The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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lunedì 12 dicembre 2011
PDL ESTERO, CASO ROMAGNOLI, DUE PAROLE
Cari amici ed amiche.
Su "Italia chiama Italia", ho letto questo articolo scritto da Salvo Moretti ed intitolato "Italiani all'estero, Guglielmo Picchi (PdL) l'ultimo dei comunisti?" .
In questo articolo si parla di una querelle sorta tra due deputati del Popolo della Libertà, gli onorevoli Guglielmo Picchi e Massimo Romagnoli.
Il primo, infatti, accusa il secondo di avere fondato il "Movimento delle Libertà", un movimento che ritiene estraneo al Popolo della Libertà.
Io penso che entrambi abbiano ragione.
Ha ragione Picchi a "richiamare all'ordine" i membri del partito.
Infatti, le fibrillazioni ed i movimentismi interni possono danneggiarlo.
Un partito non è semplicemente un'associazione di persone che vogliono partecipare democraticamente alla vita politica del proprio Paese. Infatti, esso ha al suo interno delle gerarchie ed un'organizzazione.
Democrazia non è sinonimo di anarchia.
Tuttavia, non ha torto nemmeno Romagnoli.
Oggi, la politica non vive una bella stagione.
Il fatto che oggi ci sia un governo tecnico dimostra che la politica è troppo debole.
La gente sente sempre più lontani i partiti e la politica.
La politica tradizionale (quella dei partiti) è diventata sempre più autoreferenziale e sempre più fondata sullo sterile scontro e sulle baruffe senza costrutto.
Inoltre, nel mondo politico italiano c'è chi vive la politica non come un servizio verso la propria comunità ma come una professione.
Quindi, nella gente è sorto un sentimento di ostilità verso la politica.
Di conseguenza, ritengo che un movimento come il "Movimento della Libertà" di Romagnoli possa essere utile per fare avvicinare alla politica chi, pur avendo volontà di dire la sua nell'agone politica, è poco avvezzo ai partiti.
Inoltre, il "Movimento della Libertà" potrebbe a dare un elettorato al Popolo della Libertà, ove quest'ultimo manca o è poco organizzato.
Per fare capire meglio la cosa, cito quanto è successo a Roncoferraro, il Comune in Provincia di Mantova, ove risiedo.
Qui, infatti, il Popolo della Libertà è andato letteralmente in frantumi, a causa dei personalismi interni.
Di recente, qui a Roncoferraro è sorto un movimento, il Circolo "Nuove prospettive per Roncoferraro" (il cui blog è http://prospettiveperroncoferraro.blogspot.com) che è un'associazione culturale e politica che fiancheggia il PdL.
Come il "Movimento delle Libertà", il Circolo "Nuove prospettive per Roncoferraro" non è il partito ma è una struttura che serve a fare sì che il centro destra mantenga i propri elettori e ne acquisisca altri.
La logica con cui affrontare il tema inerente al rapporto tra il Popolo della Libertà ed i movimenti come il "Movimento della Libertà" ed il Circolo "Nuove prospettive per Roncoferraro" deve essere la seguente:
l'adesione al partito e quella a questi movimenti devono essere due cose distinte.
Tuttavia, per essere realmente di centro destra, questi movimenti devono integrarsi in esso, riconoscendo la comunione di valori e di idee sia con il Popolo della Libertà e sia con gli altri partiti che formano la coalizione.
Inoltre, questi movimenti devono aiutare il PdL a progredire sul territorio.
Per questo ritengo che entrambi i parlamentari abbiano ragione.
Cordiali saluti.
GILAD SAHALIT? MERITA IL PREMIO NOBEL PER LA PACE!
Cari amici ed amiche.
Gilad Shalit ha avuto una visita da Roma.
Il sindaco Giovanni Alemanno gli ha conferito la cittadinanza onoraria della capitale. Guardate il video del sito israeliano Mako.co.
In questo video proposto Gilad Shalit come Premio Nobel per la pace.
Io sottoscrivo.
Shalit ha sofferto a causa della prigionia e a causa dell'odio.
A causa di una folle guerra, questo ragazzo si è trovato ad essere prigioniero ed "arma di ricatto" di chi l'ha rapito.
Chi l'ha rapito non ha solo tolto anni da vivere ad un ragazzo ma ha usato quest'ultimo come un'arma per ferire un popolo, il popolo israeliano, e tutti coloro che credono nella civiltà.
La positività di Gilad che ha saputo affrontare gli eventi con grande carattere non può passare inosservata.
Da cattolico (praticante) dico che il fatto che questo evento sia avvenuto oggi, nel giorno della Beata Vergine di Guadalupe, debba farci riflettere.
Forse, può essere un segnale forte per farci capire che vivere la vita è un diritto inalienabile e che, solo garantendo questo diritto, la pace possa essere possibile.
La Madre di Dio ci ha lasciato anche questo messaggio.
La vicenda di Gilad deve essere simbolica per ogni persona che vuole vivere la vita.
Per questo motivo, questo ragazzo che, per certi versi è diventato grande troppo presto e non si è goduto la giovinezza, merita il Premio Nobel per la pace.
Cordiali saluti.
QUANDO LA MADRE DELLA MADRE COSTRINGE AD ABORTIRE
Cari amici ed amiche.
Leggete quersta nota scritta dall'amica Irene Bertoglio su Facebook:
"Il fatto: una minorenne sedicenne rimane incinta. Per motivi non chiari, la famiglia di lei pretende che non porti a termine la gravidanza. Fin qui, niente di nuovo. Le cronache di ieri e di oggi sono stracolme di storie melodrammatiche di questo tipo. Ciò che è nuovo e inaspettato è il ricorso al giudice, da parte della famiglia, in modo da ottenere, a prescindere dal consenso della minore, l’autorizzazione per farla abortire. La legge, a fronte del diniego della ragazza, è ovviamente nella impossibilità di pronunciarsi, occorre il suo consenso. Del padre e della sua eventuale opinione non sembra invece che nessuno abbia tenuto conto. La giovane madre si oppone e l’incontro con il giudice si risolve in un nulla di fatto. Poi, a distanza di meno di una settimana, succede l’impensabile. La minorenne ci “ripensa”, torna sulle sue decisioni e la famiglia, dopo essersi incredibilmente procacciate tutte le autorizzazioni necessarie nell’arco di pochi giorni (quando vuole il servizio sanitario sa essere veloce ed efficiente!), riesce a farla abortire. Cosa sia accaduto nel chiuso delle mura domestiche non è dato sapere. Ma è fin troppo evidente quale ruolo possano aver giocato il peso dei ricatti e dei condizionamenti messi in essere pur di estorcere il sospirato consenso. Da genitori che non si sono fatti scrupolo nel trascinare la propria figlia in tribunale, cos’altro ci si sarebbe potuto aspettare? Le reazioni non si sono fatte attendere, anche se nella maggior parte dei casi sono state quelle di un "sentimento di umana comprensione", che rasenta il cinismo e nulla ha a che fare con la cristiana pietà. Lascia attoniti l’indifferenza con cui il fatto è stato recepito dai media: non ci si scandalizza più, dando per scontato come sia ormai nelle umane disponibilità decidere della vita e della morte anche e soprattutto di coloro – come i concepiti - che non hanno alcun mezzo per difendersi. Solidali con la giovane che, a prescindere dai suoi reali intendimenti, ha finito con il subire una intollerabile violenza. Resta il fatto che, come già denunciato da Hannah Arendt, questo nostro mondo progredito si sia ormai arreso alla ineluttabilità del male. Finendo con l’accettare con supina rassegnazione ogni sua nuova drammatica ed infernale manifestazione.".
Per legittimare l'aborto, gli abortisti parlano di "libertà di utilizzo del corpo" da parte della donna.
Il caso qui illustrato dimostra che la "libertà" di cui parlano gli abortisti altro non è che la volontà di indurre una madre ad abortire.
Infatti, quella ragazza di sedici anni non è stata lasciata libera di non abortire.
Questa è una delle tante vergogne del nostro secolo.
Cordiali saluti.
Leggete quersta nota scritta dall'amica Irene Bertoglio su Facebook:
"Il fatto: una minorenne sedicenne rimane incinta. Per motivi non chiari, la famiglia di lei pretende che non porti a termine la gravidanza. Fin qui, niente di nuovo. Le cronache di ieri e di oggi sono stracolme di storie melodrammatiche di questo tipo. Ciò che è nuovo e inaspettato è il ricorso al giudice, da parte della famiglia, in modo da ottenere, a prescindere dal consenso della minore, l’autorizzazione per farla abortire. La legge, a fronte del diniego della ragazza, è ovviamente nella impossibilità di pronunciarsi, occorre il suo consenso. Del padre e della sua eventuale opinione non sembra invece che nessuno abbia tenuto conto. La giovane madre si oppone e l’incontro con il giudice si risolve in un nulla di fatto. Poi, a distanza di meno di una settimana, succede l’impensabile. La minorenne ci “ripensa”, torna sulle sue decisioni e la famiglia, dopo essersi incredibilmente procacciate tutte le autorizzazioni necessarie nell’arco di pochi giorni (quando vuole il servizio sanitario sa essere veloce ed efficiente!), riesce a farla abortire. Cosa sia accaduto nel chiuso delle mura domestiche non è dato sapere. Ma è fin troppo evidente quale ruolo possano aver giocato il peso dei ricatti e dei condizionamenti messi in essere pur di estorcere il sospirato consenso. Da genitori che non si sono fatti scrupolo nel trascinare la propria figlia in tribunale, cos’altro ci si sarebbe potuto aspettare? Le reazioni non si sono fatte attendere, anche se nella maggior parte dei casi sono state quelle di un "sentimento di umana comprensione", che rasenta il cinismo e nulla ha a che fare con la cristiana pietà. Lascia attoniti l’indifferenza con cui il fatto è stato recepito dai media: non ci si scandalizza più, dando per scontato come sia ormai nelle umane disponibilità decidere della vita e della morte anche e soprattutto di coloro – come i concepiti - che non hanno alcun mezzo per difendersi. Solidali con la giovane che, a prescindere dai suoi reali intendimenti, ha finito con il subire una intollerabile violenza. Resta il fatto che, come già denunciato da Hannah Arendt, questo nostro mondo progredito si sia ormai arreso alla ineluttabilità del male. Finendo con l’accettare con supina rassegnazione ogni sua nuova drammatica ed infernale manifestazione.".
Per legittimare l'aborto, gli abortisti parlano di "libertà di utilizzo del corpo" da parte della donna.
Il caso qui illustrato dimostra che la "libertà" di cui parlano gli abortisti altro non è che la volontà di indurre una madre ad abortire.
Infatti, quella ragazza di sedici anni non è stata lasciata libera di non abortire.
Questa è una delle tante vergogne del nostro secolo.
Cordiali saluti.
domenica 11 dicembre 2011
CRISI, UNA "GUERRA CIVILE TRA LE DESTRE EUROPEE"
Cari amici ed amiche.
Questa crisi ha rivelato una profonda spaccatura nella destra europea.
Infatti, è venuta alla luce una spaccatura tra la "destra europea" e la "destra britannica".
La prima, infatti, si è coalizzata intorno all'asse franco-tedesco (Sarkozy-Merkel), isolando la seconda, quella rappresentata dal Priemer britannico David Cameron.
La destra italiana, invece, ha sempre cercato un certo equilibrio tra le due posizioni.
Il fatto che la Gran Bretagna non abbia sottoscritto l'accordo intergovernativo la dice lunga.
Qui vi è uno scontro tra due mentalità, quella europea e quella anglosassone.
La prima, infatti, è figlia della Rivoluzione francese, un passaggio storico che (se letto attentamente) risulta molto controverso, poiché generò populismo.
Inoltre, la mentalità europea è legata a quel capitalismo keynesiano in cui lo Stato entra nell'economia e che oggi ha dimostrato tante pecche.
Infatti, entrando nell'economia, gli Stati si indebitarono e non crearono sviluppo poiché molti imprenditori videro che era più comodo prendere i soldi dallo Stato che non produrre ricchezza.
La mentalità anglosassone, invece, si fonda su un'antica scuola politica, figlia di quella "Magna Charta Libertatum" fatta firmare a Runnymede nel 1215 a re Giovanni Senza Terra, un documento in cui furono fusi il diritto romano, il diritto canonico e la "legge del Paese" , quella legge che garantiva le libertà fondamentali.
Neppure l tentativo assolutistico che iniziò con la dinastia dei Tudor (1485-1603) e la terribile dittatura di Oliver Cromwell (1649-1660) riuscirono a scardinare questo principio che ebbe un'evoluzione nell'"Habeas Corpus" del 1679, la common law che portò l'embrione dell'idea di presunzione di innocenza di ogni cittadino di fronte alla legge, ed il "Bill of Rights" del 1689.
Nel solco di quel principio si fondarono il partito dei Wighs e quello dei Tories, due partiti democratici ma con una coneczione "aristocratica" nel linguaggio e senza populismo.
In questo processo si sviluppò l'economia, un'economia fondata sull'iniziativa del privato e non sugli aiuti di Stato.
Quindi, più che uno scontro tra le destre vi è uno scontro tra mentalità ed idee di Stato.
Oggi, la Gran Bretagna è isolata ma non è detto che sia nel torto.
La nostra, infatti, è una crisi di sistema che è dovuta a Stati che, a forza di intromettersi nell'economia, hanno apparati burocratici insostenibili e ad aziende che non sono più in grado di produrre ricchezze.
La situazione italiana è questa.
In questo contesto, chi è più forte cerca di "fagocitare" chi è più debole.
In Europa sta succedendo questo. Infatti, l'Italia ed altri Paesi rischiano di diventare delle "succursali della Germania".
L'accordo intergovernativo che (giustamente) la Gran Bretagna ha rifiutato di sottoscrivere sta portando a ciò.
La manovra che il governo Monti sta per approntare rischia di deprimere la nostra economia, a vantaggio di quella tedesca che è più forte.
Io penso che sia arrivato il momento di riflettere.
Cordiali saluti.
Questa crisi ha rivelato una profonda spaccatura nella destra europea.
Infatti, è venuta alla luce una spaccatura tra la "destra europea" e la "destra britannica".
La prima, infatti, si è coalizzata intorno all'asse franco-tedesco (Sarkozy-Merkel), isolando la seconda, quella rappresentata dal Priemer britannico David Cameron.
La destra italiana, invece, ha sempre cercato un certo equilibrio tra le due posizioni.
Il fatto che la Gran Bretagna non abbia sottoscritto l'accordo intergovernativo la dice lunga.
Qui vi è uno scontro tra due mentalità, quella europea e quella anglosassone.
La prima, infatti, è figlia della Rivoluzione francese, un passaggio storico che (se letto attentamente) risulta molto controverso, poiché generò populismo.
Inoltre, la mentalità europea è legata a quel capitalismo keynesiano in cui lo Stato entra nell'economia e che oggi ha dimostrato tante pecche.
Infatti, entrando nell'economia, gli Stati si indebitarono e non crearono sviluppo poiché molti imprenditori videro che era più comodo prendere i soldi dallo Stato che non produrre ricchezza.
La mentalità anglosassone, invece, si fonda su un'antica scuola politica, figlia di quella "Magna Charta Libertatum" fatta firmare a Runnymede nel 1215 a re Giovanni Senza Terra, un documento in cui furono fusi il diritto romano, il diritto canonico e la "legge del Paese" , quella legge che garantiva le libertà fondamentali.
Neppure l tentativo assolutistico che iniziò con la dinastia dei Tudor (1485-1603) e la terribile dittatura di Oliver Cromwell (1649-1660) riuscirono a scardinare questo principio che ebbe un'evoluzione nell'"Habeas Corpus" del 1679, la common law che portò l'embrione dell'idea di presunzione di innocenza di ogni cittadino di fronte alla legge, ed il "Bill of Rights" del 1689.
Nel solco di quel principio si fondarono il partito dei Wighs e quello dei Tories, due partiti democratici ma con una coneczione "aristocratica" nel linguaggio e senza populismo.
In questo processo si sviluppò l'economia, un'economia fondata sull'iniziativa del privato e non sugli aiuti di Stato.
Quindi, più che uno scontro tra le destre vi è uno scontro tra mentalità ed idee di Stato.
Oggi, la Gran Bretagna è isolata ma non è detto che sia nel torto.
La nostra, infatti, è una crisi di sistema che è dovuta a Stati che, a forza di intromettersi nell'economia, hanno apparati burocratici insostenibili e ad aziende che non sono più in grado di produrre ricchezze.
La situazione italiana è questa.
In questo contesto, chi è più forte cerca di "fagocitare" chi è più debole.
In Europa sta succedendo questo. Infatti, l'Italia ed altri Paesi rischiano di diventare delle "succursali della Germania".
L'accordo intergovernativo che (giustamente) la Gran Bretagna ha rifiutato di sottoscrivere sta portando a ciò.
La manovra che il governo Monti sta per approntare rischia di deprimere la nostra economia, a vantaggio di quella tedesca che è più forte.
Io penso che sia arrivato il momento di riflettere.
Cordiali saluti.
I REALITY SHOW E L'UTILITA' SOCIALE
Cari amici ed amiche.
Molto spesso si parla dei reality show, spesso in modo critico.
Vi riporto un caso che, invece, li rivaluta un po'.
Mi riferisco, infatti, ad una puntata di della IX stagione di" Hell's Kitchen", quella vinta da Paul Niedermann.
In questa puntata è stata fatta una cena di gala con delle celebrità di Hollywood. Tra queste cito Orlando Brown, che qui in Italia è noto come l'attore che impersonava Eddie Thomas, nella serie televisiva americana "Raven".
Queste celebrità avevano fatto questa cena di gala per due associazioni di beneficenza.
Una di queste associazioni era l'American Cancer Society, un'associazione benefica impegnata nella lotta contro il cancro.
Da persona che, purtroppo, ha avuto casi di cancro in famiglia e che, proprio a causa di ciò, è a sua volta esposta al rischio di ammalarsi, non posso fare altro che guardare ciò con favore.
In quella puntata di "Hell's Kitchen" vi è stato un connubio tra cucina, intrattenimento (ambito in cui lo chef Gordon Ramsay la fa da padrone) e beneficenza.
Quello del cancro è un problema serio e credo che anche la televisione, come la carta stampata ed internet possa fare molto.
Anche un reality show come "Hell's Kitchen" può fare la sua parte.
Anzi, tenendo conto del fatto che la gente guardi molto i reality show, ritengo che sia giusto fare passare un messaggio positivo attraverso di essi.
Per questo, chi ha fatto questa stagione di "Hell's Kitchen" merita i ringraziamenti da parte di tutti noi.
Perché non si fa una cosa del genere nei reality italiani?
Intanto, vi invito a dare il vostro contributo nella ricerca contro il cancro.
Fate donazioni ad associazioni come la "Fondazione ANT", la "Lega Italiana per la lotta contro i tumori" , l'"Associazione italiana per la ricerca sul cancro" e l'"American Cancer Society" , i cui links sono nella voce "Link preferiti" di questo blog.
Ricordo che, qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova, qui in Italia) la "Fondazione ANT" ha un negozio, il "Cantuccio della solidarietà".
Se volete comprare qualche articolo da dare ai vostri cari come regalo di Natale, senza spendere tanto, rivolgetevi ad esso.
Esso si trova in Via Largo Nuvolari n°5, 46037 Roncoferraro (Mantova, Italia), numero di telefono 347/1125250.
Comunque, vi dò anche l'elenco degli altri negozi della "Fondazione ANT" sparsi per l'Italia :
Emilia Romagna | ||
cANTuccio Bologna Val D'Aposa | Via Val D'Aposa, 4/b 40121 Bologna Tel: 348/3102673 | |
cANTuccio Bologna Veronese | Via Veronese, 3 40133 Bologna Tel: 348/3116268 | |
cANTuccio Bologna dell'Artigiano | via dell'Artigiano, 19/a 40127 Bologna Tel: 348/7407733 | |
cANTuccio Pontecchio Marconi | Via Porrettana, 163 40037 Sasso Marconi (BO) Tel: 051/845680 o 348/0135245 | |
cANTuccio San Lazzaro di Savena | Via Firenze, 1/B 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Tel: 348/7403794 | |
cANTuccio Casalecchio di Reno | Via Marconi, 43/4° 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel: 348/3102676 | |
cANTuccio Castel San Pietro | Via S. Martino, 4 40024 Castel San Pietro (BO) Tel: 345/7207953 | |
cANTuccio Mirandola | Via Volturno, 41 41037 Mirandola (MO) Tel: 0535/20525 | |
cANTuccio Modena | Via Verdi, 107 41121 Modena Tel: 059/238181 | |
cANTuccio Castel Franco Emilia | Via Tarozzi, 21/23 41013 Castel Franco Emilia (MO) Tel: 348/3102847 O 333/3838995 | |
cANTuccio Loiano | Via Roma, 24 40050 Loiano (BO) Tel: 349/1809838 | |
cANTuccio Carpi | Via Rovighi, 37 41012 Carpi (MO) Tel: 348/3102847 | |
cANTuccio Crespellano | Via Togliatti, 9 40056 Crespellano (BO) Tel: 347/7513817 | |
cANTuccio Vidiciatico | Via Ca' Gherardi, 3/b 40049 Vidiciatico (BO) Tel: 347/6609991 | |
cANTuccio Vignola | Via della Resistenza, 247 41058 Vignola (MO) Tel: 348/0152203 | |
cANTuccio Rovereto sul secchia | Via Chiesa Sud, 99 41016 Rovereto sul Secchia (MO) Tel: 346/7225421 | |
cANTuccio Bologna Sant Isaia | Via Sant Isaia, 17/B 40123 Bologna Tel: 348/7427185 | |
cANTuccio Bologna Baldini | Via Baldini, 7/A 40133 Bologna Tel: 348/3102825 | |
cANTuccio Bologna Broccaindosso | Via Broccaindosso, 1/g/h 40125 Bologna Tel: 051/238232 | |
cANTuccio Bologna Giulio II° | Via Giulio II°, 4/a 40128 Bologna Tel: 348/4046550 | |
cANTuccio Bologna Bergami | Via Bergami, 9 40133 Bologna Tel: 340/5028700 | |
Temporary Bologna Officine Minganti | Via Della Liberazione, 15 p/o centro comm. Officine Minganti 40128 Bologna Tel: 348/3106521 | |
cANTuccio Ferrara | Via Nino Bonnet, 43 44122 Ferrara Tel: 0532/201819 | |
Temporary Centro Commerciale Andrea Costa | Via A. Costa 154 c/o Centro Commerciale Andrea Costa dal 21 nov al 24 dic. (apertura anche la domenica mattina a dicembre) 40134 Bologna Tel: 348/3999393 | |
Temporary San Vitale | Via San Vitale 39\b dal 12 novembre al 10 gennaio 40125 Bologna | |
Friuli Venezia Giulia | ||
cANTuccio Monfalcone | Via IX Giugno, 58 34074 Monfalcone (GO) Tel: 0481/486638 | |
Lazio | ||
cANTuccio Ostia Lido Nord | Via Piola Caselli, 143 00119 Ostia (Roma) Tel: 065/6368534 | |
cANTuccio Roma | Via Prenestina,461 c-d 00171 Roma (Roma) Tel: 348/3102844 | |
Liguria | ||
cANTuccio Albenga | Via Roma, 46 17031 Albenga (SV) Tel: 0182/556060 | |
Lombardia | ||
cANTuccio Brescia | Via Trento, 15/n 25128 Brescia Tel: 030/305937 | |
cANTuccio Ostiglia | Via Cavour, 9 46035 Ostiglia (MN) Tel: 347/8824169 | |
cANTuccio Roncoferraro | Via Largo Nuvolari, 5 46037 Roncoferraro (MN) Tel: 347/1125250 | |
cANTuccio Brescia | Via Settima Q.re Abba n° 45 25127 Brescia Tel: 348/7412512 | |
Marche | ||
cANTuccio Pesaro | c.so XI Settembre, n 217/219 61121 Pesaro Tel: 0721/370371 | |
Puglia | ||
cANTuccio Trani | Via delle Crociate, 46 76125 Trani (BT) Tel: 0883/584128 _ 346/9819344 | |
cANTuccio S. Pancrazio Salentino | Via S. Pasquale, 123 72026 S. Pancrazio Salentino (BR) Tel: 0831/664680 | |
cANTuccio Taranto | Via Pitagora, 90 74100 Taranto Tel: 099/4526722 | |
cANTuccio Molfetta | C.so Regina Margherita, 18 70056 Molfetta (BA) Tel: 080/3354777 | |
cANTuccio Lecce | Via Orsini del Balzo Giovanni Antonio, 8 73100 Lecce Tel: 0832/303048 | |
cANTuccio Martina Franca | Via Paolotti, 48 74015 Martina Franca (TA) Tel: 080/4302756 | |
cANTuccio Palagianello | Via Matteotti, 87 74018 Palagianello (TA) Tel: 099/8495255 | |
cANTuccio Bari | Via de Amicis, 43/45 70125 Bari Tel: 080/5428730 | |
Temporary Brindisi | via Tarantini e via del Balzo C/o l'ex Convento delle Scuole Pie 72100 Brindisi Tel: 335/7387340 | |
Toscana | ||
cANTuccio Arezzo | Via Signorelli, 32/A 52100 Arezzo Tel: 0575/295172 | |
cANTuccio Prato | Via Boni Emilio, 5 59100 Prato Tel: 0574/574716 | |
cANTuccio Firenze | Via Atto Vannucci, 8/10 50134 Firenze Tel: 0554/633602 | |
cANTuccio Livorno | Via Cavalletti 6 57128 Livorno Tel: 0586/211830 | |
cANTuccio Pistoia | Via del Can Bianco, 19 51100 Pistoia Tel: 0573/359244 | |
cANTuccio Livorno | Via G. Garibaldi, 138 57123 Livorno Tel: 345/5246507 | |
Veneto | ||
cANTuccio Nogara | Via P.zza Umberto I°, 34 37054 Nogara (VR) Tel: 348/7323643 |
Il ricavato di ogni negozio va in beneficenza. Infatti, viene speso nella lotta contro il cancro.
Basta poco per fare tanto.
Cordiali saluti.
Basta poco per fare tanto.
Cordiali saluti.
FRANCIA, UN CASO GRAVISSIMO!
Cari amici ed amiche.
Su Facebook, l'amico Angelo Fazio ha portato alla mia attenzione questo articolo che è intitolato "Francia, cresce la protesta dei cattolici contro il “teatro-blasfemo”" .
In questo articolo si parla di un'opera teatrale di Romeo Castellucci in cui compare una gigantografia che raffigura un volto di Cristo sporco di escrementi.
Il fattaccio è avvenuto in Francia.
Questo spettacolo è un esempio di pura blasfemia.
Purtroppo, noi cattolici (e cristiani in generale) siamo sempre più oggetto di irrisione e la religione cristiana è sempre più ghettizzata.
In Francia questa cosa è particolarmente forte.
La religione cristiana è sempre più relegata all'ambito privato "in nome della laicità" e, addirittura, vi sono sette sataniche che danneggiano le chiese.
Leggete questo rapporto che riguarda i giovani e che risale al 2008.
La cosa è inquietante.
Si stanno avverando le parole del Beato Giovanni Paolo II.
Infatti, questo laicismo (che nulla ha che fare con il sano concetto di laicità) sta portando la società ad una spaccatura tra "laicisti integralisti", specialmente verso i cristiani, e settarismi di vario tipo.
Offendere la religiosità delle persone significa offendere i loro valori più profondi.
Cordiali saluti.
Su Facebook, l'amico Angelo Fazio ha portato alla mia attenzione questo articolo che è intitolato "Francia, cresce la protesta dei cattolici contro il “teatro-blasfemo”" .
In questo articolo si parla di un'opera teatrale di Romeo Castellucci in cui compare una gigantografia che raffigura un volto di Cristo sporco di escrementi.
Il fattaccio è avvenuto in Francia.
Questo spettacolo è un esempio di pura blasfemia.
Purtroppo, noi cattolici (e cristiani in generale) siamo sempre più oggetto di irrisione e la religione cristiana è sempre più ghettizzata.
In Francia questa cosa è particolarmente forte.
La religione cristiana è sempre più relegata all'ambito privato "in nome della laicità" e, addirittura, vi sono sette sataniche che danneggiano le chiese.
Leggete questo rapporto che riguarda i giovani e che risale al 2008.
La cosa è inquietante.
Si stanno avverando le parole del Beato Giovanni Paolo II.
Infatti, questo laicismo (che nulla ha che fare con il sano concetto di laicità) sta portando la società ad una spaccatura tra "laicisti integralisti", specialmente verso i cristiani, e settarismi di vario tipo.
Offendere la religiosità delle persone significa offendere i loro valori più profondi.
Cordiali saluti.
VIOLENZA SUI BAMBINI? NON PUO' ESSERE ALTRO CHE UNA VERGOGNA!
Cari amici ed amiche.
Guardate questo video su Youtube.
E' agghiacciante!
Per favore, per l'amor di Dio, se siete padri e madri, NON FATELO VEDERE AI VOSTRI FIGLI, se questi sono minorenni!
Giuro che io stavo per vomitare e dopo un po' ho smesso di guardare.
Questo video mostra una scuola in un Paese arabo in cui l'insegnante picchia gli alunni.
Dire che ciò sia una cosa vergognosa è poco.
I bambini non si toccano!
Io spero che le varie organizzazioni internazionali guardino questo video e facciano qualcosa.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.