Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 18 ottobre 2010

LA STELLA DI BETLEMME, UN ENIGMA

Cari amici ed amiche.

Tra i tanti ed affascinanti misteri intorno alla figura di Gesù Cristo, vi è quello della cometa che segnò il luogo in cui nacque Gesù Cristo, Betlemme.
Già, il nome stesso della località deve fare riflettere.
Infatti, il nome della città significa "Casa del pane".
Gesù stesso è il "Pane della Vita".
Lo dicono i Vangeli!
Ora, anche la cometa ha intorno a sé un qualcosa di enigmatico.
Secondo il filosofo ebreo Filone di Alessandria, le stelle sono corpi viventi.
Questa è una rielaborazione della teoria di Platone e degli Stoici.
I testi biblici, pertanto, assimilarono le stelle agli angeli.
Effettivamente, il termine "angelo" significa dal greco "messaggero", in ossequio al Vecchio Testamento, precisamente, il Libro dell'Esodo.
In effetti, quella cometa diede sì un messaggio, quella della nascita di Cristo.
Quindi, i Padri della Chiesa (tra cui San Giovanni Crisostomo) assimilarono la cometa ad un angelo.
Secondo il teologo cristiano Origene (185-254) l'apparizione della cometa era un evento naturale.
Solo nel 553 AD, con il II Concilio di Costantinopoli, si disse che le stelle ed i corpi celesti non potevano avere vita.
Inoltre, nelle prime rappresentazioni artistiche cristiane la stella non veniva rappresentata come una "cometa", con la coda.
Solo con il pittore toscano Giotto (1267-1337) si inziò a parlare di una cometa.
Nel 1301, egli vide la Cometa di Halley. Ciò gli diede gli ispirò il disegno della cometa nell'affrsco della Natività della Cappella degli Scrovegni di Padova, la cui immagine è qui illustrata.
La presenza della "coda" avrebbe dovuto indicare la via.
La cometa, però, non fu sempre vista come un'annunciatrice di belle cose ma anche di disastri.
Proprio l'astronomo reale britannico Edmond Halley la studiò nel 1682, durante il regno di re Carlo II.
Facendo un calcolo trovò che la cometa da lui studiata (che prese il suo nome e che fu la stessa vista da Giotto nel 1301) fosse stata la stessa che sarebbe passata nel 1066, anno in cui vi fu la battaglia di Hastings, battaglia in cui l'ultimo re anglosassone Harold II venne sconfitto dai Normanni di Guglielmo il Conquistatore.
Ora, sulla "Cometa di Betlemme" vi sono molte teorie.
Una di questa afferma che si fosse trattato non di una cometa ma di una supernova, ossia un'esplosione stellare in cui una nana bianca, una stella di piccole dimensioni e a bassissima luminosità e di colore bianco, con un'altra stella o lo stadio finale dell'evoluzione delle stelle massicce.
Altri affermano, addirittura, che si fosse trattato di un UFO.
E qui, ci si ricollega ad altri passi della Bibbia che, secondo alcuni, parlano di UFO.
Ad esempio, nel Libro di Giosuè (capitolo 1o, versetti 12-13) si parla del sole che si fermò su Gabaon.
Questo versetto mise sia la Chiesa cattolica che quelle protestanti contro il teorema eliocentrico di Copernico.
Alla luce delle scienze attuali ciò è impossibile sia perché è la Terra a girare intorno al Sole e sia perché se ci fosse una situazione del genere una parte del nostro pianeta sarebbe completamente al caldo e l'altra completamente al freddo e al buio.
Quindi, se non era il Sole cos'era?
Tra l'altro, la teoria degli alieni si ricollega con quella degli angeli.
Basti pensare all'episodio narrato dal Libro della Genesi in cui Giacobbe vide la scala che porta al cielo con gli angeli che salivano e che scendevano.
Del resto, anche Padre José Funes, direttore della Specola Vaticana, parlò della possibilità che esistano gli UFO.
Il che, secondo il prelato, confermerebbe il genio e la potenza creatrice di Dio.
Comunque, supernova, UFO o cometa, poco importa.
In fondo, Dio agisce con i mezzi più imprevedibili, naturali o soprannaturali!
Cordiali saluti.



domenica 17 ottobre 2010

CHE FACCE TOSTE!


Cari amici ed amiche.
Se istituissero il "Premio Nobel per la faccia tosta" certe persone lo vincerebbero con merito!
Mi riferisco a tutti coloro che dicono che nel nostro Paese non c'è democrazia e che parlano del presidente Berlusconi come di un dittatore!
Proprio ieri sera, vi è stata la dimostrazione dell'assurdità delle esternazioni di certi individui.
Ieri, infatti, vi è stata una puntata di "Report", una trasmissione condotta da Milena Gabanelli (nella foto) e che va in onda su RAI 3.
Nella puntata andata in onda ieri sera, si parlato di un presunto affare immobiliare sull'isola caraibica (e noto "paradiso fiscale") di Antigua e, secondo coloro che lavorano in questa trasmissione, dietro questo colossale affare vi sarebbe il presidente Berlusconi.
Io trovo che il giornalismo serio si faccia solo con un vero contraddittorio, ossia ascoltando anche l'altra campana.
Questo, nella puntata di "Report" andata in onda ieri sera non c'è stato!
A mio modo di vedere, questo non è giornalismo!
Inoltre, ciò dimostra che qui in Italia non c'è nessuna dittatura!
Come disse qualcuno, a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca!
Qui si sta facendo lo stesso gioco che re Filippo IV di Francia fece con i Cavalieri Templari.
Ne parlai anche nel mio articolo intitolato "Il processo contro i Templari, il preludio di tragedie attuali", il cui link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/il-processo-contro-i-templari-il.html.
Il migliore modo per distruggere una persona non è attaccarla direttamente (o eliminarla fisicamente) ma distruggerne l'immagine e fare il "vuoto" intorno ad essa.
In altre parole, il modo migliore per distruggere una persona è metterla in cattiva luce.
Ogni giorno, si vuole fare passare il presidente Berlusconi per un personaggio losco, paragonandolo quasi a Lex Luthor, noto personaggio delle serie americane di "Superman" e di "Smallwille", che è il cattivo.
Trovo che sia molto grave, quanto è stato fatto contro il presidente Berlusconi!
E' una cosa molto grave sia perché è stata offesa una persona, senza che questa abbia potuto difendersi, e sia perché la persona in questione è un Presidente del Consiglio democraticamente eletto e, quindi, espressione della volontà della maggioranza del popolo italiano.
Quindi, se pur indirettamente, l'offesa è stata rivolta anche a coloro che hanno votato (e che tuttora votano) il centro destra ed il presidente Berlusconi, che oggi sono la maggioranza.
Se la maggioranza di noi italiani continua a votare il centro destra ed il presidente Berlusconi, ci sarà un motivo?
Forse, i detrattori del presidente Berlusconi dovrebbero porsi questa domanda.
Certo, loro dicono che lui vince perché ha il controllo dei mass media.
Questa affermazione è oramai stantia e smentita dai fatti.
Le maggiori testate giornalistiche italiane non sono di certo orientate verso il centro destra ed il popolo delle libertà ed anche gran parte della TV pubblica (la Rai) non è di certo simptizzante del centro destra e del presidente Berlusconi.
Quindi, ai vari detrattori del presidente dico che farebbero bene a smetterla.
Il centro destra ed il presidente Berlusconi vincono perché si è sempre proposto di migliorare questo Paese.
Chi li attacca continuamente, non porta un progetto alternativo ma getta solo fango sui propri avversari.
Se questa è l'alternativa, Dio ce ne scansi e liberi!
Cordiali saluti.

BASTA CON L'ANTIAMERICANISMO!

Cari amici ed amiche.

Certamente, alcune cose sugli USA vanno dette.
Purtroppo, spesso e volentieri, verso questo Paese vi sono dei veri e propri pregiudizi che portano ad una vera e propria visione antiamericana.
Qui in Italia vi sono due forme di antiamericanismo, una di estrema sinistra (comunista) ed una di estrema destra (di stampo fascista).
L'antiamericanismo di estrema sinistra, definisce gli USA come un Paese portatore di diseguaglianza sociale e di bigotti che si ispirano ai valori cristiani più per "conformismo borghese" che non per convinzione.
L'antiamericanismo di estrema destra, definisce gli USA come il prodotto di una cospirazione giudaico-massonica e un Paese plutocratico.
Queste due forme di antiamericanismo hanno molto in comune.
Sia gli ambienti antiamericani di estrema sinistra che quelli di estrema destra coltivano l'ostilità verso anche Israele e definiscono gli USA come fautori dell'Imperialismo.
Di fatto, queste due ideologie antiamericane, altro non sono che le due facce della medesima medaglia.
Purtroppo, queste ideologie si sono fatte strada anche nella cultura.
Ad esempio, c'è chi dice che, durante la II Guerra Mondiale, gli USA non vennero qui in Italia per liberarla dal giogo nazi-fascista ma per radere al suolo le sue città.
Ora, una cosa del genere non può rispondere a verità!
Basti tenere conto del fatto che qui in Italia vi è lo Stato di Città del Vaticano, cuore della maggiore confessione cristiana e sede del Papa, figura riconosciuta come capo spirituale da molti persone, anche americane.
Se gli Americani avessero raso al suolo la città di Roma, con tutto il Vaticano, avrebbero avuto delle conseguenze negative, anche con i cattolici del loro Paese.
Quindi, se gli Americani avessero fatto una cosa del genere
Quindi, non credo che gli Americani avrebbero una mossa così azzardata.
E poi, quanto al loro aspetto religioso, gli Americani avrebbero qualcosa da insegnarci.
Ad esempio, Norcia (Perugia) è la città natale di San Benedetto, il Patrono d'Europa e fondatore del monachesimo occidentale!
Sapete chi gestisce oggi i luoghi di San Benedetto?
Dei monaci provenienti dagli USA.
Forse, noi dovremmo riflettere.
Infatti, se alla domenica si entra in una chiesa negli USA, la si trova gremita.
Mentre, qui in Europa le chiese si svuotano, anche qui in Italia. Dobbiamo riflettere!
E poi, gli Americani non hanno paura di mettere Dio nella vita pubblica.
Anzi, certi temi sono tenuti in considerazione anche durante le elezioni presidenziali.
Quindi, per favore, smettiamola di definire gli USA come un Paese senza un valore diverso dai soldi, un Paese di ipocriti o quant'altro!
Gli USA hanno valori veri.
In onore dei lettori americani di questo blog metto nella voce "Link preferiti" sia quello del sito del Partito Repubblicano (http://gop.com/), sia quello della Camera dei Rappresentanti (http://www.house.gov/), sia quello del Senato (http://www.senate.gov/), sia quello della Casa Bianca (http://www.whitehouse.gov/) e sia quello quotidiano New York Times (http://www.nytimes.com/). Così, essi potranno restare aggiornati su quanto accade nel loro Paese, anche navigando in questo blog.
Spero che ciò sia apprezzato.
Cordiali saluti.

sabato 16 ottobre 2010

ATEISMO? NO, NEOPAGANESIMO!




LA PALORA DI LU PUETA CHESTERTON

"Cu nun cridi 'n Diu nun è veru chì nun cridi 'n nenti
picchì accuminza a cridiri 'n tuttu."


A mia ascutati...comu mi fici pueta...
pè fauri...si nto desertu esse ùn vuleti li tamerici...
comu Geremia scrivìu...chì di certu Diu fici prufeta...
o fimmini et omini...com'enne palora chì Ellu ci dici!


Esse vuleti comu nanzu lu lupu la crastu...
comu sanza lu ciumi...chì more...d'Aral lu Mari...
o di lu ngannu...esse vuleti schjavi...
et certu nto bughju cusì sareti a tummari?


Si cusì esse ùn vuleti...Diu solu priati...
chì ci fici...et cusì cù lu So' Figghiu ci sarvau...d'amuri...
et puru nto duluri cusì sareti certu beati...
comu fici eiu Gilbertu...pueta di nosciu Signuri!

Pè vede fà a vuautri megghiu lu ghjustu caminu...
in d'Isula Surella parlà...questu vi dissi pè vulè divinu...
et comu di Hierapolis...petri et costruisce di natura...
sareti...comu di fortia et di billezza...si cusì leghjete...
et pè la sanità voscia...nenti avareti di pavura.



Cari amici ed amiche.

Con questa poesia, con cui omaggio il poeta inglese Gilbert Chesterton, incomincio a parlare di un argomento che deve fare riflettere.
Proprio questo poeta inglese inglese (e cattolico) disse una cosa che deve fare riflettere.
Egli, infatti, disse:
"Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché inizia a credere in tutto.".
Ho usato questa frase (da me tradotta in lingua siciliana) come proemio della qui presente poesia.
Questa frase racchiude una grande verità come racchiudono la Verità le parole del Vangelo di oggi, domenica 17 ottobre.
Il brano del Vangelo che viene letto nelle Messe di oggi (e che ho sentito nella liturgia vespertina di ieri sera) è del capitolo 18, versetti 1-8, e termina con la magnifica espressione che dice:
"Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà ancora la fede sulla terra?".
E' un'espressione tanto magnifica quanto terribile.
Infatti, essa calza a pennello a quanto sta succedendo oggi.
Oggi, infatti, si parla tanto di "laicità" ma, in realtà, questo è un concetto usato troppo spesso a sproposito.
Oggi, con il termine "laicità", si intende "ateismo" .
Di certo alcune ideologie illuministe produssero quelle del secolo XX che ebbero le massime espressioni nelle opere di Friedrich Nietzsche e Karl Marx.
Le opere di Nietzsche parlavano di "Morte di Dio", ossia di un uomo che non ha bisogno di Dio (pur non negandone l'esistenza) e lo sostituivano con il pangermanesimo e certe filosofie pre-socratiche.
Le opere di Karl Marx negavano l'esistenza di Dio e vedevano nella religione un modo per alienare l'uomo e renderlo schiavo dei potenti.
Da questi pensieri nacquero due mostri ideologici, il Nazismo ed il Comunismo che tanto male fecero.
Oggi, pur sconfitti politicamente, questi due mostri esistono ancora sotto altre forme.
La filosofia attuale tante a volere relegare Dio ad uno spazio privato.
Oggi vi è ancora il pensiero che dice che l'uomo non ha bisogno di Dio, proprio come recita il pensiero nietzschiano, o che, addirittura, Dio non esiste, proprio come dice il pensiero di marxista.
Pur non avendo più le denominazioni di Nazismo e Comunismo, questi pensieri si muovono sotto altre che sono "relativismo" e "laicismo" , che nulla ha che fare con la laicità che, invece, è positiva.
Queste ideologie tendono a volere escludere Dio sia dalla vita pubblica che dalla cultura.
Anzi, quest'ultima diventa un veicolo che porta certe idee.
Questa cultura tende a volere vedere l'ateismo come un valore o come un segno distintivo di forza di pensiero.
Questo è il modo più pericoloso in cui l'Avversario, quello che gli ebrei chiamano Satan, agisce.
E' più pericoloso anche di certe pratiche (come l'esoterismo) perché è più sottile e più subdolo.
Infatti, mentre le pratiche (come quelle esoteriche) si vedono e sono palesi (e quindi l'uomo può evitarle con più facilità, a meno che non sia indebolito da situazioni pregresse) la cultura è un mezzo che invece permea la società e si muove tramite la scuola, la famiglia, le istituzioni ed i mezzi di informazione.
Tramite la cultura, si diffonde anche una certa "religione ateizzante" che dice che l'uomo possa fare quello che vuole sempre.
Quindi, sotto il termine di "libertà di pensiero" spesso si maschera un'idea in cui l'uomo debba solo seguire il suo istinto. Quindi, in realtà, l'uomo non è libero ma diventa schiavo di sé stesso e del suo egoismo. In questa condizione, quindi, l'uomo rischia di diventare cinico e può arrivare anche a fare cose gravi contro il suo prossimo.
E così, secondo questa mentalità si legittimano pratiche come l'eugenetica, l'aborto o l'eutanasia.
Quindi, questa cultura porta una vera e propria forma di neopaganesimo.
Qui torniamo a quanto detto da Chesterton.
In questa condizione, infatti, l'uomo si allontana da Dio e se si allontana da Dio significa che si espone al rischio di schierarsi con ciò che sta contro di Lui.
Serve, quindi, una "rivoluzione culturale" che freni il succitato pensiero.
Certo, ciò non esclude la libertà di espressione dell'uomo. Dio lo creò con il libero arbitrio.
Quindi, se Dio ci ha dato la libertà, non sia l'uomo a toglierla!
Semmai, bisogna indirizzare la libertà dell'uomo verso il bene.
Già si tentò di togliere Dio dalla vita pubblica, nel secolo scorso.
I risultati?
I risultati furono più di 6.000.000 di morti nella Shoah ed un numero imprecisato di vittime dei regimi comunisti.
Ne parlai anche nell'articolo "La fede ed i giorni nostri", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/la-fede-ed-i-giorni-nostri.html.
Ecco cosa porta un certo pensiero.
Cordiali saluti.




























CRISI, NO AL DISFATTISMO!

Cari amici ed amiche.

Che questo sia un periodo buio, lo sappiamo tutti!
C'è una crisi profonda e che sta facendo molti danni.
Però, peggio della crisi c'è solo una cosa, il disfattismo!
Tutti noi sappiamo che il momento non è facile. Ci sono aziende in sofferenza e giovani che (come il sottoscritto) non riescono a trovare un nuovo lavoro.
Tuttavia, è un grave errore piangersi addosso.
C'è la crisi?
Bene! E' ora di tirare fuori tutte le energie migliori e di affrontarla a viso aperto!
Solo così la si può superare bene!
Quindi, io trovo che non fanno un buon servizio alla gente quei politici e quei giornalisti che non fanno altro che mettere in mostra l'azienda che chiude o che continuano a prospettare vari scenari apocalittici!
Inoltre, trovo sbagliate certe trasmissioni televisive che propongono la vita del ricco che acquista uno yacht che costa milioni di Euro e, quasi a mo' di contrasto, quella dell'operaio che piange perché è sotto sfratto ed è indebitato!
Trovo che queste trasmissioni siano sbagliate perché seminano odio tra le persone!
Queste trasmissioni rischiano di favorire la disgregazione sociale perché mettono il povero contro il ricco, il lavoratore dipendente contro il libero professionista, il pensionato contro il giovane e la gente contro le istituzioni!
Questo modo di fare non aiuta ad affrontare la crisi ma la aggrava!
Già delle cose buone sono state fatte.
Il nostro governo, ad esempio, ha saputo mantenere i conti in ordine e la crisi non ha fatto i danni che sta facendo in Grecia, in Portogallo o in Spagna.
Il miglior modo per affrontare la crisi è rappresentato dalla coesione sociale, dalle buone riforme (che questo governo sta facendo, a cominciare dal federalismo) e da un clima positivo che invogli a fare progetti, un clima costruttivo.
Io penso che ne usciremo.
Chi (per avere il consenso politico che oggi non ha) diffonde il disfattismo, non fa un bene ma un male.
Cordiali saluti.

venerdì 15 ottobre 2010

PAPA CELESTINO V E LA MISSIONE DI LORETO




Cari amici ed amiche.
Voglio parlarvi di un argomento che è stato toccato anche dalla trasmissione "Voyager" che va in onda su RAI 2.
Anzi, colgo l'occasione per fare i complimenti al professor Roberto Giacobbo (il conduttore) perché tocca temi interessanti e a tutti coloro che lavorano per questa bellissima trasmissione.
Questo smentisce chi dice che nell'Italia di questi ultimi anni si faccia poca cultura in televisione.
Semmai, a cercare trasmissioni di spessore culturale, deve essere l'utente che ha uno strumento formidabile chiamato telecomando con cui può scegliersi i canali da guardare.
Detto questo, tocchiamo l'argomento in questione.
Siamo nel 19 maggio del 1296. Siamo in un castello di un centro della Ciociaria. Questo centro si chiama Fumone.
In una prigione di questo castello muore un eremita abruzzese (o meglio molisano) il cui nome è Pietro da Morrone.
Cos'avrà mai fatto questo eremita per finire in prigione?
Questo eremita fu in realtà un personaggio molto importante, un Papa ed il suo nome fu Celestino V.
Proprio così, egli divenne Papa il 05 luglio 1294 e si dimise il 13 dicembre dello stesso anno.
Fu l'unico Papa a dimettersi.
Perché questo?
Secondo alcuni fece ciò per viltà.
Lo stesso Dante Alighieri lo mise nel III Canto dell'Inferno con i versi che dicono:
"Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l'ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto.".
Ad onor del vero, Dante non poteva vedere Papa Celestino V perché aprì la strada al suo successore, un tale cardinale Benedetto Caetani che il 24 dicembre 1294 divenne Papa con il nome di Bonifacio VIII, una figura invisa al poeta perché appoggiò i guelfi neri fiorentini che erano contrapposti a quelli bianchi, la sua fazione.
Secondo altri, Papa Celestino V si dimise per umiltà.
In realtà, potrebbe esserci sotto un'altra storia, una storia in cui (guarda caso) furono coinvolti anche i Cavalieri Templari.
Tre anni prima dell'elezione a Papa di Pietro da Morrone (1291) cadde San Giovanni d'Acri, l'ultimo avamposto crociato in Terra Santa.
Gerusalemme era oramai sotto il dominio musulmano che si stava estendendo anche nell'Asia Minore, ove c'era un Impero Bizantino che fu restaurato trent'anni prima ma che era oramai debole.
Quindi, ci fu l'idea di salvare le reliquie della Terra Santa che rischiavano la distruzione.
Una di queste, fu la Casa di Maria.
E così si decise che essa dovette essere trasportata in un luogo più sicuro.
Quindi, cosa c'entrava Papa Celestino V?
Nel 1274 ci fu il Concilio di Lione II, concilio che, tra l'altro, avrebbe dovuto ricomporre lo scisma del 1054, quello tra Costantinopoli e Roma.
Pietro ci andò, poiché la sua confraternita rischiò di essere soppressa, e sulla Via Francigena incontrò i Cavalieri Templari.
Questi, vedendo le virtù del'uomo avrebbero visto in lui un degno sostegno per una missione di salvataggio.
Nel 1292 morì Papa Niccolò IV e la sede restò vacante per due anni.
Ci fu un grave malcontento e alla fine si dovette scegliere il nuovo Papa.
A muovere le acque furono i re di Napoli Carlo II detto "lo Zoppo" e suo figlio Carlo Martello re d'Ungheria.
Qui, la scelta cadde su Pietro da Morrone.
Però, pare che a muovere il tutto fossero stati i Templari che, conducendo anche delle attività di banchieri, erano ricchi.
E così, il 29 agosto 1294, Pietro da Morrone divenne Papa Celestino V.
Proprio qui vi fu la "missione", ossia il salvataggio della Casa di Maria.
La casa venne smontata mattone per mattone e portata via da una certa rovina.
Venne portata prima a Tersatto (oggi Trsat) vicino a Fiume (nell'attuale Croazia) poi finì ad Ancona e successivamente venne portata a Loreto, ove ancora oggi si trovano.
La leggenda dice che la Santa Casa fosse stata portata a Loreto tramite gli angeli.
La realtà dice che magari gli angeli poterono anche essere "coinvolti" ma per proteggere coloro che portarono fisicamente la Santa Casa, ossia i Templari.
Nella Santa Casa furono trovate delle croci rosse di stoffa.
Questa "missione" sarebbe durata proprio nello stesso lasso di tempo in cui Celestino V fu Papa.
Inoltre, in questa storia vi è un'altra particolarità.
Papa Celestino V non andò mai a Roma.
Infatti, rimase sempre in una città dell'Abruzzo, L'Aquila.
Perché questo?
Secondo alcuni pare che fosse rimasto a L'Aquila perché tale città aveva a che fare poprio con i Templari.
Anzi, secondo alcuni pare che essa fosse stata fatta da questi cavalieri che avrebbero visto un luogo utile per proteggere un tesoro.
Del resto vi è una particolarità.
Se guardiamo la pianta della città, noi ci accorgiamo che essa somiglia a quella di Gerusalemme rovesciata.
Inoltre, a L'Aquila compare spesso il numero 99 che se viene rovesciato diventa 66, il numero di Dio, che è legato alla Città Santa.
La famosa Fontana delle 99 cannelle dovrebbe coincidere con la Piscina di Siloe di Gerusalemme.
Tra l'altro, le figure mostruose della stessa fontana hanno la funzione di tenere lontano il male dalla città.
Di ciò, ci sono tanti esempi, come il coccodrillo nel Santuario della Beata Vergine Maria di Grazie di Curtatone, in Provincia di Mantova.
Questo può dare l'idea dell'importanza di questa città.
Tra l'altro, nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, chiesa legata a Papa Celestino V, vi è un indizio.
Nel luogo in cui le spoglie del Papa riposano vi è uno stemma di Re Salomone, un re legato ovviamente ai Templari.
Anche la morte di Celestino V è misteriosa.
Il suo successore Bonifacio VIII (che lo aveva aiutato a dimettersi) temette che i cardinali filo-francesi, invisi a lui, rimettessero sul trono Celestino V, nominandolo Antipapa.
Bonifacio lo fece mettere sotto controllo.
In seguito, le polizie di Carlo d'Angiò e di Bonifacio VIII fecero arrestare Pietro da Morrone mentre si spostava a Vieste, sul Gargano, da cui pare che stesse per imbarcarsi per la Grecia.
Venne quindi rinchiuso nel castello di Fumone, ove morì nel 19 maggio 1296.
Alcuni accusarono proprio Bonifacio VIII della morte di Pietro da Morrone.
Non vi furono prove e pare che il foro sulla testa della salma fosse stato causato da un ascesso di sangue.
Di certo, l'arresto debilitò il già anziano ex-Papa.
Tra l'altro,pare che alla sua morte ci fosse stato un miracolo.
Sul muro della sua cella comparve una croce luminosa.
Nel 1313, su sollecitazione di re Filippo il Bello, Papa Clemente V lo canonizzò.
Vi ricordate? Ho parlato di questo re di Francia nell'articolo intitolato "Processo contro i Templari, il preludio delle tragedie attuali", il cui link http://thecandelabra.blogspot.com/2010/10/il-processo-contro-i-templari-il.html.
Tra l'altro, in questo articolo ho anche citato un mio scritto su "Italia chiama Italia" che parla dei Templari e di Mantova, la mia città.
Infatti, nella Piazza delle Erbe, vicino alla Basilica di Sant'Andrea vi è una piccola chiesa romanica a pianta circolare, la Rotonda di San Lorenzo.
Essa può essere una testimonianza della presenza dei Templari nella città virgiliana.
Infatti, che senso avrebbe avuto fare una piccola chiesa in stretta adiacenza di un'importante basilica, come quella di Sant'Andrea, che custodisce il Preziosissimo Sangue di Cristo?
Forse, lì potrebbe esserci stata una precettoria templare. Tra l'altro, la sua pianta ricorda quella dell'Anastasis della Basilica del Santo Sepolcro e quella della Moschea della Cupola della Roccia, che occupa il posto del Tempio di Re Salomone e che durante il periodo del possesso cristiano di Gerusalemme fu trasformata in chiesa.
Tra l'altro, sotto la Piazza delle Erbe e la Piazza Mantegna (ove si trova la Basilica di Sant'Andrea) vi sono dei cunicoli.
Inoltre, la Rotonda di San Lorenzo è più in basso rispetto agli altri edifici della zona.
Tra l'altro, in epoca rinascimentale, questo luogo di culto decadde e nel 1579 fu chiuso al culto per ordine del duca Guglielmo Gonzaga.
Un'altra chiesa rischiò di finire allo stesso. La chiesa in questione fu quella di Rosslyn, in Scozia.
Anche quella chiesa pare che fosse legata ai Templari.
Un'altra opera in qualche modo legata ai Templari, l'Abbazia di Chiusdino (in provincia di Siena) non fu nemmeno terminata.
Non era che si volevano cancellare le possibili testimonianze di quest'Ordine?
Le persone dell'epoca non ci sono più e solo Dio sa cosa accadde veramente!
Cordiali saluti.





NEGAZIONISMO? CHE SIA REATO!


Cari amici ed amiche.
Sono perfettamente d'accordo con il dottor Riccardo Pacifici, il presidente della Comunità Ebraica di Roma.
Il dottor Pacifici ha chiesto che il Negazionismo della Shoah diventi reato!
La situazione intorno a questo tema si è fatta ancora più incandescente dopo le esternazioni di un docente di Scienze Politiche dell'Università di Teramo, un tale professor Claudio Moffa, che ha affermato che non vi sarebbero i documenti che possano provare che Hitler avesse ordinato la Shoah.
Al professor Moffa vorrei fare una domanda.
E' possibile che la Shoah si fosse fatta senza che Hitler sapesse nulla?
La risposta è scontata.
NON SAREBBE STATO POSSIBILE CHE LA SHOAH POTESSE AVVENIRE SENZA UNA PRESA DI POSIZIONE FAVOREVOLE AD ESSA DA PARTE DI HITLER!
Ricordo che Hitler era un dittatore ed aveva in pugno un'intera nazione ed i membri del suo partito, il Partito Nazionalsocialista, lo vedevano come un dio e chi al suo interno mostrava riottosità ad accettarne le direttive veniva messo fuori gioco, in tutti i sensi!
Lo capirebbe anche un bambino!
QUINDI, LA SHOAH FU CAUSATA DA ADOLF HITLER!
Quindi, chi nega ciò commette un grave errore!
Nell'inferno dei campi di contramento di Auschwitz, Buna-Monowitz, Birkenau, Dachau, Mauthausen e tanti altri tristemente noti, morirono più di 6.000.000 di persone.
Morirono ebrei, oppositori politici, slavi, italiani, omosessuali, asociali, disabili e tanti altri.
Vi morirono anche dei preti come il luterano Dietrich Bonhoeffer ed i cattolici padre Giuseppe Girotti e padre Massimiliano Kolbe.
Ne campo di Buchenwald morì anche Mafalda di Savoia, esponente della famiglia reale italiana!
Come si può negare una simile tragedia, una pagina nera della storia del genere umano?
Quindi, che il negazionismo verso qualsiasi grave crimine, dalla Shoah a quanto accadde nelle foibe del Carso, diventi reato!
Forse, questo può essere l'unico modo per mantenere la memoria ed evitare che simili sciagure si ripetano!
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.