Cari amici ed amiche.
A Lione, in Francia, è successo un fatto gravissimo.
L'ha riportato il sito "RAI Giornale Radio", con un suo articolo intitolato "Lione, ebrei presi a martellate".
Tre ragazzi di religione ebraica sono stati picchiati con spranghe e martelli.
Ciò è inaudito e vergognoso.
Sono solidale con queste tre persone.
Gli aggressori sono una decina di persone con le teste rasate.
Forse, i capelli rasati hanno raffreddato i loro neuroni.
Io trovo che quanto successo sia molto grave.
Ad aggravare ulteriormente è il brutto clima che stanno creando certi predicatori di odio, coloro che (ad esempio) addebitano questa crisi agli ebrei, parlando di "complotti giudaico massonici" ed altro.
Addirittura, ci sono certi cretini (scusatemi il termine) che dicono che il terremoto che ha colpito l'Emilia e la mia terra, il Mantovano al "complotto giudaico-massonico".
Quando il buon Dio diede l'intelligenza alle persone, molti dormivano.
L'antisemitismo è feccia!
La società civile, quella sana, deve ripudiare queste cose.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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lunedì 4 giugno 2012
Dal blog "Campari e De Maistre: "Non puoi essere etero. Lo dice lo Stato".
Cari amici ed amiche.
Leggete questo testo che ho preso dal blog "Campari e De Maistre" e che intitolato "Non puoi essere etero. Lo dice lo Stato":
"I campioni del “volemose bene” e del “ciascuno è libero di fare ciò che vuole” sono serviti: è al vaglio del Senato della California un disegno di legge che vieta alle persone omosessuali ego distoniche di accedere alle cure tese a correggerne l’orientamento sessuale. In pratica, se la norma verrà approvata i minori non potranno, neppure se lo desiderano, sottoporsi alle terapie “riparative” (inventate dal famoso psichiatra Joseph Nicolosi), mentre l’adulto che volesse avanzare una tale richiesta sarà costretto a presentare un consenso informato dove si afferma che “la terapia riparativa è sicuramente inefficace, se non pericolosa”. A presentare questo bello e soprattutto democratico disegnuccio di legge è stato il senatore Ted Lieu, appoggiato dall’Associazione Equality California, un gruppo di attivisti gay di San Francisco. L’unica terapia possibile per le persone omosessuali che vivono un disagio legato alla propria condizione sarà, a quel punto, quella “affermativa”, ossia quella che mira a fargli accettare, volente o nolente, il proprio orientamento sessuale.
In America, ad opporsi a questa norma sono anche coloro che si battono per l’autodeterminazione assoluta della persona. In effetti, essa si presenta come una incredibile ingerenza, degna di uno Stato totalitario (e qui non possono non venire alla mente le parole profetiche del beato Giovanni Paolo II che definì gli attuali Stati dei totalitarismi democratici), nella vita privata del paziente, di fatto obbligato ad accettare anche controvoglia la propria condizione.
Ciò che colpisce, ma non stupisce, è che dietro questa proposta di legge vi siano i fautori dei diritti per tutti, i paladini della non discriminazione, i gay appunto. Ma la contraddizione è solo apparente: il punto è stabilire se una condotta umana è buona o cattiva, lecita o illecita. Nel momento in cui si decide che essa è buona e lecita è logico e necessario agire di conseguenza incentivandola. Al contrario, se un comportamento è ritenuto cattivo e illecito si tenterà di reprimerlo (o quantomeno di racchiuderlo entro i confini della sfera privata) al fine di preservare la popolazione dal pericolo di una sua diffusione. La via di mezzo, ossia l’illusione di una pacifica convivenza tra due opposti sistemi di valori, non è logicamente possibile e prima o poi i nodi vengono al pettine. Ora, sono anni che nella nostra cultura si esalta il comportamento omosessuale e si decantano i gay come persone speciali, particolarmente intelligenti e sensibili: il mito del genio o dell’artista omosessuale al di là delle convenzioni sociali e superiore all’uomo medio è stato creato ad arte per traviare le menti di ragazzi e ragazze inevitabilmente attratti dai falsi modelli di libertà conditi in salsa politically correct. Gli Stati moderni hanno pedissequamente seguito il modello culturale egemone dapprima cancellando l’omosessualità dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, poi favorendo in ogni modo le unioni contro natura e perseguitando, anche penalmente, chi ad asse si oppone.
Il risultato? Se prima l’omosessualità era considerata - a torto o a ragione - una malattia, ora i malati da curare sono gli eterosessuali e con loro gli omosessuali che desiderano riappropriarsi della propria mascolinità. Il processo rivoluzionario non ha eliminato le disuguaglianze, semplicemente le ha invertite di segno.".
Leggete questo testo che ho preso dal blog "Campari e De Maistre" e che intitolato "Non puoi essere etero. Lo dice lo Stato":
"I campioni del “volemose bene” e del “ciascuno è libero di fare ciò che vuole” sono serviti: è al vaglio del Senato della California un disegno di legge che vieta alle persone omosessuali ego distoniche di accedere alle cure tese a correggerne l’orientamento sessuale. In pratica, se la norma verrà approvata i minori non potranno, neppure se lo desiderano, sottoporsi alle terapie “riparative” (inventate dal famoso psichiatra Joseph Nicolosi), mentre l’adulto che volesse avanzare una tale richiesta sarà costretto a presentare un consenso informato dove si afferma che “la terapia riparativa è sicuramente inefficace, se non pericolosa”. A presentare questo bello e soprattutto democratico disegnuccio di legge è stato il senatore Ted Lieu, appoggiato dall’Associazione Equality California, un gruppo di attivisti gay di San Francisco. L’unica terapia possibile per le persone omosessuali che vivono un disagio legato alla propria condizione sarà, a quel punto, quella “affermativa”, ossia quella che mira a fargli accettare, volente o nolente, il proprio orientamento sessuale.
In America, ad opporsi a questa norma sono anche coloro che si battono per l’autodeterminazione assoluta della persona. In effetti, essa si presenta come una incredibile ingerenza, degna di uno Stato totalitario (e qui non possono non venire alla mente le parole profetiche del beato Giovanni Paolo II che definì gli attuali Stati dei totalitarismi democratici), nella vita privata del paziente, di fatto obbligato ad accettare anche controvoglia la propria condizione.
Ciò che colpisce, ma non stupisce, è che dietro questa proposta di legge vi siano i fautori dei diritti per tutti, i paladini della non discriminazione, i gay appunto. Ma la contraddizione è solo apparente: il punto è stabilire se una condotta umana è buona o cattiva, lecita o illecita. Nel momento in cui si decide che essa è buona e lecita è logico e necessario agire di conseguenza incentivandola. Al contrario, se un comportamento è ritenuto cattivo e illecito si tenterà di reprimerlo (o quantomeno di racchiuderlo entro i confini della sfera privata) al fine di preservare la popolazione dal pericolo di una sua diffusione. La via di mezzo, ossia l’illusione di una pacifica convivenza tra due opposti sistemi di valori, non è logicamente possibile e prima o poi i nodi vengono al pettine. Ora, sono anni che nella nostra cultura si esalta il comportamento omosessuale e si decantano i gay come persone speciali, particolarmente intelligenti e sensibili: il mito del genio o dell’artista omosessuale al di là delle convenzioni sociali e superiore all’uomo medio è stato creato ad arte per traviare le menti di ragazzi e ragazze inevitabilmente attratti dai falsi modelli di libertà conditi in salsa politically correct. Gli Stati moderni hanno pedissequamente seguito il modello culturale egemone dapprima cancellando l’omosessualità dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, poi favorendo in ogni modo le unioni contro natura e perseguitando, anche penalmente, chi ad asse si oppone.
Il risultato? Se prima l’omosessualità era considerata - a torto o a ragione - una malattia, ora i malati da curare sono gli eterosessuali e con loro gli omosessuali che desiderano riappropriarsi della propria mascolinità. Il processo rivoluzionario non ha eliminato le disuguaglianze, semplicemente le ha invertite di segno.".
Non ho nulla di personale contro gli omosessuali ma ritengo che certe cose non possano essere taciute.
Io penso che certe decisioni prese da certi governi siano lesive sotto tutti i punti di vista.
Mi riferisco, per esempio, alla decisione del governo scozzese di abolire i termini "papà" e "mamma", come alle decisioni prese in California e di cui parla l'articolo qui sopra.
In pratica, uno Stato vuole imporre ad un privato cittadino i termini con cui chiamare un proprio congiunto, per "non offendere" una minoranza, per l'appunto gli omosessuali.
Questa non è democrazia ma è una dittatura vera e propria.
In pratica, lo Stato vieta ad una persona di chiamare i propri genitori "padre" e "madre", eliminando queste denominazioni dai codici civili, perché una minoranza potrebbe non essere d'accordo.
In una sana democrazia conta la maggioranza.
Certo, i diritti delle minoranze vanno rispettati, come va rispettata la loro dignità.
Ma non si può imporre il loro pensiero sulla maggioranza.
Quanto sta succedendo altro non è che un danno alla democrazia.
In pratica, "per non offendere i gay", lo Stato espunge le diciture "padre", "madre", "marito" e "moglie", negando (di fatto) il riconoscimento giuridico della famiglia.
Ciò è folle!
Questo è il degrado della società.
Cordiali saluti.
Il presidente Berlusconi, la battuta passa ma la sostanza resta
Cari amici ed amiche.
Leggete questo testo che mi è arrivato tramite il sito "Forzsilvio.it" e che recita:
"Caro Antonio gabriele,
ieri pomeriggio il presidente Berlusconi ha chiarito che dire che la Banca d'Italia stampi euro era una battuta paradossale e non una proposta. Precisazione inevitabile, stante le regole che governano la moneta unica europea.
A scanso di equivoci tra noi (e delle strumentalizzazioni interessate altrui), dobbiamo essere consapevoli che la sostanza di quanto detto venerdì dal nostro presidente resta:
1. Berlusconi ha chiarito che l'euro è uno strumento non è il fine dell'Europa.
2. Per questo il governo Monti, a fine mese, deve con vigore ottenere quanto chiesto lo scorso anno dal nostro governo e sostenuto da tutti gli economisti di buon senso: la Banca Centrale Europea sia la banca dell'Europa e dunque sia garante dei debiti pubblici dei Paesi dell'euro e, se necessario, stampi moneta.
3. L'esempio del Giappone, che ha un debito pubblico doppio del nostro ma ha alle spalle una banca nazionale garante e per questo non è oggetto di attacchi speculativi è sotto gli occhi di tutti.
4. Berlusconi ha chiarito che, qualora la signora Merkel continui a opporsi alle nostre richieste, due sono le soluzioni possibili: l'Italia esce dall'euro, ovviamente continuando a fare parte dell'Unione Europea; oppure la Germania esce dall'euro.
5. L'Europa è stata costruita per garantire pace e sviluppo a tutti i popoli che ne fanno parte, non solo alla Germania.
Questi sono i capisaldi del ragionamento fatto da Silvio Berlusconi venerdì. Questa è la linea sulla quale il Popolo della Libertà incalzerà il governo Monti.
Grazie per l'attenzione. Buona domenica,
on. Antonio Palmieri
responsabile internet PDL.".
Com'è noto, il presidente Berlusconi aveva lanciato una provocazione in cui l'Italia sarebbe uscita dall'Euro se l'Unione Europea (o meglio, la Germania) non avesse ascoltato la nostra voce.
Quella del presidente Berlusconi era solo un battuta e come tale va presa.
Tuttavia, il senso più profondo di essa rimane.
Infatti, c'è un grosso problema che è rappresentato di questo Euro che non ha dietro un'istituzione politica, che è retto e diretto dalla Banca Centrale Europea e che è alla mercé dei Paesi più forti, come la Germania.
Quest'ultima, con una certa tracotanza, sta facendo il bello ed il cattivo tempo.
Così, si rischia di danneggiare i Paesi, come l'Italia.
Del resto, la Germania ha guadagnato molto dall'Euro.
L'Euro, infatti, ha annichilito la concorrenza di Paesi (come l'Italia) che svalutando la propria moneta potevano reggere di fronte allo strapotere tedesco.
Oggi, questa cosa non è più possibile.
Sarà questo a determinante nel fallimento dell'Euro.
Gli imperi che puntano accentrare tutto su una sola area (come l'Impero Francese di Napoleone Bonaparte o il Terzo Reich) sono destinati a fallire.
L'Europa finirà così, se non cambia rotta.
Cordiali saluti.
Leggete questo testo che mi è arrivato tramite il sito "Forzsilvio.it" e che recita:
"Caro Antonio gabriele,
ieri pomeriggio il presidente Berlusconi ha chiarito che dire che la Banca d'Italia stampi euro era una battuta paradossale e non una proposta. Precisazione inevitabile, stante le regole che governano la moneta unica europea.
A scanso di equivoci tra noi (e delle strumentalizzazioni interessate altrui), dobbiamo essere consapevoli che la sostanza di quanto detto venerdì dal nostro presidente resta:
1. Berlusconi ha chiarito che l'euro è uno strumento non è il fine dell'Europa.
2. Per questo il governo Monti, a fine mese, deve con vigore ottenere quanto chiesto lo scorso anno dal nostro governo e sostenuto da tutti gli economisti di buon senso: la Banca Centrale Europea sia la banca dell'Europa e dunque sia garante dei debiti pubblici dei Paesi dell'euro e, se necessario, stampi moneta.
3. L'esempio del Giappone, che ha un debito pubblico doppio del nostro ma ha alle spalle una banca nazionale garante e per questo non è oggetto di attacchi speculativi è sotto gli occhi di tutti.
4. Berlusconi ha chiarito che, qualora la signora Merkel continui a opporsi alle nostre richieste, due sono le soluzioni possibili: l'Italia esce dall'euro, ovviamente continuando a fare parte dell'Unione Europea; oppure la Germania esce dall'euro.
5. L'Europa è stata costruita per garantire pace e sviluppo a tutti i popoli che ne fanno parte, non solo alla Germania.
Questi sono i capisaldi del ragionamento fatto da Silvio Berlusconi venerdì. Questa è la linea sulla quale il Popolo della Libertà incalzerà il governo Monti.
Grazie per l'attenzione. Buona domenica,
on. Antonio Palmieri
responsabile internet PDL.".
Com'è noto, il presidente Berlusconi aveva lanciato una provocazione in cui l'Italia sarebbe uscita dall'Euro se l'Unione Europea (o meglio, la Germania) non avesse ascoltato la nostra voce.
Quella del presidente Berlusconi era solo un battuta e come tale va presa.
Tuttavia, il senso più profondo di essa rimane.
Infatti, c'è un grosso problema che è rappresentato di questo Euro che non ha dietro un'istituzione politica, che è retto e diretto dalla Banca Centrale Europea e che è alla mercé dei Paesi più forti, come la Germania.
Quest'ultima, con una certa tracotanza, sta facendo il bello ed il cattivo tempo.
Così, si rischia di danneggiare i Paesi, come l'Italia.
Del resto, la Germania ha guadagnato molto dall'Euro.
L'Euro, infatti, ha annichilito la concorrenza di Paesi (come l'Italia) che svalutando la propria moneta potevano reggere di fronte allo strapotere tedesco.
Oggi, questa cosa non è più possibile.
Sarà questo a determinante nel fallimento dell'Euro.
Gli imperi che puntano accentrare tutto su una sola area (come l'Impero Francese di Napoleone Bonaparte o il Terzo Reich) sono destinati a fallire.
L'Europa finirà così, se non cambia rotta.
Cordiali saluti.
domenica 3 giugno 2012
Terremoto, si trema ancora!
Cari amici ed amiche.
L'incubo del terremoto continua.
Ieri c'è stata un'altra brutta scossa, il cui epicentro era compreso tra Novi e Concordia, in Provincia di Modena.
Essa si è sentita pesantemente anche qui da me.
Ci sono stati danni e paura.
Non è una bella situazione.
In Emilia, ci sono stati nuovi crolli.
Nel Mantovano, pare che le scuole di alcuni Comuni.
I Comuni sono: Mantova, Virgilio, Porto Mantovano, Curtatone, Castelbelforte, Roncoferraro, Bagnolo San Vito e Gonzaga.
Vorrei chiedere una cosa, a tutti:
Non fate gossip su questo evento.
Quanto sta succedendo è una cosa seria.
Piuttosto, fate delle opere utili, aiutando concretamente e facendo informazione.
A tale proposito, segnalo a tutti l'iniziativa che mi è stata segnalata dall'amico Marco Stella, che ringrazio.
E' stato aperto un conto corrente per aiutare i terremotati della Provincia di Mantova.
Chi vuole dare una mano, versi il suo contributo alla Banca Popolare di Sondrio, presso la filiale che si trova in Corso Vittorio Emanuele II n°154, a Mantova (CAP 46100).
Il numero IBAN è IT57 D 05696 11500 00001 16003X47.
La causale è "Terremoto".
Spero che in tanti aiutiate le popolazioni colpite.
Cordiali saluti.
L'incubo del terremoto continua.
Ieri c'è stata un'altra brutta scossa, il cui epicentro era compreso tra Novi e Concordia, in Provincia di Modena.
Essa si è sentita pesantemente anche qui da me.
Ci sono stati danni e paura.
Non è una bella situazione.
In Emilia, ci sono stati nuovi crolli.
Nel Mantovano, pare che le scuole di alcuni Comuni.
I Comuni sono: Mantova, Virgilio, Porto Mantovano, Curtatone, Castelbelforte, Roncoferraro, Bagnolo San Vito e Gonzaga.
Vorrei chiedere una cosa, a tutti:
Non fate gossip su questo evento.
Quanto sta succedendo è una cosa seria.
Piuttosto, fate delle opere utili, aiutando concretamente e facendo informazione.
A tale proposito, segnalo a tutti l'iniziativa che mi è stata segnalata dall'amico Marco Stella, che ringrazio.
E' stato aperto un conto corrente per aiutare i terremotati della Provincia di Mantova.
Chi vuole dare una mano, versi il suo contributo alla Banca Popolare di Sondrio, presso la filiale che si trova in Corso Vittorio Emanuele II n°154, a Mantova (CAP 46100).
Il numero IBAN è IT57 D 05696 11500 00001 16003X47.
La causale è "Terremoto".
Spero che in tanti aiutiate le popolazioni colpite.
Cordiali saluti.
La scienza? Non è contro la fede!
Cari amici ed amiche.
Ho trovato un sito molto interessante, il sito del Circolo scientifico e storico.
Questo sito mostra alcune testimonianze sulla storia della nostra fede che hanno ampio riscontro anche a livello scientifico.
Scienza e fede non sono incompatibili tra loro.
Semmai, la scienza spiega ciò che si vede.
La fede, invece, spiega ciò che non si vede.
Quindi, fede e scienza sono su due piani diversi ma non sono in contrapposizione.
La fede, certamente, non può prendere il posto della scienza.
La scienza si basa sulla ragione, sul calcolo e sulla ricerca.
La fede, invece, si basa sul il credere in Qualcuno di grande e trascendentale, senza l'uso della ragione.
Eppure, la fede ha bisogno della scienza e viceversa.
Senza la scienza, la fede rischia di diventare qualcosa di fumoso, una fisima.
Senza la fede, la scienza rischia di rendere l'uomo prigioniero di leggi e nozioni ed amorale.
L'uomo che rifiuta la fede in Dio ed accetta solo la scienza (trasformandola in una vera e propria "religione atea") riduce sé stesso e gli altri come delle macchine, relegando la morale al solo ambito privato.
Un uomo di questo tipo è incapace di amare e di essere empatico verso gli altri.
Un uomo di questo tipo ritiene che tutto sia determinato (determinismo), negando, per esempio, la distinzione tra bene e male.
Fede e scienza hanno bisogno l'una dell'altra.
Cordiali saluti.
Ho trovato un sito molto interessante, il sito del Circolo scientifico e storico.
Questo sito mostra alcune testimonianze sulla storia della nostra fede che hanno ampio riscontro anche a livello scientifico.
Scienza e fede non sono incompatibili tra loro.
Semmai, la scienza spiega ciò che si vede.
La fede, invece, spiega ciò che non si vede.
Quindi, fede e scienza sono su due piani diversi ma non sono in contrapposizione.
La fede, certamente, non può prendere il posto della scienza.
La scienza si basa sulla ragione, sul calcolo e sulla ricerca.
La fede, invece, si basa sul il credere in Qualcuno di grande e trascendentale, senza l'uso della ragione.
Eppure, la fede ha bisogno della scienza e viceversa.
Senza la scienza, la fede rischia di diventare qualcosa di fumoso, una fisima.
Senza la fede, la scienza rischia di rendere l'uomo prigioniero di leggi e nozioni ed amorale.
L'uomo che rifiuta la fede in Dio ed accetta solo la scienza (trasformandola in una vera e propria "religione atea") riduce sé stesso e gli altri come delle macchine, relegando la morale al solo ambito privato.
Un uomo di questo tipo è incapace di amare e di essere empatico verso gli altri.
Un uomo di questo tipo ritiene che tutto sia determinato (determinismo), negando, per esempio, la distinzione tra bene e male.
Fede e scienza hanno bisogno l'una dell'altra.
Cordiali saluti.
Terremoto, cosa sta accadendo?
Cari amici ed amiche.
Ho altre notizie sul terremoto che sta colpendo l'Emilia e la Provincia di Mantova.
Purtroppo, ieri sera, il nostro parroco, don Alberto Bertozzi, ha dato delle notizie non belle sulle condizioni della nostra chiesa.
Com'è noto, la chiesa di Roncoferraro è stata chiusa per precauzione.
Tuttavia, vi sono delle notizie che possono generare alcune preoccupazioni.
Vi sono delle crepe che dovranno essere valutate.
Ci sono state anche delle scosse.
Come ho già scritto anche su "Italia chiama Italia (nell'articolo intitolato "Terremoto, Mantovano a rischio!" ) la nostra Provincia rischia di avere dei problemi veramente grossi.
Ora, provo a spiegare quello che sta accadendo, avvalendomi anche di materiale scientifico che ho preso qua e là.
Il territorio mantovano è spaccato in due da una faglia che corre sotto il Po.
Questa faglia divide le Alpi dagli Appennini.
La placca appenninica spinge verso nord e da qui nascono i terremoti.
Ora, c'è da tenere conto di una cosa.
Il Po attuale è diverso da quello di secoli fa.
Gli argini ne hanno modificato il corso.
Per esempio, in origine, il centro abitato di Governolo si trovava a sud del Po.
Oggi, invece, si trova a nord, nel Comune di Roncoferraro.
Quindi, la faglia potrebbe avere una conformazione diversa rispetto all'attuale corso del Po.
Questo rischia di creare problemi.
Cordiali saluti.
Ho altre notizie sul terremoto che sta colpendo l'Emilia e la Provincia di Mantova.
Purtroppo, ieri sera, il nostro parroco, don Alberto Bertozzi, ha dato delle notizie non belle sulle condizioni della nostra chiesa.
Com'è noto, la chiesa di Roncoferraro è stata chiusa per precauzione.
Tuttavia, vi sono delle notizie che possono generare alcune preoccupazioni.
Vi sono delle crepe che dovranno essere valutate.
Ci sono state anche delle scosse.
Come ho già scritto anche su "Italia chiama Italia (nell'articolo intitolato "Terremoto, Mantovano a rischio!" ) la nostra Provincia rischia di avere dei problemi veramente grossi.
Ora, provo a spiegare quello che sta accadendo, avvalendomi anche di materiale scientifico che ho preso qua e là.
Il territorio mantovano è spaccato in due da una faglia che corre sotto il Po.
Questa faglia divide le Alpi dagli Appennini.
La placca appenninica spinge verso nord e da qui nascono i terremoti.
Ora, c'è da tenere conto di una cosa.
Il Po attuale è diverso da quello di secoli fa.
Gli argini ne hanno modificato il corso.
Per esempio, in origine, il centro abitato di Governolo si trovava a sud del Po.
Oggi, invece, si trova a nord, nel Comune di Roncoferraro.
Quindi, la faglia potrebbe avere una conformazione diversa rispetto all'attuale corso del Po.
Questo rischia di creare problemi.
Cordiali saluti.
La Trinità e la famiglia
Oggi si festeggia la Santissima Trinità, quel Dio che si manifesta nel Padre che crea, il Figlio che salva e lo Spirito Santo che anima i fedeli in ogni dì.
La Santissima Trinità è l'amore, Deus caritas est.
Ora, il cemento della famiglia è l'amore, amore che si manifesta nell'eros, nell'agape e nella caritas.
Oggi, purtroppo, l'eros tende a prevalere su gli altri aspetti.
Gli effetti si vedono.
L'eros è l'amore che pretende ed esige la reciprocità, l'amore carnale ed umano.
Questo tipo di amore, per quanto importante, è limitato.
La Trinità, invece, è un amore che va oltre l'eros e attraverso l'agape arriva alla caritas, l'amore perfetto e gratuito.
Forse, la famiglia dovrebbe diventare più simile alla Santissima Trinità.
In questo senso, credo che serva una "Contro-Rivoluzione culturale".
Ho qui un testo tratto da "Le Lettere di Berlicche " e recita:
"«[…] Ma nel clima intellettuale che siamo finalmente riusciti a produrre per tutta l'Europa Occidentale, non bisogna preoccuparsi di ciò. Soltanto i dotti leggono i libri vecchi e noi abbiamo trattato i dotti in tal maniera che, di tutti gli uomini, essi sono quelli che con minore probabilità diverranno più saggi, facendolo. Siamo riusciti in ciò inculcando il "punto di vista storico". Il "punto di vista storico" significa, in poche parole, che quando un uomo dotto incontra una qualsiasi affermazione da un libro vecchio, la domanda che non si farà mai è se tale affermazione sia vera. Si chiederà chi ha fatto sentire il suo influsso sul vecchio scrittore, e fino a qual punto l'affermazione s'accorda con ciò che ha detto in altri libri, e quale fase esso illustra nello sviluppo dell'autore, o nella storia generale del pensiero, e come incise su scrittori più recenti, e se è stato spesso capito male (particolarmente dai colleghi dell'uomo dotto), e quale è stata la tendenza generale della critica negli ultimi dieci anni, e quale è lo "stato attuale della questione". Considerare l'antico scrittore come una possibile fonte di conoscenza -anticipare che ciò che egli disse potrebbe possibilmente modificare i tuoi pensieri o il tuo modo di comportarti- sarebbe rigettato come segno di indicibile semplicità di mente. E dal momento che noi non possiamo imbrogliare l'intera razza umana per tutta la lunghezza del tempo, ci è di suprema importanza tagliare ogni generazione fuori da tutte le altre. Dove infatti la cultura commercia liberamente fra le età sorge sempre il pericolo che gli errori caratteristici di una possano venir corretti dalle verità caratteristiche di un'altra. Ma grazie a Nostro Padre e al "punto di vista storico", i grandi studiosi sono nutriti di passato tanto poco quanto la maggior parte degli zotici ignoranti sostengono che “la storia son tutte balle."» (C.S. Lewis, Le Lettere di Berlicche, pag. 112, Oscar Mondadori)".
Ringrazio Valentina Ragaglia, che ha messo questo spunto su Facebook.
Oggi, vi è una certa filosofia figlia della Rivoluzione francese e del laicismo illuminista che tende a volere allontanare Dio dalla vita pubblica e con egli tutte le cose che gli sono legate.
La famiglia, in sé, è legata a Dio.
Dio creò l'uomo e la donna perché formassero il genere umano.
Ora, il primo attacco contro Dio è l'attacco alla famiglia, il fondamento stesso della sua creazione.
Forse, per questo, rivolgendosi ai giovani, il Santo Padre Benedetto XVI ha detto di non lasciarsi abbindolare dagli egoismi.
Il "Family day" che oggi si celebra a Milano ribadisce ciò.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.