Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 30 novembre 2009

Buon Natale!

Cari amici ed amiche.

Poiché per un po' dovrò assentarmi, vi faccio ora i miei auguri di buon Natale e di felice Anno nuovo.
Faccio però una considerazione importante.
Oggi, c'è chi vorrebbe che non si dicesse più "buon Natale" e che vorrebbe abolire il presepe e qualisiasi altro simbolo religioso, per "non offendere i non cattolici".
Ora, in nome del "politicamente corretto" qui si sta esagerando.
Festeggiare il Natale senza Gesù Cristo è come festeggiare un compleanno senza il festeggiato.
E poi, il presepe è un vero e proprio simbolo, qualcosa che unisce, e non un segno di divisione.
Nel presepe vi sono racchiusi i simboli della speranza e della pace e la nostra cultura.
Prima di fare certe scelte scellerate, si rifletta.
Invito tutti a visitare il sito http://www.natalesiamonoi.it dell'onorevole Antonio Palmieri che da anni è impegnato a difendere le nostre radici culturali.
Cordiali saluti e di nuovo auguri.

mercoledì 25 novembre 2009

Poesia? tutti ne abbiamo bisogno!

Cari amici ed amiche.

Ogni 21 marzo vi è la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall'UNESCO.
Io trovo che questi eventi siano una buona cosa così come trovo altrettanto buono il fatto che in essi l'Italia abbia una parte fondamentale.
L'Italia, terra di santi, di navigatori e di poeti è il posto giusto per eventi simili.
Basta pensare a poeti conosciuti in tutto il mondo e che hanno fatto la storia come Jacopone da Todi, Dante Alighieri, Pietro Aretino e Francesco Petrarca fino ad arrivare a Trilussa, Carlo Porta, Mario Luzi, Gabriele D'Annunzio o Eugenio Montale.
Basta ricordarsi anche della "Scuola Siciliana" dell'imperatore Federico II di Svevia.
La poesia è molto importante. In essa non vi sono solo parole scritte ma storia, saperi, stati d'animo e contenuti profondi.
Io, che dal 1995 compongo poesie, posso dirlo.
Ad esempio nella mia poesia ci sono la mia storia, i miei drammi, le mie gioie, i miei valori, il mio sapere ed il mio pensiero.
La poesia è forse tra le arti quella che si riconduce di più a chi la fa.
Trovo giusto che l'UNESCO faccia eventi simili così come trovo lodevoli che associazioni come il cenacolo dei poeti dialettali mantovani "Al Fogolèr" o l'associazione culturale italo-corsa "Ràdiche" facciano opere che valorizzino quest'arte.
Voglio terminare questo mio post con una mia poesia dedicata ad Isaac Newton.


A MORTI DI ISACCU NEWTON

Cusì fù rè...pè onne cosa bona...
ché lu sapè pè tutti l'omini mittìu...
ellu Isaccu, gran dottori, puru si sanza curona...
pè comu vissi...certu comu murìu;

et di la Tarra visti in piglià la putenza...
come fù nta nuvella di lu pomu...
comu di l'astri et di lu Sole nto l'Universu...
et cù l'anghjuli...in petra tene lu mondu...
supra...et chì a leghje sii l'omu questu versu:

"Sibi gratulentur mortales...
tale tantumque exstitisse...
humani generis decus."

Et cusì pè cunnosce dari sacrifiziu fici...
ché a piglià ebbe la so' carne in largasia...
l'arghjentuvivu...comu nti li so' cavelli...
pè fà cusì la matri di la mio scienza, l'alchimia,
et forse ellu, puru si sanza relighjone pè scopre Diu...
cù la raghjone...com'ellu avarìa vulsutu...
et forse cusì fici...ma cù Cristu fù quandu murìu.

Cordiali saluti.














mercoledì 18 novembre 2009

L'ARVULU DI ROSSLYN

"Et draco stetit ante mulierem, quae erat paritura,
ut, cum peperisset, filium eius devoraret."

Comu certu hè...a quellu ghjovane apprinnista...
Diu solu esse poti...pè quella culonna fà...a parrari...
in dorme...ultimu chì fù pè lu mondu...comu li ghjorni...
et pè a l'omini la Santa Palora...ch'ebbe a dri.

Sì! Cusì da la petra vinni quellu Santu Arvulu...
chì certu in Viritati ùn hè paganu...
ma comu di lu nosciu ci cunta di lu sèculu...
di quandu nascìu...et di lu nosciu mondu cristianu!

Et chì li so' ràdichi ci manghjonu li draghi...
comu la pesta chì fù...pè li cristiani chì sò li periculi.
Et comu fù in Varna...et quandu l'ultimu Augustu murìu...
com'in lungu vede...da quell'annu di lu tredeci...
comu quandu tre omini Petru si dissiru di malu cunsigliu...
et pè tutta l'Europa...pesta fù...certu ntra guerra et Cunciliu!

Et tu...omu...a cumbatte chì sìi lu mali...
comu ci dici quest' Arvulu di Rosslyn...chì hè Cristu...
in Ghjustu Sapè et in Crede Veru...si ancora vo questu Natali...
comu quelli a vene et la Spiranza et la Ghjustizia...
ché mai ùn sii...comu di ridiri cuntru li santi...onne nequizia.

giovedì 12 novembre 2009

Rosslyn, una Bibbia di pietra!

Cari amici ed amiche.

Leggete il link http://santagatando.wordpress.com/2009/11/05/rosslyn-chapel-un-grande-e-misterioso-libro-di-pietra/.
In questo link dell'Associazione Agorà, ho parlato della celeberrima Cappella di Rosslyn (che si trova in Scozia) con la sua architettura misteriosa che, per molti versi è un vero e proprio rebus.
Forse, io ho trovato una soluzione ad esso.
Premetto a me piace l'arte, specie quella del Medioevo, come quella bizantina, romanica e gotica.
Per l'appunto, la Cappella di Rosslyn è di stile tardo-gotico.
Molti ci hanno fatto delle speculazioni e teoremi su questo "rebus" ma forse non è così difficile.
Io credo che quella chiesa sia una verace espressione di fede cristiana, che per molti versi è popolare.
Infatti, il suo "soffitto indecifrabile", potrebbe non essere tale, se si leggesse la Bibbia.
Il soffitto della chiesa è decorato con stelle, rose e gigli scolpiti.
Le stelle sono citate nella Bibbia. Nell'Antico Testamento vi è un versetto in cui Dio disse ad Abramo :" Guarda in cielo e conta le stelle, se le puoi contare" ; soggiunse " Tale sarà la tua discendenza".
Forse, le stelle possono indicare la discendenza di Abramo.
Le rose potrebbero indicare i santi ed i gigli la Vergine Maria, la cui statua campeggia sopra tra i due archi gotici sopra l'altare.
Quanto alla Colonna dell'Apprendista, alcuni sostengono che essa rappresenti "l' Yggdrasill", frassino della mitologia norrena.
Io, ho un'altra teoria.
La decorazione a motivo vegetale della colonna potrebbe rappresentare la minaccia a cui era sottoposta la Chiesa del periodo.
Infatti, la Cappella di Rosslyn fu fondata in un periodo turbolento per la Chiesa cattolica. Ci furono infatti la "Cattività avignonese" dei Papi (1309-1378) e lo "Scisma d'Occidente" (1378-1417). Inoltre, ci fu anche la minaccia dei Turchi Ottomani che nel 1453 conquistarono Costantinopoli.
Quindi, l'albero della colonna potrebbe rappresentare la Chiesa ed i draghi (che ne rosicchiano le radici) le minacce esterne ed interne.
Inoltre, l'albero della colonna potrebbe rappresentare anche la vita umana, continuamente minacciata.
Ricordo, infatti che nel secolo XIV ci fu una grande pestilenza che colpì tutta l'Europa e che, solo in Italia, fece morire circa due terzi della popolazione.
Quanto agli "Omini verdi", si può dire che essi siano decorazioni molto comuni in quell'epoca.
Infatti, nel Medioevo vi era il "gusto del mostruoso" per scacciare il male. Anche qui in Italia vi sono situazioni simili. Ad esempio, nel Santuario della Beata Vergine di Grazie (a Curtatone, in provincia di Mantova) vi è un coccodrillo incatenato ed appeso alla volta.
Questo coccodrillo (vero) ha proprio la funzione di tenere lontano il male.
Nella Cappella di Rosslyn vi è anche una scultura di un angelo legato a testa in giù. Il suo significato è esplicito poiché sta ad indicare Lucifero. E' un monito. Il fedele deve comportarsi bene agli occhi di Dio.
Quanto alle "pannocchie scolpite", ho una mia teoria.
Infatti, già prima di Cristoforo Colombo ci furono viaggi nell'Oceano Atlantico. Mi viene in mente San Brendano di Clonfert, un santo irlandese.
Anche William Saint Clair, colui che volle la cappella, viaggiò. Con lui ci fu il veneziano Antonio Zeno.
Può darsi che siano stati anche in America, senza saperlo.
Vi sono anche sculture di due cavalieri su un cavallo. Questo tipo di iconografia è riconducibile all'Ordine dei Templari.
Quella di Saint Clair fu una famiglia di cavalieri, pare legata ai Templari.
Secondo alcuni, pare che la Scozia fosse diventata un luogo di rifugio per gli ultimi Templari, il cui ordine fu disciolto nel 1312.
Questa teoria venne avallata dal fatto che i rapporti tra Chiesa cattolica la Scozia non siano sempre stati buoni. Durante la distruzione dell'Ordine dei Templari, in Scozia regnò re Roberto I detto "Bruce" (1274-1329) che fu scomunicato, per un omicidio avvenuto in una chiesa.
Comunque, questa è una teoria da verificare.
Vi è qualche raffigurazione di calici. Qualcuno dice che abbia a che fare con il "Santo Graal" . Io credo, invece, che sia un simbolo biblico. Del resto, i calici sono citati sia nell'Antico Testamento (ad esempio nel Salmo 22) che nel Nuovo Testamento.
Possiamo dire che la Rosslyn Chapel sia una "Bibbia di pietra". Tra l'altro, nella mia poesia initolata "LEGHJE U LIBRU DI ROSSLYN" ho esposto questa mia chiave di lettura di questo enigma vecchio di seicento anni.
Cordiali saluti.

lunedì 9 novembre 2009

Caduta del Muro di Berlino, cosa resta?

Cari amici ed amiche.

Vent'anni fa cadde il muro di Berlino.
Mi ricordo bene di quell'evento che accadde quando avevo nove anni. Mi ricordo della festa che dalla città tedesca arrivò qui in Italia.
Infatti, non fu solo l'abbattimento di un muro fatto di cemento armato ma fu la fine di un'era caratterizzata dalla divisione di una città (Berlino per l'appunto), di un popolo (quelle tedesco) e del mondo intero.
Da lì in avanti ci furono eventi inarrestabili che culminarono con la fine dell'Unione Sovietica, in quel giorno di Santo Stefano del 1991.
Per l'Europa dell'Est, fu la fine di un'epoca di terrore e di persecuzioni, specie per le Chiese.
Cosa resta oggi di quei momenti?
Oggi i popoli dell'Est sono liberi ma la memoria si è un po' offuscata.
A noi giovani deve essere insegnato ad apprezzare quei valori che il Comunismo ha cercato di distruggere.
Per fare ciò bisogna custodire la memoria, anche per evitare il ripetersi di simili disgrazie.
Su questo blog scrivo una piccola poesia dedicata a Jan Palach, un giovane ceco che arrivò a suicidarsi per la libertà il 19 gennaio 1969, in occasione della "Primavera di Praga".
Mi è venuta in mente ora. Pertanto scusatemi l'estemporaneità.

PE' LU GHJOVANE GHJUVANNI

Cù l'acqua unu et un autru cù lu focu...
a more ebbenu nti l'antichi anni...
et finitini...unu nta Moldava et l'autru nto Renu...in cinniri...
cusì focu fù puru...pè questu ghjovane Ghjuvanni...
chì mai nto Nfernu ebbe a scinniri...
puru si ellu fù...sé a brusgià...
ché more ùn vuliti sanza Diu...
comu di la morti et di lu piccatu lu lariu basgià.

Questa poesia, che mi è venuta spontanea, è anche una dedica a tutti i giovani con progetti, idee, valori e sogni.

Cordiali saluti.

domenica 8 novembre 2009

U SACRU VIGNETU

Questa hè la Palora di Ghjesù Cristu, nosciu Signuri:

" Et eictum illum extra vineam occiderunt.
Quid facies illis dominus vineae?"

Pè quelli viddani...ché lu Figghiu ammazzarunu...morti sarà...
ché lu pussessu piglià vulìtini de lu vignetu...ché di sacru tene...
più forse...et questu dissi lu Maestru...comu l'avvene!

Hè quellu in nuautri...più chì fora...et tene la luci...
et cusì Ellu sapi...ma capisce l'autri ùn ebbenu pussutu...
com'onne fogghia chì tene...cusì duci...
et pigghia li quattru venti...pè vive...comu li staggiuni...
et com'unu babbaluci...certu staci su lu bastuni!

Ma da li dui jammi...di tanti culuri faci racina...
ché comu l'autri ùn hè questu vignetu...
et ché sapi...lu so' Patruni tene ntra l'òmini tanti nemichi...
chì nta brama...tinti vularìani onne secretu...
comu lu So' postu...vularìani di Rè la Curona...
comu lu tedescu Ghjuseppu...cusì fà avaria vulsutu...
et tanti zitelli nnucenti...in duluri mittìu nta fossa...
et eiu...chì puru sacciu...lu mè carrughju ùn vogliu d'ossa.

venerdì 6 novembre 2009

LEGHJE U LIBRU DI ROSSLYN

"Tunc ait illis:" Tristis est anima mea usque ad mortem;
sustinete hic et vigilate mecum"."

Comu di Matteu in scrive...ma di Ghjesù Cristu in vuci...
chì questu libru ficiru questi palori...in d'istati finisce...
di quandu autri funu Tarra et Celu...
chì ci parlanu di dopu lu gran tradisce...
cusì tu, o populu, da quelli leva onne velu!

Di cori, di vulintà et di riliggiuni...veni...et leghji...
chì ibi, in locu di Rosslyn, su la virdi tarra d'Alba staci...
di petri et di vitru...questu libru sacru et anticu...
com'onne so' palora...in cantu ghjustu...di rè Salomone...
o populu...si Diu vo comu Veru Amicu!

Feghja...di l'Apprinnista quella Culonna...
chì di la Vita l'Arvulu tene...com'unu vignetu...
chì lu ghjovane...pè quella fà nsunnau...
chì quellu diavuru nvidiusu di lu so' maestru ammazzau...
et un'autra culonna fù fatta...sanza amuri et sanza billezza...
comu lu dragu...chì li radichi minazza...comu d'omu vive...
et questu ci dici questu scrive!

Feghja...o populu...puru lu celu...chì Bibbia hè et Vancelu...
cù l'astri, chì d'Abbramu sò li figli...
di Viritati...pè tuttu lu mondu, di li Santi li rosi...
et di la Virgini, cusì regali, chì sò li gigli!

Lu mali...chì fora sìi tu a jittari...cù li facci...
d'omini virdi...chì l'ochji anu et li scanti...
cuntru onne lorda tintazziuni...com'ad esse chì sìi...
tu...si finisce ùn vo...comu lu cascatu anghjulu...
cù lu capu chì la tarra talìa, cusì lordu et tintu,
et cusì ligatu pè lu so' tradimentu...o populu!

Questu lu cavaleri Guglielmu, cù Antone lu vinizzianu, ci lassau...
cù lu Calice di lu Venneri Santu...et di scopre vulintà...
comu lu novu oru...chì forse truvau!

Sì...puru questu me' paisi...quell'oru cunnosce...pè manghjà...
chì pè mia mali fici...et fù, com'ancora hè, priggiuni...
et lu rè Rubertu...pudaria a mia capisce...
ché priggiuneru hè lu so' cori...et di vede tene cunfortu...
la so' bucca et li so' ochji in questu di Ghjerusalemme...
in Rosslyn...et beatu sarà chì fora...cù tantu curaghju...
lu me' cori purtarà...quand'a lu Celu andaraghju!

Et dui cavaleri et unu cavallu...cù una gran cundanna...
in fughje chì funu ibi in Alba...ma di gran sapè...
et d'unuri...chì nsignari poni ancora...a quellu chì nganna...
chì in questa ghjente marrana staci...comu tintu vulè.

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AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino anti-Covid

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".