Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

sabato 5 febbraio 2011

GARIBALDI, ISTANZA UFFICIALE DEPOSITATA NEL COMUNE DI RONCOFERRARO




Cari amici ed amiche.
Vi annuncio che questa mattina ho depositato un'istanza presso il Comune di Roncoferraro (Mantova).
In questa istanza, propongo di fare una discussione su Giuseppe Garibaldi, sia con fonti storiche che parlano in suo favore e sia con fonti storiche che parlano contro di lui.
Quindi, dagli "appelli" negli articoli su questo blog (l'ultimo dei quali può essere letto, seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/considerazione-sul-regno-delle-due.html) sono passato ad un atto formale ed ufficiale, qual è un'istanza.
L'istanza è già stata depositata e protocollata in Municipio.
Se fossi stato consigliere comunale, ovviamente, di centro destra, avrei fatto anche una mozione da presentare nella seduta del Consiglio comunale.
Io spero che chi di dovere accolga questa mia proposta.
In questa istanza, mi sono rivolto "Alla cortese attenzione del Sindaco, il signor Candido Roveda, dell'Assessore alla cultura, professoressa Livia Calciolari, della Giunta e del Consiglio comunale di Roncoferraro (Mantova).".
Sono parole testuali.
Io spero che ciò venga accolto perché potrebbe venire fuori una discussione molto costruttiva.
Come disse un grande bibliofilo qual è il senatore Marcello Dell'Utri, la storia va letta senza pregiudizi e preconcetti. Se così non si facesse, essa diventerebbe un "orpello dell'ideologia".
Troppi furono coloro che, come i nazisti ed i comunisti, si fecero una "storia a loro uso e consumo".
Questo è un uso sbagliato della storia, un uso atto a diffondere l'ignoranza.
In democrazia, la storia è di tutti e, pertanto, va letta con una mente libera dalle ideologie e dai pregiudizi.
Solo dopo che si sa abbastanza di un determinato fatto storico ci si può fare un'opinione.
Anche questa è democrazia.
Cordiali saluti.

venerdì 4 febbraio 2011

DA RENNES LE CHATEAU A RONCOFERRARO, UN VIAGGIO NELLE TERRE DEI CATARI





Cari amici ed amiche.

Voglio farvi fare un "viaggio" nella storia e nell'Europa.
Del resto, il nome della trasmissione da cui è stato preso il video è tutto un programma. Infatti la trasmissione si chiama "Voyager", http://www.voyager.rai.it/, ed è condotta dall'ottimo professor Roberto Giacobbo.
L'idea di fare questo articolo mi è venuta durante una delle discussioni con l'amico Franco Carreri, segretario della Lega Nord di Roncoferraro (Mantova), con cui non discuto solo di temi politici ma anche di temi culturali, condividendo con lui la passione per la storia.
Quindi, ringrazio Carreri per l'idea.
Ora, voglio parlarvi di un "enigma" oggi molto in voga.
L'"enigma" in questione è quello di Rennes le Chateau. In questo paese della Linguadoca-Rossiglione vi è il mistero che ruota intorno al parroco Bérenger Sauniere (nella foto, 1852-1917). Secondo quesa storia, pare che il parroco avesse trovato delle carte nella pietra dell'altare della chiesa che stava facendo ristrutturare. Secondo queste carte, pare che ci fosse un mistero legato a Maria Maddalena, santa a cui la chiesa di Rennes le Chateau è intitolata, e al suo rapporto con Gesù. In seguito, il curato divenne molto ricco e fece fare grossi lavori nella chiesa e non solo. Tutto ciò fu un mistero come ancora oggi pare che siano avvolte dal mistero le opere nella chiesa. Ad esempio, sul frontespizio, sopra la porta compare la scritta "Terribilis est locus iste".
Entrando in chiesa, si vede un'acquasantiera retta da una mostruosa figura demoniaca.
Le raffigurazioni della "Via crucis" sono disposte al contrario come anche la raffigurazione della statua di San Rocco, la cui ferita è posta sulla gamba destra e non sulla sinistra.
Inoltre, dietro alla statua di Santa Maria Maddalena, vi sono delle vetrate colorate che, a seconda della luce del Sole, proiettano un grappolo d mele.
Inoltre, le iniziali dei Santi che sono raffigurati dalle statue (Germana, Rocco, Antonio Abate, Antonio di Padova, e Luca Evangelista) danno il nome "Graal" .
Sul pulpito, sono raffigurati solo i tre Evangelisti Marco, Matteo e Luca mentre manca Giovanni.
Ora, io non voglio addentrarmi nell'enigmistica che stuzzicò tanto la fantasia dello scrittore Dan Brown che scrisse il "Codice da Vinci" , di cui parlai nell'articolo intitolato "Codice da Vinci, due parole, http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/codice-da-vinci-due-parole.html, e su cui la mia opinione non è positiva. Quel libro ha tante inesattezze. Tra l'altro, la presenza di San Rocco non dice nulla. Infatti, questo santo era originario di Montpellier e non ci sono prove che dicano che fosse stato ferito alla gamba sinistra o alla destra.
Io voglio tentare di fare un'analisi storica.
Ora, Rennes le Chateau si trova in una zona storicamente particolare.
Tra il XII ed XIV secolo, quella zona fu abitata da una setta ereticale molto conosciuta, i Catari.
Questa setta si contrappose alla Chiesa cattolica, che all'epoca dei fatti, era molto corrotta.
Come i valdesi, i catari nacquero come movimento di protesta.
Essa si radicò nel sud della Francia ed i suoi adepti furono divisi in "credenti" e "perfetti".
I "perfetti" sostenevano che il mondo materiale fosse stato creato dal diavolo e che l'opera di Dio fosse la creazione delle anime.
Quindi, essi erano contrari al matrimonio perché esso implicava la procreazione di figli e di conseguenza la continuazione dell'opera demoniaca.
Di questa setta, si disse molto.
Si disse che essa avesse un tesoro, tesoro che pare fosse appartenuto al Tempio di Gerusalemme, tempio che nel 70 AD fu saccheggiato e distrutto dai Romani.
Secondo questa leggenda, pare che, con il Sacco di Roma del 410 AD, i Visigoti l'avessero portato a Rhedae, Rennes le Chateau.
Non ci sono prove sulla veridicità della leggenda, su cui, evidentemente, Sauniere fece leva, forse per avere soldi. Del resto, questo curato controverso, profanò anche un cimitero e non fu visto di buon occhio dalla curia di Carcassonne.
La setta catara si diffuse più come protesta contro la Chiesa.
Essa, inoltre, disconosceva il valore del Vecchio Testamento, rifiutava il Battesimo e l'Eucaristia, era contraria alla proprietà privata ed aveva una gerarchia episcopale propria. Inoltre, aveva molti elementi esoterici e gnostici. Indossavano tuniche verdi o azzurre.
Per loro, Gesù era un angelo (un "eone", un angelo sotto le spoglie umane) e questo li rendeva simili alla setta dei Bogomili, che citai nell'articolo intitolato "Bogomil", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/01/bogomil.html, e quello intitolato "Ecumenismo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/ecumenismo.html, dalla cui dottrina pare che avessero preso spunto.
I catari vennero poi distrutti nel 1244, dopo una lunga crociata, quando cadde l'ultima roccaforte di Montsegur.
Ora, il caso di Rennes le Chateau, può denotare una cosa molto importante.
Sconfitti sul piano dogmatico e militare, i Catari potrebbero avere vinto sul piano culturale.
In pratica, potrebbe essere successo che elementi culturali catari potrebbero essere entrati nel cattolicesimo di quella zona in cui questa setta fu forte.
Il cattolicesimo vinse sul piano militare e dogmatico ma potrebbe avere assunto elementi culturali catari.
Per esempio, visti dall'alto, pare che Rennes le Chateau ed i paesi vicini raffigurino una stella a cinque punte, un pentacolo, simbolo esoterico e satanico.
Nel Medio Evo, però, il pentacolo era usato dai cristiani per scacciare il demonio.
I cristiani di allora disegnavano quel simbolo sugli stipiti delle porte per tenere lontano il male.
Le cinque punte, infatti, indicavano le cinque piaghe di Cristo.
Solo successivamente quel simbolo assunse i connotati che noi conosciamo.
Del resto, nel Medio Evo vi era una simbologia diversa dalla nostra.
Anche il demonio di Rennes le Chateau può avere questo significato.
Per alcuni, questa raffigurazione mostruosa dovrebbe rappresntare Asmodeo, il demone a guardia del tesoro di re Salomone.
La realtà potrebbe essere diversa.
Quando guardo quella raffigurazione continua a venirmi in mente un'omelia di don Alberto Ferrari, parroco di Roncoferraro fino al 2005, oggi a Moglia, che ricordo sempre con stima.
In questa omelia, don Alberto disse che il diavolo può essere sconfitto con l'Acqua Santa.
Ora, il fatto che questa figura si trovi sotto l'acquasantiera può significare esattamente questo.
Può essere una sorta di "mascherone" tipico dell'iconografia medioevale che ha la funzione di tenere lontano il Male. Quindi, Sauniere potrebbe non avere inventato nulla di nuovo ma, forse, sfruttò l'ingenuità e l'ignoranza degli altri per avere qualche profitto.
Se ciò dovesse essere vero, egli potrebbe essere stato un ciarlatano e truffatore.
Del resto, iconografie simili sono presenti in altre chiese.
Qui ci spostiamo nella Provincia di Mantova, precisamente al Santuario della Beata Vergine di Grazie. Di questa chiesa parlai nell'articolo intitolato "Santuario della Beata Vergine di Grazie, un patrimonio da salvare", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/santuario-della-beata-vergine-di-grazie.html.
Qui vi è un coccodrillo impagliato che potrebbe avere la stessa funzione del diavolo di Rennes le Chateau.
Pare che anche la Provincia di Mantova fosse stata interessata dai Catari.
Del resto, già parlai di Mantova e della possibilità che essa possa ospitare il Santo Graal.
Basta leggere l'articolo intitolato "Dove potrebbe essere il Santo Graal", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/11/dove-potrebbe-essere-il-santo-graal.html.
Però, pare anche che nel Mantovano potessero esserci stati anche i catari.
Infatti, nel nord dell'Italia si diffuse il movimento dei Patarini, un movimento di protesta contro la Chiesa.
Può darsi che questi si fossero uniti ai catari. Vi sono fonti certe che dicono che i catari si fossero stabiliti nell'attuale Comune di Bagnolo San Vito.
Però, vi sono altre fonti che dicono molto anche dell'attuale Comune di Roncoferraro.
Franco Carreri mi ha riportato una frase detta dal rabbino di Mantova, il dottor Fabio Norsa, un uomo che conosce la storia del Mantovano e di cui parlai nell'articolo intitolato "Le radici giudaiche del Cristianesimo", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/le-radici-giudaiche-del-cristianesimo.html.
Secondo il dottor Norsa, pare che il primo insediamento roncoferrarese fosse stato nella zona della Valle dei Signori, vicino al fiume Mincio e alla frazione di Barbasso.
Questa zona è vicina a Bagnolo San Vito e pare che gli insediamenti fossero contemporanei.
Quindi, i primi roncoferraresi potrebbero essere stati catari.
A prescindere da tutte le congetture, questa storia deve stimolare a studiare e a conoscere le vicende della storia della nostra civiltà.
Inoltre, a noi cristiani, deve fare capire che le divisioni attuali non sono nulla, se confrontate con le eresie, come quella catara, eresia che furono sradicate anche da grandi Santi, come Francesco d'Assisi, Sant'Antonio di Padova o San Domenico di Guzman.
Cordiali saluti.

IL PRESIDENTE BERLUSCONI E LA DESTRA





Cari amici ed amiche.
Consultando quel link, leggerete alcune considerazioni fatte da Filippo Rossi, esponente della fondazione "Fare Futuro", fondazione legata a "Futuro e Libertà per l'Italia", il partito di Gianfranco Fini.
Io penso che prima di tutto bisogna capire cosa significhi realmente essere di destra.
Prima di tutto, essere di destra non significa essere fascisti o nazisti.
Il Nazismo ed il Fascismo non erano idee di destra.
Essere di destra significa essere laici ma non laicisti.
Infatti, la vera destra riconosce la laicità dello Stato ma difende le sue radici religiose e culturali.
E' un esempio di politica di destra quanto proposto dal nuovo speaker della Camera dei Rappresentanti USA John Boehner. Egli ha proposto di tagliare i fondi all'aborto. Consultate il link http://antiuaar.wordpress.com/2011/02/04/usa-nuovo-speaker-camera-%c2%abtagliare-finanziamento-all%e2%80%99aborto-nostra-priorita%c2%bb/.
Essere significa non volere lo scontro di classe ma cercare sempre di fare in modo che le varie parti della società senza demonizzarne alcuna, cosa che fa la sinistra, quando mette i manifesti con slogan che dicono frasi come :"Anche i ricchi piangano!".
Essere di destra significa non essere ipocriti e non definirsi moralmente superiori.
Essere di destra significa essere legalitari ma non giustizialisti.
Essere di destra significa riconoscersi nel quadro dell'Occidente e nella storica amicizia con USA ed Israele.
Essere di destra significa volere uno Stato più leggero e che costi meno.
Essere di destra significa rifiutare l'assistenzialismo e volere la sussidiarietà.
Ora, non mi sembra che "Futuro e Libertà per l'Italia" si stia comportando da partito di destra.
Quel partito ha forti venature anticlericali, cosa che fu denunciata dal quotidiano dei vescovi "Avvenire" (seguite il link http://www.newnotizie.it/2010/11/09/avvenire-attacca-fini.html.
Inoltre, il partito di Fini rifiuta il federalismo. Tra l'altro, ieri l'ha fatto bocciare in Commissione bicamerale, cosa di cui ho parlato nell'articolo intitolato "Il federalismo? Deve passare! Il Parlamento? Non può essere scavalcato dai giudici!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/il-federalismo-deve-passare-il.html.
Il federalismo toglierebbe certe politiche di assistenzialismo.
Inoltre, "Futuro e Libertà per l'Italia", ha assunto idee giustizialiste, idee che possono essere tipiche della sinistra o del fascismo.
Quindi, "Futuro e Libertà per l'Italia" non rappresenta la destra!
Ad oggi, la destra è rappresentata solo ed esclusivamente dall'alleanza costituita da Popolo della Libertà, Lega Nord, la Destra ed altri.
Essa ha tutte le caratteristiche della vera destra.
A Fini e ai suoi voglio ricordare che se la destra (da cui loro si sono distaccati) è oggi una forza di Governo, il merito è del Presidente Berlusconi.
Se Fini è oggi presidente della Camera dei Deputati il merito è dell'opera fatta dal presidente Berlusconi.
Se non ci fosse stato il presidente Berlusconi, Fini ed i suoi sarebbero rimasti all'opposizione.
Quindi, la smettano di attaccare il presidente!
Quanto al federalismo, mi spiace che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia bocciato il decreto.
Comunque, questo provvedimento dovrà passare, per il bene del Paese.
Cordiali saluti.


CONSIDERAZIONE SUL REGNO DELLE DUE SICILIE ED I GIORNI NOSTRI


Cari amici ed amiche.
Vi consiglio di vedere questo video.
Più studio la storia del Regno delle Due Sicilie e più capisco molte cose e mi appassiono.
Sarà perché lì affondano le mie radici, essendo mio padre abruzzese e mia madre siciliana, sarà per il fascino del Sud Italia o sarà per la mia infinita e caparbia curiosità e volontà di arricchirmi culturalmente di farmi una mia opinione sulla storia, un'opinione diversa da quella che ci tramandano certi libri, certi intellettuali o certi professori. Qualcuno mi rimprovera per questo.
Scusate, ma ho il "vizio" di non farmi gli affari miei e di volere sempre arricchirmi culturalmente.
Tenete conto anche del fatto che io sia mantovano. Mantova è una città di grande storia e di grande cultura.
Leggete gli articoli intitolati "Sabbioneta, Trani e Messina, tre esempi di convivialità tra ebrei e cristiani", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/sabbioneta-trani-e-messina-tre-esempi.html, "Le radici giudaiche del Cristianesimo", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/le-radici-giudaiche-del-cristianesimo.html, "Scienza ed arte nell'anatomia del Rinascimento", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/scienza-ed-arte-nellanatomia-del.html, e "L'assassinio di James Crichton, fu davvero gelosia", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/lassassinio-di-james-crichton-fu.html.
Come la Mantova rinascimentale, anche il Regno delle Due Sicilie (1734-1861) fu un regno molto ricco di cultura e, forse, chi dice che esso fosse stato arretrato, farebbe meglio ad accertarsi che il cervello sia in funzione, prima di azionare la lingua.
Esso fu un regno di grande tradizione giuridica.
Ad esempio, sotto il regno di re Carlo III di Borbone (Carlo VII, come re di Sicilia 1716-1788) a Napoli fu istituita la cattedra di politica nella sua antica università.
Nelle altre città europee questo non ci fu.
Napoli fu la città più popolosa d'Italia.
Sotto i Borboni Napoli era meta di turisti, studiosi ed avventurieri.
Inoltre,a Napoli e in tutto il suo regno l'arte e la cultura fiorivano.
Pensate alla Certosa di San Lorenzo a Padula (Salerno).
Essa fu un luogo artisticamente magnifico, un centro di fede e dii cultura.
Era un po' come l'Abbazia di San Benedetto in Polirone, qui in Provincia di Mantova.
Inoltre, coesistevano varie culture. Accanto alla religione cattolica, vi erano evangelici ed ortodossi.
Pensate alle comunità ortodosse della Calabria (come, ad esempio, quella di Bivongi, in Provincia di Reggio Calabria) e della Sicilia, come quella di Mandanici, in Provincia di Messina.
Vi erano anche comunità ebraiche.
Qui si parla della presenza ebraica nel Sud Italia ed i Sicilia.
Oggi, in Sicilia non esistono delle comunità ebraiche vere ma vi è una forte memoria di esse.
Ad esempio, a Siracusa, nella zona di Ortigia, vi sono delle case antiche i cui seminterrati hanno delle vasche che venivano usate per i rituali ebraici di purificazione.
Inoltre, secondo alcuni, i cognomi delle persone che rievocano i nomi di città potrebbero essere di origine ebraica.
Tra l'altro, il cognome di mia madre è Messina.
Ne parlai nell'articolo intitolato "Storia della Sicilia in un borgo", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/storia-della-sicilia-in-un-borgo.html.
Certo, l'origine della mia famiglia è controversa.
Secondo alcune fonti, pare che gli antenati di mia madre fossero stati, addirittura, dei nobili.
Effettivamente, i miei bisnonni avevano delle terre.
Dovrò fare una ricerca a tal proposito. Mi servirà del materiale.
Detto tutto questo, possiamo dire che il Regno delle Due Sicilie fu un insieme di varie esperienze come quella greca, quella romana, quella vandala, quella gotica, quella bizantina, quella araba, quella longobarda, quella del periodo svevo, quella del periodo angiono, quella del periodo aragonese, quella del periodo spagnolo, quella del periodo borbonico (inframmezzata dal periodo di Gioacchino Murat) che si stratificarono. Quando arrivò il periodo in cui il Regno delle Due Sicilie cessò di esistere, ad opera delle truppe di Garibaldi e dei Savoia, tutto ciò scomparve.
Invece di prendere quello che di buono c'era in quel regno, si preferì imporre lo Statuto Albertino.
Non fu, di fatto, un'annessione ed un tentativo di cancellare tutto quello che c'era prima del 1861?
Forse, credo che sia ora di riflettere.
Vi invito a leggere l'articolo intitolato "Ommo se nasce brigante se more", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/ommo-se-nasce-brigante-se-more.html.
Come ho fatto in qell'articolo, rinnovo il mio appello all'amministrazione comunale di Roncoferraro di fare delle "Tavole Rotonde" sul tema.
Visto che Roncoferraro è Comune risorgimentale, questo tema deve interessare all'amministrazione che di ciò fa un vanto.
Cordiali saluti.

giovedì 3 febbraio 2011

IL FEDERALISMO? DEVE PASSARE! IL PARLAMENTO? NON PUO' ESSERE SCAVALCATO DAI GIUDICI!


Cari amici ed amiche.
Ieri, con un risultato di quindici voti favorevoli e quindici contrari in Commissione bicamerale, la legge sul federalismo municipale non è passata.
Ieri sera il Governo si è riunito in un Consiglio dei Ministri straordinario con cui è stato fatto il decreto.
Nonostante questo "incidente" , il Governo ha dimostrato di volere andare avanti e di fare il federalismo.
Voglio dire già da subito che mente spudoratamente chi dice che il federalismo municipale danneggi i Comuni.
Infatti, se applicato, il federalismo municipale responsabilizzerebbe i Comuni.
Maggiori responsabilità significherebbero un maggiore controllo dell'evasione fiscale, una maggiore sussidiarietà ed un minore assistenzialismo.
Meno assistenzialismo significherebbe anche meno clientelismo.
Ad oggi, vi sono Comuni che sono retti da maggioranze che durano da parecchi anni.
Alcuni di essi non hanno mai cambiato maggioranza.
Molto spesso, ciò avviene perché ci sono dei sistemi di interessi particolari (e a volte trasversali rispetto ai partiti) che si sono consolidati.
Con il federalismo municipale, queste cose sarebbero destinate a finire.
Quindi, federalismi significa anche democrazia.
Per questo, il federalismo s'ha da fare!
Inoltre, ieri è stata anche la giornata in cui la Camera dei Deputati avrebbe dovuto approvare la decisione presa dalla Giunta per le Autorizzazioni a procedere di fare sì che il "caso Ruby" sia trattato dal Tribunale dei Ministri e non dalla Procura di Milano.
La decisione è stata approvata dalla maggioranza con 315 voti, uno in più rispetto a quelli presi il 14 dicembre 2010.
Infatti, l'onorevole Aurelio Misiti ha votato a favore e ha annunciato che lascerà il suo partito, il Movimento per l'Autonomia.
Con questa decisione, si fa sì che la Procura non invada la sfera politica.
Del resto, è ora di smetterla con queste intromissioni.
Il potere giudiziario faccia il potere giudiziario.
Del resto già ci sono altre intromissioni del potere giudiziario, come quella segnalata dall'amico Morris Sonnino di Facebook.
Io credo che sia ora che ognuno faccia il suo mestiere.
La politica faccia la politica ed i giudici facciano i giudici...e non si ingeriscano in contesti non propri.
Cordiali saluti.

Ommo se nasce brigante se more




Cari amici ed amiche.


Vi consiglio di guardare questo video.
Non voglio criminalizzare nessuno ma quando ci si interessa di storia (cosa che faccio io) bisogna farlo con una "visione a tutto campo".
Lo scrissi nell'articolo intitolato "Unità d'Italia, una considerazione", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/unita-ditalia-una-considerazione.html e lo ripeto qui.
La storia deve essere guardata senza avere opinioni preesistenti.
Certo, ci sono le eccezioni.
Ad esempio, nessuno che sia sano di mente, difenderebbe Adolf Hitler.
Nessuno, che sia sano di mente, difenderebbe Stalin.
Nessuno, che sia sano di mente, difenderebbe Pol Pot, Ceausescu o Osama Bin Laden.
Questi erano (o sono) criminali.
Queste sono eccezioni ma per quanto riguarda il resto della storia non bisogna partire mitizzando certi personaggi.
Lo stesso discorso vale per Giuseppe Garibaldi.
Posto il fatto che l'unità d'Italia fosse stata una cosa necessaria, rimane il problema di come collocare Garibaldi.
Chi fa un mito di questo personaggio, lo definisce un eroe.
Purtroppo, però, vi sono anche parecchie fonti che dicono il contrario.
Egli fu un personaggio molto controverso e tuttora divide le coscienze.
Quindi, a chi lo mitizza, vorrei dire che egli non fu un eroe ma una persona che colse l'occasione di "fare un'impresa", un' impresa piena di lati oscuri.
I libri di storia parlano di Garibaldi come di un eroe.
Vorrei ricordare, però, che lui non sbarcò a Marsala (11 maggio 1860) con i pasticcini ed il tè e dicendo "siamo venuti ad unire l'Italia" ma andò lì sparando ed uccidendo.
Nino Bixio non si tirava indietro, quando c'era da sparare.
E poi, il processo di unificazione fu sbagliato. Esso strozzò il Sud e causò rivolte, come il brigantaggio.
Pensate alla "Tassa sul macinato", che venne introdotta il 01 gennaio 1869.
Tra l'altro, la situazione non piacque nemmeno a parte degli degli stessi garibaldini.
Pensate a Giuseppe Nuvolari, che era originario proprio di Roncoferraro, il Comune in cui abito, nella Provincia di Mantova.
Roncoferraro è Comune Risorgimentale.
Giuseppe Nuvolari (1820-1897) fu uno dei soldati più vicini a Garibaldi.
Era stato anche suo amico intimo.
Eppure, quando vide l'evolversi delle cose, egli si avvicinò ideologicamente a Carlo Cattaneo e sostenne che, forse, sarebbe stato meglio fare una confederazione.
A mio modo di vedere, qui ci furono due errori.
Il primo fu causato dai re degli Stati pre-unitari.
Essi avrebbero dovuto fare un processo simile alla Zollverein tedesca del 1834.
Questo processo avrebbe portato all'unificazione vera del Paese.
Il secondo errore (se così si può chiamare) fu fatto dai piemontesi che, di fatto, si comportarono più come dei conquistatori che come coloro che unirono l'Italia.
Non trassero ciò che di buono c'era nei vari Stati italiani, per fare qualcosa di nuovo, e preferirono "piemontesizzare" tutto.
Per questo, rilancio l'appello all'amministrazione comunale di Roncoferraro di fare delle "Tavole Rotonde" sul tema, anche con fonti critiche.
Lo dico senza volere fare polemiche ma per fare una vera ricerca.
Cordiali saluti.






UN MOTIVO PER NON VOTARE CENTRO SINISTRA


Cari amici ed amiche.
Ci sono tanti motivi per non votare centro sinistra.
Uno di questi è la politica estera.
Non avendo ancora un'identità ed un'ideologia pienamenti occidentali ma legate ancora al vecchio modello anti-capitalista, il centro sinistra potrebbe non fare una politica estera confacente con il sistema occidentale ed europeo.
Ad esempio, verso Israele, quale atteggiamento adotterebbe un Governo di centro sinistra?
Le componenti più anti-americane ed anti-capitaliste vedono nello Stato di Israele un qualcosa di negativo.
Quindi, potrebbe avere una posizione più morbida verso il mondo arabo e le sue componenti più oltranziste.
Questo non sarebbe positivo.
Inoltre, come si comporterebbe riguardo al caso Battisti o alla crisi egiziana?
Riguardo quest'ultima, appoggerebbe il movimento fondamentalista dei "Fratelli musulmani"?
Possono esserci anche altri problemi.
Quindi, con questo centro sinistra al Governo, l'Italia rischierebbe di essere "staccata" dal resto dell'Europa e dell'Occidente.
Cordiali saluti.

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.