Cari amici ed amiche.
Purtroppo, ci sono altre brutte notizie dalla crisi.
Pare che gli speculatori abbiano messo gli occhi sulla Danimarca.
Leggete l'articolo del giornale "Geopolitica.info" che è intitolato "La crisi tocca la Danimarca".
Ringrazio l'amico Angelo Fazio che ha messo l'articolo su Facebook.
Ora, pare proprio che la crisi abbia colpito la Danimarca, un Paese che, guarda caso, non fa parte dell'area dell'Euro e che è legato all'asse anglo-scandinavo dell'Europa.
La disoccupazione è aumentata di 2.600 unità da aprile a maggio.
Questo dato è preoccupante e conferma il fatto che in Europa vi sia una vera e propria guerra monetaria tra l'asse franco-tedesco, quello mediterraneo e quello anglo-scandinavo.
Se l'asse mediterraneo è stato annientato dall'Euro, che ha tolto ogni concorrenza alla Germania, non è così per l'asse anglo-scandinavo.
Può essere questo un attacco nei confronti della Corona (Krone) danese (il cui esemplare raffigurato qui sopra fa parte della mia personale collezione) per danneggiare l'asse anglo-scandinavo?
A questo punto, ogni cosa è possibile.
La Danimarca è un Paese che non fa parte dell'Eurozona, che è integrato nell'asse anglo-scandinavo e che esporta anche nei Paesi dell'area Euro, Italia compresa.
Basti pensare alla carne in scatola della "Tulip".
Ora, sembra che qualcuno stia pensando di mettere in crisi la Danimarca per fare un danno al Regno Unito, un Paese da sempre ostile all'Euro.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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martedì 12 giugno 2012
giovedì 16 febbraio 2012
SIRIA, UN PROBLEMA GRAVE
Cari amici ed amiche.
Purtroppo, si parla troppo poco di un problema grave, la questione siriana.
Dal 1971 ad oggi, la Siria è governata dalla famiglia Assad.
Dal 1971 al 2000, governò Hafiz al Assad. Dal 2000 fino ad oggi governa sua figlio, Bashar al Assad.
Facente parte del gruppo musulmano degli alawiti, Assad è legato a vari movimenti fondamentalisti, come gli Hezbollah libanesi. Inoltre, egli ha rapporti con l'Iran e vari movimenti sciiti dell'Iraq.
Inoltre, egli è anche un tiranno e le ultime violenze che hanno insanguinato la Siria lo dimostrano.
Tuttavia si deve fare una considerazione.
Proprio perché ha questi contatti, Assad è più pericoloso rispetto ad altri dittatori, come Saddam Hussein o Mu' ammar Gheddafi.
Una sua eventuale deposizione forzata (come quella di Gheddafi) potrebbe avere ripercussioni molto gravi su tutta l'area mediorientale.
In primo luogo, potrebbero esserci pericoli per Israele e per i cristiani.
Assad, infatti, ha il consenso di una parte molto consistente del Paese.
Se venisse deposto con un atto forzoso, subito ci sarebbero delle ritorsioni verso i cristiani presenti in Siria e potrebbero esserci attacchi contro Israele.
Anzi, potrebbe crearsi un asse siro-iraniano, che attaccherebbe Israele.
Questo sarebbe un disastro.
Inoltre, vi sarebbero delle persecuzioni contro i cristiani, che sarebbero visti come i "fautori del complotto anti-siriano" di cui Assad parla spesso.
Ciò sarebbe una tragedia perché i cristiani sono una parte molto importante della società siriana.
D'altra parte, Assad è sempre un dittatore feroce e sanguinario che è stato condannato da tutti e che dovrebbe andarsene.
Se avesse un minimo di senno, se ne andrebbe.
E' una situazione non facile dal punto di vista geopolitico.
Cordiali saluti.
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