Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 18 gennaio 2011

UN SI' CHE UMILIA LA SINISTRA!


Cari amici ed amiche.
Prima di incominciare a parlare dell'argomento in questione, vorrei esprimere il mio cordoglio per il soldato italiano morto in Afghanistan e per il suo commilitone che è rimasto ferito durante una sparatoria.
Sono vicino ai loro cari.
Loro sono degli eroi.
Detto, questo, incomincio a parlare dell'argomento FIAT, il tema che si deve trattare.
Vorrei fare un altro commento sulla questione della FIAT.
Lo faccio partendo dalla nota inviatami dell'onorevole Antonio Palmieri, tramite il sito "Forzasilvio.it", http://www.forzasilvio.it/.
Essa è intitolata "Un sì che umilia la sinistra" e dice:
"Vince chi prende più voti. Accade e viene riconosciuto non soltanto in tutte le democrazie del mondo ma anche in ogni libera associazione, comprese le bocciofile emiliane tanto care a Bersani. A Mirafiori, il 54% dei dipendenti ha detto sì all'accordo per nuovi investimenti e il 46% ha detto no.
Eppure, larga parte della sinistra ha brindato e festeggiato.
Sindacalisti, politici, intellettuali e giornalisti hanno raccontato perché ha perso e perché ha vinto. Si è parlato di risultati "sul filo del rasoio" (otto punti di differenza non sono proprio niente), si è ragionato di lavoratori, quelli del sì, privi di dignità ed orgoglio ("Uomini e no", il titolo de "Il fatto"), si è scritto che hanno detto no quasi tutti (mandate le tabelline al direttore de "L'Unità") , insomma hanno fotografato il referendum applicando il filtro rosso dell'ideologia salottiera di sinistra, grazie alla quale il voto amico è "più responsabile" e come tale vale doppio.".


Ringrazio l'onorevole Palmieri per questa analisi che è veritiera.
Purtroppo, come ho già detto in passato, questa sinistra considera come "lavoratori" ed "onesti" solo coloro che sono dalla sua parte.
Essa punta all'odio di classe mettendo contro l'operaio ed il dirigente d'azienda ed il dipendente contro il datore di lavoro, dicendo che i primi (l'operaio ed il dipendente) sono i "buoni" mentre gli altri sono "ladri e malfattori".
Mi fa pensare a quello che successe nella Romania di Nicolae Ceausescu (1918-1989).
Sotto questo dittatore sanguinario, il ceto particolarmente privilegiato era quello dei minatori che erano sempre contrapposti ai "colletti bianchi" della capitale.
Quando il tiranno cadde (22 dicembre 1989) a Bucarest salì un Governo del "Fronte di salvezza nazionale", in cui prevaleva la figura di Ion Iliescu e che era presieduto da Petre Roman.
Iliescu era una figura legata al vecchio regime comunista di Ceausescu ed il nuovo Governo aveva preoccupanti elementi di continuità con quello vecchio. Vi furono anche i capi della vecchia "Securitate", una polizia privata al soldo di Ceausescu, un vero e proprio esercito terroristico.
Inoltre, il dittatore aveva un patrimonio di centinaia di milioni di dollari.
Mentre lui faceva il monarca, la sua gente moriva di fame.
E poi i comunisti dicono di essere "dalla parte del proletariato".
Nel maggio del 1990, lo stesso Governo di Petre e di Iliescu fermò nel sangue una manifestazione di studenti che chiedevano un reale processo democratico.
Sapete come fece?
Organizzò treni di minatori che vennero armati.
Come ho già detto, i minatori erano un ceto privilegiato nell'epoca di Ceausescu e vedevano negli studenti dei nemici perché figli dei "colletti bianchi" e, come tali, minacciavano il loro privilegi.
Fu un bagno di sangue. I minatori spararono ad altezza d'uomo, il Governo non fece nulla e arrestò i manifestanti superstiti.
Con questo, voglio dire che anche la sinistra italiana ha mantenuto questa idea "dell'operaio contro il dirigente e del dipendente contro il datore di lavoro".
La CIGIL, gran parte del Partito Democratico e la sinistra estrema hanno agito in questo modo. Hanno puntato sull'odio e sulla contrapposizione, fregandosene del bene vero dei lavoratori.
Però, la maggioranza dei dipendenti dell'azienda torinese ha avuto buon senso e ha votato sì.
Adesso, la sinistra (i soggetti prima citati) dice che gli operai delle catene di montaggio hanno votato contro e, perciò, non riconosce la sconfitta.
Senza volere essere offensivo, alla signora Susanna Camusso (Segretaria della CGIL), al signor Giorgio Airaudo (segretario della Fiom), all'onorevole Pierluigi Bersani (leader del Partito Democratico), a Nichi Vendola (presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra, Ecologia e Libertà) e a tutti coloro che la pensano come loro, vorrei dire che il termine "lavoratore" non vale solo l'operaio ma anche per l'impiegato, il dirigente dell'azienda ed il datore di lavoro.
Un impiegato non lavora?
Un dirigente di azienda non lavora?
Un imprenditore non lavora?
Rispondo io e dico che sono tutti lavoratori!
Il lavoro nobilita l'uomo, sia che esso sia quello di usciere di una fabbrica, di operaio in una porcilaia o di lavapiatti in un ristorante e sia che esso sia quello di magnate d'impresa.
Quindi, per favore, smettiamola con queste "classificazioni"!
Così non si è costruttivi ma si semina solo tensione sociale.
Così si fa lo stesso gioco di Ceausescu.
Quindi, accettino la sconfitta e cerchino di essere costruttivi.
Cordiali saluti.

lunedì 17 gennaio 2011

LAICITA' SI'...ANTICLERICALISMO NO!




Cari amici ed amiche.
Io trovo che i contenuti di questa nota non siano condivisibili e che, anzi, per siano pieni di falsità.
In primis, vorrei ricordare che non è vero che la maggioranza degli atti di pedofilia e degli stupri sia causata da preti.
Dire che la maggioranza degli stupri e degli atti di pedofilia avvenga in ambito ecclesiastico è un'artificiosa baggianata messa in pedi da certi laicisti anticattolici ed anticristiani.
Secondo dati statistici seri, la maggioranza degli stupri e degli atti più efferati di pedofilia avvengono al di fuori della Chiesa.
Ho qui i dati presi da "Panorama". Vi invito a seguire questo link http://forum.panorama.it/f31/statistiche-pedofilia-tl9541/.
Quella nota è smentita dai fatti. Infatti, il 66% degli abusi avviene in ambito familiare.
Quindi, è ora di finirla di sparare sulla Chiesa.
I preti pedofili ci sono ma, grazie a Dio, sono una minoranza.
La maggioranza dei preti è caratterizzata da persone oneste e che hanno un ruolo sociale importantissimo.
Infatti, le parrocchie e le cattedrali hanno sempre avuto un ruolo fondamentale, non solo nella religione ma anche nella cultura e nell'ambito sociale.
Esse furono le "fucine" dell'Europa che, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 AD), non ebbe più un'identità.
Nelle nelle cattedrali, nei monasteri e nelle parrocchie tutto il patrimonio culturale delle epoche precedenti si salvò e si fecero altre cose.
Io, che sono mantovano, vi posso parlare del ruolo dell'Abbazia di San Benedetto Po a Polirone, abbazia che fu voluta dalla Gran Contessa Matilde di Canossa (1046-1115).
I monaci di quell'abbazia fecero opere di bonifica importanti che trasformarono una terra paludosa e malarica in un suolo fertile.
Pensiamo al Whisky. I monaci scozzesi, di ritorno dalla Terra Santa, furono all'avanguardia nel campo della distillazione.
Pensiamo alle cattedrali gotiche di tutta l'Europa, le cui fabbriche davano lavoro a tanta gente, e che fungevano sia da luoghi di culto, che da ospedali, luoghi in ricevere asilo e da "sale civiche", in cui discutere di argomenti di pubblico interesse.
Quindi, il ruolo della Chiesa fu importante sia nell'ambito religioso che sociale e politico.
Essa impedì la disgregazione sociale.
Tuttora, molte parrocchie ed altri enti religiosi sono impegnati alacremente per dare il contributo alla società.
Pensiamo allo scoutismo e al volontariato che tanto aiuto danno a chi ha bisogno.
Pensiamo ad associazioni come, ad esempio, "Comunione e Liberazione" (di cui parlai nell'articolo "Sussidiarietà sì, assistenzialismo no!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/sussidiarieta-si-assistenzialismo-no.html) o la "Caritas" che hanno un ruolo sociale molto forte di aiuto ai bisognosi.
Pensiamo ad associazioni che, come quella dei Salesiani di San Giovanni Bosco, si impegnano molto nell'istruzione dei giovani, come all'Ordine Passionista di San Gabriele dell'Addolorata (http://www.sangabriele.org/) che si impegna sempre nell'aiuto verso i giovani.
Per la cronaca, San Gabriele dell'Addolorata è il Protettore dei giovani.
Per questo, lanciai la provocazione della "parrocchia di Susano", che citai nell'articolo intitolato "Fede, un servizio verso gli altri", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/fede-un-servizio-verso-gli-altri.html.
Si può, quindi, capire che il ruolo sociale del Cristianesimo e della Chiesa è importante.
Anzi, vorrei dire una cosa al riguardo.
Nel 2009, qui a Roncoferraro (Mantova), ci furono le elezioni comunali.
Io collaborai con la lista di centro destra "Libertà di cambiare, diritto di crescere".
Al di là dell'esito negativo delle elezioni e di quanto avvenne in seguito, vorrei rivalutare un punto del programma della lista, programma che potrete trovare seguendo il link http://cambiarecrescere.altervista.org/.
In questo punto del programma è contemplata anche la collaborazione tra l'amministrazione comunale e le realtà parrocchiali.
Pur stando su due ambiti diversi, l'istituzione civile e quella religiosa possono cooperare per il bene della comunità.
Io spero che chi è in Consiglio Comunale provi a sollevare la questione.
Se fossi in Consiglio Comunale, io rilancerei questo punto e proverei a fare una discussione e a creare un dibattito con il Sindaco Candido Roveda e la sua Giunta di centro sinistra.
Io feci un'istanza al Comune, con cui proposi un evento culturale dedicato a Costantinopoli e ai Bizantini. In questo evento culturale era contemplata anche la possibilità di collaborare con la parrocchia di Roncoferraro, ad esempio con una mostra di icone in oratorio o facendo celebrare una liturgia cattolica di rito greco-bizantino, tenendo conto anche del fatto che anche degli ortodossi frequentino la nostra chiesa. Posso confermare ciò perché li ho visti entrare i chiesa e pregare. Avevo capito che erano ortodossi quando si fecero il segno della croce. Un evento simile sarebbe stato un momento di dialogo e di ecumenismo, cose che a sinistra dovrebbero essere sentite.
Peccato che non sia stato ascoltato.
Non ci deve essere la contrapposizione tra "palazzo e campanile".
L'anticlericalismo non portò nulla di buono.
Pensiamo al Messico di Plutarco Elias Calles (nella foto, 1877-1945) che fece chiamare i suoi figli Lenin, Satana e Lucifero.
Il suo anticlericalismo lo portò a fare delle vere e proprie stragi di persone innocenti che, ai suoi occhi, avevano la "colpa" di essere cristiani e di definì la Chiesa come "causa di tutte le sventure del Messico".
Purtroppo, anche qui da noi, ci sono tanti "piccoli Hébert", "piccoli Stalin", "piccoli Hitler" e "piccoli Calles" che continuano a parlare male della Chiesa, in nome della "laicità".
In realtà, quella che propongono loro non è laicità ma laicismo.
La vera laicità non disconosce le radici culturali e religiose di una realtà politica.
Lo Stato di Israele, di cui parlai nell'articolo "Israele, un esempio di laicità positiva" (http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/israele-un-esempio-di-laicita-positiva.html), è un esempio di questo tipo.
Pur non disconoscendo la propria radice ebraica, lo Stato di Israele riconosce la dignità e la libertà di chi non è ebreo.
Non posso approvare quello che dicono certi politici, certa stampa e certa gente contro la Chiesa.
Quindi, smettiamola con questo anticlericalismo che tanti danni fece.

IL "GRILLISMO"? E' LA DISGREGAZIONE DELLA POLITICA!

Cari amici ed amiche.

Vorrei esprimere un concetto per quello che riguarda il fenomeno delle "liste civiche".
Ne avevo già espressi altri in altri articoli, come quello intitolata "PROVINCIA DI MANTOVA, MOSSE DEI CIVICI E MIA OSSERVAZIONE", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/provincia-di-mantova-mosse-dei-civici-e.html.
Si parla tanto di "grillismo", ossia del fenomeno che vide la nascita di quei movimenti riconducibili al comico genovese Beppe Grillo (nella foto) o ad essi affini.
Però, ora sorge una domanda.
Qual è l'"extrema ratio" o il fine di questi movimenti?
Io ho l'impressione che l'extrema ratio di questi movimenti trasversali, ossia costituiti con elementi di sinistra e di destra, sia una contestazione contro l'attuale sistema politico (che certamente ha delle pecche e va riformato) ma che oltre a questa contestazione non ci sia null'altro.
Ad esempio, questi movimenti tendono a guardare più alle politiche locali.
Ora, molto spesso, le politiche locali (come quelle dei Comuni) hanno molto spesso temi trasversali.
Ad esempio, la riparazione di una strada non è cosa di destra o di sinistra ma è una cosa di tutti.
I problemi ci sono quando "si va su di livello", ossia in Provincia, in Regione o nello Stato.
Qui l'ideologia conta.
Ad esempio, in Parlamento e nel Governo centrale vi sono temi in cui la componente ideologica conta.
Ad esempio, parliamo di un tema di politica estera.
Si deve decidere una questione del Medio Oriente, se stare con Israele o meno.
Se, come maggioranza parlamentare, ci fosse un movimento di tipo "grillista" come si comporterebbe?
La risposta è semplice. Si spaccherebbe?
Infatti, in questi movimenti vi sono persone di varie esperienze politiche, sia dell'estrema destra che dell'estrema sinistra. Sia l'una che l'altra sono contro Israele. In queste liste, però, ci sono anche altri che sono favorevoli ad Israele.
Quindi, quella maggioranza sarebbe divisa su un tema così importante.
Un altro esempio può essere l'immigrazione.
Un altro esempio ancora potrebbe essere la questione della laicità.
Sarebbe un disastro.
I "grillini" parlano di "democrazia diretta", ossia una democrazia che si sviluppa tramite l'espressione del voto dei cittadini, ma essa si può fare su un tema locale ma su un tema nazionale o internazionale che è importante non si può fare una cosa del genere.
Inoltre, il "grillismo" favorisce certi localismi e campanilismi che degenerano e diventano fenomeni come il "NIMBY" (acronimo inglese che significa "Not In My Back Yard", in italiano, "Non nel giardino di casa mia") che, per esempio, non fa fare importanti infrastrutture come la TAV Lione-Torino, il Ponte sullo Stretto di Messina, le autostrade, i porti o le centrali elettriche.
Quindi, il "grillismo" rischia di favorire la disgregazione sociale.
Beppe Grillo sembra sempre di più Pietro l'Eremita nella "Crociata dei pezzenti" del 1096.
Fece un esercito rabberciato e costituito da donne, vecchi, uomini e bambini, nobili decaduti e briganti.
Fu un esercito male armato ed indisciplinato che durante il suo tragitto fece crimini in Europa. Fece stragi di persone innocenti, tra cui ebrei, donne e bambini. Addirittura, agirono anche contro i vescovi.
Sapete che fine fece?
Arrivò a Costantinopoli e poi si spinse a Nicomedia (oggi Izmit, in Turchia) e appena vide i segni di degrado e la scarsa disciplina del suo esercito, andò a Costantinopoli, per chiedere aiuto al basileus Alessio I Comneno.
Non fece in tempo a fare la cosa quando la sua "armata" venne massacrata dai Turchi Selgiuchidi.
A me sembra che Grillo si stia comportando allo stesso modo.
Sta facendo una sorta di gruppo costituito da persone ideologicamente troppo diverse ed unite da un certo populismo.
Il problema è che questo progetto può divenire fallace e quando si tratta di politica, ossia della gestione della cosa pubblica, possono esserci dei problemi.
Termino, facendo gli auguri al direttore del Tg4 Emilio Fede che compie il suo ventesimo anno di attività a Mediaset.
Lui incominciò a fare i telegiornali nelle reti private proprio nel 1991, durante la "Guerra del Golfo".
Fu il primo a dare le notizie di quei fatti.
Cordiali saluti.

domenica 16 gennaio 2011

CONSIDERAZIONI




Cari amici ed amiche.
Voglio fare delle considerazioni. Prima di fare queste considerazioni, voglio fare una piccola polemica riguardo alcune questione.
Vi sono voci che dicono che io sia pagato da qualche "potente" per scrivere determinate cose su questo mio blog.
Io rispondo dicendo che questo blog non è finanziato da nessuno e non riceve "contributi" in denaro.
Gli unici "contributi" che io ricevo sono le considerazioni dei lettori che mi danno sempre spunti ed idee da mettere su questo blog, con i loro commenti.
Io feci questo blog come un'"agora virtuale" di confronto.
A me piace confrontarmi con gli altri, anche con chi non la pensa come. Dal confronto nasce il brainstorming e dal brainstorming possono nascere idee utili a tutti.
Non ho mai ricevuto un centesimo di Euro da nessuno.
Inoltre, vorrei smentire un'altra voce che dice che io abbia molto tempo da perdere per scrivere determinate cose.
In pratica, dicono che io sia un perdigiorno.
A coloro che dicono ciò, io rispondo dicendo che, in primis, non mangio e né vivo in casa loro e né ho mai preso da loro un soldo.
Inoltre, vorrei dire che io faccio anche altre cose, come cercarmi il nuovo lavoro e quant'altro.
Prima di mettere in moto la lingua, qualcuno farebbe bene ad accertarsi che il cervello sia in funzione.
E poi, se io sono un "prezzolato", vuole dire che lo sono altri blogger che fanno riferimento all'area politica opposta a quella a cui faccio riferimento io.
Se io sono un "perdigiorno", vuole dire che sono dei "perdigiorno" anche i blogger che fanno riferimento all'area politica opposta alla mia.
Mi sento "violentato" nella mia privata.
Si giudica la condotta di una persona e si fanno sproloqui e pettegolezzi su di lei senza sapere le cose.
A voi il giudizio.
Ora, che sto vivendo certe cose sulla mia pelle, capisco meglio il presidente Silvio Berlusconi che è perseguitato ed accusato di cose che non ha commesso.
Riporto una nota dell'onorevole Antonio Palmieri che è stata scritta sul sito "Forzasilvio.it", http://www.forzasilvio.it/.
La nota dice:
"E' gravissima, è inaccettabile, è contro la legge, questa intromissione nella vita privata delle persone perché quello che i cittadini di una libera democrazia fanno nelle mura domestiche riguarda solo loro.
Questo è un principio valido per tutti e deve valere anche per me.
Del resto nessuno può essere rimasto turbato da quelle serate perché tutto si è sempre svolto all'insegna della più assoluta eleganza, del più assoluto decoro e tranquillità e senza nessuna, nessuna implicazione sessuale.
Tutti i partecipanti alle serate hanno rilasciato al riguardo dichiarazioni inequivocabili.
Del resto io, da quando mi sono separato, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto un rapporto stabile con una persona che, ovviamente, era assai spesso con me anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato..."
Questa nota è una parte del videomessaggio mandato in onda ieri dal presidente Berlusconi.
Io l'ho visto integralmente, sul Tg4, il telegiornale diretto da Emilio Fede, che con il presidente Berlusconi risulta indagato in merito alla vicenda del "caso Ruby", di cui tutti parlano.
Io penso che qui si voglia distruggere la figura del presidente Berlusconi.
E' gravissimo il fatto che ci sia questa intromissione nella vita privata delle persone.
Perfino un Papa del Rinascimento, Papa Pio IV (1499-1565), pare che avesse detto questo frase:
"Non possiamo guardare quello che le persone fanno sotto le lenzuola".
A me sembra proprio una montatura atta a screditare il presidente Berlusconi e mi sembra che ciò si stia facendo con una violenza inaudita.
Infatti, la violenza non è solo rappresentata da un atto fisico, come un colpo di pistola, un pugno o uno schiaffo.
Si può fare violenza anche con le parole e con atti che ledono la persona.
E' evidente che il presidente Berlusconi sia stato leso nei suoi diritti più naturali, i diritti fondamentali di ogni persona, come la privacy e la dignità!
Quando, sistematicamente, le telefonate di una persona vengono intercettate e tali intercettazioni vengono, altrettanto sistematicamente, messe sui mass media, magari con un contenuto attribuito in modo arbitrario, non è una lesione dei diritti naturali di una persona?
E' una gravissima lesione.
Vi faccio un esempio.
Io parlo al telefono con un mio amico e, in maniera scherzosa, gli dico una frase come "Ti ammazzo" .
Se questa telefonata venisse intercettata e messa sui mass media, provate ad immaginare cosa succederebbe.
Di sicuro, verrei fatto passare per una persona che minaccia ed intimidisce, quando, in realtà, stavo solo scherzando con un mio amico.
Infatti, l'intercettazione non rispecchia sempre la verità.
Inoltre, qui c'è un abuso di intercettazioni.
Se intercettano le telefonate del presidente del Consiglio, chi mi dice che non vengano intercettate anche le mie telefonate, quelle dei miei vicini, quelle dei miei amici, quelle delle miei parenti e quelle di tutti gli italiani?
E' evidente che qui c'è un grave danno per la democrazia.
In una democrazia queste cose non devono accadere.
Oltre ad essere un grave danno per la democrazia, trovo che questo atteggiamento perpetrato da pezzi dello Stato e da certi mass media sia anche di pessimo gusto.
Ma non ci si rende conto che così si rovinano delle vite?
A voi il giudizio.
Vorrei terminare parlando del referendum della FIAT di Mirafiori (Torino) che è finito con la vittoria del "sì" che si è attestato al 54,06%.
Ne parlai nell'articolo intitolato "Fare impresa in Italia? E' difficile!", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/fare-impresa-in-italia-e-difficile.html.
Purtroppo, la CGIL non vuole accettare il verdetto.
A quelli della CGIL, vorrei dire che in democrazia vince la maggioranza.
La maggioranza dei dipendenti della FIAT non la pensa come la CGIL. Tale sindacato dovrebbe farsi una ragione di ciò, accettare il verdetto e, magari, essere costruttivo, facendo proposte utili.
Non è di certo un atteggiamento costruttivo quello di volere fare ricorso alla magistratura.
In democrazia vince la maggioranza.
Se non è così, si deve che, per certe forze politiche e movimenti ad esse afferenti, la democrazia valga solo quando si vince?
Questo non è un atteggiamento democratico.
Cordiali saluti.

ISRAELE, UN ESEMPIO DI LAICITA' POSITIVA!






Cari amici ed amiche.

Vorrei parlarvi della "laicità positiva", la vera laicità, portandovi come esempio lo Stato di Israele.
Esso è uno Stato laico ma che non disconosce le radici più profonde della sua popolazione.
Guardate il suo stemma. Esso reca la menorah, il candelabro ebraico che simboleggia il rogo ardente che vide Mosè.
Lo stesso si può dire delle monete, delle quali ho messo qui sopra due foto. Per la cronaca, la moneta in questione è un pezzo della mia piccola collezione.
Sulla sua bandiera è raffigurata la Stella di Davide.
I sondati dell'esercito israeliano giurano su Masada. Di ciò, parlai nell'articolo intitolato "Masada, suicidio o martirio?", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/masada-suicidio-o-martirio.html.
Sono tutti simboli della religione ebraica ma Israele è uno stato laico.
In esso, un cristiano è rispettato così come sono rispettati i culti diversi dal Giudaismo, che hanno diritto di esprimersi.
Me l'hanno confermato i miei interlocutori che sono stati in Israele, tra i quali ricordo anche Morris Sonnino, di cui parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/una-riflessione_14.html e a cui rinnovo la mia stima.
Quando lui è stato insultato così pesantemente ed è stato insultato anche lo Stato di Israele ho provato un senso di schifo.
Se l'autore degli insulti fosse cristiano (come me) io mi sentirei a disagio perché la Chiesa si sta impegnando molto nel dialogo con il mondo ebraico ed anche la maggioranza di noi cattolici (me compreso) vuole vivere in pace e (perché no?) in amicizia con i nostri "fratelli maggiori" ebrei.
Certi commenti mi offendono come uomo, come cittadino di un Paese civile e come cattolico praticante.
Confermo quanto detto su Sonnino che, se non la mia amicizia (perché non lo conosco direttamente), si è guadagnato la mia stima ed il mio sincero rispetto.
E' uno dei miei migliori interlocutori.
Come ho già detto lo Stato di Israele non rifiuta la propria radice ebraica ma garantisce la libertà di culto e la tolleranza verso gli altri.
Allora noi, possiamo capire che la vera laicità non è il rifiuto della cultura, della religione dominante e dei suoi simboli, che di essa fanno parte.
La vera laicità è sì la separazione tra Stato e organi religiosi ma essa non è un rifiuto della religione ma rivendica anche per essa uno spazio nella vita pubblica.
Allora ci riallacciamo al tema dell'articolo di oggi, http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/fede-un-servizio-verso-gli-altri.html.
Anche noi dobbiamo fare come i nostri amici israeliani. Ci stanno dando una grande lezione.
Si può essere laici senza togliere i crocifissi presenti nelle scuole e nei pubblici uffici o senza vietare ai bambini di cantare le canzoni di Natale.
Solo questa è l'unica vera laicità.
Quando si tolgono i crocifissi o non si fanno cantare più le canzoni di Natale non si fa un'opera di laicità ma si rischia di tagliare la propria radice culturali.
Ciò sarebbe la morte della nostra civiltà.
Cordiali saluti.

sabato 15 gennaio 2011

FEDE, UN SERVIZIO VERSO GLI ALTRI




Cari amici ed amiche.
Oggi, nelle nostre chiese, durante le Messe, vengono letti i brani biblici tratti dal libro del profeta Isaia (capitolo 49, versetti 3,5-6), dal Salmo 39 , dalla I Lettera di San Paolo ai Corinzi (capitolo 1, versetti 1-3) e dal Vangelo secondo Giovanni (capitolo 1, versetti 29-34).
Molto interessante è il brano del Libro di Isaia che dice:
"Il Signore mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria".
Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e alui riunire Israele-poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza-e ha detto:
"E' troppo poco che tu sia stato mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, poiché porti la mia salvezza fino alle estremità delle terra".
Ovviamente, non si può non parlare del brano del Vangelo che recita così:
"In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: "Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto:" Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me". Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele".
Giovanni testimoniò dicendo: "Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Sprito, è lui che battezza nello Spirito Santo". E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio".
Qui c'è un passo avanti rispetto alla Messa di domenica scorsa, di cui ho parlato nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/il-battesimo-di-cristo-un-evento-da.html.
Da questi due brani, dobbiamo trarre delle considerazioni.
La prima è che vi è una continuità tra la tradizione giudaica e quella del Cristianesimo.
Prima che gli Ebrei iniziassero la fuga dall'Egitto con Mosè, mangiarono un pasto frugale a base di agnello ed erbe amare.
Il sangue dell'agnello servì per contrassegnare gli stipiti delle porte.
Davanti alle porte così contrassegnate, l'angelo della Morte si fermava e non uccideva i figli primogeniti, cosa che accadde agli Egizi e al faraone.
Quindi, l'agnello assume un significato simbolico, per la sua innocenza e la sua purezza.
Inoltre, tra gli ebrei vi è una festa chiamata Yom Kippur, ossia "Espiazione".
Anticamente, questa festa, descritta nel Libro del Levitico, era caratterizzata dall'utilizzo di un capro su cui venivano versati tutti i peccati del popolo. Questo becco veniva liberato nel deserto, ove moriva.
Da qui nacque l'espressione italiana "capro espiatorio".
Gesù riassunse in sé sia l'agnello che il capro espiatorio.
Egli, Figlio di Dio, si pose tra gli umili e si fece piccolo, fino a farsi crocifiggere.
Quindi, Gesù assunse in sé l'innocenza dell'agnello e la funzione del capro, prendendosi tutti i peccati del mondoe facendosi crocifiggere per salvarlo.
Quindi, la tradizione giudaica si rinnovò in Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che si fece servo tra gli uomini.
Questo è un messaggio che cozza con una certa mentalità dei giorni nostri ma è certemente attuale.
Pensiamo, ad esempio, ai rapporti umani.
E' molto facile dire di essere amici di una persona nei momenti facili ma molto spesso, quando vi sono delle delle difficoltà o quando cade in disgrazia, molti di questi amici lasciano sola la succitata persona.
Anche a Gesù stesso successe questo.
Il popolo, ad esempio, seguiva volentieri Gesù quando faceva il miracolo della moltiplicazione del pane e dei pesci o quando entrò trionfalmente in Gerusalemme ma quando, nei suoi discorsi, egli toccava dei temi "scomodi", ecco che ci fu chi si mise contro di lui!
Inoltre, egli morì sulla croce e molti dei suoi amici lo lasciarono solo.
Quindi, agli occhi del profano, Gesù fallì.
In realtà, fu proprio questo suo "fallimento" che pose le basi della sua vittoria che avvenne con la Resurrezione.
Quindi, il messaggio di Cristo stride molto con la visione attuale, una visione in cui se non si ha una visibilità non si è nessuno, se si fa amicizia con persone sgradite si è malvisti e in cui si cerca sempre di arrivare in alto.
La seconda considerazione riguarda proprio l'essere cristiani nel giorno d'oggi.
Vi posso assicurare che ciò non è facile.
Io sono stato irriso per avere espresso certi concetti.
Ci ho anche rimesso delle amicizie.
Ad esempio, vi racconto quello che accadde sei anni fa, un fatto che avevo già raccontato in altre occasioni, come l'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/bravo-mourinho-sei-un-campione.html.
Sei anni fa, mi recai al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, in provincia di Teramo.
Da lì inviai delle cartoline a parenti ed amici. Ne inviai una anche ad un mio amico che conoscevo da oltre vent'anni.
Quando tornai a casa, venni a sapere tramite terze persone che egli non gradì e che lui e la sua famiglia risero perché mandai loro il "santino".
Infatti, sulla cartolina c'era raffigurato San Gabriele.
Da lì ad oggi, ho un po' di paura di inviare le cartoline agli amici.
Effettivamente è difficile trasmettere certi valori.
Basti pensare al giocatore italo-uruguaiano del Napoli Edinson Cavani che viene irriso quando parla di Dio nelle sue conferenze o quando mostra le magliette con scritto "I Belong to Jesus".
Lui stesso disse: "Segno perché credo in Dio".
Tra la gente c'è chi definisce queste frasi come espressioni di un fanatico e quant'altro.
Lo stesso succede al suo collega brasiliano Kakà (a cui noi tifosi del Milan dobbiamo molto) di cui parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/la-barca-nella-tempesta.html.
Io penso che il fanatico sia colui che, in nome della propria fede o della propria ideologia, arriva a fare del male al prossimo, come il farsi saltare in aria ed uccidendo gente innocente.
Non risulta che Cavani e Kakà abbiano fatto fatto del male a qualcuno, se non alle difese avversarie, quando fanno gol durante le partite di calcio.
Anzi, io dico che loro danno un messaggio molto bello. Se io avessi davanti delle persone simili stringerei loro la mano e con farei loro i miei complimenti.
Essere cristiani vuole dire anche portare il messaggio cristiano, anche sapendo di trovare dell' ostilità.
Oggi, e questo è un dato statistico, la religione con il maggior numero di martiri è proprio quella cristiana.
Oggi esistono due forme di martirio.
In alcune parti del mondo, infatti, i cristiani sono perseguitati, vengono a loro imposte delle restrizioni e spesso vengono anche uccisi.
Invece, in altre parti del mondo, specie qui in Europa, il pensiero cristiano viene osteggiato con una cultura laicista (che nulla ha che fare con la laicità), viene irriso e spesso visto come un fattore di arretratezza e non di avanzamento culturale.
Si tolgono i crocifissi e si tende a ridurre la dimensione religiosa ad un puro fatto privato.
Anzi, molto spesso si assiste ad un paradosso.
Vi sono ad esempio, esponenti della religione islamica che possono parlare liberamente nel nostro Paese, anche esprimendo di concetti offensivi contro la nostra cultura.
Quando ad esprimere un concetto è il Santo Padre Benedetto XVI, ecco che ci sono i problemi e si incomincia a parlare di "ingerenza del Vaticano" o di "ondata clericale".
Anch'io, spesso e volentieri, sono accusato di essere un clericale.
Sembra quasi che, in nome dell'"integrazione", la cultura maggioritaria debba essere ghettizzata mentre chi è in minoranza ed è venuto dopo di noi possa parlare liberamente, anche contro la nostra cultura.
Questa non è integrazione ma una vera e propria "dittatura della minoranza".
Oltre a questo, vi è anche un risveglio dell'antisemitismo. Questo è un quadro non positivo.
Purtroppo, oggi la fede cristiana è bagnata dal sangue innocente, sangue di persone che hanno testimoniato la loro fede anche con la vita.
Pensiamo a monsignor Luigi Padovese, il vescovo italiano che fu ucciso a Iskenderun, in Turchia, il 03 giugno 2010.
Sembra, però, che a qualcuno (qui in Italia come in Europa) non interessi nulla di questo sangue.
Anzi, c'è chi fa le manifestazioni "No Vat" e quant'altro.
Io vorrei ricordare che l'Europa si formò intorno alle cattedrali.
Pensiamo alla storia di Carlo Magno (742-814) che formò il suo impero con logica del Cristianesimo.
Le chiese e le cattedrali furono veri e propri punti di riferimento. Furono luoghi di culto, scuole, ospedali ed anche luoghi in cui discutere.
Oggi, tutto questo non c'è più e ci sono sempre più chiese vuote e, addirittura, sconsacrate.
Mi viene in mente, il paese di Susano, una frazione del Comune di Castel d'Ario, in Provincia di Mantova.
Qui c'è un antico complesso monastico che era diroccato e che poi è stato ristrutturato e trasformato in parte in un ristorante ("Il Conventino", ove si mangia un "Risotto alla Pilota" che è la fine del mondo) ed in parte è stato adibito ad uso culturale, con la chiesa sconsacrata e trasformata in auditorium.
Ora, quando guardo quel complesso monastico (il mio Comune, Roncoferraro, confina con quello di Castel d'Ario) ho una certa tristezza.
Se fossi il proprietario di quel complesso monastico e se fossi ricco, mi terrei il chiostro e gli edifici circostanti, facendo l'uso attuale, ma farei riconsacrare la chiesa, la farei arredare (con altari e statue) a mie spese e la rimetterei a disposizione della comunità di Susano che non ha una parrocchia.
Lo confesso, è uno dei miei sogni, se facessi un "sei" al Superenalotto, potrei farci un pensierino a riguardo.
So che la ristorazione e le attività culturali rendono molto (e quindi mi troverei un lavoro) e se ridessi la chiesa alla comunità di Susano, farei un servizio ad essa.
Le parrocchie ebbero (e tuttora hanno) un ruolo sociale importante.
Termino facendo un'altra considerazione.
La colpa di questa situazione è anche nostra.
Noi cristiani siamo divisi nelle varie confessioni (cattolica, ortodossa, protestante, anglicana, vetero-cattolica e quant'altro).
Come possiamo noi parlare pace e di amore, quando siamo così divisi tra noi?
Ricordo che queste divisioni furono causa di guerre.
Pensiamo, ad esempio, alla "Guerra dei Trent'anni" (1618-1648).
Forse, anche noi faremmo meglio a fare uno sforzo di reciproca comprenione.
Tra l'altro dal 18 al 25 gennaio ci sarà la preghiera per l'unità dei cristiani.
Uno sforzo già lo fece il Servo di Dio, Papa Giovanni Paolo II, di cui parlai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/papa-giovanni-paolo-ii-beato.html.
Se lo fece lui, che fu il Papa, perché non dobbiamo farlo noi, che siamo semplici fedeli laici?
Forse, questa può essere la migliore applicazione di quel giuramento che è documentato nelle foto qui sopra, foto che ho avuto da un mio interlocutore di Facebook, che ringrazio.
Cordiali saluti.

venerdì 14 gennaio 2011

PAPA GIOVANNI PAOLO II BEATO




Cari amici ed amiche.


Il Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II sarà Beato.
Sua Santità, Papa Benedetto XVI, ha dato l'assenso alla beatificazione del suo predecessore, riconoscendo la validità del miracolo che guarì di Suor Marie Simon Pierre Normand, una suora francese, dal Morbo di Parkinson.
La beatificazione avverrà il 01 maggio, nella "Domenica in Albis", la prima dopo la Pasqua.
Finalmente, si avvera il sogno di noi cattolici (ed anche di molti non cattolici) che volevano vedere questa grande figura agli onori degli altari.
Vi invito a leggere l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" due anni fa, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/14616/2009-04-03.html.
Questo grande Papa polacco conobbe sia la violenza del nazismo che quella del comunismo, due regimi contro Dio.
Fu anche un operaio (presso l'azenda "Solvay") e quindi conobbe il valore del lavoro.
Combatté l'antisemitismo e fu il primo Papa a visitare la Sinagoga di Roma (1986) e chiamò gli ebrei "fratelli maggiori". Tra l'altro, il rabbino Elio Toaff fu suo amico fraterno e fu l'unica persona ricordata nel suo testamento.
Commovente, fu la sua preghiera di fronte al "Muro del Pianto", nel 2000.
In quell'occasione, a nome di tutti noi cristiani , egli scusò con gli ebrei per i crimini commessi contro di loro nei secoli passati.
Fu anche amico fraterno del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I e lavorò attivamente per ripristinare il dialogo tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa.
Non ebbe mai paura del confronto. Lo dimostrò nel 1979, quando andò in Messico, un Paese che tutti definivano come "infeudato dalla massoneria".
Fu un uomo che viaggiò molto e che toccò con mano ogni realtà religiosa e politica.
Pregò insieme all'arcivescovo di Canterbury, Sua Grazia Robert Runcie, davanti alla tomba di San Tommaso Becket, nella cattedrale più sacra degli anglicani, la cattedrale di Canterbury.
Nel 1999 chiese perdono per il rogo del riformatore boemo Jan Hus.
Si scusò con i protestanti anche i tragici avvenimenti della "Notte di San Bartolomeo".
Nel 2001, andò anche a Damasco (in Siria), ove pregò nella moschea degli Omayyadi, luogo in cui vi è la testa di San Giovanni Battista.
Nel 2004, egli ricevette dal presidente americano George Walter Bush la "Medal of freedom". Questa è l'onoroficenza più alta negli USA.
Ebbe anche delle sofferenze.
Nel 1981, subì un attentato ad opera di Ali Agca, un terrorista turco che pare fosse stato legato ai comunisti sovietici.
Del resto, fu questo grande Papa a dare la spallata decisiva al comunismo sovietico.
La dimostrazione sta anche nel fatto che durante numerosi esorcismi gli indemoniati nominino e maledicano il nome di questo Papa e quando gli esorcisti domandano loro il motivo, il diavolo in essi presente risponde dicendo che qual Papa gli tolse molte persone.
Vide l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 e le guerre.
Fu anche nel mirino dell'organizzazione islamica terroristica di Al Qaeda che contro di lui progettò un attentato.
A complicare le cose ci fu anche la malattia che lo stava dilaniando.
Nonostante tutto, egli fu forte e cercò di trasmettere questa forza agli altri, specie ai giovani a cui fece questo discorso, all'inizio del suo Pontificato:
"Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla Sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, in sistemi economici come quelli politici, i vasti campi della cultura, di civiltà e di sviluppo! Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo! Solo lui lo sa!".
Leggendo queste parole, non posso non dire una cosa.
Non posso non dire che questo grande Papa abbia influenzato anche me, come tutti.
Proprio sulla spinta di queste parole, io ho deciso di impegnarmi anche in politica.
Fare politica, vuole dire impegnarsi per gli altri.
Proprio perché fare politica significa impegnarsi per gli altri, mi permetto di usare il motto di questo grande Papa che fu rivolto alla Vergine Maria.
Il motto dice:
"TOTUS TUUS".
Questo grande Papa ci insegnò una grande cosa.
Ci insegnò il concetto di fede ed avere fede significa accettare l'insegnamento del buon Dio anche senza capire subito.
E' una grande lezione.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.