Cari amici ed amiche.
Prima di incominciare a parlare esprimo il mio cordoglio per le 35 vittime dell'attentato che è avvenuto a Mosca.
Purtroppo, c'è chi non dà valore alla vita e alla persona.
Non dare valore alla persona, però, non significa solo eliminarla fisicamente ma anche cercare di distruggerla sul lato umano, a livello personale.
Questo è quanto sta succedendo al presidente Berlusconi, al quale rinnovo la mia stima.
Io penso che sia davvero arrivata l'ora di finirla!
E' ora di finirla con questa VERGOGNOSA CAMPAGNA MEDIATICA contro un presidente del Consiglio che è stato eletto DEMOCRATICAMENTE dal popolo!
E' ora di finirla con questi insulti contro il suo partito ed i suoi sostenitori, me compreso!
Il comportamento di chi ha messo in piedi questa lurida campagna di delegittimazione e di insulto.
Ad esempio, non mi è piaciuta la puntata di ieri trasmissione del giornalista Gad Lerner, "L'Infedele".
A mio modo di vedere, non è stata obiettiva!
Leggete l'articolo de "Il Giornale", http://www.ilgiornale.it/interni/il_cav_si_ribella_insulti_lerner/25-01-2011/articolo-id=501740-page=0-comments=1.
Gad Lerner ha usato dei toni che un giornalista non dovrebbe usare.
Il compito del giornalista è quello di informare i cittadini e di tutelarli dalle ingiustizie.
Ci sono tanti giornalisti bravi.
Uno di questi è Ricky Filosa, il direttore di "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net/.
Sono lettore di "Italia chiama Italia" dal 2008.
Ogni tanto vi scrivo qualche riflessione.
Io non ho mai trovato nemmmeno una lettera fuori posto su quel giornale. Ha sempre fatto un'informazione pulita ed equilibrata.
Purtroppo, ci sono altri giornali che non fanno altrettanto e che fanno discorsi di gossip e di pecoreccio, pur di denigrare una persona e gettare fango su di lei.
Oltre a ciò, si è arrivati anche alla pubblicazione dei numeri di telefono delle persone da colpire.
Questo non è giornalismo! E' una porcheria!
Scusatemi il termine ma quando ci vuole...ci vuole!
Inoltre, si sta facendo un processo mediatico fondato sul nulla!
Ad esempio, la escort Nadia Macrì (che era usata come testimone contro il presidente Berlusconi) ha ritrattato tutto!
Infatti ha ritrattato.
Leggete la nota del "Minzolini Fan Club" di Facebook, seguendo il lik http://www.facebook.com/notes/minzolini-fan-club/ultimora-la-macri-ritratta-tutto-anche-su-ruby-non-la-vide-con-il-premier/494410286586.
Colgo l'occasione per fare i miei auguri di buon compleanno alla signora Krassimira Kermalova, che è membro della redazione del "Minzolini Fan Club".
Il presidente Berlusconi ha fatto benissimo a dire quello che ha detto ieri, proprio durante la trasmissione di Gad Lerner.
Io sarei stato ancora più duro con Gad Lerner che in tal show come questi dovrebbe fare da moderatore. Lui, invece, alza i toni!
Trovo vergognosa questa campagna mediatica come trovo vergognosa l'ipocrisia dell'opposizione. Se lo stesso vergognoso trattamento a cui è sottoposto il presidente Berlusconi venisse riservato a Nichi Vendola, a Pierluigi Bersani, a Rosy Bindi, a Enrico Letta o a qualsiasi altro esponente di centro sinistra o di sinistra, questa coalizione insorgerebbe ed accuserebbe il presidente Berlusconi di fare una campagna mediatica contro di essa!
Ci sarebbero scioperi e manifestazioni.
Ci sarebbe chi urlerebbe frasi come "La democrazia è in pericolo".
A casa mia, questa si chiama ipocrisia!
Non solo ci sono gli insulti contro il presidente Berlusconi ma anche contro il suo partito ed i suoi sostenitori.
Io mi becco del "fascista", del "cretino", del "tonto", del "sodomita", del "nazista", del "mafioso", dell'"assassino" del "piduista" e quant'altro.
Toccando anche il fatto che attualmente sono disoccupato, c'è chi mi dice frasi come "Visto che cerchi lavoro, chiedi aiuto al tuo presidente che, magari, ti farà lavorare ad Antigua!" o "Tu che sei senza lavoro dovresti odiare il presidente Berlusconi ed invece lo difendi a spada tratta...che ingenuo" oppure come "Ma non ti rendi conto che il "tuo presidente" te lo sta mettendo nel deretano e sta facendo la stessa cosa tutti gli italiani?".
Non ho messo le parole testuali perché sono volgari.
Questo è il clima in cui siamo!
E' un clima che nulla ha a che fare con la democrazia, cosa che si fonda sul rispetto delle idee.
Cordiali saluti.
Questo è
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
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Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il mio libro
martedì 25 gennaio 2011
lunedì 24 gennaio 2011
L'ASSASSINIO DI JAMES CRICHTON, FU DAVVERO GELOSIA?
Cari amici ed amiche.
Vi voglio proporre un altro enigma.
Ve ne avevo proposti alcuni, come quello di cui parlai nell'articolo intitolato "Un enigma inglese, re Riccardo III", http://thecandelabra.blogspot.com/2010/05/un-enigma-inglese-re-riccardo-iii.html.
Questo enigma riguarda un giovane matematico scozzese e la mia città, Mantova.
La persona di cui sto parlando è James Crichton (19 agosto 1560-03 luglio 1582), che noi italiani conosciamo come "l'Ammirabile Critonio".
Egli fu un poeta, un matematico ed uno scienziato.
Nacque a Eliock in Dumfriesshire, in Scozia, il 19 agosto 1560 e fu educato nella University of St Andrews.
A quattordici anni si laureò.
Quindi, fu un uomo di notevole talento.
Egli conosceva e parlava inglese, greco, latino, francese, arabo, ebraico, fiammingo, italiano, spagnolo e perfino lo slavo ecclesiastico, la lingua usata dai Santi Cirillo e Metodio.
In seguito lasciò la Scozia e si trasferì a Parigi. Nel 1579 approdò in Italia, girando per Genova, Venezia e Padova.
Nel 1581, egli arrivò a Mantova.
Lì c'erano circoli letterari importanti, intorno alla corte dei Gonzaga, i signori di Mantova.
Da sempre, questi furono attratti dalla cultura.
Ad esempio, i loro archiatri erano ebrei, perché erano più capaci. Ciò, in quel tempo, non fu ammissibile.
Infatti, i medici ebrei non potevano curare i cristiani.
Secondo lo storico Luigi Sguaitzer, gli ebrei davano un contributo di circa l'8% di tutta la vita culturale della Mantova dei Gonzaga.
Quindi, quella dei Gonzaga fu una signoria all'avanguardia.
Pensiamo ad Isabella d'Este (1474-1539) che fu la moglie di Francesco II Gonzaga.
Lei ebbe molti letterati e uomini di cultura alla sua corte.
Qui si fece amico del duca Guglielmo I ed ebbe un grande seguito.
Fu un uomo di grande cultura e grande affabulatore, con la poesia e le arti letterarie.
Ciò gli attirò molte simpatie femminili, a cui lui pare che non fosse stato indifferente.
Anzi, pare che fosse stato tutt'altro che indifferente al fascino femminile.
Di certo, non gli si poteva dare torto!
Al suo posto, avrei fatto la stessa cosa.
Purtroppo, tutto ciò scatenò anche molte gelosie che crearono malumori ed inimicizie.
Tra i nemici ci fu Vincenzo Gonzaga (21 settembre 1562-18 febbraio 1612), figlio ed erede del duca, titolo a cui accederà nel 1587, con il nome di Vincenzo I.
Nella notte tra il 02 ed il 03 luglio 1582, Crichton stava uscendo dalla bottega di uno speziale che si trovava nella Piazzetta dell'Aglio (oggi, Piazza delle Erbe).
Degli uomini lo incontrarono ed ebbe uno scontro con loro.
Venne pugnalato e morì.
Il suo corpo oggi riposa a Mantova, nella chiesa di San Simone, chiesa che è situata in Via Fernelli.
Ora sorge una domanda.
Chi fu ad uccidere (o a fare uccidere) Crichton?
Secondo alcune fonti, pare che fosse stato proprio Vincenzo Gonzaga che, colto da un raptus di gelosia, ebbe uno scontro con Crichton e lo uccise.
Quindi, secondo questa versione, Crichton sarebbe morto per un raptus di gelosia.
Vi sono, però, altre fonti che dicono che non fosse stato Vincenzo Gonzaga ma un gruppo di sgherri da egli mandato.
Quindi, potrebbe essere stata una "spedizione punitiva".
Anche qui, la causa scatenante potrebbe essere stata la gelosia.
Vi può essere, però, una versione ancora più misteriosa.
Crichton era legato anche alla famiglia reale scozzese, gli Stuart (o Stewart) .
Ora, nella Scozia di quegli anni successero molte cose.
Nel 1559 ci fu una rivoluzione che portò al potere la Riforma protestante.
John Knox, riformatore calvinista, tornò dall'esilio (a cui era costretto perché condannato a morte dalla gerarchia cattolica scozzese) e fece la Riforma.
Inoltre, in Scozia ci fu un periodo di reggenza, il turbolento regno di Maria Stuarda (di cui parlai nell'articolo intitolato "Chi uccise la regina Maria Stuart?, http://thecandelabra.blogspot.com/2010/10/chi-uccise-la-regina-maria-stuart.html) ed il regno di suo figlio, re Giacomo VI (1566-1625), re che dal 1603 regnò anche in Inghilterra, con il nome di Giacomo I.
Formalmente, Giacomo iniziò a regnare in Scozia nel 1567, sotto la reggenza dello zio, il fratellastro di Maria, il conte Giacomo di Moray, il capo dei calvinisti.
Ora, secondo alcune fonti, nella Scozia di re Giacomo VI ci fu un certo malumore verso il protestantesimo.
Infatti, i pastori calvinisti esigevano le stesse decime che a loro tempo volevano i preti cattolici.
Le rendite monasteri dissolti, che potevano sfamare buona parte della popolazione, erano nelle mani di pochi e molti pastori erano sposati con donne che avevano ancora i loro mariti.
Inoltre, le famiglie cattoliche tenevano nascosti i preti nelle loro case.
Quindi, si temevano rivolte.
Ora, pare che Crichton fosse stato legato alla famiglia reale.
Sua madre si chiamava Elizabeth Stewart.
Questo non potrebbe essere stato un delitto politico?
Crichton era cattolico e qualcuno potrebbe avere visto in lui il "focus" per una congiura cattolica che avrebbe potuto rovesciare Moray, colui che, di fatto, deteneva il potere in Scozia, essendo re Giacomo VI ancora minorenne.
Bisogna tenere conto anche del fatto che la regina Maria Stuart era ancora viva, anche se prigioniera della regina d'Inghilterra Elisabetta I, il cui trono e la cui successione erano rivendicati dagli Stuart.
Ecco che quindi, potrebbe esserci stato un complotto per assassinare Crichton, che poteva essere "pericoloso".
Quindi, chi fece questo potenziale complotto potrebbe avere "sfruttato" Vincenzo Gonzaga (facendo sì che fosse lui a fare il "lavoro sporco") o potrebbe avere fatto tutto ad insaputa di quest'ultimo.
Quello di Crichton è un mistero intrigante che potrebbe appassionare i migliori giallisti e che dà lustro alla città di Mantova.
Vi invito a visitare il sito della University of St Andrews, http://www.st-andrews.ac.uk/. Il link è presente anche nella voce "Link preferiti" di questo blog.
La University of St Andrews fu l'università dell' "Ammirabile Critonio".
Cordiali saluti.
POPOLO DELLA LIBERTA' IN CRISI? NON E' VERO!
Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo di "Affari Italiani", http://www.affaritaliani.it/politica/swg_pdl_berlusconi240111.html.
Secondo questo articolo, vi sarebbe una forte flessione del Popolo della Libertà nei sondaggi, per via del "caso Ruby".
A me risulta l'esatto contrario.
Secondo i sondaggi di Renato Mannheimer, il Popolo della Libertà sarebbe al 30%.
Quindi, non mi sembra che ci sia una crisi del partito del presidente Berlusconi.
Sempre secondo il sondaggio di Mannheimer, anche la Lega Nord va bene.
Io ho l'impressione che ci sia davvero la volontà di influenzare l'opinione pubblica e fare sì che il presidente Berlusconi abbia maggiori pressioni addosso, per farlo dimettere.
Come disse un noto politico, a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca!
Riflettete!
Vi segnalo il sito http://www.taccuinopolitico.it. Troverete il link anche nella voce "Link preferiti" di questo blog.
E' un sito interessante.
Cordiali saluti.
Leggete l'articolo di "Affari Italiani", http://www.affaritaliani.it/politica/swg_pdl_berlusconi240111.html.
Secondo questo articolo, vi sarebbe una forte flessione del Popolo della Libertà nei sondaggi, per via del "caso Ruby".
A me risulta l'esatto contrario.
Secondo i sondaggi di Renato Mannheimer, il Popolo della Libertà sarebbe al 30%.
Quindi, non mi sembra che ci sia una crisi del partito del presidente Berlusconi.
Sempre secondo il sondaggio di Mannheimer, anche la Lega Nord va bene.
Io ho l'impressione che ci sia davvero la volontà di influenzare l'opinione pubblica e fare sì che il presidente Berlusconi abbia maggiori pressioni addosso, per farlo dimettere.
Come disse un noto politico, a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca!
Riflettete!
Vi segnalo il sito http://www.taccuinopolitico.it. Troverete il link anche nella voce "Link preferiti" di questo blog.
E' un sito interessante.
Cordiali saluti.
COMUNICAZIONI, MESSAGGIO DEL PAPA? OTTIMO!
Cari amici ed amiche.
Condivido completamente il messaggio del Santo Padre Benedetto XVI.
Tale messaggio era rivolto, in particolare a noi giovani, ed è stato fatto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni.
Il Santo Padre ha scritto che internet è uno strumento importante ma non può rimpiazzare i rapporti veri!
Questa considerazione corrisponde perfettamente al mio pensiero.
Internet è uno strumento importante, un "mare magnum" che permette di fare ricerca e di contattare persone vicine e lontane.
Purtroppo, però, offre un mondo non reale!
Anzi, spesso sui social-network vi sono profili falsi e si scrivono cose più per avere popolarità che non per creare la base un rapporto umano vero.
Quindi, l'uso di internet va bene ma i rapporti umani non possono essere sostituiti da una chat o da un post su Facebook.
Del resto, dipende dall'uso che si fa di questi strumenti.
Io, ad esempio, ho iniziato ad usare Facebook nel 2009, più per fini di propaganda politica che non per fare amicizia.
Io collaboravo per la lista di centro destra.
Infatti, nel mio Comune, Roncoferraro (in provincia di Mantova), c'erano le elezioni comunali, elezioni che, purtroppo per la mia parte politica, erano finite male.
Ora, nella mia zona l'attività politica è scarsa e pertanto uso internet per "creare dibattito", quel dibattito che non trovo nella mia zona.
Certo, quest'anno ci saranno le elezioni provinciali e la mia intenzione è quella di collaborare con la lista di centro destra, se non di prendere parte ad essa.
Se ciò dovesse accadere, i miei interlocutori di Facebook potrebbero vedermi molto poco e non avere molte occasioni di chattare con me.
Infatti, non mi limiterei ad usare solo internet ma farei anche tanta propaganda sul territorio.
Riguardo i miei interlocutori di Facebook, io non riesco a considerarli amici nel vero senso della parola. Inoltre, inizio sempre questi articoli con l'espressione "Cari amici ed amiche" per usare un tono accomodante.
Intendiamoci, non voglio dire che abbia una cattiva opinione di loro. Anzi, di molti di loro, direi il contrario. Se un giorno dovessi incontrare qualcuno di loro, anche per strada, di sicuro, gli darei una stretta di mano, mi fermerei a parlare e berrei un caffè al bar con lui.
Colgo l'occasione per ringraziare i tanti che il 03 gennaio scorso mi hanno inviato i messaggi di auguri per il mio compleanno. Avevo la casella di posta elettronica intasata.
Non credevo di riceverne così tanti.
Però, l'amicizia vera è anche condivisione di esperienze. Amicizia significa anche stare insieme.
Anche l'amicizia è una forma di "koinonia", "communio", "comunione".
Di sicuro, internet non può creare questa "comunione".
Questa "comunione" può essere creata solo con la reale condivisione di esperienze.
I rapporti umani debbono fondarsi sull'autenticità e non sulla menzogna.
Le cose fondate sulla menzogna non durano.
Quindi, internet va bene per portare idee, fare ricerche, cercare lavoro e, perché no, creare le basi per rapporti umani nuovi.
L'amicizia vera, però, esiste solo con le vere esperienze.
Quindi, il Papa ha detto delle parole vere che noi dobbiamo fare nostri.
Cordiali saluti.
Condivido completamente il messaggio del Santo Padre Benedetto XVI.
Tale messaggio era rivolto, in particolare a noi giovani, ed è stato fatto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni.
Il Santo Padre ha scritto che internet è uno strumento importante ma non può rimpiazzare i rapporti veri!
Questa considerazione corrisponde perfettamente al mio pensiero.
Internet è uno strumento importante, un "mare magnum" che permette di fare ricerca e di contattare persone vicine e lontane.
Purtroppo, però, offre un mondo non reale!
Anzi, spesso sui social-network vi sono profili falsi e si scrivono cose più per avere popolarità che non per creare la base un rapporto umano vero.
Quindi, l'uso di internet va bene ma i rapporti umani non possono essere sostituiti da una chat o da un post su Facebook.
Del resto, dipende dall'uso che si fa di questi strumenti.
Io, ad esempio, ho iniziato ad usare Facebook nel 2009, più per fini di propaganda politica che non per fare amicizia.
Io collaboravo per la lista di centro destra.
Infatti, nel mio Comune, Roncoferraro (in provincia di Mantova), c'erano le elezioni comunali, elezioni che, purtroppo per la mia parte politica, erano finite male.
Ora, nella mia zona l'attività politica è scarsa e pertanto uso internet per "creare dibattito", quel dibattito che non trovo nella mia zona.
Certo, quest'anno ci saranno le elezioni provinciali e la mia intenzione è quella di collaborare con la lista di centro destra, se non di prendere parte ad essa.
Se ciò dovesse accadere, i miei interlocutori di Facebook potrebbero vedermi molto poco e non avere molte occasioni di chattare con me.
Infatti, non mi limiterei ad usare solo internet ma farei anche tanta propaganda sul territorio.
Riguardo i miei interlocutori di Facebook, io non riesco a considerarli amici nel vero senso della parola. Inoltre, inizio sempre questi articoli con l'espressione "Cari amici ed amiche" per usare un tono accomodante.
Intendiamoci, non voglio dire che abbia una cattiva opinione di loro. Anzi, di molti di loro, direi il contrario. Se un giorno dovessi incontrare qualcuno di loro, anche per strada, di sicuro, gli darei una stretta di mano, mi fermerei a parlare e berrei un caffè al bar con lui.
Colgo l'occasione per ringraziare i tanti che il 03 gennaio scorso mi hanno inviato i messaggi di auguri per il mio compleanno. Avevo la casella di posta elettronica intasata.
Non credevo di riceverne così tanti.
Però, l'amicizia vera è anche condivisione di esperienze. Amicizia significa anche stare insieme.
Anche l'amicizia è una forma di "koinonia", "communio", "comunione".
Di sicuro, internet non può creare questa "comunione".
Questa "comunione" può essere creata solo con la reale condivisione di esperienze.
I rapporti umani debbono fondarsi sull'autenticità e non sulla menzogna.
Le cose fondate sulla menzogna non durano.
Quindi, internet va bene per portare idee, fare ricerche, cercare lavoro e, perché no, creare le basi per rapporti umani nuovi.
L'amicizia vera, però, esiste solo con le vere esperienze.
Quindi, il Papa ha detto delle parole vere che noi dobbiamo fare nostri.
Cordiali saluti.
domenica 23 gennaio 2011
LAUREA A SAVIANO? UN ERRORE!
Cari amici ed amiche.
Io trovo che sia stata una cosa sbagliata la laurea "honoris causa" data dall'Università di Genova allo scrittore Roberto Saviano!
In questi tempi, in cui si deve ristabilire il concetto di meritocrazia, è deleterio dare un titolo ad una persona che (con il dovuto rispetto) non ha frequentato quegli studi per il quale lo stesso dovrebbe essere conseguito.
Anche se questo titolo è un'onorificenza, il principio è sbagliato.
Infatti, si rischia di fare passare l'università per un "diplomificio", un luogo in cui, solo per avere fatto qualcosa degno di nota, si può avere un pezzo di carta chiamato "diploma di laurea", senza avere studiato e faticato sui libri e sulle "sudate carte", usando un'espressione del poeta Giacomo Leopardi .
Io penso che sia arrivata l'ora di smetterla di dare questi titoli a profusione.
Bisogna rispettare quei ragazzi e quelle ragazzi che studiano, si impegnano e che, magari, lavorano, anche per mantenere gli studi, perché le loro famiglie non possono pagare le rette e quant'altro!
Io preferisco quei giovani che si fanno in quattro per avere il "pezzo di carta" che li fa medici, avvocati, ingegneri, professori e quant'altro.
Inoltre, io non condivido quello che ha detto Saviano.
Egli, infatti, ha dedicato la laurea ai Pubblici Ministeri.
A Saviano, vorrei dire che è ora di smetterla con il giustizialismo!
Tutti noi vogliamo più legalità.
La legalità è il concetto più alto e nobile di senso dello Stato e non ha nulla a che fare con il giustizialismo.
Perché ci sia la legalità devono esserci sì il rispetto verso la legge e la sanzione, allorché vi sia un reato, ma deve esserci anche il garantismo, ossia il principio di "presunta innocenza" (fino alla sentenza definitiva) e di rispetto per la persona.
Solo così può esserci la legalità. In caso contrario, ci sarebbe solo il giustizialismo.
Il giustizialismo, infatti, è un concetto becero che porta solo odio tra persone.
Il giustizialismo, ad esempio, è quell'idea che porta a fare i processi mediatici (come quelli di questi giorni) e che è atta a distruggere una persona ancora prima del processo che si deve fare in tribunale.
Per il giustizialismo non esiste il principio di "presunta innocenza" ma quello di "presunta colpevolezza".
Il giustizialismo semina solo odio.
Inoltre, non è giusto fare passare la magistratura per unica parte sana delle nostre Istituzione.
Ci sono tanti magistrati bravi e che hanno senso dello Stato ma ve ne sono tanti altri che non fanno il loro dovere di fare rispettare la legge e che tendono ad influenzare la sfera politica.
E' logico che una cosa simile leda gravemente il principio democratico di separazione dei poteri dello Stato.
Vorrei terminare, ricordando la storia del noto rivoluzionario francese Maximilien de Robespierre (1758-1794).
Quando fece decapitare re Luigi XVI (21 gennaio 1793) e salì al potere instaurò il Terrore, regime di terrorismo di Stato, in cui il giustizialismo la fece da padrone.
Sapete che fine fece?
Quando tutti si stancarono del Terrore, lo stesso Robespierre subì lo stesso trattamento che riservò ai suoi oppositori. Fu ghigliottinato.
Il giustizialismo genera odio e si ritorce anche contro chi lo pratica.
Noi non abbiamo bisogno di "novelli Robespierre".
Cordiali saluti.
UNA PROPOSTA COSTRUTTIVA PER RONCOFERRARO
Cari amici ed amiche.
Leggete il link http://www.associazionecivicamantovana.it/acmprovinciale/index.php/i-lavori-pubblici/171-mozione-acm-sulla-gazzetta-di-mantova.
In questa pagina del sito del Comitato di Roncoferraro dell'Associazione Civica Mantovana (ACM) è citata una questione che riguarda il territorio di Roncoferraro.
Prima di incominciare, voglio fare una precisazione, dicendo che io non aderisco (e non aderirò) all'ACM.
Con i ragazzi di questa associazione, dialogo e mi confronto.
Su certi temi locali, ci sono dei punti di incontro. Sui grandi temi, però, ci sono delle discrasie molto forti.
Io ero, sono e resterò nel centro destra e nel Popolo della Libertà.
Detto, questo, parliamo del tema.
Il tema in questione è la realizzazione du supermercato che sta creando non pochi malumori.
Esso, verrebbe realizzato nella conurbazione tra il centro abitato di Roncoferraro e la frazione di Barbassolo.
Purtroppo, il luogo in cui dovrebbe essere realizzato l'edificio è prossimo al cimitero.
Inoltre, anche i commercianti non vedono di buon occhio la cosa perché temono che un grossa esercizio commerciale troppo vicino a possa fare perdere loro dei clienti, così come i residenti del vicino quartiere nuovo, che sarebbero infastiditi dai rumori delle ventole dei refrigeratori e dei camion che caricano e scaricano le merci.
Io vorrei essere costruttivo e fare una proposta.
Io penso che il supermercato si possa fare. Anzi sarebbe utile.
Il problema è l' ubicazione.
Io vedrei in modo molto positivo la realizzazione del supermercato nella zona orientale del centro abitato di Roncoferraro, che è la zona opposta a quella in cui si dovrebbe fare il succitato esercizio.
Per intenderci, la zona che propongo io è quella che si trova verso la frazione di Nosedole.
Una situazione simile darebbe dei vantaggi non indifferenti.
Darebbe dei vantaggi al proprietario del supermercato, che, potenzialmente, avrebbe più clienti. Infatti, i potenziali clienti potrebbero venire dalle frazioni di Nosedole, Casale e Governolo e da Villimpenta.
Darebbe dei vantaggi ai commercianti, che non avrebbero un grosso esercizio commerciale troppo vicino e che hanno diritto di lavorare.
Inoltre, la zona est è poco edificata e, pertanto, non creerebbe i fastidi di cui ho parlato prima.
Anzi, un supermercato permetterebbe la crescita di quella zona del paese che è poco sviluppata.
Infatti, potrebbe diventare un "pretesto" per mettere la "strada della paura", di cui parlai nell'articolo intitolato "Roncoferraro (Mantova), la strada della paura", http://italiaemondo.blogspot/2010/05/roncoferraro-mantova-la-strada-della.html.
Io vedrei bene una situazione simile.
Inoltre, vorrei fare una proposta anche al proprietario del supermercato che si dovrebbe realizzare.
Egli potrebbe mettersi d'accordo con le piccole aziende locali che producono prodotti agro-alimentari (come salumi, ortaggi, formaggi e quant'altro) e creare nel suo esercizio commerciale degli stand. In questi stand, i piccoli produttori locali potrebbero vendere i loro prodotti. Lui, il proprietario dell'esercizio commerciale, ci guadagnerebbe dei soldi (una sorta di "affitto" dello stad) come i piccoli produttori.
Altrimenti, potrebbe comprare i prodotti dalle succitate aziende locali e venderli direttamente.
Sarebbe anche un modo per valorizzare il prodotto locale e per dare spazio ai piccoli prodottori e potrebbe diventare uno stimolo per fare sì che si creino nuove aziende di prodotti agro-alimentari, creando nuove opportunità di lavoro.
Io ho cercato di essere costruttivo.
Spero che qualcuno recepisca la mia idea.
E poi, spero che l'amministrazione comunale dialoghi di più con i cittadini e ne ascolti le idee e proposte.
Visto che il suo partito di maggioranza si chiama "Partito Democratico", sarebbe buona cosa se dialogasse.
Il dialogo è parte integrante della democrazia.
Cordiali saluti.
SHOAH? CHE NON SI RIPETA MAI PIU'!
Cari amici ed amiche.
Leggete anche l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" e riportato su "Il Cannocchiale", seguendo il link http://liberaliperisraele.ilcannocchiale.it/post/2352043.html.
Io trovo che la Shoah fosse stata una delle più gravi tragedie di questo mondo.
Nei vari lager nazisti sparsi per l'Europa, morirono più di sei milioni di persone.
Morirono ebrei, politici, preti, massoni, invalidi, omosessuali, zingari ed altri.
Fu una tragedia molto grave!
A farne le spese, fu soprattutto il popolo ebraico ma ci furono anche altri martiri come Padre Massimiliano Kolbe, che citai nell'articolo http://italiaemondo.blogspot.com/2010/11/magna-charta-libertatum-anche-noi.html, il pastore protestante Dietrich Bonhoeffer o la principessa Mafalda di Savoia.
Nella "Shoah" si vide il male allo stato puro.
Io, ad esempio, non condivido le posizioni degli omosessuali ma non mi permetterei mai di chiederne l'eliminazione fisica.
Io, ad esempio, non condivido le idee massoniche, poiché sono cattolico, ma di sicuro non vorrei l'eliminazione fisica dei massoni.
Nella "Shoah" vi fu un tentativo di eliminare fisicamente delle persone che erano viste come una minaccia da un'ideologia satanica che puntava a schiavizzare l'uomo, il nazismo!
Il nazismo fu un'ideologia satanica, come lo fu il comunismo.
Leggete l'articolo intitolato "Comunismo e nazismo, due facce del satanismo", http://italiaemondo.blogspot.com/2010/09/comunismo-e-nazismo-due-facce-del.html.
Proprio la persecuzione contro che ebrei (che fu messa in atto da Hitler e da suoi) dimostrò questo.
Uccidere l'ebreo, per Hitler, significava anche uccidere il popolo da cui Cristo veniva.
Una volta eliminati gli ebrei, Hitler avrebbe eliminato anche noi!
Leggete l'articolo intitolato "Le radici giudaiche del Cristianesimo", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/le-radici-giudaiche-del-cristianesimo.html.
Per questo, nessun cristiano dovrà più sostenere le posizioni neg
azioniste.
Il negazionismo, oggi usato anche da certi movimenti islamici fondamentalisti contro Israele, è un'idea criminale perché tende a negare un grave crimine fatto contro l'uomo e contro Dio!
A noi giovani, spetta il compito di mantenere e difendere la memoria.
Solo se manteniamo la memoria questa tragedia non si ripeterà più.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.