Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 14 giugno 2012

Il grifone, cos'è?




Cari amici ed amiche.

Guardate uno il video qui sopra.
Esso mostra uno spezzone del film horror del 1999 "The Haunting".
Nel suo cast ci furono attori del calibro di Liam Neeson, Owen Wilson, Catherine Zeta Jones, Charles Gunning e Lili Taylor.
Ora, tra le tante scene horror, caratterizzate da fantasmi che minacciano, ferimenti, decapitazioni e statue che si muovono, vi invito a tenere d'occhio la scena delle scale.
Qui, i certo senso, il ruolo di protagonista è ricoperto da una statua di un grifone che prende vita e e minaccia i protagonisti.
Ora, vi voglio parlare del grifone, un animale mitologico che è molto usato nella simbologia e nell'araldica italiana.
Il grifone è un mostro mitologico con una testa d'aquila ed il corpo di un leone alato.
In alcune raffigurazione, esso ha orecchie simili a quelle di un cavallo e la coda a forma di serpente, simile a quella della chimera.
In antichità, il grifone era simbolo di potenza divina.
Esso fu presente in molte culture, come quella mediorientale.
Solitamente, il grifone veniva raffigurato con le ali, anche se ci furono eccezioni.
In questi casi, il grifone veniva definito "maschio".
Ora, per alcuni, il grifone simboleggia la perfezione, poiché è l'incrocio tra il leone, l'animale che comanda sulla terra, e l'aquila, l'animale che comanda il cielo.
Per alcuni cristiani, esso simboleggiava Gesù.
In realtà, nel Medio Evo, il grifone era ambivalente.
Guardate la foto qui sotto che mostra il pavimento della Cappella dell'Immacolata Concezione che si trova nella Basilica di San Benedetto Po (in Provincia di Mantova) e che mostra una particolare scena.

Esso mostra le quattro virtù teologali (che si trovano al centro) che vengono protette da un unicorno (a destra) e dal combattente cristiano (a sinistra) contro gli attacchi del drago (a destra) e del grifone (a sinistra).
Per la sua aggressività, il grifone può simboleggiare il demonio.
Di ciò c'è un perché.
Infatti, il grifone è un animale aggressivo. Spesso viene raffigurato con dei testicoli enormi.
Non a caso, la città di Perugia lo adottò sul suo stemma.


Sulla porta del Palazzo dei Priori del capoluogo umbro vi sono due statue, una che raffigura un leone e l'altra che raffigura il grifone.
Le due sculture furono rubate alla città di Arezzo, durante una delle tante guerre che ci furono nel Medio Evo. 
Del resto, il grifone simboleggia il carattere forte dei perugini.
Anche per questo, esso fu usato in araldica.
Cito, per esempio, la famiglia napoletana Grifeo

Anche per questo, alcune squadre di calcio (come il Genoa) hanno adottato il grifone. 
Il grifone nasconde una simbologia importante per la nostra cultura.
Cordiali saluti.


mercoledì 13 giugno 2012

Lombardia Day

Cari amici ed amiche.

Dal Popolo della Libertà della Lombardia mi è arrivato questa e-mail che recita:



"Caro amico/a,



sabato 16 giugno a Milano presso l'Hotel Marriott, via Washington 66, alle ore 10 celebreremo il "LOMBARDIA DAY". Un momento di presentazione di tutto quanto è stato realizzato in questi anni dalle Giunte guidate da Roberto Formigoni.

Immagini, interviste e testimonianze di buone politiche e di buon governo di Regione Lombardia.

Parteciperanno personalità dell'imprenditoria, delle professioni, del terzo settore. Coordina i lavori Paolo Del Debbio.

Siete tutti invitati a partecipare all'iniziativa.



Un caro saluto,

Mario Mantovani

Viviana Beccalossi".

Il presidente Roberto Formigoni ha lavorato molto bene e la Lombardia ha fatto passi da gigante.
Pensiamo, ad esempio, all'EXPO del 2015, che porterà grandi opportunità, alle infrastrutture, come la "Brebemi" o la "TiBre"  o all'introduzione del princpio di sussidiarietà, attraverso strumenti come la "Borsalavoro" o la "Dotelavoro". 
Quindi, gli attacchi subiti dal presidente Formigoni sono ingiusti.
Cordiali saluti. 

Dal blog di Giuseppe Sagliocco: "Miracolo a Milano: Pisapia in un anno ha svuotato le piazze"

 "Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo del blog di Giuseppe Sagliocco "Liberalmind":
" Ricordate le tante belle parole e le promesse di Pisapia soltanto un anno fa? Beh, probabilmente sono state portate via poi da quel famoso stesso "vento nuovo" da egli tanto invocato... 

Andiamo per ordine; appena messo piede a Palazzo Marino il sindaco arancione cosa fa? Aumenta d'un botto del 50 per cento il biglietto del trasporto pubblico, infligge ai milanesi una tassa dalla quale erano sempre stati esentati, la famigerata addizionale comunale Irpef e subito dopo si inventa un balzello per l'accesso in automobile nel centro storico diventato Area C; senza dimenticare, nel frattempo di moltiplicare il canone e gli altri costi per occupazione di suolo pubblico...

Certo, quando annunciava questi salassi in combutta col super-assessore Tabacci, Pisapia adduceva le sue giustificazioni, tutte immediatamente rivelatesi pretestuose. Tanto per cominciare sul mitico «buco di bilancio lasciato dalla Moratti» non si è mai fatto chiarezza. E poi: il vertiginoso aumento del biglietto Atm avrebbe consentito nuovi investimenti nel trasporto pubblico che non sono ancora visti mentre il balzello per accedere all'area C, era motivato dalla lotta alle polveri sottili che invece continuano a stagnare nella nostra aria come prima.

Insomma Pisapia sta facendo della facile demagogia e del populismo, sta adottando proprio quei comportamenti che da sinistra vengono ossessivamente rivolti ad altri: ora a Grillo e ora al Berlusconi d'antan, ora a Di Pietro ora alla Lega.

Sotto la Madonnina è accaduta una cosa “strana” (ma non troppo): la spending review viene a Palazzo Marino tradotta (male) nel più provinciale “tassa e spendi“. Dopo lo spending è scomparso il rewiev, insomma. Che in termini comprensibili al volgo e all’inclita significa: nuovo aumento delle imposte a carico dei milanesi ma anche aumento delle spese correnti del Comune. Incredibile ma vero. Non c’è male come risultato, solo dodici mesi dopo la la presa di Palazzo Marino, la Bastiglia da espugnare, simbolo del vento che cambiava anche in Italia.
 
 
Succede dunque che nel 2012 il Comune pisapiano rifila ai cittadini nuove imposte per 252 milioni di euro. Invece dei tagli alle spese in tempo di crisi, lacrime e sangue per la gente comune, nemmeno l’ombra: le spese correnti del Comune aumentano di 215,6 milioni rispetto al 2011. Milioni di euro, non noccioline, si badi bene. Perché a Milano la politica della sinistra è una cosa “seria”. Tanto seria che grosso modo le nuove tasse pareggiano le spese correnti in più… E i risparmi? I mitizzati tagli? Se ne riparlerà (pare, forse?) nel 2013.

Così, mentre a Roma la sinistra incita Monti a tagliare gli sprechi pubblici, nella Milano europea ed evoluta, tanto per fare qualche esempio, le spese correnti del Gabinetto del sindaco passano da 7 a 11,6 milioni di euro, quelle della Direzione generale altri 3,1 milioni di euro, quelle per i consulenti esterni arrivano a 1,2 milioni di euro. Mi fermo qui perché è difficile credere alla favoletta del “più tasse ma servizi migliori”.

Per ora siamo al più tasse e più spese e le chiacchiere si fermano a questo punto. Il conto della serva popolana dice che sale l’Irpef, la Tarsu (23%), la Cosap è andata alle stelle, l’Imu per seconde case, botteghe, negozi al massimo possibile…E meno male che il vento è cambiato….si, infatti ora è ufficiale: c’è una bufera arancione ad abbattersi sui poveri cittadini milanesi!!!".
 
E' tipico della sinistra aumentare le tasse.
La sinistra odia il concetto di proprietà privata.
Da qui nasce il desiderio di tassare ogni cosa.
Così facendo, però, essa mortifica l'economia.
Come si fa a pensare alla crescita, se si tassa persino l'aria?
Anche un bambino capirebbe che troppe tasse non aiutano la crescita.
Oltretutto, va detto anche che la sinistra sia il "partito della spesa pubblica elevata".
Logicamente, una spesa pubblica elevata è portatrice di nuove imposte.
Il discorso vale per Milano, come per l'Italia.
Cordiali saluti. 
 

A tutti i "grillini" che mi hanno insultato, una mia risposta.

Cari amici ed amiche.

Tempo fa, avevo scritto su "Italia chiama Italia" un articolo intitolato "Movimento 5 Stelle, un partito contro".
Ebbene, tramite Facebook, mi sono arrivati commenti sprezzanti e pieni di insulti nei miei confronti.
Poiché non voglio usare il giornale del direttore Ricky Filosa (che stimo, rispetto e ringrazio della disponibilità) come un'arena in cui scambiarsi gli insulti,  replico su questo mio blog.
In primo luogo, il fatto che questi "signori" usino certi toni dimostra la poco democraticità dei loro comportamenti.
In secondo luogo, invito essi a documentarsi.
Ad esempio,  dire che la TAV Lione-Torino sia impattante è una baggianata.
Infatti, la TAV sarà prevalentemente in galleria e quindi non deturperà la Val di Susa.
Anzi, deturperebbe di più la Val di Susa una modifica della linea storica.
Inoltre, la TAV è un progetto europeo.
Quanto alle autostrade, ricordo che esse erano e sono pubbliche, poiché demaniali.
Ad essere state privatizzate sono state solo le concessionarie.
Quanto alle centrali elettriche, il no al nucleare è stato un errore.
Non è reato dire che un popolo possa sbagliare.
Di sicuro, diventa difficile fare un piano energetico, sia perché si è scelto di non usare l'energia nucleare e sia perché si protesta anche per il resto.
Se si fa una centrale a biogas, arriva il comitato di popolo che protesta.
Se si fa il parco solare, succede la stessa cosa.
Quindi, si continua ad usare il combustibile fossile.
Anche per i rifiuti vale lo stesso discorso.
Beppe Grillo dice:: "No ai termovalorizzatori e agli impianti di compostaggio!".
Se non si fanno i termovalorizzatori e gli impianti di compostaggio, si devono fare le discariche.
Se non si fanno gli uni, si devono fare le altre, visto che i rifiuti si producono.
Il Movimento 5 Stelle sa solo protestare.
Governare è ben altra cosa.
Cordiali saluti.



TIBRE, una proposta per l'Autostrada A15-parte II

Cari amici ed amiche.

Vorrei dare un seguito alla proposta che avevo illustrato nell'articolo intitolato "TIBRE, un proposta per l'Autostrada A15".
In quell'articolo, avevo proposto di ammodernare l'autostrada A15.
Ora, do un seguito.
Dopo avere ammodernato il tratto compreso tra gli svincoli di Fornovo e di Borgotaro, ora, io credo che si debba ripensare anche al tratto tra Borgotaro e Berceto, che sarebbe da allargare e potenziare.
Tra gli svincoli di Borgotaro e Berceto vi sono quattro gallerie.
In verità, l'ultima di queste è la galleria "Roccaprebalza". Essa è nuova e sostituisce il vecchio viadotto a due piani.
Quindi, la galleria "Roccaprebalza" non va toccata.
Le altre tra gallerie, invece, sono di vecchia fattura.
I loro nomi sono "Casacca", "Faino" e "Partigiano".
La galleria "Casacca" è lunga 321 metri in carreggiata nord e 292 in carreggiata sud.
Essa può essere ampliata in sede con lo stesso procedimento usato per la galleria di Nazzano, un tunnel posto sull'autostrada A1 Milano-Napoli e che sarà usato anche per la galleria di Montedomini, un tunnel dell'Autostrada A14 Bologna-Taranto.
In pratica, si potrebbe ampliare la galleria "Casacca" mantenendola in esercizio, grazie ad uno scudo metallico che separerà la sede autostradale dalla sezione di scavo.
Quanto alla galleria "Faino", il procedimento dovrebbe essere diverso.
La galleria "Faino" è lunga 65 metri in direzione nord e 41 in direzione sud.
Essa può essere benissimo demolita. Le due canne, poi, potrebbero essere rimpiazzate da due nuove gallerie artificiali.
Dopo la galleria "Faino" vi è una curva.
Essa si potrebbe tagliare, con la realizzazione di una nuova galleria, che potremmo chiamare "Faino II".
Così si renderebbe inutile l'adiacente cavalcavia, qualora si decidesse di demolire quella curva che verrebbe dismessa.
Per quanto riguarda la galleria "Partigiano", la situazione è più complessa.
Questa galleria la canne di lunghezza diversa.
La canna nord è lunga 412  metri mentre quella della direzione sud è lunga 144 m.
Qui si dovrebbe procedere in un altro modo.
Si potrebbe scavare una nuova galleria di fianco all'attuale canna nord.
Questa galleria diventerebbe la nuova canna nord.
L'attuale canna nord verrebbe così ampliata e riconvertita in canna sud.
L'attuale canna sud, che non verrebbe ampliata, verrebbe chiusa al traffico ed usata come galleria di servizio.
Il procedimento sarebbe simile a quello che sta usando per le gallerie "Novilara", "Cavallo" e "Sappanico" dell'Autostrada A14 Bologna-Taranto.
Inoltre, anche lo svincolo di Berceto andrebbe rifatto.
Ciò sarebbe un modo per migliorare questa autostrada che è importantissima.
Cordiali saluti.










martedì 12 giugno 2012

Auguri a tutti gli Antonio!

Cari amici ed amiche.

Oggi è il giorno di Sant'Antonio di Padova.
Faccio gli auguri a tutti gli Antonio.
Il nome Antonio deriva dal latino "Antonius" che, a sua volta, deriva dal greco "anteko", ossia "piccolo fiore" o "qualcosa che resiste".
Quindi, l'etimologia del nome Antonio è "Colui che resiste".
Del resto, proprio Sant'Antonio di Padova fu un esempio di ciò.
Egli non si fece prendere dall'ambizione che, come tale, non sarebbe nulla...se l'uomo non mettesse essa al centro di tutto.
Questo fece grande uno come Sant'Antonio di Padova.
Cordiali saluti.

Antonio Gramsci santo? No, era un diavolo!

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Gramsci Sant'Antonio? No, diavolo picconatore!".
Molti fanno una vera e propria agiografia su personaggi come Antonio Gramsci o Palmiro Togliatti.
In realtà, presi ideologicamente, questi personaggi avevano idee non proprio sante.
Gramsci, per esempio, predicò la presa del potere attraverso il controllo di tutti gangli vitali della società, come i sindacati, le scuole, il mondo della cultura e l'associazionismo.
Gramsci puntava a distruggere la nostra cultura, che era (ed è) fondata sulla classicità greco-romana e sulla tradizione giudaico-cristiana, per imporne un'altra completamente estranea all'Italia.
In pratica,  egli avrebbe ucciso il popolo italiano.
Se fosse andato in porto il suo piano, chi si sarebbe opposto ad esso sarebbe finito male.
Non ci sarebbe stata la democrazia perché sarebbe morta la cultura.
Forse, se si capisse meglio il comunismo, tante vie e piazze dedicate a Gramsci verrebbero "sbattezzate" e dedicate ad altri personaggi.
L'agiografia su Gramsci è frutto dell'ignoranza.
Cordiali saluti. 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.