Sul blog "The Italian Tory" vi è un articolo intitolato "L’Eurocina contro Trump: siamo al paradosso".
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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sabato 27 gennaio 2018
Littra a lu re Arricu VIII/ Lettera al re Enrico VIII
Majestas,
pì la signuria vestra riali...chistu pruverbiu vali:
"Megghiu cumannari cà futtiri!".
Cum li fimmini...dû riami l'affari nun hannu a stari...
o Arricu, di 'Ngriterra re et di Francia,
cà tanta purtastivu ruina...
accussì 'n factu puru cuntru lu Signuri...
et puru cuntru l'Ecclesia...pì maritari Anna Bolina.
Ultima reverentia accussì vi fazzu 'n duluri.
Italiano:
Maestà,
per la signoria vostra reale...questo proverbio vale:
"Meglio comandare che fottere!".
Con le donne...del reame gli affari non hanno a stare...
o Enrico, d'Inghilterra re e di Francia,
che tanta portaste rovina...
così nel fatto pur contro il Signore...
e pure contro la Chiesa...per sposare Anna Bolena.
Ultima riverenza così vi faccio in dolore.
Questa mia poesia (scritta in maccheronico-siciliano e in italiano) è una sorta di "lettera" al re d'Inghilterra Enrico VIII Tudor (28 giugno 1491-28 gennaio 1547).
Domani sarà l'anniversario della sua morte.
Poiché avrei intenzione di andare a messa, dopo una settimana in cui sono stato costretto a casa dall'influenza, ho deciso di pubblicare la poesia oggi.
La poesia è una sorta di lettera a re Enrico VIII, una "lettera" un po' spregiudicata, con un detto tipicamente siciliano: "Megghiu cumannari cà futtiri".
Per avere inseguito certe sue passioni, re Enrico VIII portò alla rovina sé stesso e creò guai al suo stesso regno.
Per avere voluto sposare Anna Bolena, egli provocò lo Scisma anglicano.
Inoltre, per la sua passione per i tornei, egli rischiò anche di morire, nel gennaio 1536.
Per due ore, rimase privo di sensi.
Da quell'incidente, il re cambiò vistosamente.
Il suo carattere divenne sempre più instabile e irascibile.
Poteva mandare a morte una persona e pentirsi di avere fatto ciò nello stesso giorno.
Nel 1546, egli diede l'ordine di fare arrestare la sua ultima moglie, la regina Caterina Parr, salvò poi dimenticarsi di avere dato l'ordine ed infuriarsi con i soldati venuti a prenderla il giorno successivo.
La sua alimentazione peggiorò la situazione.
Divenne obeso e si ammalò di gotta.
Divenne anche impotente e questo fu causa di frustrazione.
Insomma, re Enrico VIII ebbe tanti problemi...e fu lui stesso a causarli, visto quello che fece.
Va notato che ho attribuito a re Enrico VIII anche il titolo di re di Francia.
Infatti, dal 1340 al 1802, i re inglesi rivendicavano il titolo di re di Francia.
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Leggete l'articolo di Niram Ferretti su "L'Informale" che è intitolato "Come piangere gli ebrei di ieri e odiare quelli di oggi".
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