Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 2 marzo 2012

NO TAV? SONO SQUADRISTI!




Cari amici ed amiche.

Questo "No TAV" non si stanno comportando bene!
Magari, tra loro c'è chi agisce in buona fede, forse perché spinto da altri e crede di fare del bene, ma ritengo che sia vergognoso quanto stanno facendo.
Nel video qui sopra, è mostrata l'autostrada A32 Bardonecchia-Torino che è stata bloccata dai manifestanti.
Ora, essi che diritto hanno di bloccare un'autostrada, creando disagi?
Tra l'altro, le manifestazioni sono violente.
Ora, c'è da chiarire una cosa.
Stando al progetto, la TAV Lione-Torino sarà una ferrovia che per buona parte correrà in galleria.
Quindi, non danneggerà il territorio.
Inoltre, i "No TAV" dicono che sarebbe bene potenziare la ferrovia esistente.
Ora, una cosa del genere non è fattibile.
Infatti, bisognerebbe modificare la struttura esistente e sarebbe più costoso in termini di spese e non garantirebbe un minore impatto ambientale.
E' chiaro che le manifestazioni siano condotte da alcuni gruppi organizzati che istigano contro le istituzioni la gente onesta che non sa come stiano realmente le cose.
Leggete i commenti al mio articolo intitolato "No Tav? Una vergogna!" (http://italiaemondo.blogspot.com/2012/03/no-tav-una-vergogna.html).
Io ho risposto per le rime ad un commentatore vigliacco ed irrispettoso.
Purtroppo, ci sono cose ben più serie.
Basti pensare ad esempio, alle minacce al sindaco di Chiomonte Renzo Pinard che si è mostrato favorevole alla TAV.
Inoltre, queste manifestazioni hanno carattere politico,
Ad esempio, seguendo il link http://youtu.be/73fB_N-dlN8, potrete vedere un video in cui vi sono i "No TAV" che cantano la canzone comunista "Bella ciao".
Questi "pacifici" manifestanti sono le stesse persone che, ad esempio, vogliono il boicottaggio contro Israele e bruciano le bandiere israeliane, incitando alla guerra contro lo Stato israeliano.
Se questi "signori" non sono politicizzati, io sono re in Inghilterra.
Cordiali saluti.

IL CENTRISMO? E' UN MALE!

Cari amici ed amiche.

Secondo certe notizie, pare che si voglia fare davvero una "Grande coalizione", di cui ho parlato nell'articolo che potrete leggere seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2012/03/grande-coalizione.html.
Se ciò si dovesse fare realmente, sarebbe un ritorno alla pessima I Repubblica, la repubblica del consociativismo.
Leggete cosa dice Marco Stella (collaboratore del Portale dei Lombardi nel Mondo, http://portale.lombardinelmondo.org/, e del sito "No Reporter",http://www.noreporter.org/ ) a tale proposito:

"Si sta cercando di imporre nuovamente il modello consociativo, come accadde proprio durante la I Repubblica e la "trovata" dell'arco costituzionale col quale sono stati stimolati gli opposti estremisti e gestita la strategia della tensione. Per arginare il pericolo i cittadini devono riappropriarsi della politica e la politica deve riappropriarsi del governo. Oggi non si può pensare alla poltica senza pensare alla partecipazione. Progresso etico e partecipazione sono le sfide del terzo millennio.".

Nel modello della I Repubblica non ci fu una vera democrazia.
Infatti, le maggioranze che sostenevano i governi venivano fatte in Parlamento, alla faccia delle elezioni.
Inoltre, il partito che allora si sarebbe dovuto proporre come anticomunista , la Democrazia Cristiana, in nome della Costituzione e della pace sociale arrivò a fare delle vergognose aperture verso sinistra.
Questo atteggiamento si chiamè centrismo e fece grossi danni.
Infatti, fece sì che non venissero implementate le riforme che sarebbero servite al bene del Paese e danneggiò il mondo cattolico.
Ad esempio, non fu implementata la riforma federale (una delle riforme necessarie, per rilanciare il Paese) né vennero fatte quelle riforme nell'economia, economia che rimase cristallizzata su certi canoni e in cui ci furono situazioni di privilegio, come nel caso delle cooperative che godono di vantaggi fiscali.
Inoltre, il centrismo danneggiò il mondo cattolico.
Infatti, questo atteggiamento rovinò l'immagine dei cattolici impegnati in politica, facendo sembrare il mondo cattolico come un ente attaccato al potere e disposto anche ad amoreggiare con il diavolo, pur di avere il medesimo.
Io penso che il Popolo della Libertà ed il Partito Democratico non debbano ascoltare le "sirene centriste".
Se lo facessero, rischierebbero di provocare un forte distacco della gente dalla politica e le conseguenze potrebbero essere gravi.
In particolare, parlando da militante del Popolo della Libertà, io dico che sarebbe bene che il centro destra si ricomponga.
Il PdL dovrebbe riallacciare i rapporti con la Lega Nord e con altri movimenti come quello dei Popolari dell'Italia di Domani, Grande Sud e La Destra.
Questo sarebbe il "nucleo duro" di un'eventuale nuova coalizione di centro destra.
Inoltre il PdL dovrebbe anche aprire un confronto con l'Unione di Centro, facendo capire ad essa che la coalizione deve essere di centro destra, ponendole così delle condizioni.
Il centrismo squalifica la politica.
E' meglio il bipolarismo.
Cordiali saluti.

GRANDE COALIZIONE



Cari amici ed amiche.


Ci sono voci che parlano di una possibile "Grande coalizione" costituita da Popolo della Libertà, Terzo Polo e Partito Democratico che potrebbe correre alle elezioni del 2013.

Io spero che queste voci siano delle bufale.

Se esse fossero vere sarebbe la fine della politica.

I partiti rischierebbero di cadere molto in basso.

Essi perderebbero ogni credibilità ed emergerebbero le forze estreme ed il populismo ed il futuro potrebbe essere oscuro.

Una "Grande Coalizione" sarebbe un "mostro a tre teste" che non darebbe nessuna garanzia di governabilità nel lungo periodo.

Essa sarebbe il frutto di compromessi che rischierebbe portare immobilismo e non garantirebbe riforme serie.

Anzi, ci sarebbe il rischio che i partiti di questa "Grande coalizione" non facciano le riforme per i cittadini ma a favore delle categorie che la sorreggono.

Io spero che una cosa del genere non accada.

Altrimenti, a vincere sarebbe l'astensionismo e perderebbe la democrazia.

Cordiali saluti.



giovedì 1 marzo 2012

STORIA DELLA LINGUA MANTOVANA

Cari amici ed amiche.

Si parla tanto di Mantova come città storica.
Io vi parlo del suo dialetto che per ovvie ragioni conosco, e tramite esso mi voglio riallacciare alla storia della città virgiliana.
Comincio subito facendo una considerazione molto importante.
Contrariamente a quanto si pensa, il dialetto mantovano non è un dialetto lombardo.
Mantova è in Lombardia ma il suo dialetto non è lombardo.
Infatti, il dialetto mantovano fa parte di quella grande famiglia di dialetti galloitalici che sono parlati dalle popolazioni comprese tra le Province di Piacenza (in Emilia-Romagna) e di Pesaro-Urbino (nelle Marche).
Il dialetto mantovano è a tutti gli effetti un dialetto emiliano-romagnolo.
Perciò, per classificarlo, valgono le regole che si usano per classficare tutti i dialetti emiliano-romagnoli.
I dialetti emiliano-romagnoli si dividono in dialetti emiliani e in dialetti romagnoli.
Questi ultimi sono parlati in parte della Provincia di Bologna e nelle Province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e di Pesaro-Urbino.
Anche a Marradi, un Comune della Provincia di Firenze, si parla romagnolo.
La differenza sostanziale sta nel fatto che i dialetti romagnoli abbiano molte cadenze e caratteri distintivi provenienti dall'eredità bizantina.
Fondamentalmente, il dialetto romagnolo ha quattro retaggi:

1) Il retaggio latino, che proviene dall'eredità romana.
2) Il retaggio celtico, che proviene dalle popolazioni celtiche che viveno in epoca pre-romana.
3) Il retaggio germanico, che proviene dai barbari, Ostrogoti e Longobardi compresi.
4) Il retaggio greco-bizantino che proviene dalla dominazione bizantina del VI secolo.

Il dialetto emiliano, invece, è parlato in parte della Provincia di Pavia (Oltrepò pavese) e nelle Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, in parte di quella di Bologna e per l'appunto in Provincia di Mantova.
Infiltrazioni di emiliano sono presenti in Piemonte (a Tortona, in Provincia di Alessandria), in Lunigiana (in Toscana) e nella Provincia di Cremona (a Casalmaggiore).
Il dialetto emiliano risente maggiormente delle influenze longobarde.
Come ho già detto, il dialetto mantovano è un dialetto che fa parte della famiglia dei dialetti emiliano-romagnoli.
L'affinità con questi ultimi è più che palese.
Ad esempio, in mantovano la parola "ginocchio" si dice "znòc" , come negli altri dialetti emiliani e romagnoli.
lo stesso discorso vale per la parola "gennaio" che si dice "znêr" o "marzo", che si pronuncia "mêrs" se pur con un a "e" più aperta.
Anche la parola "occhio", che in mantovano si pronuncia "oc" è pressoché uguale da Piacenza a Senigallia, in Provincia di Ancona.
Possiamo dire che il mantovano si sia evoluto in questo modo:

Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 AD), il latino si frammentò nelle varie lingue romanze.
Con l'arrivo degli Ostrogoti di Teodorico e la nascita del loro regno (493 AD), l'Italia fu spaccata in due.
Nel nord, si stanziarono gli Ostrogoti.
Questi lasciarono la loro influenza in tutte le parlate del nord, compresa quella mantovanaq.
Sucessivamente, arrivarono i Bizantini (che conquistarono l'Italia dopo una guerra, nel 553 AD) ed influenzarono le parlate italiane.
Tuttavia, in molte zone questa influenza fu labile e con l'arrivo dei Longobardi (568 AD) fu in gran parte spazzata via.
Poi, ci furono anche l'influenza franca e tedesca che nel mantovano sono presenti.
Ad esempio, nel dialetto mantovano figura la dieresi, il simbolo diacritico caratterizzato da due punti su una vocale.
Nel mantovano è usato sulla lettera "U" che assume un suono simile a quello dei dittonghi "ue" o "oe", come nel tedesco e nel francese.
Quindi, conoscere il dialetto mantovano significa conoscere la storia di una città e di un territorio il cui passato fu glorioso.
Pensate, ad esempio, alla Mantova dei Gonzaga, che dal 1328 al 1708 furono i signori e che ebbe un ruolo importante nella storia europea.
Basti pensare che Mantova fu il centro da cui sarebbe partita una crociata contro i Turchi, dopo che questi ebbero conquistato Costantinopoli nel 1453 AD.
A Mantova ci fu anche un'antica comunità ebraica.
Conoscere il dialetto mantovano è come avere in mano un pezzo di tale storia.
Seguendo il link http://books.google.it/books?id=xJVCAQAAIAAJ&pg=PA24&lpg=PA24&dq=vocabolario+mantovano&source=bl&ots=wL9c3IVux4&sig=PVVFlLPDw5RqnHJ9FtmXHNO-qoc&hl=it&sa=X&ei=_YBQT_DuL4OgOuL3sKUK&ved=0CFQQ6AEwBA#v=onepage&q=vocabolario%20mantovano&f=false, potrete leggere il vocabolario mantovano-italiano.
Termino, invitandovi a leggere alcune poesie del poeta Sergio Aldrighi (che conosco personalmente), seguendo il link http://www.anposdi.it/view.php?file=poeti&step=2&idpoeta=130.
Vi rinnovo l'invito a partecipare alla IX Edizione del "Pranzo dei Poeti Mantovani" .
Ne ho parlato in un mio articolo precedente, che potrete leggere, seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2012/02/ix-edizione-del-pranzo-dei-poeti.html.
Ci sarò anch'io, in quanto invitato come ospite e come compositore di poesie.
Provo un po' di soggezione quando vengo chiamato chiamato "poeta".
Ho grande rispetto per i poeti come Sergio Aldrighi, Claudio Quarenghi e Wainer Mazza, che saranno presenti.
Tra l'altro Mazza compare spesso in televisione.
Guardate il video, seguendo il link http://youtu.be/5cSd_r0KlM4.
La quota di partecipazione è di Euro 18 a persona.
E' una quota congrua, visto che il pranzo è ben servito e vista tutta l'organizzazione.
Per saperne di più, contattate la signora Daniela, al numero 0376-380876 o Sergio Aldrighi, che è presidente del Cenacolo dei Poeti Mantovani "Al Fogolèr" , all'indirizzo e-mail http://youtu.be/5cSd_r0KlM4, entro giovedì 8 marzo.
Cordiali saluti.

NO TAV? UNA VERGOGNA!




Cari amici ed amiche.



Io trovo che sia vergognoso quanto stanno facendo i No TAV.

Quei "signori" , che non vogliono la ferrovia ad alta velocità Lione-Torino, chiedono che ci sia democrazia.

Però, il loro non mi sembra un atteggiamento democratico, visto che tra loro ci sono coloro che si sono resi protagonisti di episodi di violenza.

Ad esempio, hanno attaccato dei giornalisti del Corriere della Sera ed una troupe del Tgcom24.

A casa mia, questo si chiama squadrismo.

Del resto, queste persone non rappresentano la maggioranza degli abitanti dell'Italia e nemmeno quelli della Val di Susa.

La maggioranza degli Italiani vuole la TAV perché creerà lavoro e migliorerà la mobilità.

Coloro che non la vogliono sono una minoranza.

In democrazia, le minoranze hanno il diritto di essere ascoltate e bisogna dialogare con loro.

Tuttavia, nessuna minoranza ha il diritto di porre veti.

Io spero che la popolazione civile e le istituzioni si mettano contro quello schifo in modo deciso.

Cordiali saluti.


CAVALIERI TEMPLARI, COSA SUCCESSE PRESSO IL GUADO DI GIACOBBE?




Cari amici ed amiche.

In una la puntata della trasmissione Voyager che è andata lunedì si è parlato dei Cavalieri dell'Ordine Templare e di una guerra che essi combatterono contro i Turchi nel 1179, presso il Guado di Giacobbe in Terra Santa.
Io ho ritrovato la storia su un blog come questo e che, tra l'altro, quest'anno compirà tre anni, proprio come questo.
L'articolo in questione è intitolato "I Cavalieri Templari-La storia-parte 1" ed il suo link è http://thenewvoyager.blogspot.com/2009/09/i-cavalieri-templari-la-storia-parte-1.html.
Re Baldovino IV, che diventò noto come il re lebbroso, cercò di mantenere la pace con il sultano turco Saladino e con lui stipulò un trattato che prevedeva che i Crociati non avrebbero costruito nessuna fortificazione presso il Guado di Giacobbe.
Tuttavia, ci fu chi non si fidava di Saladino. Questi aveva l'intenzione di conquistare Gerusalemme.
Di sicuro, avrebbe trovato il pretesto per farlo.
Tra coloro che non si fidavano ci furono i Cavalieri Templari.
Questi vollero fare una fortezza proprio a ridosso del Guado di Giacobbe, andando contro il trattato con Saladino.
Alla fine, re Baldovino fu convinto e la fortezza si fece.
Purtroppo, Saladino vide in essa il pretesto per attaccare.
L'attacco ci fu nel 1179.
I Turchi cercarono di espugnare la fortezza in vari modi.
Ci riuscirono attraverso la "tecnica del gatto".
L'esercito turco mandò alcuni uomini sotto le mura della fortezza.
Questi scavarono una galleria nelle loro fondamenta e la puntellarono con travi di legno.
Quando il tunnel fu abbastanza lungo, diedero fuoco alla travi, facendo crollare il tutto.
Dopo tanto scavare, i Turchi riuscirono a fare crollare le spesse mura della fortezza ed entrarono facendo una lotta durissima contro i cavalieri del Tempio.
Quando seppero la notizia, re Baldovino ed altri cavalieri andarono verso la fortezza.
Però, appena furono vicini, essi tornarono indietro.
La battagli finì con la vittoria dei musulmani.
Furono uccisi circa 800 Cavalieri Templari.
Non sazi di orrore, i musulmani saccheggiarono la fortezza e maltrattarono i corpi dei vinti e li gettarono nel pozzo.
Quasi per una vendetta della storia, però, le acque della zona furono contaminate da microbi provenienti dalla putrefazione dei corpi e parecchi persone, compresi i soldati musulmani, si ammalarono.
Ora c'è da porsi questa domanda:
Perché re Baldovino IV ed i suoi lasciarono soli i Templari?
Erano vicini alla zona in cui c'era la battaglia ma tornarono indietro.
Qualcosa di strano potrebbe essere successo.
Forse, Baldovino lasciò soli i Templari per "salvarsi la faccia" di fronte a Saladino e stipulare così un nuovo trattato.
Oppure, potrebbe esserci stato qualcosa di ancora più grande.
Infatti, qualcuno potrebbe avere voluto la distruzione dei Templari.
In pratica, potrebbe esserci stata un'anticipazione di quello che successe nel 1312, cosa che potrete vedere nel filmato che ho riportato qui sopra.
Per dovere di cronaca, il filmato è stato preso da Youtube ed è uno spezzone della trasmissione di Voyager che è andata in onda nel Natale del 2009.
Quindi, qualcuno voleva eliminare i Templari.
Chi potrebbe essere stato?
Di sicuro, c'erano delle rivalità tra i cavalieri dei vari ordini.
Ad esempio, erano note le discordie tra Ospitalieri e Templari, com'era noto che non fosse corso buon sangue neppure tra questi due ordini e quello dei Cavalieri Teutonici.
Ciascuno di essi aveva un'area di influenza a livello geopolitico.
I Cavalieri Ospitalieri erano legati prevalentemente all'Italia, i Teutonici erano legati al mondo tedesco ed i Templari erano legati prevalentemente alla Francia, anche se l'ordine di questi ultimi non aveva una connotazione nazionale.
Gli attriti furono molto forti e, alla lunga, fecero crollare il Regno di Gerusalemme.
Può darsi che questa "silente guerra" tra i cristiani del Regno di Gerusalemme abbia avuto origine dai vari Stati da cui proveniva il grosso dei cavalieri di ciascun ordine.
Anzi, va detta una cosa.
Come ho già scritto, l'Ordine dei Templari ebbe un carattere sovranazionale, benché fosse stata forte la presenza francese in esso.
A questo, a volere la fine dell'Ordine dei Templari potrebbero essere stati coloro che volevano imporre le idee nazionalistiche.
La verità fu sepolta con quelle ossa di cavalieri che si trovano ancora oggi presso i ruderi della fortezza e che solo di recente sono state scoperte da una squadra di studiosi israeliani e di altri Paesi che stanno lavorando sul posto.
Se qualcuno sa qualcosa in più o ha del materiale mi faccia sapere.
Cordiali saluti.

OMAGGIO A LUCIO DALLA




Cari amici ed amiche.

Oggi è morto un gigante della musica italiana, Lucio Dalla.
Il decesso è avvenuto in Svizzera, mentre era in una tournée.
Avrebbe compiuto 69 anni il 4 marzo prossimo.
A lui va detta una cosa sola: " GRAZIE!".
Infatti, Lucio va ringraziato per avere portato il buon nome dell'Italia nel mondo, attraverso la musica.
Chi, come me, è credente sa che in realtà non si muore ma si passa in una vita migliore.
Tuttavia, anche chi non crede può vedere l'immortalità di questo gigante della musica italiana, attraverso le sue opere.
Qui sopra vi è un video che preso da Youtube e che mostra un'opera che porta all'attenzione la grandezza di questo personaggio che canta la canzone di Caruso.
Cordiali saluti.

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