Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 5 febbraio 2012

PDL, ATTENTO ALLE TRAPPOLE!

Cari amici ed amiche.

Temo che il Popolo della Libertà sia caduto in una trappola.
Per senso di responsabilità, il presidente Berlusconi si è dimesso è ha deciso di appoggiare Monti.
Tuttavia, oggi la svolta tecnocratica rischia di fare al partito più danni di quanti, forse, ne avrebbero potuti fare le elezioni anticipate.
E' vero che il Popolo della Libertà ha evitato il rischio che la sinistra aumentasse la sua influenza sul nuovo governo.
L'esempio è recente
Basti pensare all'appoggio dato alla mozione della Lega Nord sulla responsabilità civile dei magistrati.
Tuttavia, il quadro politico è diventato caotico.
La stessa Lega Nord, per il fatto che il PdL appoggi Monti, ha deciso di correre da sola alle elezioni amministrative.
Inoltre, si stanni prospettando anche alleanze che fino a qualche mese fa erano improponbili, come quella tra il PdL ed il Terzo Polo, che contiene anche elementi di sinistra, come Alleanza per l'Italia.
La svolta tecnocratica non è stata solo la vittoria delle banche e dei "poteri forti" (come qualcuno sostiene) ma è stata anche la vittoria di quelle forze "centriste" , quelle forze che a volte si alleano con il centro destra ed altre con il centro sinistra e che sono funzionali a quei poteri forti.
In pratica, sono usciti come veri vincitori questa svolta sono i vari Casini, Rutelli, Tabacci, Fini, Lombardo e soci.
Si è tornati a quella politica in cui le maggioranze venivano decise in Parlamento, spesso in barba alla volontà del popolo che vota.
Questo è un dato di fatto.
Io che sono del Popolo della Libertà, parlo del Popolo della Libertà ma faccio notare che anche il Partito Democratico dovrà porsi lo stesso problema.
Infatti, esso festeggia la caduta del presidente Berlusconi e la sua entrata nella compagine di governo ma dovrà fare i conti con la sinistra del suo elettorato, le sue correnti interne ed i suoi potenziali alleati, come Sinistra, Ecologia e Libertà e l'Italia dei Valori.
Tornando al discorso del PdL, faccio notare che c'è un altro problema.
Questa svolta tecnocratica rischia di spaccare il partito tra chi sta al centro (e dalla parte di Monti) e chi vuole continuare l'esperienza del vecchio centro destra.
Io temo che qui ci sia stata proprio una "trappola centrista" e che (come si dice a Roma) il PdL ci sia caduto con tutte le scarpe.
In pratica, i centristi puntano a portare dalla loro parte coloro che nel PdL non credono più nel progetto del centro destra.
Potrebbe essere la fine del bipolarismo.
Il quadro politico potrebbe essere sconvolto.
Ora esprimo il mio pensiero, in base all'esperienza personale.
Per quello che mi riguarda, la cosa potrebbe crearmi dei problemi.
Qui a Roncoferraro, come in gran parte del Mantovano, il PdL è debole e, se la Lega Nord dovesse continuare con questa sua decisione, si rischia di non avere un centro destra.
Il mio problema è che sono sempre stato vicino a certe posizioni della Lega Nord e che grazie all'alleanza tra questo partito ed il PdL (che, come ho detto prima, è il mio partito) ho potuto operare.
E' chiaro che, senza l'alleanza tra PdL e Lega Nord, io mi ritrovi tra due fuochi e che chi nel PdL è sempre stato più riottoso verso il partito di Bossi potrebbe, in qualche modo, tagliare fuori me e tutti i "pontieri" che tenevano insieme i due partiti.
Inoltre, se il PdL dovesse rompersi, resterei senza partito.
In tal caso, per me vi sarebbero due opzioni.
Una sarebbe una mia ritirata dalla politica e la chiusura profilo su Facebook.
Non sono don Chisciotte.
L'altra sarebbe un mio passaggio ad un altro partito (come La Destra di Storace o la Lega Nord) per potere continuare a fare politica.
Qui a Roncoferraro, qualcuno dovrebbe incominciare a pensare a quanto potrebbe succedere.
Cordiali saluti.

DE MAGISTRIS? CHE VERGOGNA!


Cari amici ed amiche.

La Giunta del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, non si sta comportando bene.
Leggete questo articolo del blog "Il Jester" che è intitolato "Le trovate della giunta De Magistris. Dalla non celebrazione delle Foibe alla cittadinanza ai bimbi immigrati nati a Napoli".
Infatti, pare che il Sindaco di Napoli non voglia fare commemorare le vittime delle foibe il 10 febbraio.
Questa è una grande vergogna!
Certa gente vuole leggere la storia a suo modo e considera scomodo un certo passato.
Così non si fa un servizio alla comunità né si rispetta la memoria di tante persone che morirono per colpa di una becera ideologia che in nessun Paese civile dovrebbe avere diritto di cittadinanza.
Cordiali saluti.


GIORNATA DELLA VITA




Cari amici ed amiche.

Oggi, la Chiesa cattolica dedica questa giornata alla vita.
La vita, un bene prezioso che va difeso, è oggi sempre vista come un qualcosa di scontato.
In realtà, essa è fragile e precaria e va difesa nella sua totale sacralità.
Purtroppo, si stanno affermando sempre di più movimenti politici e culturali che negano tutto ciò.
Ad esempio, guardate questo manifesto di Rifondazione Comunista (nella foto di sotto) che mostra una locandina dell'8 marzo, con uno slogan che recita: "Per una volta sta zitto! Lo sai: si nasce solo se lei vuole!".
Io trovo che questa scritta sia quantomeno vergognosa.
In nome della "dignità delle donne" si nega a parecchie vite il diritto di esistere.
Chi sostiene queste idee non è diverso dai gerarchi di certi regimi criminali, come il nazismo.
Lo stesso discorso vale per l'eutanasia.
Ora, dico anche un'altra cosa.
Io non concordo con certi preti che affermano che "non si debbano fare crociate contro l'aborto o contro l'eutanasia".
Su questi temi, la dottrina cristiana è abbastanza chiara.
La Chiesa cattolica è contraria all'aborto come all'eutanasia.
Solo Dio dona la vita e può toglierla.
I cattolici che, ad esempio, si impegnano in politica (o che, come me, vogliono impegnarsi in politica) devono portare questi valori e fare anche delle "crociate", ovviamente culturali.
Chi incomincia a scendere a compromessi con chi vuole l'aborto, l'eutanasia, l'eugenetica o i matrimoni gay, non può più definirsi cattolico.
Come può una persona che si professa cattolica andare in Chiesa e ricevere l'Eucaristia e poi schierarsi con gli abortisti o con chi vuole l'eutanasia?
Allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.

STUPRO DI GRUPPO, LA MAGISTRATURA HA FATTO UNA SCELTA VERGOGNOSA!


Cari amici ed amiche.

La magistratura (o una certa parte di essa) ha scritto una pagina nera nel libro della storia italiana.
Una sentenza della Suprema Corte (Corte di Cassazione) ha stabilito che per lo stupro di gruppo non sia previsto il carcere.
Se questo è uno scherzo, si sappia che esso non fa ridere nessuno.
Com'è possibile una cosa del genere?
Uno stupro è un reato gravissimo.
Se poi esso è perpetrato da più persone in un solo istante è ancora peggio.
Una violenza sessuale non è solo una violenza contro il corpo di una una donna ma anche contro la sua mente e la sua anima.
I magistrati che hanno emesso questa vergognosa sentenza non si rendono del danno che hanno fatto?
E poi c'è chi dice che bisogna fidarsi della giustizia.
Lo dico sinceramente, io non mi fido più della giustizia.
Lo dico senza volere offendere nessuno ma se le cose stanno così, come ci si può fidare di questa giustizia che fa sentenze assurde.
Inoltre, vorrei fare un'altra considerazione.
Quando si parlava del "caso Ruby", tutte le femministe gridavano allo scandalo e facevano manifestazioni di vario tipo contro il presidente Berlusconi.
Ora, che c'è una situazione realmente scandalosa, queste stesse persone tacciono.
Quindi, oltre allo scandalo, vi è anche l'ipocrisia.
Cordiali saluti.

sabato 4 febbraio 2012

SANT'AGATA E CATANIA, UN LEGAME INSCINDIBILE





Cari amici ed amiche.

Guardate questo video che ho preso da Youtube e che mostra la città di Catania.
Oggi, in quella città vi è una grande festa, la festa dedicata a Sant'Agata.
Il suo nome portò già il suo destino.
Infatti, il nome Agata deriva dal greco "Agathé" e significa "buona".
Ella fu martirizzata nel III secolo AD.
Ella si legò alla Sicilia ed in particolare alla città di Catania in modo indissolubile.
Catania, una città di grande bellezza ed umanità (che purtroppo non ho mai avuto il piacere di visitare, nonostante vada in Sicilia) ma che ebbe (ed ha tuttora) tanti motivi di sofferenza, proprio come ne ebbe la sua santa, che dovette soffrire molto.
Pensate alla sua esecuzione, che fu voluta dal proconsole romano Quinziano.
Questi, infatti, si invaghì di Agata, una giovane che fin da quando aveva quindici anni scelse di consacrarsi a Dio.
Vedendo il suo amore non ricambiato, Quinziano si vendicò accusandola di oltraggio alla religione di Stato.
Ricordo, infatti, che Agata visse nel periodo dell'imperatore Decio (201 AD-251 AD), un imperatore che, dopo avere eliminato il suo predecessore, Filippo l'Arabo (un uomo intimamente cristiano), iniziò una terribile persecuzione contro i cristiani, perché ritenuti responsabili della crisi dell'Impero Romano.
Prima di questo imperatore, la persecuzione non fu istituzionalizzata.
Con Decio, la persecuzione divenne una pratica istituzionale.
Agata fu costretta e scegliere tra la vita e la sua fede.
Fu torturata.
Non sazio d'orrore, Quinziano le mutilò il corpo, tagliandole i seni, quasi a volere dire: "Se non sei mia, non sarai di nessun'altro!".
Ella, però, scelse Dio e, dopo una visione, guarì.
Furioso, Quinziano la volle fare bruciare.
Un terremoto evitò l'esecuzione.
Agata fu tolta dalla brace e messa in prigione.
Agonizzante, morì qualche ora.
Era il 251 AD, lo stesso giorno in cui morì il persecutore Decio.
Da lì Agata si legò per sempre a Dio e alla sua città, Catania.
La vita di Agata fu l'esempio della lotta tra la mitezza e la prepotenza, l'amore vero (la caritas) e l'amore carnale (l'eros) e la verità e la menzogna.
Io credo che l'importanza di Sant'Agata per Catania sia dovuta a ciò.
Catania è una città che dovette (e deve) coesistere che tanto le dà ma che altrettanto le toglie.
Pensiamo all'Etna, "a Muntagna", come viene chiamato lì il noto vulcano.
Quel vulcano diede (e tuttora dà) ai catanesi una terra fertile per coltivare prodotti d'eccellenza ed una pietra con cui essi fecero i grandiosi monumenti barocchi.
Tuttavia, l'Etna rappresenta anche una minaccia, quando erutta.
Per gli antichi Greci, sotto l'Etna ci fu il gigante Encelado, uno dei Giganti che si ribellarono a Giove, la cui storia è magnificamente rappresentata qui a Mantova, nella Sala dei Giganti di Palazzo Te.
Per i cristiani, come tutti i vulcani, l'Etna rappresenta una porta degli Inferi e, come per i Greci, in esso alberga un figura che si ribellò a chi stava in cielo, Lucifero.
Proprio un anno dopo la sua morte, l'Etna eruttò ed i catanesi misero il mantello di Sant'Agata proprio sul cammino dell'eruzione che si arrestò.
Io penso che un catanese non sia tale se non ha un minimo di amore per questa grande santa.
Da mantovano (o meglio da roncoferrarese, poiché abito a Roncoferraro) ho tanti motivi di invidiare i catanesi e credo che forse anche molti dei miei conterranei ne avrebbero, se capissero l'importanza di certe cose.
Infatti, a Mantova, il Santo Patrono è Sant'Anselmo, che si festeggia il 18 marzo.
Nella festa di Sant'Anselmo ci sono le giostre, si mangiano le "ofelle" e ci si diverte ma manca la cosa più importante, la devozione verso il santo.
Certamente, si fanno le funzioni religiose e si espone la mummia del santo nella cattedrale di San Pietro.
La festa di Sant'Anselmo sembra più un luna park.
Però, manca quel senso di appartenenza alla comunità cristiana come quell'atto di devozione, quale può essere una processione.
La stessa cosa accade anche qui a Roncoferraro, con San Giovanni Battista.
Addirittura, la statua del santo non viene più portata in processione né ci sono grandi festeggiamenti.
E' un po' come festeggiare il compleanno di una persona senza il festeggiato.
E' un peccato anche perché le feste dei Santi Patroni sono feste che caratterizzano l'identità di una comunità.
A Catania, come in altre parti non è così.
Un catanese si sente tale se ha un minimo di amore verso Sant'Agata.
Tra l'altro, questa festa è impreziosita dal fatto che oggi vi sia la giornata dedicata alla vita.
A Palermo è stata fatta una "Marcia per la vita" che è stata un successo.
Termino questo articolo con una mia piccola poesia-preghiera scritta nel solito linguaggio medioevale con parole siciliane e corse.

A SANT'AITA

Janca cchiù di la nivi...com'una rosa...
lu sangue vostru nnucenti biviu chista terra catanisi...
quannu pussessu Quinzianu ùn ebbe...odiu si fici l'amuri...
cù la cità cosa una vi facistu onne misi...
et certu cuntru siti onne so' duluri...
comu 'n cura di tutti li malati...
o Sant'Aìta...pì lu munnu tuttu priati!
Amen.

Cordiali saluti.

FEDE PREDICATA E FEDE TESTIMONIATA


Cari amici ede amiche.

Durante le Messe di questa sera e domani saranno letti i seguenti brani:

dal libro di Giobbe (capitolo 7, versetti 1-4, 6-7):

"[1] Non ha forse un duro lavoro l'uomo sulla terra
e i suoi giorni non sono come quelli d'un mercenario?

[2] Come lo schiavo sospira l'ombra
e come il mercenario aspetta il suo salario,

[3] così a me son toccati mesi d'illusione
e notti di dolore mi sono state assegnate.

[4] Se mi corico dico: "Quando mi alzerò?".
Si allungano le ombre e sono stanco di rigirarmi fino
all'alba.

[6] I miei giorni sono stati più veloci d'una spola,
sono finiti senza speranza.

[7] Ricordati che un soffio è la mia vita:
il mio occhio non rivedrà più il bene.",

dal Salmo 146 (147):

"[1] Alleluia.
Lodate il Signore: è bello cantare al nostro Dio,
dolce è lodarlo come a lui conviene.

[2] Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d'Israele.

[3] Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite;

[4] egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.

[5] Grande è il Signore, onnipotente,
la sua sapienza non ha confini.

[6] Il Signore sostiene gli umili
ma abbassa fino a terra gli empi.

[7] Cantate al Signore un canto di grazie,
intonate sulla cetra inni al nostro Dio.

[8] Egli copre il cielo di nubi,
prepara la pioggia per la terra,
fa germogliare l'erba sui monti.

[9] Provvede il cibo al bestiame,
ai piccoli del corvo che gridano a lui.

[10] Non fa conto del vigore del cavallo,
non apprezza l'agile corsa dell'uomo.

[11] Il Signore si compiace di chi lo teme,
di chi spera nella sua grazia.

[12] Alleluia.
Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion.

[13] Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

[14] Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.

[15] Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.

[16] Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina.

[17] Getta come briciole la grandine,
di fronte al suo gelo chi resiste?

[18] Manda una sua parola ed ecco si scioglie,
fa soffiare il vento e scorrono le acque.

[19] Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

[20] Così non ha fatto con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri i suoi precetti.
Alleluia. ",

della I Lettera di San Paolo ai Corinzi (capitolo 9, versetti 16-19.22-23):

"[16] Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è un dovere per me: guai a me se non predicassi il vangelo!

[17] Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato.

[18] Quale è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente il vangelo senza usare del diritto conferitomi dal vangelo.

[19] Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero.

[22] Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno.

[23] Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro."

e del Vangelo secondo Marco (capitolo 1, versetti 29-29):

"[29] E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni.

[30] La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.

[31] Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.

[32] Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.

[33] Tutta la città era riunita davanti alla porta.

[34] Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.

[35] Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava.

[36] Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce

[37] e, trovatolo, gli dissero: "Tutti ti cercano!".

[38] Egli disse loro: "Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!".

[39] E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.".

I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Ora, la fede ha bisogno di essere predicata e testimoniata.
Gesù fece sia l'una che l'altra. Egli predicò e testimoniò con le sue opere.
La gente del suo tempo, vedendolo guarire i malati e scacciare i demoni accorreva da lui.
Quindi, in funzione di ciò la gente credette in lui.
Però, quando egli si trovò sulla croce, per compiere la sua missione, molti lo abbandonarono.
Purtroppo, l'uomo attuale corre lo stesso rischio di diventare come coloro che abbandonarono Gesù sulla croce.
Oggi c'è un materialismo sempre maggiore ed una cultura dell'"avere ogni cosa e subito".
Forse, quando c'è una disgrazia, vi sono suicidi ed ogni atto malvagio.
Gesù, invece, ci diede un'altra via, quella della pazienza.
Questa via è la sintesi tra predicazione, che spetta prima di tutto al clero, e testimonianza, che invece è dovere di ogni cristiano.
Gesù ci insegnò tutto ciò.
Noi, ciascuno nella nostra funzione, dobbiamo metterlo in pratica, pur tra ogni croce.
Cordiali saluti.



CASO ENRICO VEZZALINI, UNA CONSIDERAZIONE

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo del blog "Vezzalini Enrico", il prefetto di Novara che fu fucilato il 14 giougno 1945.
Ringrazio l'amica Irene Bertoglio che ha messo l'articolo su Facebook.
Io penso che la storia debba essere disarmata.
Intendiamocil, io non sono un sostenitore del fascismo. anzi critico la scelta di Mussolini di allearsi con la Germania di Hitler, però non possono non condannare chi "in nome della libertà" uccise altre persone.
Non è meno criminale delle SS naziste.
Fu quanto accadde ad Enrico Vezzalini come ad altri.
La storia deve essere cosa di tutti.
Per questo va disarmata e non usata come mezzo di propaganda politica o come una clava con cui spaccare la testa all'avversario.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.