Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 19 dicembre 2010

BASTA CON LA RETORICA!



Cari amici ed amiche.
Inizio questo articolo, citando Massimiliano Coraggio, un interlocutore che ha scritto dei commenti su questo blog.
Io non condivido nulla di quanto detto da Massimiliano.
Io non condivido nulla di quanto detto da Massimiliano e lo dico con tutta la serenità di questo mondo.
La Lega Nord non ha bisogno di avvocati difensori (perché si sa difendere da sola) ma ritengo giusto esprimere qualche parola in suo favore.
La Lega Nord è un partito che ha portato dei temi molto importanti.
Pensiamo, ad esempio, alla questione della sicurezza.
Oggi, noi abbiamo un problema di sicurezza che è correlato con la questione dell'immigrazione.
Ad esempio, un immigrato clandestino non può avere un lavoro e né una sana vita sociale.
Quindi, egli rischia di vivere di accattonaggio, di lavoro nero o, peggio, di finire nelle mani delle associazioni criminali, diventandone manovalanza!
Bisogna avere il coraggio di dire queste cose.
Dire queste cose non è "razzismo" o "xenofobia" ma è una presa di coscienza della realtà di fatti.
La Lega Nord ha preso coscienza della realtà dei fatti e questo è un grande merito.
E poi, all'"amico" Massimiliano, vorrei chiedere se è razzismo dire che non è giusto dare agli immigrati solo diritti e nessun dovere!
Io rispondo dicendo che non è razzismo fare capire agli immigrati che non ci sono solo i diritti!
In Germania, un immigrato che non ha lavoro viene rimandato a casa!
Negli Stati Uniti d'America, un immigrato che commette reati si può scordare la cittadinanza!
Questo è razzismo?
Assolutamente no!
E' un'impostazione che vuole che gli immigrati si integrino.
L'integrazione degli immigrati si fa facendo capire loro che se vogliono stare qui in Italia devono avere le carte in regola, rispettare le nostre leggi, imparare la nostra lingua e rispettare i nostri valori.
Avevo parlato di ciò nell'articolo, intitolato "Cosa significa essere un politico cristiano?", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/cosa-significa-essere-un-politico.html.
La Lega Nord ha posto il problema che è serio e va affrontato.
Inoltre, la Lega Nord ha posto la questione del federalismo.
Giusto ieri, su Facebook, stavo chattando con uno studente universitario di Bari e, durante la lunga conversazione, abbiamo toccato anche la questione del federalismo.
Il mio interlocutore mi aveva detto che il federalismo si sarebbe dovuto fare nel 1861 e che ora non si può più fare perché potrebbe più fare perché danneggerebbe il Sud.
Io gli ho risposto, dicendo che non è vero.
Il federalismo potrebbe essere la salvezza del Sud.
Infatti, responsabilizzerebbe gli amministratori locali ed eviterebbe certe situazioni di cattivo governo.
Inoltre, favorirebbe la lotta all'evasione fiscale.
E poi, gli Stati con un'organizzazione federale costano meno di quelli con un organizzazione centralista.
La Lega ha sollevato una questione importante.
Il federalismo sarebbe una gran cosa, unita ad una riforma dei poteri centrali.
Io sarei favorevole ad un presidenzialismo all'americana, di cui parlai nell'articolo intitolato "Caso Fini? E' fallito il parlamentarismo italiano!", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/11/caso-fini-e-fallito-il-parlamentarismo.html.
Quindi, smettiamola con la retorica dell'assistenzialismo e del buonismo.
La Lega Nord è un partito che parla al territorio e pertanto, capisce le problematica della gente.
Giusto ieri, a Roncoferraro (Mantova) ho partecipato ad un banchetto organizzato dai leghisti.
E' stata un'esperienza utile e postiva, per capire meglio la politica, che deve essere fatta tra la gente.
Per questo, ringrazio gli amici della Lega Nord di Roncoferraro, in primis il segretario locale Franco Carreri.
Del resto, anche il presidente Berlusconi fa questo.
Lui si mette in mezzo alla gente e dialoga con essa.
Inoltre, il Governo del presidente Berlusconi vuole cambiare il Paese.
Pensiamo alla riforma dell'università. Essa punta a premiare le realtà virtuose e a creare un insegnamento di qualità.
Non è possibile che, oggi, la maggior parte dei soldi dati all'università finisca in stipendi per gli insegnanti.
Oggi, l'università (come la scuola) è uno stipendificio.
Questo è inaccettabile!
La scuola e l'università devono fare la loro missione, ossia formare le generazioni future!
Quindi, smettiamola con certa retorica!
Cordiali saluti.

IL MISTERO DI SAN GIUSEPPE

Cari amici ed amiche.

Della Sacra Famiglia, si parla di Gesù Cristo, nostro Signore e Figlio di Dio. Si parla di Maria, Sua madre, Vergine ed Immacolata.
Si parla poco, invece, di San Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo di Gesù Cristo.
Il ruolo di San Giuseppe fu, in realtà, molto importante, progetto di Dio e nella Messa di oggi si parla di questo.
Nel Vangelo secondo Matteo (capitolo 1, versetto 19) Giuseppe, sposo di Maria, viene descritto come un uomo giusto e ligio alla tradizione ebraica che, quando seppe che la sua futura moglie era incinta di Gesù, per opera dello Spirito Santo, volle ripudiarla, secondo la legge mosaica. Però, non volle gettarla nello scandalo ma volle rimandarla in segreto.
Un angelo, però, gli apparve in sogno e gli disse che il bambino che Maria aveva in grembo fu concepito per opera dello Spirito Santo e che sarà destinato a salvare il suo popolo e che egli lo chiamerà Gesù, ossia "Dio che salva".
Allora, Giuseppe accolse Maria e diede il nome a Gesù.
Giuseppe fu colui che accettò il progetto di Dio, pur non capendo.
Quindi, Giuseppe guardò al domani con coraggio.
Questa fu una grande lezione di vita.
Giuseppe fu sempre alla ricerca di Dio, pur non capendone i progetti.
Forse, potrebbe essere questo il giusto approccio che l'uomo dovrebbe avere verso Dio!
Dio agisce anche tramite i mezzi più inaspettati!
Dio ha un progetto per ogni uomo. Sta a quest'ultimo accettarlo o rifiutarlo, in base al concetto del libero arbitrio.
Giuseppe, in totale libertà, lo accettò. Lui non capì ma accettò tutto.
E' questo il modo in cui l'uomo deve porsi di fronte a Dio.
L'uomo deve accettare per capire! Soprattutto, deve essere sempre alla ricerca di Dio e del progetto che Egli ha per lui!
Giuseppe, poi, capì e divenne, quindi, un degno sposo per Maria ed un esemplare padre putativo per il Salvatore.
Così, anche lui contribuì alla salvezza del mondo.
Cordiali saluti.

sabato 18 dicembre 2010

TELETHON, UNA BATTAGLIA IMPORTANTE!

Cari amici ed amiche.

Spero che siate in tanti a sostenere la campagna che Telethon sta facendo in questo giorni.
Quest'anno, questa "maratona televisiva" della RAI, punta a fare una raccolta fondi per aiutare a trovare delle cure contro le malattie genetiche rare.
Tra queste, ad esempio, vi è quella dei "Bambini farfalla", ossia una malattia che rende la pelle dei bambini fragile (da qui deriva il nome il nome della malattia poiché, per l'appunto, la pelle dei bambini con questa malattia è fragile come l'ala di una farfalla) e che rende rischiosa persino un'azione comune come, ad esempio, il lavarsi. Un'altra malattia è la Talassemia, una malattia dei globuli rossi del sangue che comporta una sintesi dell'emoglobina ridotta o assente.
Questa malattia causa l'anemia ed una carenza di ossigeno nel sangue.
Pertanto, andate al sito http://www.telethon.it e fate una donazione, facendo un sms al numero 45505 o seguendo le modalità illustrate nel sito.
Spero che aderiate in tanti.
Cordiali saluti.

venerdì 17 dicembre 2010

GESU' ERA UN RIVOLUZIONARIO?


Cari amici ed amiche.
Riprendo un argomento toccato in un articolo precedente che era intitolato "Chi uccise realmente Cristo?", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/chi-uccise-realmente-cristo.html.
Ora, leggendo l'articolo, sorge una domanda.
Gesù era un rivoluzionario?
Prima di rispondere a questa domanda, va fatta una considerazione.
Dal 37 AD, la Terra Santa fu una provincia dell'Impero romano.
Fu, però, una provincia molto difficile da gestire.
Infatti, il popolo ebraico era contro il dominio romano, sia per ragioni politiche che religiose.
Infatti, i Romani avevano un culto politeistico e sincretico poiché, oltre agli dei tradizionali, accoglieva anche le divinità delle popolazioni assoggettate.
Inoltre, vi era anche il culto dell'imperatore.
Quindi, su quella religione si fondò il sistema politico dell'Impero.
I popoli che venivano assoggettati potevano conservare i loro dei (che finivano nel Pantheon di Roma) ma dovevano riconoscere anche le altre divinità.
Ora, gli Ebrei erano (e sono) monoteisti.
Questo cozzava con la logica dell'impero. Da qui nascevano tutti gli scontri in Terra Santa.
Vi erano vari gruppi di Ebrei che volevano la cacciata dei Romani dalla loro terra e per questo aspettavano un Messia, un Salvatore.
Questo spaventava non poco i Romani e in particolare il governatore che ci fu al tempo di Gesù, Ponzio Pilato (16 BC-36AD).
I Romani erano visti dai Giudei come degli occupanti.
I Giudei, quindi, aspettavano il Messia (in greco Christos) che facesse quello che si aspettavano, ossia la cacciata dei Romani.
A tante persone fu attribuito questo ruolo. Altri se lo attribuirono.
Pensiamo a Giuda il Galileo, che nel I secolo AD fondò il partito degli Zeloti, a San Giovanni Battista, che venne ritenuto il Messia ma che fu il precursore di Cristo, o a Simone Bar Kochba, che nel 132 AD si proclamò Messia e venne sconfitto dai Romani nella III Guerra Giudaica.
Inoltre, ci fu un gruppo di ebrei chiamato Zeloti. Questo gruppo fu uno dei più strenui oppositori al dominio romano.
Tra questi vi furono i sicari, ossia dei miliziani armati di un coltello corto (detto sica) con cui uccidevano i Romani, tendendo loro agguati.
Particolarmente forti furono le tensioni in Galilea, la regione da cui proveniva Gesù, tanto è vero che con il termine "galileo" si indicava una persona sediziosa.
In questo contesto, i Romani e Pilato gestivano la Terra Santa.
Ora, va fatta una considerazione su Pilato.
Egli fu un uomo d'armi e lo dimostrò.
Proprio prima che ci fosse la crocifissione di Gesù, egli ebbe in progetto di fare un acquedotto, usando i soldi del Tempio di Gerusalemme.
Questo fece arrabbiare gli Ebrei che insorsero.
Pilato li fece colpire sia dai soldati in armatura e sia da quelli travestiti da gente comune ed armati di bastoni.
Durante gli scontri ci fu un omicidio, per il quale venne arrestato un tale Barabba, colui che venne liberato in cambio della crocifissione di Gesù Cristo.
Quindi, ci fu questa situazione.
Pilato ed i Romani, però, avevano degli alleati tra gli ebrei, i Sacerdoti del Tempio di Gerusalemme.
Questi ultimi erano una casta potente che, però, doveva obbedire a Roma, per conservare il suo potere.
I Romani, infatti, li potevano deporre e nominare a loro piacimento ma, nel contempo, avevano bisogno del loro appoggio per controllare il popolo ebraico.
I sacerdoti erano, quindi, dei collaborazionisti ed erano malvisti dal popolo ebraico.
Fu da tutto ciò che venne quello che seguì, ossia la crocifissione di Cristo.
Ora, parliamo di Gesù Cristo, nostro Signore e Figlio di Dio.
Gesù era un galileo e, come tale, fu visto come sedizioso dai coloro che avevano l'interesse a mantenere il potere, ossia i Romani ed i loro alleati, il tetrarca Erode il Grande (che non era nemmeno di origine ebraica ma nabatea) ed i sacerdoti.
Gesù veniva considerato dal popolo che lo ascoltava un rabbì, ossia un "maestro", quindi un uomo autorevole che parlava delle Scritture.
Questo spaventava molto i Romani ed i loro alleati, che lo vedevano come un capopolo che poteva creare problemi al dominio romano e, di conseguenza, al potere dei sacerdoti e di Erode.
Da qui, nacque, la decisione di eliminarlo fisicamente.
Ora, torniamo alla domanda.
Gesù era un rivoluzionario?
Gesù non aveva nulla contro i Romani, in quanto tali.
Nei tre Vangeli sinottici (quelli di Matteo, di Marco e di Luca) è citato l'episodio di un gruppo di ebrei che chiede a Gesù se sia giusto o meno pagare le tasse ai Romani.
Lui rispose chiedendo una moneta e domandando loro chi fosse raffigurato su di essa.
Quelli rispondono che vi è raffigurato Cesare.
Egli rispose con la celebre frase "Date a Cesare ciò che è di Cesare e date a Dio ciò che è di Dio".
Quindi, lui non incitò alla rivolta contro i Romani.
Però, il suo messaggio fu ben più potente.
Infatti, Gesù affermò la paternità universale di Dio.
Quindi, quel Dio degli Ebrei era il Dio Padre e creatore di tutti, Ebrei e non Ebrei.
Questo stava a significare, la messa in discussione del sistema romano, di cui ho parlato prima.
Fu questo a spaventare Pilato, Erode ed i sacerdoti.
Da qui avvenne l'episodio della crocifissione.
Per questo, il popolo ebraico è scagionato dall'accusa di avere ucciso Cristo.
Il messaggio di Gesù Cristo si diffuse ed uscì dalle comunità ebraiche.
Coloro che lo seguirono, che assunsero il nome di Cristiani, crebbero nel numero.
Il messaggio di Cristo fu potente perché predicava l'amore e la pace e portava a compimento la Legge ebraica, con i nuovo comandamenti che dicevano "Ama il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze" ed "Ama il prossimo tuo come te stesso". Questi due comandamenti, riassumono il Decaologo ebraico.
Fu un messaggio di speranza e di valori che ancora oggi permeano la nostra società.
A causa di ciò, i Cristiani vennero perseguitati fino al 313 AD, anno in cui l'imperatore Costantino I stese l'Editto di Milano che rese il Cristianesimo una religione non più perseguibile.
Questa è, comunque, un'altra storia.
Gesù era un rivoluzionario ma la sua rivoluzione non fu politica e basata sulle armi ma fu una "rivoluzione dei cuori" e basata sulla Parola.
Non fu una rivoluzione contro un popolo ma per fare un popolo nuovo, demolendo il muro che divideva gli Ebrei dai Gentili.
Fu questa la vera rivoluzione.
Cordiali saluti.

AUGURI AL BLOG "PRONTOFRANCESCA"!


Cari amici ed amiche.


Trovo doveroso fare i miei auguri al blog "ProntoFrancesca", http://www.prontofrancesca.it/, che oggi compie tre anni. Il suo link può essere trovato nella voce "Link preferiti" di questo blog.
E' il blog di Francesca Alderisi. Armata di tanta passione e buona volontà, Francesca ha portato avanti un'iniziativa lodevole di creare un "ponte" tra gli italiani nel mondo ed il nostro Paese.
Si sa, gli italiani all'estero vogliono mantenere i legami con il nostro Paese.
E' anche casa loro.
Siti come "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net, e, per l'appunto, "ProntoFrancesca" servono proprio ad informare, a fare cultura e a creare questo "ponte" tra le comunità italiane all'estero e l'Italia.
Ci vuole tanta passione per queste cose.
Lo so bene anch'io, che ho iniziato a fare seriamente politica proprio su una comunità italiana all'estero, quella di Tacuarembò, in Uruguay. Un esempio è questo articolo, che potete leggere, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/143/ARTICLE/9508/2008-06-13.html.
Anche in funzione di ciò, avevo creato questo blog, che certamente è poca cosa, se confrontato con i siti succitati, per l'appunto "Italia chiama Italia" e "ProntoFrancesca".
Quei due siti sono delle "Ferrari". Il mio blog è una "Cinquecento".
A Francesca, vorrei dire che quello che fa è molto importante.
Gli italiani all'estero vogliono sentire vicina l'Italia. Con le storie sull'Italia e sugli italiani che sono egregiamente illustrate sul suo blog, Francesca porta "un pezzo del nostro Paese" tra i nostri connazionali che risiedono a New York, a Londra, a Parigi, a Berlino, a Buenos Aires, a Montevideo, a Brasilia, a Tokio, a Sydney o in qualsiasi altra parte del mondo.
In altre parole, Francesca contribuisce a fare sentire in Italia i nostri connazionali che risiedono all'estero.
Questo è importante perché una persona che non ha coscienza delle proprie radici è una persona destinata a non avere nemmeno qualcosa da trasmettere alle generazioni future.
Con il suo lavoro, Francesca dà agli italiani all'estero qualcosa da dare ai posteri, soprattutto ai giovani.
Questo è un buon uso della rete.
Un buon uso della rete è quello che fa informazione e cultura e che trasmette dei valori.
Francesca fa esattamente questo e trasmette un valore "sacro", l'essere italiani.
Pertanto, di cuore, faccio i miei auguri al blog "ProntoFrancesca".
Che possa continuare nella sua opera.
Cordiali saluti.

TERZO POLO? FALLACE!




Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo intitolato "Un atteggiamento poco responsabile!", seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/12/un-atteggiamento-poco-responsabile.html.
Non avendo sortito l'effetto desiderato, ossia la caduta del Governo (con la mozione di sfiducia del 14 dicembre) Unione di Centro, Futuro e Libertà per l'Italia, Liberaldemocratici, Alleanza per l'Italia e Movimento per l'Autonomia hanno formato il "Terzo Polo".
Io penso che questo "Terzo Polo", detto "Polo della Nazione", sia un progetto inconsistente e fallace!
E' solo un progetto che rischia di creare della confusione.
Guarda caso, l'idea di coloro che stanno nel "Polo della Nazione" è quella di modificare la legge elettorale, togliendo il "premio di maggioranza".
Se, Dio non voglia, una cosa simile dovesse andare in porto, ci sarebbero dei seri problemi.
Ad esempio, potrebbe verificarsi una situazione in cui, dopo le elezioni, non vi sia una maggioranza in Parlamento.
Potrebbe succedere che questo "Polo della Nazione" diventi decisivo, aggregandosi al centro destra o al centro sinistra.
Questo toglierebbe al popolo la possibilità di scegliersi il proprio Governo.
Infatti, la maggioranza di governo non sarebbe più la compagine scelta dal popolo ma sarebbe una coalizione creata in Parlamento.
In pratica, si tornerebbe alla I Repubblica.
I Governi sarebbero più deboli e ricattabili da pezzi delle maggioranze che verrebbero fatte in Parlamento, unendo forze politiche che non avrebbero nemmeno il progetto politico in comune.
Provate a leggere la storia della I Repubblica e noterete che tanti Governi non durarono a lungo.
Sarebbe un grave danno per la democrazia.
Altro che novita, il "Polo della Nazione" è solo un progetto di quella vecchia politica che i cittadini non vogliono.
Tra l'altro, anche i vescovi (tramite il quotidiano "L'Avvenire") hanno espresso delle perplessità riguardo questo "Terzo Polo".
E' un progetto che potrebbe fare solo della confusione.
Cordiali saluti.



giovedì 16 dicembre 2010

FATTI DI ROMA? SERVE GIUSTIZIA!

Cari amici ed amiche.

Il tribunale di Roma ha scarcerato 22 dei 23 Black Bloc arrestati in seguito agli episodi di violenza che ci furono nella capitale il 14 dicembre scorso, di cui parlai nell'articolo intitolato "Cosa sta succedendo?", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/12/cosa-sta-succedendo.html.
Io trovo che questa sentenza sia incomprensibile!
Quel giorno ci fu una vera e propria guerriglia urbana. Ci furono monumenti insozzati, auto incendiate, vetrine spaccate, cartelli stradali divelti, sanpietrini che volavano e tanta paura.
Addirittura, un gruppo di quei "manifestanti" aggredì un finanziere e gli tolse lo scudo e le manette.
Per poco, quei professionisti della violenza non gli tolsero anche la pistola di ordinanza.
Il finanziere riuscì ad impedire ciò.
La decisione del tribunale è incomprensibile e mi associo al Sindaco di Roma Gianni Alemanno e ai romani (che giustamente sono indignati) nell'esprimere la mia opinione non positiva verso questa sentenza.
Sono vicino ai romani che chiedono giustizia.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.