The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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lunedì 21 marzo 2011
DIFENDIAMO LE PARROCCHIE!
Su Facebook, mi è capitato di leggere una nota dell'amica Francesca Padovese.
Questa nota mi ha toccato il cuore (e lo dico veramente) e ho pensato di fare un piccolo articolo, qui sul mio blog.
Il link della nota è http://www.facebook.com/home.php?sk=group_186394838047456&id=199214676765472#!/notes/francesca-padovese/richiesta-agli-amici-che-credono-in-dio-request-to-friends-who-believe-in-god/10150162969101183.
Oggi, hanno celebrato il funerale del suo parroco, monsignor Pierluigi Mascherin.
Francesca ha chiesto una preghiera per lui.
Io non lascio cadere questa richiesta nel vuoto.
Prima, però, faccio qualche considerazione.
Io penso che le parrocchie siano realtà molto importanti, non solo per la cura spirituale delle anime. Esse sono punti di aggregazione per i giovani e sono luoghi di sostegno per chi è in difficoltà.
Per questo, dico che chi attacca la Chiesa e le parrocchie ha un atteggiamento controproducente.
Pensate a certi luoghi degradati nelle grandi città o a certi piccoli villaggi.
Lì le parrocchie sono punti di riferimento e non contribuiscono solo a salvare le anime, nel senso spirituale del termine.
Esse sono anche luoghi di dialogo, anche con chi non è cattolico.
Io penso che le comunità debbano sostenere le realtà parrocchiali, soprattutto alla luce di questa secolarizzazione che sta disgregando la società.
Preghiamo il buon Dio per l'anima di monsignor Mascherin e perché ci siano anche dei giovani che scelgano di dedicare la propria vita agli altri, stando nella parrocchia, come catechista o come animatore o anche consacradosi e diventando sacerdoti.
Termino con questa poesia-preghiera.
A SAN PAULU
Comu di Diu...o bon Paulu...vi fici sirvituri...
et pè Iddu...longu facistu lu caminu...
Ghjesù...So' Figghiu et nosciu Signuri...
cusì lu Celu priati...pè lu survizziu divinu..
quelli chì ficiru...et chì autri sianu su li So' campi...
cusì nto travagghiu...puru nto duluri...
et chì fortia àbbianu...cuntru puru li toni et li lampi...
comu la Palora a purtà...chì puru lu disertu faci di ciuri.
Amen.
Cordiali saluti.
PELLAGRA
Parlando della nostra storia, anche risorgimentale, non si può non parlare di una malattia che colpiva le popolazioni dell'Italia centro-settentrionale.
Questa malattia ha molti nomi ma il più comune è pellagra.
Essa fu particolarmente diffusa fra il XVIII ed il XIX secolo e colpì particolarmente le popolazioni dell'Italia centro-settentrionale.
Oggi è assai meno diffusa.
I suoi sintomi più comuni sono l'arrossamento e la desquamazione della pelle, l'inappetenza, la lingua gonfia ed arrossata, la diarrea e la perdita di peso. A ciò si uniscono anche l'ansia e la depressione.
I sintomi neurologici si aggravano a tal punto che si arriva alla demenza e vi possono essere complicanze a livello del Sistema Nervoso Centrale come l'ipertonia (tensione spasmodica dei muscoli), la sindrome piramidale ed il nistagmo, ossia delle oscillazioni non ritimiche ed involontarie dei bulbi oculari.
Questa malattia può portare anche portare alla morte.
Ora sorge una domanda.
Perché la pellagra era diffusa nell'Italia centro-settentrionale?
Il motivo era molto semplice.
Infatti, la causa della pellagra era l'alimentazione.
Le popolazioni dell'Italia centro-settentrionale mangiavano molta polenta.
Nel mais (che è il prodotto base della polenta) manca il triptofano.
Il triptofano è un amminoacido essenziale, ossia un amminoacido che non può essere sintetizzato dal corpo umano.
Dal triptofano, il corpo ricava la niacina, detta anche vitamina PP o B3.
Mancando questa vitamina, vi sono squilibri a carico del sistema nervoso, che sono sintomi della pellagra.
Per questo, la terapia si basa sulle somministrazioni di nicotinamide, composto correlato alla niacina.
In passato, il mais veniva indicato come la causa della pellagra.
In realtà, a causare la pellagra non fu il mais in sé ma l'alimentazione povera.
Ad esempio, qui nel Mantovano, si usava mangiare una fetta di polenta strofinata su un'aringa salata (che in dialetto viene chiamata "cospeton") che la insaporiva.
Era chiaro che un'alimentazione simile non potesse garantire l'apporto di tutte le sostanze nutritive.
Per questo, per vivere bene, serve un'alimentazione completa.
Del resto, oggi noi abbiamo tecnologie e conoscenze che possono migliorare molte situazioni.
Anche l'ingegneria genetica, ad esempio, potrebbe aiutare molto.
Se gli uomini dei tempi passati avessero avuto tali conoscenze, tante morti sarebbero state evitate.
Cordiali saluti.
UNITA' D'ITALIA, FINITA LA FESTA...GABBATO LO SANTO!
Vi invito a leggere queso interessante articolo scritto dalla signora Margherita Genovese su "Italia chiama Italia", seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/25376/2001-03-18.html.
Effettivamente, sono d'accordo con quanto scritto nell'articolo.
I festeggiamenti dell'unità d'Italia hanno avuto i toni solenni delle grandi occasioni e si è vista una grande aggregazione di massa.
Ora, però, tutto è finito.
Si è tornati alle vecchie partigianerie e a "spararsi addosso".
Del resto, storicamente, l'Italia è il Paese delle divisioni.
Durante il periodo dell'Antica Roma, fu il Paese dei seguaci di Mario e di quelli di Silla. Nel Medio Evo fu il Paese dei ghibellini e dei guelfi. Nel XVIII secolo fu il Paese degli illuministi e degli anti-illuministi. Durante il fascismo, fu il Paese dei fascisti e degli anti-fascisti. Nel 1948 fu il Paese dei monarchici e dei repubblicani ed oggi è il Paese dei berlusconiani e degli anti-berlusconiani.
Questo Paese è davvero strano poiché sembra che queste divisioni siano etniche.
In poche parole, sembra che coloro che (come me) sono schierati con il centrodestra e coloro che gli sono contro siano di due etnie diverse.
Questo negli altri Paesi non avviene.
Nel Regno Unito, i cittadini possono essere laburisti o consevatori ma si sentono e sono sempre britannici.
Negli USA, i cittadini avere simpatie per il Partito Democratico o per quello Repubblicano ma si sentono sempre americani.
In Italia, invece, sembra quasi che noi di centrodestra e gli altri siamo di due etnie diverse.
Durante i festeggiamenti, coloro che sono contro il centrodestra hanno tentato di umiliare tale coalizione e in primis la Lega Nord, prendendo come pretesto ogni atteggiamento di questo partito.
Queste persone facevano peani sulla bandiera, mettevano fiori sull'Altare della Patria e cantavano canzoni dedicae alla patria.
Peccato che queste persone erano le stesse che in passato vedevano nel patriottismo un sentimento "becero", "reazionario", "fascista", "atlantista", "borghese" e "contraria al proletariato" e qualcuna di esse bruciò anche la bandiera italiana.
A casa mia, questo atteggiamento si chiama ipocrisia!
Personalmente, riterrei giusto non fare più queste feste che rischiano di diventare solo delle pompose manifestazioni di ipocrisia perché si celebra un sentire comune che non c'è.
Ora che tutto ciò è finito, si è tornati ai vecchi livori.
Non basta fare delle celebrazioni solenni (e spendere tanti soldi in esse) per dimostrare di essere un popolo solo.
Cordiali saluti.
domenica 20 marzo 2011
ATTACCO ALLA LIBIA, HA RAGIONE ANCHE LA LEGA NORD!
Ieri è iniziato l'attacco alla Libia da parte della Francia, degli USA e di altre forze.
Anche l'Italia appoggia questa missione e ciò è condivisibile.
Tuttavia, vi sono state delle perplessità da parte della Lega Nord. Trovo che anche questa posizione sia condivisibile e legittima.
Se, da una parte, bisogna rendere inoffensivo un dittatore come Gheddafi che sta facendo un massacro, dall'altra, bisogna porsi il problema di quello che si farà in futuro, a missione conclusa.
Una volta reso inoffensivo Gheddafi, si dovrà fare in modo che, da una parte, non si affermino in Libia dei movimenti fondamentalisti e, dall'altra, che non vi sia un'invasione di profughi verso l'Italia.
Quindi è giusto rendere Gheddafi inoffensivo ma a tempo stesso si dovranno i due possibili problemi che ho citato prima e che sarebbero molto gravi, qualora essi si verificassero.
Inoltre, il fondamentalismo potrebbe diffondersi a "macchia d'olio" anche nelle altre aree del Nord Africa, alcune della quali (come Tunisia ed Egitto) sono instabili.
Quindi, ci sarebbero gravi rischi per l'Europa (Italia compresa), per lo Stato di Israele e per gli ebrei ed i cristiani nel Nord Africa.
Quindi, in tale senso, le perplessità della Lega Nord sono più che condivisibili.
Quindi, una volta, centrato l'obiettivo della mission, servirà un "Piano Marshall" per la Libia.
Cordiali saluti.
sabato 19 marzo 2011
STRADE MANTOVANE, ANCORA PROBLEMI!
Cari amici ed amiche.
A completamento dell'articolo intitolato "Provincia di Mantova, servono strade nuove", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/03/provincia-di-mantova-servono-strade.hml, vi mostro un'altra criticità delle strade mantovane. Questa è la SP 80, all'altezza di Barbassolo, frazione del Comune di Roncoferraro. Questa località è chiamata anche "Pompa d'Oro". Qui vi è una brutta strettoia con due curve consecutive. Nel febbraio dell'anno scorso vi fu uno spaventoso incidente che uccise una persona. Le immagini si commentano da sole.
Cordiali saluti.
ELEZIONI PROVINCIALI DI MANTOVA, IL CENTRODESTRA DEVE VINCERE
ITALIA NON FARE COME LA SPAGNA DI ZAPATERO!
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.