Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 15 ottobre 2010

ITALIA-USA, UN'AMICIZIA PREZIOSA CHE PUO' ESSERE RAFFORZATA A TAVOLA




Cari amici ed amiche.
Leggendo il bel sito della Fondazione "Italia-USA" (http://www.italiausa.org/) mi è venuto in mente di fare questo articolo.
Io credo che quella tra il nostro Paese e gli USA sia un'amicizia storica, di lungo corso.
E' un'amicizia antica e lo dimostra la storia. Ad esempio, la stessa Washington ha nelle architetture un'ispirazione italiana.
Lo scrissi su questo blog, nell'articolo intitolato "Un viaggio a Washington" (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/10/un-viaggio-washington.html) che ha anche una poesia-preghiera da me composta e dedicata al popolo americano.
Inoltre, gli USA furono una terra che accolse molti nostri connazionali.
Sempre su questo blog, scrissi degli articoli dedicati agli italiani nel mondo.
Uno di questi è intitolato "Italiano nel mondo? "Defensor Italiae est"!".
Quindi, tra USA ed Italia c'è un'amicizia storica, un'amicizia da rafforzare.
Io credo che il settore agroalimentare possa essere un campo per rafforzare questa amicizia.
Si sa, gli americani amano i nostri prodotti.
Io credo che sia giusto aumentare l'export dei nostri prodotti negli States.
Conoscere un prodotto agroalimentare di un posto non ha solo una valenza gastronomica ma anche culturale.
Per esempio, a Grumolo delle Abbadesse (un Comune della Provincia di Vicenza) si produce un riso particolare.
Esso è un presidio "Slow Food".
Questo riso ha una lunga storia. Esso fu introdotto nel XVI secolo dalle suore benedettine che trasformarono un'area povera e paludosa in un'area ricca e fertile.
La particolarità di questo riso sta nel fatto che abbia un chicco piccolo (a causa delle acque e del terreno che sono più freddi rispetto a quelli di altre zone) ma che sa prendere bene i condimenti.
Un prodotto così va fatto conoscere.
Ma lo stesso discorso vale anche per altri prodotti più o meno noti ai nostri amici americani.
Un esempio è il formaggio Parmigiano-Reggiano.
Anch'esso ha una lunga storia.
Esso, infatti, ebbe origine dai monaci del Medio Evo che volevano trovare un modo per conservare il latte.
Oggi, vi sono tanti piccoli stabilimenti che fanno questo grande formaggio.
Uno di questi è la Corte Sanguigna che si trova a Sanguigna di Colorno, in Provincia di Parma.
Oltre questi, la tradizione agroalimentare italiana offre altre come il Formaggio Fontina della Valle D'Aosta, il Formaggio Bruss del Vercellese, il Fagiolo di Lamon (originario dal Comune di Lamon, in Provincia di Belluno), il Formaggio Monte Veronese (formaggio dei Monti Lessini, in Provincia di Verona), il Formaggio "Bagoss" della Val Camonica, l'olio d'oliva di Asolo (comune della Provincia di Treviso) il Riso vialone nano veronese o quello della Provincia di Mantova, la mia terra, l'"Anello di Monaco" (dolce natalizio di Mantova e provincia), il Tortello di zucca mantovano, il Tortello "sguasarot" (altra specialità mantovana), le olive taggiasche, il basilico genovese, le Pesche "Nettarine" di Romagna, il Formaggio di fossa del Montefeltro, il cavolo nero della Toscana, il "Gran Cacio" della Ciociaria, i maccheroni "alla chitarra" dell'Abruzzo, il Pomodorino del "Pendolo" del Vesuvio, la Pastiera napoletana, il Provolone del Monaco campano, il lampascione pugliese, il Cedro della Calabria, il pistacchio di Bronte, il cioccolato di Modica ed il Pane "carasau" della Sardegna.
Non possiamo non parlare dei vini, come il Nebbiolo del Piemonte, l' Amarone ed il Reciotto della Valpolicella, il Lambrusco mantovano, il Sauvignon Vert del Friuli, lo Sciacchetrà delle Cinque Terre, il Chianti, il Sangiovese di Romagna, l'Est! Est! Est! di Montefiascone, il Montepulciano d'Abruzzo, il Nero d'Avola o la Vernaccia della Sardegna.
Io penso che gli USA possano essere un'ottima piazza per diffondere e fare conoscere questi prodotti.
Questo, da un lato aiuterebbe i nostri produttori e dall'altro avvicinerebbe il nostro Paese agli USA e viceversa.
Anzi, un maggiore commercio di questi prodotti negli USA potrebbe mettere d'accordo il piccolo produttore della Lombardia, della Sicilia o di qualsiasi altra regione italiana con la grande distribuzione, come ad esempio, la nota catena di fast food della Mc Donald.
Sarebbe una cosa a vantaggio di tutti.
Quindi, in questo senso, la globalizzazione può diventare un'opportunità per portare nelle piazze importanti anche i prodotti meno noti del nostro Paese.
Anche dagli USA noi potremmo attingere molto.
Ad esempio, potremmo conoscere il Banana Bread che è un pane dolce non molto diverso da certi prodotti nostri, come il Panettone milanese.
Infatti, questo nostro dolce nataliazio altro non fu che una variante del pane e risale ai tempi del duca Ludovico il Moro (1452-1508). Pare che la sua nascita fosse dovuta ad un tale Toni, un servitore della cucina del duca, che vedendo il capocuoco disperarsi per il dolce che veniva male, iniziò ad impastare farina, lievito, uova, burro, zucchero, spezie, uva sultanina e frutta candita.
Il dolce piacque tanto che qualcuno grido: "Evviva il Pan di Toni!". Da lì derivò il nome "Panettone".
Quindi, la cucina unisce molto.
Magari, chissà, qualche Pumpkin Pie americano un giorno potrà avere il ripieno fatto con la zucca mantovana.
Cordiali saluti.

giovedì 14 ottobre 2010

A' LA VIRGINI DI FATIMA...PRIGHERA DI UNU MALATU D'AFFIZZIONI DI PARKINSON

Dedicata al mio vicino di casa Luigi Cerini che è scomparso il 14 ottobre 2010.

Di la lebbra peggiu...comu d'una frevi o d'una pesta...
hè cusì...chì di lu vosciu Figghiu si faci cruci...
ché lu midollu si manghja unu tintu spiritu nta testa...
da dintra...et di la carne faci cusì priggiuni...
da li jammi accuminzannu et da li vrazza...
chì di la morti ci porta cusì lu friddu...
et comu Giobbi socu...in duluri et in pacenzia...
et com' in vincula San Paulu...
et cù la Razia di Diu Patri...pè questa dumanda ch' aghju...
datinillu a nuautri omini sapè cù la Scienza...
et pè l'autri libbiri fatti...sarvatu anch'eiu saraghju!
Amen.

EMOFILIA E LEGGE 40, UNA DISCRASIA

Cari amici ed amiche.

Vi sono tante malattie, alcune congenite ed altre acquisite.
Vi voglio parlare di una malattia legata al sesso, l'emofilia.
L'emofilia è malattia che si trasmette con il sesso.
Essa altro non è che un difetto di coagulazione del sangue. In pratica, il sangue non coagula.
Essa si trasmette tramite le donne portatrici sane e colpisce i maschi.
Infatti, l'emofilia è una malattia genetica. L'allele che la porta si trova nel cromosoma X dello zigote.
Quindi, avendo due cromosomi X, la donna può essere sana, portatrice (sana ma con l'allele che porta la malattia) o malata.
Quest'ultimo caso è raro.
L'uomo, invece, può essere solo sano o malato, avendo un solo cromosoma X.
E così, vi possono essere queste situazioni:
  1. Un uomo sano sposa una donna portatrice. Per quanto riguarda i figli maschi vi sarà il 50% di probabilità che nascano emofiliaci. Per ciò che concerne le femmine, vi srà il 50% delle possibilità che portino il gene.
  2. Un uomo emofiliaco sposa una donna sana. I figli maschi saranno tutti sani e le femmine saranno tutte portatrici.
  3. Un uomo emofiliaco sposa una donna portatrice. In questo caso vi sarà il 50% delle possibilità che i figli (sia maschi che femmine) siano emofiliaci. Nell'altro 50% le femmine saranno certamente portatrici ed i maschi sani.

Quindi, l'emofilia è una malattia che si trasmette con il sesso. Nella storia, vi furono casi eclatanti, come quello della regina di Gran Bretagna ed Irlanda Vittoria di Hannover (1819-1901). La regina Vittoria, infatti, fu portatrice sana del gene dell'emofilia. Molti suoi discendenti ne furono affetti, a cominciare dal principe di Russia Alessio Romanov, figlio dello zar Nicola II, erede al trono e pronipote della regina di Gran Bretagna ed Irlanda. Ora, mi viene da fare un'obiezione al Tribunale di Firenze che ha definito "incostituzionale" la Legge 40 del 19 febbraio 2004, la legge che tratta la fecondazione assisitita. Uno dei punti di questa legge che sono stati condannati dal tribunale fu il divieto di fecondazione eterologa, ossia la fecondazione fatta con gameti (ovuli e spermatozoi) presi da persone esterne alla coppia. Quei giudici, forse, non hanno tenuto conto del fatto che un gamete esterno potrebbe avere geni che portano certe malattie, come l'emofilia, il daltonismo o quant'altro. E' una sentenza non condivisibile.

Cordiali saluti.

mercoledì 13 ottobre 2010

LA FEDE ED I GIORNI NOSTRI

Cari amici ed amiche.

Proviamo a fare una "fotografia" della spiritualità attuale.
Lo voglio fare partendo dall'esperienza della mia visita a Castel d'Ario (in Provincia di Mantova) che dal 12 al 17 ottobre ospita la statua della Madonna di Fatima.
Nella cornice settecentesca della chiesa di Santa Maria Assunta (la chiesa parrocchiale di Castel d'Ario) la statua della Madonna di Fatima dà un'impressione di maestà ma non di una maestà superba, arrogante, altezzosa ed altera ma di una maestà dolce ed umile e che avvicina il cuore del'uomo a quel Qualcuno che sta in alto, in cielo.
Del resto, anche la storia stessa di Fatima trasuda ciò.
La Madonna, infatti, non comparve di fronte ad un re o ad un uomo potente ma a tre umili pastorelli, tre persone dai cuori semplici, Lucia, Giacinta e Francesco.
Quello che ho visto ieri, è stato un qualcosa che mette a nudo l'animo umano e lo mette a confronto, quasi "faccia a faccia", con il suo lato oscuro.
Io ho provato questo!
Invito, chi può ovviamente, a fare un salto a Castel d'Ario.
Forse, noi oggi dovremmo recuperare questo senso.
Oggi, infatti, si sono persi molti di questi valori.
Infatti, con l'avvento di certe ideologie, come l'"estremismo laico" della Rivoluzione francese ed il marxismo, si diffusa la cultura di un uomo che "sa badare a sé stesso", senza l'aiuto di Dio e né di quello del prossimo.
Anzi, si sta diffondendo una cultura che prevede l'"Io al posto di Dio e del prossimo".
Si sta diffondendo una cultura che vuole l'eliminazione dei crocifissi dagli uffici pubblici e che spesso relega la religione ad un ambito puramente privato o la irride.
Non era affatto peregrino l'articolo da me scritto su questo blog ed intitolato "La barca nella tempesta. Il suo link è http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/la-barca-nella-tempesta.html.
Inoltre, questa cultura ha creato uno scontro tra la scienza e la fede, ponendo la prima come "Unica Verità" e la seconda come "folklore e superstizione".
La scienza viene posta come strumento per togliere di mezzo la fede.
Ora, la verità non è questa!
Infatti, scienza e fede non solo possono coesistere ma si completano a vicenda!
La scienza, infatti, spiega la natura di ciò che si vede e può contribuire a migliorare i prodotti della natura stessa.
La fede, invece, spiega ciò che non si vede e che la scienza non riesce ad analizzare fino in fondo.
Tra l'altro, nella Bibbia vi sono passi che mettono in comunicazione fede scienza.
Ad esempio, nel Libro di Giobbe (capitolo 38, versetti 19-38) vi sono dei passi che parlano della creazione della Terra.
In essi, ho trovato delle analogie con quanto dice la scienza.
Del resto, anche Isaac Newton (1642-1727) fece le stesse riflessioni.
Lui, non fu certo un uomo di Chiesa. Anzi, odiava la Chiesa cattolica. Eppure, lui rifletté molto sul tema dell'esistenza di Dio
Come lui, anche scienziati profondamente cristiani suoi contemporanei si ponevano questa tematica.
Un esempio fu Robert Boyle (1627-1691) che era profondamente dell'esistenza di Dio. Boyle fu colui che coniò la legge che dice che il prodotto tra pressione e volume di un gas dà un valore costante.
Fu la Rivoluzione francese a portare una mentalità ateizzante che nulla ebbe a che fare con una sana visione laica.
Proprio così!
Infatti, oggi vi è la confusione tra laicità ed ateismo.
Essere laico significa sì avere una propria coscienza ma senza il ripudio della dimensione trascendentale e del rapporto con il prossimo.
Del resto, anche Gesù Cristo era un laico. Infatti, non faceva parte della casta sacerdotale ebraica del tempo poiché i sacerdoti ebrei erano della tribù di Levi mentre Gesù Cristo era di quella di Giuda.
Quell'ideologia che qualcuno oggi vuole spacciare per "laicità" non ha nulla a che fare con questo principio.
Infatti, essa vuole porre l'uomo nelle condizioni di "fare ciò che si vuole, anche a scapito degli altri e contro Dio".
Questa ideologia può portare l'uomo alla distruzione.
Esempi di ciò, furono le realtà di Auschwitz e di Butovo.
Forse, oggi dovremmo recuperare certi valori.
Leggete la nota fatta su Facebook dal professor Massimo Introvigne.
Il suo link è http://www.facebook.com/note.php?note_id=444330141327.
Il Figlio dell'Uomo deve ritrovare la fede sulla Terra e per fare ciò bisogna che ognuno converta il suo cuore.
Cordiali saluti.

ITALIA-SERBIA, VERGOGNA!

Cari amici ed amiche.

Ieri sera hanno perso in molti!
La partita Italia-Serbia, che si sarebbe dovuta disputare allo Stadio "Luigi Ferraris" di Genova, è stata sospesa e fatta terminare, per le intemperanze degli ospiti, i tifosi serbi.
Infatti, nella tifoseria serba vi sono state delle frange di estremisti che hanno iniziato a compiere atti violenti.
Dapprima, sono entrati nel pullman della nazionale serba ed hanno lanciato i fumogeni.
Il portiere serbo Valdimir Stojkovic è stato aggredito.
Poi, nello stadio, hanno inziato a lanciare fumogeni e bengala, facendo ritardare l'inizio della partita con mezz'ora di ritardo.
Poi, la partita è iniziata ma dopo sei minuti l'arbitro Craig Thomson è stato costretto a fermare l'incontro per lancio di fumogeni.
La partita non è stata più giocata.
Poi, fuori dallo stadio, per le vie di Genova vi è stata la guerriglia.
Sono stati arrestati bel diciassette tifosi serbi, tra cui "Ivan", il capo del ultras che ha fomentato questo atto vergognoso!
In quella partita hanno perso in molti.
Ha perso, prima di tutto, il calcio.
Esso deve essere uno sport che unisce ed invece è stata una guerra.
Ha perso la nazionale serba che, per colpa di quei facinorosi, rischia delle sanzioni pesanti.
Hanno perso i tifosi italiani e quei serbi civili che volevano vedere una partita di calcio e che, per ovvie ragioni, non hanno potuto fare ciò.
Quello che è ancora più grave è il fatto che questo ignominoso fatto sia avvenuto in un momento di lutto per noi, per i nostri quattro alpini.
Mi sono commosso quando ho visto in TV alcuni giocatori serbi farsi il segno della Croce dopo il minuto di silenzio per i nostri soldati morti.
Quei teppisti hanno rovinato tutto!
Forse, dietro tutto questo potrebbe esserci uno sfondo politico di un'estrema destra che non vuole la Serbia in Europa.
Ciò deve fare riflettere anche noi e vorrei fare una riflessione.
Forse, bisogna fare in modo che le nostre frange estreme (sia di sinistra che di destra) siano isolate.
Anche da noi, ci sono "fermenti" simili e quello che ieri è capitato alla Serbia potrebbe capitare anche noi.
Per questo, dico che è ora di abbassare i toni.
Cordiali saluti.

martedì 12 ottobre 2010

IL PROCESSO CONTRO I TEMPLARI, IL PRELUDIO DELLE TRAGEDIE ATTUALI


Cari amici ed amiche.

Il 18 marzo 1314, sulla Senna venne eretta una pira. Su questa pira ci furono due uomini che vennero arsi in presenza di un re e della sua corte.
Si disse che una dei due uomini avesse maledetto il re e tutta la sua corte.
I due uomini non erano niente poco di meno che l'ultimo Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri Templari Jacques de Molay e Geoffroy de Charnay.
Il re altri non fu che Filippo IV Capeto detto "Filippo il Bello".
De Molay fu quello che, secondo una pia tradizione, maledisse il re e la sua corte.
Questo fu l'epilogo di un processo che iniziò sette anni prima.
Infatti, nel 1285, in Francia, salì al trono Filippo il Bello.
Questi volle rinsanguare le casse dello Stato e lo fece colpendo gli ebrei che vennero privati dei loro beni ed uccisi.
Nel 1300, Papa Bonifacio VIII indisse il primo Giubileo. Chiunque fosse andato in pellegrinaggio a Roma ed avesse visitato le basiliche di San Pietro e di San Paolo fuori le Mura avrebbe ricevuto il perdono dei peccati. Questo evento in parte una ricorrenza ebraica chiamata anch'essa Giubileo.
Roma tornò ad essere il centro di tutto.
In realtà, il potere papale era in crisi e proprio lo scontro tra Papa Bonifacio VIII e Filippo il Bello dimostrò questo.
Il re di Francia iniziò a tassare il clero francese. Con la sua bolla "Unam Sanctam", il Papa condannò ciò.
Il re condannò gli Stati generali nel suo regno e si mosse per deporre il Papa, complottando con i suoi nemici a Roma.
Il re accusò il Papa di accuse molto gravi, come la simonia, la violazione del segreto confessionale (punibile con scomunica) e, addirittura, di magia.
Nel settembre 1303, il francese Guglielmo di Nogaret e Sciarra Colonna presero il Papa ad Anagni che, secondo la tradizione, fu preso a schiaffi!
Questa fu solo una leggenda, almeno sul piano fisico. In realtà, fu più "uno schiaffo morale", una grave umiliazione.
Il popolo anagnino insorse e liberò il Papa che non resse il colpo e morì.
Nel 1304 salì al soglio pontificio un Papa francese, Bertrand de Got, che divenne Pontefice con il nome di Clemente V.
Egli fu eletto, forse, per le ingerenze di Filippo il Bello.
La dimostrazione fu il fatto che due anni dopo il Papa si trasferì ad Avignone passando sotto la "protezione" del re di Francia.
Qui, iniziò la "Cattività avignonese" dei Papi che durò fino al 1377, anno in cui Papa Gregorio XI tornò a Roma, anche grazie al contributo di Santa Caterina di Siena.
A questo punto, il Papato divenne una strumento nelle mani del re che iniziò a mettere gli occhi sui beni dei Templari.
Dopo avere perseguitato gli ebrei, Filippo iniziò ad portare le sue attenzioni verso quest'ordine monastico-militare.
Il 14 settembre 1307, il re ordinò ai suoi funzionari (i balivi nel Nord ed i siniscalchi nel Sud) di arrestare i cavalieri.
La decisione del re divenne esecutiva il il 13 ottobre.
Il pretesto fu un controllo fiscale.
In seguito, contro l'ordine si mossero accuse gravi come la sodomia, l'eresia e l'idolatria.
In pratica, ci fu l'accusa che i Templari praticassero sodomia, facessero orge e baccanali, mostrassero il deretano nudo di fronte al crocifisso o alla croce, che sputassero su di essa e che avessero un idolo chiamato Baphomet.
Ci furono le confessioni ma furono tutte sotto tortura.
In realtà, nell'ordine ci furono forme di malcostume che però furono meno gravi di quelle evocate nell'accusa e che, di certo, non furono dissimili da quelle di altri settori della società dell'epoca.
Quanto a Baphomet, le varie precettorie dei Templari furono perquisite e non venne trovato alcun simulacro.
I simulacri del Baphomet che si vedono oggi, sono in realtà dei falsi.
Furono forse prove create ad arte dagli accusatori?
Per alcuni di loro, Baphomet fu un idolo barbuto, con cui oggi si rappresenta il diavolo, per altri fu una reliquia, forse la testa di San Giovanni Battista e per altri ancora fu la Sophia una conoscenza degli gnostici che avrebbe fatto del male alla Chiesa.
Queste furono le accuse formulate e vennero avallate dalle confessioni.
Queste ultime, però, furono estorte con la forza, quindi, in una situazione normale, non sarebbero state credibili.
Purtroppo, lì non ci fu una situazione normale.
Il Papa fu debole una strumento nelle mani del re di Francia e sotto la pressione di quest'ultimo dovette avallare le decisioni reali.
De facto, si creò un cesaropapismo.
Il re fece processi contro i Templari in ogni parte e volle dimostrare a tutti costi che le accuse erano vere.
Il 03 aprile 1312, con la bolla "Vox in excelso", il Papa soppresse l'ordine ed i suoi beni passarono all'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni.
E così, si arriva all'argomento con cui questo articolo iniziò ossia alla morte di Jacques de Molay.
Intanto, i Templari ancora liberi scapparono.
Alcuni di loro finirono in Scozia, ove vi era re Roberto I "The Bruce" (1274-1329) che era stato scomunicato.
Qui fondarono la Cappella di Rosslyn.
Qui nacquero varie leggende.
Altri Templari andarono in Portogallo ove fondarono un nuovo ordine, l'"Ordine di Cristo".
In Spagna, venne fondato l'"Ordine di Montesa", ordine dipendente dalla corona.
Perché fu fatto tutto questo?
L'Ordine dei Templari fu molto importante.
Esso aveva grandi conoscenze scientifiche. Per esempio, la pratica della distillazione fu portata da loro dal Medio Oriente.
Oltre le conoscenze, l'Ordine aveva anche le funzioni di banca.
Di questo parlai in un mio articolo scritto su "Italia chiama Italia". Per leggerlo, seguite il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/9506/2008-06-13.html.
Il re volle fare parte dell'ordine (per avere più soldi) ma non poté. Allora, forse, ordì questa cosa.
In un certo senso, quanto accadde fu il preludio di tragedie attuali molto gravi.
Tra queste possiamo citare anche la Shoah.
Infatti, per distruggere un avversario lo si deve prima demonizzare.
Gli si deve attribuire un grosso potere che è anche negativo, per metterlo in cattiva luce agli occhi della gente.
Poi, lo si distrugge fisicamente.
Il meccanismo usato da re Filippo il Bello con i Templari fu lo stesso di quello usato da Hitler con gli ebrei e tutti i suoi avversari.
Tutto ciò deve farci riflettere.
Termino con una mia poesia.

A CUNDANNA DI LI TEMPLARI

In sbagghiu puru si...lu Papa Bunifaziu in largasìa...
cusì comu Ghjacumu lu pueta scrivìu:

"Lucifero novello a ssedere en papato, lengua de blasfemìa..."

Ma certu in Francia fù lu diavule cusì veru...
chì cuntru lu Tempiu...chì ebbe lu Linzolu Santu...
su lu lignu...cù tantu focu et fumu cusì neru...
Filippu lu rè...rè di scantu!

Ma maestru fù ellu cuntru lu Tempiu...
comu cuntru Diu...su l'Isula di li Ghjudei...
a sei seculi chì vinni...pè lu grand'empiu!

Cordiali saluti.

Il PRETESTO DEI "FINIANI" (con il mio articolo su "Italia chiama Italia")

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" , seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/23657/2010-10-12.html.
Adesso, "Futuro e Libertà. Per l'Italia", il partito che fa capo al presidente della Camera Gianfranco Fini, vuole cambiare la legge elettorale ed è pronto a farlo anche facendo un patto con le opposizioni.
Io trovo che questo sia solo un pretesto per logorare il governo ed il presidente Berlusconi.
Di fatto, si vuole tornare alla vecchia politica della I Repubblica, quella politica in cui le maggioranze di governo venivano fatte in Parlamento e dopo le elezioni e non con il voto, la massima espressione della democrazia.
I "finiani" (con il centro sinistra e l'Unione di Centro) vogliono togliere ai cittadini il diritto di essere governati da chi è scelto da loro.
Questo è inammissibile!
Certamente, l'attuale legge avrà delle pecche. Una di questa è il meccanismo del voto degli italiani all'estero, che va rivisto.
Però, essa permette di mantenere il bipolarismo e dà ai cittadini una possibilità di scegliersi attentamente da chi farsi governare.
Se si dovesse cambiare la legge elettorale potrebbe esserci il rischio che salti il bipolarismo e se dovesse saltare il bipolarismo si rischierebbe di avere dei governi che non rispecchiano più la volontà dell'elettore.
In una puntata della trasmissione condotta da Lili Gruber "Otto e Mezzo" , che va in onda su "La7", vi erano come ospiti l'onorevole Adolfo Urso di "Futuro e Libertà. Per l'Italia", il partito dei "finiani", il ministro del Beni Culturali Sandro Bondi, Popolo della Libertà, e la direttrice del quotodiano "L'Unità" Concita De Gregorio.
Quest'ultima ha detto che l'attuale legge elettorale è causa di corruzione politica e favorisce gli episodi di trasformismo.
A me non risulta.
Mi ricordo che, il 06 ottobre 1998, governo di centro sinistra presieduto da Romano Prodi cadde.
Quindici giorni dopo, fu fondato un nuovo governo di centro sinistra (che fu presieduto da Massimo D'Alema) con pezzi del centro destra.
Non fu trasformismo anche questo?
Eppure, l'attuale legge elettorale non c'era.
Infatti, essa fu fatta nel 2005.
Quindi, io penso che tutto ciò sia solo un pretesto per logorare questo governo e, magari farlo cadere e creare una nuova maggioranza difforme dalla volontà del popolo.
Così, si rischia di gettare alle ortiche tutto quello che di buono è stato fatto da questo governo.
Il rischio maggiore è il rischio che vada in crisi il rapporto tra politica e cittadini e che avanzino movimenti di populismo.
Una riforma della legge elettorale può essere fatta solo dopo avere fatto altre riforme, come il federalismo.
E' ora che la politica si prenda le sue responsabilità.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.