The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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giovedì 26 maggio 2011
UNA GIUNTA DI PISAPIA? DIO CE NE SCANSI E LIBERI!
Cari amici ed amiche.
Non può esserci titolo più azzeccato, alla luce di quanto riportato dal quotidiano "Tempi".
Leggete l'articolo, che ho potuto leggere su Facebook.
Ringrazio l'amica Alessandra Spanò che l'ha condiviso sul social-betwork.
L'articolo è intitolato "I consiglieri eletti con Pisapia: dalla lesbica che vuole abolire la famiglia alla statalista che promuove gli oratori laici".
Come cattolico e quindi come uomo legato a certi valori, rabbrividisco.
Infatti, vi sono certi nomi che sono tutto un programma.
Porto alla vostra attenzione alcune figure di questa lista.
Una di queste è una certa Anita Sonego, fondatrice di "Soggettività lesbica" e dell'Università delle donne.
Questa persona vuole abolire il concetto di famiglia stesso, poiché lo ritiene un concetto legato alla supremazia maschile.
Un'altra di queste è Mirko Mazzali, l'"avvocato dei centri sociali".
Un'altra ancora è Elisabetta Strada, la statalista che vuole aprire gli "oratori laici".
Non ho capito cosa voglia indicare con il termine "oratori laici".
Se me lo spiegasse mi farebbe un grande favore.
Infatti, il termine "oratorio" deriva dal latino "orare", ossia pregare.
Un'altra personalità che fa parte della lista un certo Basilio Rizzo, un ultracomunista che è contro i moderati.
Vi sono anche il radicale Marco Cappato (che è favorevole all'eutanasia) e Ines Quartieri, esponente del partito di Nichi Vendola che protegge i Rom.
Milano diventerebbe una "zingaropoli", una città meno sicura e più povera.
Ora, come può un moderato votare una lista con simili personaggi?
Tra l'altro, se dovesse vincere Pisapia, la Giunta milanese sarebbe nel più totale immobilismo.
Infatti, insieme a questi elementi, vi sono anche candidati più moderati come il "borghese" architetto Stefano Boeri o Maria Anna De Censi, la giovane donna sposata e madre di quattro figli.
Sarebbe come il Governo di Prodi del 2006.
Stavolta mi rivolgo a quei cattolici e a quei prelati milanesi che con orgoglio appoggiano Pisapia e che fanno tanti peani a suo favore.
Sant'Ambrogio si sarò rivoltato nella tomba.
Mi chiedo se si rendano conto o meno del fatto che sostengano persone che vanno contro i loro stessi valori, quei valori che dicono tanto di difendere.
Sono incoerenti!
Se il cattolicesimo dovesse essere rappresentato da queste elementi, io non sarei cattolico.
Grazie a Dio, il cattolicesimo è ben altra cosa ed io sono orgoglioso di essere cattolico.
A sinistra vi è avversione verso la tradizione cattolica.
Anche quanto sta succedendo qui a Roncoferraro, in provincia di Mantova, con il supermercato di fronte al cimitero, lo dimostra.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Roncoferraro, supermercato di fronte al cimitero, parla il popolo del centrodestra" .
A questa sinistra interessa solo vincere, battere il centrodestra ed abbattere il presidente Berlusconi.
Non le importa niente di come governerà.
Lo dimostrò quanto accadde al Governo Prodi che salì al potere nel 2006.
Le forze di centrosinistra fecero una coalizione che partiva dai comunisti di Fausto Bertinotti, Francesco Caruso ed Oliviero Diliberto ed arrivava ai moderati dell'Udeur di Clemente Mastella.
Tutti sappiamo come finì quell'esperienza di governo.
Inoltre, vorrei dire una cosa riguardo a "Futuro e Libertà per l'Italia".
Un suo importante esponente, l'onorevole Fabio Granata, ha affermato che voterebbe Pisapia.
Vi invito a leggere l'articolo su "Italia chiama Italia", il cui link è http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/26183/2011-05-17.html.
Ora, mi chiedo se gli elettori di FLI si rendano conto o meno della deriva presa dal loro partito.
Se si sentono ancora di centrodestra, gli elettori di FLI votino Letizia Moratti.
L'unico vero centrodestra è formato da Popolo della Libertà, Lega Nord e partiti ad essi alleati.
Cordiali saluti.
mercoledì 25 maggio 2011
RONCOFERRARO, SUPERMERCATO DI FRONTE AL CIMITERO, PARLA IL POPOLO DEL CENTRODESTRA
Cari amici ed amiche.
L'amico Ettore Alessi, del Circolo "Nuove Prospettive per Roncoferraro", ha pubblicato sull'omonimo blog, "Nuove Prospettive per Roncoferraro", una lettera che ieri è stata pubblicata sulla "Voce di Mantova".
L'articolo è intitolato "Supermercato, lettera alla voce di Mantova".
Condivido in pieno il contenuto della missiva stessa.
In primo luogo, quanto sta succedendo qui a Roncoferraro (Mantova), dimostra che la sinistra è ipocrita.
Essa accusa il presidente Berlusconi di essere autoritario e di rifiutare il democratico confronto.
Ora, riguardo riguardo alla questione del supermercato di fronte al cimitero, come ad altre, l'amministrazione comunale ha dimostrato di essere democratica a parole ma non nei fatti.
Non si è confrontata con i commercianti, che rischiano di perdere la propria clientela, e né con i cittadini che risiedono nel quartiere poco lontano.
Non si è confrontata neppure con le parrocchie. Avrebbe fatto bene a sentire i parroci, per capire se sia opportuno o meno realizzare quell'opera.
Certo, le parrocchie avrebbero dovuto esprimersi ma costruire un supermercato di fronte ad un cimitero non mi sembra una manifestazione di attenzione verso i valori cattolici.
Immaginatevi uno scenario possibile, quando sarà realizzato il supermercato, ammesso che venga realizzato.
Immaginatevi quello che potrebbe accadere quando ci sarà una processione funebre, con tanto di carro e prete.
Il prete inizierà a recitare il "Requiem" e da quel nuovo supermercato verrano fuori urla e schiamazzi, magari conditi con qualche bestemmia.
Se questa è l'attenzione dell'amministrazione comune di Roncoferraro verso il mondo cattolico, io sono il re d'Inghilterra.
Pertanto, condivido la critica fatta agli esponenti cattolici della maggioranza in Consiglio comunale.
A mio modo di vedere, l'amministrazione comunale non avrebbe dovuto concedere a chi vuole fare il supermercato l'autorizzazione a costruire in quell'area, senza consultare gli stakeholders.
Un supermercato è un'opera che ha un impatto sull'ambiente circostante.
Pensate, ad esempio, alle ventole dei frigoriferi che fanno rumore. Ricordo che nella zona vi è una zona residenziale.
Nessuno è contrario ai supermercati ma credo che le opere vadano fatte con criterio.
Inoltre, sono esterrefatto e deluso dal fatto che, tranne qualcuno, coloro che dovrebbero opporsi in Consiglio comunale tacciano di fronte a ciò.
Questo allontana la gente dalla politica.
Cordiali saluti.
MOSCHEE, ECCO COSA SI FA IN SVIZZERA!
Cari amici ed amiche.
Un'amica che risiede in Svizzera ha portato alla mia attenzione quello che si fa nel suo Paese riguardo alle moschee.
Vi invito a seguire il link http://www.parlament.ch/i/suche/pagine/geschaefte.aspx?gesch_id=20093270.
Nel Paese elevetico, la questione delle moschee è trattata in modo preciso e rigoroso.
Il Consiglio federale svizzero è stato incaricato di istituire un organo di verifica per gli imam e di introdurre l'obbligo dell'autorizzazione di esercitare in territorio elvetico.
Inoltre, quegli imam che rifiuteranno di riconoscere lo Stato di diritto, l'ordinamento giuridico, i diritti umani e la democrazia dello Stato elevtico saranno espulsi.
Questa è una proposta giusta.
Molto spesso, le moschee sono "Stati negli Stati" e l'autorità civile del Paese che le ospita sono spesso estromesse.
Di fatto sono luoghi in cui può succedere di tutto, anche il reclutamento di terroristi.
Quindi, è giusto mettere la cosa sotto controllo.
Chi, qui in Italia, vuole le moschee, legga quanto riportato dal Parlamento svizzero.
Forse, gli potrebbero passare certe "fantasie".
Cordiali saluti.
Un'amica che risiede in Svizzera ha portato alla mia attenzione quello che si fa nel suo Paese riguardo alle moschee.
Vi invito a seguire il link http://www.parlament.ch/i/suche/pagine/geschaefte.aspx?gesch_id=20093270.
Nel Paese elevetico, la questione delle moschee è trattata in modo preciso e rigoroso.
Il Consiglio federale svizzero è stato incaricato di istituire un organo di verifica per gli imam e di introdurre l'obbligo dell'autorizzazione di esercitare in territorio elvetico.
Inoltre, quegli imam che rifiuteranno di riconoscere lo Stato di diritto, l'ordinamento giuridico, i diritti umani e la democrazia dello Stato elevtico saranno espulsi.
Questa è una proposta giusta.
Molto spesso, le moschee sono "Stati negli Stati" e l'autorità civile del Paese che le ospita sono spesso estromesse.
Di fatto sono luoghi in cui può succedere di tutto, anche il reclutamento di terroristi.
Quindi, è giusto mettere la cosa sotto controllo.
Chi, qui in Italia, vuole le moschee, legga quanto riportato dal Parlamento svizzero.
Forse, gli potrebbero passare certe "fantasie".
Cordiali saluti.
martedì 24 maggio 2011
COMUNISMO, LA RELIGIONE DEI PREPOTENTI
Cari amici ed amiche.
Vi invito a leggere la nota scritta sul "Minzolini Fan Club" di Facebook.
Questa nota può essere letta, seguendo il link http://www.facebook.com/notes/minzolini-fan-club/il-comunismola-religione-dei-prepotenti/10150193826276587#!/notes/minzolini-fan-club/il-comunismola-religione-dei-prepotenti/101501938626276587.
Il titolo è un po' forte ma è anche veriterio.
Infatti, il comunismo è un'ideologia totalizzante e totalitaria e, per sua natura, non ammette chi dissente da essa.
Chi dissente da essa viene visto come un pazzo o come un uomo di moralità corrotta oppure come un nemico del genere umano.
Basti vedere il trattamento che ogni giorno viene riservato al presidente Berlusconi.
Qui in Italia, è vero che il comunismo non è governo, però, negli anni riuscì a creare intorno a sé una schiera di giornalisti, intellettuali e circoli vari ad esso afferenti.
Esso si propagò con il metodo proposto da Antonio Gramsci.
Tramite i sindacati (che Lenin definiva la "cinghia di trasmissione") esso si insinuò tra gli operai.
Inoltre, si creò intorno a sé una fitta rete di giornali e di circoli vari che fungevano da vera e propria "macchina da guerra" ed entrò anche nell'economia, tramite le cooperative.
In pratica, per acquisire potere, il comunismo prese molti gangli vitali dello Stato, della società e dell'economia.
Questo fa sì che, pur essendo minoritario, i comunisti (e la sinistra di oggi) siano sempre in grado di fare rumore e di mobilitare le piazze.
Essi fanno attacchi martellanti sui giornali, nelle trasmissioni televisive e perfino su internet.
Giusto questa mattina, ho dovuto cancellare dalla mia "lista amici" di Facebook un interlocutore che, con tanta insistenza, metteva foto offensive e scriveva post sgradevoli sulla bacheca.
Questo è il problema.
Il comunismo è un'idea che istiga all'odio. Esso mette contro ricchi e poveri ed i lavoratori autonomi contri i dipendenti.
Inoltre, instilla anche l'ateismo.
Fa questo perché per Karl Marx, che fu il primo teorico di questa ideologia, la proprietà privata è un furto e l'uomo che la possiede è un ladro e sfruttatore.
Inoltre, instilla l'ateismo perché, sempre Marx, la religione è un forma di alienazione che fa sì che l'uomo distratto dai bisogni terreni. Quindi, secondo questa concezione, la Chiesa favorisce lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
Il messaggio di fondo, però, è ancora più pericoloso.
Il comunismo è a tutti gli effetti un'"idea cesaropapista", ossia un'idea che si vuole porre a nuova religione e che erige l'uomo al posto di Dio.
Esso punta a controllare ogni aspetto della vita sociale delle persone, dalla vita lavorativa al sapere.
Per questo, non può essere il comunismo non può essere definito democratico.
Chi, in qualche modo, porta idee diverse è visto come un "nemico pubblico".
Il problema dell'Italia è proprio questo.
Ci fu un partito comunista forte. Infatti, ricordo che il Partito Comunista Italiano (PCI) fu il partito comunista più forte in tutto l'Occidente.
Esso, riuscì a porre veti alle riforme, proprio perché fece quanto descritto prima, insinuandosi nella vita culturale, sociale ed economica delle persone.
Questo abbassò la qualità della democrazia perché non ci fu un'alternativa democratica alla Democrazia Cristiana che poté governare sempre indisturbata, facendo anche degli errori, come lo stesso compromesso con in comunisti.
Questo fece sì che i comunisti sviluppassero la loro rete nella società.
Oggi stiamo pagando il prezzo di ciò.
Termino, tornando sul discorso della religione.
Invito tutti a leggere questo articolo, seguendo il link http://temi.repubblica.it/micromega-online/lappello-di-don-farinella-ai-cattolici-votiamo-pisapia-e-de-magistris/.
A quel prete, io risponderei dicendo che farebbe bene a riflettere, prima di esprimere certi pareri.
Io lo inviterei a studiare la storia ma non quella che vogliono raccontare i suoi amici comunisti, bensì quella vera, quella che parla dei tanti preti e cristiani che furono uccisi e chiusi nei gulag dai comunisti.
Comunismo e cattolicesimo non sono conciliabili.
Sarà forse questa la "grande apostasia", di cui parlano certi testi profetici, o il "fumo di Satana" dentro la Chiesa, di cui parlò Papa Paolo VI?
Visto che oggi è la giornata dell'Italia, vale la pena di pregare molto.
Non sto scherzando.
Cordiali saluti.
MOSCHEE, ECCO IL PERICOLO!
Cari amici ed amiche.
Questo video mostra quello che successe nel gennaio del 2009, quando a Milano ci fu un gruppo di musulmani che protestò contro la decisione di Israele di iniziare l'operazione difensiva chiamata "Piombo fuso".
Il 05 gennaio 2009, un gruppo di musulmani manifestò ed inscenò una preghiera di fronte al Duomo di Milano.
Ora, quell'atto fu molto grave e nessuno se ne rese conto.
Infatti, nella storia passata ci furono casi di musulamani pregarono presso le chiese.
Queste ultime, poi, vennero convertite in moschee.
Fu il caso, ad esempio, della cattedrale di San Nicola a Famagosta.
Lì, infatti, nel 1571 il Pascià Lalà Mustafà andò a pregare, dopo che i Turchi conquistarono la città di Cipro.
La cattedrale venne trasformata in moschea.
Ora, anche il duomo di Milano corse lo stesso rischio.
Inoltre, nei Paesi a maggioranza islamica ci sono le chiese ma vi sono delle limitazioni ai cristiani.
Ad esempio, non vengono fatte suonare le campane.
A Cipro Nord, tanto per fare un altro esempio, dopo l'arrivo dei Turchi nel 1974, le chiese greco-ortodosse e cattoliche sono state abbandonate e trasformate in stalle, depositi e moschee.
Quindi, non ci si rende conto del pericolo.
Anche fare moschee può risultare pericoloso.
Vi invito a leggere questo interessante articolo della rivista "Eurasia".
Il link è http://www.eurasia-rivista.org/5970/islam-e-fondamentalismo-in-bosnia-erzegovina/.
Questo articolo parla di una possibile deriva fondamentalista del'Islam in Bosnia Erzegovina.
A Sarajevo, come in altre città bosniache stanno sorgendo moschee che pare siano finanziate da gruppi mediorientali e fondamentalisti.
Ora, il candidato sindaco di centrosinistra a Milano, Giuliano Pisapia, vuole costruire una moschea.
A Pisapia, se io fossi il candidato della parte a lui avversa, farei alcune domande.
Se dovesse essere eletto e se dovesse realizzare la moschea, da dove proverrebbero i soldi per fare tale opera?
Se dovesse usare soldi pubblici, i cittadini milanesi avrebbero tutto il sacrosanto diritto di protestare perché quei soldi sono soldi loro e devono essere usati per realizzare un'opera di cui la maggioranza della comunità non usufruirebbe.
Se dovesse solo incentivare l'opera senza condizioni e se questa dovesse essere fatta da gruppi indipendenti dall'amministrazione, farebbe una cosa davvero irresponsabile perché si rischierebbe di trovarsi nella stessa situazione di Sarajevo, di cui ho parlato prima.
Io penso che i cittadini milanesi farebbero meglio a riflettere, prima di andarea a votare.
Cordiali saluti.
lunedì 23 maggio 2011
LASCIATE STARE FALCONE E BORSELLINO!
Cari amici ed amiche.
Ieri sono stati commemorati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due giudici siciliani che negli anni '90 furono uccisi dalla mafia.
Purtroppo, oggi, c'è chi usa queste due grandi figure per fare della propaganda politica contro la parte avversa.
Io penso che ciò svilisca la grandezza di questi due uomini.
Infatti, una cosa di cui la mafia ha paura sono i simboli di tutto ciò che sta contro di essa.
E' evidente che Falcone e Borsellino siano due simboli e, come tali, sono temuti dalla mafia.
Ora, chi usa queste due figure per attaccare la parte politica avversa (ed accusarla di essere connivente alla mafia) fa il gioco della mafia stessa.
Come ho già detto, la mafia teme i simboli di tutto ciò che è contro di essa.
La parola simbolo deriva dal greco "symballein" e significa "qualcosa che unisce", un qualcosa in cui la maggioranza delle persone si riconosce.
Se le figure di Falcone e di Borsellino vengono strumentalizzate da una certa parte politica, per fare della becera propaganda contro gli avversari, perdono questa capacità di unire e non sono più due simboli di tutti.
Se dovesse passare questa concezione che vede questi due eroi come simbolo di una sola parte politica contro l'altra, la mafia non potrebbe fare altro che dire "grazie" a quella parte politica che ha iniziato questa campagna di strumentalizzazione. Lo stesso discorso vale per la lotta alla mafia in generale.
In una società divisa, la mafia è come un pesce nell'acqua.
Quindi, quando si manifesta contro la criminalità organizzata devono essere bandite le bandiere dei partiti, come devono essere banditi certi slogan.
Se non si fa così, è inutile manifestare contro la mafia.
Cordiali saluti.
I CATTOLICI, I VALORI DI OGGI E LE MOSCHEE
Cari amici ed amiche.
Voglio invitarvi a fare una riflessione.
Che oggi ci sia una crisi di valori è cosa nota.
Quello che è veramente inquietante è il fatto che questa crisi sia presente anche tra noi cattolici.
Questa crisi è dovuta al relativismo, ossia a quella posizione che nega le verità assolute, posizione filosofica che fa parte di questa secolarizzazione.
Ora, però, la cosa è particolarmente grave perché è anche nel mondo cattolico.
Prendiamo, ad esempio, la questione delle moschee.
Ci sono vari esponenti cattolici e prelati che si dicono favorevoli alla realizzazione di questi luoghi di culto islamici, sine conditio.
Ad esempio, chi dovrà gestire la moschea?
Essa potrebbe essere gestita da fondamentalisti che potrebbero fare del luogo di culto un centro di reclutamento di terroristi.
Ciò sarebbe pericoloso!
Queste persone non si rendono conto di un pericolo reale.
Inoltre, potrebbe esservi anche un problema di ordine finanziario.
Certi candidati sindaco (come quello di centrosinistra a Milano Giuliano Pisapia) hanno messo in programma la realizzazione di moschee.
Ora, qualora venissero eletti, da dove prenderebbero i soldi per fare le moschee?
Un cattolico deve porsi la questione perché i soldi pubblici devono essere usati per il bene di tutti. Se queste ipotetiche amministrazioni usassero questi soldi per fare un'opera di cui potrebbero usufruire solo alcuni, sarebbe disatteso questo principio.
Un politico cattolico deve agire per il bene di tutti.
Non vi è solo questo tema ma ve ne sono altri.
Un esempio è proprio qui, nel mio Comune, Roncoferraro, in provincia di Mantova.
Qui, infatti, vogliono fare un supermercato di fronte al cimitero.
Personalmente, non ho nulla contro il supermercati.
Però, sarebbe meglio fare quell'opera da un'altra parte.
Il cimitero è un luogo sacro, ove si deve pregare in silenzio.
La cosa che mi ha lasciato esterrefatto è il fatto che sia i consiglieri cattolici di maggioranza (di centrosinistra) e sia i parroci abbiano taciuto di fronte a ciò.
Sembra un silenzio nicodemitico.
Non mi sembra un buon modo di essere cattolici.
Anche riguardo ai temi sensibili, come la famiglia e l'eutanasia, vi sono cattolici che hanno posizioni lontane dalla Chiesa. Ad esempio, essi sono favorevoli ai PACS e alle adozioni ai singles, come anche all'eutanasia.
La Chiesa si è sempre detta contro queste cose.
Quindi, come può un cattolico dirsi tale ed avere certe posizioni.
Il rischio è che noi cattolici ci troviamo divisi di fronte a sfide come la secolarizzazione e certi fondamentalismi, come quello islamico.
Ciò sarebbe pericoloso.
Cordiali saluti.
Voglio invitarvi a fare una riflessione.
Che oggi ci sia una crisi di valori è cosa nota.
Quello che è veramente inquietante è il fatto che questa crisi sia presente anche tra noi cattolici.
Questa crisi è dovuta al relativismo, ossia a quella posizione che nega le verità assolute, posizione filosofica che fa parte di questa secolarizzazione.
Ora, però, la cosa è particolarmente grave perché è anche nel mondo cattolico.
Prendiamo, ad esempio, la questione delle moschee.
Ci sono vari esponenti cattolici e prelati che si dicono favorevoli alla realizzazione di questi luoghi di culto islamici, sine conditio.
Ad esempio, chi dovrà gestire la moschea?
Essa potrebbe essere gestita da fondamentalisti che potrebbero fare del luogo di culto un centro di reclutamento di terroristi.
Ciò sarebbe pericoloso!
Queste persone non si rendono conto di un pericolo reale.
Inoltre, potrebbe esservi anche un problema di ordine finanziario.
Certi candidati sindaco (come quello di centrosinistra a Milano Giuliano Pisapia) hanno messo in programma la realizzazione di moschee.
Ora, qualora venissero eletti, da dove prenderebbero i soldi per fare le moschee?
Un cattolico deve porsi la questione perché i soldi pubblici devono essere usati per il bene di tutti. Se queste ipotetiche amministrazioni usassero questi soldi per fare un'opera di cui potrebbero usufruire solo alcuni, sarebbe disatteso questo principio.
Un politico cattolico deve agire per il bene di tutti.
Non vi è solo questo tema ma ve ne sono altri.
Un esempio è proprio qui, nel mio Comune, Roncoferraro, in provincia di Mantova.
Qui, infatti, vogliono fare un supermercato di fronte al cimitero.
Personalmente, non ho nulla contro il supermercati.
Però, sarebbe meglio fare quell'opera da un'altra parte.
Il cimitero è un luogo sacro, ove si deve pregare in silenzio.
La cosa che mi ha lasciato esterrefatto è il fatto che sia i consiglieri cattolici di maggioranza (di centrosinistra) e sia i parroci abbiano taciuto di fronte a ciò.
Sembra un silenzio nicodemitico.
Non mi sembra un buon modo di essere cattolici.
Anche riguardo ai temi sensibili, come la famiglia e l'eutanasia, vi sono cattolici che hanno posizioni lontane dalla Chiesa. Ad esempio, essi sono favorevoli ai PACS e alle adozioni ai singles, come anche all'eutanasia.
La Chiesa si è sempre detta contro queste cose.
Quindi, come può un cattolico dirsi tale ed avere certe posizioni.
Il rischio è che noi cattolici ci troviamo divisi di fronte a sfide come la secolarizzazione e certi fondamentalismi, come quello islamico.
Ciò sarebbe pericoloso.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.