum vogliono abrogare, è un decreto che dà una grossa spinta verso le liberalizzazioni.
Ora, riprendo quanto scritto ieri, nell'articolo intitolato "Nucleare ed acqua, basta con le mistificazioni!".
Chi dice che ad essere privatizzata sarà l'acqua, intesa come bene, dice una grandissima fesseria e fa del terrorismo psicologico!
L'acqua in sè rimarrà di tutti! Non può essere privatizzata!
Quindi, a nessuno verrà tolta l'acqua, qualora dovessero vincere i no o non dovesse essere superato il quorum.
Semmai saranno le aziende che gestiscono l'acqua ad avere del capitale privato.
Anzi, i Comuni avranno minori spese e non aumenteranno le tasse locali, qualora questo referendum dovesse finire con la vittoria dei no o dell'astensione.
Quindi, da ciò i Comuni avrebbero parecchi benefici.
Visto che molti Comuni piangono miseria, i sindaci dovrebbero dire di no a questo referendum o incitare al'astensione. Avrebbero meno impicci.
Votare è un diritto e non un obbligo.
E poi, in questo caso, anche chi (come me) non voterà esprimerà comunque un giudizio.
Bersani ha fatto la classica "inversione a U". Da liberista è diventato statalista.
E' evidente che chi promuove il referendum agisca incitando la gente al populismo.
Questo referendum è populismo allo stato puro!
Lo dimostra anche lo slogan scritto sul volantino che ho riportato qui sopra.
Esso recita:
"L'acqua è un diritto, l'acqua è un bene comune.
E' un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né farci profitti.
L'attuale Governo o ha invece deciso di consegnarla ai privati e alle grandi multinazionali.
Noi tutte e tutti possiamo impedirlo, con il nostro voto.".
Ora, come ho scritto prima, dire che l'acqua sarà data in mano ai privati e alle multinazionali è una cosa non vera e che genera solo terrorismo psicologico.
L'acqua non verrà data in mano a nessun privato.
Semmai, sarà l'azienda che gestisce il servizio idrico ad essere privata.
Non bisogna confondere l'acqua con l'ente che la gestisce.
L'acqua resterà pubblica.
Inoltre, queste stesse parole dello slogan smentiscono i promotori del referendum anche su un altro punto.
Infatti, i promotori del referendum dicono che esso non è politico né contro il Governo.
Lo stesso slogan smentisce i promotori.
Infatti, vi è scritto:
"L'attuale Governo ha deciso di consegnarla a privati e alle grandi multinazionali.".
E' evidente che questo referendum sia antigovernativo!
O i promotori del referendum sono schizofrenici (perché dicono una cosa e ne scrivono un'altra) o vogliono solo fare propaganda, mentendo a loro stessi e ai cittadini!
Se questo referendum non avesse risvolti politici, i promotori non avrebbero scritto quella frase.
Per fare ancora più luce, vi invito a leggere questo articolo riportatomi dall'amica Francesca Padovese su Facebook.
Il link è http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1790.
Leggetelo!
E' ora di finirla con questi atteggiamenti.
Cordiali saluti.

COMMENTO ALLA FRASE DI NICOLAS GOMEZ DAVILA SULLA SOCIETA'


Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere questa frase detta da Nicolas Gomez Davila.
Essa dice:
"Non è necessaria la violenza per distruggere la civiltà. Le civiltà muoiono per l'indifferenza verso i valori peculiari che le fondano.".
Questa frase è piena di verità, una verità sacrosanta.
Molto spesso, quando una civiltà subisce un attacco "fisico", con morti e prigionieri, essa non solo si mantiene ma si rafforza.
Prendiamo, ad esempio, i cattolici irlandesi.
Dal 1534, la Chiesa cattolica fu perseguitata nelle Isole Britanniche.
In Irlanda, la Chiesa cattolica venne bandita e tutte le chiese furono affidate alla Chiesa anglicana.
I cattolici irlandesi venivano perseguitati e costretti all'abiura. Le loro terre furono espropriate e molti di loro morirono.
Eppure, la Chiesa cattolica irlandesi restò viva.
Fu clandestina e sopravvisse.
Un altro esempio, fu quello che successe in Polonia, sia in epoca della Russia zarista, che in quelle nazista e in quella sovietica.
Gli zaristi, prima, ed i nazisti ed i sovietici, poi, cercarono in tutti i modi di cancellarla ma sopravvisse.
Un altro esempio è rappresentato dagli ebrei, i nostri fratelli maggiori.
Questo avvenne perché furono il popolo irlandese e quello polacco ad essere forti e a mantenere in alto i loro vessilli e a portare nel cuore tutte le loro tradizioni, la loro cultura ed i loro valori.
In questa situazione, una civiltà non muore!
Invece, una civiltà può morire qualora essa abbandoni le sue tradizioni ed i suoi valori.
Infatti, quando una una civiltà abbandona i propri valori, il suo destino è segnato.
Essa sarà destinata a disgregarsi e la morte sarà certa.
La nostra civiltà corre un serio pericolo. La causa di ciò è questa secolarizzazione che nulla ha a che fare con la laicità e che ha portato, ad esempio, a trascurare il valore della famiglia intesa come "cellula fondante della società".
Adesso, qualcuno dirà che sono omofobo per il fatto che io parli della famiglia, brandendola come una spada, ed abbia messo questa foto che mostra un matrimonio gay.
La famiglia è la cellula fondante della nostra società.
In essa porta avanti tutti quei valori della nostra civiltà, tramandandoli di generazione in generazione.
La famiglia è quindi quel consorzio naturale fondato sul matrimonio.
Essa è passato e futuro. Nulla la può sostituire.
Molto spesso, i nemici di una civiltà si trovano al suo interno e sono il relativismo e la secolarizzazione.
Non si può sempre includere di tutto, dimenticandosi delle proprie radici.
Cordiali saluti.







martedì 7 giugno 2011

NUCLEARE ED ACQUA, BASTA CON LE MISTIFICAZIONI!








Cari amici ed amiche.

Guardate questo spot che è molto interessante e veritiero.
Più o meno, dice e rispecchia quello che ho sostenuto io, nel mio articolo intitolato "Terzo quesito del referendum, perché si deve votare No o bisogna astenersi'".
Ora, vi pongo una domanda.
Il nucleare causa milioni di morti l'anno?
La risposta vi lascerà di stucco perché è negativa!
Infatti, secondo le statistiche dell'A.I.E.A (o I.A.E.A, International Atomic Energy Agency, http://www.iaea.org) i morti da nucleare sono solo 0,014 ogni terawattora.
Quindi, è più facile morire di incidente, di malattia o colpiti da un fulmine.
Io, che ho rischiato di "provare" l'ultima opzione posso confermare.
Inoltre, come ho già detto, la Terra, il nostro bel pianeta, è un grosso reattore nucleare.
Al suo interno, vi sono reazioni simili a quelle dei reattori nucleari.
Questo, lo sostennero anche gli studi di Nikola Tesla.
Senza queste reazioni, il nostro bellissimo pianeta non avrebbe più il campo magnetico.
Senza il campo magnetico, i gas dell'atmosfera sarebbero dispersi e la Terra diventerebbe un'arida palla di roccia senza vita.
Quindi, in pratica, grazie all'energia nucleare noi viviamo.
Mia nonna materna ed i miei nonni paterni morirono di tumore.
Ho visto spegnersi altre persone a me vicine, a causa dei tumori. Ho visto morire un mio professore di chimica, il professor Massimo Zini, una persona che sempre stimato e che ricordo sempre!
Eppure, qui in Italia non ci sono centrali nucleari.
Tra l'altro, qui nel Mantovano, vi è il Polo petrolchimico. Secondo le statistiche, noi Mantovani abbiamo una quantità elevata di diossina nel sangue.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Polo chimico di Mantova, il problema si può risolvere".
Stando al fatto che, pur non essendo ereditari, vi può essere una predisposizione familiare a contrarre i tumori e che certi prodotti, come la diossina, sono cancerogeni, io mi preoccuperei più di situazioni come quella del Polo petrolchimico di Mantova che non di una centrale nucleare.
Peccato i promotori del referendum parlino troppo poco di ciò.
Inoltre, la cartina qui sopra mostra le centrali nucleari che sono presenti in Europa.
Molte sono vicine ai nostri confini e ci danno anche l'energia elettrica di cui abbiamo bisogno e che noi paghiamo!
Ringrazio l'amico Vito Schepisi che ha messo la cartina su Facebook.
Inoltre, i "cari" promotori dei referendum non hanno spiegato che l'energia nucleare è usata anche per salvare delle vite umane!
Ciò è sostenuto anche da scienziati come il professore Umberto Veronesi o la professoressa Margherita Hack, che ideologicamente sono lontani anniluce dal Governo e dal sottoscritto.
Pensiamo, per esempio, alla radioterapia, che è usata nella lotta contro i tumori.
Quindi, è ora che certe persone gettino la pezza e la piantino di fare del terrorismo psicologico.
Inoltre, essi dicono che la Germania ha tolto il nucleare. Voglio fare notare, però, che le centrali nucleari verranno spente nel 2022. Da qui a quell'anno ne scorrerà di acqua sotto i ponti e tutto potrà succedere.
Inoltre, se non si farà il nucleare, quale sarà l'alternativa?
L'alternativa sarà rappresentata dalle pale eoliche?
Ma non fatemi ridere!
Le pale eoliche possono essere messe solo in determinati punti. Il problema è che l'Itala ha un gran bel paesaggio e le pale eoliche possono deturparlo.
Inoltre, in certe zone, come la Pianura Padano-Veneta non c'è vento sufficiente, a meno che non sia in alta quota, oltre gli 800 m di altezza.
L'alternativa sarà l'energia solare?
L'uso di questa fonte è praticabile ma per avere tanta energia si dovranno fare dei parchi enormi togliere terreni all'agricoltura.
L'energia solare (come tutte le altre fonti rinnovabili) può essere complementare a quella nucleare.
Quindi, ritengo che sia ora di smetterla di fare della cattiva propaganda sul nucleare come ritengo che sia ora di fare altrettanto sull'acqua.
Ora vi racconto un fatto.
I miei zii mi hanno fatto visita dall'Abruzzo.
Ora, mia zia mi ha detto che andrà a votare e voterà sì al referendum perché i promotori le hanno detto che se qualora passasse il no toglierebbero l'acqua a lei e alla sua famiglia.
Stiamo scherzando?
Questo è terrorismo!
Se l'attuale legge non dovesse essera abrogata, l'acqua non verrebbe tolta a nessuno.
Vorrei riportare su questo blog le parole di Luigi Gualerzi, il presidente della TEA spa (http://www.teaspa.it) l'azienda municipalizzata di Mantova che gestisce anche il servizio idrico.
Gualerzi dice testualmente:
"Il referendum sull'acqua è una presa in giro, non cambierà assolutamente nulla sull'ingresso dei privati che gestiscono la distribuzione dell'acqua. Il 12 ed il 13 giugno andiamo tutti al mare.".
Ringrazio l'amica Lorna Campari che ha riportato queste parole su Facebook.
Inoltre, vi invito a rileggere l'articolo che parla dell'acqua, quello intitolato "I e II quesito dei referendum? Non voto!".
Il referendum è la manifestazione migliore della democrazia.
Qui, però, si sta facendo del populismo che nulla ha che fare con la sana visione democratica.
Cordiali saluti.

lunedì 6 giugno 2011

VIOLENZA A MILANO? COSA STA SUCCEDENDO?


Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere questo articolo de "Il Giornale" , seguendo il link http://www.ilgiornale.it/milano/i_no_global_minacciano_eventi_israele/cronaca_milano-attualit-mostra_israele_no_global/06-06-2011/articolo-id=527696-page=0-comments=1.
Cosa sta succedendo a Milano?
Il 30 maggio scorso, mentre gli elettori di sinistra festeggiavano la vittoria di Giuliano Pisapia, alcuni gruppi di giovani provenienti dai centri sociali si sono messi davanti alla casa dell'ex Vice Sindaco Riccardo De Corato ed hanno iniziato a lanciare insulti, oggetti e quant'altro.
Ieri, è stato riferito di un gruppo di facinorosi (sempre dei centri sociali) che hanno fatto irruzione in una chiesa milanese, la chiesa di San Giuseppe Calasanzio. Hanno preso a botte i fedeli.
Cosa dirà ora il "caro" don Gallo, il prete amico di queste persone, di cui ho parlato ieri nell'articolo intitolato "E questo sarebbe un prete?".
Hanno profanato la casa di Dio! Non hanno scuse!
Un atto del genere deve essere condannato seriamente e senza appello!
Ora, questi facinorosi minacciano la mostra di Israele.
Agli amici che da Israele seguono questo blog (e non solo) voglio dire che quei signori non rappresentano noi italiani.
Noi italiani siamo amici, anzi...fratelli, del popolo israeliano!
Se questa è la "nuova Milano" di Pisapia, non c'è molto da stare allegri!
Il nuovo Sindaco è ostaggio di queste forze estreme.
Vi invito a leggere anche l'articolo del blog "Questo punto esclamativo avrà più fan di Michele Santoro", che è intitolato "No global, una violenza al giorno. Ecco la nuova Milano di Pisapia".
Il link del succitato blog, sarà nella voce dei "Link preferiti" di questo.
Il problema sarà l'EXPO del 2015.
Lì sì che si rischiano gravi disordini.
Cordiali saluti.




IV QUESITO DEI REFERENDUM? E' GIUSTO ASTENERSI!


Cari amici ed amiche.

Questo è il testo del IV quesito dei referendum che si terranno il 12 ed 13 giugno:
"Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1,2,3,5 e 6, nonché l'articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n.51, recante "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza"?".
Ora, bisogna spiegare una cosa.
La succitata legge che si vorrebbe abrogare con questo referendum non fà sì che vi siano "cittadini al di sopra della legge".
Semplicemente, essa tutela coloro che svolgono un ruolo di Governo e fa sì che le loro funzioni possano essere espletate senza problemi.
Ad esempio, il Presidente del Consiglio dei Ministri deve fare un importante viaggio all'estero (ad esempio per qustioni diplomatiche) ma ha un processo sulle spalle.
Ora, il legittimo impedimento non toglie il processo ma fa sì che la persona da processare (in tal caso il Presidente del Consiglio dei Ministri) possa fare quel viaggio all'estero, espletando così le sue mansioni.
Inoltre, anche negli altri Paesi ci sono forme di tutela per chi governa.
Pensiamo alle misure adottate in Francia dal presidente Jacques Chirac.
Vi invito a leggere questo articolo del blog di Federico Punzi "JimMomo" che intitolato "Il caso Chirac, esempio di scudo reiterabile".
E allora, smettiamola con certe ipocrisie!
Tra l'altro, la democrazia si fonda sull'equilibrio dei poteri.
Se uno dei tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) prende una parte troppo preponderante, la democrazia va a farsi benedire.
Oggi, qui in Italia c'è un grosso problema.
La magistratura è autonoma.
Fino a qui, la cosa è positiva.
Ci mancherebbe altro che la magistratura non fosse più autonoma ma sottoposta ad uno degli altri due poteri.
Purtroppo, però, quanto successe negli anni '90, con "Tangentopoli", distrusse un'intera classe dirigente.
Infatti, ad essere investita da quello scandalo non fu solo la parte malata della politica (che c'era) ma anche quella sana, ossia coloro che non c'entravano niente con i fenomeni di corruzione.
Fu un caso di "giustizia sommaria" che distrusse un intero ceto dirigente.
Ciò indebolì la politica e rafforzò la magistratura, a discapito degli altri due poteri dello Stato.
Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione di squilibrio tra i tre poteri dello Stato.
Quindi, la democrazia è rischia di subire grossi danni!
Una bella mattina, un magistrato può svegliarsi e decidere di indagare chiunque gli stia antipatico.
E' ora di impedire queste cose.
Pertanto, cari amici, ASTENETEVI DAL VOTARE!
Andate al mare o dove volete...è meglio per tutti!
Cordiali saluti.

E QUESTO SAREBBE UN PRETE?





Cari amici ed amiche.

Al peggio non c'è mai fine!
Guardate questo video che ho scaricato da Youtube.
Ringrazio, tra l'altro, l'amica Irene Bertoglio che ha messo questo video su Facebook, dandomi lo spunto per fare questo articolo.
Questo video mostra don Andrea Gallo che duetta con Gino Paoli, cantando "Bella ciao", una canzone che io non canterei mai, nemmeno sotto la doccia.
Questo prete non si rende conto di due cose.
Vorrei fare notare che questo canto nacque nella Romagna ottocentesca, una terra che era fortemente anticlericale, al contrario delle vicine Marche, che erano papaline.
Durante la II Guerra Mondiale, essa divenne un inno partigiano, in particolar modo comunista.
Essa fu cantata nei "Festival della gioventù comunista".
Ora, si può essere afascisti (o antifascisti) senza essere comunisti o (come nel mio caso) essendo anche anticomunisti.
Quindi, se qualcuno mi dà del fascista per il fatto che io rifiuti di cantare "Bella ciao", commette un grave errore di valutazione.
Quello che è veramente sconvolgente è il fatto che un prete, un ministro di Dio, si metta a cantare una canzone che nacque in un ambiente anticlericale e che è legata ad un'idea che negava Dio, per non dire che lo combatteva.
Ricordo che, sulla Via Emilia, i partigiani comunisti uccidevano quelli cattolici.
Forse, don Gallo si sarà dimenticato di ciò.
Gesù Cristo non è Che Guevara!
Queste prese di posizione non fano bene alla Chiesa.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.