Cari amici ed amiche.
Quello pronunciato oggi dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Monte Citorio è stato un discorso di altissimo profilo politico.
Il presidente Berlusconi ha pronunciato un ottimo discorso, con cui ha spiegato ai parlamentari l'attività di questo Governo.
Di sicuro, l'attività di questo Governo è stata positiva per molti aspetti.
Pensate, durante questa crisi, il Governo ha disposto che ci fossero ben 37.000.000.000 di Euro per gli ammortizzatori sociali ed 80.000.000.000 di Euro per le risorse alle aziende.
Inoltre, ha pianificato lo svolgimento del piano per il Sud, che comprende anche le infrastrutture (a cominiciare dall'ammodernamento dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, della quale oltre il 75% del tratto campano è ammodernato), con riunioni del CIPE (Comitato Interministeriale di Programmazione Economica) che si terranno ogni mese.
Inoltre, riguardo alla politica estera, il Governo italiano ha stabilito contatti con il Comitato provvisorio di Bengasi e ne ha riconosciuto la legittimità.
Con il Comitato provvisorio di Bengasi verrò tratta la questione dei rimpatrii dei libici fuggiti e quella del contrasto all'immigrazione clandestina.
Ha programmato anche una via politico-diplomatica per risolvere la crisi libica. Riguardo alle missioni all'estero, il presidente ha annunciato che il tema verrà trattato alla presenza del Consiglio Supremo di Difesa, organo che è presieduto dal Presidente della Repubblica.
Si parlerà anche del termine delle missioni.
Ha parlato anche di un nuovo piano energetico, tenendo conto anche del risultato del referendum sul nucleare.
Inoltre, ha parlato anche della situazione politica.
Una crisi al buio sarebbe una catastrofe.
Infatti, con le agenzie di rating che guardano il nostro Paese si rischia molto.
Se dovesse cadere il Governo ci sarebbe una speculazione fortissima che farebbe declassare il nostro Paese dalle agenzie di rating, che già si mostrano preoccupate dall'instabilità politica.
Finiremmo come la Grecia.
Riguardo al rapporto con la Lega Nord, il presidente Berlusconi ha detto parole di grande amicizia al suo leader Umberto Bossi e agli esponenti di tale partito.
Ha criticato chi ha parlato di operazioni di trasformismo, quando alcuni deputati dell'opposizione hanno scelto di appoggiare il Governo.
Tra l'altro, ha fatto notare che una parte dei parlamentari eletti nel PdL sono passati all'opposizione, tradendo il mandato dato loro dagli elettori, e nessuno ha detto niente.
All'opposizione, ha chiesto collaborazione in tema di riforme.
Quello del presidente Berlusconi è stato un discorso di altissimo profilo istituzionale.
Tra l'altro, faccio notare che se fosse passata la riforma che il centrosinistra fece bocciare nel 2006, a quest'ora avremmo meno parlamentari ed il federalismo.
Questo dimostra che im mali del nostro Paese non sono stati causati dal centrodestra.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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mercoledì 22 giugno 2011
martedì 21 giugno 2011
IL PROBLEMA DEL CENTRODESTRA, LA LEGA NORD? NO, LA MANCANZA DELLA LEGA SUD!
Cari amici ed amiche.
In questo video che ho scaricato da Youtube viene mostrato l'intervento fatto dal senatore Pasquale Viespoli (ex-Popolo della Libertà, ex-Futuro e Libertà per l'Italia ed oggi Coesione nazionale-Io Sud) durante la verifica del Governo.
Tra l'altro, ieri ho visto questo intervento in diretta TV.
Voglio fare una riflessione, partendo dalle parole del senatore Viespoli.
Il punto della questione sta nel fatto che questo centrodestra sia sbilanciato non perché c'è la Lega Nord e perché tale partito porta le sue idee.
Quello che fa la Lega Nord è legittimo e in buona parte perfettamente condivisibile.
La Lega Nord ha sollevato le questioni su dei problemi reali.
Ad esempio, la questione di Equitalia e del fatto che a un poveretto vengano pignorate automobile e casa, qualora non pagasse, ad esempio, il canone RAI è un problema reale.
La questione del federalismo e della riduzione del numero dei parlamentari è un tema che va affrontato.
L'unica questione portata dalla Lega Nord che è stata discutibile è stata quella dello spostamento dei ministeri al nord.
Qui si è dovuto mediare e la soluzione è stata trovata portando delle sedi di rappresentanza dei ministeri al nord.
Quindi, alla Lega Nord non va rimproverato nulla. Per dirla in dialetto mantovano, a gh'a rason! Se volete ve lo dico anche in siciliano, c'avi raggiuni!
Spero di evitare le polemiche.
Il problema vero è che manca un movimento analogo al sud, una "Lega Sud".
Ci sono tanti partiti e partitini (come Noi Sud, Forza del Sud, Movimento per l'Autonomia, Io Sud e Lega Ausonia) ma non c'è un grosso partito capace di fare sì che ci sia dialogo tra il popolo del sud e le istituzioni centrali.
Ciò è dovuto ad un male antico del sud Italia, il territorialismo accentuato, che ha frammentato il sud in tanti "feudi", grandi e piccoli.
In pratica non c'è "un sud" ma ci sono "tanti sud" che, negli anni passati, vissero vere e proprie politiche di assistenzialismo che favorirono il clientelismo, le varie forme di criminalità organizzata ed una carenza di imprenditorialità.
La frammentazione dei movimenti nel sud Italia rispecchia pienamente il contesto meridionale.
Immagino un giovane meridionale che vuole portare avanti dei progetti utili e magari vuole fare dell'imprenditoria nella sua terra, creando così ricchezza.
Quel poveretto non riesce, proprio a causa di questo rapporto malato che si instaurò tra la popolazione ed una classe politica che spesso pensa alla sua conservazione.
Io ritengo quindi che al sud ci debba essere un movimento simile alla Lega Nord.
Non crediate che il nord sia uno.
Anche nel nord ci sono tante realtà diverse.
Basti pensare al nord-ovest, rappresentato dal "triangolo" costituito da tre poli industriali di Torino, Milano e Genova, che è completamente diverso dal nord-est della piccola e media impresa o dall'Emilia-Romagna e del Mantovano, ove sono forti le cooperative, insieme alle piccole imprese.
Ci sono delle differenze abissali tra queste aree ma la Lega Nord è riuscita a fare sintesi di tutte queste differenti voci.
Ciò è avvenuto perché la Lega Nord è un partito nato dal basso, dal popolo settentrionale.
Anche al sud servirebbe una cosa simile.
Ora, mi rivolgo (in particolare) ai parlamentari "sudisti" come l'onorevole Gianfranco Micciché, la senatrice Adriana Poli Bortone, l'onorevole Luciano Sardelli o lo stesso senatore Viespoli.
Perché non fanno un unico partito del Sud che sappia cogliere tutte le istanze di questo pezzo di Paese, partendo dal basso.
A mio modo di vedere, questi parlamentari devono fare sì che si crei al sud una classe politica legata al territorio ma non territorialista ed autoreferenziata.
Devono coinvolgere i giovani meridionali nella politica nel loro territorio e per il loro territorio.
Devono fare capire che il federalismo non è contro il sud ma è per l'Italia.
Il federalismo può essere il modo in cui possano emergere tutte le energie migliori del sud Italia.
Io mi auguro che ciò avvenga.
Parlo come ragazzo del nord (ma di origini meridionali) che vede che ci sono delle gravi difficoltà, come la disoccupazione giovanile, che è più bassa rispetto a quella di altri Paesi ma che pesa su tutto il "sistema Italia". Io parlo con cognizione di causa, essendo disoccupato
C'è un nord che produce ricchezza ma che, a causa di questo centralismo, si trova con una zavorra che gli toglie tanta parte di codesta ricchezza.
C'è un sud che ha delle grandissime potenzialità ma che non riesce ad esprimerle, a causa dei mali atavici di cui ho parlato più volte.
Il federalismo può dare l'impulso del cambiamento.
E allora, perché il centrodestra sia completo serve la Lega Nord ma serve anche una Lega Sud che nell'alleanza con il Popolo della Libertà abbiano un riferimento per portare le istanze delle due parti del nostro grande Paese al Governo.
Solo se si è al Governo si possono mettere in pratica le proprie idee.
Cordiali saluti.
QUALCHE CONSIGLIO PER LE VACANZE
Cari amici ed amiche.
Ad un mio precedente articolo intitolato "Da Roseto degli Abruzzi al Gran Sasso d'Italia, un itinerario nella Valle del Vomano" è stato fatto un commento in cui mi si chiedeva come possa raggiungere il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata.
Il Santuario può essere raggiunto comodamente in automobile. Da Milano, basta imboccare l'autostrada A1 per Bologna e da lì si imbocca l'autostrada A14 per Ancona. Si prosegue per Pescara e si esce a Teramo-Giulianova-Mosciano Sant'Angelo. Io, che parto da Mantova, imbocco la A22 per Modena e da lì mi immetto nella A1 per Bologna.
Da lì, si imbocca l'autostrada A24 Teramo-L'Aquila-Roma, in direzione Roma. Oggi vi è una superstrada che collega la A14 alla A24 a Teramo. Imboccate questa superstrada, con la quale eviterete di passare per la città di Teramo. A Teramo vi immetterete direttamente nell'Autostrada A24. Il primo tratto di questa autostrada non è a pedaggio. Arrivate alla barriera (dopo lo svincolo di Basciano-Villa Vomano) entrate nel tratto a pedaggio e, arrivati allo svincolo di Colledara-San Gabriele, uscite dall'autostrada.
Il santuario è lì vicino. Vi basterà seguire le indicazioni e, dopo qualche chilomentro, sarete è lì.
Il Santuario è raggiungibile anche dal sud Italia. Dalla Puglia, vi basterà prendere l'Autostrada A14 in direzione Pescara e si proseguirà poi per Ancona.
Vi basterà uscire allo svincolo di Roseto degli Abruzzi e da lì dovrete prendere la strada per Montorio al Vomano.
Vi dovrete immettere poi nell'Autostrada A24 e fare il tragitto prima citato.
Da Roma, il santuario può essere raggiunto imboccando l'autostrada A24 per L'Aquila e Teramo.
Passate il traforo del Gran Sasso e uscite allo svincolo di Colledara-San Gabriele.
Vi consiglio di visitare questo santuario perché è un luogo di grande fede e tradizione religiosa ma in zona potrete fare anche della normale villeggiatura, visti i bei posti.
Ad esempio, da San Gabriele, il borgo di Castelli è facilmente raggiungibile. Questo borgo è noto per le ceramiche.
Inoltre, vi sono i piccoli borghi come Tossicia, il paese di origine della famiglia di mio padre.
Si possono fare anche dei campeggi nella zona del Lago di Campotosto, che può essere raggiunto facilmente uscendo dall'autostrada A24 allo svincolo di Assergi o passando per Tossicia e Montorio al Vomano e da lì prendendo la SS 80 per L'Aquila.
In zona, vi è anche il borgo di Santo Stefano di Sessanio.
Chi ama la montagna, può andare a Prati di Tivo, che può essere raggiunta prendendo la SS.80 per L'Aquila (da Montorio al Vomano) ed imboccando la strada per Pietracamela.
Chi ama il mare, può raggingere il Mare Adriatico andando a Roseto degli Abruzzi o a Giulianova.
Sia vicino al Santuario di San Gabriele e sia nelle altre zone che ho citato vi sono alberghi, agriturismi e varie strutture ricettive. Inoltre, anche la cucina non è niente male. Pensate ai noti maccheroni "alla chitarra", al timballo, agli arrosticini (spiedini di montone o di pecora), alla pecora "alla callara" o ai bocconotti.
Termino facendovi anche una segnalazione.
L'amico Giuseppe Sagliocco mi ha contattato, riferendomi che vi è una villetta da affittare a Marina di Sibari, in provincia di Cosenza. Sibari si trova sulla costa jonica della Calabria.
La zona in cui si trova questa villetta è un villaggio dotato di animazione nelle due piazzette del centro, che sono piene di negozietti caratteristici.
La villetta è composta da una cucina, una sala da pranzo, tre camere da letto e due bagni. Ha anche un balcone ed un giardino.
Si trova a 600 m. dal mare e a 300 m. dal centro, con i negozi.
A luglio, il prezzo di 1600 Euro al mese. Si affitta ad una famiglia composta al massimo da cinque o sei persone.
Per saperne di più, contattate Giuseppe al numero 3807308603.
Tra l'altro, in zona, vi è il comune di Spezzano Albanese, che ospita la terme (http://www.termedispezzano.it) ed il Santuario della Madonna delle Grazie.
La zona è perfettamente raggiungibile anche dall'Autostrada A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria, uscendo a Spezzano Albanese-Sibari, Altomonte o Spezzano Terme.
Spero di avervi dato qualche consiglio per fare delle vacanze in cui il divertimento ed il relax possano essere coniugati alla cultura e alla fede.
Cordiali saluti.
lunedì 20 giugno 2011
SAN LUIGI GONZAGA E SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA, I SANTI DEI GIOVANI
Cari amici ed amiche.
Oggi, 21 giugno, è la festa di San Luigi Gonzaga, Patrono dei Giovani. Questo Santo mantovano nacvque nel 1568 e morì nel 1591. Egli fu il figlio del marchese di Castiglione delle Stiviere Ferrante I Gonzaga e di Marta Tana di Santena. Nacque nel castello di Castiglione delle Stiviere, nell'attuale provincia di Mantova.
San Luigi fu il figlio primogenito e, in quanto tale, erede del titolo di marchese.
Forse, già da subito si poteva intuire quello che sarebbe diventato.
Nel 1580 ricevette la Prima Comunione da San Carlo Borromeo, che fu in visita alla diocesi di Brescia, a cui Castiglione delle Stiviere apparteneva.
Nel 1581 andò a Madrid, come paggio di corte, presso re Filippo II.
Il padre lo volle educare alla vita militare ma egli fece un'altra scelta e a diciassette anni entrò nella Compagnia di Gesù (l'Ordine Gesuita) e si trasferì a Roma. Nel 1585 rinunciò al titolo di marchese, in favore del fratello minore Rodolfo.
Studiò teologia e filosofia. Tra i suoi insegnanti ci fu il cardinale Roberto Bellarmino.
Dal 1590 al 1591, una pestilenza fece morire molte persone, tra cui tre Papi (Sisto V, Urbano VII e Gregorio XIV). Con il confratello Camillo de Lellis (che venne poi canonizzato) si impegnò a soccorrere i malati.
Ammalatosi da tempo, Luigi soccorse solo i malati non contagiosi ma una volta trovò un malato per strada, se lo caricò sulle spalle e lo portò all'ospedale.
Morì pochi giorni dopo. Aveva solo 23 anni.
Nel 1605, Papa Paolo V lo beatificò e nel 1726, Papa Benedetto XIII lo canonizzò.
Papa Pio XI lo fece "Patrono dei giovani e degli studenti".
Il suo corpo riposa nella chiesa di Sant'Ignazio a Roma. Il suo cranio, invece, è nella basilica a lui intitolata che si trova Castiglione delle Stiviere mentre la sua mandibola è a Rosolini, in provincia di Siracusa.
Negli USA esiste un'università inititolata a lui. L'università in questione è quella di Spokane.
Ora, voglio fare delle considerazioni a riguardo.
San Luigi Gonzaga fu il classico esempio di giovane rampollo di una famiglia potente, una persona che avrebbe potuto avere tutto dalla vita.
Invece, scelse di rinunciare a tutto e votò la sua gioventù a Cristo e si mise al servizio del prossimo.
Questo dimostra due cose.
La prima è che un'esperienza simile smentisce chi parla del "potente egoista", facendo certi discorsi pseudo-politici.
Giusto ieri, ero stato invitato ad una riunione dall'Associazione Civica Mantovana (http://www.associazionecivicamantovana.it) e discutendo con uno dei ragazzi di tale associazione era saltata fuori la "questione della classe". Intendiamoci, io non faccio parte dell'Associazione Civica Mantovana.
Il mio interlocutore, infatti, mi diceva di avere un parere molto negativo verso gli imprenditori in politica.
Io gli avevo risposto dicendo che il valore di una persona non si vede dal suo portafogli ma dai suoi valori più profondi.
Ergo, il bene che c'è in una persona prescinde dalla condizione sua o della sua famiglia.
Quindi, una persona ricca non è necessariamente una persona malvagia.
La ricchezza in sé non è malvagia. Il denaro non è lo "sterco del diavolo" o qualcosa di immondo, come non è immondo il potere. Malvagio può essere il rapporto che si instaura tra l'uomo e la sua ricchezza. Se l'uomo pone la sua ricchezza ed il suo potere come fini, allora sì che la ricchezza ed il potere assumono una connotazione negativa.
Un uomo del genere non è libero ma è schiavo della ricchezza e del potere materiale.
Però, se l'uomo pone la ricchezza ed il potere come mezzi per fare delle cose buone e come suoi fini sceglie valori più nobili ed alti, la ricchezza ed il potere diventano dei "valori aggiunti".
Il caso di San Luigi Gonzaga fu esemplare in ciò.
Lui, figlio di potenti nobili, ebbe un'ottima istruzione.
Avere come precettore il cardinal Bellarmino non fu cosa da poco.
Eppure, lui mise tutto questo patrimonio al servizio del prossimo e di Dio, accumulando un patrimonio più alto, in cielo.
Un'altra considerazione che faccio riguarda il contesto storico in cui questo Santo operò.
Il XVI secolo fu un periodo drammatico per la Chiesa cattolica.
Infatti, ci fu la Riforma protestante, che certamente fu istigata anche da situazioni negative dentro la Chiesa di allora ma che rischiò anche di disintegrare la cristianità europea.
L'Europa fu tutta una guerra tra cristiani, sia tra cattolici e protestanti, sia tra protestanti e sia tra gli stessi cattolici. I principi ed i re abbracciavano il protestantesimo e costringevano i sudditi a fare altrettanto o a lasciare tutto e ad andarsene. Era il principio del "Cuius regio, eius religio".
A ciò, si unì anche il pericolo dell'espansione turca in Europa, espansione che fu favorita anche dalle spaccature nella cristianità che furono causate dalla Riforma.
Personalità come San Luigi Gonzaga contribuì quindi a mantenere forte la Chiesa cattolica. Fu un marinaio in una barca nella tempesta. Del resto, la storia ce lo insegna.
Nei momenti difficili della Chiesa cattolica, le personalità grandi al suo interno emergono.
Avvenne ciò nel Medio Evo, con San Francesco d'Assisi e nel XVI secolo, con San Luigi Gonzaga ma la cosa si ripeté anche nei secoli successivi. Fu il caso di San Gabriele dell'Addolorata, un Santo a cui sono legato, per ovvi motivi.
La figura San Gabriele emerse in un periodo difficilissimo per la Chiesa, una Chiesa che fu già provata dagli scismi del XVI secolo, dai realismi del XVIII secolo, dall'Illuminismo e dalla Rivoluzione francese.
Inoltre, San Gabriele visse nel periodo in cui ci fu l'unità d'Italia, un'unificazione che, però, fu innescata e promossa da forze anticlericali, logge massoniche e forze settarie. Vi invito a leggere questo articolo che mi è stato portato all'attenzione da Alessandra Spanò, che ringrazio, seguendo il link http://www.totustuus.me/modules.php?name=News&file=article&side=188.
Fu un'unificazione fatta contro la Chiesa.
San Gabriele emerse in questo contesto.
Ciò non è un caso, così come non può essere casuale il fatto che oggi San Gabriele dell'Addolorata e San Luigi Gonzaga siano i patroni di giovani, che rappresentano il futuro di una società.
Oggi, dobbiamo proporre modelli simili ai nostri giovani. Anzi, i giovani di oggi hanno ancora più bisogno di riferimenti simili.
Infatti, è pur vero che vi è stato un progresso scientifico e tecnologico ma vi è stata anche una regressione dei valori.
La famiglia è in crisi e la scuola non è in grado di trasmettere certi valori.
I giovani, molto spesso, si trovano con un solo genitore che spesso è assente, perché lavora.
E così, essi si chiudono nelle loro stanze e si mettono davanti ad un computer e navigano su Facebook e su altri social-network, ove conducono una sorta di "vita parallela".
Qualcuno mi darà dell'ipocrita perché anch'io ho un profilo su Facebook. Vorrei fare notare, però, che il mio profilo è collegato alla mia attività politica e culturale sul mio territorio. Tra l'altro, visto che la mia attività politica sul territorio è in crisi, avrei anche l'intenzione di chiudere il profilo su Facebook.
Purtroppo, molti giovani usano Facebook per colmare il vuoto che c'è nella vita reale.
Questo è sbagliato!
La vita è fatta di condivisione di valori e Facebook (come tutti gli altri social network) non offre ciò.
E così, i giovani diventano sempre più individualisti ed intenti a curare il proprio ego, anche a scapito degli altri.
A questo, si unisce anche la precarizzazione del lavoro, una precarizzazione dovuta ad una società poco meritocratica, incapace di cogliere i cambiamenti dell'economia e dei mercati e che pensa più a sopravvivere che non a vivere. Da tutto ciò nasce anche la disoccupazione, cosa che conosco bene, essendo anch'io attualmente disoccupato.
Della precarietà, ha parlato anche Sua Santità, Papa Benedetto XVI, durante l'omelia della Messa che ha celebrato domenica nella Repubblica di San Marino.
Tutto ciòà non va bene perché inficia la forza di tutta la società.
E allora, credo che sia il caso di guardare a figure come San Luigi Gonzaga e San Gabriele dell'Addolorata.
Sono esempi per tutti.
Se entrate nelle chiese, pregate per i giovani e chiedete le intercessioni a questi due grandi Santi.
Se volete, pregate anche per me.
Cordiali saluti.
2012
Cari amici ed amiche.
Visione questo video che ho scaricato da Youtube e che mostra il trailer del film 2012.
Questo film mi sembra un po' troppo "politicamente corretto". Hanno fatto vedere la distruzione del Vaticano e della Casa Bianca e non quella di altri edifici, come, ad esempio, un minareto.
Una catastrofe generale colpisce tutti.
Vi invito anche a seguire il link http://www.melgigi.altervista.org/index_profezie.htm, nel blog dell'amico Luigi Melcarne.
Vorrei parlare di un tema che tormenta molti, la questione di quello che dovrebbe succedere nel il 21 dicembre 2012.
Sono stati fatti film, teoremi complottisti e tanta letteratura, intorno a questo evento.
Ora, provo a trattare il tema.
Secondo il calendario Maya, il 21 dicembre 2012 dovrebbe finire il XIII Baktun, ossia il periodo 144.000 giorni che rappresenta un ciclo.
Quindi, il 21 dicembre 2012, dovrebbe finire il XIII ciclo.
Ora, qui c'è una cosa singolare.
il 144.000 è un numero che compare nell'Apocalisse ed il 144 è numero 12 moltiplicato 12 volte.
Dodici furono i figli di Giacobbe, le tribù di Israele, gli apostoli e le porte della Gerusalemme celeste.
Quindi, c'è una coincidenza tra questa mitologia Maya e la tradizione giudaico-cristiana.
Qui nascono le molte congetture.
Per alcuni, il 21 dicembre 2012 rappresenta la fine del mondo.
Infatti, secondo certe persone, in questa data vi sarà la distruzione della civiltà che noi conosciamo.
Secondo i cultori di questa tesi, l'uomo ha cercato di domare la natura e quest'ultima gli si ribellerà.
Facendo leva sull'interpretazione di certe profezie (vere e presunte), come quelle di Nostradamus, i cultori delle teorie catastrofistiche credono che nel 2012 vi saranno grandi sconvolgimenti nella natura, qualcuno causato dall'uomo.
Ad esempio, c'è chi sostiene che i gravi terremoti attuali (come quello di Fukushima) siano opera di esplosioni nucleari testate nelle profondità della Terra, come dimostra questo video, che potrete visionare, seguendo il link http://youtu.be/hGBXreZAN4Y.
C'è chi sostiene che a causare la fine della nostra civiltà sarà una tempesta solare così forte che spazzerà via l'atmosfera terrestre, provocando la fine del genere umano.
C'è anche chi sostiene che vi saranno epidemie.
Ora, non vi è prova che tutte queste cose siano vere.
Ad esempio, sulle malattie, ho già detto molto "Batterio killer, non è necessariamente un complotto!". Anche se attualmente sono disoccupato, so di cosa parlo, poiché sono un tecnico di laboratorio chimico biologico e, come tale, so che vi sono ricombinazioni e mutazioni genetiche naturali.
Secondo altri, che dicono di rifarsi alle Sacre Scritture, il 21 dicembre 2012 sarebbe la data in cui si affermerà l'Anticristo.
Essi sostengono ciò in base al fatto che il 21 dicembre sia il giorno più corto (quindi, quello con il maggior numero di ore al buio) dell'anno solare. Infatti, vi è il solstizio d'inverno.
C'è, addirittura, chi sostiene che arriveranno gli alieni.
Accanto alle teorie catastrofiste, ve ne sono altre positive.
C'è chi dice che nel 21 dicembre 2012 dovrebbe iniziare una nuova era in cui l'uomo dovrebbe acquisire una nuova coscienza civile.
Qui, mi permetto di scomodare Gioacchino da Fiore, un mistico calabrese vissuto tra 1130 ed il 1202.
Gioacchino da Fiore affermò che gli anni in cui il mondo sarebbe vissuto erano divisi in tre ere, l'era del Padre, quella del Figlio e quella dello Spirito Santo.
L'era del Padre era l'era della Legge, quella dell'Antico Testamento, che iniziò con Adamo e finì con il re di Giuda Ozia (78a BC-746BC).
L'era del Figlio iniziò nell'era di re Ozia e finì nel 1260 AD. Essa fu l'era della grazia e fu incardinata nel Vangelo.
L'era dello Spirito Santo, invece, iniziò nel 1260 ed è estesa nel periodo che arriva fino alla fine di quel "millennio sabbatico", ossia un periodo in cui l'umanità sarebbe vissuta in un periodo di purezza e libertà. L'era dello Spirito Santo è l'era di una grazia maggiore per il genere umano.
Certo, come tutte le profezie (vere e presunte), anche quanto sostenuto da Gioacchino da Fiore va preso con le dovute precauzioni.
Di sicuro, Gioacchino da Fiore fu un grande personaggio che seppe vedere lontano poiché fu tra coloro che capirono che tra Vecchio e Nuovo Testamento, tra Ebraismo e Cristianesimo, c'è molto in comune.
Questo deve farci riflettere ed uno che si dice cristiano ma poi predica l'antisemitismo (magari di stampo nazista) farebbe bene a studiare Gioacchino da Fiore.
Detto ciò, io credo che l'unico modo per conoscere quello che ci sarà nel nel 2012 sia verificare di persona, ossia aspettare che arrivi quella data.
Spero che vi ci faccia arrivare voi e faccia arrivare anche il sottoscritto...magari non da disoccupato.
Cordiali saluti.
domenica 19 giugno 2011
GOVERNO, UNA CRISI NON CONVIENE A NESSUNO!
Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" ed intitolato "Governo, una crisi non conviene a nessuno". Ho scelto di intitolare allo stesso modo questo mio articolo per ribadire il concetto.
Se pur con qualche condizione, il Ministro delle Riforme e leader della Lega Nord, Umberto Bossi, ha dichiarato che il presidente Berlusconi ha la premiership.
Quindi, come ha detto l'onorevole Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Popolo della Libertà ala Camera dei Deputati, il ministro Bossi ha avuto toni costruttivi nei confronti del presidente Berlusconi.
Certo, ha posto delle condizioni.
Uno l'ho citata nell'articolo intitolato "Maroni vs Tremonti? Hanno ragione entrambi!".
L'unica delle condizioni poste dalla Lega Nord che, effettivamente, è difficile da mettere in pratica è quella del trasferimento dei ministeri al Nord.
Qui bisognerà trovare un compromesso.
Infatti, trasferire un intero ministero significa spostare tanti uffici, compreso il gabinetto e lo staff del ministro.
Ciò avrebbe anche dei costi.
Io penso che, semmai, possa essere più praticabile il decentramento di uffici chiave e dipartimenti dei vari ministeri.
Ad esempio, il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia e delle Finanze potrebbe essere trasferito a Milano. Milano è la capitale finanziaria.
Lo stesso discorso si può fare per gli uffici che trattano lo sviluppo rurale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che potrebbero essere trasferiti a Mantova, a Verona o a Modena, o per gli organismi che riguardano il mare del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare potrebbero essere spostati a Napoli o a Palermo. Io non mi scandalizzerei di una cosa del genere.
In altre parole, sarebbe possibile spostare determinati uffici dei ministeri ove la materia da questi trattata è più vicina e ciò renderebbe i ministeri più presenti sul territorio.
I ministri, però, dovrebbero restare a Roma.
Comunque, una crisi di Governo non giova a nessuno.
L'ho scritto su "Italia chiama Italia" e lo ribadisco qui.
Non giova all'Italia perché con la crisi economica che c'è a livello mondiale non c'è da scherzare.
L'Unione Europea ha il problema con la Grecia, un Paese tecnicamente fallito e sull'orlo di una guerra civile.
Ora, la crisi greca può contagiare altri Paesi, come il Portogallo, l'Irlanda, il Belgio e l'Italia.
Tra l'altro, il caso belga è proprio l'esempio di quello che può succedere in un Paese che da oltre un anno è senza Governo.
Ne parlai nell'articolo intitolato "Esisterà ancora il Belgio?".
Ora, se dovesse andare in crisi il nostro Governo, per il nostro Paese sarebbe una catastrofe.
Infatti, fare un Governo tecnico o di "larghe intese" sarebbe impossibile.
Non c'è concordia tra le forze politiche e, quindi, non avrebbe una maggioranza solida in Parlamento.
Inoltre, allontanerebbe i cittadini dalla politica che avrebbero di fronte un Governo non eletto da loro.
Quindi, l'unica soluzione possibile, in caso di crisi di Governo, sarebbe il voto.
Votare ora sarebbe un suicidio.
Infatti, durante il periodo pre-elettorale, il Governo in carica avrebbe competenze solo sull'ordinaria amministrazione e questo l'Italia non può permetterselo.
Finirebbe come il Belgio.
Infatti, la crisi greca è CONTAGIOSA. Ci sarebbe una speculazione fortissima nel nostro Paese ed i danni sarebbero irreparabili.
Quindi, in questo momento serve un Governo forte.
Inoltre, una crisi di Governo non conviene nemmeno alla Lega Nord.
Nella mia militanza politica, devo imparare molto. Una cosa, però, l'ho imparata.
Se si vogliono mettere in pratica le proprie idee, bisogna essere al Governo.
Bisogna avere il potere.
Se si è all'opposizione non è possibile portare le proprie idee.
La Lega Nord ha l'idea delle riforme e del federalismo che sono condivisbili.
Ora, se questo Governo dovesse andare in crisi e dovesse vincere la sinistra, la Lega Nord potrebbe prendere qualche voto in più ma finirebbe all'opposizione e tutto il lavoro fatto per portare il federalismo finirebbe in mare.
Io credo che sia arrivato il momento di riflettere.
Vi invito a visionare il video che ho preso da Youtube e che mostra quanto successo a Pontida.
Cordiali saluti.
MARONI VS TREMONTI? HANNO RAGIONE ENTRAMBI!
Cari amici ed amiche.
Da Pontida (Bergamo), tuona la Lega Nord e, tra le varie richieste, vi è quella di un taglio delle tasse.
L'ha detto il Ministro delle Riforme e leader del Carroccio, Umberto Bossi, che ha confermato la richiesta il presidente Berlusconi di cambiare il passo, cosa più volte richiesta anche dal Ministro degli Interni, Roberto Maroni.
Il riferimento è alla politica economica.
Qui, la Lega Nord chiede al Ministro dell'Economia Giulio Tremonti di ridurre le tasse.
Il ministro Tremonti, invece, vuole mantenere la linea del rigore.
Io penso che entrambi abbiano ragione.
Ha ragione il ministro Maroni. Infatti, serve una riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese.
L'Italia ha tante piccole imprese che non riescono ad assumere perché oberate dal fisco.
Questo alimenta la disoccupazione giovanile.
Schiacciate dal fisco, le famiglie fanno fatica a comperare e ciò blocca l'economia.
Ha ragione anche il ministro Tremonti perché con la situazione internazionale che c'è non c'è molto da scherzare.
Infatti, l'Italia ha il terzo debito pubblico più alto al mondo e vive in un contesto, quello dell'Unione Europea, che si trova in cattive acque, a causa della crisi in Grecia.
Infatti, la Grecia è oggi un Paese tecnicamente fallito, a causa della crisi economica e della speculazione.
Tra l'altro, il Paese ellenico è anche sull'orlo di una guerra civile.
Ora, la crisi greca potrebbe contagiare anche altri Paesi, come il Portogallo, l'Irlanda, il Belgio e l'Italia.
Per il nostro Paese sarebbe un autentico disastro, se le cose dovessero mettersi male.
Quindi, per evitare il peggio serve anche il rigore.
Servirà, quindi, una posizione di compromesso che faccia sì che, da un lato, sia ridotta la pressione fiscale e, dall'altro, che siano mantenuti i conti in ordine.
Si può già iniziare a fare ciò riducendo la spesa pubblica e facendo sì che i Comuni virtuosi possano spendere i loro soldi d'avanzo, che oggi non possono toccare, a causa del "Patto di stabilità".
Non c'è molto da scherzare.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.