Cari amici ed amiche.
Premetto, non sono un animalista nel senso stretto del termine.
Non sono contrario alla caccia (anzi, in certi casi, la ritengo necessaria) e sono anche un antivegetariano dichiarato.
Adoro le grigliate di carne, gli arrosti, l'ottimo salame mantovano, il prosciutto di Parma ed il castrato siciliano.
Però, quanto sta succedendo a Green Hill (il canile-lager che si trova a Montichiari, in Provincia di Brescia) è vergognoso.
Un conto è uccidere un animale per nutrirsi delle sue carni.
Un conto è cacciare per abbattere degli animali infestanti.
A mio modo di vedere, tutto ciò è accettabile, poiché fa parte della natura.
Un altro, invece, è fare morire degli animali indifesi tra mille sofferenze, per fare degli esperimenti scientifici e quant'altro, cosa che sta succedendo a Green Hill.
Chi gestisce quel canile-lager ha una coscienza?
Ciò è inammissibile.
C'è una forte protesta, portata avanti dall'onorevole Michela Vittoria Brambilla (Popolo della Libertà=
Su Facebook c'è anche una pagina intitolata "Occupy Green Hill".
Spero che in tanti protestino di fronte a questo scempio.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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lunedì 30 aprile 2012
Ridateci la morte cattolica!
Cari amici ed amiche.
Sul blog "Campari De Maistre", ho letto un interessante articolo scritto da Federico Catani ed intitolato "Ridateci la morte cattolica!".
Effettivamente, sono concorde con Catani.
Oggi, tutto è spettacolo, persino un funerale.
Sembra che così si creda di mostrare maggiore dolore per il defunto e di rendere plateale ogni sensazione.
L'ultimo esempio di ciò è il caso di Piermario Morosini, il calciatore che militava nel Livorno e che è morto il 14 aprile scorso.
Ora, prima che morisse, pochi sapevano che chi fosse questo ragazzo di venticinque anni.
Con la sua morte, sono spuntati amici e parenti, pronti a parlare di lui in televisione o sui giornali.
Magari, molti di loro non lo conoscevano.
Questa è una spettacolarizzazione della morte.
Tutte le scene che hanno accompagnato la morte di Morosini, da quello che è successo in campo a funerale, è stato messo in televisione con tanto di moviola e dibattito, come se fosse stato un goal nella partita.
Tutto questo zelo sembra fatto più per fare audience che per fare capire il reale dolore dei cari del povero Morosini, un ragazzo di 25 anni.
L'articolo di Catani ha un punto molto interessante che recita:
"Perché Tarquinio e compagni non hanno usato lo stesso zelo per difendere Benedetto XVI dagli attacchi subiti nel 2009 per la remissione della scomunica ai vescovi lefebvriani e nel 2010 per i casi di pedofilia? ".
Questa domanda era stata posta dal giornalista Antonio Socci al direttore del quotidiano della CEI "L'Avvenire", Marco Tarquinio.
Anche una certa informazione cattolica ha ceduto al fascino dell'audience.
Se questa non è cupidigia, io sono il re d'Inghilterra.
La morte è una cosa seria.
Ora, faccio un discorso simile a quello di Catani.
Io, facendo una sorta di testamento, alla mia morte vorrei che il mio funerale venisse celebrato secondo il rito tridentino e che il prete facesse tante messe in mio suffragio, per l'anima mia.
Comunque, come l'amico che ha fatto l'articolo, cercherò di togliergli un po' di lavoro.
Cordiali saluti.
Sul blog "Campari De Maistre", ho letto un interessante articolo scritto da Federico Catani ed intitolato "Ridateci la morte cattolica!".
Effettivamente, sono concorde con Catani.
Oggi, tutto è spettacolo, persino un funerale.
Sembra che così si creda di mostrare maggiore dolore per il defunto e di rendere plateale ogni sensazione.
L'ultimo esempio di ciò è il caso di Piermario Morosini, il calciatore che militava nel Livorno e che è morto il 14 aprile scorso.
Ora, prima che morisse, pochi sapevano che chi fosse questo ragazzo di venticinque anni.
Con la sua morte, sono spuntati amici e parenti, pronti a parlare di lui in televisione o sui giornali.
Magari, molti di loro non lo conoscevano.
Questa è una spettacolarizzazione della morte.
Tutte le scene che hanno accompagnato la morte di Morosini, da quello che è successo in campo a funerale, è stato messo in televisione con tanto di moviola e dibattito, come se fosse stato un goal nella partita.
Tutto questo zelo sembra fatto più per fare audience che per fare capire il reale dolore dei cari del povero Morosini, un ragazzo di 25 anni.
L'articolo di Catani ha un punto molto interessante che recita:
"Perché Tarquinio e compagni non hanno usato lo stesso zelo per difendere Benedetto XVI dagli attacchi subiti nel 2009 per la remissione della scomunica ai vescovi lefebvriani e nel 2010 per i casi di pedofilia? ".
Questa domanda era stata posta dal giornalista Antonio Socci al direttore del quotidiano della CEI "L'Avvenire", Marco Tarquinio.
Anche una certa informazione cattolica ha ceduto al fascino dell'audience.
Se questa non è cupidigia, io sono il re d'Inghilterra.
La morte è una cosa seria.
Ora, faccio un discorso simile a quello di Catani.
Io, facendo una sorta di testamento, alla mia morte vorrei che il mio funerale venisse celebrato secondo il rito tridentino e che il prete facesse tante messe in mio suffragio, per l'anima mia.
Comunque, come l'amico che ha fatto l'articolo, cercherò di togliergli un po' di lavoro.
Cordiali saluti.
domenica 29 aprile 2012
Terza stella alla Juventus? Sarebbe inopportuna!
Cari amici ed amiche.
Voglio esprimere un parere in merito alla questione della Juventus che avrebbe chiesto la terza Sstella, qualora dovesse vincere il Campionato.
Da milanista, e quindi, da tifoso della squadra che è la diretta rivale della Juventus, mi auguro che perda qualche partita.
Sportivamente, però, riconosco che la Juventus sta facendo un Campionato sopra le righe e può vincerlo.
Ora, voglio parlare della questione, prendendo spunto da un articolo scritto da Simona Aiuti su "Italia chiama Italia".
L'articolo in questione è intitolato "Calciopoli, brutta uscita di Albertini su terza stella Juventus".
In questo articolo, si parla di alcune frasi del vice-presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Demetrio Albertini.
Io ritengo che la Juventus abbia le carte in regola per vincere il Campionato, esattamente come le ha il Milan.
Quindi, se essa dovesse vincere il Campionato, chapeau.
Tuttavia, a mio giudizio, gli juventini non possono chiedere la terza stella, in caso di vittoria.
Sarebbe una cosa inopportuna.
Come noi milanisti, gli juventini ebbero molto da dire sul fatto che all'Inter fosse stato assegnato lo scudetto del 2006, dopo lo scandalo di Calciopoli che fece andare la Juventus in Serie B.
Mi ricordo degli juventini che dicevano: "Gli scudetti si vincono sul campo".
Ora, credo che lo stesso discorso debba valere anche per la terza stella che la Juventus vorrebbe.
Gli juventini devono accettare il fatto che gli scudetti del 2005 e del 2006 le siano stati revocati.
Per questo motivo, sarebbe inopportuno dare la terza stella alla Juventus.
Tra l'altro, c'è anche un'altra cosa.
Il Milan è stato penalizzato da alcune scelte arbitrali.
In alcune partite, sono stati annullati dei goal regolari.
Le partite in questione sono:
Fiorentina-Milan (20 novembre 2011, 0-0)
Milan-Juventus (26 febbraio 2012, 1-1)
Catania-Milan (01 aprile 2012, 1-1)
Milan-Bologna (22 aprile 2012, 1-1)
I goal in questione erano regolari e sarebbero potuti essere determinanti.
Per degli errori arbitrali, il Milan potrebbe avere perso ben otto punti.
Quindi, il Milan non avrebbe diritto di lamentarsi come ce l'ha la Juventus?
Tra l'altro, il nostro calcio non gode di grande reputazione.
Io penso che se la richiesta della Juventus dovesse essere accolta, il nostro calcio diventerebbe oggetto di ludibrio per tutta l'Europa.
Il nostro calcio è già oggetto di scherno.
Tra veri scandali, Calciopoli e scommesse, errori arbitrali, violenza negli stadi, antisemitismo dalle curve, clubs indebitati e poco competitivi e discussioni che sanno più di politica che di sport, il nostro calcio non sta bene.
Se dessero la terza stella alla Juventus, all'estero saremmo irrisi.
La Juventus vuole la terza stella?
Vinca trenta scudetti e l'avrà.
Siamo sportivi, almeno per una volta!
Cordiali saluti.
Voglio esprimere un parere in merito alla questione della Juventus che avrebbe chiesto la terza Sstella, qualora dovesse vincere il Campionato.
Da milanista, e quindi, da tifoso della squadra che è la diretta rivale della Juventus, mi auguro che perda qualche partita.
Sportivamente, però, riconosco che la Juventus sta facendo un Campionato sopra le righe e può vincerlo.
Ora, voglio parlare della questione, prendendo spunto da un articolo scritto da Simona Aiuti su "Italia chiama Italia".
L'articolo in questione è intitolato "Calciopoli, brutta uscita di Albertini su terza stella Juventus".
In questo articolo, si parla di alcune frasi del vice-presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Demetrio Albertini.
Io ritengo che la Juventus abbia le carte in regola per vincere il Campionato, esattamente come le ha il Milan.
Quindi, se essa dovesse vincere il Campionato, chapeau.
Tuttavia, a mio giudizio, gli juventini non possono chiedere la terza stella, in caso di vittoria.
Sarebbe una cosa inopportuna.
Come noi milanisti, gli juventini ebbero molto da dire sul fatto che all'Inter fosse stato assegnato lo scudetto del 2006, dopo lo scandalo di Calciopoli che fece andare la Juventus in Serie B.
Mi ricordo degli juventini che dicevano: "Gli scudetti si vincono sul campo".
Ora, credo che lo stesso discorso debba valere anche per la terza stella che la Juventus vorrebbe.
Gli juventini devono accettare il fatto che gli scudetti del 2005 e del 2006 le siano stati revocati.
Per questo motivo, sarebbe inopportuno dare la terza stella alla Juventus.
Tra l'altro, c'è anche un'altra cosa.
Il Milan è stato penalizzato da alcune scelte arbitrali.
In alcune partite, sono stati annullati dei goal regolari.
Le partite in questione sono:
Fiorentina-Milan (20 novembre 2011, 0-0)
Milan-Juventus (26 febbraio 2012, 1-1)
Catania-Milan (01 aprile 2012, 1-1)
Milan-Bologna (22 aprile 2012, 1-1)
I goal in questione erano regolari e sarebbero potuti essere determinanti.
Per degli errori arbitrali, il Milan potrebbe avere perso ben otto punti.
Quindi, il Milan non avrebbe diritto di lamentarsi come ce l'ha la Juventus?
Tra l'altro, il nostro calcio non gode di grande reputazione.
Io penso che se la richiesta della Juventus dovesse essere accolta, il nostro calcio diventerebbe oggetto di ludibrio per tutta l'Europa.
Il nostro calcio è già oggetto di scherno.
Tra veri scandali, Calciopoli e scommesse, errori arbitrali, violenza negli stadi, antisemitismo dalle curve, clubs indebitati e poco competitivi e discussioni che sanno più di politica che di sport, il nostro calcio non sta bene.
Se dessero la terza stella alla Juventus, all'estero saremmo irrisi.
La Juventus vuole la terza stella?
Vinca trenta scudetti e l'avrà.
Siamo sportivi, almeno per una volta!
Cordiali saluti.
Don Giorgio, vergognati e lascia i pace Israele!
Cari Amici ed amiche.
Guardate il video qui sopra.
Il prete di Rovagnate, don Giorgio De Capitani, ha deciso di attaccare Israele.
Dopo avere detto delle cose belle sugli ebrei (forse per sua convenienza), il presule ribelle (che sarebbe da scomunicare) ha iniziato a gettare fango su Israele.
Secondo me, don Giorgio dovrebbe finirla.
Israele è la casa degli ebrei, i nostri fratelli maggiori.
Gli ebrei formarono lo Stato di Israele dopo quello che successe qui in Europa.
In fondo, la Terra Santa è casa loro.
Ora, lui dice che non è giusto che gli ebrei attacchino gli Arabi.
Tuttavia, voglio ricordare che gli Arabi uccidono gli Israeliani con i loro attentati suicidi.
Forse, per don Giorgio i morti non sono eguali, visto che piange per quelli arabi e non dice nulla per gli israeliani che vengono uccisi dagli attentati.
Dovrebbe solo vergognarsi!
In altri video, egli inneggia a Vittorio Arrigoni, una persona che odiava lo Stato di Israele ed inneggiava ai terroristi.
Questo prete non rappresenta noi cattolici!
Cordiali saluti.
Cristo, buon pastore. Dalle «Omelie sui Vangeli» di san Gregorio Magno, papa
Cari amici ed amiche.
Leggete questa nota di Giovanni Covino (SEFT) che ha preso un brano dalle "Omelie sui Vangeli" di San Gregorio Magno:
"«Io sono il buon Pastore; conosco le mie pecore», cioè le amo, «e le mie pecore conoscono me» (Gv 10, 14). Come a dire apertamente: corrispondono all'amore di chi le ama. La conoscenza precede sempre l'amore della verità.
Domandatevi, fratelli carissimi, se siete pecore del Signore, se lo conoscete, se conoscete il lume della verità. Parlo non solo della conoscenza della fede, ma anche di quella dell'amore; non del solo credere, ma anche dell'operare. L'evangelista Giovanni, infatti, spiega: «Chi dice: Conosco Dio, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo» (1 Gv 2, 4).
Perciò in questo stesso passo il Signore subito soggiunge: «Come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e offro la vita per le pecore«(Gv 10, 15). Come se dicesse esplicitamente: da questo risulta che io conosco il Padre e sono conosciuto dal Padre, perché offro la mia vita per le mie pecore; cioè io dimostro in quale misura amo il Padre dall'amore con cui muoio per le pecore.
Di queste pecore di nuovo dice: Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna (cfr. Gv 10, 14-16). Di esse aveva detto poco prima: «Se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo» (Gv 10, 9). Entrerà cioè nella fede, uscirà dalla fede alla visione, dall'atto di credere alla contemplazione, e troverà i pascoli nel banchetto eterno.
Le sue pecore troveranno i pascoli, perché chiunque lo segue con cuore semplice viene nutrito con un alimento eternamente fresco. Quali sono i pascoli di queste pecore, se non gli intimi gaudi del paradiso, ch'è eterna primavera? Infatti pascolo degli eletti è la presenza del volto di Dio, e mentre lo si contempla senza paura di perderlo, l'anima si sazia senza fine del cibo della vita.
Cerchiamo, quindi, fratelli carissimi, questi pascoli, nei quali possiamo gioire in compagnia di tanti concittadini. La stessa gioia di coloro che sono felici ci attiri. Ravviviamo, fratelli, il nostro spirito. S'infervori la fede in ciò che ha creduto. I nostri desideri s'infiammino per i beni superni. In tal modo amare sarà già un camminare.
Nessuna contrarietà ci distolga dalla gioia della festa interiore, perché se qualcuno desidera raggiungere la mèta stabilita, nessuna asperità del cammino varrà a trattenerlo. Nessuna prosperità ci seduca con le sue lusinghe, perché sciocco è quel viaggiatore che durante il suo percorso si ferma a guardare i bei prati e dimentica di andare là dove aveva intenzione di arrivare.".
Nella Messe che si sono celebrate ieri e che si celebrano oggi, si e parlato (e si parla) di Gesù che annunciò di essere il buon pastore.
Essere pastore significa guidare le pecore verso il cibo e tutto ciò che ad esse serve e proteggerle.
Come il pastore nutre e proteggere il proprio gregge, così Cristo protesse dal male il suo popolo, lo condusse alla salvezza e riunì intorno a lui.
Cristo fece ciò e la Chiesa fu fatta secondo il suo modello.
Il Papa, i vescovi, i sacerdoti, i presbiteri ed i diaconi debbono operare come operò Gesù Cristo.
Io penso che fare il sacerdote sia difficile.
Non sono un prete ma, vedendo l'andazzo attuale, ritengo che quello del sacerdote sia un mestiere molto difficile.
La gente è sempre meno incline alla carità e a quei valori che sono tipici del Cristianesimo.
In più, c'è anche l'anticlericalismo.
Vi invito a guardare questa vergognosa foto qui sotto.
E' facile "sparare" contro il Papa e contro la Chiesa ed accusarli di nefandezze di ogni tipo.
Che contro il Papa e la Chiesa vi sia una certa ostilità è cosa nota.
Però, questa ostilità è pura demagogia.
La Chiesa fa opere di bene e ci sono sacerdoti che rischiano anche la vita, pur di fare del bene per la propria comunità.Eppure, di questi eroi non si parla. Si parla bene solo di quei preti graditi da una certa opinione pubblica, preti come don Andrea Gallo, don Farinella o don Giorgio De Capitani (nelle foto) che tra l'altro dicono delle cose che sono difformi dalla dottrina cattolica.
Io trovo che oggi la Chiesa sia come una barca nella tempesta.
Preghiamo il buon Dio perché ci siano nuovi buoni pastori.
Cordiali saluti.
Leggete questa nota di Giovanni Covino (SEFT) che ha preso un brano dalle "Omelie sui Vangeli" di San Gregorio Magno:
"«Io sono il buon Pastore; conosco le mie pecore», cioè le amo, «e le mie pecore conoscono me» (Gv 10, 14). Come a dire apertamente: corrispondono all'amore di chi le ama. La conoscenza precede sempre l'amore della verità.
Domandatevi, fratelli carissimi, se siete pecore del Signore, se lo conoscete, se conoscete il lume della verità. Parlo non solo della conoscenza della fede, ma anche di quella dell'amore; non del solo credere, ma anche dell'operare. L'evangelista Giovanni, infatti, spiega: «Chi dice: Conosco Dio, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo» (1 Gv 2, 4).
Perciò in questo stesso passo il Signore subito soggiunge: «Come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e offro la vita per le pecore«(Gv 10, 15). Come se dicesse esplicitamente: da questo risulta che io conosco il Padre e sono conosciuto dal Padre, perché offro la mia vita per le mie pecore; cioè io dimostro in quale misura amo il Padre dall'amore con cui muoio per le pecore.
Di queste pecore di nuovo dice: Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna (cfr. Gv 10, 14-16). Di esse aveva detto poco prima: «Se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo» (Gv 10, 9). Entrerà cioè nella fede, uscirà dalla fede alla visione, dall'atto di credere alla contemplazione, e troverà i pascoli nel banchetto eterno.
Le sue pecore troveranno i pascoli, perché chiunque lo segue con cuore semplice viene nutrito con un alimento eternamente fresco. Quali sono i pascoli di queste pecore, se non gli intimi gaudi del paradiso, ch'è eterna primavera? Infatti pascolo degli eletti è la presenza del volto di Dio, e mentre lo si contempla senza paura di perderlo, l'anima si sazia senza fine del cibo della vita.
Cerchiamo, quindi, fratelli carissimi, questi pascoli, nei quali possiamo gioire in compagnia di tanti concittadini. La stessa gioia di coloro che sono felici ci attiri. Ravviviamo, fratelli, il nostro spirito. S'infervori la fede in ciò che ha creduto. I nostri desideri s'infiammino per i beni superni. In tal modo amare sarà già un camminare.
Nessuna contrarietà ci distolga dalla gioia della festa interiore, perché se qualcuno desidera raggiungere la mèta stabilita, nessuna asperità del cammino varrà a trattenerlo. Nessuna prosperità ci seduca con le sue lusinghe, perché sciocco è quel viaggiatore che durante il suo percorso si ferma a guardare i bei prati e dimentica di andare là dove aveva intenzione di arrivare.".
Nella Messe che si sono celebrate ieri e che si celebrano oggi, si e parlato (e si parla) di Gesù che annunciò di essere il buon pastore.
Essere pastore significa guidare le pecore verso il cibo e tutto ciò che ad esse serve e proteggerle.
Come il pastore nutre e proteggere il proprio gregge, così Cristo protesse dal male il suo popolo, lo condusse alla salvezza e riunì intorno a lui.
Cristo fece ciò e la Chiesa fu fatta secondo il suo modello.
Il Papa, i vescovi, i sacerdoti, i presbiteri ed i diaconi debbono operare come operò Gesù Cristo.
Io penso che fare il sacerdote sia difficile.
Non sono un prete ma, vedendo l'andazzo attuale, ritengo che quello del sacerdote sia un mestiere molto difficile.
La gente è sempre meno incline alla carità e a quei valori che sono tipici del Cristianesimo.
In più, c'è anche l'anticlericalismo.
Vi invito a guardare questa vergognosa foto qui sotto.
E' facile "sparare" contro il Papa e contro la Chiesa ed accusarli di nefandezze di ogni tipo.
Che contro il Papa e la Chiesa vi sia una certa ostilità è cosa nota.
Però, questa ostilità è pura demagogia.
La Chiesa fa opere di bene e ci sono sacerdoti che rischiano anche la vita, pur di fare del bene per la propria comunità.Eppure, di questi eroi non si parla. Si parla bene solo di quei preti graditi da una certa opinione pubblica, preti come don Andrea Gallo, don Farinella o don Giorgio De Capitani (nelle foto) che tra l'altro dicono delle cose che sono difformi dalla dottrina cattolica.
Io trovo che oggi la Chiesa sia come una barca nella tempesta.
Preghiamo il buon Dio perché ci siano nuovi buoni pastori.
Cordiali saluti.
Storia della Madonna di Tindari
Cari amici ed amiche.
Vi voglio parlare di un santuario che ho sempre avuto occasione di vedere dall'Autostrada A20 Messina-Palermo ma che non ho mai avuto la fortuna di visitare.
Il santuario in questione è quello della Madonna di Tindari, un importante luogo di culto che si trova non lontano da Patti, in Provincia di Messina, su un promontorio che si affaccia sul mare e che oggi è attraversato dal tunnel dell'Autostrada A20.
Il santuario che oggi noi vediamo è relativamente recente.
Esso risale al secolo scorso.
La sua costruzione iniziò nel 1953.
La devozione verso la Madonna, però, è molto antica, antica come la statua della Vergine che tiene in braccio Gesù.
Molto probabilmente, l'origine di questa statua è orientale, bizantina.
Intorno ad essa c'è un mistero.
Infatti, l'abate Spitaleri (1751) parlò di un'"Immagine miracolosissima di Maria Santissima con stupendo portento venuta dall'Africa".
Che la statua sia di origine bizantina è dimostrato dal fatto che il Bambin Gesù sia raffigurato da adulto e e benedicente.
Secondo alcuni, la statua venne in Sicilia durante il periodo in cui a Costantinopoli regnava l'imperatore Leone III Isaurico (675-18 giugno 741).
Nel 726, quest'ultimo emise un editto che proibiva il culto delle immagini sacre, l'Editto dell'iconoclastia.
Questo editto vietava il culto delle immagini sacre.
Secondo altri, la statua fu portata dai Crociati nel tra il XII ed il XIII secolo.
Qui, potrebbe esserci stato il contributo dei Cavalieri Templari che erano molto legati alle "Madonne nere".
Questo cavalieri, ad esempio, erano legati al Santuario della Madonna di Loreto come a quello di Montserrat, in Spagna.
Anche questi santuari hanno delle "Madonne nere", com'è nera quella di Tindari.
Proprio questa è la particolarità di questa statua.
Ad essa è legata una leggenda.
Una donna pregò la Madonna di Tindari per chiedere la guarigione della sua figlioletta ammalata.
La bambina guarì e la signora decise di andare a Tindari a ringrazia la Madonna.
Arrivata sul posto, la donna vide la statua ma vistala bruna in faccia disse: "Sono partita da lontano per vedere una più brutta di me".
Delusa, ella ripartì in cerca della Madonna miracolosa.
Nel frattempo, la bambina venne lasciata incustodita e cadde dal dirupo.
La madre, pentita di quello che disse, chiese alla Madonna di salvare la propria figlia.
La bambina fu trovata viva e vegeta su un arenile che si formò sotto di lei.
Quello della Madonna di Tindari è un santuario molto importante.
Esso è un luogo di culto in cui la fede è vissuta in modo autentico, come il Santuario della Madonna di Grazie (che si trova a Curtatone, in Provincia di Mantova) o quello di Polsi, che si trova a Reggio Calabria.
Sono tutti luoghi molto importanti.
Da persona che ama collezionare monete e cartoline dei vari posti, se dovessi andare a Tindari, farei una cosa.
Dopo avere pregato nel santuario, comprerei delle cartoline e terrei una di queste per me.
La visita di luoghi come questo va condivisa con i propri parenti ed amici e va portata nel cuore.
Allora, ricordiamoci delle parole che si trovano alla base della statua e che recitano:
"NIGRA SUM SED FORMOSA".
Ringrazio l'amica Alessandra Spanò che ha messo la foto su Facebook.
Cordiali saluti.
Vi voglio parlare di un santuario che ho sempre avuto occasione di vedere dall'Autostrada A20 Messina-Palermo ma che non ho mai avuto la fortuna di visitare.
Il santuario in questione è quello della Madonna di Tindari, un importante luogo di culto che si trova non lontano da Patti, in Provincia di Messina, su un promontorio che si affaccia sul mare e che oggi è attraversato dal tunnel dell'Autostrada A20.
Il santuario che oggi noi vediamo è relativamente recente.
Esso risale al secolo scorso.
La sua costruzione iniziò nel 1953.
La devozione verso la Madonna, però, è molto antica, antica come la statua della Vergine che tiene in braccio Gesù.
Molto probabilmente, l'origine di questa statua è orientale, bizantina.
Intorno ad essa c'è un mistero.
Infatti, l'abate Spitaleri (1751) parlò di un'"Immagine miracolosissima di Maria Santissima con stupendo portento venuta dall'Africa".
Che la statua sia di origine bizantina è dimostrato dal fatto che il Bambin Gesù sia raffigurato da adulto e e benedicente.
Secondo alcuni, la statua venne in Sicilia durante il periodo in cui a Costantinopoli regnava l'imperatore Leone III Isaurico (675-18 giugno 741).
Nel 726, quest'ultimo emise un editto che proibiva il culto delle immagini sacre, l'Editto dell'iconoclastia.
Questo editto vietava il culto delle immagini sacre.
Secondo altri, la statua fu portata dai Crociati nel tra il XII ed il XIII secolo.
Qui, potrebbe esserci stato il contributo dei Cavalieri Templari che erano molto legati alle "Madonne nere".
Questo cavalieri, ad esempio, erano legati al Santuario della Madonna di Loreto come a quello di Montserrat, in Spagna.
Anche questi santuari hanno delle "Madonne nere", com'è nera quella di Tindari.
Proprio questa è la particolarità di questa statua.
Ad essa è legata una leggenda.
Una donna pregò la Madonna di Tindari per chiedere la guarigione della sua figlioletta ammalata.
La bambina guarì e la signora decise di andare a Tindari a ringrazia la Madonna.
Arrivata sul posto, la donna vide la statua ma vistala bruna in faccia disse: "Sono partita da lontano per vedere una più brutta di me".
Delusa, ella ripartì in cerca della Madonna miracolosa.
Nel frattempo, la bambina venne lasciata incustodita e cadde dal dirupo.
La madre, pentita di quello che disse, chiese alla Madonna di salvare la propria figlia.
La bambina fu trovata viva e vegeta su un arenile che si formò sotto di lei.
Quello della Madonna di Tindari è un santuario molto importante.
Esso è un luogo di culto in cui la fede è vissuta in modo autentico, come il Santuario della Madonna di Grazie (che si trova a Curtatone, in Provincia di Mantova) o quello di Polsi, che si trova a Reggio Calabria.
Sono tutti luoghi molto importanti.
Da persona che ama collezionare monete e cartoline dei vari posti, se dovessi andare a Tindari, farei una cosa.
Dopo avere pregato nel santuario, comprerei delle cartoline e terrei una di queste per me.
La visita di luoghi come questo va condivisa con i propri parenti ed amici e va portata nel cuore.
Allora, ricordiamoci delle parole che si trovano alla base della statua e che recitano:
"NIGRA SUM SED FORMOSA".
Ringrazio l'amica Alessandra Spanò che ha messo la foto su Facebook.
Cordiali saluti.
sabato 28 aprile 2012
Antisemitismo, alcuni dati allarmanti
Cari amici ed amiche.
Su Facebook, ho trovato questo articolo:
"Oggi in Europa:
Su Facebook, ho trovato questo articolo:
"Oggi in Europa:
•Circa un terzo degli europei mostra significativi livelli di anti semitismo
•Più della metà degli europei vede Israele come "la più grande minaccia alla pace nel mondo"
• Il tradizionale stereotipo anti semita dell'ebreo affamato di soldi, resta forte
•Il "nuovo antisemitismo" che usa "l'anti sionismo" come copertura per l'odio contro gli ebrei, compresa la negazione della Shoah e le teorie complottiste è in netto incremento
•I crimini contro gli ebrei, dall'aggressione verbale, al vandalismo, agli incendi dolosi, alla violenza sono diventati fatti quotidiani in tutta la "nuova Europa"
•le leggi contro la negazione della Shoah non prevengono l'emergenza dei gruppi esteremisti di destra e di sinistra che promuovono ideologie anti semite, anti Israele, miranti a completare il lavoro di Hitler
•I programmi di educazione alla tolleranza non riescono a raggiungere gli europei dell'ultima generazione, nemmeno in paesi "illiminati" come la Svezia, nel quale un terzo dei giovani dubita che la Shoah sia veramente accaduta
•Le minoranze musulmane europee non sono ben assimilate nel sistema socio economico, e costituiscono un terreno di reclutamento per il fondamentalismo anti ebraico e anti israeliano.".
•Più della metà degli europei vede Israele come "la più grande minaccia alla pace nel mondo"
• Il tradizionale stereotipo anti semita dell'ebreo affamato di soldi, resta forte
•Il "nuovo antisemitismo" che usa "l'anti sionismo" come copertura per l'odio contro gli ebrei, compresa la negazione della Shoah e le teorie complottiste è in netto incremento
•I crimini contro gli ebrei, dall'aggressione verbale, al vandalismo, agli incendi dolosi, alla violenza sono diventati fatti quotidiani in tutta la "nuova Europa"
•le leggi contro la negazione della Shoah non prevengono l'emergenza dei gruppi esteremisti di destra e di sinistra che promuovono ideologie anti semite, anti Israele, miranti a completare il lavoro di Hitler
•I programmi di educazione alla tolleranza non riescono a raggiungere gli europei dell'ultima generazione, nemmeno in paesi "illiminati" come la Svezia, nel quale un terzo dei giovani dubita che la Shoah sia veramente accaduta
•Le minoranze musulmane europee non sono ben assimilate nel sistema socio economico, e costituiscono un terreno di reclutamento per il fondamentalismo anti ebraico e anti israeliano.".
Effettivamente, questa tendenza è sempre più forte.
Io stesso, ho sentito persone (anche vicine a me) che dubitano che la Shoah ci sia stata o che dicono che gli Israeliani ammazzino gli Arabi come cani.
Io prendo le distanze da queste persone.
Più volte, io ho cercato (e cerco tuttora) di fare capire che molte cose dette su Israele non sono vere e che lo Stato ebraico si sta solo difendendo.
Vorrei vedere tutti voi, come vi comportereste, se foste attaccati ogni giorno come gli Israeliani.
Vorrei vedere tutti voi, come vi comportereste, se foste attaccati ogni giorno come gli Israeliani.
Inoltre, gli ebrei non hanno mai creato problemi a nessuno.
Anzi, hanno contribuito (come tutti gli altri) allo sviluppo della società.
Ci sono ebrei impegnati nel sociale, proprio come noi cristiani.
Ci sono ebrei che lavorano, proprio come noi cristiani.
E poi, ricordo che nostro Signore Gesù Cristo era un ebreo e che il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, che noi cristiani veneriamo, fu conosciuto per la prima volta dagli ebrei.
Vi invito a leggere questo le lettere di San Paolo che parla degli ebrei che, come noi, sono chiamati alla Salvezza.
Quindi, un cristiano non può essere antisemita.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.