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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 8 febbraio 2011

BIOGAS E FONTI RINNOVABILI

Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggre l'articolo, seguendo il link http://www.associazionecivicamantovana.it/acmprovinciale/index.php/ecologia-a-ambiente/193-biomasse-e-biogas-facciamo-chiarezza.
In questo link del sito dell'Associazione Civica Mantovana vi è una bellissima relazione sul biogas dell'ingegner Francesco Leorato, membro della stessa ACM.
Sono sostanzialmente d'accordo con Leorato, che conosco personalmente, e mi permetto di aggiungere una cosa.
Tra i limiti di un processo per la produzione di biogas vi è anche la gestione.
Come ho già scritto nell'articolo intitolato "Biomasse ed energia, i casi di Bolzano e di Roncoferraro", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/biomasse-ed-energia-i-casi-di-bolzano-e.html, prima di produrre il metano (CH4), il processo produce acidi. Tra questi va citato l'acido acetico (CH3COOH). Questo acido, grazie ad alcuni microrganismi (tra i quali cito il Methanobacterium ruminantium), viene decomposto in metano e diossido di carbonio (CO2).
Qui ci possono essere degli inconvenienti.
Può succedere che l'acidità del substrato aumenti a tal punto da fare abbassare il pH.
Un pH troppo basso può inibire la crescita dei microrganismi che mettono in atto la fase metangena.
Il processo di produzione di metano può non essere efficiente.
Quindi, tutto il processo deve essere gestito. Qualora, il pH all'interno del digestore si abbassi troppo serve un misuratore che rilevi il problema e dal rilevamento del problema si deve trovare la soluzione.
In tal caso, la soluzione è rappresentata dall'immissione nel digestore di un composto alcalino, quale può essere una soluzione di calce spenta (o idrossido di calcio Ca(OH)2) che alzi il pH così da fare in modo che si inneschi la fase metanogena.
Riguardo le fonti rinnovabili, bisogna dire che esse sono potenzialmente utili ma devono essere adatte alla realtà circostante.
Ad esempio, in Brasile vi è una grande produzione di canna da zucchero.
Dal melasso proveniente dalla sua lavorazione si può produrre etanolo (o bioalcol, CH3CH2OH).
Lo stesso si può dire su quanto accade in Germania, ove vi è largamente diffusa la coltivazione della patata.
Per le zone molto ventilate va bene l'energia eolica.
Quindi, le soluzioni ci sono.
Io credo che, con l' energia nucleare, le fonti rinnovabili possano contribuire a produrre energia, abbattendo il livello di CO2, cosa che chiede il "Protocollo di Kyoto", e a ridurre l'uso di combustili fossili, come petrolio e gas naturale.
Certo, la fonte dovrà essere adatta alle caratteristiche del territorio.
Cordiali saluti.

lunedì 7 febbraio 2011

DIOS Y PATRIA










Cari amici ed amiche.

L'idea di fare questo articolo mi è venuta leggendo un articolo sul blog "El Matiner Carlì". Il link di questo articolo è http://elmatinercarli.blogspot.com/2010/09/patria-y-regiones.html.
Ringrazio l'amico Vittorio Leo che lo ha illustrato su Facebook.
In questo mio articolo, voglio parlare della questione del rapporto tra la Chiesa e lo Stato e del concetto di laicità.
Nel video è illustrata la vicenda dell' "oltraggio di Anagni", episodio che fu il culmine dello scontro tra Papa Bonifacio VIII ed il re di Francia Filippo IV detto "Il Bello" che avvenne il 07 settembre 1303. Questo episodio fu particolarmente significativo e grave. Esso, infatti, fu il primo caso di un potere che si costituì contro la Chiesa.
In questo episodio, gli sgherri al soldo di re Filippo IV (che erano capeggiati Sciarra Colonna e Guglielmo di Nogaret) attaccarono il palazzo del Papa. Il Papa fu catturato ed umiliato.
Con questo episodio, venne messa in discussione la funzione universale del Papato, a vantaggio di quella dei re secolari.
Ciò determinò quello che avvenne in seguito.
I re secolari di grandi monarchie (come quella francese, quella inglese e quella spagnola) vollero controllare anche la sfera religiosa dei popoli che essi amministravano e, naturalmente, le ricchezze della Chiesa.
Questo, in fondo, determinò la crescita del movimento innescato da Martin Lutero nel 1517.
Infatti, il protestantesimo fu visto dai reggitori secolari come un mezzo per ottenere il controllo dei beni della Chiesa cattolica e per consolidare il proprio potere slegandosi dal Papato.
Fu il caso, ad esempio, del re di Svezia Gustavo I Vasa (1496-1570) che nel 1527 introdusse la riforma luterana e confiscò tutti i beni della Chiesa cattolica svedese, il cui potere fu distrutto.
Anche nei Paesi europei rimasti cattolici, come gli Stati italiani, la Francia e la Spagna, i re secolari ebbero potere sulle Chiese locali puntavano su correnti che limitavano i potere papale come il Giansenismo, il Gallicanesimo ed il Giurisdizionalismo.
Quindi, il termine "patria" non fu più legato ad un aspetto religioso (come nei secoli passati) ma la religione divenne un mero aspetto delle politiche nazionali dei singoli Paesi.
Questo determinò lo sgretolamento della cristianità europea.
A ciò, si unì l'Illuminismo del XVIII secolo.
Qui si concretò l'idea di uno Stato contro la Chiesa.
I vari illuministi come John Locke, John Toland, Voltaire e Montesquieu, iniziarono a diffondere delle idee contrapposte al Cristianesimo, come il deismo e l'ateismo.
Essi si mossero adducendo al fatto che la religione costituita fosse legata a quel sistema politico che essi contestavano.
Quando ci fu la Rivoluzione Francese del 1989 l'idea di uno Stato contro la Chiesa si concretò.
La cristianità fu divisa. Le divisioni non furono solo tra cattolici, ortodossi, protestanti ed anglicani ma anche nello stesso mondo cattolico che fu diviso in giansenisti, molinisti, tomisti e quant'altro.
La cristianità fu impreparata di fronte a tali eventi.
Non ci fu più l'alleanza storica tra "trono ed altare" ed i rivoluzionari proposero, anzi, "religioni neopagane".
Vi invito a leggere l'articolo intitolato "Dal regalismo alla statolatria, storia della degenerazione della politica", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/dal-regalismo-alla-statolaria-storia.html.
Lo Stato stesso diventò un "Moloch".
Tutti gli eventi che avvennero in seguito (fino ai giorni nostri) ed il concetto di "patria" venne identificato sempre più con quello di "stato" e svuotato da ogni rifrimento a Dio.
Il fallimento della Restaurazone (dopo il periodo napoleonico) dimostrò ciò.
Nel XX secolo, questa idea di uno Stato fatto contro la Chiesa fu presa dal comunismo e dal nazismo.
Come scrissi nell'articolo intitolato "Nazismo esoterico", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/nazismo-esoterico.html, queste idee perverse si svilupparono quando le idee religiose tradizionali andarono in crisi con tutti i valori.
Lo stesso si può dire per il comunismo.
L'articolo intitolato "Comunismo e nazismo, due facce del satanismo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/comunismo-e-nazismo-due-facce-del.html, dimostra che tra queste due idee vi sono più affinità di quanto si possa immaginare.
Esse puntavano a creare una "patria" in cui l'uomo si sostuisse a Dio.
La dimostrazione di ciò fu il fatto che le idee comuniste e quelle naziste fossero simili a quelle di Aleister Crowely (1875-1947), il fondatore del satanismo moderno.
Le idee naziste e comuniste vanno condannate con severità non solo per quello che fecero ma anche (anzi soprattutto) per le loro caratteristiche.
Oggi, noi cristiani abbiamo il dovere di riproporre i nostri valori e di fare capire a tutti. Perciò dobbiamo tornare ad essere uniti.
Inoltre, noi cristiani cattolici dobbiamo riprendere il meglio di tutte le nostre esperienze storiche.
Ad esempio, del Concilio Vaticano II (1962-1965) dobbiamo salvaguardare il dialogo con gli ebrei e con gli altri cristiani mentre dobbiamo evitare certe derive, come quelle imboccate da certe Chiese dette "di base", magari per rendersi "gradevoli" agli occhi di un certo potere politico.
Leggete l'articolo che mi è stato dall'amico Riccardo Di Giuseppe, seguendo il link http://gaynews24.com/?p=18743.
Per questo, per esempio, trovo pericolose certe idee di certi teologi tedeschi che vorrebbero fare riforme come l'apertura al sacerdozio femminile, l'abolizione del celibato sacerdotale o, magari, il matrimonio in chiesa per le coppie gay o, addirittura, l'abolizione della transustaziazione dell'Eucarestia.
L'insieme di queste idee potrebbe essere il "fumo di Satana" di cui parlò Papa Paolo VI.
Se ad esempio, gli anglicani tradizionalisti entrano nella nostra Chiesa...ci sarà un motivo!
Certe idee possono disgregare l'unità della Chiesa cattolica e vanificare gli sforzi di vedere una vera "laicità positiva" , una laicità che riconosca in Dio il riferimento della patria.
Cordiali saluti.

UN ESEMPIO DI GIORNALISMO PULITO, "ITALIA CHIAMA ITALIA".


Cari amici ed amiche.
Nella sua lettera, che ha inviato a tutti noi sostenitori ed iscritti del Popolo della Libertà, il presidente Berlusconi ha esordito con questa espressione ch dice:
"Mentre da noi alcuni magistrati perseverano nell'intromettersi in modo illegittimo nella vita privata dei cittadini e i giornali appaiono concentrati solo a guardare a queste vicende, come dal buco della serratura, nel mondo, e più precisamente alle nostre frontiere, stanno venendo cambiamenti epocali.".
Effettivamente, questa espressione è vera.
Ci sono alcuni giornali (e giornalisti) che, di fatto, hanno perso la bussola.
Non fanno altro che fare del gossip di dubbia attendibilità e veridicità e, addirittura, arrivano a pubblicare i numeri di telefono di persone, come, per l'appunto, quello del presidente Silvio Berlusconi.
Io trovo che tutto questo sia grave ed inverecondo.
Pubblicare il numero di telefono di una persona significa anche esporla ad un pericolo fisico.
Per fortuna che ci sono giornali e giornalisti che, invece, fanno il loro mestiere in modo egregio e con grande professionalità.
Uno di questi è "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net/, il quotidiano online che è diretto da Ricky Filosa.
Questo è un network che usa sempre toni equilibrati e che garantisce la pluralità di idee.
Vi interloquiscono esponenti di centro destra e di centro sinistra e non vi sono espressioni volgari.
Inoltre, ha sempre cercato di portare la discussione su livelli costruttivi.
Mi ricordo di un lettore che attaccò il direttore Filosa. In questa discussione intervenni nella discussione.
Il direttore si ricorderà. Tra l'altro, il sottoscritto si trovò con la casella di posta elettronica piena di contumelie da parte del succitato lettore. Non so come avesse avuto la mia e-mail. Eppure, il direttore non reagì in modo scomposto contro quel "signore". Questo è segno di serietà.
Comunque, il lavoro di "Italia chiama Italia" è egregio.
Esso fa quello che qualsiasi giornale serio dovrebbe fare, informare.
Esso parla di temi inerenti agli italiani all'estero e all'Italia, di politica, di economia, di sport e di tutte le cose di cui un giornale serio deve parlare.
Tocca come la politica piuttosto che la disoccupazione giovanile (tema che conosco molto bene, essendo anch'io in cerca di lavoro) o di scienza piuttosto che di attualità.
Inoltre, fa cultura.
"Italia chiama Italia" porta in giro per il mondo la nostra lingua e la nostra cultura e porta qui da noi le esperienze dei nostri connazionali sparsi per il mondo.
In pratica, unisce tutti gli italiani.
Quindi, "Italia chiama Italia" è un ottimo network.
Il direttore Filosa è uno che si impegna molto per gli italiani nel mondo, essendo lui stesso un italiano nel mondo, come dimostra il video qui sopra.
Io penso che lui (che è un giovane) stia dando una lezione a certi suoi colleghi molto più esperti e di testate più note della sua.
Sta insegnando loro a fare i giornalisti!
Seguite le attività di "Italia chiama Italia", iscrivetevi alla newsletter di tale quotidiano e, se volete, sostenetelo.
Gli faccio un po' di pubblicità anche per ringraziare il direttore per tutte le volte che ha pubblicato i miei scritti.
La gratitudine non deve mai mancare.
Cordiali saluti.

domenica 6 febbraio 2011

IL FEDERALISMO NON E' CONTRO IL SUD!




Cari amici ed amiche.
Guardate questo video che mi è stato inviato dall'interlocutore su Facebook Andrea Casiere, che ringrazio.
Io penso che sia arrivata l'ora di smetterla di dire che il federalismo è contro il Sud Italia.
Chi dice questo, dice solo una grande bugia!
In realtà, il federalismo può aiutare il Sud Italia quanto il Nord.
Oggi, ci sono grossi problemi. C'è un Nord che produce ricchezza ma le cui aziende (che sono in stragrande maggioranza piccole) sono tartassate.
C'è un Sud che ha delle grosse potenzialità ma che non produce la ricchezza sufficiente a garantire il bene di tutto il sistema Paese.
Inoltre, tutte le politiche assistenzialiste degli anni precedenti fecero sì che si formassero nei livelli locali che si reggono con il clientelismo, a prescindere dal fatto che esse amministrino bene o meno.
Inoltre, le cinque Regioni a Statuto Speciale (Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige-Sud Tirol, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia) possono tenersi tanti introiti prodotti dalle loro tasse.
Il Sud non produce.
Di conseguenza, tutta l'impalcatura dello Stato si regge sul Piemonte, sulla Liguria, sulla Lombardia, sull Veneto, sull'Emilia-Romagna e sulla Toscana.
E' chiaro che così non va!
Il fatto che anche in Regioni di sinistra (come Emilia-Romagna e Toscana) vi sia stata una crescita di consensi della Lega Nord è la dimostrazione di una crescente (e giusta) insofferenza verso l'attuale sistema.
Con l'applicazione del federalismo, verrà abolita ogni politica di assistenzialismo e verrà messa in pratica una seria politica di rigore e di sussidiarietà. Vi invito a leggere l'articolo "Sussidiarietà sì, assistenzialismo no!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/sussidiarieta-si-assistenzialismo-no.html.
Ciò farà cadere tutte quelle classi politiche locali che si sono mostrate viziose e rette dal clientelismo perché ogni classe politica locale avrà maggiori responsabilità.
Così, il Nord sarà libero dalla "zavorra" ed il Sud potrà essere stimolato a produrre ricchezza.
Un Sud che produce ricchezza è un Sud che dà speranza ai suoi giovani, giovani che oggi sono costretti ad emigrare al Nord o all'estero.
Inoltre, libero da questa "zavorra", il Nord potrà riprendere a crescere e a creare nuovo lavoro.
Infatti, oggi la disoccupazione giovanile è una piaga che colpisce anche il Nord ed il fatto che, proprio qi al Nord, vi siano meno giovani che si sposano ne è un segnale.
Del resto, so di cosa parlo, essendo anch'io i cerca di lavoro.
Io penso che il federalismo sia la salvezza sia del Nord che del Sud.
Forse sarò catastrofista, ma credo che, se non si dovesse fare il federalismo, l'Italia potrebbe fare la fine del Belgio, Paese di cui parlai nell'articolo intitolato "Esisterà ancora il Belgio", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/esistera-ancora-il-belgio.html.
Qui è a rischio la convivenza civile.
Agli amici del Sud voglio dire che il federalismo non è contro di loro.
Cordiali saluti.






RONCOFERRARO, BUFERA SUL SUPERMERCATO

Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere l'articolo, seguendo il link http://www.leganordmantova.org/TEMPL_docs_vis_public.asp?IDLivello1=120&IDLivello2=520&IDInfo=988.
Questo articolo è stato preso dal sito della Lega Nord di Mantova (che, a sua volta, l'ha preso dal quotidiano "La Voce di Mantova") e tocca un tema che io ho già toccato, la questione del supermercato a Roncoferraro.
Leggete l'articolo intitolato "Una poposta costruttiva per Roncoferraro", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/una-proposta-costruttiva-per.html. Sono d'accordo sia con quanto espresso da Davide Balzanelli, consigliere comunale dell'Associazione Civica Mantovana (ACM, http://www.associazionecivicamantovana.it/acmprovinciale/), e sia con Franco Carreri, segretario del circolo della Lega Nord di Roncoferraro.
Conosco entrambi personalmente e con entrambi dialogo.
Vi posso dire che sono entrambi molto seri.
Certo, con Balzanelli ci sono maggiori distanze maggiori (essendo io afferente al centro destra e al Popolo della Libertà) ma, su questo tema, come su altri a livello locale, non posso non pensarla come lui. Inoltre, è un ragazzo molto intelligente, serio e volenteroso.
Con Carreri, ovviamente, i rapporti sono ottimi e vi posso dire che lui è uno che lavora bene ed è uno con cui si lavora bene sul territorio. E' molto saggio.
Mi ha sempre dato dei buoni consigli.
Qui il problema sta nel fatto che l'Amministrazione comunale di Roncoferraro (che è di centro sinistra) non dialoghi con gli stakeholders, ossia i commercianti e gli abitanti della zona circostante a quella in cui si dovrebbe fare il supermercato.
E poi, c'è la questione del cimitero.
In pratica, quest'opera verrebbe fatta davanti al cimitero.
Da cattolico, non condivido questa scelta.
Del resto, parlai di ciò anche nell'articolo intitolato "Fede e società, è ora di trovare un accordo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/01/fede-e-societa-e-ora-di-trovare-un.html.
Qui nessuno è contrario alla realizzazione del supermercato.
Il problema è l'ubicazione di questa nuova opera.
Per questo, sarebbe giusto che l'Amministrazione comunale parlasse con i cittadini.
Cordiali saluti.

TUTTI DEVOTI TUTTI!!!












Cari amici ed amiche.

Vi invito a visionare il video della festa di Sant'Agata, festa che si tiene il 05 febbario. Sant'Agata è la Patrona della città di Catania. Ringrazio l'interlocutore di Catania che lo ha messo sul social-network Facebook, dandomi l'idea di trattare l'argomento in questione. A lui e ai suoi concittadini, faccio i miei auguri di una buona festa di Sant'Agata, anche se in ritardo. L'argomento che voglio trattare riguarda proprio le feste dei Santi. Esse sono molto sentite nel Sud Italia. Al contrario, esse sono in declino al Nord. Ciò è un peccato!
Infatti, queste manifestazioni non hanno solo una valenza religiosa ma sono importanti sia sul piano culturale che sociale. Esse sono manifestazioni che provengono dall'anima più profonda di una determinata comunità. In esse si concentrano la fede e la cultura della comunità stessa. Anzi, manifestazioni come quelle che riguardano i Santi Patroni rappresentano le radici stesse di una comunità. E così, le manifestazioni inerenti a Sant'Agata rappresentano le radici di Catania, quelle inerenti a San Gennaro rappresentano le radici di Napoli, quelle inerenti a San Giacomo Maggiore Apostolo rappresentano le radici di varie comunità, tra cui quella di Galati Mamertino, quelle di Sant'Ambrogio rappresentano la città di Milano, quelle di Sant'Anselmo la città di Mantova e così via. Togliere simili manifestazioni dalla vita pubblica significa dimenticare la storia della stessa comunità. Una comunità senza storia è come un albero senza radici. E' destinata a scomparire! Anzi, di fatto, già non esiste più come comunità perché il Santo Patrono è spesso un "symballein", un simbolo, qualcosa che unisce. Proprio perché unisce, la festa del Santo Patrono ha anche una funzione sociale. Le feste dei Santi Patroni sono momenti di aggregazione della cittadini di una determinata comunità. Esse diventano vere e proprie opere di "educazione collettiva" ai valori di una comunità. In esse, vi sono grandi opere che sono frutto della creatività, anche dei giovani. Molti dicono che noi giovani non siamo religiosi. Io dico che ai giovani vanno dati dei simboli. Guarda caso, le feste come quelle di Catania o di Galati Mamertino, hanno una grande partecipazione dei giovani. Ad esampio, mi fa specie il fatto che nel mio Comune, Roncoferraro (in Provincia di Mantova), vi sia una "Festa del Pesce", una grande festa di paese che si tiene a maggio, mentre il Santo Patrono, che è San Giovanni Battista, non sia così festeggiato. Se io fossi il presidente del Comitato delle Manifestazioni di Roncoferraro, toglierei la "Festa del Pesce" e farei una grande festa in occasione della commemorazione del Santo Patrono. Farei un festa in cui la manifestazione religiosa (con tanto di processione della statua del Santo) sia accompagnata da manifestazioni culturali (che trattino temi di cultura locale), giochi, mercatini e stand gastronomici, con degustazioni di "Risotto alla Pilota","Risotto con la psina", tortelli di zucca, pesce, grigliate di carni suine, bovine ed avicole e polenta e dolci tipici, come la famosa "Torta sbrisolona". Inoltre, chiederei all'Amministrazione comunale perché siano fatte delle strutture atte per fare la festa. A mio modo di vedere, un'iniziativa simile potrebbe dare guadagni all'intera comunità roncoferrarese. Concludo, dicendo che si fanno le "Feste dell'Unità", le "Feste dello struzzo" e quant'altro mentre ci si dimentica dei Santi. Chi dice la devozione verso il Santo è superstizione ha solo una visione limitata. Invito tutti a leggere l'articolo intitolato "Culto dei Santi", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/culto-dei-santi.html. Forse, si potrebbe capire meglio che le feste dedicate ai Santi fanno parte della nostra storia. Quando una comunità dimentica la sua storia è destinata a morire.

Cordiali saluti.

sabato 5 febbraio 2011

LUCE DEL MONDO

Cari amici ed amiche.

Questa è la V domenica del Tempo Ordinario ed è la Giornata dedicata alla vita.
Nelle nostre chiese, durante le Sante Messe, vengono letti i brano del Libro di Isaia (capitolo 58, versetti 7-10), del Salmo 111, della I Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (capitolo 2, versetti 1-5) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 5, versetti 13-16).
Voglio soffermarmi, in particolare, sul brano del Vangelo che dice:
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
"Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il suo sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti angli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.".
Questo brano riassume sia quello del Libro di Isaia, sia il Salmo e sia quello della I Lettera di San Paolo ai Corinzi.
Cosa significa "essere luce del mondo"?
Essere "luce del mondo" significa, ad esempio, essere amici a prescindere dalla condizione della persona a cui si è legati.
Per farvi capire meglio, vi cito qualcosa di concreto.
Nella mia zona, c'era una signore che era benestante ed era conosciuto.
Aveva molti amici e lui faceva cene e quant'altro.
Poi, quest persona cadde in disgrazia e tutti i suoi amici, a pagava cene e quant'altro, lo abbandonarono.
Questi suoi "amici",in realtà, non furono la "luce nel mondo".
Vale il detto, che recita così:
"Il vero amico si vede nel momento del bisogno.".
E' molto facile essere amici di una persona facoltosa e che sta bene.
E' difficile, invece, essere amici della stessa persona quando cade questa cade in disgrazia. Allora sì che si vedrà quali sono coloro che saranno veramente amici. Questi ultimi sono la "luce del mondo".
Per questo, vale di più una visita ad una persona che soffre e che è in difficoltà.
A chi i nonni al ricovero, ad esempio, di dico che farebbe ad andarli a visitare.
Lo stesso si può dire a chi ha parenti malati e quant'altro.
Dica loro una parola buona.
Anche questo, significa "essere luce del mondo".
Essere "luce del mondo" significa anche condannare le ingiustizie ed il Male stesso.
Ad esempio, vi segnalo una notizia che è comparsa sul sito di "Tgcom".
Il link è http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo502303.shtml.
In questo articolo si parla di presunte Messe nere che avvennero nel 1963 nella Cappella Paolina in Vaticano.
Se ciò dovesse essere vero sarebbe molto grave!
Condannare il Male non significa solo condannare fatti eclatanti (come quello succitato, anche se non vi sono prove che esso fosse avvenuto) ma anche condannare cose che accadono tutti i giorni, anche gli atteggiamenti di moralismo.
Infatti, spesso chi è moralista è depositario di immoralità.
Essere "luce del mondo" significa anche difendere la vita e la dignità umana, dal concepimento fino alla morte.
Quindi, l'eutanasia non è un diritto o un modo per "dare la morte dignitosa" ad un malato terminale ma un modo egoistico di chi sta intorno ad egli che lo vede come un peso per sé e per la società.
Allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.










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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.