The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
giovedì 5 aprile 2012
DI PIETRO, IPOCRISIA E POPULISMO
Cari amici ed amiche.
Ieri è stato votato il decreto delle semplificazioni ed il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha dato spettacolo.
Premetto, pur essendo del Popolo della Libertà, io non sono un fan del governo Monti.
Alcune cose che esso ha fatto non le condivido.
Un esempio è l'IMU alla prima casa.
Tuttavia, Di Pietro ha fatto una dura requisitoria contro il governo, accusandolo di ogni nefandezza.
Però, se fossi in lui, starei zitto.
Egli pretende di fare la morale agli altri ma non guarda a quello che c'è in casa sua.
Mi ricordo, ad esempio, che all'inizio il suo partito aveva sostenuto il governo Monti.
Ora, lui ed il suo partito lo attaccano.
Forse, lui si aspettava di potere fare "il bello ed il cattivo tempo" (perché il presidente Berlusconi non c'era più) e invece il programma di Monti era ben diverso.
Inoltre, Di Pietro accusa il Popolo della Libertà di essere un "partito di plastica" e dipendente dal "padrone", il presidente Berlusconi.
Non mi sembra che l'Italia dei Valori sia un partito libero.
Di Pietro, infatti, è il "padre-padrone" del suo partito.
A casa mia, questa si chiama ipocrisia.
Inoltre, i suoi toni sguaiati non aiutano il confronto politico.
Cordiali saluti.
SOSTENETE IL PROGETTO DI TOMMASO BISTACCHI E DI ALTRI DESINGNERS ITALIANI
Cari amici ed amiche.
Seguite il link http://www.scicchannel.it/posts/cksbloomtommaso-bislacchi e guardatene il video.
Esso mostra un progetto di Tommaso Bistacchi, uno dei giovani designers italiani, e vari progetti di altri suoi colleghi.
Fate un click su "Mi piace".
Così potrete sostenere questi progetti e fare sì che essi siano attuati.
L'Italia è un Paese di ricercatori e di gente che vuole fare.
Va solo valorizzata.
Cordiali saluti.
Seguite il link http://www.scicchannel.it/posts/cksbloomtommaso-bislacchi e guardatene il video.
Esso mostra un progetto di Tommaso Bistacchi, uno dei giovani designers italiani, e vari progetti di altri suoi colleghi.
Fate un click su "Mi piace".
Così potrete sostenere questi progetti e fare sì che essi siano attuati.
L'Italia è un Paese di ricercatori e di gente che vuole fare.
Va solo valorizzata.
Cordiali saluti.
mercoledì 4 aprile 2012
TRIDUO PASQUALE
Cari amici ed amiche.
Oggi è iniziato un il Triduo Pasquale. In questi tre giorni, il Giovedì Santo, il Venerdì Santo ed il Sabato Santo, si celebrano i misteri pasquali dell'Eucaristia, della Morte di Cristo e della sua Resurrezione.
Questo passaggio più importante di tutto il calendario liturgico della Chiesa.
Il Cristianesimo, infatti, si fonda sulla morte e sulla resurrezione di Gesù Cristo.
Oggi, Giovedì Santo, ci sarà Messa "Coena Domini".
In questa Messa ci saranno la lavanda dei piedi dei ragazzi che si stanno preparando alla prima Comunione.
Questo passaggio commemora quello che fece Gesù agli apostoli e che è riportato nel Vangelo secondo Giovanni (capitolo 13, versetti 1-12).
Il Figlio di Dio, infatti, venne per servire e non per essere servito.
Come lui fece questo, noi dobbiamo fare lo stesso l'un l'altro.
In questa Messa sarà ricordata anche l'istituzione dell'Eucaristia.
Domani, invece, sarà il Venerdì Santo e ci sarà la processione che ricorda la Passione e la Morte di Cristo sulla croce.
Questa liturgia viene definita anche "Messa secca" perché in essa non è prevista la Comunione.
Dopo domani, invece, ci sarà la Messa che festeggerà la Resurrezione di Cristo.
Chi frequenterà quest'ultima Messa, di fatto, adempirà al precetto pasquale.
Sarà una Messa molto lunga e bella perché in essa si rinnoveranno anche le promesse battesimali.
Esse recitano:
" Prete: "Rinunciate al peccato per vivere la libertà dei figli di Dio?"
Assemblea: "Rinuncio."
Prete: "Rinunciate alle seduzione dl male, per non lasciarvi dominare dal peccato?"
Assemblea: " Rinuncio.".
Prete: "Rinunciate a Satana, origine e causa di ogni peccato?"
Assemblea: "Rinuncio".
Prete: "Credete in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?"
Assemblea: "Credo."
Prete: "Credete in Gesù Cristo, suo unico figlio, che nacque dalla Vergine Maria, morì e fu sepolto e risorto dai morti siede alla destra del Padre?"
Assemblea: "Credo."
Prete: "Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, a comunione dei santi, la resurrezione della carne, la remissione dei peccati e la vita eterna?"
Assemblea "Credo."".
Come Mosè liberò il popolo eletto dalla schiavitù dell'Egitto, così Cristo ci liberò dal male.
Cordiali saluti.
Oggi è iniziato un il Triduo Pasquale. In questi tre giorni, il Giovedì Santo, il Venerdì Santo ed il Sabato Santo, si celebrano i misteri pasquali dell'Eucaristia, della Morte di Cristo e della sua Resurrezione.
Questo passaggio più importante di tutto il calendario liturgico della Chiesa.
Il Cristianesimo, infatti, si fonda sulla morte e sulla resurrezione di Gesù Cristo.
Oggi, Giovedì Santo, ci sarà Messa "Coena Domini".
In questa Messa ci saranno la lavanda dei piedi dei ragazzi che si stanno preparando alla prima Comunione.
Questo passaggio commemora quello che fece Gesù agli apostoli e che è riportato nel Vangelo secondo Giovanni (capitolo 13, versetti 1-12).
Il Figlio di Dio, infatti, venne per servire e non per essere servito.
Come lui fece questo, noi dobbiamo fare lo stesso l'un l'altro.
In questa Messa sarà ricordata anche l'istituzione dell'Eucaristia.
Domani, invece, sarà il Venerdì Santo e ci sarà la processione che ricorda la Passione e la Morte di Cristo sulla croce.
Questa liturgia viene definita anche "Messa secca" perché in essa non è prevista la Comunione.
Dopo domani, invece, ci sarà la Messa che festeggerà la Resurrezione di Cristo.
Chi frequenterà quest'ultima Messa, di fatto, adempirà al precetto pasquale.
Sarà una Messa molto lunga e bella perché in essa si rinnoveranno anche le promesse battesimali.
Esse recitano:
" Prete: "Rinunciate al peccato per vivere la libertà dei figli di Dio?"
Assemblea: "Rinuncio."
Prete: "Rinunciate alle seduzione dl male, per non lasciarvi dominare dal peccato?"
Assemblea: " Rinuncio.".
Prete: "Rinunciate a Satana, origine e causa di ogni peccato?"
Assemblea: "Rinuncio".
Prete: "Credete in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?"
Assemblea: "Credo."
Prete: "Credete in Gesù Cristo, suo unico figlio, che nacque dalla Vergine Maria, morì e fu sepolto e risorto dai morti siede alla destra del Padre?"
Assemblea: "Credo."
Prete: "Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, a comunione dei santi, la resurrezione della carne, la remissione dei peccati e la vita eterna?"
Assemblea "Credo."".
Come Mosè liberò il popolo eletto dalla schiavitù dell'Egitto, così Cristo ci liberò dal male.
Cordiali saluti.
Arca dell'Alleanza, Nuovo Ordine Mondiale e ricostruzione del tempio di ...
Cari amici ed amiche.
Guardate questo video che parla di certe profezie bibliche e dell'Arca dell'Alleanza che potrebbe essere in Etiopia.
Ne avevo parlato in un articolo intitolato "L'Arca dell'Alleanza? Potrebbe essere in Etiopia".
Ora, qui sono citati Gesù Cristo e l'Anticristo.
Gesù Cristo dovrà tornare sulla Terra "per giudicare i vivi ed i morti", come dice il Credo che noi cristiani recitiamo durante le Messe.
Questo potrebbe essere un punto di raccordo tra Ebraismo e Cristianesimo.
Infatti, gli ebrei aspettano ancora il Messia.
Noi cristiani, invece, il Messia l'abbiamo già avuto ma dovrà tornare a giudicare tutti.
Questo Messia è il Gesù Cristo, che dovrà tornare nella parusia.
Ora, non è che il Messia ebraico ed Gesù Cristo nella parusia siano la stessa persona?
Questa è l'ennesima dimostrazione del fatto che senza Ebraismo non possa esserci il Cristianesimo.
Una persona che si professa cristiana ma che ha atteggiamenti antisemiti non può essere definito cristiana.
Anzi, coloro che parlano di un "Cristianesimo antisemita" propongono solo una falsa dottrina e possono essere paragonati a dei veri e propri "Anticristi".
In questo filmato si parla anche dell'Anticristo.
L'Anticristo è la Bestia, colui che ingannerà molti fedeli, con la persecuzione o con la falsa dottrina.
Di Anticristi la storia ne ha visti tanti, dall'imperatore romano Nerone (il cui nome venne letto attraverso una traduzione ebraica del numero 666) a Napoleone, fino a Karl Marx, Friedrich Nietzsche, Adolf Hitler e Josef Stalin.
Alcuni di questi, come Nerone e Stalin perseguitarono apertamente i cristiani.
Altri, come Hitler, ricorrevano spesso e volentieri a false dottrine, oltre a fare morire parecchi innocenti.
Potrebbero esserci tanti altri Anticristi e noi tutti dobbiamo stare attenti.
Ora, nel video ho notato una cosa.
In questo video si parla di una volontà di ricostruire il Tempio di Gerusalemme da parte degli ebrei e, da quello che ho capito, in questo tempio dovrebbe sedere l'Anticristo che si proclamerà Dio e che capeggerà un "Nuovo Ordine Mondiale".
A me sembra che ci sia un certo pregiudizio contro gli ebrei e questo non mi piace.
A me sembra che si voglia legare il Giudaismo alla massoneria o almeno a una certa parte di essa.
Il Giudaismo è una religione rispettabile, senza la quale non ci sarebbe nemmeno il Cristianesimo.
Gli ebrei sono nostri fratelli.
La massoneria è un'organizzazione segreta che nulla ha a che fare con il Giudaismo.
Della massoneria, parlai l'anno scorso nell'articolo intitolato "Massoneria e cattolicesimo, dov'à la divergenza?".
La massoneria vuole proporre un dio astratto che nulla ha a che fare con il Dio degli ebrei e nostro.
Questo è il relativismo, una delle false dottrine.
Il vero "Nuovo Ordine Mondiale" c'è già e fu fatto da un Signore che morì a trentatré anni sulla croce e risorse.
Egli fece conoscere il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe a tutti i popoli, venne a portare la pace a tutti gli uomini di buona volontà (come dice anche il "Gloria" che recitiamo nelle Messe del Tempo Ordinario) e salvò l'umanità.
Questo Signore si chiamava Gesù Cristo, colui a cui tutti verranno, quando egli tornerà.
Del resto, io diffido.
Cordiali saluti.
EURO E SINISTRA, LA PAROLA A GIUSEPPE SAGLIOCCO
Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo del blog dell'amico Giuseppe Sagliocco cheè inititolato "Le favole della sinistra sull'Euro e sulla "moneta unica" e che recita:
"Intendo ritornare nuovamente a ragionare di moneta unica e sacrifici chiesti; a essere sinceri in effetti, non mi pare che Berlusconi abbia detto a suo tempo una cosa non vera; viene attaccato ancora oggi perché ha detto la sacrosanta verità…”La moneta unica è stata una grande fregatura, e ora dobbiamo tenercela”; e io aggiungo che i prezzi sono diventati doppi, gli stipendi sono dimezzati, e poi finiamola!
La moneta unica c’è da circa dieci anni e facendo noi parte della Unione Europea, siamo costretti a tenercela e abbiamo persino interesse a tutelarla.
Ma ormai è tardi per tornare indietro alla vecchia “liretta” abbandonata in fretta da Prodi senza curarsi del cambio rovinoso imposto da Bruxelles: 1936,27. Da notare che il centrosinistra all’epoca del governo aveva spacciato l’entrata nella moneta unica come una grande conquista. Ricordo i festeggiamenti, sembrava di aver vinto i mondiali di calcio, e tutti felice di poter andare in Francia, Germania eccetera risparmiandosi la scocciatura di comprare franchi e marchi, capirai che euforia…
L’euro, è vero, è una moneta strana; non convince e non potrà mai convincere nessuno: perché non risponde ad una autorità politica comune, ai Paesi che l’adottano; in secondo luogo perché non ha una vera Banca Centrale a sostegno come il dollaro con la Fed, la sterlina con la Banca d’Inghilterra lo yen con la Banca Centrale Giapponese ecc. Ma quando l’ormai ex premier attacca l’euro, tutti a dire vergogna…cose che capitano. Unicamente egli avrebbe dovuto tenere, secondo me, la barra al centro, e questa era la sacrosanta verità!!!
La moneta in se non ha colpe ma è solo stato uno strumento. Il problema è nato, nell’architettura di base, in quello stesso progetto chiamato Europa dove dei tecnocrati di sinistra hanno visto in Prodi – Ciampi come governatori- attori e il gioco è stato fatto: ci hanno svenduto! Gli altri, signori miei, hanno la garanzia delle Banche centrali per i loro debiti soggetti a speculazione, noi no!!!!
Quindi c’è chi pensa che la moneta unica sia stata un vantaggio, ma io continuo a pensare e penserò che invece è stato un vero e proprio disastro.
Raccontano favole coloro che dicono che se non fossimo entrati nell’Euro saremmo già falliti…basta! Aprite gli occhi…I salari sono dimezzati e i prezzi sono aumentati, meditate voi…
La moneta unica è diventata quindi una zavorra e ci ha reso tutti più poveri, siamo riusciti ad abbattere la inflazione ma si è innalzata la povertà e difatti sono dieci anni che siamo “nell’euro” e sono esattamente dieci anni che l’Italia non progredisce, ma guarda un po’!!
Chiarezza vorrebbe, che oggi la politica non la facciano i singoli governi ma a fanno la BCE e le altre istituzioni europee; non è vero che siamo stati commissariati perché lo siamo stati nel momento stesso in cui decidemmo di entrare a far parte della moneta unica. Grazie.
Giuseppe Sagliocco".
Sono d'accordo con Giuseppe e ripeto una cosa che ho detto e scritto tante volte.
Nessuna realtà politica è nata dopo la sua moneta.
Di norma, infatti, avviene il contrario.
Quindi l'Euro è un'anomalia, com'è un'anomalia questa Unione Europea che non ha un'istituzione vera.
Essa è di fatto retta dalle lobbies francesi e tedesche che fanno il bello ed il cattivo tempo.
Anziché andare a Bruxelles e a Strasburgo a "battere i pugni sul tavolo" e reclamare i diritti dell'Italia, l'attuale governo ha preferito chinare il capo di fronte a questa logica, ponendosi in continuità rispetto a Prodi ed in discontinuità rispetto al presidente Berlusconi.
Per stare in questa Unione Europea, l'Italia ha visto un aumento astronomico delle tasse, determinando il fallimento di molte azienda, con una perdita di posti di lavoro e di competitività.
Inoltre, non sta implementando le riforme, come il federalismo.
In questo senso, il governo Monti ha fallito
Cordiali saluti.
Leggete questo articolo del blog dell'amico Giuseppe Sagliocco cheè inititolato "Le favole della sinistra sull'Euro e sulla "moneta unica" e che recita:
"Intendo ritornare nuovamente a ragionare di moneta unica e sacrifici chiesti; a essere sinceri in effetti, non mi pare che Berlusconi abbia detto a suo tempo una cosa non vera; viene attaccato ancora oggi perché ha detto la sacrosanta verità…”La moneta unica è stata una grande fregatura, e ora dobbiamo tenercela”; e io aggiungo che i prezzi sono diventati doppi, gli stipendi sono dimezzati, e poi finiamola!
La moneta unica c’è da circa dieci anni e facendo noi parte della Unione Europea, siamo costretti a tenercela e abbiamo persino interesse a tutelarla.
Ma ormai è tardi per tornare indietro alla vecchia “liretta” abbandonata in fretta da Prodi senza curarsi del cambio rovinoso imposto da Bruxelles: 1936,27. Da notare che il centrosinistra all’epoca del governo aveva spacciato l’entrata nella moneta unica come una grande conquista. Ricordo i festeggiamenti, sembrava di aver vinto i mondiali di calcio, e tutti felice di poter andare in Francia, Germania eccetera risparmiandosi la scocciatura di comprare franchi e marchi, capirai che euforia…
L’euro, è vero, è una moneta strana; non convince e non potrà mai convincere nessuno: perché non risponde ad una autorità politica comune, ai Paesi che l’adottano; in secondo luogo perché non ha una vera Banca Centrale a sostegno come il dollaro con la Fed, la sterlina con la Banca d’Inghilterra lo yen con la Banca Centrale Giapponese ecc. Ma quando l’ormai ex premier attacca l’euro, tutti a dire vergogna…cose che capitano. Unicamente egli avrebbe dovuto tenere, secondo me, la barra al centro, e questa era la sacrosanta verità!!!
La moneta in se non ha colpe ma è solo stato uno strumento. Il problema è nato, nell’architettura di base, in quello stesso progetto chiamato Europa dove dei tecnocrati di sinistra hanno visto in Prodi – Ciampi come governatori- attori e il gioco è stato fatto: ci hanno svenduto! Gli altri, signori miei, hanno la garanzia delle Banche centrali per i loro debiti soggetti a speculazione, noi no!!!!
Quindi c’è chi pensa che la moneta unica sia stata un vantaggio, ma io continuo a pensare e penserò che invece è stato un vero e proprio disastro.
Raccontano favole coloro che dicono che se non fossimo entrati nell’Euro saremmo già falliti…basta! Aprite gli occhi…I salari sono dimezzati e i prezzi sono aumentati, meditate voi…
La moneta unica è diventata quindi una zavorra e ci ha reso tutti più poveri, siamo riusciti ad abbattere la inflazione ma si è innalzata la povertà e difatti sono dieci anni che siamo “nell’euro” e sono esattamente dieci anni che l’Italia non progredisce, ma guarda un po’!!
Chiarezza vorrebbe, che oggi la politica non la facciano i singoli governi ma a fanno la BCE e le altre istituzioni europee; non è vero che siamo stati commissariati perché lo siamo stati nel momento stesso in cui decidemmo di entrare a far parte della moneta unica. Grazie.
Giuseppe Sagliocco".
Sono d'accordo con Giuseppe e ripeto una cosa che ho detto e scritto tante volte.
Nessuna realtà politica è nata dopo la sua moneta.
Di norma, infatti, avviene il contrario.
Quindi l'Euro è un'anomalia, com'è un'anomalia questa Unione Europea che non ha un'istituzione vera.
Essa è di fatto retta dalle lobbies francesi e tedesche che fanno il bello ed il cattivo tempo.
Anziché andare a Bruxelles e a Strasburgo a "battere i pugni sul tavolo" e reclamare i diritti dell'Italia, l'attuale governo ha preferito chinare il capo di fronte a questa logica, ponendosi in continuità rispetto a Prodi ed in discontinuità rispetto al presidente Berlusconi.
Per stare in questa Unione Europea, l'Italia ha visto un aumento astronomico delle tasse, determinando il fallimento di molte azienda, con una perdita di posti di lavoro e di competitività.
Inoltre, non sta implementando le riforme, come il federalismo.
In questo senso, il governo Monti ha fallito
Cordiali saluti.
LO STATO DEL MYANMAR E LA VITTORIA DI AUNG SAN SUU KYI
Cari amici ed amiche.
La recente vittoria in Myanmar (ex-Birmania) della leader della Lega per la Democrazia è un duro colpo alla dittatura militare e filocinese che da anni governa il Paese in modo tirannico.
Quest'ultima rimane in piedi ma la vittoria del partito della nota leader politica ha creato una breccia in essa.
Può essere un filo di speranza come può essere l'inizio di un grosso problema.
In Myanmar, infatti, convergono anche interessi di altre nazioni, come la Cina.
Il rischio è che la geopolitica possa influenzare un eventuale processo di democratizzazione del Paese.
Anzi, vi sarebbe il rischio che, caduti i militari, possano prendere il potere i comunisti.
Secondo me, chi di dovere dovrà stare attento ad un'eventuale evoluzione della situazione.
Cordiali saluti.
La recente vittoria in Myanmar (ex-Birmania) della leader della Lega per la Democrazia è un duro colpo alla dittatura militare e filocinese che da anni governa il Paese in modo tirannico.
Quest'ultima rimane in piedi ma la vittoria del partito della nota leader politica ha creato una breccia in essa.
Può essere un filo di speranza come può essere l'inizio di un grosso problema.
In Myanmar, infatti, convergono anche interessi di altre nazioni, come la Cina.
Il rischio è che la geopolitica possa influenzare un eventuale processo di democratizzazione del Paese.
Anzi, vi sarebbe il rischio che, caduti i militari, possano prendere il potere i comunisti.
Secondo me, chi di dovere dovrà stare attento ad un'eventuale evoluzione della situazione.
Cordiali saluti.
SANTA GIANNA BERETTA MOLLA, UNA VERA EROINA
Cari amici ed amiche.
Oggi, voglio fare contente le persone che mi seguono da Magenta (Milano), tra le quali c'è l'amica Irene Bertoglio. Infatti, parlerò di una loro nota conterranea.
Il 28 aprile ci sarà l'anniversario di Santa Gianna Beretta Molla (4 ottobre 1922-28 aprile 1962).
Ella morì per dare alla luce sua figlia
Lei fu una delle persone che incarnò il vero spirito cristiano.
Il cristiano è disposto anche a dare la propria vita per gli altri.
Questa è la più alta manifestazione dell'amore.
Come Cristo diede la sua vita noi, così ogni cristiano è tenuto a fare altrettanto.
Gianna Beretta Molla fece esattamente questo.
Anzi, fece la cosa moralmente più alta, dando la propria vita per la propria figlioletta.
Qual è quella madre che non darebbe la propria vita, pur di salvare il proprio figlio?
Per tutta questa tesi, credo che valga quanto scritto nel testo di Sant'Agostino che è intitolato "La pienezza dell'amore-dai "Trattati di Giovanni"".
Ringrazio l'amico Giovanni Covino che su Facebook me l'ha inoltrato.
Esso recita:
"Il Signore, o fratelli carissimi, ha definito la pienezza dell'amore con cui dobbiamo amarci gli uni gli altri con queste parole: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15, 13). Ne consegue ciò che il medesimo evangelista Giovanni dice nella sua lettera: Cristo «ha dato la sua vita per noi, quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli», (1 Gv 3, 16) amandoci davvero gli uni gli altri, come egli ci ha amato, fino a dare la sua vita per noi.
Questo appunto si legge nei Proverbi di Salomone: Quando siedi a mensa col potente, considera bene che cosa hai davanti; e poni mano a far le medesime cose che fa lui (cfr. Pro 23, 1-2).
Ora qual è la mensa del grande e del potente, se non quella in cui si riceve il corpo e il sangue di colui che ha dato la vita per noi? E che significa assidersi a questa mensa, se non accostarvisi con umiltà? E che vuol dire considerare bene che cosa si ha davanti, se non riflettere, come si conviene, a una grazia sì grande? E che cosa è questo porre mano a far le medesime cose se non ciò che ho detto sopra e cioè: come Cristo ha dato la sua vita per noi, così anche noi dobbiamo essere disposti a dare la nostra vita per i fratelli? E` quello che dice anche l'apostolo Pietro: «Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme» (1 Pt 2, 21). Questo significa fare le medesime cose. Così hanno fatto con ardente amore i santi martiri e, se non vogliamo celebrare inutilmente la loro memoria, se non vogliamo accostarci infruttuosamente alla mensa del Signore, a quel banchetto in cui anch'essi si sono saziati, bisogna che anche noi, come loro, siamo pronti a ricambiare il dono ricevuto.
A questa mensa del Signore, perciò, noi non commemoriamo i martiri come facciamo con gli altri che riposano in pace, cioè non preghiamo per loro, ma chiediamo piuttosto che essi preghino per noi, per ottenerci di seguire le loro orme. Essi, infatti, hanno toccato il vertice di quell'amore che il Signore ha definito come il più grande possibile. Hanno presentato ai loro fratelli quella stessa testimonianza di amore, che essi medesimi avevano ricevuto alla mensa del Signore.
Non vogliamo dire con questo di poter essere pari a Cristo Signore, qualora giungessimo a rendergli testimonianza fino allo spargimento del sangue. Egli aveva il potere di dare la sua vita e di riprenderla, mentre noi non possiamo vivere finché vogliamo, e dobbiamo morire anche contro nostra voglia. Egli, morendo, uccise subito in sé la morte, mentre noi veniamo liberati dalla morte solo mediante la sua morte. La sua carne non conobbe la corruzione, mentre la nostra, solo dopo aver subito la corruzione, rivestirà per mezzo di lui l'incorruttibilità alla fine del mondo. Egli non ebbe bisogno di noi per salvarci, ma noi, senza di lui, non possiamo far nulla. Egli si è mostrato come vite a noi che siamo i tralci, a noi che, senza di lui, non possiamo avere la vita.
In fine, anche se i fratelli arrivano a dare la vita per i fratelli, il sangue di un martire non viene sparso per la remissione dei peccati dei fratelli, cosa che invece egli ha fatto per noi. E con questo ci ha dato non un esempio da imitare, ma un dono di cui essergli grati.
I martiri dunque, in quanto versarono il loro sangue per i fratelli, hanno ricambiato solo quanto hanno ricevuto dalla mensa del Signore. Manteniamoci sulla loro scia e amiamoci gli uni gli altri, come Cristo ha amato noi, dando se stesso per noi.".
Forse, tante persone del giorno d'oggi, che definiscono "eroine" quelle donne che parlano di "sesso libero" e di "aborto" dovrebbero ricredersi.
Non c'è nulla di eroico nel fare morire il proprio figlio o nel fare sesso senza regole.
In ciò c'è solo cupidigia.
Concludo dicendo che, leggendo la storia di questa grande santa, si possa capire meglio la Pasqua.
Cordiali saluti.
Oggi, voglio fare contente le persone che mi seguono da Magenta (Milano), tra le quali c'è l'amica Irene Bertoglio. Infatti, parlerò di una loro nota conterranea.
Il 28 aprile ci sarà l'anniversario di Santa Gianna Beretta Molla (4 ottobre 1922-28 aprile 1962).
Ella morì per dare alla luce sua figlia
Lei fu una delle persone che incarnò il vero spirito cristiano.
Il cristiano è disposto anche a dare la propria vita per gli altri.
Questa è la più alta manifestazione dell'amore.
Come Cristo diede la sua vita noi, così ogni cristiano è tenuto a fare altrettanto.
Gianna Beretta Molla fece esattamente questo.
Anzi, fece la cosa moralmente più alta, dando la propria vita per la propria figlioletta.
Qual è quella madre che non darebbe la propria vita, pur di salvare il proprio figlio?
Per tutta questa tesi, credo che valga quanto scritto nel testo di Sant'Agostino che è intitolato "La pienezza dell'amore-dai "Trattati di Giovanni"".
Ringrazio l'amico Giovanni Covino che su Facebook me l'ha inoltrato.
Esso recita:
"Il Signore, o fratelli carissimi, ha definito la pienezza dell'amore con cui dobbiamo amarci gli uni gli altri con queste parole: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15, 13). Ne consegue ciò che il medesimo evangelista Giovanni dice nella sua lettera: Cristo «ha dato la sua vita per noi, quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli», (1 Gv 3, 16) amandoci davvero gli uni gli altri, come egli ci ha amato, fino a dare la sua vita per noi.
Questo appunto si legge nei Proverbi di Salomone: Quando siedi a mensa col potente, considera bene che cosa hai davanti; e poni mano a far le medesime cose che fa lui (cfr. Pro 23, 1-2).
Ora qual è la mensa del grande e del potente, se non quella in cui si riceve il corpo e il sangue di colui che ha dato la vita per noi? E che significa assidersi a questa mensa, se non accostarvisi con umiltà? E che vuol dire considerare bene che cosa si ha davanti, se non riflettere, come si conviene, a una grazia sì grande? E che cosa è questo porre mano a far le medesime cose se non ciò che ho detto sopra e cioè: come Cristo ha dato la sua vita per noi, così anche noi dobbiamo essere disposti a dare la nostra vita per i fratelli? E` quello che dice anche l'apostolo Pietro: «Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme» (1 Pt 2, 21). Questo significa fare le medesime cose. Così hanno fatto con ardente amore i santi martiri e, se non vogliamo celebrare inutilmente la loro memoria, se non vogliamo accostarci infruttuosamente alla mensa del Signore, a quel banchetto in cui anch'essi si sono saziati, bisogna che anche noi, come loro, siamo pronti a ricambiare il dono ricevuto.
A questa mensa del Signore, perciò, noi non commemoriamo i martiri come facciamo con gli altri che riposano in pace, cioè non preghiamo per loro, ma chiediamo piuttosto che essi preghino per noi, per ottenerci di seguire le loro orme. Essi, infatti, hanno toccato il vertice di quell'amore che il Signore ha definito come il più grande possibile. Hanno presentato ai loro fratelli quella stessa testimonianza di amore, che essi medesimi avevano ricevuto alla mensa del Signore.
Non vogliamo dire con questo di poter essere pari a Cristo Signore, qualora giungessimo a rendergli testimonianza fino allo spargimento del sangue. Egli aveva il potere di dare la sua vita e di riprenderla, mentre noi non possiamo vivere finché vogliamo, e dobbiamo morire anche contro nostra voglia. Egli, morendo, uccise subito in sé la morte, mentre noi veniamo liberati dalla morte solo mediante la sua morte. La sua carne non conobbe la corruzione, mentre la nostra, solo dopo aver subito la corruzione, rivestirà per mezzo di lui l'incorruttibilità alla fine del mondo. Egli non ebbe bisogno di noi per salvarci, ma noi, senza di lui, non possiamo far nulla. Egli si è mostrato come vite a noi che siamo i tralci, a noi che, senza di lui, non possiamo avere la vita.
In fine, anche se i fratelli arrivano a dare la vita per i fratelli, il sangue di un martire non viene sparso per la remissione dei peccati dei fratelli, cosa che invece egli ha fatto per noi. E con questo ci ha dato non un esempio da imitare, ma un dono di cui essergli grati.
I martiri dunque, in quanto versarono il loro sangue per i fratelli, hanno ricambiato solo quanto hanno ricevuto dalla mensa del Signore. Manteniamoci sulla loro scia e amiamoci gli uni gli altri, come Cristo ha amato noi, dando se stesso per noi.".
Forse, tante persone del giorno d'oggi, che definiscono "eroine" quelle donne che parlano di "sesso libero" e di "aborto" dovrebbero ricredersi.
Non c'è nulla di eroico nel fare morire il proprio figlio o nel fare sesso senza regole.
In ciò c'è solo cupidigia.
Concludo dicendo che, leggendo la storia di questa grande santa, si possa capire meglio la Pasqua.
Cordiali saluti.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.