Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 11 novembre 2011

DANTE MISTERIOSO





Cari amici ed amiche.

Guardate questo video che ho preso da Youtube e che mostra uno spezzone della trasmissione "Atlantide", che va in onda su L7.
Esso parla di presunti misteri di Dante Alighieri. Anch'io voglio fare altrettanto.
Di Dante è stato detto molto e su di lui tanto si è scritto.
Si sa che nacque a Firenze tra il 22 maggio ed il 13 giugno del 1265 e che morì in esilio a Ravenna il 14 settembre del 1321.
Già il fatto che non si sappia la data certa della sua nascita può essere di per sé un mistero.
Si sa che scrisse la Divina Commedia e si sa anche che viaggiò anche in giro per l'Italia e conobbe grandi signorie, come quella di Cangrande della Scala, a Verona.
Si sa anche che appoggiò i guelfi bianchi, ossia quei guelfi che, pur sostenendo il Papa, erano vicini all'imperatore, dopo lo scontro con i guelfi neri, sostenitori intransigenti del Papa, che ci furono tra il 1294 ed il 1296.
Tuttavia, vi è anche un "Dante Alighieri nascosto".
Infatti, il video già dice molto ma anch'io ho del materiale, che attingo dal libro della Selezione della Reader's Digest "Europa Misteriosa".
I versi della Divina Commedia nascondono più di quanto si possa immaginare.
In primo luogo, continua a comparire sempre il numero tre.
Il tre, si sa, indica la Trinità.
Il tre fu molto ricorrente anche presso i Cavalieri Templari.
Inoltre, nei testi vi è un forte accento manicheo e zoroastriano , per via della visione dualistica tra bene e male, dualismo che fu tipico dei manichei, dei bogomili e dei catari.
Ad esempio, pare che molte metafore si ricolleghino alla sapienza (Sophia) della Persia preislamica. Ciò fu osservato anche dall'erudito zoroastriano Jvani Jamshedi Modi all'inizio del secolo.
Inoltre, la Commedia dà un grande spazio alle figure muliebri, Beatrice in primis.
Beatrice rappresenta la Vergine di luce, secondo la tradizione di Mani.
Nel Purgatorio , canto III, versi 119-128, si parla di "morti in vita" e "viventi" che pur ottenebrati dal male anelano la luce.
Da qui nasce la descrizione di una cosmologia in cui compaiono due "Trinità".
Infatti, vi è una "trinità di luce", che è composta da Dio, la Vergine Madre e Gesù, e da una "trinità di tenebre", che è composta da Satana, il Serpente e la Brama.
Nella "trinità di luce", manca lo Spirito Santo che è stato sostituito dalla Vergine Madre.
Forse, Dante avrà voluto farci capire che lo Spirito Santo sta sia Dio (poiché è Dio stesso) che nella Vergine Madre ed ovviamente in Gesù Cristo.
Un passo del Credo che noi recitiamo nelle nostre Messe dice:

"E per opera dello Spirito Santo, si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo."

Inoltre, qui vi è un altro particolare.
Leggete questo brano che ho tratto dal sito della trasmissione televisiva del professor Roberto Giacobbo, "Voyager", trasmissione che va in onda su Rai 2.
Questo brano dice:

"Ci sono luoghi "estremi" per chi, come noi, segue i confini della conoscenza. Luoghi che compaiono nelle leggende in tempi diversi e in popoli distanti. Luoghi come quello in cui ci troviamo oggi: l'Islanda. Per alcuni, la mitica "Ultima Thule".
Il primo a parlare di Thule, come abbiamo appena sentito, fu il poeta Virgilio, circa trenta anni prima della nascita di Cristo.
Una curiosa coincidenza, perché il viaggio che stiamo per affrontare insieme, segue le tracce di un altro e ben più famoso viaggio: quello descritto da Dante nella Divina Commedia. È solo un caso, ma come tutti sanno, la guida scelta dal sommo poeta fu proprio Virgilio.
Virgilo, Dante, l'Ultima Thule: 3 nomi che hanno molto in comune.

"Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;
tu se' solo colui da cu' io tolsi
lo bello stilo che m'ha fatto onore
".
INFERNO I

Il viaggio che stiamo per iniziare può sembrare molto complicato. Ma non è così. Vi chiediamo di seguirci con attenzione perché stiamo per seguire una pista mai battuta finora.
Tutto parte da un libro pubblicato quest'anno da una casa editrice e da una spedizione condotta sul campo da un'equipe internazionale. Dunque un'idea semplice e al tempo stesso sconvolgente: il viaggio di Dante nella Divina Commedia non sarebbe solo un viaggio di fantasia, pieno di metafore e allegorie, ma potrebbe forse essere il racconto cifrato di un viaggio reale, che avrebbe fatto fin qui, in Islanda, nella leggendaria terra di ghiaccio e di fuoco.
Secondo i ricercatori, che stiamo seguendo in Islanda e di cui avremo le immagini in esclusiva del loro lavoro sul campo, al centro di tutto potrebbe esserci un tesoro nascosto.
Qualcosa di cui Dante avrebbe lasciato traccia per chi fosse stato in grado di decifrare il codice segreto delle sue terzine.

"O voi ch'avete li 'nteletti sani,
mirate la dottrina che s'asconde
sotto 'l velame de li versi strani
"
INFERNO IX

Il segreto di Dante non sarebbe celato solo nei versi della commedia, ma anche in alcuni quadri di artisti altrettanto famosi. Maestri del calibro di Botticelli e Leonardo Da Vinci. D'altronde questa Terra esercita il suo fascino magico per diversi motivi.
Il primo è che molti studiosi, come abbiamo detto all'inizio di questo viaggio, la identificano con l'Ultima Thule.
Anche Giulio Verne, grande scrittore molto legato ai circoli esoterici, individua in uno dei vulcani sepolti dal ghiaccio l'entrata per il suo "Viaggio al centro della Terra".
Conoscenze antiche quelle a cui avrebbe attinto Verne. Le stesse che forse permisero a Leif Erikson, il grande eroe vichingo di raggiungere l'America ben 500 anni prima di Cristoforo Colombo, intorno all'Anno Mille.
Forse perché il leggendario Leif non fu il primo a compiere tale avventura.

Secondo i testi cinesi, Shan Hai Ching T'Sang-Chu e Shan Hai Jing avrebbero raggiunto le coste americane passando lo stretto di Bering già nel 2640 avanti Cristo, durante una missione voluta dall'imperatore Huang Ti.
Le leggende Indù raccontano invece di viaggi verso il Messico tra l'800 e il 400 avanti Cristo. Lo scopritore, che avrebbe poi vissuto tra gli Atzechi si chiamava vixepecocha.
Il primo europeo, sempre secondo leggende non accertate, sarebbe stato il monaco irlandese San Brendano vissuto a cavallo tra il 400 e il 500 dopo Cristo. Ben 5 secoli prima dell'impresa dell'islandese Leif Erikson, narrata nella saga di Erik il Rosso nel dodicesimo secolo.
C'è chi sostiene che prima di Colombo, a raggiungere l'America, sarebbero stati anche uomini affiliati all'ordine dei Templari: alcuni cavalieri sarebbero stati spediti in messico all'inizio del XII secolo a recuperare oro con cui finanziare la costruzione delle imponenti cattedrali gotiche, mentre nel 1398 Harry Saint Clair, guidato dal navigatore veneziano Antonio Zeno avrebbe affrontato l’atlantico per nascondere un tesoro templare nella lontana Oak Island. Storia, questa, che troverebbe conferma nelle decorazioni della misteriosa cappella di Roslyn in Scozia.
E non è tutto. Lo stesso Cristoforo Colombo avrebbe ottenuto informazioni vitali per la sua scoperta proprio durante un viaggio in Islanda del 1477, solo 15 anni prima della grande impresa...

Ci troviamo sulla Faglia MedioAtlantica. Questo è uno dei luoghi più magici del pianeta ed era sacro anche agli antichi Islandesi, che qui si riunivano per decidere il loro futuro. Ma in questo che forse è il primo parlamento d'Europa, successe qualcosa di molto strano. Qualcosa che, inaspettatamente – ancora una volta – ha a che fare con i Cavalieri Templari.
Ma ora è tempo di partire. Ripercorreremo quello che viene ritenuto il vero viaggio di Dante. Un'avventura che ci porterà ai confini della conoscenza. Intanto c'è ancora qualcosa che vogliamo raccontarvi su questa terra così magica. È la storia di un monte sacro, di un popolo invisibile e di un cancello che porterebbe al centro della terra.

Hvannadalshnukur è la montagna più alta d'Islanda. Per gli islandesi è una montagna magica.
L'aspetto suggerisce antiche forze magiche in grado di plasmare 8.500 chilometri quadrati di ghiaccio che avvolgono il massiccio, e seppelliscono i vulcani che dormono – vivi – sotto di esso.
La chiamano "La Porta dell'Inferno". Ma quale è il segreto che lo pone nel novero dei luoghi leggendari della Terra? Le tradizioni locali assicurano che la montagna è la sede dell'"Huldulfolk", non un essere bensì un popolo, anzi una progenie: quella degli Elfi.

Il viaggio continua. Siamo sulla Kjelo Route, la più antica strada d'Islanda, una strada che forse venne percorsa da Dante molti secoli fa. Questi boschi e queste montagne sembrano irradiare storie e magia da ogni angolo. Ma noi siamo qui per un motivo più preciso. Ricordiamoci, infatti, che stiamo seguendo le tracce di Dante Alighieri, in quello che sarebbe un incredibile viaggio compiuto in gran segreto su questi stessi sentieri circa 700 anni fa.

"Perché 'l turbar che sotto da sé fanno
l'essalazion de l'acqua e de la terra,
che quanto posson dietro al calor vanno
"
PURGATORIO XXVIII

Qui si esce dal Purgatorio, di là Dante va verso il Paradiso. Eccoci al centro di tutta questa storia. Se l'ipotesi del ricercatore italiano fosse corretta, quello sarebbe il trono di Beatrice e questa la Candida Rosa dei Beati.
Ma c'è di più: un immenso tesoro sarebbe nascosto al centro delle coordinate "inviateci" da grandi artisti nel corso dei secoli. Qui infatti Dante incontra Dio. Cosa c'è nascosto sotto l'anfiteatro?

Gli studiosi stanno lavorando: se ci sono novità vi aggiorneremo.".

Secondo questa teoria, pare che Dante fosse andato in Islanda e che quel territorio gli potesse avere ispirato la Divina Commedia.
Ora sorgono delle domande.
Perché fece questo viaggio, ammesso che lo abbia fatto?
Con chi potrebbe avere fatto questo viaggio?
Anche qui ci sono delle coincidenze particolari che riguardano la città di Mantova.
Nella città esiste una piazza dedicata a Dante Alighieri, la cosiddetta "Piazza Broletto".
Sapete dove si trova questa piazza?
Questa piazza si trova non lontano dalla Rotonda di San Lorenzo, un edificio di chiara impronta templare, e dalla Basilica di Sant'Andrea.
La cosa non vi dice niente?
Non vi dice niente di un presunto viaggio di cui ho parlato di recente e del Santo Graal.
Inoltre,
chi è il compagno di viaggio di Dante Alighieri nella Divina Commedia?
Non è mica un certo Virgilio, il poeta mantovano per antonomasia?
Inoltre, nella Divina Commedia, Dante stesso disse di avere parenti mantovani.
Leggete questo brano del I Canto dell'Inferno che recita:

"
Rispuosemi: "Non omo, omo già fui,
e li parenti miei furon lombardi,
mantovani per patrïa ambedui.
Nacqui sub Julio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto
al tempo delli dei falsi e bugiardi.
".

Nel canto, queste parole erano attribuite a Virgilio.
Però, e lo dico da poeta per hobby (che non può né osa compararsi al quel genio quale fu Dante), io so che quando una poesia parla di un personaggio, quest'ultimo dice quello che vuole che l'autore dica.
A volte, dietro al personaggio si cela l'autore stesso.
Io lo faccio nelle mie poesie.
Leggete questa mia poesia intitolata "Memoriale de l'apprendista di Rosslyn", in cui faccio parlare l'apprendista scalpellino che scolpì la "Colonna dell'apprendista" che si trova nella Rosslyn Chapel e che fu ucciso dal suo maestro che fu invidioso.
La poesia recita:

"MEMORIALE DE L’APPRENDISTA DI ROSSLYN


Com’ eiu nsunnai...eiu ntô travagghiu fici!

Fubbe Diu...lo Babbu Nostru...questu a dare a me nsunnari...

per de l’occhi fare maraviglia et lo core ntamari?


Si fussi...sì ntâ ghjesgia di Rosslyn...de lo Signuri...

chì Unu hè et Trino...et mio ùn sarìa questa culonna!

Sì...sò scunvintu...chì vole Ellu cunnosce a nuatri piccaturi...

so’ la putenza fare et l’arti com’ a li Santi et a la Madonna!


Chì sii...com’ eiu nicu a l’occhi di Diu...l’ òmo...

pio...a pruvà Ellu a cercare per sé et so’ cari...

in questa petra, pagana in parere, come lo mari...

sì ntâ cianta...intra lo tortile...com’ un filare...pria...

per lo vinu fare ntô Misteriu! Com’ in Mantua Sant’Andria!


Sì...ibi pure hè...chì ntâ morti...per nuatri salvà...

sì ntâ nostra mano, chì lorda hè tanto, portò so’ Figghiu...

et per Pascha poscia...chì a cantà...

per primu lo Santu Apostulu Matteu...ebbe...megghiu...

si sò, di tortile questu, a manghjà et la verzura ntô pedano...

pure li draghi...chì sò contra...invero Ellu, chì ùn hè vano,

com’ intra li gigli, lo maiz...d’oru lo granu...et l’astri!


Si scrive questu miran li mortali...chì sì sacrali...

lo zitellu, lo vechju et li me’ sodali...

o fratelli...per mio l’anima ntô Rusariu...sìanu...

et per la mio ghjuventù invero...intra sego et incensi...

ché mondo questu lassari puonno...et me’ martoriu...

come sò sicuru eiu...sarà ntâ nvidia!


Sì...peggiu...de lo Nfernu...chì faci nimicu...

hè questu piccatu et tristo assai...pure ntô core...

et per vezzo invero...cangiando onne amicu!"

Non ho certamente fatto una seduta spiritica, cosa per altro aborro, poiché sono un cattolico praticante, pur con tutti i miei limiti. Inoltre, cita il Mantovano più volte e cita anche Governolo, una frazione del Comune di Roncoferraro, che, guarda caso, potrebbe essere stata anche la terra dei catari.

Anche la tempistica con il presunto viaggio dei Cavalieri Templari ci sta tutta.
Chi non me lo dice che il poeta fiorentino potesse avere viaggiato con i Cavalieri Templari ed il Santo Graal e potesse essere passato in Scozia, fino ad arrivare in Islanda?
Certo, la cosa merita indagini più approfondite.
Intanto, vi invito a leggere questa mia poesia che avevo già pubblicato su "Italia chiama Italia" e che recita:

"U MISTERIU D’U VIAGHJU DI DANTI ALIGHIERI


Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore;

tu se’ solo colui da cu’ tolsi...

lo bello stilo che m’ha fatto onore.”


De ‘l pio Alighieri, cantor et omo, sì...un’ombrìa,

ntâ vita, chì Celu et Purgatoriu fici...poscia lo Nfernu,

ntô tempu a vena...o mentre o pria,

ché andà poté...induve hè longu tantu l’invernu...

forse...ntô misteriu...come so’ fubbe onne palora!


O voi ch’avete li ‘ntelletti sani,

mirate la dottrina che s’asconde...

sotto il velame de li versi strani.”


So’ cumpari et so’ maestru et amicu...de la mio terra...Virgiliu,

com’ellu cantò...ntâ so’ fiera mantoana anima...come sò eiu,

forse ntê banni...ntô Nordu...su l’Isula d’Islanda...

et ntâ muntagna di Hvannadalshnkur...Odisseo forse et Ruggieri...

seco ntâ Xhiamma et Paulu et Francesca mirò...et per la landa...

in secutare la Kjelo Route, di fornu la via et di ghjacciu,

affin a Beatrice, so’ l’amata, parve ellu andà, chì parlà fici...

uniti...un fiurintinu, un lummardu, un sicilianu et un bastiacciu!


Perché ‘l turbar che sotto da sé fanno...

l’essalazion de l’acqua e de la terra,

che quanto posson dietro al calor vanno...”


Come de’ Maya le messi et l’aloe...ntâ ghjesgia di Cunniscenza,

di Cristofuru Culommu pria, Brendano et i Normanni,

per d’omo voluntati o de ‘l Creator Putenza...

et ntâ Scozia, Vieta et Nova, i Templari et poscia in anni,

per d’Ispagna i conversos...chì missio scorse Wiesenthal,

per il mondo scopre, ellu, Danti Alighieri...dette la parte,

forse, sì ellu sulu, oltre Diu, de la Divina Cummèdia sape!


Dì, chì scrissi, contar puonno...come reflettere...

et per Thule, l’Ultima, pruvà la via,

di me et di scientia nova...l’omo et la fimmina,

tandu...ellu, Saint Clair et i Sancti...megghiu in questa puesia?


ANTONIO GABRIELE FUCILONE

RONCOFERRARO (MANTOVA)".


Cordiali saluti.



GRAZIE PRESIDENTE BERLUSCONI!


Cari amici ed amiche.

L'amica Maria Teresa Bargelli, dalla pagina di Facebook del "Minzolini Fan Club", ha condiviso con me questa fotografia, con la didascalia che recita:

"Purtroppo gli italiani si sono dimostrati ingovernabili e penso che quello che sta accadendo in questo momento è quello che meritano.
Perchè gli italiani non sono scesi in piazza a protestare per i privilegi dei politici?
Per l'aumento delle tasse?
Per l'iva?...
Erano tutti interessati alle escorts!
Napolitano, la magistratura, la stampa nazionale, il centro sinistra, i traditori e gli astensionisti hanno fatto il resto. Non gli hanno consentito di governare e di attuare le riforme .
Questo senza pensare alle priorità dell'Italia; hanno provveduto a farla a pezzi e con Essa anche Silvio Berlusconi che è stato perseguitato giudizialmente, diffamato e hanno anche attentato alla sua vita ed ora lo hanno costretto a dimettersi...
L'unico problema dell'Italia pareva Berlusconi sì! Berlusconi no!
Con la nomina di Monti la democrazia è stata calpestata e i cittadini sono stati privati dal loro diritto di scegliere il governo che vuole.
Personalmente ringrazio Silvio Berlusconi per tutto quello che ha fatto per l'Italia e gli sono grata per aver fatto sognare gli idealisti del nostro Paese !".

Non posso fare altro che essere d'accordo con Maria Teresa ed aggiungere che quanto successo dimostra solo che l'Italia è tutto meno che un Paese serio.
In un Paese serio, i governi non vengono decisi da una stretta cerchia di parlamentari, in spregio alla volontà popolare.
Quanto successo è stato molto grave.
Da un punto di vista politico, vi è stata l'abdicazione della politica a pannaggio dei tecnocrati.
Da un punto di vista umano vi è stata una cosa altrettanto brutta.
Tante persone dovrebbero la loro fortuna politica al presidente Berlusconi.
Il primo dovrebbero essere, ad esempio, Gianfranco Fini ed i suoi, poiché grazie al presidente Berlusconi, la destra poté salire al potere.
Invece, le tante delle persone che gli dovrebbero baciare i piedi, perché le ha aiutate politicamente, hanno preferito voltare le spalle al presidente Berlusconi.
Se ci sono due cose che mi fanno arrabbiare sono l'ipocrisia e l'ingratitudine.
Chi un tempo era alleato del presidente Berlusconi ed oggi lo attacca è un ipocrita, perché (prima di parlare male degli altri) farebbe bene a guardare in casa propria, ed è anche un ingrato perché ha morso la mano che prima l'aiutava.
Di sicuro, da questo marasma la politica non esce bene.
Seccome, tutti su di me si può dire, meno che sia un ingrato ed un ipocrita, al presidente Berlusconi dico:

"GRAZIE DI CUORE!".

Infatti, questi suoi diciassette anni di impegno politico per il nostro Paese dimostrano la caratura morale di quest'uomo che, ricco per com'è, avrebbe potuto godersi la vita e invece ha preferito profondere le sue energie nella politica, per cercare di migliorare questo Paese, esponendosi ad insulti dei suoi beceri avversari, violenza fisica e quant'altro.
Termino, invitandovi a leggere il mio articolo su "Italia chiama Italia".
Il presidente merita rispetto!
Cordiali saluti.

LOTTA AL MALE? BISOGNA ESSERE FORTI!


Cari amici ed amiche.

Vi segnalo questo articolo che mi è stato segnalato dall'amico Angelo Fazio. Questo articolo è intitolato "L'esorcista don Tomaselli e il Purgatorio" che si trova sul sito "Pontifex. Roma"
Questo articolo è un omaggio all'esorcista salesiano don Tomaselli che trattò la questione della vita dopo la morte e del Purgatorio, di cui parlarono anche persone non cattoliche, come l'ebreo dottor Ruppin che scrisse:

"Dato che la morte e la venerazione degli spiriti dei morti, ad essa legata, è la base fondamentale di tutte le religioni, ancor oggi nel sentimento religioso degli Ebrei dell’est essa ha una notevole importanza.

E’ dimostrativo a questo proposito il fatto che per i figli di un morto è un dovere sacro pronunciare nel tempio ogni giorno per un anno, dopo la morte del padre, ed in seguito ogni anno nel giorno commemorativo, la preghiera del Kaddisch, una preghiera che è una lode di Dio e che deve portare tranquillità e pace all’anima del defunto”. Il filosofo Schopenhauer, libero pensatore, scrive nella sua opera: “Esperimento sulla possibilità di vedere gli spiriti”: “La negazione della possibilità di una vera apparizione dopo la morte, dunque in certo senso della presenza reale e personale di un defunto, non può basarsi su nient’altro che sulla persuasione che la morte sia l’assoluto annullamento dell’uomo. Finché manca questa persuasione non si può escludere che un essere che esiste ancora in un qualche luogo, non si possa in qualche modo manifestare e non possa influire su un altro, che pur si trovi in un altro stato”.".

Pregare per i morti e le anime del Purgatorio non è solo un modo per pulirsi la coscienza ma anche un modo per proteggere quell'anima dal male.
Infatti, la lotta tra bene e male va oltre ciò che è visibile.
Se così non fosse, non vi sarebbero l'Inferno ed il Purgatorio.
Il fatto che vi sia l'Inferno, significa che vi sono delle anime che si sono corrotte irrimediabilmente.
Il fatto che vi sia anche il Purgatorio significa che vi sono delle anime che, pur potendosi salvare, hanno conosciuto il male e da esso si sono fatte "infettare".
Ora, da ciò, possiamo capire quello che è veramente il male.
Il male è tutto ciò che si oppone a Dio e che porta l'uomo alla distruzione di sé stesso e degli altri.
Il male è, prima di tutto, inganno.
Per farvi capire ciò, vi cito un fatto che riguarda San Martino di Tours, che giusto oggi si festeggia.
San Martino, infatti, non fu famoso solo per avere dato metà del mantello a un mendicante ma anche per essere stato tentato da Satana.
Questi gli si presentò spacciandosi per Gesù Cristo risorto chiedendogli di inginocchiarsi davanti a lui.
San Martino, però, scoprì l'inganno e non si fece corrompere.
Infatti, Gesù predicava la semplicità.
Satana, invece, si presentò come un re pieno di sfarzi, alludendo al fatto che Gesù risorto fosse davvero un re, come dice anche la Bibbia.
Quindi, il maligno usò le Sacre Scritture per compiere il male.
Però, molto spesso, il male agisce sulle nostre debolezze.
Noi uomini, purtroppo, abbiamo brama di potere, di denaro e di tutto ciò che è materiale.
Intendiamoci, il denaro in sé non è cattivo, come non è cattivo il potere.
E' cattiva la brama dell'uomo che punta a divinizzare questi come tutte le altre cose materiali.
Quindi, per affrontare il male serve quindi una grande forza interiore e mettere da parte ogni sentimento che contrasta con il bene, quali sono l'egoismo, la vendetta e la rabbia.
Come scrisse San Paolo nella sua lettera agli Efesini (capitolo 5, versetti 10-12) bisogna indossare l'armatura di Dio per contrastare le ingegnose macchinazioni del diavolo.
Oggi, le ingegnose macchinazioni demoniache non sono solo la brama di potere o l'attaccamento alle cose materiali ma anche le idee che parlano di eguaglianza per tutti, senza tenere conto delle peculiarità di ogni singolo uomo, e di libertà intesa come "fare ciò che si vuole sempre" come anche l'indifferenza verso gli altri.
Queste idee, infatti, puntano a rendere l'uomo prigioniero di sé stesso.
Un uomo prigioniero di sé stesso è già preda del diavolo.
Cordiali saluti.

giovedì 10 novembre 2011

EUROPA CASTIGATA DAL MITO RIVOLUZIONARIO, COMMENTO ALL'ARTICOLO DEL BLOG DEL CIRCOLO "PLINIO CORREA DE OLIVEIRA"

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo sul blog del "Circolo di Plinio Correa de Oliveira".
Il suo link figura anche nella voce "Link preferiti" di questo blog.
L'articolo è intitolato "L'Europa castigata da un mito rivoluzionario" ed è tratto da un testo di Carlos Patricio Del Campo, un economista laureato presso la University of California di Berkeley.
L'Europa, di fatto, non esiste.
Essa è solo un "mostro di burocrazia e tecno-finanza".
Essa non si basa sul valori comuni tra vari Stati né su una seria politica che esprima essi.
L'Unione Europea è solo un'accozzaglia di Stati in cui prevale l'asse franco-tedesco che tende a "fagocitare" gli altri.
Forse, quello che dico potrebbe sembrare forte e rischierei di essere frainteso.
Quello che non riuscirono a fare la Francia rivoluzionaria di Napoleone o la Germania di Bismarck piuttosto che quella di Hitler (in quest'ultimo caso mi riferisco all'espansionismo), lo stanno facendo ora la Francia di Nicolas Sarkozy e la Germania di Angela Merkel.
Questo, alla lunga, potrebbe creare dei problemi.
In pratica, quei due Stati hanno in mano il destino di tutti gli altri.
Non tutti gli Stati possono (o vogliono) adattarsi agli standard franco-tedeschi.
Ad esempio, il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord non aderisce nemmeno all'Euro ed ha un certo tipo di economia che è ben diverso da quel "capitalismo alpino-renano" a cui, purtroppo, ci siamo allineati anche noi.
Inoltre, per aderire all'Unione Europea, l'Italia fece delle scelte gravi.
Ad esempio, molti di voi non sanno che nella I Repubblica (negli anni '80) fu fatto un accordo che prevedeva che, per tutelare il settore metalmeccanico, fosse sacrificata l'agricoltura.
Infatti, la allora Comunità Economica Europea, la famosa CEE, impose all'Italia le famose "Quote latte" e le limitazioni riguardo alla produzione di alcuni prodotti agroalimentari, come gli agrumi.
E così, sia gli allevatori, qui nel nord Italia, e sia i produttori di agrumi in Sicilia, oggi sono in grossa difficoltà.
Noi italiani abbiamo prodotti di ottima qualità e siamo costretti a buttarli via perché ce lo impone l'Unione Europea, o meglio, ce lo impongono i franco-tedeschi.
Questa scelta scellerata fu fatta anche perché il settore metalmeccanico aveva dietro i sindacati che, di fatto, agirono come delle lobbies, minacciando scioperi o peggio.
La politica, di fronte a loro, fu debole.
Inoltre, l'Unione Europea ha l'Euro, una moneta unica, ma il suo unico punto di riferimento non è un organo politico ma una banca, la Banca Centrale Europea, che, guarda caso, si trova in Germania.
Di fatto, la politica ha abdicato di fronte alla tecno-finanza.
Quanto sta succedendo ora qui in Italia lo dimostra, con la possibile nomina di Mario Monti a Presidente del Consiglio.
Inoltre, questa Europa non ha nemmeno un'identità.
Ha rifiutato il riferimento alle sue radici culturali, radici che si rifanno alla tradizione giudaico-cristiana.
Vi faccio leggere un passaggio dell'articolo succitato che recita:

"l vero impasse
D'altronde, si capisce, è in gioco la sopravvivenza stessa del progetto “unione europea” tanto cullato dai vertici che governano l’Europa. È stata escogitata la costruzione di un’Europa unita, artificialmente strutturata secondo certe norme stabilite da una cupola, con la collaborazione di un parlamento e di una banca centrale europei e l’hanno posta sotto l’egida di un regime monetario a moneta unica - l’euro. Il frutto promesso di questa nuova Europa sarebbe un balzo in avanti nel progresso e nel benessere economico-sociale delle popolazioni dei 27 paesi membri. E questo senza la necessità, nei suoi aspetti basici, che tali paesi rinunciassero alle proprie strutture di governo individuali. Questa preservazione dell’ indipendenza politica ed economica - anche se entro certi limiti - rese il progetto presentabile agli occhi dell’opinione pubblica.


Tuttavia, il “tallone di Achille” è rappresentato proprio da questa indipendenza enunciata nel progetto. Infatti, in un regime a moneta unica, qualsiasi scompiglio fiscale o monetario, oppure l’esistenza di qualche tipo di rigidità nei prezzi e nei salari - frutti di pressioni politiche interne, o di una gestione sbagliata dell’autorità economica di un paese-membro - colpisce necessariamente e in modo diretto la sua economia reale, cioè, il livello dell’occupazione e del reddito. E, dipendendo dall’entità di questo scompiglio, il paese “ammalato” può contagiare tutto l’insieme. Non esiste la possibilità di alterare il tasso di cambio, che in queste situazioni potrebbe agire come una specie di ammortizzatore, diminuendo le conseguenze negative che questi scompigli causano all’occupazione e al reddito del paese colpito, evitando quindi il contagio.


In realtà, per un conglomerato di nazioni, la presenza di una moneta unica e l’indipendenza dei suoi membri nelle decisioni di campo economico-finanziario sono, in un certo modo, termini contraddittori. È un problema difficile da risolvere quando la rinuncia a questa indipendenza in favore di un governo centrale sembra essere un’utopia irrealizzabile; soprattutto trattandosi di paesi di grande tradizione storica, e marcati da differenze culturali profonde e ricche di consuetudini, come nel caso delle nazioni europee."


e quest'altro, che recita:

"
L’utopia rivoluzionaria: la Repubblica Universale

Comunque, riponendo tutta la sua fiducia nell’individuo isolatamente considerato, nelle masse o nello Stato, la Rivoluzione confida nell’uomo. Reso autosufficiente mediante la scienza e la tecnica, l’uomo può risolvere tutti i propri problemi, eliminare il dolore, la povertà, l’ignoranza, l’insicurezza, insomma tutto quanto diciamo essere conseguenza del peccato originale o attuale.
Un mondo nel cui seno le patrie unificate in una Repubblica Universale siano soltanto espressioni geografiche; un mondo senza disuguaglianze né sociali né economiche, diretto mediante la scienza e la tecnica, la propaganda e la psicologia, alla realizzazione, senza il soprannaturale, della felicità definitiva dell’uomo: ecco l’utopia verso la quale la Rivoluzione ci sta avviando.
In tale mondo la Redenzione di Nostro Signore Gesù Cristo è del tutto inutile. Infatti l’uomo avrà superato il male con la scienza e avrà trasformato la terra in un “cielo” tecnicamente perfetto. E con il prolungamento indefinito della vita nutrirà la speranza di vincere un giorno la morte. (R-CR, Parte I, Cap. XI, 3)".


Per salvarsi, l'Europa deve tornare alle proprie radici e ridare alla politica il suo ruolo.
Se non fa così, ci potranno essere due strade.
L'una sarà la dipendenza dall'asse franco-tedesco e l'altra la fine dell'Unione Europea medesima.
Tra l'una e l'altra via non vi sarebbe nessuna differenza.
Entrambe certificherebbero il fallimento dell'Unione Europea.
Cordiali saluti.

GOVERNO MONTI? POTREBBE NON ESSERE LA SOLUZIONE


Cari amici ed amiche.


Io credo che un nuovo Governo guidato da Mario Monti potrebbe non essere una soluzione.

Anzi, per certi versi, potrebbe fare danni maggiori di quelli che ci sono già.

Infatti, il mondo politico è in fibrillazione e sia gli schieramenti e sia i partiti sono frammentati a loro interno.

Qui è a rischio il bipolarismo, quello schema politico che certamente va perfezionato ma che va nella direzione delle grandi democrazie occidentali, come gli Stati Uniti d'America o il Regno Unito.

Anche l'Unione Europa segue questa direzione, con il Partito Popolare Europeo ed il Partito Socialdemocratico Europeo.

Qui in Italia, invece, si rischia di tornare agli anni della I Repubblica, in cui il Parlamento agiva in totale discrasia rispetto al volere del popolo e facendo e disfacendo le maggioranze a suo piacimento.

Oggi, noi abbiamo un centro destra ed un centro sinistra.

L'uno si rifà alla tradizione cattolica, laico-liberale, autonomista e della destra moderata.

L'altro si rifà (o dovrebbe rifarsi) alla tradizione socialdemocratica.

Il "Terzo Polo", da un punto di vista strettamente ideologico, non esiste poiché al suo interno vi sono elementi che guardano a destra ed altri che guardano a sinistra.

Inoltre, è abbastanza singolare ed incomprensibile il fatto che un partito come l'Unione di Centro sieda con il Popolo della Libertà in sede europea (nel gruppo del PPE) mentre sia contro di esso qui in Italia.

Diciamo che il "Terzo Polo" sia più un relitto della I Repubblica.

Con un Governo Monti le cose potrebbero cambiare, in peggio. Infatti, si rischia di tornare proprio a quella farraginosa politica della I Repubblica, quella politica che gli Italiani non vogliono.

Questo rischia di alimentare l'antipolitica ed alimentare l'antipolitica in un momento di crisi come questo può essere controproducente, se non pericoloso.

Inoltre, un Governo Monti con una maggioranza troppo eterogenea rischia di non fare quello che dovrebbe fare, ossia le riforme strutturali e quanto chiesto dall'Unione Europea e proposto dall'attuale Governo del presidente Berlusconi.

L'Italia potrebbe uscire male da questa situazione.

Cordiali saluti.


IL MISTERO DI WINCHESTER


Cari amici ed amiche.

Questa mattina era nella Biblioteca Comunale di Roncoferraro ho trovato un libro che mi è interessato.
Il libro fa parte della collana delle "Guide Mondandori" ed è stato redatto dalla casa editrice Mondadori.
Nella pagina 171 di questo libro si parla della città di Winchester ho trovato una cosa abbastanza singolare.
Ho trovato una raffigurazione della celeberrima Tavola Rotonda che si trova nella Great Hall.
Questa Tavola Rotonda risale al XIII secolo, anche se una leggenda dice che essa fosse stata fatta dal mago Merlino.
Ora, però, qui c'è qualcosa di strano al centro della Tavola Rotonda vi è raffigurata uno stemma simile a quello della casata dei Tudor, ossia una rosa bianca all'interno e rossa all'esterno.
La stranezza sta nel fatto che i Tudor avessero iniziato a regnare nel 1485 con re Enrico VII, dopo la "Guerra delle Due Rose", che iniziò trent'anni prima e che fu tra i Lancaster e gli York, due famiglie nobili imparentate tra loro.
Come può questo stemma figurare su un manufatto del XIII quando i Tudor salirono al trono alla fine del XV?
Una persona che non conosce i fatti storici potrebbe dire che ciò fu la classica "speculazione storica" dei Tudor che si volevano equiparare al leggendario re Artù o che pretesero di essere i suoi discendenti.
Invece, guardando le date, potrebbe esserci qualcosa di più.
Questo potrebbe confermare quanto da me scritto il 27 settembre scorso, l'articolo intitolato "I Lancaster, gli York ed i Rosacroce...coincidenza o no?", il 29 settembre, l'articolo intitolato "I Rosacroce-capitolo II", ed il 03 ottobre scorso, l'articolo intitolato "La regina Elisabetta e l'esoterismo".
Quindi, la "Guerra delle Due Rose" potrebbe essere stata una sorta di farsa per fare acquisire potere ai Lancaster e agli York che poi si sarebbero uniti con il matrimonio tra Enrico Tudor, conte di Richmond ed Elisabetta York.
Tutto quello che successe in quegli anni potrebbe essere stato un piano per prendere il potere in Inghilterra, dal controllo dello stato a quello sulla Chiesa.
In pratica, i re inglesi volevano proporsi come nuovi Melchisedek, ossia re e sacerdoti.
Forse quanto da me scritto potrebbe essere una congettura ma nel simbolismo del passato può esserci più di quanto si vede nella realtà.
Cordiali saluti.

LETTERA DEL 22 OTTOBRE 2011, PALAZZO CHIGI RISPONDE

Cari amici ed amiche.

Il 22 ottobre scorso, avevo scritto una lettera al presidente del Consiglio, onorevole Silvio Berlusconi e l'avevo riportata anche su questo blog come "lettera aperta" .
Oggi mi è stata recapitata la risposta. Ho scannerizzato la lettera e l'ho messa qui sopra, con l'intestazione della busta.
La lettera recita:

"Egregio signor Fucilone,

l'On. Silvio Berlusconi ha ricevuto la Sua lettera e mi ha incaricata di ringraziarLa per quanto ha voluto sottoporre alla sua attenzione e per le parole di fiducia rivolte all'azione del del governo.
Colgo l'occasione per inviarLe i migliori auguri per il suo avvenire ed i saluti più cordiali del Presidente, ai quali unisco i miei personali.".

La lettera è stata firmata dalla dottoressa Elisabetta Ludovico, Capo dell'Ufficio del Presidente del Consiglio.
Ringrazio il presidente Berlusconi dell'attenzione.
Ringrazio la dottoressa Ludovico degli auguri, che ricambio.
La cosa mi fa piacere e mi onora ma mi onora ancora di più il fatto di essere iscritto al Popolo della Libertà e di sostenere questo Governo che tanto ha fatto e che tanto avrebbe potuto fare se non ci fossero stati gli ultimi imprevisti.
Pensate alle infrastrutture o alla lotta alla mafia.
Sono solo due esempi dell'operato del Governo.
Certo (e non voglio sembrare polemico) mi fa piacere il fatto che da Palazzo Chigi abbia avuto una risposta mentre non possa dire lo stesso del Comune di Roncoferraro.
Avevo fatto delle proposte (come quella di introdurre l'illuminazione con diodi LED e non ho ancora avuto risposta) e non ho ancora avuto risposta.
Questa è una delle tante differenze tra centro destra e centro sinistra.
Il primo ascolta i cittadini.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.