Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 24 maggio 2011

MOSCHEE, ECCO IL PERICOLO!





Cari amici ed amiche.

Questo video mostra quello che successe nel gennaio del 2009, quando a Milano ci fu un gruppo di musulmani che protestò contro la decisione di Israele di iniziare l'operazione difensiva chiamata "Piombo fuso".
Il 05 gennaio 2009, un gruppo di musulmani manifestò ed inscenò una preghiera di fronte al Duomo di Milano.
Ora, quell'atto fu molto grave e nessuno se ne rese conto.
Infatti, nella storia passata ci furono casi di musulamani pregarono presso le chiese.
Queste ultime, poi, vennero convertite in moschee.
Fu il caso, ad esempio, della cattedrale di San Nicola a Famagosta.
Lì, infatti, nel 1571 il Pascià Lalà Mustafà andò a pregare, dopo che i Turchi conquistarono la città di Cipro.
La cattedrale venne trasformata in moschea.
Ora, anche il duomo di Milano corse lo stesso rischio.
Inoltre, nei Paesi a maggioranza islamica ci sono le chiese ma vi sono delle limitazioni ai cristiani.
Ad esempio, non vengono fatte suonare le campane.
A Cipro Nord, tanto per fare un altro esempio, dopo l'arrivo dei Turchi nel 1974, le chiese greco-ortodosse e cattoliche sono state abbandonate e trasformate in stalle, depositi e moschee.
Quindi, non ci si rende conto del pericolo.
Anche fare moschee può risultare pericoloso.
Vi invito a leggere questo interessante articolo della rivista "Eurasia".
Il link è http://www.eurasia-rivista.org/5970/islam-e-fondamentalismo-in-bosnia-erzegovina/.
Questo articolo parla di una possibile deriva fondamentalista del'Islam in Bosnia Erzegovina.
A Sarajevo, come in altre città bosniache stanno sorgendo moschee che pare siano finanziate da gruppi mediorientali e fondamentalisti.
Ora, il candidato sindaco di centrosinistra a Milano, Giuliano Pisapia, vuole costruire una moschea.
A Pisapia, se io fossi il candidato della parte a lui avversa, farei alcune domande.
Se dovesse essere eletto e se dovesse realizzare la moschea, da dove proverrebbero i soldi per fare tale opera?
Se dovesse usare soldi pubblici, i cittadini milanesi avrebbero tutto il sacrosanto diritto di protestare perché quei soldi sono soldi loro e devono essere usati per realizzare un'opera di cui la maggioranza della comunità non usufruirebbe.
Se dovesse solo incentivare l'opera senza condizioni e se questa dovesse essere fatta da gruppi indipendenti dall'amministrazione, farebbe una cosa davvero irresponsabile perché si rischierebbe di trovarsi nella stessa situazione di Sarajevo, di cui ho parlato prima.
Io penso che i cittadini milanesi farebbero meglio a riflettere, prima di andarea a votare.
Cordiali saluti.

lunedì 23 maggio 2011

LASCIATE STARE FALCONE E BORSELLINO!


Cari amici ed amiche.

Ieri sono stati commemorati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due giudici siciliani che negli anni '90 furono uccisi dalla mafia.
Purtroppo, oggi, c'è chi usa queste due grandi figure per fare della propaganda politica contro la parte avversa.
Io penso che ciò svilisca la grandezza di questi due uomini.
Infatti, una cosa di cui la mafia ha paura sono i simboli di tutto ciò che sta contro di essa.
E' evidente che Falcone e Borsellino siano due simboli e, come tali, sono temuti dalla mafia.
Ora, chi usa queste due figure per attaccare la parte politica avversa (ed accusarla di essere connivente alla mafia) fa il gioco della mafia stessa.
Come ho già detto, la mafia teme i simboli di tutto ciò che è contro di essa.
La parola simbolo deriva dal greco "symballein" e significa "qualcosa che unisce", un qualcosa in cui la maggioranza delle persone si riconosce.
Se le figure di Falcone e di Borsellino vengono strumentalizzate da una certa parte politica, per fare della becera propaganda contro gli avversari, perdono questa capacità di unire e non sono più due simboli di tutti.
Se dovesse passare questa concezione che vede questi due eroi come simbolo di una sola parte politica contro l'altra, la mafia non potrebbe fare altro che dire "grazie" a quella parte politica che ha iniziato questa campagna di strumentalizzazione. Lo stesso discorso vale per la lotta alla mafia in generale.
In una società divisa, la mafia è come un pesce nell'acqua.
Quindi, quando si manifesta contro la criminalità organizzata devono essere bandite le bandiere dei partiti, come devono essere banditi certi slogan.
Se non si fa così, è inutile manifestare contro la mafia.
Cordiali saluti.

I CATTOLICI, I VALORI DI OGGI E LE MOSCHEE

Cari amici ed amiche.

Voglio invitarvi a fare una riflessione.
Che oggi ci sia una crisi di valori è cosa nota.
Quello che è veramente inquietante è il fatto che questa crisi sia presente anche tra noi cattolici.
Questa crisi è dovuta al relativismo, ossia a quella posizione che nega le verità assolute, posizione filosofica che fa parte di questa secolarizzazione.
Ora, però, la cosa è particolarmente grave perché è anche nel mondo cattolico.
Prendiamo, ad esempio, la questione delle moschee.
Ci sono vari esponenti cattolici e prelati che si dicono favorevoli alla realizzazione di questi luoghi di culto islamici, sine conditio.
Ad esempio, chi dovrà gestire la moschea?
Essa potrebbe essere gestita da fondamentalisti che potrebbero fare del luogo di culto un centro di reclutamento di terroristi.
Ciò sarebbe pericoloso!
Queste persone non si rendono conto di un pericolo reale.
Inoltre, potrebbe esservi anche un problema di ordine finanziario.
Certi candidati sindaco (come quello di centrosinistra a Milano Giuliano Pisapia) hanno messo in programma la realizzazione di moschee.
Ora, qualora venissero eletti, da dove prenderebbero i soldi per fare le moschee?
Un cattolico deve porsi la questione perché i soldi pubblici devono essere usati per il bene di tutti. Se queste ipotetiche amministrazioni usassero questi soldi per fare un'opera di cui potrebbero usufruire solo alcuni, sarebbe disatteso questo principio.
Un politico cattolico deve agire per il bene di tutti.
Non vi è solo questo tema ma ve ne sono altri.
Un esempio è proprio qui, nel mio Comune, Roncoferraro, in provincia di Mantova.
Qui, infatti, vogliono fare un supermercato di fronte al cimitero.
Personalmente, non ho nulla contro il supermercati.
Però, sarebbe meglio fare quell'opera da un'altra parte.
Il cimitero è un luogo sacro, ove si deve pregare in silenzio.
La cosa che mi ha lasciato esterrefatto è il fatto che sia i consiglieri cattolici di maggioranza (di centrosinistra) e sia i parroci abbiano taciuto di fronte a ciò.
Sembra un silenzio nicodemitico.
Non mi sembra un buon modo di essere cattolici.
Anche riguardo ai temi sensibili, come la famiglia e l'eutanasia, vi sono cattolici che hanno posizioni lontane dalla Chiesa. Ad esempio, essi sono favorevoli ai PACS e alle adozioni ai singles, come anche all'eutanasia.
La Chiesa si è sempre detta contro queste cose.
Quindi, come può un cattolico dirsi tale ed avere certe posizioni.
Il rischio è che noi cattolici ci troviamo divisi di fronte a sfide come la secolarizzazione e certi fondamentalismi, come quello islamico.
Ciò sarebbe pericoloso.
Cordiali saluti.

POLO CHIMICO DI MANTOVA, IL PROBLEMA SI PUO' RISOLVERE

Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere la nota scritta su Facebook da Lorna Campari, esponente della Lega Nord di Mantova.
Il link è http://www.facebook.com/notes/lorna-campari/gianni-fava-riconvertire-il-polo-chimico/10150195918988707.
In questa nota, si parla della questione del Polo chimico di Mantova.
Questo è un grosso problema.
Infatti, il problema del Polo chimico di Mantova è palese.
Vi è una forte presenza della diossina nell'aria. Vi sono stati casi di tumori (sarcomi) e di malformazioni neonatali.
Inoltre, il livello di diossina nel sangue dei mantovani è elevato ed aumentano proprio nella zona vicina al Polo chimico, come i centri abitati di Lunetta, Virgiliana, Frassino e Castelletto Borgo.
Qui vi è anche il maggior numero di casi di tumori e di malformazioni.
Ora, qui ci sono due problemi.
Da una parte, vi è la questione dell'ambiente e della salute dei cittadini.
Dall'altra, vi sono i posti di lavoro e la produzione di ricchezza ed il Polo chimico di Mantova produce ricchezza e dà lavoro.
Sono due cose importanti.
Io penso che, da un lato, si debba punire chi inquina, ad esempio, sversando reflui pericolosi nelle acque superficiali.
Dall'altro, però, bisogna fare valere la tecnologia, facendo sì che vi sia una chimica che abbia un minore impatto ambientale.
Per questo, io trovo condivisibile il programma del candidato presidente della provincia Gianni Fava.
E' un buon inizio per fare sì che sia migliorata la situazione della nostra provincia che è una delle più inquinate d'Italia.
Basti pensare all'impianto Fossil Free Energy di Roncoferraro o alle centrali termoelettriche.
Dobbiamo salvaguardare il nostro territorio e la salute dei cittadini, oltre a fare sì che vi sia la competetività economica.
Cordiali saluti.

domenica 22 maggio 2011

MA CHE BRUTTO CLIMA!





Cari amici ed amiche.

Questo clima politico non mi piace e non piace a nessuno che abbia un po' di buon senso.
Prima delle elezioni, il candidato di centrodestra Gianni Lettieri (nel filmato preso da Youtube che si trova qui sopra) viene aggredito da un gruppo di giovani dei centri sociali e ci sono state delle tensioni a Milano che sono culminate con lo scontro tra i due candidati sindaco Giuliano Pisapia e Letizia Moratti.
Ora, vi sono stati altri espisodi incresciosi.
A Milano, una signora di 65 anni di nome Francesca Pagani (coniugata Rizzi) è stata picchiata perché "colpevole" di fare volantinaggio a favore dell'attuale sindaco Letizia Moratti, alcuni provocatori sono andati a creare scompiglio durante un comizio del Popolo della Libertà, alcune bandiere dello stesso partito sono state bruciate e sui muri di una sede elettorale di un candidato sono comparse scritte offensive nei confronti del presidente Berlusconi ed inneggianti all'estrema sinistra.
Anche il sottoscritto ha subito degli attacchi abbastanza sgradevoli.
Leggete alcuni commenti su alcuni articoli su questo blog.
Leggete, ad esempio, l'articolo intitolato "Vittorio Arrigoni? Non va incensato!" o quello intitolato "Giorgio Bocca? Ha sbagliato!".
Inoltre, sulla mia pagina di Facebook compaiono link pieni di insulti e provocazioni.
E' questo il concetto di "libertà" che alcuni vorrebbero propugnare?
Per questi "signori", la libertà vale solo per loro mentre verso chi non la pensa come loro ci deve essere odio.
Questo è il concetto di "libertà" che hanno certi "signori".
E' un clima da guerra civile. Questi "signori" vogliono una guerra civile!
Tutto ciò scredita la politica.
Sono solidale con il dottor Lettieri e la signora Pagani.
Per quello che mi riguarda, su Facebook, se qualcuno vorrà interloquire con me CIVILMENTE è benvenuto.
In caso contrario, lo invito ad andarsene e ciò vale anche per chi è nel mio "spazio amici".
Non è gradito!
Lo stesso discorso vale per i commenti su questo blog. Chi vorrà esprimere la propria opinione, anche in dissenso con la mia, potrà farlo, a patto che usi toni civili e che non faccia commenti anonimi.
Non pubblicherò più commenti offensivi ed anonimi.
A chi ha intenzione di visitare questo blog per fare discorsi che incitano all'odio, consiglio di andare da un'altra parte.
Qui non è gradito!
Mi si scusi il tono. Sono tollerante ma a tutto c'è un limite.
Cordiali saluti.

I MIEI AUGURI A FRANCESCA ALDERISI, PER IL SUO VIAGGIO A PHILADELPHIA

Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere l'articolo del sito "ProntoFrancesca" ed inititolato "Ci vediamo a Philadelphia".
Tra nove giorni, l' amica Francesca Alderisi sarà a Philadelphia (USA) e parteciperà ai vari festeggiamenti che si terranno in occasione delle commemorazioni della Repubblica italiana e dei 150 dell'Unità d'Italia.
Andrà, quindi, a sentire tutte le voci dei nostri connazionali lì residenti e che sono rappresentati dal console Luigi Scotto.
A Francesca faccio i miei miglior auguri.
E' giusto fare sì che i nostri connazionali all'estero abbiano maggiore visibilità qui in Italia.
Essi sono ambasciatori della nostra cultura e dei nostri valori.
Pensate alla cucina e alla letteratura, che sono note in tutto il mondo.
Pensate anche al modo di operare di noi italiani.
Abbiamo creatività e senso pratico.
Queste capacità ci sono riconosciute.
Giusto ieri stavo parlando con un signore che è stato all'estero.
Lui mi ha detto che gli operai tedeschi piuttosto che quelli americani sono bravi ma oltre a quello schema che è stato loro dato non vanno.
Gli operai italiani, invece, quando vedono qualcosa che va al di fuori dello schema, lavorano finiché quella non conformità non diventa un vantaggio.
Anche ciò indica la grandezza di un popolo.
Cordiali saluti.

sabato 21 maggio 2011

V DOMENICA DI PASQUA

Cari amici ed amiche.

Oggi è la V domenica di Pasqua.
Nelle nostre chiese, saranno letti i brani del libro degli Atti degli Apostoli (capitolo 6, versetti 1-7), del Salmo 32 (33), della lettera di Pietro (capitolo 2, versetti 4-9) e del Vangelo secondo Giovanni (capitolo 14, versetti 1-12).
Proprio il brano del Vangelo è la chiave di volta di tutta liturgia di oggi.
Qui, Gesù disse di essere la "via".
Tutto ciò, riassume il contenuto di questa liturgia.
Il brano del Vangelo recita:
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio ed abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"? Quando sarò andato, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove vado io conoscete la via".
Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?". Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto".
Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io dico, non le dico da me stesso; ma il Padre che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: Io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo nelle opere stesse.
In verità, in verità vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che compio io e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.".
In questo brano, Gesù diede proprio l'indicazione della via della salvezza dell'uomo.
In un altro Vangelo, quello secondo Matteo (capitolo 7, versetti 13-14), Gesù disse:
"Entrate nella porta stretta perché larga è la porta e spaziosa è la via che mena alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta ed angusta è la vita che mena alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.".
Queste parole indicano il modo in cui Gesù si ricongiunse al Padre, morendo sulla croce.
Quindi, quello del cristiano non è un cammino facile. E', però, un cammino che porta alla salvezza.
In un mondo come il nostro, in cui si cerca sempre di ottenere il risultato immediato e senza difficoltà, questo ragionamento è difficile da digerire.
Quello di Gesù è un messaggio scomodo.
Con la sua vita, egli lo dimostrò direttamente.
Egli non vinse mandando legioni di angeli o istigando i suoi discepoli contro i Romani ed i sacerdoti del Sinedrio.
Egli vinse facendosi crocifiggere e, quindi, attraverso un'accusa infamante (di un reato mai commesso) ed un supplizio.
Infatti, la crocifissione era una pena riservata a coloro che facevano gravi crimini.
Ora, il cristiano deve sapere questo.
Certo, ciò non vuole dire che ogni cristiano debba farsi ammazzare o mettere in croce.
Semmai, il cristiano deve fare delle rinunce.
In un mondo come il nostro, in cui ognuno vuole avere tutto e subito, un concetto simile è difficile da capire.
Però, quando un uomo ha ottenuto tutto quello che voleva, cos'ha ottenuto?
Niente!
Non ha ottenuto niente.
Anzi, vorrà ottenere sempre di più, anche quello che prima non voleva.
E così, questa persona non è più libera ma schiava della sua ingordigia.
Sarà sempre più preda del suo individualismo, cosa che contrasta con in Vangelo e Gesù stesso lo disse.
Quando egli disse "Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore" intendeva dire che con essere in comunione con Dio significa essere in comunione anche con il prossimo.
E' logico, quindi, che la salvezza non sia cosa solo di una singola persona e che il Paradiso non sia paragonabile ad un grosso condominio in cui vi sono tanti appartamenti ma che sia un luogo in cui ogni uomo potrà vivere in comunione con Dio e con il suo prossimo.
Credo che questo sia un concetto su cui riflettere.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.