Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 1 giugno 2010

PADRE PIO ED IL VIAGGIO IN URUGUAY



Cari amici ed amiche.
Di San Pio da Pietrelcina si è detto di tutto e di più ma pochi sanno che il celebre frate andò anche in Uruguay.
Tra le sue "capacità mistiche" ci fu anche la bilocazione.
Un episodio del genere si verificò anche in Uruguay.
Nel 1920 monsignor Damiani, un prete italo-uruguaiano di Salto incontrò il celebre frate che gli disse:
"Morirete nella vostra terra non abbiate paura".
Il religioso tornò in patria confortato.
Nel 1942 monsignor Damiani morì e l'arcivescovo di Montevideo venne svegliato dalla notizia della morte del presule.
La notizia gli fu data da un frate cappuccino.
Quando giunse al capezzale, monsignor Damiani era morto e nelle mani recava un biglietto con scritto "Padre Pio è stato qui".
Sette anni dopo l'arcivescovo di Montevideo conobbe Padre Pio, in Italia.
Appena lo vide riconobbe in lui il frate che aveva annunciato la morte di monsignor Damiani.
Tra Italia ed Uruguay vi è un legame profondo.
Anche questa vicenda lo dimostra.
Cordiali saluti.

POLITICA E GIOVANI

Cari amici ed amiche.

Vorrei dare qualche consiglio ai giovani che vogliono avvicinarsi alla politica.
Lo voglio fare prendendo spunto anche dal libro "SENTIMENTI POLITICI DI UN RAGAZZO", scritto dal non ancora ventenne Antonio Gomes.
Parto proprio da una considerazione fatta da Gomes che nella sua sincerità parla di "pragmaticità idealistica", citando opere come "Il Principe" di Niccolò Macchiavelli e "Il Leviatano" di Thomas Hobbes.
Una buona politica deve avere sia l'idealismo che il pragmatismo.
Infatti, una politica solo pragmatica è una politica forse buona ad amministrare ma certamente incapace di portare progettualità e se oltre alla mancanza di idealismo, in essa non vi sono neppure la meritocrazia e la giusta logica della coesistenza in un determinato partito, rischia anche di diventare personalistica.
In pratica, il partito diventa un'arena in cui tutti litigano e in cui ogni persona si fa le strategie ed il gruppetto per potere pravalere sugli altri.
Una politica solo pragmatica può anche diventare cinica ed amorale.
Una politica solo idealista, invece, è un po' (mi si passi il termine) come la "casa costruita sulla sabbia" di cui si parla nella Bibbia.
E' una politica che magari può avere anche delle buone idee e dei valori ma che è incapace di portarli avanti e di tradurli all'atto pratico.
Nella politica di oggi, l'aspetto pragmatico e quello idealistico sono spesso disgiunti.
Infatti, oggi c'è chi incanta con parole ed idee varie (che spesso non tengono conto della realtà dei fatti) e c'è chi si riduce ad essere un semplice amministratore che però rifiuta ogni idea che può portare innovazione e che magari, nel proprio partito, si fa il gruppetto per avere la meglio sugli altri.
Ai giovani dico che se vogliono fare politica devono sì essere pragmatici e sapere amministrare ma devono portare anche avere delle idee e dei valori.
Inoltre, bisogna evitare un eccessivo populismo.
Un po' di populismo (molto poco) può fare anche bene perché ravviva il dibattito ma quando diviene eccessivo è solo distruttivo.
Infatti, un populismo marcato e la demagogia non portano da nessuna parte. Anzi, essi rischiano di esasperare gli animi e di esacerbare tensioni.
Ad esempio, io non approvo quello che fa Beppe Grillo.
Lui tende ad alzare i toni e ad attaccare i partiti indicandoli come come "il male assoluto".
Io dico che la politica è anche una cosa razionale e che nei partiti ci sono anche tante cose positive, ovviamente accanto a quelle meno buone.
A me, ad esempio, piace la politica di tipo anglo-sassone, che è frutto di un processo iniziato nel 1215, con la redazione della "Magna Charta Libertatum" e che non risente dell'influsso della Rivoluzione francese che volgarizzò la politica.
La politica anglo-sassone passò anche attraverso a fasi meno nobili (come la Guerra Civile del XVII che costò la vita a San Carlo I, re d'Inghilterra) ma riuscì sempre ad avere un livello di grande democrazia senza mai essere demagogica. Fu in pratica "un'aristocrazia democratica".
Nel continente europeo, invece, l'Illuminismo lasciò la serenità insulare della Gran Bretagna e diventò sarcastico e la Rivoluzione francese diede sì il diritto al popolo di partecipare alla vita politica del proprio Paese ma fece scadere il livello della politica stessa, anche nel linguaggio.
Pensiamo ad alcuni nostri politici che si insultano, anche con turpiloquio. E' un retaggio di quell'ideale rivoluzionario.
La "via anglo-sassone" è la migliore.
Ai giovani che vogliono fare politica dico che possono contribuire a migliorare la nostra.
Spero di avere dato qualche consiglio.
Cordiali saluti.

lunedì 31 maggio 2010

CASO NAVE TURCA, DUE PAROLE.

Cari amici ed amiche.

Voglio dare spunto ad una riflessione su quanto successo con la nave battente bandiera turca che aveva a bordo dei "pacifisti" che si è scontrata con le milizie israeliane.
Io ritengo che la violenza non sia mai una cosa bella.
Però mi sembra che ci sia un po' troppo accanimento verso Israele.
Ora, si fa tanto disdoro su ciò che è successo e si demonizza Israele.
Ma ragazzi, almeno una volta, mettevi nei panni degli israeliani!
Israele è una nazione che ha dei vicini ostili e che lo minacciano continuamente.
Un esempio? L'Iran!
Inoltre, vi sono anche movimenti (come Hamas) che ne vorrebbero la cancellazione dalle cartine geografiche.
Ora, oltre a tutto ciò, qui in Occidente vi sono alcuni movimenti politici "pacifisti" che CONDANNANO SOLO LE OPERAZIONI DIFENSIVE DI ISRAELE MENTRE NON DICONO NULLA QUANDO C'E' CHI SI FA SALTARE IN ARIA IN MEZZO AI MERCATI, NELLE SCUOLE E IN ALTRI LOCALI PUBBLICI DI TEL AVIV E DI ALTRE CITTA' ISRAELIANE.
Ma stiamo scherzando?
Inoltre, queste stesse persone attaccano con queto livore Israele mentre non dicono nulla di altre situazioni non belle.
Una l'ho citata ed è la questione dei cattolici in Corea del Nord.
Un'altra è la questione dei cattolici in Cina, che sono costretti a vivere "incasellati" nell'"Alleanza patriottica dei cattolici cinesi" e chi non vuole stare in essa è costretto a praticare il culto clandestinamente, con rischio di pesanti sanzioni.
Un'altra questione, è quella dei cristiani in Arabia Saudita che non hanno una chiesa in cui riunirsi.
Un'altra questione ancora, è rappresentata dalle sette sataniche che bruciano e danneggiano le chiese, qui in Occidente.
Un caso gravissimo successe anche qui in Italia, al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, in Provincia di Teramo.
Inoltre, vi sono anche episodi di antisemitismo molto gravi.
Vengono insozzate le tombe degli ebrei e compaiono scritte inquietanti contro di loro. In vari Paesi, tra cui l'Italia, si sono registrati episodi non belli contro gli ebrei.
In Turchia, le sinagoghe e le chiese non possono essere costruite a vista.
Ossia non possono aprirsi verso la pubblica via ma sono "incluse" in edifici e cortili. Questo a causa di una legge dell'Impero Ottomano.
Inoltre, non dobbiamo dimenticarci di quanto succede a Cipro nord.
E poi, bisogna stare attenti a quello che succede in Iran.
Si sta manifestando tanto disdoro per quanto successo su quella nave battente bandiera turca mentre questo ed altri episodi che (per ragioni di spazio e di tempo) non sto qui a citare, passa sotto un VERGOGNOSO VELO DI SILENZIO O HANNO POCO RISALTO.
Questi cosiddetti "pacifisti" sono le stesse persone che vogliono il boicottaggio di Israele.
In questo senso, voglio fare mie le parole di un giovane che è in contatto con me su Facebook.
Si chiama Morris Sonnino e, commentando quanto da me scritto sul caso COOP-ISRAELE ha scritto delle cose che devono fare riflettere.
Sonnino ha scritto:
"C'è chi non ha voglia di rendersene conto, ma la sinistra italiana è da tempo avventurata su questa strada, è storia vecchia.
Ma che le grandi catene di supermarket si alleassero al crimine di condannare simbolicamente e teoricamente Israele a morire di fame è una penosa novità.
Oltretutto, boicottare Israele significa buttare alla spazzatura una valanga di invenzioni indispensabili.
Chi ha il coraggio, per restare alle scoperte recenti, butti quella dell'esame del sangue per classificare per curare la sclerosi multipla, con il congegno che ristora l'uso di arti paralizzati, la nuova invenzione che aiuta i bambini con gravi disturbi a respirare nel sonno, le recenti cure ell'Alzheimer, la riparazione del DNA e l'eliminazione delle manifestazioni del Parkinson.
Se si vuole boicottare Israele con coerenza bisogna eliminare il telefonino, i cui moderni miglioramenti sono figli della sede israeliana della Motorola, e anche il computer, i cui miglioramenti sono stati pensati dalla Intel in Israele...e questo è un piccolo spicchio di realtà.
Avanti dunque, ai boicottatori che la Coop e la Conad restino nel mondo sinistrese della menzogna, su di loro prevale la vergogna di avere disprezzato il contributo irrinunciabile che Israele dà al mondo.
Cordialmente."
Sonnino ha ragione. Pensate alla ricerca sul cancro (tema che mi è caro, visto che ho avuto casi in famiglia) o allo studio sugli introni del DNA.
Israele è in prima linea.
Volere la distruzione di Israele significa volere la distruzione di tutto questo.
Noi, ogni tanto, faremmo bene a metterci nei panni degli israeliani, prima di giudicare e di condannare.
Io non ho paura di farlo.
Cordiali saluti.

DUE PAROLE SUL CASO COOP-ISRAELE


Cari amici ed amiche.

Sul caso della Coop che ha deciso di sospendere la vendita dei prodotti ortofrutticoli israeliani che provengono dai Territori palestinesi occupati, esprimo la mia posizione.
Io ritengo molto sbagliata (e grave) la posizione della Coop.
Questa è una decisione che nulla ha che fare con la questione del commercio o della sicurezza alimentare.
Infatti, com'è noto, Israele ha un' agricoltura di buona qualità.
Anzi, per tanti versi è all'avanguardia.
Per un uomo che, come me, ha fatto studi scientifici ed ama le scienze, Israele merita attenzione perché è pioniere in queste cose.
L' agricoltura israeliana è riuscita a crearsi uno spazio in un ambiente arido e quindi molto difficile.
Quella della Coop mi sembra più una decisione politica.
Certamente, è grave!
Infatti, nei Territori lavorano molti palestinesi.
Quindi si rischia di creare un grosso danno all'economia che potrebbe riversarsi anche sul campo politico, proprio su ciò che riguarda i rapporti tra Israele e gli arabi.
Inoltre, trovo questa decisione scellerata, perché rischia di creare un clima di razzismo.
Scegliere o meno un prodotto in base alla provenienza rischia già di creare una discriminazione.
Faccio mie la parole del ministro degli Esteri Franco Frattini che ha detto:
"Scegliere un prodotto sulla base della provenienza e non della qualità rischia di creare dinamiche di tipo razzista", a maggiore ragione in questo caso "in cui la decisione viene fatta in riferimento ai prodotti israeliani perché sono ebrei".
Questa decisione scellerata rischia di creare scontro e ritorsioni.
Ad esempio, come le Coop si rifiutano di vendere i prodotti israeliani, gli israeliani possono smettere di prendere i buonissimi cedri della Calabria, con un danno all'economia di questa regione.
A me sembra una una decisione scellerata!
Io, se al supermercato dovessi trovarmi di fronte ad un prodotto israeliano, lo comprerei.
A me non interessa che provenga da Israele. A me interessa la qualità.
Se è di buona qualità, perché non comprarlo?
Di certo, non devono essere certi signori di una certa ideologia a dirmi cosa devo comprare.
Cordiali saluti.

DA LA PLATA A MONTEVIDEO, QUANTA BELLEZZA!
















Cari amici ed amiche.


Lo posso dire, questo post è stato fatto "a quattro mani", in collaborazione con la signora Silvia Beatriz Quadranti, che mi ha sempre dato tante buone informazioni e queste bellissime foto.
Proprio ora, anche per ringraziare (con stima) Silvia della sua gentile collaborazione, vorrei parlarvi di alcune bellezze che si trovano in Argentina e in Uruguay.
Spero che questa collaborazione vada avanti.
Una di queste è la cattedrale di La Plata.
Dedicata all'Immacolata Concezione, questa chiesa è in stile neogotico e risale al 1884.
Ora, come dice anche l'amica Lisa Sannie Eliane Castelli (con cui mi trovo sempre a confrontarmi proficuamente sui Facebook), dopo l'exploit del neogotico gli stili artistici non ebbero più nulla di spirituale.
Ora, concordo con Lisa se si parla dell'Europa ed aggiungo che di per sé già il neogotico era meno spirituale rispetto al gotico del Medioevo.
Qui, infatti, il neogotico fu una "reazione" alla Rivoluzione francese e all'ideale illuminista e fù più culturale che spirituale in senso stretto.
In Argentina (e nelle Americhe in generale) gli stili medioevali hanno una funzione spirituale più marcata.
D'altra parte, in Argentina c'è una "cristianità giovane".
In Argentina c'è una profonda tradizione cristiana che si rende manifesta nei suoi monumenti.
Nel contempo, in quel Paese che tanto ci somiglia nella cultura e nelle persone, fu anche la voglia di recuperare il patrimonio europeo.
Il risultato?
Il risultato è questa bella chiesa simile alla cattedrale di Amiens (Francia) o a quella di Colonia (Germania).
Caratteristico è lo slancio verticale nelle due torri campanarie con un carrillon di 25 campane.
Realizzata in pietra rosa (Olivaria), nera (Calmuchita) e grigia (San Luis) questa chiesa ha una bellezza nel suo interno, ove si nota questa spritualità.
Molto bella è la statua dell'Immacolata Concezione.
Se dovessi avere la fortuna di andare a La Plata, una visita a quella cattedrale non può mancare.
In quella città c'è anche la Stazione, tra forme classicheggianti e liberty. Caratteristiche sono le vetrate.
Molto bello è anche lo stile del Palazzo del Governo della Provincia di Buenos Aires, iniziato nel 1883 e finito nel 1892 ed è in stile neorinascimentale.
Sono belli anche i quartieri in stile inglese sul Mar de La Plata, che ricordano edifici vittoriani, simili alla Borley Rectory, casa canonica inglese che pare sia infestata dai fantasmi.
Anche in Uruguay, vi sono bellezze caratteristiche da conoscere.
Una di queste la Fortaleza del Cerro, che risale al 1779 e che ospita il faro.
Un'altra è il Castello di Pittamiglio che per tanti versi ricorda il castello bavarese di Neuschwanstein (del famoso re Luigi II) o le costruzioni del Parco del Valentino, che si trova a Torino (qui in Italia).
Paesi come Uruguay ed Argentina (come anche quelli del Nord America) hanno un potenziale notevole per ciò che riguarda l'arte.
E' un patrimonio da conoscere.
Cordiali saluti.










domenica 30 maggio 2010

ACQUA PUBBLICA, NON E' UNA VERA QUESTIONE!


Cari amici ed amiche.
Vedendo una bacheca del mio ho comune, ho osservato il manifesto che parla della campagna referendaria per mantenere l'acqua pubblica.
E' una campagna fatta contro il provvedimento del Governo che punta a privatizzare le gestioni dell'acqua.
Io penso che questo non sia il vero problema.
Infatti, non è automatico che una gestione pubblica delle reti idriche dia un buon servizio al cittadino.
Il vero problema non è rappresentato dalla gestione pubblica o privata delle reti idriche ma dal rapporto qualità-prezzo del servizio erogato.
Ad esempio, un cittadino paga 100 Euro al mese per il servizio idrico e questo è scadente, sia da un punto di vista dell'efficienza che da quello igienico-sanitario.
Quindi, che sia un servizio pubblico o privato, non fa nessuna differenza.
Quel cittadino paga i suoi 100 Euro al mese per avere un pessimo servizio e poco gli importebbe che questo sia pubblico o privato ed avrebbe tutte le ragioni di sentirsi derubato.
Quindi non ci si deve scandalizzare sulle privatizzazioni ma bisogna focalizzare l'attenzione sulla tutela del consumatore.
In pratica sarebbe corretto fare delle norme per tutelare meglio l'utente di quel determinato servizio.
Con un consumatore tutelato, che il servizio idrico sia pubblico o privato non farebbe alcuna differenza.
Anzi, se c'è un servizio idrico a gestione privata che è efficiente nel rapporto qualità prezzo dove sta il problema?
Anzi, una situazione simile darebbe una grossa mano al Comune, che non avrebbe un peso sul bilancio.
Questi problemi non vanno affrontati con la demagogia ed un eccessivo populismo.
Cordiali saluti.

BRAVO MOURINHO, SEI UN CAMPIONE!




Cari amici ed amiche.
Sul sito dell'ANTIUAAR (http://antiuaar.wordpress.com/) ho letto un post che riguarda l'oramai ex allenatore dell'Inter José Mourinho (nella foto).
Da milanista, dico che Mourinho non mi è simpatico, da amante del buon calcio, dico che Mourinho è un ottimo allenatore ma da cattolico e da un punto di vista umano, dico che è una gran persona.
Egli ha testimoniato più volte la sua fede cattolica.
Il 05 ottobre 2008, dopo essere stato fotografato nell'atto di baciare un crocifisso, ha detto al Corriere della Sera: "Non sono superstizioso ma cattolico".
Il 01 novembre, dopo la partita di Reggio Calabria, l'allenatore portoghese cavò di tasca un crocifisso e lo diede ad un bambino disabile.
Alcuni, tra cui il sindaco di Reggio Calabria, fraintesero il gesto e pensò che facesse la carità a quel bambino e lo attaccarono.
La cosa si risolse perché fu solo un malinteso fatto in buona fede.
Questo, lo ritengo un gesto nobile.
Quel crocifisso ( a cui il tecnico teneva molto) sarà una cosa molto importante per quel bambino disabile.
Infatti, il crocifisso è un segno di speranza e di amore, CARITAS.
Io penso che con questo gesto Mourinho ci ha dato una lezione.
In un tempo come questo, in cui la fede viene irrisa e relegata solo al privato, lo Special One ha avuto coraggio.
Proprio così, oggi chi come Mourinho ha certe idee viene irriso e visto come un "mezzo prete", un "superstizioso" o peggio.
Io stesso ne so qualcosa.
Anni fa, andai in Abruzzo, e visitai il Santuario di San Gabriele del'Addolorata (nella foto). Da lì avevo inviato alcune cartoline a parenti ed amici.
Ne inviai una anche ad un mio amico di vecchia data.
Tempo dopo, tramite terze persone, venni a sapere che lui non gradì perché "era un'immagine del santo".
La cosa mi spiacque, anche perché venni a sapere che lui e la sua famiglia irrisero il santo e mi sentii irriso anch'io.
Anzi, venni a sapere che dissero queste parole:
"Ci ha mandato il santino!".
Purtroppo, di casi simili ce ne sono a iosa.
Vengono irrise figure come i calciatori Kakà, Cavani e Legrottaglie (tanto per rimanere in tema), quando mostrano le sottomaglie con scritto "I belong to Jesus", si strumentalizzano certe cose (come la pedofilia) per attaccare la Chiesa e si cerca di togliere Dio dalla vita pubblica delle persone.
E poi, trovo veramente brutto dipingere il culto della Vergine e dei Santi come superstizione, anche se questo campo merita un discorso più ampio.
La supestizione è figlia dell'ignoranza, la fede è una cosa seria.
Su questo versante, ritengo che Mourinho sia veramente un campione e l'ha dimostrato.
Bravo Special One!
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.