Ed Elly minacciò la marcia su Roma

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot de "Il Secolo d'Italia".

Disservizi postali, chi di dovere intervenga

Purtroppo, il servizio postale qui in Italia è scaduto.
Io stesso ne so qualcosa.
Vivo in un condominio delle case popolari ed i bollettini degli affitti erano stati fatti partire dall'ente gestore
Purtroppo, i bollettini non arrivavano e mi sono rivolto all'ente gestore e un suo funzionario, con grande cortesia, mi ha inviato per posta elettronica i bollettini, che io ho stampato.
I bollettini originali sono arrivati dopo.
Oltre a ciò, ho inviato della posta ad una mia amica che risiede in Provincia di Bergamo. Io risiedo in Provincia di Mantova.
La distanza tra le due zone non è siderale ma la corrispondenza non è giunta a destinazione, nonostante l'indirizzo della destinataria sia stato scritto correttamente.
Cinque mesi fa, avevo inviato un pensiero ad un'altra mia amica che abita in Uruguay. Quanto da me inviato non è ancora giunto a destinazione.
Dunque, il problema riguarda anche gli italiani all'estero.
Purtroppo, il mio non è l'unico caso di posta recapitata in forte ritardo o non recapitata.
Tanta gente si lamenta di disservizi nel recapito della corrispondenza.
C'è chi si lamenta delle bollette dell'energia elettrica, del gas e del telefono che arrivano in ritardo, anche quando sono già scadute, o che non arrivano affatto.
Forse, il problema non sta negli uffici postali di partenza e di destinazione ma nel tragitto che la posta fa.

Ho sentito da varie persone di solleciti arrivate  per le bollette non pagate.

Peccato che queste bollette non siano mai giunte ai destinatari.
Tutto ciò è inconcepibile.
Infatti, è inconcepibile che nel 2023 ci siano ancora questi disagi.
Che senso ha la politica adottata da Posta Italiane nel fare recapitare la corrispondenza a giorni alterni?
La posta deve essere recapitata quando arriva a destinazione.
Oltretutto, la legge tutela la corrispondenza, la quale è riconosciuta come libera dalla nostra Costituzione.
Le limitazioni possono essere imposte solo in certi casi dall'autorità giudiziaria.
Sembra che Poste Italiane stia pensando di più a vari servizi (come la telefonia) mentre trascura ciò che è più importante: il servizio postale.
Tra l'altro, i francobolli sono aumentati di costo.
Visto anche che i francobolli costano di più, non sarebbe il caso di migliorare anche la qualità del servizio?
Qualcuno potrebbe dire che certe cose si fanno anche online.
Questo è vero ma ci sono persone, come mio padre, che non hanno tanta dimestichezza con la rete e che, per esempio, preferiscono pagare le bollette alla posta.
Chi di dovere dovrebbe intervenire perché, come ho scritto prima, la legge tutela la corrispondenza e quest'ultima deve arrivare a destinazione.
Certe cose sono inaccettabili.

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E queste sarebbero le priorità della sinistra?

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